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zietto
21-09-2006, 19:53
Ragazzi questa è tosta, ma l'idea c'è, il punto di arrivo si avvicina e un pò mi cominciano a tremare le mani se penso al giorno in cui mi daranno......IL PEZZO DI CARTA!!! :-))

Pochi di voi (forse nessuno) mi conosce...posto sempre dall'altra parte del mondo acquariofilo, di cui so molto di più; ogni tanto vengo a spulciare qui le vostre discussioni (AZZ -05 ) e i consigli che date ai neofiti...insomma non nascondo il sogno di un bell'acquario marino di barriera! Ma ora non è il caso #19

Venendo al dunque, il nocciolo della questione sta proprio nella vostra "BARRIERA" e in quella del mar rosso in particolare: per non presentarmi con la solita tesi superultrasputtanata, ho preso una strada "alternativa", ma che il mio corso di laurea ("Economia del Turismo") mi permette di fare; vorrei trattare le condizioni di salute -degrado- dei reef di quella zona, dovuto in particolar modo alla crescita esponenziale del turismo di massa che si è avuto negli ultimi 20anni, ma anche al surriscaldamento del pianeta (dovuto anch'esso all'uomo) e indagare sulle ripercussioni (economiche e ambientali) che tali fenomeni potrebbero avere nella regione del mar rosso nel caso i reef continuassero a soffrire la presenza umana.

Voi direte....e da noi che vuoi???? :-D

Bè, vi dico, che per me, amante del malawi (non me l'hanno accettata, sennò la facevo su quello) è un argomento molto ostico e internet non aiuta così tanto come in altri casi, si trovano molte info striminzite, sulle quali è difficile costruire qualcosa di solido.

Chi di voi è disposto ad aiutarmi in "quest'avventura", con info, libri, link utili e un pò di pazienza.............avrà i miei ringraziamenti nell'ultima pagina della tesi :-D :-D :-D :-D

Grazie

Ciao Raoul

zietto
25-09-2006, 12:14
Ragazzi, se non vi è chiaro il mio messaggio, posso riproporvi la cosa in altro modo........ ;-)

R@sco
25-09-2006, 13:34
se avessi del materiale t aiuterei con piacere, ma............... -20

Stefano Rossi
25-09-2006, 18:45
Sarebbe un argomento di grandissimo interesse, una quantificazione del "danno turistico" sull'ecosistema del reef. Sarebbe un argomento da trattare congiuntamente ai biologi, alcuni hanno lavorato sulle zone già alla fine degli anni '80; sul dato ecologico (essenzialmente stazioni di censimento del reef valutate nel corso degli anni) va affiancata la storia dettagliata dello sviluppo turistico, che però è affrontabile solo sul posto; servirebbero contatti con la locale camera di commercio (magari ottenibili attraverso l'ICE, Istituto Commercio Estero ed i suoi uffici al Cairo). Il dato "sistema naturale" in cui inserire lo sviluppo antropico andrebbe studiato oltre che con i biologi con i geologi e i climatologi per valutare sul lungo periodo. Già se parli di surriscaldamento del pianeta dovuto all'uomo sbagli strada perchè a) si sono avuti periodi più caldi dell'attuale, ad esempio appena prima dell'ultima glaciazione; b) l'oscillazione in su è naturale, il motivo del contendere è quanto sia spinta e quanto sia enfatizzata dall'azione antropica (vedi dati climatologici globali dai progetti di carotaggio antartico).
Una cosa che come economista puoi fare è trovare studi sul benthos già fatti e tentare una prima correlazione con gli indicatori economici del turismo; però nulla che tu possa fare con una ricerchina in rete. Puoi però individuare i nomi di biologi che abbiano pubblicato articoli sul Mar Rosso e contattarli direttamente, esponendo il tuo problema; in parallelo sentire l'ICE (tramite l'Università, più probabilità di essere ascoltati; i siti dell'ICE li trovi tutti in rete) e farti dare indicazioni su quali uffici egiziani contattare.
ciao e... buon lavoro!

