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Visualizza la versione completa : Cannolicchi in vetro sinterizzato comporta nitrati a zero


luigi64
05-04-2015, 17:58
Ho fatto a distanza di un mese due volte la stessa domanda al mio rivenditore di fiducia circa il comportamento in un filtro biologico dei cannolicchi in vetro sinterizzato della wave glax stone verso i nitrati.
Ambedue le volte mi è stato risposto che si comportano come le rocce vive con risultato finale nitrati zero.
Su quanto esposto ho seri dubbi, perchè allora non viene più usato il filtro biologico negli acquari marini?
Io purtroppo non potendo fare altrettanto ho un filtro biologico con questi cannolicchi è ho i nitrati a 50 e a 25 quando uso i biopellets (polimeri).
Io li misuro con un test della Salifert e quando porto un campione di acqua dell'acquario a testare al mio rivenditore dice sempre che non ho nitrati o al massimo sono a 5 e che lui usa un test molto preciso e costoso.
Il test della Salifert l'ho acquistato da lui è possibile che con un filtro biologico e un numero di pesci maggiore di quanto possa contenere l'acquario dia dei valori così diversi dal mio rivenditore.

forti
06-04-2015, 00:43
In effetti, come pubblicizzato da alcune case produttrici, all'interno dei cannolicchi i pori hanno la dimensione adeguata per ospitare batteri in ambiente anaerobico. Personalmente li uso in sacchetti posizionati in sump, in modo tale che l'acqua li lambisca e non li attraversi, questo per favorire l'anaerobiosi. Li utilizzo poiché ho preferito avere una rocciata più leggera, per circa 600 litri di vasca ho utilizzato 50kg, di rocce e 20 litri di siporax.
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All'inizio utilizzavo 50 litri di siporax. Ne ho ridotto la quantità poiché rilasciano silicati.

luigi64
06-04-2015, 15:36
Usando questi cannolicchi in vetro sinterizzato, quanti nitrati hai in vasca?
Mi descrivi la popolazione pesci - invertebrati in acquario di 600l.
Perchè hai optato per dei cannolicchi in sump e non in un bel dsb in aragonite finissima di altezza 12cm in un refugium accanto alla sump?

forti
07-04-2015, 15:56
Nella vasca ospito un Imperator, un navarcus, un leucosternon, due flavescens, quattro pseudoanthias, tre chromis, due ocellaris, un nemateleotris ed uno pseudocheilinus. Inoltre sono presenti due ricci. Come coralli sono presenti molti, forse troppi, sps. I nitrati sono a 0,2 mg.
Avevo pensato ad un DSB remoto, ma alla lunga temo possa dare problemi. Nella sump ho 4 sacchetti con 20 litri di siporax pound che posso rimuovere quando voglio, senza problemi.

luigi64
07-04-2015, 19:12
Avendo nitrati a 0,2 mg/l con dei cannolicchi siporax in sump dai ragione al mio rivenditore che afferma che con i cannolicchi in vetro sinterizzato i nitrati sono a zero.
Sbaglio o la volta scorsa mi hai detto che i siporax producevano dei silicati?
Mi spieghi inoltre che problemi potrebbe comportare un dsb remoto con aragonite finissima di altezza 12 cm.
Avendo un acquario di 600 l con tutti questi pesci specialmente il leucosternon che è mediocremente resistente alle malattie, soffre per attacchi di oodinium e si ammala facilmente, non è una cosa da poco ma bisogna essere molto esperti e per questo motivo ti faccio le mie congratulazioni.

forti
07-04-2015, 19:57
Ti ringrazio, ma oramai ,purtroppo, è qualche decennio che ho acquari.
Si, è vero, ho detto che rilasciano silicati. La mia vasca l'avevo progettata con una rocciata leggera, utilizzando però i siporax come apporto per chiudere il ciclo dell'azoto. Inizialmente ne utilizzai circa una cinquantina di litri e nel giro di pochi mesi si svilupparono impressionanti quantità di dino e Diatomee con produzione di mucillagine. Non sapendo,inizialmente , quale fosse la fonte dei silicati feci diverse prove e testai anche i cannolicchi che sono in vetro sinterizzato, quindi fatti di silicio. Messi in bagno in acqua di osmosi constatai che rilasciavano per l'appuntamento silicio. Eliminati i siporax scomparvero i dino e le Diatomee.
Da non molto però sono ritornato sui miei passi in quanto, nonostante la presenza di un ottimo schiumatoio, i nitrati non scendevano sotto i 2 gr/l. Questo sicuramente era dovuto alla quantità di rocce non adeguata al volume della vasca.Volendo un colore più brillante dalle acro mi sono deciso a riutilizzare i siporax tornando al progetto iniziale. Devo,inoltre, aggiungere che dopo l'inserimento dei cannolicchi ho smesso di combattere con i cyano che periodicamente si ripresentavano quando somministravo cibo alle acropore, in particolare amminoacidi. La presenza di ulteriori batteri competitori nei siporax ha determinato a debellare, spero definitivamente, la piaga dei cyano.
Per quanto riguarda la presenza di un DSB remoto penso che a lungo andare possa essere un ricettacolo di sedimenti con riduzione della sua efficienza nello smaltimento delle sostanze azotate. A questo punto saresti costretto a sostituirlo con un nuovo dsb con tutte le conseguenze del caso. Invece dovessi trovarmi a valutare un improbabile intasamento dei cannolicchi potrei facilmente sostituirne una parte senza rischi. Inoltre non ho necessità di avere un altro contenitore per accoglierli avendoli posizionati in sump, stoccati all'interno di quattro sacchetti che comodamente posso gestire.

steve72
08-04-2015, 08:54
Io uso, dentro un filtro perché non ho sump, Matrix della Seachem per mantere sotto controllo i nitrati, essendo piccole roccette non rilasciano silicati, non ho problemi di diatomee da molto tempo, da dopo che ho sistemato l'impianto osmosi.

Matsushita
08-04-2015, 11:05
Ti ringrazio, ma oramai ,purtroppo, è qualche decennio che ho acquari.
Si, è vero, ho detto che rilasciano silicati. La mia vasca l'avevo progettata con una rocciata leggera, utilizzando però i siporax come apporto per chiudere il ciclo dell'azoto. Inizialmente ne utilizzai circa una cinquantina di litri e nel giro di pochi mesi si svilupparono impressionanti quantità di dino e Diatomee con produzione di mucillagine. Non sapendo,inizialmente , quale fosse la fonte dei silicati feci diverse prove e testai anche i cannolicchi che sono in vetro sinterizzato, quindi fatti di silicio. Messi in bagno in acqua di osmosi constatai che rilasciavano per l'appuntamento silicio. Eliminati i siporax scomparvero i dino e le Diatomee.
Da non molto però sono ritornato sui miei passi in quanto, nonostante la presenza di un ottimo schiumatoio, i nitrati non scendevano sotto i 2 gr/l. Questo sicuramente era dovuto alla quantità di rocce non adeguata al volume della vasca.Volendo un colore più brillante dalle acro mi sono deciso a riutilizzare i siporax tornando al progetto iniziale. Devo,inoltre, aggiungere che dopo l'inserimento dei cannolicchi ho smesso di combattere con i cyano che periodicamente si ripresentavano quando somministravo cibo alle acropore, in particolare amminoacidi. La presenza di ulteriori batteri competitori nei siporax ha determinato a debellare, spero definitivamente, la piaga dei cyano.
Per quanto riguarda la presenza di un DSB remoto penso che a lungo andare possa essere un ricettacolo di sedimenti con riduzione della sua efficienza nello smaltimento delle sostanze azotate. A questo punto saresti costretto a sostituirlo con un nuovo dsb con tutte le conseguenze del caso. Invece dovessi trovarmi a valutare un improbabile intasamento dei cannolicchi potrei facilmente sostituirne una parte senza rischi. Inoltre non ho necessità di avere un altro contenitore per accoglierli avendoli posizionati in sump, stoccati all'interno di quattro sacchetti che comodamente posso gestire.
Ciao,vorrei chiederti un consiglio riguardo al Siporax : in base alla tua esperienza è vero che per facilitare lo sviluppo della flora anaerobica il passaggio dell'acqua deve essere molto lento ? Io devo alllestire tra qualche mese un marino di 200 litri per soli pesci e qualche molle , con poche rocce vive circa 10 kg. , e ho un filtro esterno Eheim da 950 l/h. che vorrei caricare a Siporax . E' consigliabile ridurne la portata al minimo per aumentare la capacità denitrificante del Siporax o è una sciocchezza ?
Grazie

luigi64
08-04-2015, 20:13
Ho incontrato finalmente la persona giusta con tanti anni di esperienza per risolvere un problema nel mio acquario marino: i nitrati.
Ho un'acquario di circa 120l netti dovuto alle dimensioni ridotte della mia casa, così ridotte che l'acquario che ha circa 15 anni è messo accanto al televisore non dritto ma leggermente obbliguo sempre per ragioni di spazio.
Il mio acquario è lungo 92 cm ed ha il vetro ondulato come lo juwell vision 180.
Da circa un anno ho trovato un rivenditore onesto che mi ha fatto aumentare le poche rocce morte da anni con più di 30 Kg di rocce vive e mi ha fatto sostituire i 6-7 cm di fondo di sabbia corallina di circa 1-1,5 cm di grandezza con della sabbia viva fine della CARIBESEA spessore 1cm.
Mi ha fatto sostituire i cannolicchi in ceramica con pietre in vetro sinterizzato della wave glaxo stone ed infine ho sostituito il mio vecchio skimmer SEACLONE con un turboflotor blue 1000 che tratta fino a 500l
Morale della favola le alghe infestanti marroni che mi ricoprivano il vetro dopo 5-6 giorni dal cambio mensile dell'acqua sono sparite.
Unico neo sono i biopellets (polimeri naturali) per abbassare i nitrati e fosfati che dopo circa tre mesi innescano un bomm batterico con lo zebrasoma che resipa affannosamente e non tocca cibo per infiammazioni bocca denti.
A questo punto ho deciso di togliere i polimeri, togliere il filtro biologico e fare costruire una sump al mio rivenditore con accanto un refugium con dsb alto 12 cm composta da sabbia aragonite fine.
Il mio rivenditore ha detto che questo dsb diventerebbe duro nella parte iniziale e come hai detto tu un ricettacolo di sedimenti con riduzione della sua efficienza nello smaltimento delle sostanze azotate.
A questo punto data la tua grande esperienza cosa mi consigli di mettere in questo refugium?

