Visualizza la versione completa : Biotopo Tanganika per Neolamprologus Brichardi
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16-03-2016, 17:35
Buongiorno,
Cerco consigli e foto da chi è piú esperto con l'obiettivo di riadattare il mio juwel 240 (240 litri) amazzonico in un tanganika adatto a questa specie (principessa del Burundi).
Ho già letto abbondantemente sul biotopo tanganika in generale, ma vorrei capire meglio dove esattamente viva il Neolamprologus Brichardi.
Ora come ora sarei orientato per mantenere il fondo sabbioso, aggiungere 4 cumuli di sassi (il piú piccolo alto 10 cm e il piú grande 20cm) e non fare alcuna parete di rocce, semplificandomi il lavoro e aumentando lo spazio disponibile.
Proprio su questo vorrei i consigli dei piú esperti. Dove vive la principessa del burundi all'interno di questo grande lago? In zone sabbiose con qualche sasso o in zone propriamente rocciose?
In termini di flora, ho diverse anubias che però pensavo di non inserire nella vasca tanganika avendo escluso le piante galleggianti che facciano loro ombra (proteggendole dalle alghe). Ha senso cosí o al contrario dovrei aspettarmi che questi pesci possano eliminare tutte le alghe dalle anubias? Salvo opinioni differenti penserei quindi solo alla vallisneria come pianta.
Infine, qualcuno sa dirmi se amano i gusci delle noci di cocco?
Ultima domanda: le ampullarie nelle altre mie vasche soffrono, forse a causa del fondo fertile. Proverei a spostarle qui (niente fondo fertile) ma... Dovrebbero starci bene o rischiano di essere aggredite?
Grazie mille. Ciao
Don
Ciao Explorer :-)
Visto che stiamo parlando di un ciclide del lago Tanganica, sposto il topic nella sezione a loro dedicata ;-)
Riguardo l'allestimento, direi senz'altro uno strato di sabbia fine e tante rocce (arrotondate e di medie dimensioni), visto che questa specie depone negli anfratti di rocce, facendo aderire le uova sulla loro superficie. Creare molti anfratti serve anche come riparo per i piccoli ed il resto della colonia.
Le piante non sono necessarie, ma si può comunque inserire un tocco di verde. Ti consiglierei un piccolo gruppo di Vallisneria in un angolo della vasca, nutrite con pasticche e capsule da interrare (Dennerle o Seachem sono due buone marche).
Le noci di cocco le lascerei perdere.
Sconsiglierei anche le Ampullarie, perchè potrebbero essere attaccate dai pesci.
I brichardi non sono pesci erbivori, quindi non mangiano le eventuali alghe su piante e arredamenti. Al massimo brucano l'aufwuchs (un fitto strato algale che nel loro habitat ricopre le rocce) in cerca di microfauna. Quindi se le rocce ti si ricoprono di uno strato simile, lascialo pure.
A titolo esemplificativo, ti posto la foto di un allestimento che ho fatto per i miei Neolaprologus heliantus (specie che fa parte del "complesso brichardi") e che va più che bene per le tue "principesse", aumentando, se vuoi, anche il numero di rocce ;-)
https://farm9.staticflickr.com/8084/8441745668_e96ef860b0_c.jpg (https://flic.kr/p/dRY9T7)
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17-03-2016, 09:22
Grazie mille Andrea, grazie mille davvero!!
Se riesco nell'impresa e siamo vicini, puoi avere tutti gli avannotti di brichardi che desideri!
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24-03-2016, 12:43
Ciao, prima di procedere all'acquisto ho un paio di domande su come gestire un monospecifico brichardi: quando volessi dar via avannotti o adulti in eccesso, a chi rivolgersi?
Ho guardato online e non ci sono quasi annunci di vendita o regalo di questa specie. (Strano! Nessuno vende, o visto che nessuno compra, allora nessuno vende?)
I negozianti di fiducia mi han detto di non avere mercato per piú di 5 brichardi all'anno. A chi rivolgersi quindi? Eventualmente si possono dar via uno alla volta a privati con acquari di comunità? O se associati ai soliti guppy, neon platy etc farebbero una strage? Distruggerebbero le piante? E quanto grande dovrebbe essere una vasca per ospitarne uno (in comunità)?
Qualcuno conosce un negozio a Milano (non ho la macchina...) che potrebbe prendermene?
