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Visualizza la versione completa : Bacopa "bloccata"


Davide.ele
04-04-2020, 17:18
Buongiorno a tutti, sono nuovo in questo forum, mi presento: mi chiamo Davide, ho 24 anni e ho allestito per la prima volta in vita mia il mio acquario circa 6 mesi fa. ho allestito un acquario di comunita, ho una coppia di Molly, 5 neon, 4 danio renio, 3 neon rosa e 1 ancistrus. Ho messo soltanto piante vere come l anubias, qualche Vallisneria, muschio di Java, cladophora, cabomba e la Bacopa. Il mio acquario è circa 75 litri. Vi spiego il mio problema. La bacopa l ho acquistata che era molto piccola, ovviamente nel giro di due mesi circa usciva già fuori dall acqua quindi ho deciso di portarla. Mi sono accorto che in 4 non è praticamente più cresciuta a parte. Qualche fogliolina qua e là. Vi posto una foto per farvi capire meglio la condizione. Sarei contento di sapere se qualcuno ha qualche consiglio per farla riprendere o se sono costretto a lasciarla così. Grazie in anticipo. Scusate se non posto la foto ma non la fa caricare.
https://i.postimg.cc/rKdd1qrL/15860130195517404269380255805151.jpg (https://postimg.cc/rKdd1qrL)

dave81
04-04-2020, 17:37
sposto nella sezione idonea..

dave81
04-04-2020, 17:39
per me è normale che faccia fatica, se mancano Co2 e nutrienti nel terreno

dave81
04-04-2020, 17:40
forse hai sbagliato anche a potarla? come l'hai tagliata esattamente?

Davide.ele
04-04-2020, 18:24
Ho tagliato i rami nei nodi dove partivano altri rametti

dave81
04-04-2020, 18:43
e poi i pezzi tagliati li hai ripiantati da un'altra parte?

quindi tu adesso hai alcuni monconi (cioè i vecchi steli senza la punta ) e poi hai le varie punte ripiantate, giusto?

Manu1988
04-04-2020, 22:46
Carenza evidente di potassio. Reintegralo e il gioco è fatto.

Davide.ele
05-04-2020, 06:03
Si le potature le ho regalate ad un amico che ha un acquario con soli pesci rossi quindi sono durate qualche settimana!
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Come dovrei integrarlo?

dave81
05-04-2020, 12:27
Si le potature le ho regalate ad un amico che ha un acquario con soli pesci rossi quindi sono durate qualche settimana!


allora tu NON hai ripiantato le punte, adesso hai solamente i monconi della pianta vecchia (senza le punte)

i monconi fanno più fatica ad emettere nuove foglie (rispetto alla punta tagliata, che conteneva l'apice meristematico)


e poi comunque il comportamento di una pianta dipende dalle condizioni di coltivazione, e dai nutrienti...in primis la CO2


che fondo hai? se è solo ghiaino, ovviamente non puoi aspettarti grandi risultati con le piante, se poi ci aggiungiamo la carenza di CO2 e di nutrienti..

Davide.ele
05-04-2020, 14:46
Certo capisco sicuramente sarà un problema di potatura allora perché il resto delle piante cresce abbastanza bene e velocemente come ad esempio l anubias che emette circa due tre foglie al mese.

dave81
05-04-2020, 15:16
Anubias è una pianta molto lenta, è normale che faccia poche foglie



invece la Bacopa è una pianta completamente diversa: se avesse CO2 sufficiente e nutrimento sufficiente e luce sufficiente, farebbe quasi una foglia al giorno......evidentemente la tua pianta ha delle carenze, a cominciare dal fondo (se è ghiaino inerte)

Manu1988
05-04-2020, 16:52
Nell'acquario ci sono vallisneria, bacopa e cabomba, tutte piante rapide a grande richiesta di potassio che porterebbero in carenza qualunque acquario senza una fertilizzazione mirata. Inoltre c'è da dire che c'è un un'allelopatia tra vallisneria e bacopa per via radicale a favore della vallisneria.

