Visualizza la versione completa : Cambio acqua. Tempi e quantità.
Duilio76
01-06-2015, 19:03
Ciao a tutti.
In lungo e in largo per il web, ma anche presso i negozianti della mia città, sento parlare essenzialmente di 2 modi per fare il cambio d'acqua.
ogni 2 settimane 10 - 15% d'acqua
ogni mese 20 - 30% d'acqua
Eppure nelle schede personali dei big di questo forum leggo cambi ogni settimana del 30-40% d'acqua. Ma allora io mi chiedo perchè si consiglia ad altri ciò che per se stessi non va bene?
La mia non vuole essere una polemica ma un modo per capire questa cosa.
Leggendo diversi articoli online sono arrivato alla conclusione che meno si cambia l'acqua, meno si destabilizza la vasca.
Con tante piante che fitodepurano il tutto, cambiare l'acqua non è altro che una modifica continua e insistente a quello che è l'ecosistema, seppur piccolo, presente nelle nostre vasche.
Sto provando a vedere come evolve la situazione con cambi del 20% ogni 2/3 mesi.
È già passato un mese dal mio ultimo cambio, solo rabbocco per ora e nulla è cambiato dall'ultima volta.
Duilio76
01-06-2015, 19:27
wow luca321 tu si che hai gli attributi a doppia mandata :)
In effetti il tuo ragionamento non fa una piega. Il mio acquario direi che è piuttosto piantumato e le piante crescono da paura. E' tutto bello e rigoglioso e i pesci sembrano stare davvero benone.
Perbacco...ogni 2/3 mesi sembra davvero un lasso di tempo molto lungo. Ma quando dici che non è cambiato nulla dall'ultimo cambio intendi i valori dell'acqua?
Ma toglimi una curiosità. Come sei messo con la pulizia del fondo? A me il fondo si sporca tantissimo. Ho l'esigenza di sifonare una volta alla settimana perchè quando i miei corydoras setacciano tra il ghiaietto alzano tantissima schifezza. E non è un problema di filtro o pompa perchè credo di avere il top in tal senso per un acquario come il mio.
Tu come fai? Sifoni e filtri l'acqua per poi reimmetterla nell'acquario? Se si, come fai esattamente?
Ti ringrazio per gli attributi! Ma ho solo letto decine di discussioni al riguardo e per ora questa è la mia idea di gestione della vasca.
Per il fondo, non mi sono mai posto questo problema anche perché non ho mai sifonato nulla.
Tutta quella "melma" è il cuore dell'acquario. Li i batteri vivono e proliferano e con il ghiaietto, le lumache non fanno altro che spingere quella melma, chiamiamola così, in profondità, a far da nutrimento alle piante.
Piuttosto i corydoras poco ci stanno sulla ghiaia. Preferiscono di gran lunga la sabbia, anche perché la ghiaia, per quanto sottile, ferisce i loro barbigli.
Duilio76
01-06-2015, 19:47
Si col tempo sono venuto a conoscenza del fatto che per i cory è più indicata la sabbia.
Cavolo, quindi tu te ne sbatti se il fondo ti diventa un pò una porcheria.
Mah sto imparando tantissime cose sulla gestione di un acquario e più imparo, più mi convinco che si dicono tantissime bugie al riguardo. Posso capire i negozianti i quali magari vedono un ritorno economico nell'indurti a mandare a putt@ne l'acquario con consigli sbagliati ma si leggono più o meno le stesse cose anche sul web da gente espertissima (o presunta tale).
------------------------------------------------------------------------
A sto punto sono curioso di sapere come ti regoli in merito alla gestione del filtro.
Ogni quanto lo lavi o cambi?
Ripeto, sono solo un utente che ha letto qualcosa al riguardo e si è fatta un'idea. Non prendere per oro colato ciò che dico ma leggi e ricerca anche tu tutte le informazioni che necessiti.
