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Marco Vaccari
07-11-2013, 13:42
..tra una "Saga dellozzio" e l'altra… mi sento di postare cose inutili… che non servono… e che nessuno leggerà…. niente di importante, rispetto ai grandi temi che vengono affrontati nel Forum…
..per chi sa l'inglese, da un'importante testata indiana.. il titolo è di oggi, e sono i risultati di una ricerca che dovrebbe riguardare questo Portale… si tratta dell'India.. poi c'è il Vietnam, il Sudamerica, L'Africa.. l'Indonesia, eccetera eccetera eccetera…..
http://zeenews.india.com/news/eco-news/india-exported-1-5-million-endangered-fishes-report_858154.html
bisogna informarsi, grazie Marco :-)
Dovremmo cercare di favorire lo scambio tra acquariofili e la scelta di specie già riprodotte in cattività. Però da quel che mi è parso di capire il problema dell'esportazione di pesci da cattura è piuttosto vasto, la sola sensibilizzazione di un pugno di acquariofili non basta.
Marco Vaccari
07-11-2013, 14:02
..letto da due utenti….
aspettiamo il terzo… e poi… via……. in ventesima pagina!#06
Ecco il terzo:-))
Purtroppo l'acquariofilia è tutt'altro che indolore... E non una volta mi son chiesto se per avere una vasca bisogna far tanti danni/spreco ecc...
Le alternative ci sono però: evitare determinate specie che provengono solo dalla cattura.
È anche vero che in molti casi alcune specie considerate estinte sopravvivono oggi in molte vasche.
Marco2188
07-11-2013, 14:38
Finche catturare i pesci costerà meno che allevarli sarà sempre così
Marco, su questo tema si potrebbe scrivere un articolo da pubblicare sul portale
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se non ce n'è già uno (ma mi pare di no)
Marco Vaccari
07-11-2013, 15:13
Miranda… magari!.. ma il discorso è molto allargato.. e spinoso da affrontare, e sinceramente non me la sento.. Anche perchè qui non si sta parlando di "acquariofila consapevole" nel senso di tenere bene i pesci in vasca, gestendo bene la CO2 o l'ammoniaca.. Questo è probabilmente il primo articolo pubblico di una ricerca fatta su vasta scala, in questo caso in India, dove si dimostra che il Pet Trade commerciale, sta portano sull'estinzione centinaia e centinaia di specie tropicali d'acqua dolce…
Dove la colpa non è solo della deforestazione, dell'inquinamento, delle specie alloctone ecc.. ma si sta dicendo che la colpa principale è il commercio nell'industria degli acquari..
Qui si sta dicendo che specie come il Carinotetraodon travancoricus (c' è pure l'ennesimo topic in "Pesci tropicali" dove ci si chiede come tenerlo..) sono passate dall'essere "Abundant" nel 2006 all'"endangered" nel 2013!!! .. se ci pensi è pazzesco!….
Io credo che lo Staff di quello che dovrebbe essere il principale Portale di Acquariofilia italiano non possa essere insensibile a questo discorso… perchè sarebbe come nascondersi dietro ad un palo….
Ma queste possono essere scelte editoriali che io non condivido, ma sono scelte editoriali… motivo per cui ho deciso di abbandonare la moderazione di questo forum..
Io credo che nel 2013 di fronte ad un discorso sempre più globale, bisogna essere particolarmente attenti all'Ambiente.. e questo vuol dire anche, studiare bene i nostri acquisti.. anche perchè il nostro hobby ha a che fare con esseri viventi… organismi che vivono o che dovrebbero vivere in determinati habitat in natura….. spetta a noi trasformare il nostro hobby in qualcosa di bello.. eticamente utile… istruttivo… il confine tra acquaristica e bio-pirateria è sempre molto labile…
Ora spetta a noi!.. e dobbiamo cambiare se vogliamo continuare a godere del nostro bellissimo hobby…
…. per questo notizie come l'articolo che mi sono sentito di postare NON possono e NON devono essere ignorate…
ciao!
Alcuni giorni fa è nata da una discussione la voglia di fare una pagina per neofiti e non in cui raccogliere link utili. Questa http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?p=1062201534#post1062201534
È presente anche la sezione "pesci da non comprare". Come dici tu marco AP è probabilmente il principale sito di acquari in Italia. Sarebbe triste non sensibilizzare gli utenti a problematiche tanto importanti. Si potrebbe aggiornare la sezione di cui parlavo sopra con le specie a rischio di estinzione, evitando quindi che molti le comprino. Sarebbe poco (forse) ma già qualcosa!
Metalstorm
07-11-2013, 15:41
E chi ha detto che un articolo del genere non venga pubblicato? anzi, credo proprio il contrario!
per sapere che la situazione di un pesce è cambiata, è necessaria l'informazione...da che mondo è mondo, negli hobby l'informazione passa sempre da chi è più esperto a chi lo è meno in un determinato settore....è necessario che chi conosce più notizie, più canali da cui attingere a conoscenze e informazioni, le spieghi e le faccia conoscere.