ilVanni
05-04-2020, 21:53
Inoltre c'è da dire che c'è un un'allelopatia tra vallisneria e bacopa per via radicale a favore della vallisneria.
Sarei curiosissimo di vedere una fonte, chessò, un articolo scientifico... #24

Manu1988
05-04-2020, 22:50
Non ho una fonte scientifica a cui far riferimento, mi baso su esperienze di altri appassionati che riportano le loro esperienze in rete. Purtroppo ci sono pochi studi scientifici in generale a riguardo.

ilVanni
06-04-2020, 12:03
Non ho una fonte scientifica a cui far riferimento, mi baso su esperienze di altri appassionati che riportano le loro esperienze in rete. Purtroppo ci sono pochi studi scientifici in generale a riguardo.
Appunto: esperimenti ai quali è pressoché impossibile stabilire se una pianta è morta per "normale" competizione per i nutrienti (o per la luce) o per presunte alleopatie.
Che poi si riesca anche a stabilire se questi allelopatici agiscono per via "radicale" o attraverso la colonna d'acqua lo vedo molto molto difficile anche per un laboratorio attrezzato.
Una osservazione: a dar retta a certe "tabelle" che girano in rete sulle presunte allelopatie, si dovrebbero fare acquari monospecie. Se uno va a cercare i post nei forum su come sono state redatte queste tabelle c'è da rabbrividire (roba del tipo "ho coltivato la pianta x e la pianta y e dopo un po' y è morta, QUINDI x è allelopatica verso y").
Roba per cui se mi secca il cipresso sotto casa è colpa del ceratophyllum che ho in vasca.
Personalmente ho coltivato piante presunte allelopatiche (vallisneria ed echinodorus) con successo per più di dieci anni nella stessa vasca. L'echinodorus fioriva e stolonava. La vallisneria idem. Per anni.

L'allelopatia "entra" in acquariofilia col libro di D. Walstad. E pure lei cita un paio di esempi di piante pressoché inutilizzate in acquariofilia e descrive (e usa) l'allelopatia VERSO le alghe).

Poi, gente che NON ha letto il suo libro si è lasciata prendere parecchio la mano. L'allelopatia "utilizzabile", su cui c'è pure abbastanza materiale in letteratura scientifica, è quella delle piante verso le alghe (usata nel trattamento delle acque eurofiche, ecc. ecc.).

Aggiungo che l'allelopatia la si osserva, se la si osserva, gestendo una vasca alla Walstad, ossia SENZA CAMBI per anni. Non in una vaschetta nuova (vecchia di 6 mesi) in cui si fanno i normali cambi.

dave81
06-04-2020, 14:43
si, direi che questa famosa allelopatia è fin troppo "sopravvalutata" nel nostro ambiente... le si dà troppa importanza

non sto dicendo che non esista, sto solo dicendo che alla fine per noi è quasi irrilevante (secondo me)

ormai in questo forum ne abbiamo viste di cotte e di crude, e io credo di poter dire che i problemi legati alla crescita delle piante nel 99% dei casi non sono dovuti ad una presunta allelopatia , ma direi in primis al metodo di coltivazione....alla scarsa CO2, al fondo sterile, alla scarsa luce, alla mancanza di nutrienti eccetera. Quindi cominciamo a sistemare queste cose.....poi parleremo anche di allelopatia magari.



Una osservazione: a dar retta a certe "tabelle" che girano in rete sulle presunte allelopatie, si dovrebbero fare acquari monospecie.

infatti, tabelle poco scientifiche, come tu giustamente dici

la tua frase mi ha fatto venire in mente una cosa: in realtà, fare una vasca con poche specie o addirittura una sola specie vegetale è quello che io consiglio da anni. istintivamente, senza conoscere l'allelopatia e usando il buon senso, mi è sempre venuto spontaneo usare solo poche specie di piante o addirittura una sola, provenienti dallo stesso areale geografico, perchè lo trovo più "naturale", cioè aderente alla natura. se tu prendi un metro quadrato di qualunque biotopo, tu ci troverai una o due specie vegetali al massimo. è impossibile avere decine di specie diverse nello stesso metro quadrato. quindi non ho mai capito che senso abbia inserire molte specie diverse in un acquario. Secondo me, ha molto più senso (ed è anche più naturale) inserire tanti esemplari delle stessa specie. esattamente come per i pesci. questo ci terrebbe lontani anche da eventuali allelopatie (ammesso che esistano), ma soprattutto l'acquario risulta più naturale e meno artificioso

per intenderci, un acquario "olandese" è una cosa assolutamente innaturale, è una forzatura , perchè in natura quella roba non esiste.

