sebyorof
25-12-2006, 11:31
Ciao a tutti.
Non so se onestamente è già precedentemente stato trattato questo argomento, ma vorrei aprire questa discussione per sapere come la pensa il popolo italiano sul caso Welby e sul'uso dell'eutanasia o interruzione della terapia per non incorrere nell'accanimento terapico.
spero non si aprano ampie polemiche, mi piacerebbe parlarne in modo serio e coscenzioso, con calma e serietà.
dico la mia scrivendo che quando arrivi purtroppo a soffrire a quel punto ogni secondo ti sembra un'eternità, sai pure che da certe situazioni non c'è possibilità di miglioramento e vivere in quelle condizioni ti porta a capire che sei già un uomo "morto vivo, ma cosciente" e l'unico miglioramento della tua vita sia proprio perderla definitivamente, per tornare a vivere.
Scrivo in oltre che secondo il mio parere i familiari di Piergiorgio se si opponevano alla sua volontà dell'interruzione della terapia facevano solo soffrire un uomo che voleva smettere di soffrire, dimostrando poca comprensione della sua volonta, allungandogli ancora la sua agonia solo pur di vederlo vivo.
e ovvio che nessuno da parente vuole perdere la persona cara ma è pure vero che bisogna rispettare la persona cara, e le proprie volontà.
MESSAGGIO PER I MODERATORI
se questo argomento reputate opportuno non venga trattato vi prego di non chiudere il topic ma rimuoverlo definitivamente
Grazie
Non so se onestamente è già precedentemente stato trattato questo argomento, ma vorrei aprire questa discussione per sapere come la pensa il popolo italiano sul caso Welby e sul'uso dell'eutanasia o interruzione della terapia per non incorrere nell'accanimento terapico.
spero non si aprano ampie polemiche, mi piacerebbe parlarne in modo serio e coscenzioso, con calma e serietà.
dico la mia scrivendo che quando arrivi purtroppo a soffrire a quel punto ogni secondo ti sembra un'eternità, sai pure che da certe situazioni non c'è possibilità di miglioramento e vivere in quelle condizioni ti porta a capire che sei già un uomo "morto vivo, ma cosciente" e l'unico miglioramento della tua vita sia proprio perderla definitivamente, per tornare a vivere.
Scrivo in oltre che secondo il mio parere i familiari di Piergiorgio se si opponevano alla sua volontà dell'interruzione della terapia facevano solo soffrire un uomo che voleva smettere di soffrire, dimostrando poca comprensione della sua volonta, allungandogli ancora la sua agonia solo pur di vederlo vivo.
e ovvio che nessuno da parente vuole perdere la persona cara ma è pure vero che bisogna rispettare la persona cara, e le proprie volontà.
MESSAGGIO PER I MODERATORI
se questo argomento reputate opportuno non venga trattato vi prego di non chiudere il topic ma rimuoverlo definitivamente
Grazie