Felix7
08-04-2015, 20:54
Ho incontrato finalmente la persona giusta con tanti anni di esperienza per risolvere un problema nel mio acquario marino: i nitrati.
Ho un'acquario di circa 120l netti dovuto alle dimensioni ridotte della mia casa, così ridotte che l'acquario che ha circa 15 anni è messo accanto al televisore non dritto ma leggermente obbliguo sempre per ragioni di spazio.
Il mio acquario è lungo 92 cm ed ha il vetro ondulato come lo juwell vision 180.
Da circa un anno ho trovato un rivenditore onesto che mi ha fatto aumentare le poche rocce morte da anni con più di 30 Kg di rocce vive e mi ha fatto sostituire i 6-7 cm di fondo di sabbia corallina di circa 1-1,5 cm di grandezza con della sabbia viva fine della CARIBESEA spessore 1cm.
Mi ha fatto sostituire i cannolicchi in ceramica con pietre in vetro sinterizzato della wave glaxo stone ed infine ho sostituito il mio vecchio skimmer SEACLONE con un turboflotor blue 1000 che tratta fino a 500l
Morale della favola le alghe infestanti marroni che mi ricoprivano il vetro dopo 5-6 giorni dal cambio mensile dell'acqua sono sparite.
Unico neo sono i biopellets (polimeri naturali) per abbassare i nitrati e fosfati che dopo circa tre mesi innescano un bomm batterico con lo zebrasoma che resipa affannosamente e non tocca cibo per infiammazioni bocca denti.
A questo punto ho deciso di togliere i polimeri, togliere il filtro biologico e fare costruire una sump al mio rivenditore con accanto un refugium con dsb alto 12 cm composta da sabbia aragonite fine.
Il mio rivenditore ha detto che questo dsb diventerebbe duro nella parte iniziale e come hai detto tu un ricettacolo di sedimenti con riduzione della sua efficienza nello smaltimento delle sostanze azotate.
A questo punto data la tua grande esperienza cosa mi consigli di mettere in questo refugium?
Come la penso io il dsb non libera inquinanti anzi li leva e se non toccato questi sedimenti non si liberano in acqua.....nel refugium potresti inserire delle macroalghe che ti assorbono inquinanti...se vuoi io ne ho in quantità di diversi tipi.....se ne hai bisogno fammi sapere.....

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forti
09-04-2015, 00:06
Scusate, ma solo adesso leggo le Vostre osservazioni. Per rispondere a matsushita, personalmente non faccio attraversare i cannolicchi dal flusso dell'acqua. Per motivi di spazio anch'io ho usato per una piccola vasca un filtro esterno della askoll al quale ho tolto i cestelli interni in maniera tale che, depositando liberamente i cannolicchi al suo interno, il flusso dell'acqua non li attraversasse, ma li lambisse solo dall'alto. In parole povere l'acqua entrava nel contenitore e ne usciva dorettamente. Unico problema è il deposito di sedimenti nel tempo.
Luigi64, se per tanta esperienza vuoi significare che non sono più un giovanotto, è vero . Ma vorrei farti notare che siamo quasi coetanei.
Se ti interessa l'argomento trova la vasca di Moreno, credo un brasiliano , che non usa rocce vive ma solo siporax nella sua magnifica vasca. Cerca su reef Central.
Per quanto riguarda i silicati penso che il vetro sinterizzato ne rilasci, anche se di altre marche. Basta non usarne troppo.
Un saluto a tutti. Ci risentiamo tra qualche giorno, domani mio figlio discuterà la tesi, ciao..

luigi64
09-04-2015, 21:57
Ciao,
per tanta esperienza io volevo dire che mentre tu hai un acquario da 600l con nitrati prossimi allo zero, io invece ho un 120l con nitrati intorno ai 50mg/l.
Nonostante ho circa e anche di più di 30Kg di rocce vive in acquario con 1 cm di sabbia viva della Caribesea, devo eliminare filtro biologico e polimeri (biopellets), fare un rifugium sotto il mobile dell'acquario e chiedo a te cosa metterci per avere anchio i nitrati prossimi allo zero.
IN BOCCA AL LUPO perchè domani tuo figlio discuterà la tesi, ciao..

gerry
09-04-2015, 23:09
Ciao,

per tanta esperienza io volevo dire che mentre tu hai un acquario da 600l con nitrati prossimi allo zero, io invece ho un 120l con nitrati intorno ai 50mg/l.

Nonostante ho circa e anche di più di 30Kg di rocce vive in acquario con 1 cm di sabbia viva della Caribesea, devo eliminare filtro biologico e polimeri (biopellets), fare un rifugium sotto il mobile dell'acquario e chiedo a te cosa metterci per avere anchio i nitrati prossimi allo zero.

IN BOCCA AL LUPO perchè domani tuo figlio discuterà la tesi, ciao..

luigi64, ma sei il conduttore della vasca da 120 litri con lo zebrasoma e che voleva usare i biopellets senza controllare la velocità dell'acqua?

Se sei tu, allora è inutile ribadirti le basi della conduzione berlinese, perché le hai già lette.......
Comunque , se vuoi abbattere i nitrati, togli la sabbia metti in sump un buon schiumatoio usa una buona plafoniera e tieni una popolazione adeguata alla vasca, magicamente i nitrati andranno via

forti
11-04-2015, 16:38
Ciao Luigi 64, in merito all'Esperienza ovviamente scherzavo. Grazie per l'incoraggiamento, è andato tutto alla grande.
Ritornando al nostro discorso, volevo chiederti qual è la popolazione della tua vasca. Per il volume che ha è presente un più che sufficiente volume di rocce. Non dovresti aver bisogno di null'altro. A meno che non sia presente un numero eccessivo di pesci. Nelle mia vasca ho immesso i siporax poiché ho poche rocce. Altro fattore ossidante è la luce, con cosa è per quanto illumini?
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Scusa, ma non avevo letto la risposta di Gerry che correttamente ha sintetizzato il discorso.

Matsushita
11-04-2015, 16:51
Scusate, ma solo adesso leggo le Vostre osservazioni. Per rispondere a matsushita, personalmente non faccio attraversare i cannolicchi dal flusso dell'acqua. Per motivi di spazio anch'io ho usato per una piccola vasca un filtro esterno della askoll al quale ho tolto i cestelli interni in maniera tale che, depositando liberamente i cannolicchi al suo interno, il flusso dell'acqua non li attraversasse, ma li lambisse solo dall'alto. In parole povere l'acqua entrava nel contenitore e ne usciva dorettamente. Unico problema è il deposito di sedimenti nel tempo.
Luigi64, se per tanta esperienza vuoi significare che non sono più un giovanotto, è vero . Ma vorrei farti notare che siamo quasi coetanei.
Se ti interessa l'argomento trova la vasca di Moreno, credo un brasiliano , che non usa rocce vive ma solo siporax nella sua magnifica vasca. Cerca su reef Central.
Per quanto riguarda i silicati penso che il vetro sinterizzato ne rilasci, anche se di altre marche. Basta non usarne troppo.
Un saluto a tutti. Ci risentiamo tra qualche giorno, domani mio figlio discuterà la tesi, ciao..

Scusami forti , potresti chiarirmi in che modo non fai attraversare i siporax dal flusso dell'acqua in un filtro esterno...? proprio non ho capito.Cosa cambia togliendo i cestelli interni ? L'acqua comunque li attraverserebbe no ?... Spiegami meglio . Grazie

forti
11-04-2015, 17:30
Non sono bravo ne disegno, ma ti faccio un prospetto e lo allego.

Matsushita
11-04-2015, 17:33
Grazie , attendo speranzoso... :-)

forti
11-04-2015, 17:53
http://s11.postimg.cc/fatanauxb/image.jpg (http://postimg.cc/image/fatanauxb/)

Nel secondo disegno, rimuovendo i cestelli, l'acqua non sarà costrette ad attraversare il materiale filtrante riposto direttamente nel secchiello. Unico inconveniente, non da poco, l'accumulo nel tempo di sedimenti che dovrai periodicamente rimuovere. Pertanto potresti collocare i cannolicchi in più sacchetti che all'occorrenza potrai rimuovere più agevolmente per asportare i sedimenti accumulati.

