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Visualizza la versione completa : Esperienze con piante/alghe nel salmastro


cqrflc
18-02-2016, 02:46
Salve, vorrei aprire qui una discussione per condividere le esperienze di coltivazione di piante e/o macro-alghe nel salmastro.
Se qualcuno fosse anche interessato a scambiare delle piante molto rare come la Najas marina o la Ruppia maritima o la Riella helicophylla sarebbe il benvenuto.
Per la cronaca la Riella helicophylla è la "pianta" del mio avatar.
Il mio primo acquario è fallito a causa di problemi di impostazione iniziali che mi hanno creato una proliferazione di vari tipi di alghe facendomi in prima istanza desistere dall'impresa del salmastro, le piante erano oramai già troppo compromesse per cause d forza maggiore prma ancora di cominciare a salare l'acqua.
Vorrei adesso ritentare l'impresa con un acquario dedicato soprattutto alle piante in cui vorrei tentare i protocolli di fertilizzazione avanzati degli acquari olandesi ben tenendo conto che la chimica del salmastro è parecchio differente a quegli acquari.

Chi ha mai somministrato CO2 nel salmastro ?

malù
18-02-2016, 03:06
Mai somministrato co2 ne fertilizzato in nessuna vasca :-))
Le piante che hai citato non le conosco........le "canoniche" tipo anubias, crypto etc.. (nonostante una "salatura" graduale partendo dal dolce), hanno iniziato a "patire" vistosamente passati i 1006, in questo caso sarebbe stato superfluo fertilizzare ed inserire co2.
Come ho già detto ad un altro utente, ricordo un salmastro molto grande con sole macro-alghe, ma non riesco più a trovare il link.

cqrflc
18-02-2016, 03:48
L'interessante di queste piante citate sta nel fatto che a differenza delle solite piante commerciali che sono d'acqua dolce ma che sopportano leggere salinità, queste ultime sono delle VERE piante d'acqua salmastra che possono vivere senza problemi fino a 1012, il Samolus valerandi e la Ruppia maritima vivono e crescono fino a 1015 o più.
Il problema è riuscire a procurarsele.
In teoria si potrebbe allestire un vero salmastro ben piantumato godendosi i pregi estetici del verde più i pregi pratici di una vegetazione abbondante senza stare a preoccuparsi di controllare morbosamente la salinità che è sempre al limite massimo di sopportazione per le varie piante d'acqua DOLCE., basta qualche giorno estivo di evaporazione extra e quei 1006 possono arrivare infretta a 1008, possiamo così dire addio a tutti i nostri sforzi per le piante, mesi di progressivo adattamento alla salinità.
Queste piante comunque hanno delle richieste elevate e NON possono essere coltivate in vasche che non siano predisposte adeguatamente alla loro presenza.

maurix71
11-06-2016, 21:43
Il progetto è interessante, ma le macro alghe restano intorvabili.... In caso contrario sono pronto a sperimentarle nella mia vasca.

cqrflc
12-06-2016, 01:49
Ciao, finalmente qualcuno che si interessa, io sono riuscito a trovare la Najas marina di due varietà differenti, di cui una ha dei colori veramente belli, credo ma non ne sono sicurissimo che sia la varietà "armata".
Purtroppo per adesso ne ho solo un paio di rametti e cresce molto lentamente ma ti posso dare l'indirizzo email del venditore e lo puoi contattare personalmente.
Per quanto riguarda la Ruppia la pagherei a peso d'oro per averne un ciuffetto...dobbiamo trovare qualcuno che vive sulle coste del Veneto o della Sardegna dove è segnalata in abbondanza.
Il Samolus se ti piace lo trovi su Internet da Water plants Italy.

Per quanto riguarda le macro alghe mi sa che non ce ne sono per il salmastro a bassa salinità 1000 => 1012 (fiume verso mare) ma forse esistono per il salmastro ad alta salinità 1024 => 1016, cioè dal mare verso il fiume.

maurix71
12-06-2016, 12:26
Ciao, finalmente qualcuno che si interessa, io sono riuscito a trovare la Najas marina di due varietà differenti, di cui una ha dei colori veramente belli, credo ma non ne sono sicurissimo che sia la varietà "armata".
Purtroppo per adesso ne ho solo un paio di rametti e cresce molto lentamente ma ti posso dare l'indirizzo email del venditore e lo puoi contattare personalmente.
Per quanto riguarda la Ruppia la pagherei a peso d'oro per averne un ciuffetto...dobbiamo trovare qualcuno che vive sulle coste del Veneto o della Sardegna dove è segnalata in abbondanza.
Il Samolus se ti piace lo trovi su Internet da Water plants Italy.

