DarthDreamer
21-06-2006, 21:11
QUELLO CHE VI PROPONGO è UN VOLGARISSIMO COPIA E INCOLLA
PER MAGGIORI INFORMAZIONI C'E' IL LINK NELLA MIA FIRMA E IL TOPIC APPOSITO NELLA SEZIONE FAI-DA-TE
CO2 Gel
di Marco Ghiozzi (alias: Albert Prust)
(testo originale su http://www.aquariophilie.org/bricolage/co2gel.php)
Dovendomi trovare ad inserire un impianto di CO2 per la prima volta nella mia
vasca, mi sono informato e documentato sulle possibili varianti.
Poi ho trovato un articolo che parlava della CO2 Gel, un metodo innovativo.
Nessuno lo stava utilizzando e nessuno sembrava disposto a sperimentarlo,
quindi ho pensato di essere io il primo.
Come è ben noto il metodo più semplice di produrre CO2 è quello di mescolare
acqua zucchero e lievito all’interno di una bottiglia e collegarla al diffusore in
vasca.
Purtroppo questo metodo ha lo svantaggio di avere un picco di produzione nei
primi giorni per poi affievolirsi sempre più rendendo la regolazione della CO2
impossibile.
La soluzione sta nel far si che lo zucchero entri in contatto con il lievito
gradatamente in modo da far rendere la reazione costante e duratura nel
tempo. Così nasce la così detta “CO2 Premium”che usa due bottiglie, una con il
lievito e l’altra con l’acqua e lo zucchero, ma così il sistema diventa
antiestetico, ingombrante e necessita di due livelli diversi in cui mettere le
bottiglie.
Con questo articolo io vi propongo un metodo con il quale mettere tutto
l’occorrente alla reazione in un’unica bottiglia, ma con lo zucchero sotto forma
di gelatina che si scioglie lentamente e quindi nutre il lievito in modo continuo
e regolare.
Quelle che riporto sono le dosi che utilizzo io, e quelle con cui mi sono trovato
bene. Attualmente sono in sperimentazione dei metodi per migliorare
ulteriormente il sistema e portare la durata dalle attuali 4/5 settimane al
traguardo dei 3 mesi circa.
Tenete conto che aumentando lo zucchero si aumenta la produzione di CO2
giornaliera, mentre aumentando la colla di pesce si diminuisce la produzione e
si rende più duratura.
Per impianti con bottiglie da 1,5 litri o da 2 litri basta moltiplicare le dosi.
I materiali occorrenti sono:
- 1 bottiglia da 1/2 l di una bevanda
gassata
- 1 deflussore per flebo
- 1 porosa
- 70ml acqua
- 120gr zucchero
- 1 cucchiaio di colorante per
alimenti
- 4g colla di pesce (2 fogli)
- 4g lievito di birra (1/6 di panetto)
Prendiamo il tappo della bottiglia, lo foriamo e ci introduciamo a forza la punta
del deflussore. Sia dentro che fuori del tappo mettiamo uno strato di colla
(ognuno scelga quella che ritiene più opportuna, ma evitate il silicone perché
sembra che sia permeabile alla CO2).
L’estremità opposta la colleghiamo al sistema di diffusione della vasca, nel mio
caso a una comune porosa.
Abbiamo quasi finito di preparare il tappo con il conta bolle, resta solo da
inserire l’acqua all’interno del deflussore. Una cosa che potrebbe sembrare
difficile, ma in realtà basta chiudere il regolatore, inserire la punta del
deflussore in acqua, spremere il deflussore e rilasciare. E il gioco è fatto!
Per preparare la miscela, come prima cosa bisogna mettere la colla di pesce
ridotta in pezzetti dentro a un bicchiere con poche dita di acqua per farla
ammorbidire.
Dopodiché è necessario preparare una soluzione di acqua e zucchero da
gelatificare.
Dobbiamo prendere una casseruola con 70ml di acqua e metterla sul fuoco con
fiamma viva.
Quando arriva vicina all’ebollizione abbassiamo la fiamma al minimo ed
introduciamo i 120g di zucchero e iniziamo a mescolare continuamente la
miscela fino a quando non torna ad essere pressoché trasparente.
A quel punto togliamo dal fuoco il composto e introduciamo un cucchiaio di
colorante per alimenti mescolando bene (la colorazione non è essenziale, ma
servirà solo per individuare meglio a colpo d’occhio la gelatina residua).
Ottenuta la colorazione desiderata, aggiungiamo la colla di pesce ammorbidita
nell’acqua e amalgamiamo bene il tutto.
Ottenuto un composto omogeneo, lo versiamo nella bottiglia e mettiamo il
tutto a raffreddare in frigo in posizione verticale.
Dopo 2-4 ore la gelatina solidifica e rimane stabile anche inclinando la bottiglia.
Adesso dobbiamo riempire la bottiglia con acqua fino al punto in cui il collo
della bottiglia inizia a stringere, ed inserire 1/6 di panetto di lievito di birra
mescolando bene con qualcosa si lungo e stretto, ma senza agitare la bottiglia.
È possibile in alternativa stabilire quanta acqua bisogna mettere, quindi
mescolarci il lievito a parte e poi inserire il tutto nella bottiglia.
A questo punto non rimane che tappare la bottiglia con il tappo preparato in
precedenza e osservare i benefici della CO2 per le nostre piante.