In sostanza lascio che la vasca si gestisca in autonomia. Do da mangiare ai pesci una volta al giorno, fertilizzo periodicamente le piante e rimbocco l'acqua quando serve.
Per il resto ho un tappeto di Lemna e Azolla che fitodepurano, Najas e Ceratophyllum per assorbire tutto ciò che rimane come nutrienti.
Mai alghe fatto salvo le diatomee all'inizio e un gruppetto di filamentose quando, per cambiare l'acqua una volta a settimana, ho messo 2 litri di acqua non decantata e col cloro avrò seccato tutti i batteri!
Addirittura devo aggiungere artificialmente nitrati e fosfati perché le piante non ne hanno a sufficienza.
Per quanto riguarda i venditori, be, quelli devono vendere, la loro attività si basa su ciò che vendono non sul farti avere un acquario perfetto.
Per gli utenti in generale, spesso si ripete ciò che si legge, per cui se le fonti sono errate, si ripetono cose errate.
Lungi da me sentenziare cosa è giusto da cosa è sbagliato però. Dico solo che una buona lettura può aiutare a capire molte cose
Il filtro mai toccato!! E mai va toccato. Le spugne le sciacquo quando vedo la mandata della pompa ridotta con dell'acqua decantata ma generalmente tendo a girare un paio di volte le spugne prima di lavarle e comunque mai tutte insieme.
Per il filtro, dato che spesso la pompa di mandata si occlude per residui o gusci di lumache, mi verrebbe da toglierla! Ma un po' di movimentazione dell'acqua ci vuole secondo me.
manuroma
11-06-2015, 08:56
Salve a tutti, discussione molto interessante, e aggiungo volentieri la mia esperienza.
Ho un rio125 avviato da circa un paio di mesi o poco più, allora per il primo mese ho messo solo le piante e ho fatto maturare l'acqua senza aggiungere attivatori, cibo nel filtro o altre cose, poi ho inserito i pesci.
adesso il mio problema era per il cambio d'acqua, leggendo tante discussioni a riguardo ho letto svariati modi, ma il più blasonato è il 10% ogni settimana. Io invece chiaramente ho fatto di testa mia, invece di cambiare l'acqua a priori, rischiando di modificare l'ambiente che si è creato, ho deciso di fare test frequenti e fino ad ora i valori sono ottimi, ho solo rabboccato l'acqua e cambiato la spugna superiore del filtro. l'acqua risulta limpida, i pesci molto attivi e le piante crescono rigogliose, mai avuto alghe.
Ma infatti, come dicevo, l'obbiettivo che dovremmo porci è di creare un Micro ecosistema.
Se andiamo, ogni santa settimana a modificare il tutto, non lo creeremo mai.
Piante con radici per drenare e ossigenare il fondo, piante con assorbimento fogliare (tante e di vario tipo) per depurare l'acqua e ossigenare la colonna. Un occhio alle sostanze allelopatiche e una vasca quasi perfetta è stata creata!
Tenete conto che la raccomandazione di cambiare in genere il 10%-20% dell'acqua è volto proprio a creare un ricambio senza stravolgere le condizioni che si sono venute a creare.
Inoltre nella discussione non è stato preso in considerazione un fattore molto importante e non verificabile coi classici test. Infatti in vasca, oltre ai classici batteri utili, c'è un'ulteriore e numerosissima fauna batterica che in parte è composta da patogeni. Coi cambi d'acqua si va anche a limitare l'eccessiva proliferazione di tale componente, in modo da proteggere la salute dei pesci anche in caso di brevi periodi di stress. Resta comunque un'indicazione generica, poiché ogni vasca è un mondo a sé. Però è una generalizzazione abbastanza utile che mette anche al riparo da alcuni piccoli errori di gestione, casomai ve ne fossero.
Così come è giusto toccare il filtro il meno possibile.
Dissento però sul girare le spugne. È un po' come girare le mutande: sposti solo lo sporco dal lato sbagliato, andando a sporcare il filtrante successivo. Una sciacquata gentile nell'acqua del cambio e passa la paura.