Manu1988
06-04-2020, 16:19
Personalmente cerco di tenermi alla larga da eventuali abbinamenti di piante sconsigliate anche per il fatto che non faccio cambi d'acqua da circa 4 mesi e come dici giustamente tu si può presentare maggiormente in acquari con questo tipo di gestione che in acquari dove si effettuano cambi periodici.
Poi agniuno è libero di provare e fare i suoi esperimenti.

ilVanni
06-04-2020, 16:40
Poi agniuno è libero di provare e fare i suoi esperimenti.
Ognuno fa come vuole.

Se però "l'esperimento" vuole avere la parvenza di essere un esperimento "scientifico" (ossia che sia, in primo luogo, "riproducibile" e soprattutto pertinente a quello che vuole dimostrare) bisogna che venga fatto con alcuni accorgimenti.
Se il "criterio" per la verifica della presunta allopatia è "chiediamo a chi si è seccata la vallisneria" e non facendo una statistica mirata e uno studio riproducibile (cosa MOLTO difficile in casa) è facile che vengano fuori bestialità (ripetute all'infinito perché, si sa, in rete "si dice").

A parte quello, altre cose che mi lasciano perplesso sono (ad esempio, e tra molte altre) le seguenti:

- perché piante provenienti da continenti diversi dovrebbero aver sviluppato allopatie intra-specifiche? Sapevano che milioni di anni dopo la loro comparsa qualche acquariofilo le avrebbe messe assieme in una vasca?

- perché piante che in natura sono palustri hanno un qualche vantaggio a inibire la crescita di altre specie? Posso capire in un deserto (manca l'acqua), posso capire verso le alghe (inibiscono la fotosintesi della pianta ricoprendola), ma piante palustri hanno vantaggio dal vivere ASSIEME (mantengono l'umidità, offrono resistenza alla furia dell'acqua, ecc. ecc.). Senza contare che specie commestibili potrebbero trovare riparo da eventuali erbivori crescendo accanto a specie velenose.

- SOPRATTUTTO: perché queste allelopatie hanno pochi o punti riscontri in letteratura scientifica?

- SOPRATTUTTO (2): perché prima che la Walstad pubblicasse il libro l'allopatia non era calcolata nemmeno un po' in acquariofilia, mentre ora viene osservata ogni tre per due?

Ovviamente il mio è solo uno spunto. Però provate a fare una breve ricerca (anche su Google scholar). Potrebbe essere illuminante.

Manu1988
06-04-2020, 17:51
Purtroppo il punto è che in acquariofilia non ci sono molti studi a riguardo forse perché conviene anche a chi le vende lasciare che la gente compri piante diverse che le mette insieme in acquario così poi qualcuna muore e uno e costretto a comprarne altre. Invece nel campo agrario so che ci sono diversi studi a riguardo forse perché conviene che non si perda un raccolto se no poi non si mangia più.
L'allopatica esiste proprio come esiste che una pianta può essere velenosa o che sia urticante o altro. Ognuna sceglie il suo modo di difendersi dal mondo che la circonda.
Non è che una pianta sa che si deve difendere da un altra in particolare o che sapeva che miglioni di anni dopo noi le avremo messe insieme in acquario ma a volte prevale per via radicale su altre meno forti perché quello è il suo modo di garantirsi i nutrienti presenti nel terreno. Non è che in natura una pianta esaurito quello che ha a disposizione si può spostare con le gambe e andare da un altra parte. Piuttosto è più logico che faccia morire eventuali "invasori" della sua zona per garantirsi nutrienti più a lungo possibile.