Per quanto riguarda le macro alghe mi sa che non ce ne sono per il salmastro a bassa salinità 1000 => 1012 (fiume verso mare) ma forse esistono per il salmastro ad alta salinità 1024 => 1016, cioè dal mare verso il fiume.

Volentieri! Mandami in privato l'indirizzo mail. Tu a che densità la stai crescendo?
Io al momento sono a 1008 e già la vallisneria stenta a crescere. Poi ci sono anche i tetraodon che la strappano a morsi....
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Io ero tentato di spingermi a 1016 per tentare con la caulerpa che dicono dovrebbe già crescere a quella densità. Ma poi visto che vallisneria ed echindhorus tenellus avevano cominciato a stolonare mi ero fermato.
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A me interesserebbe riuscire ad averlo piantumato per contrastare la crescita di alghe.

cqrflc
12-06-2016, 12:52
Uao ! Sei riuscito a spingere la Vallisneria e l'Echinodorus tenellus fino che soglia ? Ricordati che tutte le piante arrivano dall'acqua dolce quindi non le puoi buttare all'improvviso dentro un'acqua a salinità maggiore senza previo adattamento che deve essere lungo a sufficienza per farle partire già in buona salute e poi dopo salire con la salinità, altrimenti il risultato sarebbe la morte in brevissimo tempo.
Io sono arrivato fino a 1010 poi il mio esperimento è naufragato dovuto ad errori vari ed un'invasione massiccia di alghe che mi ha obbligato a fermarmi e rifare alcune cose. Adesso liberatomi dalle alghe devo ricominciare, in questo momento sono a salinità 0. Mandami un messaggio in privato che ti invio l'email di questa persona che comunque è un semplice appassato acquariofilo come noi ma che vive in Sicilia.
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A scusa avevo letto e risposto al messaggio prima della tua modifica.

maurix71
12-06-2016, 22:47
Uao ! Sei riuscito a spingere la Vallisneria e l'Echinodorus tenellus fino che soglia ? Ricordati che tutte le piante arrivano dall'acqua dolce quindi non le puoi buttare all'improvviso dentro un'acqua a salinità maggiore senza previo adattamento che deve essere lungo a sufficienza per farle partire già in buona salute e poi dopo salire con la salinità, altrimenti il risultato sarebbe la morte in brevissimo tempo.
Io sono arrivato fino a 1010 poi il mio esperimento è naufragato dovuto ad errori vari ed un'invasione massiccia di alghe che mi ha obbligato a fermarmi e rifare alcune cose. Adesso liberatomi dalle alghe devo ricominciare, in questo momento sono a salinità 0. Mandami un messaggio in privato che ti invio l'email di questa persona che comunque è un semplice appassato acquariofilo come noi ma che vive in Sicilia.
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A scusa avevo letto e risposto al messaggio prima della tua modifica.

Io le piante le ho inserite quando ero a 1004 e le ho semplicemente acclimatate mischiando l'acqua in un secchio per poche ore.
Attendo mp con mail dellacquariofilo siculo.
Tu che pesci hai in salmastro?

cqrflc
14-07-2016, 22:41
Io ho avuto dei Brachigobius, e dei Monodactylus argenteus, poi quando sono cresciuti ne ho dati via la metà ad un amico, infine mi hanno regalato un moribondo M. sebae che sono riuscito a recuperare ed adesso è bellissimo. Credo siano i pesci più intelligenti che mi siano mai capitati.

cqrflc
07-08-2016, 15:27
Maurix71, hai qualche foto della tua vasca ? Sei riuscito a procurarti la Najas marina dall'indirizzo che ti ho inviato ?

Mustang
13-11-2016, 17:24
L'unica pianta per acqua salmastra che ho visto in vendita è la Crinum su rareacquaticplantshop .. magari se li contattate riescono a procurarvi qualcos'altro

janluka
24-11-2016, 18:47
ciao anche io stavo studiando la possibilità del salmastro ma lo stavo pensando meno spinto con una salinità di circa 1004 1005, ho dei link interessanti sulle macro alghe che vivono in condizioni salmastre se volete posso mandarli, mi fa piacere partecipare alla discussione.
il fatto è che sono articoli accademici e/o altri blog stranieri... ci sono problemi e linko tranquillamente?

cqrflc
25-11-2016, 15:21
Mi sembrava di aver scritto da qualche parte dove l'avevo comperata, forse nell'altra discussione. Cerca nel forum.
La Najas comunque è molto difficile da far crescere e se non trova le condizioni adatte muore alla velocità della luce.
Non devi avere comunque il pH inferiore a 7,5, nel lago dove l'ho presa io nel momento in cui ho effettuato la misurazione il pH era incredibilmente elevato: 9,6.