Per finire, se cercate "autovasca" trovate degli articoli interessanti. ;-)
------------------------------------------------------------------------
Dimenticavo: per i cambi del 30% - 40% penso siano in vasche con allestimenti particolari, tipo Malawi o alcune vasche con pesci rossi, in cui la vegetazione è scarsa o assente o gli inquilini (o la loro alimentazione) sporcano molto.
Il discorso del cambi al 10% alla settimana non va interpretato come una regola ferrea, ma come punto di partenza per la buona gestione.
Prima di tutto bisogna chiarire un concetto: l'acquario e si un ecosistema ma è imperfetto.
E il concetto di imperfetto e amplificato quando ci iniziamo ad lamentarci che il fondo è sporco, le piante crescono poco o ci sono alghe di qua e di la.
Qui entrano in gioco i cambi: con i quali manteniamo sotto controllo le sostanze "sgradite" e apportiamo sostanze "utili" alla vita dell'acquario.
Come tutto ci vuole equilibrio: "faccio i cambi una volta al mese perché non ciò cazzi di farli ogni settimana", non funziona cosi si potrebbe farlo ma ci vuole una vasca pensata per questo, e le conoscenze tecniche per farlo.
Ogni cosa ha il suo pro e contro: cambi piccoli e frequenti avrebbero un impatto inferiore ma rischiano di non essere sempre sufficienti specie se la vasca non è bene bilanciata.
Il fatto di avere tante piante non ne consegue di avere una vaca bilanciata, anzi la sbilancia come aver troppi pesci.
Fare grossi cambi copiosi e come fare un reset della vasca, il che non sempre è un vantaggio.
Gli americani usano spesso fare cambi del 40/50% al colpo, ma lo fanno con strategie ben precise, mantenere l'acqua della vasca più simile possibile a quella del rubinetto.
Come operare?
L'unica è partire dal 10% alla settimana e poi regolarsi in base alle analisi e a come si comporta la vasca.
Personalmente facci sia cambi del 10% che del 30% alla settimana, noto che in platacquari le piante giovano di più di cambi copiosi.
Si è parlato di batteri patogeni. Mi chiedo quali sono questo batteri e inoltre, anche se ci fossero, non vedo perché dovrebbero proliferare in un'acquario sano... Anche noi siamo pieni di batteri potenzialmente patogeni, l'E. Coli tra tutti. Mortale ma vive in armonia nel nostro organismo.
Altra cosa, la Walstad, una che di acquari ne sa e tanto, addirittura in alcune sue vasche è in grado di fare cambi parziali ogni 2 anni!
Io penso che l'acquario sia o sia tentende ad essere un ecosistema compatibile con se stesso. È imperfetto nel momento in cui andiamo sempre ad alterarne la composizione fisica e microbica in esso contenuto.
Ultima cosa, sono del parere che l'utente medio dell'acquario, dovrebbe tendere ad una vasca quanto più naturale possibile.
Un plantaquario non è affatto naturale.
La domanda giusta sarebbe invece perché non dovrebbero, essendo appunto un ambiente naturale. E come nel nostro corpo se stiamo bene non c'è problema, se abbiamo qualche scompenso ci viene la colite (giusto per seguire il tuo esempio).
Per il paragone con la Walstad, come già è stato detto ogni vasca è un mondo a sé.
Infine negli ambienti naturali esiste sempre un ricambio d'acqua, quindi perché non in acquario?
Per me si sta generalizzando troppo! ogni vasca fa storia a se.....è l'acquariofilo che si rende conto su modalità e tempi di gestione,le varianti sono molteplici.....personalmente ritengo il cambio d'acqua settimanale,la prima misura preventiva per molti problemi dei nostri pesci! daltronte in natura il ricambio è continuo..... nella mia vasca malawi se mi azzardo a non cambiare almeno il 20/30% d'acqua a settimana,dopo un po dovrò curare o l'uno o l'altro pesce.....