Matsushita
11-04-2015, 18:50
Io ho un Eheim Professionel II a doppio cestello.
Quindi se ho capito bene dovrei eliminare i due cestelli , riempire tutto il filtro con i siporax e solo nella parte più alta mettere un sottile strato di lana di perlon ?
Posso lasciare i siporax nella loro retina di plastica a maglie larghe , come escono dalla confezione o è meglio metterli in calze di nylon ?
Grazie della pazienza...
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Io ho un Eheim Professionel II a doppio cestello.
Quindi se ho capito bene dovrei eliminare i due cestelli , riempire tutto il filtro con i siporax e solo nella parte più alta mettere un sottile strato di lana di perlon ?
Posso lasciare i siporax nella loro retina di plastica a maglie larghe , come escono dalla confezione o è meglio metterli in calze di nylon ?
Grazie della pazienza...

p.s. - può essere utile ridurre la portata del filtro in modo da rallentare il passaggio dell'acqua a beneficio dello sviluppo di una flora batterica anaerobia , come ho letto da qualche parte ?

forti
11-04-2015, 19:05
Non usare lana, immetti solo i cannolicchi. Puoi senz'altro utilizzare i sacchetti in dotazione e rallentare il flusso. Personalmente in una vasca di circa 100 litri il flusso del filtro esterno che utilizzavo non superava il volume della vasca in un'ora.

Matsushita
11-04-2015, 19:24
Perché sconsigli di mettere la lana ?

forti
11-04-2015, 19:42
Nel tempo si intaserebbe soffocando i sottostanti cannolicchi

Matsushita
11-04-2015, 19:56
Si ma cambiandola diciamo una volta al mese si eviterebbe l'accumulo di sedimenti che così andranno ad otturare i siporax... non è così ?
Quindi volendo eliminare la lana di perlon ci sarà un accumulo di sedimenti nel filtro che andrà aperto e sciacquato con che frequenza , in base alla tua esperienza ?

gerry
11-04-2015, 22:12
http://s11.postimg.cc/fatanauxb/image.jpg (http://postimg.cc/image/fatanauxb/)



Nel secondo disegno, rimuovendo i cestelli, l'acqua non sarà costrette ad attraversare il materiale filtrante riposto direttamente nel secchiello. Unico inconveniente, non da poco, l'accumulo nel tempo di sedimenti che dovrai periodicamente rimuovere. Pertanto potresti collocare i cannolicchi in più sacchetti che all'occorrenza potrai rimuovere più agevolmente per asportare i sedimenti accumulati.


In pratica riproduci dentro al filtro il " secchiello di calvo" , interessante....

Matsushita
11-04-2015, 23:05
http://s11.postimg.cc/fatanauxb/image.jpg (http://postimg.cc/image/fatanauxb/)



Nel secondo disegno, rimuovendo i cestelli, l'acqua non sarà costrette ad attraversare il materiale filtrante riposto direttamente nel secchiello. Unico inconveniente, non da poco, l'accumulo nel tempo di sedimenti che dovrai periodicamente rimuovere. Pertanto potresti collocare i cannolicchi in più sacchetti che all'occorrenza potrai rimuovere più agevolmente per asportare i sedimenti accumulati.


In pratica riproduci dentro al filtro il " secchiello di calvo" , interessante....

Mi spiegheresti meglio di che si tratta ?...#12

gerry
11-04-2015, 23:20
Il secchiello di Calfo ( acquariofilo americano) è un dsb remoto, un secchio pieno di sabbia fine in cui si fa passare l'acqua sulla superficie.p e non attraverso la sabbia
É un ottimo denitratore e funziona veramente bene e senza problemi per la vasca

Matsushita
12-04-2015, 08:54
Potrebbe essere un'idea ,per evitare l'eccessivo accumulo di sedimenti nel filtro , applicare un prefiltro in spugna all'estremità del tubo di aspirazione in vasca ?
La Eheim ne ha in catalogo uno così .
E' un po' ingombrante e tratterrebbe il grosso , ma penso che vada pulito almeno una volta la settimana per evitare che diventi a sua volta un ricettacolo di schifezze varie ...
Questo però aiuterebbe a ridurre la manutenzione del filtro esterno e l'accumulo in esso dei sedimenti.
Che ne pensate ?

forti
12-04-2015, 14:48
Penso vada bene. Per la lana temo possa essere aspirata dalla pompa avendo rimosso le griglie dei cestelli. Come ha fatto giustamente notare Gerry potrebbe essere una soluzione simile al secchiello di Calfo. Ad ogni modo, con il sistema che ho mostrato ho tenuto in funzione un acquarietto di oltre 100 litri con pesci piccoli e coralli molli per molti anni, senza neanche effettuare cambi dell'acqua.
Anche nella mia vasca adesso non cambio l'acqua da novembre ed i coralli non sembra ne soffrano, anzi. Oggi però ho deciso di combattere le planarie con l'ascarilen. Tra un paio d'ore aspirerò i resti e farò un minimo cambio. Mamma mia.....speriamo bene.

Ink
14-04-2015, 09:52
Se avete problemi di nitrati elevati, è solo perchè avete poca luce rispetto al carico organico.
Riducete la luce e vedrete comparire i nitrati. Aumentate la luce ed i nitrati si ridurranno anche fino a sparire. Attenzione che gli animali e la vasca tollerano molto male le variazioni significative di carico organico.
Personalmente ho sempre avuto serie difficoltà a far comparire i nitrati.
La patina sul vetro ed il ph in vasca sono ottimi indicatori in caso di carico organico eccessivamente basso. Idem la presenza, la quantità ed il tipo di alghe e patine sulle rocce. Purtroppo è solo l'esperienza a insegnare tutte le caratteristiche dei vari stati della vasca.

Luca

forti
15-04-2015, 22:44
Certamente la luce favorisce l'attività ossidante della vasca. Credo accelerando il metabolismo dei batteri . Ad ogni modo l'eliminazione dei nitrati avviene in ambiente anaerobico e non di certo nei punti raggiunti dalla luce. Anzi mi sembra di ricordare che i batteri anaerobici sono fotosensibili e reagiscono male alla luce. Pertanto, penso che fornirsi di substrati che possano ospitare degli anaerobi sicuramente aiuterebbe il processo di smaltimento dei nitrati.
Ink, non riesco a capire in che modo la luce possa aiutare il processo di eliminazione dei nitrati. Forse favorendo la crescita batterica con conseguente utilizzo dei nitrati. Quindi un processo diverso dalla trasformazione in azoto gassoso?

Ink
16-04-2015, 13:07
No.
L'azoto inorganico viene consumato prevalentemente dagli organismi fotosintetici. La rimozione tramite respirazione batterica in ambiente anaerobio è minima e di scarso impatto sul bilancio totale.
I batteri eterotrofi in ambiente aerobico consumano azoto organico e producono ammoniaca.
Le alghe e fotosintetici in generale predilogono l'ammoniaca, ma possono adattarsi a utilizzare anche nitrito e nitrato, in modo meno efficiente.
Perciò piu luce = più consumo di azoto inorganico.

Luca

forti
16-04-2015, 19:12
Premetto che i miei studi di biologia e biochimica sono molto lontani nel tempo. Quando affermi che la respirazione anaerobica è di scarso impatto sul bilancio totale nella rimozione dell'azoto inorganico mi sento di dissentire, anche se solo su basi empiriche.
Se ho ben capito dici che il compito di smaltire i nitrati è affidato in buona parte agli organismi autotrofi forniti di cloroplasti (le alghe) sotto l'azione della luce.
Penso, invece, che l'attività batterica in anaerobiosi presente nelle rocce, nel dsb e perché no, nei materiali costituiti da vetro sinterizzato svolgano un'azione primaria nel chiudere il ciclo dell'azoto.
Chiaramente quello che ho scritto non è frutto della mia personale esperienza.
Comunque ti sarei grato se potessi fornirmi della bibliografia a sostegno di quanto hai scritto, modificherebbe in modo sostanziale le mie concezioni a riguardo.
Sarebbero, quindi, inutili le quantità di rocce vive ( costose ), potendole sostituire con un piccolo filtro biologico completato dall'attività degli autotrofi presenti in vasca, che grazie alla luce andrebbero a smaltire l'azoto inorganico.

Matsushita
23-04-2015, 20:40
Forti , sarebbe bello vedere la tua vasca.
Ci posti qualche foto se hai tempo ?:-)

Ink
23-04-2015, 21:14
http://ag.arizona.edu/azaqua/ista/ISTA7/RecircWorkshop/Workshop%20PP%20%20&%20Misc%20Papers%20Adobe%202006/7%20Biofiltration/Microbial%20Floc%20Systems/2006%20Roanoke%20-%20Understanding%20Trophic%20Systems%20%20Ebeling. pdf

eccone un esempio.

Luca

RolandDiGilead
24-04-2015, 13:48
Ink , tu dosi carbonio?

Ink
24-04-2015, 15:44
Negli ultimi mesi no.

Ogni volta che ho provato le cose sono peggiorate con gli SPS.

Credo che la luce e quanto cibo e ogni quanto si somministra siano i fattori principali da regolare.

Luca
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Forti le vasche con pochissime rocce vive (senza DSB) superlative cominciano ad essere davvero tante, secondo me.

La mia vasca ha 75kg di rocce vive in 1200 litri. La vasca è giovane (ha 6 mesi) e fino ad ora le cose non sono andate come avrei voluto (forse colpa dei led, con cui non ho mai avuto a che fare), ma una cosa è certa, io i nitrati non li ho mai avuto, nè quando avevo tante rocce vive nella mia prima vasca 15 anni fa, nè ora che le rocce sono poche.