ilVanni
06-04-2020, 18:27
Purtroppo il punto è che in acquariofilia non ci sono molti studi a riguardo forse perché conviene anche a chi le vende lasciare che la gente compri piante diverse che le mette insieme in acquario così poi qualcuna muore e uno e costretto a comprarne altre.
Con tutto il rispetto, la "teoria del complotto" applicata all'acquariofilia "nun se pole sentì".
Fammi capire: la "lobby dei venditori dei piante acquatiche" influenzerebbe le università di tutto il pianeta per sconsigliare studi sull'allelopatia delle piante?
Studi che potrebbero, in teoria, liberarci di migliaia di specie alloctone infestanti?
L'Anubias come la Spectre?
Casomai, al contrario, certe case produttrici ti venderebbero "l'anti-allelopatico", e a caro prezzo. E non è escluso che succeda prima o poi.

PS: gli studi sull'allelopatia ci sono eccome (basta guardare la bibliografia della Walstad, appunto).
Semplicemente, le famose "tabelle" sono "inventate" da qualcuno che ha voluto per forza chiamare "allelopatia" una pianta che si secca (come è facile verificare, d'altra parte, rileggendosi le pagine di quei forum che le hanno "redatte" 'ste cavolo di tabelle).

PPS: io generalmente le obiezioni le accetto, ma se si afferma qualcosa mi aspetto almeno che si sia verificato quello che si dice.
Questa discussione sta andando avanti ad ipotesi infondate (per esempio "non ci sono studi sulle piante acquatiche" quando CI SONO ECCOME e "gli studi fatti dagli hobbisti", quando NON c'è alcuno "studio, nemmeno casalingo, semplicemente un "cherry picking" fatto sui post di una discussione in cui può intervenire CHIUNQUE).

Se ci sono novità in letteratura scientifica al proposito, io continuo volentieri la discussione, altrimenti non diamo la colpa ai rettiliani o al complotto plutodemomassonico, per cortesia.

ilVanni
06-04-2020, 19:32
Un'aggiuunta a questo punto, che mi era sfuggito:

Non è che una pianta sa che si deve difendere da un altra in particolare o che sapeva che miglioni di anni dopo noi le avremo messe insieme in acquario ma a volte prevale per via radicale su altre meno forti perché quello è il suo modo di garantirsi i nutrienti presenti nel terreno.
No, quella non è allelopatia, è "normale" competizione per i nutrienti. Se assorbe di più e meglio rispetto ad altre piante, ne causa il deperimento.

L'allelopatia (https://en.wikipedia.org/wiki/Allelopathy) è la produzione di una determinata sostanza che influenza il metabolismo di un'altra forma di vita (o animale, o cianobatteri, ecc.).
In genere ci si riferisce all'allelopatia negativa, ossia quando questi prodotti sono usati come difesa (causando il deperimento di altre piante, nel caso particolare acquariofilo).

Manu1988
06-04-2020, 20:34
Ma se dici che gli studi ci sono oltre a quello della D. Walstad potresti citarne qualcun altro che mi interesserebbe?
Non so se si parla di complotto o scarso interesse o altro fatto sta che è difficile trovare informazioni affidabili a riguardo e quindi mi baso un po sulle esperienze di altri. Perché dovrei andare a rischiare un'allelopatia tra le piante quando qualcun altro ha già provato ed è andata male? Vero o falso che sia ci sono tante altre opzioni di abbinamento che se non posso mettere una pianta me ne faccio una ragione e ne metto un altra.
Tutto li poi ti ripeto io gestisco la vasca in un altro modo, non faccio cambi d'acqua continui da andare a togliere eventuali sostanze allelochimiche che le piante rilasciano sempre se fosse davvero così.

ilVanni
06-04-2020, 21:53
Perché dovrei andare a rischiare un'allelopatia tra le piante quando qualcun altro ha già provato ed è andata male? Vero o falso che sia ci sono tante altre opzioni di abbinamento che se non posso mettere una pianta me ne faccio una ragione e ne metto un altra.
Tutto li poi ti ripeto io gestisco la vasca in un altro modo, non faccio cambi d'acqua continui da andare a togliere eventuali sostanze allelochimiche che le piante rilasciano sempre se fosse davvero così.
Liberissimo di abbinare quello che vuoi coi limiti imposti o scelti o decisi da chi vuoi, ma se dici che SICURAMENTE la vallisneria e la bacopa sono (cito) "allelopatiche per via radicale" mi aspetto (e per curiosità chiedo) una fonte, oltre al "mi hanno detto che è così ma non mi hanno detto perché".

