Visualizza la versione completa : bioballs nel biologico
Marco Conti
11-10-2006, 09:46
Volendo inserire in uno dei miei cestelli dell' eheim 2028
delle bioballs, che ne dite delle sera biobox, visto che le
minikaskade della dupla, preferite da molti, risultano introvabili?
Essendo moderatamente liscie, si sporcherebbero meno,
ma soprattutto sono quadrate, ne starebbero in numero maggiore rispetto
quelle tonde, aumentando così la superfice utile ai batteri nitrificanti.
Voi cosa ne pensate?
Chi le ha provate?
...eccole:
http://www.abissi.com/dettaglio_prodotto.asp?id=gpecdd&idc=gejkmf
cfrances
11-10-2006, 13:44
hai mp.... ;-)
Ottime per il filtro percolatore di un acquario marino, come dichiara la Sera.
Meglio lasciarle perdere per l'acquario di acqua dolce, per il quale la sera vende il siporax.
Marco Conti
12-10-2006, 09:35
Sì sono a conoscenza del fatto che tutte le case consigliano
materiali ultra porosi, però dicono pure che devono essere sostituiti
o ripuliti ogni determinato periodo di tempo.
I canolicchi infatti dopo un breve periodo (qualche mese), si
riempiono di sostanze di rifiuto. Le mirocavità si occludono
finendo per avere, in termini di efficacia batterica, la stessa capacità dei canolicchi lisci, anzi peggio, poichè se non si puliscono
quelle microcavità si istaureranno quei batteri eterotrofi (tipici di chi non pulisce mai il meccanico)
che andrebbero a competere con i batteri nitrificanti.
Pensavo che nelle sera biobox essendo moderatamente liscie questo effetto non si ha
e non sostituirei/pulirei più il biologico.
L'unico dilemma, è se funzionano bene, e visto che praticamente
nessuno li utilizza nel biologico, non ho idea o testimonianze
a riguardo.
Alternativa, sarebbe quella di utilizzare i canolicchi lisci, però un numero maggiore.
Cosa ne pensate?
Che le case consiglino la sostituzione del materiale filtrante è abbastanza logico da un punto di vista commerciale. Sull'effettiva necessità dell'operazione ho dei dubbi. Sull'opportunità di fare fare un cambio parziale del materiale (ad esempio il 25% all'anno) si può discutere. La motivazione della sostituzione portata dalle case è la rimozione dall'acquario di quantità di fosfati che si accumulerebbero nel materiale filtrante e potrebbero essere ceduti nuovamente all'acqua, non l'esaurimento della capacità biologica.
Anzi, sia Sera che Dennerle rilevano il fatto che dopo mesi di funzionamento si insediano batteri anaerobi che consentono la trasformazione dei nitrati in azoto gassoso.
Per quel che mi riguarda, ho il siporax da vari anni e non l'ho mai pulito né sostituito, e da un anno le perle dennerle. Apro i filtri giusto un paio di volte all'anno per sostituire l'ultimo strato di lana sottile, senza toccare il resto. Però la mia esperienza si limita ad acquari con prevalenza di piante.
Con carichi biologici esasperati probabilmente bisogna seguire altre metodologie.
Un'ultima osservazione: il siporax è a canali aperti e non a microcavità, per cui non si dovrebbe occludere.
Marco Conti
12-10-2006, 11:24
La motivazione della sostituzione portata dalle case è la rimozione dall'acquario di quantità di fosfati che si accumulerebbero nel materiale filtrante e potrebbero essere ceduti nuovamente all'acqua
quello che dicevo io. Il canolicchio si intasa, ed i batteri eterotrofi trasformano il DOC ed il POC in ammoniaca, fosfati e solfuri e co2.
non l'esaurimento della capacità biologica.è risaputo che porta alla limitazione nitrificante.
Anzi, sia Sera che Dennerle rilevano il fatto che dopo mesi di funzionamento si insediano batteri anaerobiquello che dicevo appunto io. Si insediano quei batteri, proprio perchè i canolicchi si intasano.
L'instaurazione di batteri anaerobi è segnalato dalle aziende non perché negativo, ma perché POSITIVO, consentendo di evitare l'accumulo di nitrati nell'acqua.
I nuovi materiali tra cui il vetro sinterizzato del siporax poi non si intasano.
Le bioballs nascono per i filtri a percolazione, non adatti all'acquario di acqua dolce. In pratica il vero supporto dei batteri non è la bioball (che di per se non offre substrato) ma lo sporco che le bioballs trattengono, se il flusso non è troppo forte (un flusso, anche di breve durata, molto forte, potrebbe lavare via tutti i batteri).
Poi ognuno segui i propri fili logici. Secondo me le bioballs vanno bene come filtraggio biomeccanico da pulire mai o quasi mai (ma in questo sono migliori altri materiali, come i chips turbo), ma poi di seguito ci metterei un materiale che offre maggior supporto per i batteri.
De gustibus.
Marco Conti
12-10-2006, 14:30
L'instaurazione di batteri anaerobi è segnalato dalle aziende non perché negativo, ma perché POSITIVO, consentendo di evitare l'accumulo di nitrati nell'acqua.Sì concordo, in parte.