Luca

RolandDiGilead
24-04-2015, 18:01
........io i nitrati non li ho mai avuto, nè quando avevo tante rocce vive nella mia prima vasca 15 anni fa, nè ora che le rocce sono poche.
Luca

E il problema dei po4 cone lo risolvi?
Posso anche accettare (teoricamente) che luce e poco cibo tengono a bada i no3 , ma i fosfati?

tene
24-04-2015, 19:49
Io resto dell'idea che qualsiasi supporto per batteri,che siano syporax corallina, pezzetti di rocce ecc ecc possano andare bene se si riesce a creare una zona anaerobica profonda ,quindi non in un filtro a flusso forzato e veloce.
Mentre trovo interessante metterli in Sump o vasca apposita dove vengano attraversati da un flusso lento e disposto su superficie ampia.
Imho

forti
24-04-2015, 20:58
Ink, dopo aver letto l'articolo sono sicuro di non essermi espresso correttamente. Sono, infatti, assolutamente d'accordo con gli autori e con quanti affermano che sono in competizione gli organismi autotrofi con quelli eterotrofi nell'assimilare/trasformare le sostanze e chiaramente la luce gioca in questo un ruolo fondamentale. Sino ad ottenere i nitrati. Ma abbiamo necessità di chiudere il ciclo dell'azoto. I nitrati devono essere smaltiti, questo non è argomento del suddetto articolo. Spero di averlo letto bene. Sto, di certo , per dire un'ovvietà. I nitrati possono essere assorbiti dagli organismi vegetali per costruire fitomassa. In una vasca marina potremmo utilizzare un filtro ad alghe o un refugium plantumato con caulerpa o altro. Personalmente facevo però riferimento ad un'altra via, quella in cui batteri anaerobi ( facoltativi ) come Pseudomonas e Clostridium riducendo i nitrati ottengono azoto gassoso. Questo è quanto avviene all'interno delle rocce, negli strati profondi del DSB o nei siporax. Questa azione batterica avversa la luce ed in particolare l'ultavioletto.
Come sostiene Tene, anch'io penso che fornire un giusto quantitativo di substrato per consentire i processi anaerobici è fondamentale per chiudere il ciclo dell'azoto. Sono convinto che non siano sufficienti gli organismi autotrofi presenti spontaneamente in vasca per assicurare lo smaltimento dei nitrati.
A tal riguardo porto molto umilmente una mia esperienza.
Nella mia vasca, che ha un rapporto rocce/acqua di 1 a 10, non sono mai riuscito ad avere nitrati sotto il valore di 5/2 mg. Senza cambiare luce o aumentare fotoperiodo, già a 12 ore piene di luce, immettendo 20 litri di siporax in sump sono sceso, dopo un periodo di maturazione di tre mesi, ad un valore minore di 0,2 mg/l.
Come spiegare questo se non avvalorando la tesi di un rafforzato e più efficiente processo di denitrificazione anaerobica.
Sono mortificato per essermi oltremodo dilungato, scusate le chiacchiere.

Ink
25-04-2015, 09:37
forti nel sistema "belize zero water change" per l'allevamento di gamberi, si ottiene un efficiente controllo dei nitrati in vasche densamente popolate di gamberi e fortemente alimentate, solo dando carbonio e senza cambiare mai l'acqua. Mi pare sia un metodo efficiente per togliere i nitrati.

La mia esperienza contrasta con la tua. Io con poche rocce e anche con sole 6 ore di luce e con un carico pesante di cibo, non sono mai riuscito a rilevare nitrati. In questa attuale vasca, con 75kg di rocce su 1200 litri, quando nel primo mese ho provato a dare 10 cubetti di surgelato non lavato per almeno due settimane, ho rilevato un misero 0,2ppm di NO3, che si sono azzerati due giorni dopo aver smesso di dare tutto quel cibo.
Inoltre ho la sabbia, un paio di centimetri, messa all'avvio, un bel ricettacolo di schifezze secondo la maggioranza dei frequentatori del forum. Eppure...
Non ho mai cambiato l'acqua in questa vasca e non ho altro che skimmer e reattore di calcio.

Luca

forti
25-04-2015, 10:47
Si, probabilmente le vie che percorriamo sono diverse. Anche se credo che non abbiamo un metodo di analisi scientifica che ci permetta di valutare correttamente quanto accade sotto il profilo biochimico all'interno delle nostre vasche. Presupponiamo che le cose vadano in un certo modo. All'inizio anche nella mia vasca con poche rocce, solo skimmer e reattore di calcio avevo No3 non misurabili, al punto tale da avere qualche colonia che mostrava segni di sofferenza. Anche nella mia vasca ho 3/5 cm. di sabbia. Ma con il passare del tempo i nitrati sono saliti, sempre a valori non preoccupanti, ad un livello tale che le colonie non presentavano più quei colori che volevo.
Quindi, senza far uso di sostanze per l'apporto di carbonio, ho aumentato semplicemente il substrato per incrementare il processo di respirazione anaerobica. La riduzione del nitrato risulta assolutamente stabile e la vasca mi sembra girare meglio.
Con questo non voglio assolutamente dimostrare che il mio sia il metodo migliore. Sicuramente è un metodo semplice, stabile e credo privo di effetti collaterali.
Matsushita, appena capisco come fare posterò qualche foto. Il programma mi da qualche problema.

RolandDiGilead
25-04-2015, 11:51
Se si prende un filtro esterno e NON si costringe l'acqua ad attraversarlo ma solo lambirne la superficie si crea semplicemente un secchio di Calfo. A questo punto che siano siphorax, cannolicchi, corallina grossolana o sabbia è la stessa cosa: si crea una zona prima anossica e poi anaerobica nel fondo e si ottiene "denitrazione".
Ho tentato prima di inserire il discorso dei po4 ma non ci sono riuscito. Spesso si pensa che possano essere i no3 il nostro problema ma invece sono i fosfati, semplicemente per due motivi: non si chiude il loro ciclo e la di essi misurazione non è facile (quante volte leggiamo di utenti che dichiarano fosfati zero con test colorimetrico salvo poi averli alle stelle misurati con fotometro). Per questo a coloro che dichiarano nitrati sconfitti bisognerebbe sempre chiedere come sono messi a po4. Io ho due dsb (vasca e sump) i no3 non sono un problema (0,2), ma sono costretto ad usare carbonio (per non usare le resine) per tenere i fosfati entro lo 0,05.

forti
25-04-2015, 11:57
Non riesco ad inserire le immagini. Quando clicco sul riquadro che mi indica di non spuntare immagini hard mi compare una piccola icona gialla con un flash e si chiude il collegamento. Cosa posso fare?

forti
25-04-2015, 12:11
RoladDiGilead, non è automatico ricreare condizioni di anossia limitandosi a ridurre il flusso solo in superficie. Nel secchiello di Calfo si utilizza sabbia fine, come nel DSB. Al contrario, utilizzando del ghiaietto a granulometria più grande, non riesci ad avere un ambiente privo di ossigeno.
Ovviamente per i fosfati il discorso è assolutamente diverso. Personalmente, non volendo utilizzare sistemi a riproduzione batterica, utilizzo una quantità minima di resine in un filtro a letto fluido. Per quasi 600 lit. lordi ogni mese cambio circa 100 ml di resine della Seachem.

Ink
25-04-2015, 12:44
Forti, la mia vasca vecchia è durata 5 anni. Aveva 70kg di rocce in 500 litri. Inizialmente aveva 5cm di sabbia sugar, che poi ho tolto, ma nitrati e po4 sono sempre stati zero senza fare nulla di particolare. Anche io non sto cercando di dimostrare che il mio metodo sia milgiore. Forse ho sempre utilizzato tanta luce, anche perché in quella stessa vasca, con le stesse rocce, durante il trasferimento nella nuova, ci ho lasciato i pesci e solo 6h co due neon blu. Dando solo il cibo secco ai pesci i nitrati sono saliti a fondo scala del test. Avevo anche movimento ridotto, per essere preciso.

Luca

forti
25-04-2015, 13:23
Premetto che sono un pessimo fotografo. Inoltre la vasca non è al top con coralli non particolarmente in forma a causa del trattamento che sto praticando con Ascarilen per combattere le planarie. Spero di non fare guai...
http://postimg.cc/gallery/12swc6cgi/

tene
25-04-2015, 13:34
Hei,ma dove la tenevi nascosta?

vikyqua
25-04-2015, 13:36
Quello che avviene in mare, e' la somma in parametri perfetti, di cio' che in tanti anni di acquariofilia marina, cerchiamo di riprodurre attraverso metodi diversi. Premesso che chi piu' chi meno, con vari metodi si punta e si raggiungono piu' o meno gli stessi risultati, io resto un fautore della stabilita', nel bene e nel male. D'altronde, basta scartare dagli esempi, vasche giovani 1/2anni, e prendere in considerazione vasche "rodate", anche di 6/7anni, per capire che ogni uno raggiunge risultati piu' o meno apprezzabili, utilizzando metodi molto diversi. Pero', queste vasche sono tutte accomunate da un unica cosa,......stabilita' e costanza. Nel tempo, e' risaputo che in qualsiasi vasca, avvengono adattamenti,successi e sconfitte lungo il corso dell'esistenza stessa di una vasca. Se selezione ed adattamento, e' parte integrante del reef, credo debba avvenire in vasca la stessa cosa. Molti pensano che quando sorgono problemi, tocca intervenire d'urgenza e si ricercano cause spesso inesistenti. Io penso che una vasca che gode di ottima luce, triade stabile ed inquinanti appena rilevabili, puo' raggiungere qualsiasi risultato.