Mi vien da chiedere inoltre: di che sostanza allelopatica si tratta? perché proprio vallisneria verso bacopa e non viceversa? Perché non vallisneria verso altre piante? (lo chiedo perché gli allelopatici in genere non sono molto selettivi). Perché "per via radicale"?

Non che voglia "mettere in dubbio" a prescindere, ma siccome per me sarebbe enormemente complicato verificare COSI' TANTE IPOTESI, come cavolo ha fatto quello chi lo afferma? Dove lo ha letto? Come lo ha sperimenato?

Per la tua richiesta, puoi cominciare da Elakovich , 1989: "Allelopathic aquatic plants for aquatic weed management" ( https://link.springer.com/article/10.1007/BF02876221 )
dove per esempio (limitatamente alle piante testate: duckweed e semplice insalata se ricordo bene) la vallisneria è tra quelle NON particolarmente efficaci dal punto di vista allelopatico (a differenza di altre, in primis la ninfea gialla (Nuphar lutea)).

Poi puoi rileggerti D. Walstad, "Ecology of the planted aquarium", nella sezione dedicata "Allelopatia". Come in (numerosissime) altre fonti, l'allelopatia delle piante acquatiche è soprattutto verso le alghe e cianobatteri (come è naturale).

Da qui, puoi andare dietro alle rispettive bibliografie.
In alternativa, usi Google Scholar (https://scholar.google.com/) per fare ricerca direttamente in letteratura scientifica.

Per una critica alle procedure di D. Walstad, trovi delle citazioni anche qui: http://web.archive.org/web/20040512160151/http://www.bio-web.dk/op/pdf/TAG_2002_15_7.pdf
Nell'articolo sopra si parla anche dello studio (vero stavolta) di Frank and Dechoretz (1980) sulla allelopatia di una specie di eleocharis versus un'altra specie di potamogeton.

PS: dopo però non cominciamo a dire che "la ninfea mi fa allelopatia in vasca": si tratta di estratti di piante a concentrazione non trascurabile, non di una ninfea in una vasca o in un laghetto (dove di piante diverse sappiamo crescerne assai).





Dopodiché, se vuoi continuare la discussione, a me l'argomento interessa moltissimo, ma non sono disposto a ribattere ad affermazioni tipo "lo faccio perché da qualche parte lo si raccomanda ma senza sapere il perché".

Uno fa (ovviamente) quel che vuole, ma se lo scrive su un forum pubblico mi sento di chiedergli la fonte della affermazione.

Manu1988
06-04-2020, 22:26
Purtroppo non ho basi scientifiche per sostenere la mia tesi probabilmente sei più ferrato te in materia. A tal proposito tu quindi consiglieresti questo tipo di abbinamento? Io personalmente no ma non perché ne sono sicuro al 100% ma perché leggendo in altri forum di problemi tra queste due piante io non rischierei, poi ognuno è libero di provare e sperimentare.
Non è che se altri dicono che il fuoco brucia ci devo mettere la mano sopra per testarlo anche io.
Comunque dato che non sono studiato in materia e che basandomi su informazioni prese qua e la ho ottenuto ottimi risultati nel mio acquario posso pensare che in fondo non sia poi del tutto sbagliato credere ogni tanto nelle esperienze di altre persone senza dovergli chiedere se l'ha letto su una rivista scientifica o se l'ha inventato di sana pianta.

ilVanni
06-04-2020, 23:22
Non è che se altri dicono che il fuoco brucia ci devo mettere la mano sopra per testarlo anche io.
Comunque dato che non sono studiato in materia e che basandomi su informazioni prese qua e la ho ottenuto ottimi risultati nel mio acquario posso pensare che in fondo non sia poi del tutto sbagliato credere ogni tanto nelle esperienze di altre persone senza dovergli chiedere se l'ha letto su una rivista scientifica o se l'ha inventato di sana pianta.
Allora, visto che il giochino è diventato "facciamo a non capissi", provo (per l'ultima volta però) a spiegarmi con un esempio.