Parlando delle specie in questione per fare un esempio, del denisoni ne sono a conoscenza e così tantissimi altri acquariofili (e se ci guardi, non mi risulta di vedere da tempo una vasca con denisoni dentro), mentre del travancoricus lo imparo adesso....oh umanamente non posso conoscere la situazione di tutti i pesci del mondo, no?
il nostro hobby deve essere eco sostenibile, ma per farlo certe conoscenze devono essere diffuse, non devono rimanere per pochi ristretti
Marco Vaccari
07-11-2013, 15:46
Jefri.. le guide dei pesci da non comprare sono state fatte privilegiando l'aspetto acquariofilo.. nel senso che si tratti o no di specie adatte o non adatte alla vasca domestica… poi, certamente ci sono diverse specie incluse in lista rossa perchè in via di estinzione.. ma.. credimi… le specie a rischio, o problematiche, oppure che derivano da habitat seriamente compromessi SONO CENTINAIA!!!.. e non qualche decina… In Acquariofilia dolce, non esiste CITES, se non con gli Osteoglossidi e quindi spetta solamente a noi, come acquirenti, se decidere di comprare una specie problematica in natura..
Marco Vaccari
07-11-2013, 16:19
il nostro hobby deve essere eco sostenibile, ma per farlo certe conoscenze devono essere diffuse, non devono rimanere per pochi ristretti
..basta informarsi, Metal….. leggere….. l'articolo sulla situazione indiana non me l'ha detto qualcuno.. me lo sono trovato da solo, perchè stamattina presto sono entrato in AP e ho letto il topic in"pesci tropicali" dell'ennesimo utente che ha acquistato i Carinotetraodon travancoricus senza sapere come gestirli e senza conoscere della loro situazione in natura (ma per la grande maggioranza di utenti non è un problema) che mi ha portato a cercare di sapere come stanno i travancoricus in natura.. e che mi ha portato a scoprire questo link… più che interessante… direi desolante…
…bisogna avere la curiosità naturalistica..(più che acquariofila) per farlo… in AP ci sono migliaia di acquariofili, ma ben pochi naturalisti… e la linea editoriale del Forum non è per niente verso questa direzione...
Metalstorm
07-11-2013, 16:22
le specie a rischio, o problematiche, oppure che derivano da habitat seriamente compromessi SONO CENTINAIA!!!.. e non qualche decina… In Acquariofilia dolce, non esiste CITES, se non con gli Osteoglossidi e quindi spetta solamente a noi, come acquirenti, se decidere di comprare una specie problematica in natura
ok marco, ma se nessuno mi dice quali sono, io nel mio piccolo come posso fare a saperlo?
Chi ha informazioni approfondite e certe a riguardo, tratte da fonti attendibili e studi scentifici, ha l'obbligo morale di diffonderle e farlo sapere!
Se tu mi dici che il travancoricus sono a rischio, io posso sconsigliarli ad altri dirottandoli su altro pesce, e così a sua volta il mio amico che conosce la situazione di quell'animale lo può socnsigliare ad altri e così via.
e vista l'assenza di CITES per il 99,9% dei pesci dolci, questo giro di informazioni è ancor più fondamentale!!!!
In ambito dolce AP sta facendo un lavoro enorme di sensibilizzazione, sconsigliando l'acquisto di animali a rischio certo, problematici e di difficile o impossibile riproduzione (vedi solo con gli otocinclus, tanta gente sta iniziando a sceglere altro perchè sono di cattura ;-) ), spingendo di prendere pesci di riproduzione non cercando il wild a tutti i costi, boicottando le selezioni che vanno a soppiantare le forme naturali (vedi con gli endler o con le aulonocara), non prendere pesci rari se non si è sicuri di riprodurli e diffonderli....non mi sembra che la linea del forum (intesa sia come staff che come utenti) sia contro la conservazione e l'etica di non danneggiare la natura, anzi!!!
però ribadisco la mia idea: perchè l'etica si diffonda, le informazioni sullo stato di conservazione delle specie devono girare.....se uno conosce una situazione grave e altri no, stare a contemplarla nello sconforto non serve a nulla, ne al pesce ne alla cultura acquariofila ;-)
Marco Vaccari
07-11-2013, 16:32
..ho già dato…. Metal…. e come sai ho ricevuto notevoli delusioni (chiamiamole così… anche se ci sono termini più scurrili) in questi miei ormai 25 anni nell'hobby… ..anche se ero nel giusto……
..ora tocca ad altri….. ;-)
ps… trovo giusto ricordare che il sottoscritto, è stato probabilmente uno dei primi su AP, nel lontano 2007 ad iniziare a fare questi discorsi, oltre che a consigliare vasche naturali, con tannino, foglie di quercia, piante galleggianti, mops, cibi vivi e congelati.. quando tutti gli utenti nutrivano gli avannotti di Betta con le cisti decorticate e il granulato…. ;-)
..nessuno mi ha detto grazie….. ANZI!!!!!!….