forti
25-04-2015, 13:44
Ci sono riuscito:-)
Si Ink, come ho scritto le varibili sono troppe per standardizzare un tipo di conduzione. Alla fine degli anni 80, pre internet, avevo una vasca marina con molli e due faretti HQI da 150watt, pieno di pesci e senza rocce vive. Uno schiumatoio piccolo ed un filtro biologico. Nitrati a 0. Dopo qualche anno mi venne la brillante idea di ripulire il fondo sostituendo i "2" cm. di sabbia con corallina nuova. Si impennarono i nitrati che non riuscii più a recuperare.
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Quello che avviene in mare, e' la somma in parametri perfetti, di cio' che in tanti anni di acquariofilia marina, cerchiamo di riprodurre attraverso metodi diversi. Premesso che chi piu' chi meno, con vari metodi si punta e si raggiungono piu' o meno gli stessi risultati, io resto un fautore della stabilita', nel bene e nel male. D'altronde, basta scartare dagli esempi, vasche giovani 1/2anni, e prendere in considerazione vasche "rodate", anche di 6/7anni, per capire che ogni uno raggiunge risultati piu' o meno apprezzabili, utilizzando metodi molto diversi. Pero', queste vasche sono tutte accomunate da un unica cosa,......stabilita' e costanza. Nel tempo, e' risaputo che in qualsiasi vasca, avvengono adattamenti,successi e sconfitte lungo il corso dell'esistenza stessa di una vasca. Se selezione ed adattamento, e' parte integrante del reef, credo debba avvenire in vasca la stessa cosa. Molti pensano che quando sorgono problemi, tocca intervenire d'urgenza e si ricercano cause spesso inesistenti. Io penso che una vasca che gode di ottima luce, triade stabile ed inquinanti appena rilevabili, puo' raggiungere qualsiasi risultato.

Sono assolutamente d'accordo.

vikyqua
25-04-2015, 14:08
Gran bella vasca,.....attento con l'ascarilen.

RolandDiGilead
25-04-2015, 14:13
RoladDiGilead, non è automatico ricreare condizioni di anossia limitandosi a ridurre il flusso solo in superficie. Nel secchiello di Calfo si utilizza sabbia fine, come nel DSB. Al contrario, utilizzando del ghiaietto a granulometria più grande, non riesci ad avere un ambiente privo di ossigeno.

Dissento, non è una questione di materiale, è una questione di profondità, è ovvio che più il materiale è grossolano più deve essere profondo. Calfo usava sabbia corallina media (2/4 mm) e l'altezza del secchio era 20/30 cm. Facendo le debite proporzioni......

Ink
25-04-2015, 14:14
Forti, credimi, senza alcun tono polemico, spero sia chiaro. Da anni leggo di magnifiche vasche USA con nitrati a 5ppm usando le radium hqi. Io non sono mai riuscito a farli alzare sopra lo zero. Nel tentativo, aumentando il cibo , ho sempre prodotto danni prima di vedere comparire i nitrati. Sono d'accordo con voi che le variabili sono infinite; per esempio ho giusto fatto ieri una scoperta sulla temperatura che mi ha lasciato basito. Ho sempre pensato che 24 fosse ottimale e, sopra 26 deleteria. Da Ron Shimek leggo che 28,è ottimale; sotto 26 stressante e sotto 24 non compatibile con la vita. In pratica negli ultimi 3 anni, ho tenuto la vasca per 6 mesi all'anno in situazione di stress e per i restanti 6 mesi in situazione di incompatibilità con la vita.

Luca

RolandDiGilead
25-04-2015, 14:17
........ Io penso che una vasca che gode di ottima luce, triade stabile ed inquinanti appena rilevabili, puo' raggiungere qualsiasi risultato.

Hai ragione su tutto, ma è proprio questo il problema. Ci sono vasche che ricalcano fedelmente TUTTI i canoni di gestione (che sia berlinese o dsb) ma hanno problemi d'inquinanti, che sia anche una questione di culo?

forti
25-04-2015, 14:35
RoladDiGilead, non è automatico ricreare condizioni di anossia limitandosi a ridurre il flusso solo in superficie. Nel secchiello di Calfo si utilizza sabbia fine, come nel DSB. Al contrario, utilizzando del ghiaietto a granulometria più grande, non riesci ad avere un ambiente privo di ossigeno.

Dissento, non è una questione di materiale, è una questione di profondità, è ovvio che più il materiale è grossolano più deve essere profondo. Calfo usava sabbia corallina media (2/4 mm) e l'altezza del secchio era 20/30 cm. Facendo le debite proporzioni......
Certamente è una questione di profondità, pensavo ti riferissi ad un ghiaietto più grossolano. Non utilizzo questo sistema poiché penso che nel tempo possa ridurrà la sua efficacia a causa del l'accumulo di materiale. È una mia supposizione. Preferisco i siporax in quanto posso gestire questo materiale più agevolmente.
Inoltre non credo, come prima hai scritto, che dei normali cannolicchi possano costituire un substrato in condizioni anossiche.
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Maledetto correttore ....che nel tempo possa "ridurre"....

forti
25-04-2015, 14:47
Forti, credimi, senza alcun tono polemico, spero sia chiaro. Da anni leggo di magnifiche vasche USA con nitrati a 5ppm usando le radium hqi. Io non sono mai riuscito a farli alzare sopra lo zero. Nel tentativo, aumentando il cibo , ho sempre prodotto danni prima di vedere comparire i nitrati. Sono d'accordo con voi che le variabili sono infinite; per esempio ho giusto fatto ieri una scoperta sulla temperatura che mi ha lasciato basito. Ho sempre pensato che 24 fosse ottimale e, sopra 26 deleteria. Da Ron Shimek leggo che 28,è ottimale; sotto 26 stressante e sotto 24 non compatibile con la vita. In pratica negli ultimi 3 anni, ho tenuto la vasca per 6 mesi all'anno in situazione di stress e per i restanti 6 mesi in situazione di incompatibilità con la vita.

Luca

Interessante, anch'io pensavo lo stesso a riguardo della temperatura. Però devo dire che la cosa non mi convince appieno. In quelle poche immersioni che ho potuto fare l'acqua era freddina.
Inoltre a 28 gradi le mie acro scuriscono un po'. Comunque non sono in grado di obiettare argomentando in maniera scientifica.
Effettivamente con nitrati più altini i coralli sembrano stare bene, solo i colori ne soffrono un po'.
Per i fosfati, riprendendo il discorso di prima, è la stessa cosa. Con valori molto bassi i coralli, a mio avviso, ne soffrono.
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Gran bella vasca,.....attento con l'ascarilen.

Hai esperienza, cosa potrebbe succedere?
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Scusate se vado in ot, ma da qualche giorno ho immesso 20 ml di Ascarilen. Le planarie sono quasi tutte morte. Pensavo di ripeter il trattamento tra 10/15 giorni.

vikyqua
25-04-2015, 15:13
Si, ho esperienza.
Quello che potrebbe succedere, e' un improvviso collasso batterico, e visto che durante la "cura", gli animali sono sotto stress,...rischi davvero grosso. Io ho ripreso una 150lt. Per un pelo, ma ho avuto problemi trascinati dietro per mesi, fino ad arrivare a smontare la vasca. Io ti consiglierei di inrobustire il trattamento, isolando i cannolicchi per poi abbondare di carboni,batteri e cambi. Capisco quanto sia frustrante lottare con le planarie, ma purtroppo si finisce facilmente per cadere nella trappola ascarilen.

Roland, non e' una questione di culo, ma di pasienza. In passato, mi sono titrovato a dover eliminare animali in rtn o spostarne altri in punti piu' favorevoli, nel tempo necessario, di raggiungono equilibri fenomenali, senza intervenire praticamente su nulla. Soprattutto per quanto rigurda animali ed sps, prenderli sempre piccolissimi, se cresceranno abituandori ai ritmi e valori della vasca, i problemi futuri calano vertiginosamente.

zucchen
25-04-2015, 15:20
Da Ron Shimek leggo che 28,è ottimale; sotto 26 stressante e sotto 24 non compatibile con la vita.
Luca

https://www.youtube.com/watch?v=0C1xn2H5Xcs
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Con valori molto bassi i coralli, a mio avviso, ne soffrono.


se la luce è troppa si , si blocca la fotosintesi, ma se la luce è giusta diventa la condizione perfetta ;-)

Ink
25-04-2015, 15:55
Strunzata o meno... questa è la fonte:
http://www.ronshimek.com/salinity_temperature.html

a me sembra sufficientemente attendibile.

Inoltre, se cercate qualche esperimento su SPS non tengono mai la temp sotto 26°C.
Infine, la riproduzione di massa dei coralli, avviene in piena estate, quando le temperature sono più elevate durante l'anno. Credo che i coralli si riproducano solo nelle condizioni più favorevoli. La riproduzione, per ogni organismo vivente, è la prima funzione a venire a mancare quando le condizioni non sono ottimali.

Ora non voglio dire io che sia una conditio sine qua non per mantenere una bella vasca, ma Shimek la pensa così e la cosa mi ha colto parecchio di sorpresa. Se guardo la temperatura di ciascuna delle vasche del mese di reefkeeping che mi piace, tengono tutte almeno 26°C.