Molte letture sostengono che alla fine le piante traggono nutrimento dai nitrati (fertilizzanti ecc... a parte!),
non perchè li preferiscano in assoluto rispetto all'ammoniaca/ammonio, ma perchè sarebbe meglio per un acquariofilo avere dei nitrati in vasca piuttosto che dell'ammoniaca/ammonio. Riducendo drasticamente i nitrati
in una vasca di piante e pesci, non risulterebbe un qualcosa di positivo.
I nuovi materiali tra cui il vetro sinterizzato del siporax poi non si intasano.sicuramente mi sono espresso male.
Non intendevo dire che si ottura l'intero supporto, intendevo
specificare che i micropori si occludono, facendo decadere in maniera significativa tutta quella superfice utile dai
batteri nitrificanti. Nelle bioballs ciò sembra avvenire meno significativamente, rendendo invece disponibile tutta la sua superfice utile.
un flusso, anche di breve durata, molto forte, potrebbe lavare via tutti i batteriPer il particolato sicuramente (infatti li chiamano autopulenti), per i batteri non credo.
Penso ridurrebbe solo il biofilm, appunto facendo diminuire lo strato denitrificante.
Poi ognuno segui i propri fili logicinon voglio intestardirmi su un concetto, ti assicuro. D'altronde
anch'io uso i canolicchi porosi. Vorrei solo capire meglio, con te e con chiunque voglia partecipare all'argomento,
cosa accade e potrebbe accadere nel filtro, utilizzando un altro supporto batterico. Mi fa piacere che almeno tu
rispondi ai miei dubbi.
l'occlusione delle microcellle (e solo quelle sono deputate al lavoro anaerobico) da parte di colonie ormai morte ecc. è cmq molto lento e alla base del perchè le case consigliano di sostituire a rotazione parte dei cannolicchi. anche in questo scenario però , la superficie colonizzabile dai batteri aerobici rimane sempre a favore dei cannolicchi.
ci sarebbe invece da discutere sulla effettiva necessità di riempire di materiale biologico il filtro trascendendo dalla popolazione . è noto che le colonie si sviluppano solo in presenza di "cibo", per cui , in acquari non particolarmente popolati tutta la discussione è fine a se stessa, e l'aumento della superficie di insediamento secondaria. al contrario permetterebbe , riducendo il volume del supporto (l'esatto contrario delle bioball) di pter sfruttare lo spazio risparmiato per inserire substrati più adatti allo sviluppo di flora anaerobica nell'angusto spazio di un filtro.
La riduzione dei nitrati ad opera dei batteri non è certo così efficace da eliminarli. Essendo l'ultimo prodotto della catena dell'azoto, si assiste normalmente ad un accumulo di nitrati, cui si ovvia con il regolare cambio dell'acqua. Ciò nonostante a concentrazioni superiorio a 5-10 mg/l si ha un'eccedenza di nutrienti che favorisce la proliferazione delle alghe.
La riduzione del nitrato in azoto, senza peraltro sostituire la necessità dei cambi, aiuta a mantenere basso un valore che tende a crescere.
Tornando alle bioballs, esse sono un supporto batterico, ma la superficie utile è molto bassa. In compenso però la loro struttura consente di trattenere all'interno molto sporco grossolano, che viene aggredito dai batteri e decomposto. La colonia batterica si sviluppa quindi non solo sulla superficie della bioball ma soprattutto nei "fanghi" che si accumulano all'interno. La stessa cosa avviene anche per le spugne in resina. Ne viene che le bioballs non andrebbero mai pulite, perché ritengo che le colonie batteriche ne risentano di più di quanto non avvenga con i cannolicchi porosi o di vetro sinterizzato, in cui la colonizzazione si estende all'interno del materiale, dove resiste molto meglio a sciacquate o brevi periodi di assenza di acqua (come avviene nelle normali pulizie).
Secondo me, accompagnato da un buon cambio d'acqua, ciò è sufficiente per un acquario non troppo carico biologicamente.
Non conosco per esperienza diretta il tuo filtro, ma credo abbia il flusso dal basso verso l'alto. Io metterei le bioballs nella parte più bassa, sopra cannolicchi o simili, e alla fine il filtraggio sottile (facoltativo) per le particelle più piccole.
l'occlusione delle microcellle (e solo quelle sono deputate al lavoro anaerobico) da parte di colonie ormai morte ecc. è cmq molto lento e alla base del perchè le case consigliano di sostituire a rotazione parte dei cannolicchi. anche in questo scenario però , la superficie colonizzabile dai batteri aerobici rimane sempre a favore dei cannolicchi.
ci sarebbe invece da discutere sulla effettiva necessità di riempire di materiale biologico il filtro trascendendo dalla popolazione . è noto che le colonie si sviluppano solo in presenza di "cibo", per cui , in acquari non particolarmente popolati tutta la discussione è fine a se stessa, e l'aumento della superficie di insediamento secondaria. al contrario permetterebbe , riducendo il volume del supporto (l'esatto contrario delle bioball) di pter sfruttare lo spazio risparmiato per inserire substrati più adatti allo sviluppo di flora anaerobica nell'angusto spazio di un filtro.
Puoi dare un esempio di un prodotto adatto allo sviluppo della flora anaerobica? Ad esempio le resine tipo bio-trop?
le resine tipo bio-trop?
esatto, ottime...
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