- Se mi racconti una tua esperienza, ci credo (o almeno, la prendo per buona senza grossi problemi).

- Se invece ci costruisci sopra un'ipotesi indimostrata NESSUNO ha testato ma che, per partito preso, POTREBBE essere vera ma è spiegabilissima con un minor numero di ipotesi senza chiamare in causa qualcosa di difficilmente osservabile, ecco, ho dei problemi.

Chiamalo, se vuoi, Rasoio di Occam (https://it.wikipedia.org/wiki/Rasoio_di_Occam).


In parole più povere, se una pianta muore, generalmente è perché in vasca non ha trovato condizioni decenti, non perché un'altra pianta l'ha avvelenata.

In parole ancora più semplici, non contesto l'ESISTENZA dell'allopatia, ma le tabelle che dicono che "la vallisneria ammazza la bacopa" (o l'echinodorus, o l'albero di natale).

Aggiungici che PERSONALMENTE ho sperimentato alcune di quelle convivenze che, secondo le suddette tabelle, dovrebbero essere inibite.

Aggiungici che la (ampia) letteratura scientifica parla di allelopatia in maniera differente dalle suddette "tabelle".

Dopodiché: potrebbe essere un gomblotto del gattivo di turno? Potrebbe, potrebbe.... #70
Potrebbe essere che se tanti lo dicono sarà vero per forza? Eh, potrebbe...

... ma io non ho problemi a pensare invece che la causa sia una cattiva potatura e un fondo poco (o punto) fertile. Mi pare più probabile di una allelopatia su cui non si trovano tracce in letteratura.
Però, se vedo uno studio (anche hobbistico) fatto bene (leggasi riproducibile) sono pronto a cambiare idea. Per ora non è successo.
Tu questa "necessità di verificare la fonte" non la senti?

Manu1988
07-04-2020, 00:09
Penso che in giro anche su altri forum come anche qua ci sono persone che magari ne capiscono più di me. Non necessariamente mostri della scienza ma semplicemente persone con un minimo di cultura a riguardo magari botanici o altro che hanno fatto i loro esperimenti(come la D. Walstad) e raccolto informazioni su casi possibili e stilato dei elenchi a cui far riferimento per quelli come me che magari non sono ferrati in materia. Non sono andato a cercare un elenco su Facebook ma su altri forum dove ci sono persone appassionate come noi che non vedo perché dovrebbero inventarsi un elenco così a caso.
Comunque è una discussione che va oltre le mie conoscenze e non penso di avere il tempo di andare a cercare la risposta scientifica scritta da chissà quale scienziato pazzo per ogni problema che si può presentare in un acquario. Sono iscritto su un forum proprio perché lascio queste cose a chi ha il tempo di farlo e che poi gentilmente lo riporta qui o su altri forum con parole, tabelle o esempi o oltro piu alla portata di tutti.
Cerco di trarne le mie conclusioni e poi le metto in pratica e ripeto in fin dei conti non sta andando male, non mi limito più o riempire una bacinella d'acqua con quattro pesci dentro (come facevo 10anni fa) e dire che sto riproducendo un piccolo ecosistema, adesso sto imparando a fare un acquario con piante rigogliose e pesci sani con manutenzione quasi assente da mesi.
Forse poi fidarsi delle esperienze altrui non è poi così sbagliato.

ilVanni
07-04-2020, 00:26
Penso che in giro anche su altri forum come anche qua ci sono persone che magari ne capiscono più di me. Non necessariamente mostri della scienza ma semplicemente persone con un minimo di cultura a riguardo magari botanici o altro che hanno fatto i loro esperimenti(come la D. Walstad) e raccolto informazioni su casi possibili e stilato dei elenchi a cui far riferimento per quelli come me che magari non sono ferrati in materia. Non sono andato a cercare un elenco su Facebook ma su altri forum dove ci sono persone appassionate come noi che non vedo perché dovrebbero inventarsi un elenco così a caso.
Me lo auguro anche io. Con che criterio è stato fatto quell'elenco si sa o no?