Quando notiamo che la gelatina è finita (da qui la comodità di colorarla) non
dovremo far altro che svuotare la bottiglia e preparare nuovamente la miscela.[/b]
PER MAGGIORI INFORMAZIONI C'E' IL LINK NELLA MIA FIRMA E IL TOPIC APPOSITO NELLA SEZIONE FAI-DA-TE
CO2 Gel
di Marco Ghiozzi (alias: Albert Prust)
(testo originale su http://www.aquariophilie.org/bricolage/co2gel.php)
Dovendomi trovare ad inserire un impianto di CO2 per la prima volta nella mia
vasca, mi sono informato e documentato sulle possibili varianti.
Poi ho trovato un articolo che parlava della CO2 Gel, un metodo innovativo.
Nessuno lo stava utilizzando e nessuno sembrava disposto a sperimentarlo,
quindi ho pensato di essere io il primo.
Come è ben noto il metodo più semplice di produrre CO2 è quello di mescolare
acqua zucchero e lievito all’interno di una bottiglia e collegarla al diffusore in
vasca.
Purtroppo questo metodo ha lo svantaggio di avere un picco di produzione nei
primi giorni per poi affievolirsi sempre più rendendo la regolazione della CO2
impossibile.
La soluzione sta nel far si che lo zucchero entri in contatto con il lievito
gradatamente in modo da far rendere la reazione costante e duratura nel
tempo. Così nasce la così detta “CO2 Premium”che usa due bottiglie, una con il
lievito e l’altra con l’acqua e lo zucchero, ma così il sistema diventa
antiestetico, ingombrante e necessita di due livelli diversi in cui mettere le
bottiglie.
Con questo articolo io vi propongo un metodo con il quale mettere tutto
l’occorrente alla reazione in un’unica bottiglia, ma con lo zucchero sotto forma
di gelatina che si scioglie lentamente e quindi nutre il lievito in modo continuo
e regolare.
Quelle che riporto sono le dosi che utilizzo io, e quelle con cui mi sono trovato
bene. Attualmente sono in sperimentazione dei metodi per migliorare
ulteriormente il sistema e portare la durata dalle attuali 4/5 settimane al
traguardo dei 3 mesi circa.
Tenete conto che aumentando lo zucchero si aumenta la produzione di CO2
giornaliera, mentre aumentando la colla di pesce si diminuisce la produzione e
si rende più duratura.
Per impianti con bottiglie da 1,5 litri o da 2 litri basta moltiplicare le dosi.
I materiali occorrenti sono:
- 1 bottiglia da 1/2 l di una bevanda
gassata
- 1 deflussore per flebo
- 1 porosa
- 70ml acqua
- 120gr zucchero
- 1 cucchiaio di colorante per
alimenti
- 4g colla di pesce (2 fogli)
- 4g lievito di birra (1/6 di panetto)
Prendiamo il tappo della bottiglia, lo foriamo e ci introduciamo a forza la punta
del deflussore. Sia dentro che fuori del tappo mettiamo uno strato di colla
(ognuno scelga quella che ritiene più opportuna, ma evitate il silicone perché
sembra che sia permeabile alla CO2).
L’estremità opposta la colleghiamo al sistema di diffusione della vasca, nel mio
caso a una comune porosa.
Abbiamo quasi finito di preparare il tappo con il conta bolle, resta solo da
inserire l’acqua all’interno del deflussore. Una cosa che potrebbe sembrare
difficile, ma in realtà basta chiudere il regolatore, inserire la punta del
deflussore in acqua, spremere il deflussore e rilasciare. E il gioco è fatto!
Per preparare la miscela, come prima cosa bisogna mettere la colla di pesce
ridotta in pezzetti dentro a un bicchiere con poche dita di acqua per farla
ammorbidire.
Dopodiché è necessario preparare una soluzione di acqua e zucchero da
gelatificare.
Dobbiamo prendere una casseruola con 70ml di acqua e metterla sul fuoco con
fiamma viva.
Quando arriva vicina all’ebollizione abbassiamo la fiamma al minimo ed
introduciamo i 120g di zucchero e iniziamo a mescolare continuamente la
miscela fino a quando non torna ad essere pressoché trasparente.
A quel punto togliamo dal fuoco il composto e introduciamo un cucchiaio di
colorante per alimenti mescolando bene (la colorazione non è essenziale, ma
servirà solo per individuare meglio a colpo d’occhio la gelatina residua).
Ottenuta la colorazione desiderata, aggiungiamo la colla di pesce ammorbidita
nell’acqua e amalgamiamo bene il tutto.
Ottenuto un composto omogeneo, lo versiamo nella bottiglia e mettiamo il
tutto a raffreddare in frigo in posizione verticale.
Dopo 2-4 ore la gelatina solidifica e rimane stabile anche inclinando la bottiglia.
Adesso dobbiamo riempire la bottiglia con acqua fino al punto in cui il collo
della bottiglia inizia a stringere, ed inserire 1/6 di panetto di lievito di birra
mescolando bene con qualcosa si lungo e stretto, ma senza agitare la bottiglia.
È possibile in alternativa stabilire quanta acqua bisogna mettere, quindi
mescolarci il lievito a parte e poi inserire il tutto nella bottiglia.
A questo punto non rimane che tappare la bottiglia con il tappo preparato in
precedenza e osservare i benefici della CO2 per le nostre piante.
Quando notiamo che la gelatina è finita (da qui la comodità di colorarla) non
dovremo far altro che svuotare la bottiglia e preparare nuovamente la miscela.[/b]