Grazie!
Don
I brichardi, come tutte le specie dei laghi africani, vanno inseriti in un acquario a loro dedicato.
In un acquario di comunità farebbero una strage. O starebbero molto male.
Anche per questo, il loro mercato è molto limitato e di nicchia.
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24-03-2016, 23:52
Ciao. Ma chi ne ha, forse può aiutarmi a capire se devo immaginare uno scenario tipo guppy, ma con meno mercato per darne via, o se devo immaginare una crescita molto piú lenta della popolazione?
Inoltre, mi domando, gli altri che ne hanno: come gestiscono ol problema?
Grazie!
Don
Per esperienza personale, ti posso dire che, certamente, i brichardi non hanno la stessa prolificità e lo stesso elevato tasso di accrescimento dei guppy.
Ci vogliono circa 6 mesi perchè dei piccoli di brichardi arrivino ad una taglia adeguata per essere "commerciata". Da calcolare inoltre che la colonia si "autoregola", con un ritmo di riproduzione e di accrescimento che è più elevato all'inizio, mentre gradualmente rallenta con l'aumentare del gruppo.
Per quanto mi riguarda, quando la colonia comincia ad essere troppo numerosa, regalo il surplus ad amici, li vendo eventualmente in qualche fiera mercato (ad esempio il PetsFestival di Piacenza) o li cedo ad un mio amico negoziante (specializzato in ciclidi africani) in cambio di buoni regalo.
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29-03-2016, 19:57
Bene. È accaduto l'impensabile: sono andato a prendere la coppia di pinnuti in questione, che si sono riprodotti ben due volte nell'acquarietto del negozio e... Uno dei due non c'è piú. Scomparso nel nulla secondo il negoziante (di fiducia...).
Oltre al voler condividere la disavventura tragi-comica, (ho riallestito la vasca apposta per loro, peraltro con un risultato esteticamente pessimo) vorrei sottoporvi una domanda.
Nel negozio, nell'acquario di fianco, c'è un altro esemplare di Brichardi adulto ma piú piccolo. Non sapendo se sia la metà mancante (saltato in un'altra vasca) o di un esemplare differente (come pensava inizialmente il negoziante stesso) il negoziante lo ha preso e inserito nella vasca con il genitore rimasto e i suoi numerosi avannotti. Domanda: vi sembra ragionevole presumere che se i due adulti vanno d'accordo in un acquarietto piccolo e gremito di avannotti devono essere una "coppia"? Oppure presumereste al contrario che a questo punto a meno che non ci siano ulteriori nascite sia impossibile sapere se sono una coppia o no?
Last, eventualmente il trasferimento di questi minuscoli avannotti nella mia vasca potrebbe essere un buon modo per creare in futuro una nuova coppia? O al contrario sarebbe un errore visto che sono fratelli e/o Che sono davvero minuscoli?
Scusate le bizzarre domande e grazie mille a chi risponderà!
Io patire dal gruppo di avannotti.
Hanno il tempo di adattarsi alla tua vasca, te li vedrai crescere e la coppia si formerà meglio e più spontaneamente.
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30-03-2016, 08:25
Grazie Andrea, quindi deduco che l'esser fratelli e l'esser minuscoli non siano ostacoli degni di nota? Quando si forma una coppia, la si riconosce o sempkicemente si trovano gli altri pesci uccisi in vasca dalla nuova coppia? Non amo l'idea di avere una macelleria in vasca, ma l'idea di per sé è molto carina.
Se i pesci crescono fin da piccoli nell'acquario in cui vivranno, sicuramente si adattano meglio all'ambiente.
Ti accorgerai di una coppia formata, quando vedrai due individui interagire maggiormente tra loro e crearsi una spazio proprio in un punto della vasca, cacciando tutti gli altri.
La mortalità dei sottomessi è un fattore molto variabile. Dipende dall'aggressività della coppia dominante, dalla grandezza della vasca, dal numero dei nascondigli e dalla quantità di pesci. In quest'ultimo caso, solitamente, più sono più è difficile che ci siano morti. Questa pratica (chiamata overstocking) a volte è utilizzata dai negozianti o nelle vasche Malawi, ma ha i suoi contro.
Nel tuo caso, una volta formata la coppia, se vedi segnali di eccessiva aggressività nei confronti dei sottomessi, li togli e li dai via.... ;-)
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