Forse poi fidarsi delle esperienze altrui non è poi così sbagliato.
IMHO (per quel che vale) è sbagliatissimo se non si sa dire il perché si fanno certe cose.
A me la vasca va benissimo. Ogni sera la faccio benedire con acqua santa e marsala. Farei bene a consigliare lo stesso?

ilVanni
07-04-2020, 12:27
Manu1988, ho ricevuto via MP il link alle tabelle, e sono quelle che ricordavo.

Non voglio commentare qui un articolo che viene da un altro forum, posso però consigliarti di cercare la discussione (o le discussioni) in cui quelle tabelle sono discusse.

Non sono linkate all'articolo (almeno così mi pare), io le lessi "illo tempore". Se le trovi, sono certissimo che capirai perché non le reputo affidabili. Naturalmente è un'opinione personale sulla metodologia utilizzata (una specie di "auto-segnalazione" degli utenti senza alcun discrimine di come fosse condotta la vasca, senza nemmeno ipotizzare altre comunissime concause alla morte di una pianta).

Sottolineo che NON è assolutamente una critica ad un altro forum, ma semplicemente il mio giudizio.

Sottolineo nuovamente anche che:

- tali tabelle NON hanno riscontro in letteraturta scientifica;

- nel mio piccolo (ma in circa 20 anni di acquariofilia), ho provato alcuni degli abbinamenti sconsigliatissimi, ma con buon successo di crescita.

Aggiungo che molte "convivenze sconsigliate" sono tra piante a crescita rapida, che COMUNQUE vanno in competizione per i nutrienti e, in loro carenza, soccombono comunque, senza necessità di usare allelopatici.

Mi pare che le mie critiche NON siano rivolte in generale ai consigli dati dagli acquariofili sulla base "dell'esperienza" bensì ad un certo modo di chiamare in causa l'allelopatia quando non ce n' affatto bisogno.

PS: lo stesso articolo di critica (ben fondata) a certe conclusioni della stessa Walstad che ho linkato poc'anzi, lo trovi anche linkato e discusso in un articolo sullo stesso forum / portale che ospita le "tabelle" (http://web.archive.org/web/200405121..._2002_15_7.pdf). Il link all'articolo del suddetto portale è diverso e non lo pubblico qui su AP per nettiquette.

Manu1988
07-04-2020, 13:03
Guarda non so che dirti sarà come dici te. Forse mi sbaglio a fidarmi.

ilVanni
07-04-2020, 15:29
Guarda non so che dirti sarà come dici te. Forse mi sbaglio a fidarmi.
Io non "dico di fare" nulla. Ho sempliccemente dei grossi dubbi su come sono redatte quelle tabelle (e mi pare di averli motivati). Poi magari verrà fuori (dopo uno studio "ripetibile") che le tabelle sono (in toto o in parte, o magari per nulla) veritiere.

Entrambi abbiamo riportato le nostre esperienze e discusso di allelopatia in acquario. Le informazioni e i link rimangono a disposizione di chi li legge.

A Davide.ele, se non c'è fertilizzazione del fondo, suggerirei di aggiungere qualche tabs. La prossima volta ripianta le talee potate (e lascia i vecchi steli, ma potati molto bassi, in modo da avere una nuova ricrescita a partire dal fondo).

Manu1988
07-04-2020, 17:29
Mi auguro che prima o poi ci siano studi approfonditi con elenchi veritieri nel caso ci fossero davvero queste allelopatie.

ilVanni
07-04-2020, 22:21
Mi auguro che prima o poi ci siano studi approfonditi con elenchi veritieri nel caso ci fossero davvero queste allelopatie.
Sull'articolo citato alcuni post fa (Elakovich , 1989) c'è una lista di ben 16 piante acquatiche prese in esame.

Buona lettura.