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Visualizza la versione completa : Biotopo Sud-America.


nib79
13-03-2005, 11:46
Chiunque come me sia appasionato di acquari con tale biotopo, scriva qui le sue esperienze con i pesci di questi ambienti, le tecniche utilizzate per raggiungere tale scopo, e gli allestimenti delle Vostre vasche, così per scambiarci esperienze su questo meraviglioso ambiente acquatico.

nib79
13-03-2005, 11:47
Caratteristiche e dati della vasca:
- 220 lt. netti;
- 15 Kg. di sabbia fine bianca;
- ph: leggermente acido, valore che si aggira intorno ai 6.5;
- dh: acqua tenera, valore dai 0° ai 3°;
- nitriti assenti, nitrati in quantità non nocive;
- T.: diurna 26°, notturna 24°/25° con termoriscaldatore da 200 Watt.;
- n°. 2 legni di mangrovia;
- n°. 1 ceppo di Cryptocoryne Sp. su tronco di mangrovia;
- la filtrazione è affidata ad un filtro meccanico – biologico interno da circa 6 lt. di volume, con una pompa di ricircolo da 600 lt./h. Dall’ alto del filtro troviamo 1) un pre – filtro meccanico composto da fibra di lana, 2) filtro meccanico composto da spugna porosa blu, 3) inizio filtro biologico con carbone rinnovato ogni mese, 4) cannolicchi in ceramica.
La pulizia del pre – filtro avviene una volta ogni 5/7, in base alle necessità della vasca, con successiva immissione di batteri Bactozym in ragione di una pastiglia spezzata direttamente nel reparto filtrante.
- l’illuminazione, è affidata ad una centralina con doppia uscita collegata ad 1 Growthlight 25 W. per piante affiancato ad 1 Hight Performance 10000° K 25 W. ad alta temperatura di colore, che vengono cambiati ogni 6 mesi ognuno.
N. B. Nella vasca non si è mai presentata, dalla sua iniziazione nel luglio del 2003, alcun tipo di alga.
- pesci:
n°. 2 Peckoltia Vittata;
n°. 7 Melanotenie Sp.;
n°. 2 Panaque Nigrolineatus.
- come alimentazione primaria ho adottato due tipi di mangime; il primo è della Hikari ed è il “Tropical Algae Wafers” (pastiglie con alta concentrazione di vegetali) in ragione di 4 pastiglie ogni 2 giorni, in alternanza con il secondo mangime da me scelto per l’ allevamento di questi pesci è il “Wels Chips” della Sera (con concentrazioni di legno di Salice ed Ontano); sporadicamente delle zucchine lesse.
Aggiungo che in ragione di ogni 2 mesi circa faccio fare una piccola dieta agli ospiti di 5/7 giorni, simulando così il periodo di “siccità”, se così si può chiamare in Sud America, e scarsità di cibo che avviene ciclicamente in natura.
Il periodo di adattamento, durante il quale il pesce a mostrato tutta la sua timidezza nel mostrarsi, è durato circa 35 giorni, sicuramente dovuto al fatto che il pesce, è arrivato direttamente dai luoghi di origine (lo splendido Rio Negro). La cosa che mi ha “sorpreso” (sapendo comunque che la Specie ha digestione lenta), è che dopo pochi giorni dall’immissione in vasca, all’uscita della tana ho trovato un “mucchietto” di escrementi, ciò mi ha fatto pensare al troppo stress patito in quei giorni per il pesce (cambiamento di 3 vasche in pochi giorni) e che finalmente si fosse ambientato, oppure uno dei problemi che si presenta quando si importano questi tipi di pesce sono i vermi che hanno nell’ intestino. Vedremo se si ripresenterà tale problema.
Inizialmente era solamente l’ esemplare più grande ad occupare, per questa specie, la vasca, ma mi ero deciso ad ordinare un’ altro esemplare di questa magnifica specie.
Il problema fondamentale stava nel fatto che il pesce non si comportava come è di consueto per la specie, ma la timidezza era talmente tanta anche a distanza di tempo, dall’ immissione in vasca, risultando totalmente invisibile durante le ore diurne rintanandosi all’ interno di una fessura in un legno uscendovi solamente nelle ore notturne. Sappiamo benissimo che la specie è prevalentemente notturna ma un appassionato nota che qualcosa non va al proprio pesciolino, per questo credo che noi patiti acquariofili abbiamo un sesto senso.
Fondamentalmente pensavo, ed effettivamente poi si è verificato così, che con l’ arrivo del secondo pesce anche il primo si sarebbe “rafforzato” caratterialmente e fosse divenuto meno timido.
E così ordinai un’ altro “Panaque Nigrolineatus” al mio negoziante di fiducia, figura professionale che conosco ormai da circa dieci anni, l’unico nella mia zona ad occuparsi anche di Specie particolarmente rare e difficili da reperire.
E così arrivò proprio la vigilia di Natale (che regalo). Appena immesso, anche se importato dalle zone di origine, fù subito a proprio agio, districandosi tra i legni di mangrovia della vasca, incontrandosi dopo pochi minuti con l’ altro rappresentante della Specie, e facendovi naturalmente (essendo pesce mite e tranquillo, tranne daltronde che nei periodi di frega) amicizia.
Per l’ alimentazione ho personalmente avuto dei problemi di gestione proprio nei primi giorni di adattamento, non accettando nessun tipo di mangime, né di tipo secco (wafers appositi) né di tipo naturale (zucchine lesse).
È pesce attivo e di grande simpatia, un buon pesce per gli amanti dei loricaridi.