Metalstorm
07-11-2013, 16:45
ho già dato…. Metal…. e come sai ho ricevuto notevoli delusioni
no no, se uno ci tiene alla causa "ho già dato" non esiste...perchè a sto punto tanto vale nemmeno porsi questi problemi sulle specie in pericolo ;-)
Per come la vedo, se io ho le forze per fornire aiuto concreto per una lotta che mi sta veramente a cuore, devo fornirle, non aspettare che forse un giorno lo faccia qualcun'altro...altrimenti è come avere un conto in banca della madonna, indignarsi della fame nel mondo, conoscere vita morte e miracoli della situazione dei bambini malati di AIDSin africa, ma limitarsi a condividere le foto su facebook con scritto "se hai un cuore condividi" :-))
in AP ci sono migliaia di acquariofili, ma ben pochi naturalisti
se uno è acquariofilo (non uno che ha l'acquario), è per forza di cose anche un naturalista....qui passa tanta gente che parte con l'dea di "avere un acquario", diversi però vengono "recuperati" e passano dalla nostra parte della barricata, pronti a combattere per le nostre file....anche fosse uno su 50, è una vittoria importante
Metalstorm
07-11-2013, 16:47
ps… trovo giusto ricordare che il sottoscritto, è stato probabilmente uno dei primi su AP, nel lontano 2007 ad iniziare a fare questi discorsi, oltre che a consigliare vasche naturali, con tannino, foglie di quercia, piante galleggianti, mops, cibi vivi e congelati.. quando tutti gli utenti nutrivano gli avannotti di Betta con le cisti decorticate e il granulato….
..nessuno mi ha detto grazie….. ANZI!!!!!!….
c'è tanta gente che porta avanti e spinge questa filosofia, che l'ha fatta propria.....più gratificazione di così! ;-)
Per me non c'è nulla di più gratificante di veder applicata la propria filosofia ;-)
Marco Vaccari
07-11-2013, 16:49
….Metal… infatti il link l'ho condiviso……. sennò avrei fatto finta di niente…..
E poi tu, Andrea, conosci l'impegno che sto facendo con i miei pesci.. sul fatto che sto mantenendo e riproducendo specie a rischio anno dopo anno, difendendole con unghie e denti… scrivendo articoli, condividendo foto ecc.. e ormai in altre sedi e non più su AP ( i motivi li conoscete tutti)…
sul fatto che un Acquariofilo sia anche un Naturalista, su questo non sono per niente d'accordo…. troppi esempi che dimostrano l'esatto contrario...
Metalstorm
07-11-2013, 17:16
E poi tu, Andrea, conosci l'impegno che sto facendo con i miei pesci.. sul fatto che sto mantenendo e riproducendo specie a rischio anno dopo anno, difendendole con unghie e denti… scrivendo articoli, condividendo foto ecc.
si ma queste cose le sappiamo io, te e i pochi che ti conoscono
perchè non diffondere le tue esperienze e conscenze con gente fuori dal tuo solito giro di conoscenze strette, come hai fatto col link? io posso anche citare una tua esperienza condividendola e facendola girare, ma non è meglio che lo faccia il diretto interessato? ;-)
….Metal… infatti il link l'ho condiviso……. sennò avrei fatto finta di niente…..
E poi tu, Andrea, conosci l'impegno che sto facendo con i miei pesci.. sul fatto che sto mantenendo e riproducendo specie a rischio anno dopo anno, difendendole con unghie e denti… scrivendo articoli, condividendo foto ecc.. e ormai in altre sedi e non più su AP ( i motivi li conoscete tutti)…
sul fatto che un Acquariofilo sia anche un Naturalista, su questo non sono per niente d'accordo…. troppi esempi che dimostrano l'esatto contrario...
marco, personalmente dispiace molto che hai deciso di non condividere piu' qui le tue esperienze, ti posso assicurare che io le leggevo tutte con attenzione cercando di carpire avidamente quanto facevi per prendere spunti o imparare cose che non sapevo.
purtroppo non sempre si ha tempo per leggere il forum costantemente e non dovresti rinunciare a rimettere anche qui i tuoi articoli (i motivi manco li so#28c)
Marco Vaccari
07-11-2013, 19:14
..ti ringrazio, Miskin… però, mettendo a parte queste divagazioni, più o meno personali, non scordiamoci il punto focale del topic, ovvero quest'articolo:
http://zeenews.india.com/news/eco-news/india-exported-1-5-million-endangered-fishes-report_858154.html
Aperol88
07-11-2013, 19:15
Triste, veramente triste...
Ciao, Andrea.
Inviato dal mio Sony Xperia J
berto1886
07-11-2013, 20:14
letto... concordo con gli altri che deve essere un articolo che va pubblicato nel portale per rendere ancora più consapevoli che si avvicina a questo mondo...