Si ma la Walstad insegna una gestione della vasca, non descrive solo e soltanto i suoi acquari.
E poi, per AULO73 se la vasca non regge un salto di cambio dell'acqua, qualcosa non va. C'è poco da fare a mio parere.
E comunque, tutti o quasi tutti i nostri pesci vivono in pozze con acqua stagnante, li l'unico ricambio, che ricambio non è, è la pioggia. Quindi il fatto di dire che in natura c'è un ricambio perenne, è una mezza inesattezza.
Ultima cosa, il carico organico presente in una pozza del genere, tra pesci foglie e legni, non è minimamente paragonabile alle nostre vasche.
E se li i pesci vivono e si riproducono in mezze latrine stagnanti, figurarsi nelle nostre vasche super curate.
Quindi, meglio concentrarsi e imparare quanto più possibile qualcosa riguardo una gestione reale e naturale della vasca piuttosto che usare i cambi come panacea per tutti i mali.
Il lago malawi è una pozza lunga 560 km,con una larghezza massima di 75 km e una profondità massima di 700 m con forti correnti.....vogliamo parlare del Tanganica? del Vittoria?? del rio delle amazzoni??? mi fermo qui.....e chi ha parlato dei cambi d'acqua come panacea x tutti i mali? questo l'hai detto tu....il cambio d'acqua regolare è la prima misura preventiva per molti problemi dei nostri pesci,questo è quello che ho detto!
PS: la mia vasca ha tanti di quei problemi che ho i nitrati a 15/20mg/l,nonostante la quasi totale assenza di piante e pesci che sporcano tanto,inoltre più acqua cambio settimanalmente e meglio stanno,facilmente dimostrabile dai colori e dalle continue riproduzioni..... :-))
Infatti. Dire acquario "alla Walstad" non significa soltanto "senza cambi". Indica tutta una filosofia di gestione, che si può attuare oppure no (o attuarla in parte, come faccio io).
Un acquario di ciclidi africani è un esempio di vasca a cui la gestione Walstad NON si applica, per una serie di ovvie ragioni (per esempio la carenza di piante, l'impossibilità di usare terra, ecc. ecc.).
Anche una vasca con tante specie di piante NON è una vasca "alla Walstad " (leggasi il capitolo sull'allelopatia, per esempio, cosa che in natura si fa sentire assai di meno visti i volumi d'acqua in gioco). Anche l'acquario naturale non è poi così "naturale" in fondo...
Da ultimo: non tutti i pesci vivono in stagni in cui l'unico ricambio è la pioggia, molti vivono in fiumi in cui l'acqua, appunto, scorre ed è sempre "nuova".
In sintesi: spesso i cambi vanno fatti (e comunque dipende dal tipo di gestione, dalla flora e fauna, ecc.). A volte si fanno cambi semplicemente per stimolare una deposizione.
In alcune gestioni si riesce a non farli anche mai.
Quello che dice IlVanni non è corretto, di più.
Come scrivevo infatti non tutti i pesci che alleviamo vivono in zone dove l'acqua è stagnante ma i più comuni come Guppy coridoras e simili, vivono proprio laddove l'acqua è molto ferma.
Certo, il Tanganica e laghi simili, sono ben diversi. Ma continuo a pensare che una vasca che non tollera un salto di cambi d'acqua, ha qualcosa che non va.
Per quanto riguarda le allelopatie, ho già scritto che insalate miste casuali non vanno bene ma bisogna dare sempre uno sguardo alle composizione floreale delle vasche.
Infine, per quelle specie la cui riproduzione è collegata a variazioni, anche considerevoli, dell'acqua, be li, o si effettuano tali cambi o non si ottengono tali riproduzioni.
Ma torno a ripetere, sono casi "isolati" nel senso che l'acquario medio non ospita questi pesci o l'acquariofilo medio, non sa/interessa tale necessità riproduttiva.