Simo
13-03-2005, 11:56
vasca 350lt,fondo fine di sabbia ambrata,nessuno strato fertilizzante,molti legni di mangrovia e torbiera interamente ricoperti da microsorum di varie specie e muschio di java,vallisneria gigantea.
popolazione 6 heckel discus 20 cardinali per adesso..

ermanno
30-03-2005, 15:15
- n°. 1 ceppo di Cryptocoryne Sp. su tronco di mangrovia;


Ma la Cryptocoryne non è una pianta asiatica? #07

ermanno
30-03-2005, 15:17
...molti legni di mangrovia e torbiera interamente ricoperti da microsorum di varie specie e muschio di java,vallisneria gigantea.

Lo stesso vale per microsorum e vallisneria.... -05

nib79
30-03-2005, 22:05
Le belle piante arrivano da zone asiatiche, certamente anche dal sud-america, ma non c'è niente di male credo.
Se stiamo proprio a guardare il capello nelle zone di origine dei Discus sono pochissime, se non nessuna, le piante acquatiche che abitano quelle acque, quindi dovrebbe esserci proprio una totale assenza di esse in acquario, ma sappaiamo bene la loro funzionalità.
Diciamo "Sud-America" parlando di caratteristiche fisico-chimiche dell' acqua e dei pesci contenuti in acquario, per le piante passateci le Asiatiche.

ermanno
31-03-2005, 12:01
Ovviamente non c'è nulla di male a mettere piante di provenienza diversa in un acquario, però credo che questo impedisca di parlare di biotopo.

Per biotopo si intende un insieme di flora, fauna, ambientazione e
caratteristiche accomunate da una medesima provenienza geografica.

Volendo avvicinarsi a questo concetto nel caso dei discus, penso che si abbia a disposizione almeno una ventina di varietà di echinodorus (solo per iniziare) che hanno tutte una provenienza dallo stesso areale. ;-)

NPS Messina
03-04-2005, 15:05
Non posso che quotare Ermanno.....
anche io ho due amazzonici, uno con corydoras e cacatuoides, l'altro con scalari,valori adatti (acqua di osmosi e co2),ma di sicuro non posso chiamarli biotopi,infatti ospito piante provenienti da mezzo mondo ;-)

malawi
04-04-2005, 10:16
Per biotopo si intende un insieme di flora, fauna, ambientazione e
caratteristiche accomunate da una medesima provenienza geografica.


Anche la provenienza geografica e' relativa perche' 2 specie che abitano la stessa zona possono vivere a profondita' diverse e non venire mai in contatto diretto. Poi a me fa ridere il fatto che si parla di biotopo amazzonico e si tengono specie che vivono a 2/3000 Km. di distanza l'una dall'altra. Allora e' meglio considerare solo la compatibilita' e tenere sudmericani con pesci dell'oceania come fa Nib79.

Ciao Enrico

NPS Messina
05-04-2005, 00:55
Poi a me fa ridere il fatto che si parla di biotopo amazzonico e si tengono specie che vivono a 2/3000 Km. di distanza l'una dall'altra.

Appoggio pienamente.....
comunque è pure vero che molte specie popolano gran parte del fiume ;-)
Quindi possono venire a contatto con tantissime altre specie.
Molte altre invece si rinvengono solo in zone circoscritte....e qui può nascere il problema dell'abbinamento per realizzare un vero biotopo.

esox
05-04-2005, 16:34
Anche la provenienza geografica e' relativa perche' 2 specie che abitano la stessa zona possono vivere a profondita' diverse e non venire mai in contatto diretto. Poi a me fa ridere il fatto che si parla di biotopo amazzonico e si tengono specie che vivono a 2/3000 Km. di distanza l'una dall'altra.

parole che andrebero scolpite nella pietra.... :-)) :-))
lo ripeto da tempo ma nessuno mi si fila.... -28d# -28d#