Luca

tene
25-04-2015, 16:11
Anche a me pare poco credibile come cosa,mi risulta che.i reef abbiano cominciato a soffrire con le temperature che hanno raggiunto i 28 gradi.
In vasca tengo la minima a 23,5 e non vedo sofferenze rispetto a quando raggiunge i 28,oktre mi preoccupo assai,per natura non credo negli idoli, per cui per me tutti sono contestabili anche shimek.

zucchen
25-04-2015, 16:28
io ogni volta che ho avuto un espulsione di uova, dopo i coralli sono morti , secondo il mio modestissimo parere si riproducono perché in situazione di stress e non perché stanno bene .
p.s. curiosità...shimek ce l ha mai avuto un acquario ?

Ink
25-04-2015, 17:39
Christian, non so... cercalo tu e fammi sapere.

Luca
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Mi pare sia risaputo che tutte le forme di vita si riproducono perchè stressate, non per diffondere la propria specie...

Luca

tene
25-04-2015, 17:45
Noto un tono ironico, hahahaha
È però altrettanto risaputo che molte specie si riproducono più facilmente quando in pericolo di vita o sotto stress,(salvaguardia della specie),tanto per fare un esempio il rilascio di planule da parte degli anemoni quando li siringhi,in quel.momento non sono forse sotto stress?

zucchen
25-04-2015, 18:53
bhè.. se intendi l amplesso sono d'accordo con te .. alla fine l accoppiamento oltre a diffondere la specie è un momento di piacere ...ma qui si parla di animali dove ci sono parecchi dubbi e pareri discordanti , non credo che un corallo si ecciti a sparare uova , io la vedo come un cambio di condizione , un probabile pericolo , vedi el nino .. dove una situazione di bleaching non permette la riproduzione , come dice tene ,la salvaguardia della specie.
per quanto riguarda la mia esperienza i colori migliori l ho sempre visti a temperature basse, a temperature più alte il corallo cresce anche meno perché cala l assimilazione di calcio.

Ink
25-04-2015, 18:53
Dubito che la riproduzione di massa della barriera corallina sia un esempio di riproduzione da stress. Le planule sono infatti diverse sotto ogni aspetto.

Luca

tene
25-04-2015, 18:59
Dubito che la riproduzione di massa della barriera corallina sia un esempio di riproduzione da stress. Le planule sono infatti diverse sotto ogni aspetto.

Luca
Ho capito male,pensavo si parlasse di acquari ,credo come dice Vittorio sopra, che si pensi troppo spesso che ricreando le condizioni del mare o dei grossissimi allevamenti nelle nostre vasche si ottengano i grandi risultati.

vikyqua
25-04-2015, 19:36
Discutere ed approfondire e' sempre molto interessante, ma per quanto riguarda le temperature, credo si tratti unicamente di istinto maturato dirante il lungo processo di evoluzione. Le barriere nei secoli, sono sempre morte e risorte, soprattutto nell'arcipelago hawaiano, dove i "punti caldi", hanno piu' volte fatto morire e nascere diverse isole e diverse barriere. In fine non si sono mai estinte, anzi, la biodiversita' e' sempre aumentata. Sappiamo tutti bene, che la narriera esiste grazie a tre' condizioni imprescindibili,....molta luce, molto movimento, temperature alte. Per stato di fatto, uno dei tre' elementi "la temperatura", sta' letteralmente accelerando il naturale processo di morte e "speriamo" resurrezione. Purtroppo, tendiamo troppo alla denaturalizzazione dei normali processi che regolano i cicli vitali delle barriere coralline. In fondo si chiamano cosi', grazie alla veloce morte dei coralli, senza i quali non esisterebbero questo meravigliosi ecosistemi. Troppo spesso dimentichiamo il fulcro dell'acquariofilia e cioe' l'enorme capacita' di adattamento delle specie animali che ospitiamo,.....illudendoci che se vivono e crescono e grazie alla nostra bravura. Per quanto riguarda la riproduzione, sono processi legati a dei veri e propri orologi temporali che spesso, come avviene in alcune specie, sincronizza animali in diverse parti del mondo, dove condizioni?clima ed orari sono nettamente diversi.....date stabilita' ad una vasca ed avrete il vostro ecosistema,....tutto qui! Poi se la vasca deve essere solo una vetrina, sappiamo bene come "ingrassare" gli animali e come svestirli per renderli coloratissimi. Lo smarromamento esiste anche sulle barriere, e non credo che in milioni di anni di evoluzione, i coralli se ne volessero privare. Uragani, fasi lunari e di conseguenza cambi di maree, e quindi anche spettri di luce, fanno parte della sana gestione con metodo "mano de dios", alla quale la natura e' abituata......concludendo, acqua in vasca e mani in tasca.

Ink
25-04-2015, 20:12
Credo che organismi abituati a condizioni stabili da millenni, preferiscano quelle medesime condizioni, non quelle che fanno comodo a noi o che pensiamo siano migliori.

Luca

vikyqua
25-04-2015, 20:19
Esattamente. Pero', contrariamente a cio' che si pensa, la barriera ha grandi variazioni,....ma lungo la giornata. Basta pensare alla cosa piu' semplice,.....un acro che di mattina, riceve un tot di luce con un determinato spettro ed una determinata temperatura. Magari dopo poche ore, si ritrova 4 metri sott'acqua, con una luce,corrente, temperatira etc. Totalmente diversi. Sono animali molto adattabili, molto piu' delle specie mediterranee.

RolandDiGilead
25-04-2015, 20:45
Che figata!
Dai nitrati siamo passati ai fosfati ed ora aal temperatura :-D :-D
Manca la luce! Chi inizia??

tene
25-04-2015, 20:46
Che figata!
Dai nitrati siamo passati ai fosfati ed ora aal temperatura :-D :-D
Manca la luce! Chi inizia??
Porta pazienza[emoji3]

tene
25-04-2015, 20:48
Credo che organismi abituati a condizioni stabili da millenni, preferiscano quelle medesime condizioni, non quelle che fanno comodo a noi o che pensiamo siano migliori.

Luca
Luca le condizioni dei reef dopo milenni sono cambiate negli ultimi 30 anni, compresa la temperatura.

Ink
25-04-2015, 21:00
Roberto vai a vedere i dati rilevati negli ultimi 30 anni. Non basarti su quello che dicono ai telegiornali. In quel link ci sono i dati se ti interessano.

Luca

tene
25-04-2015, 21:05
Luca,purtroppo mastico poco e male l'inglese,ma da cose lette in passato e foro viste il reef se la passa poco bene proprio da quando i 28 gradi in certe stagioni sono diventati una costante e non l'eccezione

vikyqua
25-04-2015, 21:15
Che figata!
Dai nitrati siamo passati ai fosfati ed ora aal temperatura :-D :-D
Manca la luce! Chi inizia??

E non sei contento?....ritorniamo in ot quando arrivetemo alle scimmie nate senza orecchie....eheheh.

La velocita' dei cambiamenti, posti sui tempi della natura, e' come uno starnuto nella nostra vita. I cambiamenti ci sono sempre stati, cosi' come la barriera e' sempre morta e rinata. Ci sono animali "barriera australiana" con una adattabilita' molto alta, ed altri di provenienza "indonesiana", molto sensibili alle variazioni,...perfino per calcalcolare i tempi relativi alle sistematiche ere glaciali o la velocita' della crosta terreste nei millenni, si sono esaminati gli strati fossili della barriera. Ritornando alla resistenza, se cosi' non fosse, non si potrebbero allevare sps in nessuna vasca al mondo, viste le continue ed ingovernabili varianti.

Ink
25-04-2015, 21:34
http://s1.postimg.cc/5cxnfxvaj/Schermata_2015_04_25_alle_21_22_55.jpg (http://postimg.cc/image/5cxnfxvaj/)

http://s21.postimg.cc/8sn05fqer/Schermata_2015_04_25_alle_21_32_24.jpg (http://postimg.cc/image/8sn05fqer/)


Questo grafico rappresenta la temperatura media dal 1982 al 2008. La variazione massima dei valori è stata di un grado. Significa che per 26 anni (anche durante i mesi dell'anno) la temperatura non ha mai subito variazioni superiori a 1°C. Se guardate nell'indopacifico, la temperatura media è esattamente 28°C.
Poi volete parlarmi di stabilità e di El Niño? e che 28° fa male ai coralli? Questo è ciò che accade in natura...

Luca

vikyqua
25-04-2015, 22:41
Certo luca, accade quello che in vasca non possiamo garatire, stabilita'. Poi se un animale e' abituato a vivere a 28', in vasca avremo sicuramente un altro animale abituato a 24'. E' appunto il grande spirito adattivo di alcuni animali a consentirci di allevarli. A quanto e' successo di avere uno o piu' animali che si sono bloccati in crescita o hanno mostrato sofferenza per mesi, mentre altri animali sprizzavano salute? Credo sia successo a molti se non a tutti. Ebbene, io ho visto vasche riprendersi da sole, cosi' come tracollare sotto l'azione di mille variazioni, rincorrendo un animale che iniziava a tirare.

zucchen
26-04-2015, 00:25
a 31- 32 gradi ci arriva nella stagione piu calda se la media e' 28 gradi #24
che ne pensi luca ?
Interessante pero' sarebbe provare a tenere costante sui 27 - 28 per un annetto :-))

Ink
26-04-2015, 11:21
31 - 32 non so... 30 sicuramente in superificie.
Lo stesso Ron Shimek dice che le acropore di profondità sarebbero meno adattabili proprio perchè sotto le variazioni sono molto limitate.
Un guru che conosco, che ha fatto immersioni già oltre 20 anni fa in indonesia e barriere coralline varie, dice che da quello che misurava lui, la temperatura era stabilissima durante l'anno e mai sotto i 26°C.
E' stato lui a mettermi la pulce nell'orecchio... proprio perchè secondo lui sotto 26° "è male".