IlQuarto
07-11-2013, 20:44
per rendere ancora più consapevoli che si avvicina a questo mondo..
ecco, secondo me, qui c'è il punto chiave.
ho fatto una riflessione rileggendo i post e commenti... va la condivido (magari non sarete daccordo)
poco tempo fa parlavo con un mio amico, che studia biologia marina; parlavamo bene o male dell' stesso argomento..
sul marino, il bracconaggio (perché di bracconieri si deve parlare) è un fenomeno purtroppo diffusissimo.... un fenomeno alimentato dalla moda, dal prestigio, di possedere angoli di reef in casa e pesci da barriera corallina.. gli interessi economici sono notevoli.. è un bel business insomma....
una moda che colpisce ogni genere di acquariofilo, da quello che si avvicina per la prima volta, a quello che ha gia molta esperienza.
ma per quanto riguarda il dolce, la vedo all'apposto.. la vedo in maniera diversa
non cedo sia il "neofita" , quello che si affaccia per la prima volta alla disciplina, ad essere interessato al pesce rarissimo, al pesce wild, trovabile praticamente solo tra quelli di cattura.
Non credo sia nemmeno consapevole della differenze, delle peculiarità... molti non sanno neppure che pesci possiedono..
Lo vedo come una macchia dentro "la vera" acquariofilia consapevole.. una cosa fomentata da un bacino d'utenza di gente esperta....
e forse è questa la cosa più grave...
gente che da un lato è sensibile al fatto che un neon possa stare male se nuota in un lato lungo minore di tot cm, ma dall'altro ci tiene ad esibire come un trofeo un pesce catturato.. e con la cui cattura, nel tempo, si rischia l'estinzione di una specie..
(RIFLESSIONE DEL TUTTO PERSONALE)
Paolo Piccinelli
07-11-2013, 20:59
Marco, come diceva la vecchietta del carosello... Tu sbagli candeggio ;-)
Te l'ho detto anche oggi quando hai postato.
Il tono polemico con cui sei entrato a gamba tesa in primis ti fa apparire antipatico, in secundis distoglie l'attenzione dal contenuto sacrosanto del messaggio che hai scritto... Infatti poco sopra sei stato costretto a riportare al centro dell'attenzione il problema dei pesci, attenzione che era scivolata sulle polemiche.
E Dio sa quanto é utile aprire un nuovo fronte polemico sul web e a quali esiti conduce.
La notizia é sconvolgente.
Quando é nata la mia Anna 5 anni fa, "le ho regalato" un acquarietto con dentro due travancoricus... Oggi alla luce di quanto hai scritto non lo rifarei assolutamente, e come me credo chiunque sia passato di qui ed abbia letto.
Ma, e qui sta l'errore di candeggio, perché qualcuno passi di qui gli devi anche far venire voglia... Devi fargli trovare un ambiente amichevole e rilassante, dove trovano posto anche le cene, gli scherzi, la saga dellozio.
Se invece chi passa per caso trova una turris eburnea difesa da arcieri del naturalismo in cotta di maglia, arricia il naso e se ne va su Facebook dove gli consigliano "er piraggna" nella boccia o l'acquarietto da 30 litri "con dentro il nemo e la dori" #13
Sempre IMHO e sempre con la massima serenitá. :-)
gigi1979
07-11-2013, 21:21
Il testo dell'articolo è scioccante.......secondo il mio modo di vedere, in campo acquariofilo, bisognerebbe vietare la vendita e la cattura di pesci "non riproducibili in cattività" e limitare quelli di "difficile riproduzione" (come in questo specifico caso). In certi casi, catturarli costa molto molto meno che mettere in piedi una serra o vasche da riproduzione.
IlQuarto, condivido il tuo pensiero, la moda di possedere pesci wild (oltretutto pagandoli molte volte cifre esorbitanti es. pterophyllum altum) forse è piu diffusa in un acquariofilo non alle prime armi. Non condivido però, in questo caso specifico, la seguente affermazione
ma per quanto riguarda il dolce, la vedo all'apposto.. la vedo in maniera diversa
non cedo sia il "neofita" , quello che si affaccia per la prima volta alla disciplina, ad essere interessato al pesce rarissimo, al pesce wild, trovabile praticamente solo tra quelli di cattura.
il travancoricus ha il brutto difetto di essere uno tra i pesci più carini e simpatici, se un neofita che non ha letto l'articolo e non sà che sono pesci a rischio estinzione, va con il bambino in negozio e vede questi pesciolini in vasca, probabilmente esce con un acquario e 6 esemplari da ficcarci dentro senza sapere niente di come andrebbero tenuti.
IlQuarto
07-11-2013, 21:34
io penso (ma ripeto... idea personale) che al massimo al "neofita con figli al seguito" si possa attribuire la colpa (leggiamo il tutto tra virgolette) di alimentare il mercato, altrettanto disdicevole, di pesci colorati artificialmente, ed esempio..
lo vedo piu attratto verso un ramirezi dal colore blu elettrico scintillante (da 5 euro)..
piuttosto che da un locaride con un dettaglio particolare ( da un prezzo molto piu considerevole)
gigi1979
07-11-2013, 21:42
lo vedo piu attratto verso un ramirezi dal colore blu elettrico scintillante (da 5 euro)..
altro schifo che andrebbe eliminato #07!
io mi chiedo, ma perchè non esiste un CITES per i pesci?