E forse il compito di forum ricchi di conoscenza come questo, è proprio quello di istruire gli utenti a gestire le proprie vasche con metodi quanto più naturali possibili. Cercando di sconsigliate, come si fa, l'uso abnorme di sostanze chimiche o composizione incompatibili di pesci/piante
Infatti al post n.13 dico:"Per me si sta generalizzando troppo! ogni vasca fa storia a se.....è l'acquariofilo che si rende conto su modalità e tempi di gestione,le varianti sono molteplici....."penso di aver riassunto il mio concetto....
Se mi dici "una vasca che non tollera un salto di cambi d'acqua, ha qualcosa che non va" sono pienamente d'accordo. Ma il messaggio che stava passando all'inizio era "meno cambi fai, meglio sta la vasca", e questa era una generalizzazione troppo pericolosa.
Infine, se anche guppy, cory et similia vivono dove l'acqua è stagnante, sono comunque condizioni molto difficilmente replicabili in vasca e sempre con un loro ricambio d'acqua (che sia esso superficiale o sotterraneo).
Come scrivevo infatti non tutti i pesci che alleviamo vivono in zone dove l'acqua è stagnante ma i più comuni come Guppy coridoras e simili, vivono proprio laddove l'acqua è molto ferma.
Ni, ricordiamoci che i nostri pesci spesso provengono da allevamenti dove li lavora in un ambiente quasi sterile, specie con varietà molto selezionare, poi quando arrivano nei nostri normali acquari schiattano al primo batterio che incrociano.
E forse il compito di forum ricchi di conoscenza come questo, è proprio quello di istruire gli utenti a gestire le proprie vasche con metodi quanto più naturali possibili. Cercando di sconsigliate, come si fa, l'uso abnorme di sostanze chimiche o composizione incompatibili di pesci/piante
Lo scopo del forum e formare gli acquariofili dandogli più conoscenze possibili, non facendogli l'aquario a mo di stampino.
Poi il confine tre naturale e non è molto sottile: usare acqua d'osmosi è naturale? Fertilizzare è naturale? Usare neon e led è naturale?
L'acquario nonostante tutti i nostri sforzi rimane un ambiente artificiale, anche se con le autovasche e i low tech ci avviciniamo molto a madre natura, anche se sono cose n po fuori dal utente medio specie le autovasche perché richiedono certe competenze es i deve accettare un certo tipo di layout di vasca. Non si può avere la vasca figa con il pratino e volere che sia pure low tech.
I cambi vanno sempre adattatati ala vasca non alle proprie esigenze, come già detto se vuoi la vasca figa devi metterci mano giornalmente con mote bottigliette costose, poi se la imbottisci di pesci non lamentarti che se salti un cambio ma tutto a meretrici.
Se vuoi la vasca che va avanti da sola investi in conoscenza e fatti un low tech ;-)
valegaga
12-06-2015, 12:04
Appunto gli allevamenti di pesci da dove arrivano sono sono molto poveri di flora batterica
Ne ho visto uno e tutta l acqua veniva fatta passate di continuo in lampade uvc
Ancge quella dei cambi
Poi io se nella mia vsca salto due cambi i valori salgono
Avendo discus non posso fate una foresta
Faccio cambi del 20 per cento a settimana
Se salto il cambio i discus saltano la deposizione
Io sono a favore dei cambi
Poi ogni vasca è a se
Comunque i guppy non sono pesci che vivono in pozzette
Duilio76
12-06-2015, 15:59
Ragazzi è estremamente interessante tutto quel che avete scritto, e vi ringrazio.
Ognuno di voi dice cose giuste ma la più giusta è che ogni acquario è un mondo a se e spetta a noi capire come gestirlo. Magari (purtroppo) sbagliando e imparando.
vBulletin® v3.8.9, Copyright ©: 2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: vBulletin-italia.it |