Albytheway
14-04-2015, 18:52
La malattia di cui andrò a parlare oggi è la cosiddetta Falsa malattia del neon, abbreviato (in inglese) con FNT disease. Trattasi di una malattia non comune, diffusa tra le varie specie di caracidi, e specialmente tra quelle del genere paracheirodon. Data la relativa rarità della malattia, non sono riuscito a trovare dati in merito nè su acquaportal, nè tantomeno su altri siti famosi: sono riuscito ad arrivarci solo tramite un sito mezzo sconosciuto, che mi ha reindirizzato a una pagina in tedesco, dalla quale sono giunto, finalmente, all'articolo in inglese. Ok, sto divagando.
La malattia presenta sintomi tipici di altre patologie: si verifica, inizialmente, un'opacizzazione della pelle, simile a un sottilissimo strato di velluto, cosa che si potrebbe ricondurre a un protozoo: di conseguenza, come ho fatto io, si potrebbe pensare di eseguire una cura mirata, e il bombardamento di formalina che ho somministrato ai pesci non ha avuto alcun effetto.
In seguito compaiono delle bolle bianche, di dimensioni maggiori a quelle causate da ichtyo, poi il sollevamento delle squame, l'idropisia e la morte.
Ciò che sorprende è la lentezza del patogeno: ho eseguito una sola eutanasia, su un animale chiaramente debilitato e morente, dopo ben un mese. In genere le bolle compaiono alla seconda settimana, e l'idropisia alla terza.
Anche il comportamento degli animali malati è bizzarro: nonostante la menomazione, mangiano e nuotano attivamente, anche nelle fasi terminali della malattia.
Veniamo alle cause: la malattia è causata da un cocktail di batteri gram -, associati a infestazioni fungine secondarie. La malattia colpisce animali già debilitati, a causa di condizioni dell'acqua non idonee o (nel mio caso) una ferita. Dopo l'infestazione e la comparsa dei sintomi principali, può diffondersi tramite contatto, anche se in modo molto limitato.
Le cure sperimentate da me si sono rivelate completamente inutili: formalina, bagni di sale, blu di metilene... Alla fine sono riuscito a disinfettare la vasca, e tutti gli animali, in modo sorprendentemente semplice tramite il solfato di rame, con filtro scollegato, che ha avuto un forte impatto sulla malattia. Due cardinali, in stadio terminale, si sono liberati di cisti e fungosi, pur mantenendo l'idropisia: la cura che ho effettuato è stata in vasca separata, tramite un antibiotico a largo spettro (eritromicina), cosa che vi sconsiglio di fare in quanto laboriosa e relativamente pericolosa per l'ambiente. Uno dei pesci è migliorato nel giro di 4 giorni, sopravvivendo, mentre l'altro è morto dopo solo un giorno dall'inizio della cura.
Piccolo riassunto:
FNT disease
Quadro clinico: opacizzazione della pelle, cisti batteriche, idropisia, micosi
Autopsia: un'ingrandimento al microscopio rivela un'ingrossamento dei reni (causato da un ristagno di batteri)
Patogeno: batteri gram negativi, fungosi secondarie
Patogenicità: bassa, tramite ferite o contatto delle cisti
Terapia: antimicotici (solfato di rame, tripaflavina), antibiotici (eritromicina)
Impatto: su 20 cardinali, una morte in due mesi
Spero che questa malattia venga presto catalogata in acquaportal, cosicchè nessuno debba più fare i pasticci e i casini che ho fatto io! :-)) (l'immagine non è mia)
http://s7.postimg.cc/jopshhh3b/2le5b4i.jpg (http://postimg.cc/image/jopshhh3b/)
La malattia presenta sintomi tipici di altre patologie: si verifica, inizialmente, un'opacizzazione della pelle, simile a un sottilissimo strato di velluto, cosa che si potrebbe ricondurre a un protozoo: di conseguenza, come ho fatto io, si potrebbe pensare di eseguire una cura mirata, e il bombardamento di formalina che ho somministrato ai pesci non ha avuto alcun effetto.
In seguito compaiono delle bolle bianche, di dimensioni maggiori a quelle causate da ichtyo, poi il sollevamento delle squame, l'idropisia e la morte.
Ciò che sorprende è la lentezza del patogeno: ho eseguito una sola eutanasia, su un animale chiaramente debilitato e morente, dopo ben un mese. In genere le bolle compaiono alla seconda settimana, e l'idropisia alla terza.
Anche il comportamento degli animali malati è bizzarro: nonostante la menomazione, mangiano e nuotano attivamente, anche nelle fasi terminali della malattia.
Veniamo alle cause: la malattia è causata da un cocktail di batteri gram -, associati a infestazioni fungine secondarie. La malattia colpisce animali già debilitati, a causa di condizioni dell'acqua non idonee o (nel mio caso) una ferita. Dopo l'infestazione e la comparsa dei sintomi principali, può diffondersi tramite contatto, anche se in modo molto limitato.
Le cure sperimentate da me si sono rivelate completamente inutili: formalina, bagni di sale, blu di metilene... Alla fine sono riuscito a disinfettare la vasca, e tutti gli animali, in modo sorprendentemente semplice tramite il solfato di rame, con filtro scollegato, che ha avuto un forte impatto sulla malattia. Due cardinali, in stadio terminale, si sono liberati di cisti e fungosi, pur mantenendo l'idropisia: la cura che ho effettuato è stata in vasca separata, tramite un antibiotico a largo spettro (eritromicina), cosa che vi sconsiglio di fare in quanto laboriosa e relativamente pericolosa per l'ambiente. Uno dei pesci è migliorato nel giro di 4 giorni, sopravvivendo, mentre l'altro è morto dopo solo un giorno dall'inizio della cura.
Piccolo riassunto:
FNT disease
Quadro clinico: opacizzazione della pelle, cisti batteriche, idropisia, micosi
Autopsia: un'ingrandimento al microscopio rivela un'ingrossamento dei reni (causato da un ristagno di batteri)
Patogeno: batteri gram negativi, fungosi secondarie
Patogenicità: bassa, tramite ferite o contatto delle cisti
Terapia: antimicotici (solfato di rame, tripaflavina), antibiotici (eritromicina)
Impatto: su 20 cardinali, una morte in due mesi
Spero che questa malattia venga presto catalogata in acquaportal, cosicchè nessuno debba più fare i pasticci e i casini che ho fatto io! :-)) (l'immagine non è mia)
http://s7.postimg.cc/jopshhh3b/2le5b4i.jpg (http://postimg.cc/image/jopshhh3b/)