Se vuoi mettere i tuoi collegamenti mi sembra che non ci siano problemi e se mi è consentito vorrei mettere l'indirizzo di chi mi ha venduto la Najas siciliana.
Io non ne ho ancora in quantità sufficiente da poterla dividere.

cqrflc
25-11-2016, 15:32
Da quanto ne so il ragazzo siciliano da cui ho comperato è l'UNICO sul pianeta terra che propone la Najas e come anche ho vuto modo di dire, propone la varietà più bella di tutte le 8 conosciute.
Questo ragazzo è un giovane studente universitario con la passione come noi per le piante, se volete dargli una mano lo potete incoraggiare facendogli delle offerte per le piante che comperate da lui, tenete conto che comperandogliele lui non ci campa, al massimo si paga un paio di birre con gli amici ma almeno non smette di proporre queste meravigliose piante, mentre se si dovesse mai stufare noi resteremmo a bocca asciutta oppure dovremmo andarcele a prendere a manina ammesso (e non concesso) che sappiamo dove andare....il che vuol dire: prendi la macchina/aereo e affronta tutto il viaggio (e le spese) necessario per andarti a prendere due steli da metterti in acquario, pregando anche che non ti muoiano dopo una settimana.
Proporre una pianta acquatica vuol dire andarla a prendere in un lago o in un fiume, metterla da qualche parte in una bacinella o acquario in un certo quantitativo, impacchettarla e poi andare all'ufficio postale, il tutto per pochi euro; quindi quando sento la gente che vuole tutto gratis vorrei che si capisse bene che non è il denaro a dare la spinta ma bensì la passione.
Spero che questo spieghi bene il contesto...

janluka
28-11-2016, 16:48
allora questi sono i link che ho studiato in questi giorni... da quanto ho potuto capire le macroalghe che meglio si adattano alle conzioni salmastre sono la chaetomorpha (la maggior parte delle specie) la gracilia(verrucosa, bursa pastoris, armata, gracilis, spp) il fucus virsoides(molto resistente si trova facilmente negli estuari e vive anche mesi completamente emerso...) la Valonia aegagropila che da quanto ho letto muore in condizioni "marine" e cresce sono nel salmastro... e il codium fragile ssp. tomentosoides. in particolare quest'ultimo mi ha incuriosito molto per le sue capacità di ambientamento. è originario dell'asia ma attraverso navi è correnti ormai ha colonizzato tutto il mondo pensate che è stato trovato in canada... motivo per cui penso si ambienti bene alle variazioni di temperatura... ha una consistenza spungnosa spesso le correnti staccano la pianta e la trasportano per il mondo finche non si arena e si ancora nuovamente.. cresce tranquillamente a densità comprese tra 1035-1006 a salinità più basse la crescita è rallentata ma non muore...

ora vi metto i link che ho trovato.. alcuni parlano solo di alghe e macroalghe altri invece parlano anche di invertebrati tipici dell'ambiente salmastro...

janluka
28-11-2016, 17:02
questo è un esperimento trovato su un blog straniero in cui si cerca di coltivare macroalghe a densità sempre più basse: http://www.plantedtank.net/forums/33-plants/360833-brackish-macroalgae-image-heavy-2.html

qui parla del codium fragile: http://link.springer.com/article/10.1007/BF00387009

qui si parla esclusivamente di invertebrati: http://www.winningwaysforwildlife.org.uk/blog/hiwwt-livingseas/2015/06/25/freshwater-shoresearch

articolo molto utile sugli ecosistemi lagunari a seconda della vicinanza al mare: http://www.comune.udine.it/opencms/opencms/release/ComuneUdine/cittavicina/cultura/it/musei/storianaturale/pubblicazioni/quaderni/allegati_it/23_LAGUNE1.pdf

algario: http://www.terranea.it/personali/alghe/alg01.htm

ci tengo a sottolineare che non ho esperienze diretta ma so solo quello che studiato su questi link che ho condiviso ora spero di essere stato utile...

cqrflc
29-11-2016, 01:28
Grazie mille per i collegamenti.
Vorrei sottolineare una caratteristica non da poco del salmastro che nessuno considera, ovvero è assolutamente necessario conoscere la salinità di provenienza della pianta pena la perdita della stessa.
Inserire una pianta molto tollerante alle diverse salinità non significa che tolleri degli sbalzi improvvisi e poi dividere le piante come i pesci fre quelle che sono dal dolce al marino e quelle che sono dal marino al dolce ecc.

cqrflc
29-11-2016, 14:20
Ei ! Leggo adesso le pagine che ci hai portato sono super interessanti ! Grazie ancora.