Visualizza la versione completa : Acquario 240 litri
Ciao a tutti! Sto pensando di acquistare un acquario da 240 litri, completo di mobile, per creare un biotopo amazzonico che sarà completamente dedicato ai pesci cardinali. Mi sono imbattuta nell'Aquatlantis Volga, che ha un filtro interno. Inserirò varie piante come Vallisneria, Echinodorus, Anubias, Microsorum pteropus, Pistia e Cryptocoryne. Vorrei sapere se è meglio optare per un acquario con filtro esterno o con filtro interno per questo tipo di progetto. Quali marche mi consigliate? Grazie in anticipo!
Esteticamente l'esterno ha il suo perché.
Premesso questo, va benissimo anche un (buon) filtro interno. Personalmente sono un fan dell'Amburgo (ma si parla di filtri diversi, autocostruiti, per gestioni più particolari).
Ci sono (anche) gestionio senza filtro (con tante piante e pochi (pochissimi) pesci (che consiglierei però solo ad acquariofili con TANTA esperienza). In questo caso l'allestmentio va studiato con cura.
PS: un'appunto (assolutamente NON fondamentale). Un acquario tematico amazzonico non dovrebbe avere criptocoryne (che sono asiatiche). Premesso questo, ai pesci non interessa (e il "biotopo" vero è una cosa quasi irraggiungibile in acquariofilia (a meno di recarti in un punto estto del fiume e prelevare fauna e flora esattamente da lì).
Grazie per i consigli, molto gentile!
Posso sapere come ti sembra quest'acqua per i pesci cardinali e le piante? Dovrei aumentare solo il GH o anche il KH?
pH: 6,7
Bicarbonati mg/l 12,0
Calcio mg/l 4,1
Magnesio mg/l 0,50
Silicati mg/l 7,2
Nitrati mg/l 1,1
Solfati mg/l 3,6
Potassio mg/l 0,22
Ammonio mg/l <0,05
Nitriti mg/l <0,002
Queste sembrano analisi dell'acqua. Se è di rubinetto, consiglierei anche una misura diretta (con buoni test a reagente e/o conduttivimetro, possibilmente). I valori cambiano (anche di parecchio) col tempo e con le precipitazioni.
Se fosse acqua in bottiglia, ti consiglierei un impianto per produrre acqua da osmosi (opportunamente miscelata) per far fronte a un 240 lt).
In ogni caso, per pesci di acqua tenera (come i cardinali) direi che i valori sono più che buoni.
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Aggiungo: per le painte, potresti dover correggerli un po' (a seconda della gestione: con fertilizzazione, con CO2, luci intense, ecc.)
Sì, è proprio acqua in bottiglia. In futuro, però, opterò senz'altro per un impianto ad osmosi in modo da semplificarmi la vita. Per ora utilizzerò quest'acqua, dato che è ottima per i pesci. Ho solo un dubbio: a quest'acqua, dato che è povera di sali minerali, devo aggiungere prodotti composti di sali come si fa con l'acqua di osmosi per aumentare un po' il GH e il KH per le piante o basta la fertilizzazione per aggiungere questi micro e macro nutrienti?
Ho deciso il progetto per il mio acquario: sarà un habitat monospecifico con soli Cardinali. Al centro, metterò dei grandi legni di torbiera, mentre sullo sfondo inserirò Myriophyllum e in primo piano alcune Echinodorus tenellus. Aggiungerò Limnobium laevigatum come pianta galleggiante e completerò l'allestimento con molte foglie secche di catappa. Il fondo sarà composto da uno strato di 3-4 cm di sabbia fine quarzifera color ambra.
Per quanto riguarda l'illuminazione, quanti lumen sono necessari per creare un'illuminazione ottimale per questo ambiente ispirato al Rio Negro? E queste piante riusciranno a prosperare con i semplici fertilizzanti? Il Rio Negro ha una vegetazione piuttosto scarsa, quindi non mi va di mettere troppe piante e non utilizzerò CO2.
Ultima domanda: so che in questo biotopo viene utilizzata la torba nel filtro per replicare le condizioni naturali di quell'habitat. Dovrei inserirla o pensi che non m servirà?
L'acqua è ottima e molto tenera.
Eventuali sali possono essere aggiunti anche miscelando acqua di rubinetto con l'osmosi (se l'acqua di partenza è buona è il metodo più economico e diretto). Altrimenti (o anche per correggere indipendentemente KH o GH) i sali.
Per le piante, potresti dover correggere un po' e/o fertilizzare con piante esigenti. Viceversa un habitat di acqua scura (come mi sembra di capire dai legni di torbiera) non avrà (necessariamente) grossa flora immersa (ma magari galleggianti). Di solito in questi ambienti si usa anche la torba come acidificante (ma non la CO2).
Per la correzione delle durezze, non mi affiderei all'etichetta dell'acqua ma misurerei comunque con dei test a reagente (perché eventuali elementi potrebbero essere assorbiti o precipitare e non essere disponibili in colonna) e terrei un GH consono alle specie ospitate (seriouslyfish.com è un ottima fonte di informazioni attendibili) e un KH tale da mantenere un pH stabile (almeno 3 gradi tedeschi).
In alternativa ci sono gestioni più spinte, con KH anche nullo (vedi OTRAC e simili) ma che richiedono un bel po' di pratica e studio (in pratica l'equilibrio è demandato agli acidi umici presenti in quantità, quindi acqua acidissima e tenerissima color thè).
Per la luce, in acqua scura si tende a privilegiare gradazioni molto "bianche" (quindi 6000K di temperatura di colore, o più) per stemperare il giallo dell'acqua (con gradazioni basse i pesci sembrano nuotare nella crema pasticcera, e non sempre piace).
Per le piante, gradazioni tra i 4000 e i 6000K sono quelle preferite., come è noto. Oggi, con i led, si utilizzano anche gradazioni più alte (più "bianco ospedale"), con risultati alterni.
Personalmente io sono ancora ai neon T5, 4000K, ma con acqua chiara, dura e alcalina.
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