Stefano Rossi
25-09-2006, 18:49
:-)) ps quanto a nomi e dati.... NADA :-)) se vuoi il pezzo di carta devi imparare a sgamarti :-D le dritte le hai avute ;-) dài che farai un ottimo lavoro.
Ma... curiosità: lo stesso argomento poteva applicarsi in modo eccellente alla pesca nel Malawi per il mercato acquariofilo e al turismo indotto per gli stessi motivi. Perchè han rifiutato? dopotutto sono attività che se correttamente gestite potrebbero fornire un programma di sviluppo sostenibile, soprattutto in un paese con i problemi del Malawi......
riciao

architect
25-09-2006, 22:56
io chissà quando ci arriverò alla tesi..... #17 -11

cospicillum
25-09-2006, 23:06
zietto, io ho fatto la tesi sull'acquariofilia in generale.................te lo sconsiglio,sono davvero pochi quelli che l'apprezzerebbero e apprezzerebbero il tuo lavoro!
io dopo un anno intero di lavoro mi sono visto davanti delle facce di persone che sembravano aver visto un fantasma...
poi vedi tu
in bocca al lupo. ;-)

Stefano Rossi
26-09-2006, 08:32
Conspicillum, interessante. Che facoltà?

zietto
26-09-2006, 13:24
Stefano Rossi, ti ringrazio per l' OTTIMA risposta ;-)


Già se parli di surriscaldamento del pianeta dovuto all'uomo sbagli strada perchè a) si sono avuti periodi più caldi dell'attuale, ad esempio appena prima dell'ultima glaciazione; b) l'oscillazione in su è naturale, il motivo del contendere è quanto sia spinta e quanto sia enfatizzata dall'azione antropica (vedi dati climatologici globali dai progetti di carotaggio antartico).

Parli sicuramente con più cognizione di causa di quanta ne posso avere io, però se non erro, in base a ciò che è emerso anche dalle riunioni tenutesi per l'approvazione del protocollo di kyoto, l'influenza dell'uomo e delle sue azioni per l'allargamento del buco dell'ozono, del conseguente surriscaldamento del pianeta, delle acque e delle scioglimento dei ghiacciai, non è da sottovalutare nel nostro periodo storico.


Ma... curiosità: lo stesso argomento poteva applicarsi in modo eccellente alla pesca nel Malawi per il mercato acquariofilo e al turismo indotto per gli stessi motivi. Perchè han rifiutato? dopotutto sono attività che se correttamente gestite potrebbero fornire un programma di sviluppo sostenibile, soprattutto in un paese con i problemi del Malawi......

Era infatti la prima prima scelta e, forse, il lavoro da dovermi sobbarcare sarebbe stato, paradossalmente, minore -28d#
Il problema è che la discussione della triennale, come si dice a Roma, "non se la copre nessuno", e dunque i prof e i collaboratori/relatori non si impegnano e cercano di indirizzarti verso discussioni più "popolari", che siano meno ricercate e nelle quali il loro aiuto può essere ridotto all'osso.


zietto, io ho fatto la tesi sull'acquariofilia in generale.................te lo sconsiglio,sono davvero pochi quelli che l'apprezzerebbero e apprezzerebbero il tuo lavoro!

Ma infatti l'aspetto biologico lo tratterò molto marginalmente, perchè troppo specifico e dunque, per i luminari della commissione, poco interessante -28d# -04

Stefano Rossi
26-09-2006, 15:53
E' però un dato fondamentale per diagrammare il rapporto pressione turistica/stato del reef ;-) hai bisogno senz'altro di indicatori dello stato del reef. La tesina del pezzo di carta triennale potresti svilupparla poi in un lavoro più corposo in seguito. Adesso quello che conta è l'approccio metodologico che applichi per risolvere il problema. Ah, per problema del il riscaldamento, avresti bisogno di un monitoraggio degli indicatori su reef fuori dalle zone turistiche per poter fare uno straccio di paragone
ciao

zietto
26-09-2006, 16:35
Ah, per problema del il riscaldamento, avresti bisogno di un monitoraggio degli indicatori su reef fuori dalle zone turistiche per poter fare uno straccio di paragone

Buonissima idea :-)) ;-)
Non è che avresti qualche link con una cronistoria dei reef (chessò, da 10 anni a questa parte)?

Stefano Rossi
26-09-2006, 18:04
purtroppo no, sono cose lette al volo. Cerca sulle librerie on-line, dovrebbe avere la licenza l'università, sugli abstract di Science e Nature.