shawnytwine
03-08-2014, 07:38
Ciao a tutti! Come da titolo sono intenzionato a realizzare un biotopo amazzonico che accolga alcune coppie di ciclidi nani.
La mia idea era introdurre una o due coppie di Mikrogeophagus Ramirezi, e impostare il resto intorno ad essi. Non ho la minima intenzione di avere un acquario sovraffollato, per cui immaginavo di completare con un piccolo gruppetto di Otocinclus vittatus (4/5), e un gruppo da 15/20 esemplari di Paracheirodon axelrodi. Per finire, se possibile e compatibile con il tutto, una coppia di una seconda specie di ciclidi che siano abituati a condividere l'habitat dei Ramirezi. Avevo pensato a degli Apistogramma (Agassizi o Cacatuoides), ma in tal senso vi chiederei dei pareri e suggerimenti in base alla vostra esperienza.
La vasca che ho appena acquistato è una Juwel Vision 260 (120x46x64), con filtro interno da 6l e pompa da 1000l/h, impianto d'illuminazione T5 con 2x54W (temo Juwel di serie monti 2 lampade T5-Day
Y, mentre io avrei preferito una T5-Day affiancata ad una T5-Nature, a giudicare dagli spettri). Ovviamente non mi atterrò ai dispendiosi piani di manutenzioni previsti da Juwel, e pensavo di limitare l'uso del carbone attivo alla fase di startup della vasca, poi rimuoverlo e sostituirlo con spugna per filtraggio meccanico/biologico. Introdurre dei cannolicchi ceramici e poco altro.
Sono un po' confuso, perché avevo letto in più parti che i ciclidi nani prediligono un fondo sabbioso (max 1mm), data l'abitudine a setacciare il fondo, ma il negoziante mi ha consigliato un fondale di quarzo di granulometria 3mm, sostenendo che la sabbia di quarzo fine non gioverebbe alla crescita delle piante. Sul colore abbiamo accordo, nel senso che non ero orientato né a colori innaturali da centro commerciale né a quarzi bianchi, piuttosto un riposante colore beige che sicuramente dovrebbe essere più riposante per i miei ospiti.
Premetto che non sono un neofita, nel senso che mi riaffaccio all'acquariofilia a 36 anni, dopo 12 anni d'inattività, ma tra i miei 14 e 22 anni ho collaborato con mio padre alla costruzione e gestione di 3 acquari (1 dolce da 180l, poi un dolce da 300l e successivo reef sempre da 300l), per cui ho avuto modo di irrobustirmi la schiena in quella fase.
Immagino che i principi e le tecniche non siano state stravolte nell'ultimo decennio, ma sono pronto a resettare tutto se ci fossero novità interessanti nella tecnica.
Le piante a cui avevo pensato erano delle Echinodorus in gran parte, evitare certamente piante di provenienza asiatica, completare il layout con delle radici naturali che dividano la vasca in porzioni in cui delimitare facilmente i territori di pertinenza delle diverse coppie. Vorrei anche realizzare una radura priva di piante in zona centrale, costeggiata da Tenellus o altra pianta adatta a rendere un prato, e, se possibile, delle lastre di quarzo rosso venato bianco per dei terrazzamenti su un lato della vasca, in modo da aumentare l'effetto prospettico e di profondità.
In merito al fondo, leggevo degli articoli che suggerivano un layering piuttosto complesso, con fondo concimato seguito da pietra pomice, e torba, carbone attivo atto a contenere il rilascio di nutrienti dal substrato, e solo alla fine 2-3 cm di classico quarzo.
Chiederei a voi dei consigli, suggerimenti, sulla preparazione del fondo, layout, arredamento, illuminazione, filtraggio, chimica dell'acqua e sulle specie di pesci/piante da utilizzare. Non è poco, me ne rendo conto!
Grazie anticipatamente.
La mia idea era introdurre una o due coppie di Mikrogeophagus Ramirezi, e impostare il resto intorno ad essi. Non ho la minima intenzione di avere un acquario sovraffollato, per cui immaginavo di completare con un piccolo gruppetto di Otocinclus vittatus (4/5), e un gruppo da 15/20 esemplari di Paracheirodon axelrodi. Per finire, se possibile e compatibile con il tutto, una coppia di una seconda specie di ciclidi che siano abituati a condividere l'habitat dei Ramirezi. Avevo pensato a degli Apistogramma (Agassizi o Cacatuoides), ma in tal senso vi chiederei dei pareri e suggerimenti in base alla vostra esperienza.
La vasca che ho appena acquistato è una Juwel Vision 260 (120x46x64), con filtro interno da 6l e pompa da 1000l/h, impianto d'illuminazione T5 con 2x54W (temo Juwel di serie monti 2 lampade T5-Day
Y, mentre io avrei preferito una T5-Day affiancata ad una T5-Nature, a giudicare dagli spettri). Ovviamente non mi atterrò ai dispendiosi piani di manutenzioni previsti da Juwel, e pensavo di limitare l'uso del carbone attivo alla fase di startup della vasca, poi rimuoverlo e sostituirlo con spugna per filtraggio meccanico/biologico. Introdurre dei cannolicchi ceramici e poco altro.
Sono un po' confuso, perché avevo letto in più parti che i ciclidi nani prediligono un fondo sabbioso (max 1mm), data l'abitudine a setacciare il fondo, ma il negoziante mi ha consigliato un fondale di quarzo di granulometria 3mm, sostenendo che la sabbia di quarzo fine non gioverebbe alla crescita delle piante. Sul colore abbiamo accordo, nel senso che non ero orientato né a colori innaturali da centro commerciale né a quarzi bianchi, piuttosto un riposante colore beige che sicuramente dovrebbe essere più riposante per i miei ospiti.
Premetto che non sono un neofita, nel senso che mi riaffaccio all'acquariofilia a 36 anni, dopo 12 anni d'inattività, ma tra i miei 14 e 22 anni ho collaborato con mio padre alla costruzione e gestione di 3 acquari (1 dolce da 180l, poi un dolce da 300l e successivo reef sempre da 300l), per cui ho avuto modo di irrobustirmi la schiena in quella fase.
Immagino che i principi e le tecniche non siano state stravolte nell'ultimo decennio, ma sono pronto a resettare tutto se ci fossero novità interessanti nella tecnica.
Le piante a cui avevo pensato erano delle Echinodorus in gran parte, evitare certamente piante di provenienza asiatica, completare il layout con delle radici naturali che dividano la vasca in porzioni in cui delimitare facilmente i territori di pertinenza delle diverse coppie. Vorrei anche realizzare una radura priva di piante in zona centrale, costeggiata da Tenellus o altra pianta adatta a rendere un prato, e, se possibile, delle lastre di quarzo rosso venato bianco per dei terrazzamenti su un lato della vasca, in modo da aumentare l'effetto prospettico e di profondità.
In merito al fondo, leggevo degli articoli che suggerivano un layering piuttosto complesso, con fondo concimato seguito da pietra pomice, e torba, carbone attivo atto a contenere il rilascio di nutrienti dal substrato, e solo alla fine 2-3 cm di classico quarzo.
Chiederei a voi dei consigli, suggerimenti, sulla preparazione del fondo, layout, arredamento, illuminazione, filtraggio, chimica dell'acqua e sulle specie di pesci/piante da utilizzare. Non è poco, me ne rendo conto!
Grazie anticipatamente.