Io più di una volta ho tirato in ballo la storia di una sorta di database.
So che diventa una cosa impegnativa e rischia di diventare a doppio taglio, ma secondo me sapere chi tiene (e riproduce) x pesce sarebbe un modo per arginare almeno internamente al forum questo fenomeno laddove questo è possibile.
Poi, personalmente leggo questo articolo con profondo rammarico. Come una sconfitta nei confronti di coloro che "Tieni i pesci in gabbia!!Gli acquari sono delle gabbie!!".
gigi1979
07-11-2013, 21:52
So che diventa una cosa impegnativa e rischia di diventare a doppio taglio, ma secondo me sapere chi tiene (e riproduce) x pesce sarebbe un modo per arginare almeno internamente al forum questo fenomeno laddove questo è possibile.
Una cosa del genere la sta facendo l'AIB con il programma di mantenimento delle specie selvatiche di Betta, credo sia una buonissima iniziativa! Il fatto di riprodurre e scambiare tra appassionati può fare si che certe specie non vengano più catturate in natura....ma oltre ai soli forum e associazioni bisognerebbe andare oltre, con censimenti e leggi per la tutela delle specie a livello mondiale. Ma cominciare a farlo qui su AP, ad esempio, può essere un inizio!
Carmine85
07-11-2013, 22:17
lo vedo piu attratto verso un ramirezi dal colore blu elettrico scintillante (da 5 euro)..
altro schifo che andrebbe eliminato #07!
io mi chiedo, ma perchè non esiste un CITES per i pesci?
Perché dopo succederebbe un casino con le riproduzioni;
Il pesce è un animale che depone centinaia di uova, pensa poi quanti ne dovresti denunciare.....inoltre il mercato collasserebbe...
Sui pesci comunque, oltre agli osteoglossidi, ve ne sono altri, acipenseridi ( storioni), poliodontidi, polipteridi, alcuni barbi allegati in appendice II e III del Cites....pesci che chi li prende non sa nemmeno che dimensioni raggiungono o per la serie "piú in là trovo una sistemazione".
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So che diventa una cosa impegnativa e rischia di diventare a doppio taglio, ma secondo me sapere chi tiene (e riproduce) x pesce sarebbe un modo per arginare almeno internamente al forum questo fenomeno laddove questo è possibile.
Una cosa del genere la sta facendo l'AIB con il programma di mantenimento delle specie selvatiche di Betta, credo sia una buonissima iniziativa! Il fatto di riprodurre e scambiare tra appassionati può fare si che certe specie non vengano più catturate in natura....ma oltre ai soli forum e associazioni bisognerebbe andare oltre, con censimenti e leggi per la tutela delle specie a livello mondiale. Ma cominciare a farlo qui
su AP, ad esempio, può essere un inizio!
Ecco, io intendevo una cosa del genere.
Abbiamo un'utenza molto ampia e secondo me potrebbe funzionare. Che poi mi pare in Killifish qualcosa si sia fatto, sbaglio?
IlQuarto ha "toccato" un argomento piuttosto importante..........ci sono due problemi:
Gli acquariofili inesperti che non hanno la minima idea di cosa acquistano.
Gli acquariofili più esperti o navigati, che allevano il pesce "da figo" per scopi tutt'altro che nobili.
I primi si bacchettano facilmente.........anche in modo feroce.
I secondi.............anche no.
Comunque:
1) Mi viene in mente di acquistare un gruppetto di travancoricus, leggo le schede, se mi accorgo che è di cattura carico questo link:http://www.iucnredlist.org/search, inserisco il nome e appare la voce Status:Vulnerable
Nell'era dell'informatica non mi sembrano passaggi difficili quindi, visto che l'offerta è legata alla domanda, Marco non si troverebbe a dover sensibilizzare.
malù hai ragione, ma se alcuni neanche fanno un semplice Cerca prima di chiedere ogni quanto una Guppy partorisce...
Che poi, esista una fetta di acquariofili "del secondo gruppo" ok.
Sono altri discorsi.
Personalmente ritengo che si debbano acquistare fondamentalmente pesci riproducibili, facilmente o meno, con l'intenzione di riprodurli.
Io almeno l'acquariofilia la vedo così.
Marco Vaccari
07-11-2013, 22:32
Paolo!.. tranquillo, non mi offendo.. come sai stiamo chiacchierando tra amici….
Il discorso del mio intervento abbastanza brusco è dovuto a tanti motivi e sicuramente già li sai..