Penso anche che nel blucoral si teneva una temperatura parecchio alta e la crescita era mostruosa. Me lo aveva detto Mario Conti di persona. Non sto però dicendo che punto ai risultati del blucoral, sia ben chiaro.
Certo è che le HQI rimangono un punto di riferimento nell'acquariofilia. Io stesso ricordo bene la vasca di Robbax, che montava una sola HQI plusrite da 400w per 8h ed era fantastica, con colori netti, nè scuri, nè troppo chiari. Di certo chi usa le HQI ha più il problema di tenere bassa la temperatura, piuttosto che alta, a differenza di chi ha i led o i T5.

Christian io ora ho messo 26,5°C. Intendo lasciarlo arrivare a 28 - 28,5°C in estate. Un anno così intendo farlo. Poi vediamo.
Ah, ho rimesso i T5. 18 T5 da 54w.

Luca

zucchen
26-04-2015, 11:52
"Male" non credo proprio , sono 10 anni che la tengo a 24 gradi .. e se li non scende sotto i 26 come fa a dire che e' male ? #24
Vedrai che con i t5 cambia musica #70

Ink
26-04-2015, 12:07
Christian, non so dirti se abbia provato. Il senso di questa cosa, comunque non è che a 24°C i coralli muoiono, ma che se un corallo va a 100% a 28°C, va a 90% a 26° e 80% a 24° per sparare due numeri. Poi come giustamente è stato detto, ci sono specie che sono più adattabili di altre.
Quello che scrive Shimek è che ogni specie ha un area di diffusione, il cui centro ha le caratteristiche ottimali. Man mano che ci si allontana dal centro, le condizioni cambiano e l'animale riesce a vivere, ma sempre più a fatica,e quindi anche riproducendosi meno man mano che le condizioni diventano più lontane da quelle ottimali.
E' ovvio che non abbiamo animali che vengono tutti dalla stessa zona climatica, ma la maggior parte degli animali indonesiani vengono dallo stesso posto. Gli australiani hanno forse necessità differenti.
Perciò è sicuramente vero che un corallo può andare a 100 a 28° e un altro a 24°C, sebbene purtroppo non sia facile capire la differenza, perchè credo fatta di segni molto sottili e molto diluiti nel tempo.

Con i T5 ora devo star attento a non bruciare la vasca nei primi tempi. Spero anche io di vedere risultati, perchè non li vedo da anni ormai...

Luca

RolandDiGilead
26-04-2015, 12:22
Ecco che siamo passati alla luce!! #25
zucchen , le acro che ho preso da te sotto i t5 , sotto i miei led sono bruciate pur avendole messe sul fondo
-d15 -d15 -d15

vikyqua
26-04-2015, 13:47
Io continuo a pensare che chi smanetta fa errore! Rincorrere i risultati, se non per motivi di studio, non porta mai a buona cosa. Vediamo un po' le vasche piu' belle del mondo, ed analizziamole,....trovatemi una sola vasca che mantenga gli stessi valori o la stessa luce,......ci vuole solo la costanza di mantenere una gestione stabile. C'e' chi integra papponi ed elementi e chi non integra nulla, chi fa cambi e chi no, chi t5 chi hqi,insomma, per me Ink, stai mandando all'aria le tue enormi possibilota'. Fermati su una gestione per qualche anno, che qualche animale si blocchi in crescita o muoia ci sta', ma vedrai che quando si saranno adattati i superstiti di regaleranno grandi soddisfazioni.
Questo e' un mio vecchio cubetto, 14 mesi senza cambi, Calcio a 280, mg 900, kh 5, alimentavo i pesci ogni 6/7gg. Crescite molto rallentate, ma tutto in salute, ho smontato per le planarie. E pure, matematicamente impossibile.
http://s2.postimg.cc/l02oyiid1/IMG_20130921_021002.jpg (http://postimg.cc/image/l02oyiid1/)

Ink
26-04-2015, 13:51
Viky, senza offesa, a me quello non basta. Quando ho tolto i led pochi giorni fa avevo già più di quello. Dopo 15 anni pretendo qualcosa in più da quello che ho messo in piedi.

Luca

vikyqua
26-04-2015, 14:06
Hai ragione, altrimenti diventa frustrante,....ma visto che hai piu' di un ottima base, sfrutta le "TUE", conoscenze ed applica una gestione che ti convince piu' delle altre. Mantienila e poi tiri le tue conclusioni. Come ti fai prendere tu dall'ansia, e' capace che ti cade uno sputo in acqua, vedi spolipare e ti fai qualche sega mentale sull'integrazione di saliva. Ti sei fatto un idea di come gestire la vasca? C'e' qualche studio che ti convince piu' degli altri? Bene, applicalo e portalo avanti anche quando vedrai che qualcosa non va', altrimenti impazzisci appresso a due guru.

Ink
26-04-2015, 14:41
Viky ho la più semplice delle gestioni e per 6 mesi ho avuto solo morti. Ora rimane tutto uguale a parte la luce e la temperatura.

Luca

tene
26-04-2015, 15:21
Luca,Secondo me la più semplice è la più collaudata,giuste rocce,Skimmer, luce,movimento,a te manca la prima, per te non fondametale, e secondo me ti sbagli.

Ink
26-04-2015, 16:42
Tene, spero di non sbagliarmi... d'altro canto, se ci sono esempi di persone che hanno risultati eclatanti con molte meno rocce di me, per me è una dimostrazione più che sufficiente.

Luca

tene
26-04-2015, 17:11
Luca ,ma sei sicuro la raccontino tutta?
Oppure sono per lo più vasche bombardato di sistemi a riproduzione batterica e alimenti per coralli che garantiscono (finché durano)un equilibrio sostanzialmente artificiale?

Ink
26-04-2015, 17:42
Roberto, certo che non posso essere certo che la raccontino giusta, ma significa comunque che in qualche modo è fattibile. Non si parla di risultati sufficienti, si parla di gran risultati a mio avviso. Jason Angel ha una vasca a mio avviso fantastica, ma è pur vero che fa troppe cose per capirci qualcosa...

Scotty Freddy non so esattamente quante rocce abbia, ma una ha una gran bella vasca, ed è simile in tutto e per tutto alla mia. Anche la rocciata è moooolto simile. E scrive ovunque sempre le stesse cose che fa alla vasca e non sono nulla di particolare.

Il tempo mi dirà... ora devo lasciarla girare tranquilla e trovare la sua stabilità senza fare nulla (sto solo dando un pochino di secco ai pesci e una fiala di biodigest ogni qualche giorno).

Luca

RolandDiGilead
26-04-2015, 17:50
Intanto io tenevo la temperatura a 23/24 e ho pensato bene di alzarla di 2 gradi.
Tanto per rimanere stabili :-D :-D :-D

zucchen
26-04-2015, 18:14
Sono daccordo anche io, con poche rocce va bene lo stesso . Nel mio vaschino 100 litri ho una roccia da 2 kg... sono vecchie teorie :) anche il movimento forte non serve , skimmer potente non serve , luce potente non serve , la triade bilanciata non serve a na mazza e poco importa ai coralli se il calcio sta a 360 o 480 , oppure kh 4 o 10..si puo avere il calcio a 480 e il kh a 4 , limportante e' dare in modo bilanciato gli elementi .
Nutrienti bilanciati e bassi .. luce adeguata che permetta al corallo la regolazione delle zooxantelle , la fotosintesi in modo costante .
questo e' importante, quello che serve capire e' solo la quantita' di luce e la qualità di cui hanno bisogno , e questo varia continuamente.
ihmo

tene
26-04-2015, 18:19
Non serve niente.
Devo mettere un divieto di accesso ai neofiti a questo topic
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tene
26-04-2015, 18:27
Però Luca poche rocce,sabbia e prilificazione a questo punto non sarebbe una gran novità, vasche gestite con zeovit poche rocce e sabbia c'è ne sono state anche in Italia e con ottimi risultati.

zucchen
26-04-2015, 18:28
Tene
un neofita piu ha a disposizione luce ,rocce, skimmer potente e tutti i valori bilanciati meglio e' .
Quello che ho scritto vale per chi ha esperienza e grandi pretese ;)

tene
26-04-2015, 18:54
Appunto per questo ci vorrebbe un divieto ai neofiti,se 100 gli dicono che serve tutto quello che hai scritto e 1 che non serve niente,secondo te a chi vanno dietro senza averne però le basi?
Cmq stavo scherzando,anche se il problema realmente esiste.

Ink
26-04-2015, 19:07
Perfettamente d'accordo su tutto con Christian .