Non riesco ad essere "politically correct"… come sai scrivevo sul Forum dal 2007, qualche anno fa si stava pensando ad un discorso di "acquariofilia consapevole" su AP.. e come sai mi hanno visto promotore di questa cosa a spada tratta!… si pensava ad un miglioramento della qualità del Portale, ma anche il fatto di passare finalmente ad un'acquariofilia finalmente consapevole…
Se ti ricordi, nel Forum di Servizio, avevo pensato alla possibilità di aprire una sezione dedicata alle specie a rischio, e in via di estinzione.. da trattare qui su AP con liste di mantenimento e specie da dare in affido…. e questo un paio di anni prima che ci pensasse AIB (cosa che per fortuna ha iniziato a fare) e qui Marzissimo, se mi legge, mi può dare ragione… Quando scrivevo queste cose, mi trattavano con sufficienza, come se fossi un alieno sulla luna… Infatti dopo che ho tentato ben tre volte, dietro le quinte, di proporre questa nuova situazione, la cosa è decaduta naturalmente… diciamoci.. non interessava a nessuno… Anche perchè c'era l'Acquabeach in programma, contatti con le ditte, importatori.. banchetti da riempire… e poi è arrivato il PetsFestival e anche qui la stessa cosa, ma ampliata al mondo del PET, per allargare il settore di riferimento….
Sempre nel dietro alle quinte, il sottoscritto proponeva una Fiera interamente dedicata all'acquariofilia, al massimo gemellata con rettili e piante, che maggiormente erano compatibili con il mondo acquariofilo.. ma… si sa.. gli affari sono affari… e allora i vertici hanno voluto allargare a cani, gatti, criceti e a tutto il mondo del Pet-shop…. e così…. addio al progetto di mantenimento specie, addio all'idea di dedicare una Fiera interamente all'Acquariofilia (accidenti….come mi sarebbe piaciuto che si dedicasse il tutto SOLO al mondo acquatico, aprendo a ditte straniere...:-)) …
…se vi ricordate, nella prima edizione dell'Acquabeach avevo partecipato anch'io, con un mio piccolo stand, dove ho portato SOLO IN ESPOSIZIONE.. diverse specie a rischio, o quasi totalmente estinte, come la vera popolazione selvatica delle Poecilia wingei "endler" (laguna de los patos north) oppure i Creninchthys bailey bailey.. ma anche Valencia letourneuxi "Pinios"…
Ho speso un sacco di soldi per quella manifestazione… e ce li ho messi io…. mi sono pagato pure tutte le cene, compresa quella finale, nonostante mi sia sbattuto per AP e per tentare di promuovere un discorso di mantenimento specie e di sensibilità ecologica…. insomma… ci credevo…
Poi il discorso si è appiattito… non si vuole fare, a livello di direttivo di AP, un vero discorso di etica acquariofila, per il semplice fatto che ai banner,alle ditte che pagano.. ai negozi che espongono al Petsfestival.. questa cosa dell'etica acquariofila, non gliene può fregare de meno.. e difatti anche quest'anno si sono visti Apteronotus albifrons in esposizione assieme a Politteridi in vaschette con l'aeratore.. pesci import senza sapere la località… fritti misti incredibili… e scene da acquariofilia di bangkok negli anni 80… direi deprimente…… ma è il Mercato… e per il mercato (con la M minuscola) i pesci sono solamente "soldi che nuotano"….
Ora, io direi, che un serio discorso di consapevolezza ecologica, per lo meno nel dolce, il marino non lo conosco (anche se so che la situazione è peggiore) non credo che si voglia seriamente fare… anzi.. non credo che si posso concretamente fare, visto l'appiattimento (al ribasso) per tentare di allargare ad una maggior fascia di pubblico… dopotutto AP è un sito di pubblicità e a chi interessa perdere utenti e clienti?.. credo a nessuno, specialmente quando un Forum è privato…
Ergo: nessuno farà mai un discorso SERIAMENTE qualitativo, altrimenti scapperebbe gente, e ci sarebbe una sorta di "selezione" nel pubblico acquariofilo che farebbe ritornare l'acquariofilia una cosa per pochi, o non per tutti… come mi ricordo, da bambino, nella metà degli anni 70… (e forse era meglio così)… Ora, permettetemi di dire, e qui sta la mia vena polemica, la "situazione del Dolce" in AP è decisamente peggiorata rispetto ad anni fa… il discorso si sta appiattendo e alla maggior parte dei nuovi utenti, ne escono e ne entrano a fiumi, non interessa un'acquariofilia consapevole…
Ma che consapevole non vuol dire far stare inalberarsi contro chi fa stare 40 neon in 40 litri (giustamente è corretto incavolarsi).. ma vuol dire AMARE LA NATURA.. e capire che abbiamo a che fare con un'industria dell'essere vivente… Poi, a differenza che nella terrariofilia.. qui non ci sono regole.. o ce ne sono poche…e spetta a noi regolarci.. ma quanti dedicano la vasca ad una specie?.. quanti si chiedono se il pesce ospitato è "endangered" soggetto ad over-fishing oppure già estinto in natura.. oppure se di allevamento, se import, o di riproduzione amatoriale?… ancora pochissimi..
Come anche sono molto pochi coloro che si informano sull'habitat della suddetta specie ospitata, sul cibo di cui si nutre in natura.. sulle caratteristiche della fascia climatica dove vivono.. o se quella specie è soggetta a restrizioni nei paesi d'origine…
Si tratta di paesi del cosiddetto Terzo mondo e quindi, anche se le regole esistono.. vengono spesso aggirate… Per esempio in Brasile esiste l'IBAMA, che dovrebbe proteggere la bio-diversità fermando molte specie alla dogana.. ma Esportatori senza scrupoli e bio-pirati sanno come raggirare il tutto.. pescando pesci in territorio brasiliano e passandoseli in battello nella vicina Guyana Francese, dove si possono aggirare i permessi…. e questo è solo un esempio….
Molto spesso si trovano in commercio Badis sp. Assam… mi dite come cavolo si fa a reperire quei pesci dato che si trovano all'interno di un Parco nazionale tra India e Tibet?….. oppure che si trovino ancora Channa aurantimaculata wild, quando la specie è soggetta ad un rigido mantenimento in patria?…
…è facile pensarlo….. il discorso è molto aperto…. vasto.. e molte cose non si sanno…
Qualcuno ha avuto occasione, per esempio, di andare in un Centro commerciale, nel reparto acquariofilo e di vedere i secchi con i pesci morti per evitare di mostrare le stragi prima dell'orario di apertura?…. i milioni di cardinali che crepano prima di arrivare nelle nostre vasche? (tutti import)…
…non so voi, ma io un pensiero me lo sono fatto….
oddio.. ho sbagliato anch'io.. anch'io ho acquistato pesci che non andavano comprati… mi sento enormemente in colpa….
Paolo Piccinelli
07-11-2013, 23:05
Marco, continui a sbagliare candeggio. ;-)
Marco Vaccari
07-11-2013, 23:24
..cambierò lavatrice…. :-)
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comunque… dato che sbaglio sempre detersivo… vi saluto!.. statemi bene!;-)
Jefri.. le guide dei pesci da non comprare sono state fatte privilegiando l'aspetto acquariofilo.. nel senso che si tratti o no di specie adatte o non adatte alla vasca domestica… poi, certamente ci sono diverse specie incluse in lista rossa perchè in via di estinzione.. ma.. credimi… le specie a rischio, o problematiche, oppure che derivano da habitat seriamente compromessi SONO CENTINAIA!!!.. e non qualche decina… In Acquariofilia dolce, non esiste CITES, se non con gli Osteoglossidi e quindi spetta solamente a noi, come acquirenti, se decidere di comprare una specie problematica in natura..
Marco Vaccari, se le guide sono fatte privilegiando solo l'aspetto acquariofilo estendiamo la cosa anche alle specie a rischio!!!
io, da TOTALE ignorante quale sono! mi farebbe molto piacere sapere quali sono le specie che sarebbe meglio non comprare perché a rischio.
Personalmente non ci conosciamo ma da come scrivi traspare un profondo rispetto e amore per il naturalismo, e ti stimo per questo. Ma, permettimi, tenendoti stretto le cose non fai peggio? Chiaro che se si semina "al vento" le cose possono crescere o meno. Ma se almeno uno il messaggio lo recepisce e mette in pratica sicuramente riuscirà a convincere qualcun altro.
..nessuno mi ha detto grazie….. ANZI!!!!!!….
per quel che può valere te lo dico io, Marco, GRAZIE!
Ho sempre letto con molto interesse le cose che hai scritto, e mi è sempre piaciuto il tuo approccio. Ma sono sicura di essere in buona compagnia qui su AP.
Sono d'accordo però anche con quello che dice Metalstorm, perchè queste conoscenze bisogna diffonderle e se uno non ci arriva, anche magari per mancanza di tempo, è utile che ci sia qualcuno che getti l'esca, semini la curiosità di saperne di più.
Secondo me non sbagli candeggio.
Su un portale vasto come questo ci dovrebbe essere posto sia per la saga dello zio che per queste informazioni, preziosissime.
Hai fatto bene a scrivere il primo messaggio in un tono un pò provocatorio, a partire dal titolo, perchè leggendolo viene la curiosità di capire cosa c'è dietro.
I pesci sono "soldi che nuotano"? Può essere, ma se qualcuno, anche provocatoriamente, non lo dice, la maggior parte degli utenti si adatta al trend generale. Io l'inglese non lo conosco bene, all'articolo non ci sarei mai arrivata da sola, mi hai fatto venire la curiosità ed ho usato un traduttore per leggerlo agevolmente.
Si può "usare" AP anche per un fine come questo. Io l'articolo al posto tuo lo farei, e poi vediamo se non si pubblica.
Marco Vaccari
08-11-2013, 15:40
ti ringrazio Miranda.. mi fa davvero piacere quello che scrivi...;-)
..purtroppo non credo che Acquaportal, dopo moltissimi ripensamenti, sia la sede idonea per affrontare un discorso acquariofilo su forti basi naturalistiche… ci ho creduto in passato, ma non ci credo più.. i motivi sono tantissimi e qualcuno l'ho scritto nel precedente messaggio…
e.. come puoi vedere, la partecipazione a questo post non è accesa e i commenti, a parte i tuoi e quelli di altri tre o quattro amici, non sono dilaganti….