Luca

forti
26-04-2015, 21:26
Scusate se mi intrometto.
Zucchen, "nutrienti bilanciati e bassi"..."la quantità e la qualità di luce di cui hanno bisogno, e questo varia continuamente".
Hai detto una cosa da poco. Chiaramente è tutto qui. Il vero problema consiste nel fatto che non abbiamo modo di dare un valore oggettivo alle suddette variabili e dobbiamo far necessariamente ricorso al nostro "occhio".
A rendere ancor più complicata la questione è la risposta non immediata del sistema che ci impedisce una valutazione precisa degli effetti indotti delle nostre azioni.
Mi domando qual è il motivo che ci spinge a complicarci la vita.
Personalmente cerco un sistema generoso che mi consenta anche di sbagliare.

forti
26-04-2015, 21:37
Vikyqua, dopo aver usato l'ascarilen per due volte mi sono convinto che gli effetti disastrosi nella vasca sono indotti non dal farmaco ma dalle tossine liberate dalle planarie. Infatti, dopo il secondo trattamento, quando le planarie erano veramente pochine, non ho usato nemmeno il carbone senza notare reazioni negative. Forse dovrò fare ricorso ad un ulteriore trattamento aumentando un pochino le dosi poiché è sopravvissuta qualche bestiolina.
Scusate l'ot.

zucchen
27-04-2015, 14:28
A rendere ancor più complicata la questione è la risposta non immediata del sistema che ci impedisce una valutazione precisa degli effetti indotti delle nostre azioni.

questo dipende molto dallo stato di salute degli animali , se sono al top ogni azione risponde a una variazione veloce,al contrario è come dici tu ,le variazioni sono lente,ancora più complicato se la vasca ha meno di un anno.
io sono dell idea di lasciare l acquario a trovare il suo equilibrio da solo ,senza preoccuparsi se 3 animali stanno male e 5 stanno bene,io personalmente mi regolo sempre su quelli che stanno bene, cambiando solo il posizionamento di quelli che stanno male.
se non si riprendono ? peggio per loro ,finiscono nel reattore :-D
molte persone per far star bene quei 3 animali vanno a rompere gli equilibri smanettando come bestie con il risultato di avere 8 animali sofferenti #23

Matsushita
27-04-2015, 18:33
Non usare lana, immetti solo i cannolicchi. Puoi senz'altro utilizzare i sacchetti in dotazione e rallentare il flusso. Personalmente in una vasca di circa 100 litri il flusso del filtro esterno che utilizzavo non superava il volume della vasca in un'ora.

Ciao forti,complimenti davvero per la tua bellissima vasca.
Ho letto tutta la discussione che si è fatta davvero interessante, però volevo tornare un attimo al consiglio che mi avevi dato inizialmente riguardo al siporax inserito nel filtro esterno privato dei cestelli...
Mi hai detto che non inserendo lana di perlon si crea il problema dei sedimenti che tendono ad accumularsi progressivamente.
I siporax li devo lasciare nella loro retina a maglie larghe.
La velocità del flusso la devo ridurre dai 950 l/h a circa 200-250 l/h.
Sin qui tutto OK ; vorrei sapere come fare la manutenzione del filtro , in particolare ogni quante settimane o mesi aprirlo per asportare i sedimenti , come sciacquare i siporax ( e se sciacquarli...).

Scusa tutte queste domande che per te saranno banali , ma non voglio combinare guai.
Il mio negoziante mi ha detto che il filtro lo devo pulire una volta al mese in media.
Ma se lo apro così di frequente non vado in qualche modo a disturbare lo sviluppo della flora batterica anaerobia ?...

Insomma sono confuso come avrai capito.

Grazie di ogni dritta che vorrai darmi .

Ink
27-04-2015, 18:41
Io ogni due tre giorni metterei il flusso del filtro al massimo per qualche minuto e gli darei una shakerata dall'esterno, senza aprirlo.

Luca

forti
27-04-2015, 22:08
Non usare lana, immetti solo i cannolicchi. Puoi senz'altro utilizzare i sacchetti in dotazione e rallentare il flusso. Personalmente in una vasca di circa 100 litri il flusso del filtro esterno che utilizzavo non superava il volume della vasca in un'ora.

Ciao forti,complimenti davvero per la tua bellissima vasca.
Ho letto tutta la discussione che si è fatta davvero interessante, però volevo tornare un attimo al consiglio che mi avevi dato inizialmente riguardo al siporax inserito nel filtro esterno privato dei cestelli...
Mi hai detto che non inserendo lana di perlon si crea il problema dei sedimenti che tendono ad accumularsi progressivamente.
I siporax li devo lasciare nella loro retina a maglie larghe.
La velocità del flusso la devo ridurre dai 950 l/h a circa 200-250 l/h.
Sin qui tutto OK ; vorrei sapere come fare la manutenzione del filtro , in particolare ogni quante settimane o mesi aprirlo per asportare i sedimenti , come sciacquare i siporax ( e se sciacquarli...).

Scusa tutte queste domande che per te saranno banali , ma non voglio combinare guai.
Il mio negoziante mi ha detto che il filtro lo devo pulire una volta al mese in media.
Ma se lo apro così di frequente non vado in qualche modo a disturbare lo sviluppo della flora batterica anaerobia ?...

Insomma sono confuso come avrai capito.

Grazie di ogni dritta che vorrai darmi .

Grazie per i complimenti. Penso che al posto della lana potresti mettere un sottile strato di spugna a maglia media, opportunamente sagomato per aderire alle pareti del contenitore. Il suggerimento di Ink lo trovo assolutamente valido. Devo dire che il filtro non l'ho mai pulito per diversi anni. Nella vasca avevo pochissimi pesci, quindi poca produzione di sedimenti. Potresti inizialmente sciacquarli ogni 6/7 mesi, usando l'acqua della vasca quando fai un cambio. Successivamente , in base alla quantità di residui rimossi, valuterai se ritardarne la pulizia. Inoltre , anziché uno si potrebbe optare per l'installazione di due filtri esterni più piccoli, che puliresti alternativamente in maniera tale da non rallentare l'azione dei siporax. Lasciali nella retina, ti sarà più agevole la loro estrazione.

Matsushita
29-04-2015, 09:04
Io ogni due tre giorni metterei il flusso del filtro al massimo per qualche minuto e gli darei una shakerata dall'esterno, senza aprirlo.

Luca

Mi spieghi a cosa servirebbe ?
Ad asportare il sedimento che poi finirebbe in vasca ?...
La cosa che mi disorienta è la diversità di risposte che ho da persone esperte riguardo ai più banali problemi di gestione...
Ad esempio la pulizia periodica del filtro: chi si raccomanda di tenerlo ben pulito aprendolo una volta al mese e chi mi dice il contrario...
Nella mia precedente gestione di acquario dolce con Discus il filtro esterno lo pulivo ogni 6-8 mesi e non ho mai avuto problemi particolari.
Nel marino mi è stato detto di pulirlo molto più spesso , forse per evitare accumuli di sedimento che farebbero impennare la concentrazione dei nitrati.
forti , che considero un esperto,non è di questo avviso.

Chi devo ascoltare ???
Forse non cambia molto seguendo una via o l'altra ?...

vikyqua
29-04-2015, 09:37
Ma di che filtro parli, di una batteria di siporax o di un normalissimo filtro esterno?

Matsushita
29-04-2015, 09:50
Ma di che filtro parli, di una batteria di siporax o di un normalissimo filtro esterno?

Parlo di un filtro esterno Eheim Professionel II a doppio cestello da 950 l/h che caricherò solo con circa 3 litri di Siporax.

Ink
29-04-2015, 10:47
In un marino lo scopo è quello di avere acqua oligotrofica come in mare. Per fare ciò serve non avere organico latente, ma una frequente disponibilità di cibo presente in acqua. Perciò serve che i batteri vedano arrivare nuovo organico da trattare e che i corallo vedano arrivare frequentemente materi assimilabile. Sbattere il filtro svolge entrambi i compiti a mio avviso. Nel marino c'è un bilancio tra quanto si consuma e quanto si immette e serve che sia in pari, mantenendo uno stato oligitrofico. Luce e lavoro dei batteri concorrono a mantenerlo. I batteri sono influenzati da svariati fattori (disponibilità di carbonio e temperatura per dirne alcuni). Accelerare il lavoro batterico mette tuttavia a repentaglio la salute di animalo sensibili quali gli sps, poiché trasforma organico in ammoniaca, scurendoli e favorendo la crescita di alghe. La stessa quantità di organico in vasca determina la quantità di batteri presenti e se troppi, provocano danni agli animali.

Luca

forti
29-04-2015, 15:07
Masushita, ti stiamo confondendo le idee. Posso solo risponderti in base alla mia esperienza. Come ho già scritto, tenderei a risciacquare in acqua della vasca i siporax inizialmente dopo 6/7 mesi. Successivamente ritarderei sempre più l'operazione. Effettivamente, come ti ha suggerito di fare Ink i sedimenti finirebbero in vasca, ma il compito del filtro in questione non è quello di essere un setaccio meccanico, bensì di operare sul ciclo biologico dell'azoto aiutando le rocce già presenti in vasca. Pulirlo di frequente comporterebbe un'azione di disturbo sull'attività dei batteri. La spugna ha il compito di limitare l'accumulo di sedimenti all'interno del contenitore come pure la shakerata periodica . Se ne hai il tempo trova su reef central la vasca di Carlitos Moreno che utilizza egualmente i siporax al posto delle rocce vive. Ad onor del vero devo dire, però, che il sistema che ti ho suggerito l'ho sperimentato qualche tempo prima di Carlitos.

forti
29-04-2015, 15:21
Ma devo aggiungere che il sistema di Carlitos lo trovo assolutamente funzionale. Però il sistema migliore per ospitare i siporax, evitando accumuli di sedimenti, l'ho letto su una vecchia rivista di Aquarium. I cannolicchi venivano riposti in uno scomparto della sump, chiuso lateralmente sino sopra il livello dell'acqua, che defluiva solo sotto lo scomparto stesso senza attraversarlo.

RolandDiGilead
29-04-2015, 15:53
Concordo con Luca, la shekerata è benefica perchè inonda la vasca di cibo per coralli detritivori e molluschi. Il sedimento accumulato intorbidirà l'acqua ma non porterà conseguenze a lungo termine in quanto praticamente inerte.