…Naturalmente non sono contrario all'acquariofilia, tutt'altro… ma dopo oramai più di vent'anni di forum e associazioni, ti giuro che ho ingoiato così tanti rospi che ho solo voglia di curare bene i miei pesci, riprodurli, cedere/vendere le uova in surplus e collaborare con gruppi Killifish.. ovviamente esteri…. :-) ciao!!!! …
..e poi, come vedi, sbaglio sempre candeggio…. #06...
Ti dico anch'io GRAZIE.
Spero che scriverai l'articolo(che io leggerei con il massimo interesse) perché AP per me ne ha bisogno. #70
IlQuarto
08-11-2013, 19:05
vorrei dire la mia.
non conosco gli utenti e sono da poco iscritto al forum.
Ma attenzione: da poco iscritto, non significa poco interessato.
la discussione poteva essere molto interessante, poteva essere davvero bella.
toccava tematiche particolari e si prestava ad uno stimolante dibattito-
ma poi è stata affossata e portata fuori tema.. ma la cosa strana è che questo è stato fatto dallo stesso utente che l'ha proposta.
come puoi vedere, la partecipazione a questo post non è accesa e i commenti, a parte i tuoi e quelli di altri tre o quattro amici, non sono dilaganti….
è vero che la maggior parte dei commenti sono andati fuori tema, ma sotto un preciso dirottamento , che ha spostato l'attenzione su altro.
è diventato uno scambio di opinioni sul forum o il racconto di esperienze personali
Il tutto condito con un pizzico di quel tipico “ tono nostalgico e superiore” che mira allo screditare o a sminuire.
sapete che vi dico…. non si vuole scrivere un articolo...?
lo scrivo io!!
a me il tema interessa, la faccio, e lo faccio volentieri!
non avrò certo l'esperienza e/o le conoscenze come altri, ma ho la voglia di farlo
poi screditatemelo o criticatemelo.. ma io ci provo
Sono molto favorevole anche io ad una lista "specie protette" che sarebbe meglio evitare di comprare:-)
Marco Vaccari
08-11-2013, 20:03
..allora.. se la discussione è stata fuorviata, quello non dipende del tutto dal sottoscritto.. chi mi conosce, sa che sono una persona credo disponibile e aperta.. e il fatto che mi sia ritirato in "vita acquariofila privata" ha i suoi seri motivi e dovuti a lunghe riflessioni…
Non credo che si possa fare un articolo per tantissimi motivi, prima di tutto perchè non esistono fonti certe sulla effettiva rarefazione di un pesce…. la Natura è molto variabile, e rivela sempre sorprese… un specie che sembrava assolutamente abbondante in natura.. per svariati motivi (siccità, inquinamento, overfishing, malattie ecc..) può diventare "endangered" da un anno all'altro.. e una specie che si presume quasi spacciata in natura, se lasciata in pace per qualche anno, potrebbe riprendersi per dar vita ad una nuova (o più) popolazioni abbondanti..
Un esempio?.. il Trichopodus leerii… labirintide una volta abbondantissimo, usato anche per fini alimentari e ora estremamente raro in natura…
E poi le specie che dovrebbero essere lasciate in pace sono davvero centinaia!…. il discorso è incredibilmente complesso e variabile…
Si può seguire la UICN Red List per controllare se una determinata specie è vunerabile, ma anche lì tutto si basa su delle ricerche che sono magari vecchie.. una specie che era indicata in passato come "vulnerabile" potrebbe essersi ripresa… o magari estinta definitivamente…. chissà…
Io credo che bisogna, prima di tutto, riflettere molto prima di un acquisto… sia che un pesce sia di allevamento, che di riproduzione….
Ovviamente se si accoppano pesci di riproduzione di farm, certo.. non si deve assolutamente fare.. ma il danno all'ambiente è minore se le vittime sono Gnathonemus petersii o Pantodon bucholzi
….E' tutta una tremenda confusione.. soprattutto perché non si sa (e non si saprà mai) con certezza se una specie è "import" o di allevamento.. Soprattutto dopo che le farm europee, con la crisi, si sono messe a fare import diretto (specialmente dal Sud Est asiatico) e così nei listini dei fornitori Cechi (per esempio) compaiono sia pesci di allevamento che pesci "wild"…. (anche perchè spesso il guadagno con i Wild è maggiore.. il pesce è più colorato, bello, sano e non presenta quelle degenerazioni genetiche che sono dovute dall'imbreeding e dall'uso massiccio di antibiotici… che vengono somministrati già nei pesci giovanili per irrobustirli dalle malattie e soprattutto perchè fanno assimilare più velocemente i nutrienti dalle pareti dell'intestino e fanno accrescere i pesci più velocemente…
Vi siete mai chiesti perchè i ramirezi di allevamento sono 3,5 cm e sono già così colorati?….
E poi c'è il discorso di pesci da non comprare.. che non sono solamente quelli che diventano grandi o aggressivi.. ma quelli che hanno bisogno di cure particolari.. vasche monospecifiche.. cibo vivo specializzato.. oppure che, semplicemente, non sono pesci tropicali…
Non bisogna dimenticarsi che non tutte le specie vogliono 26°/28° costanti.. ma molti necessitano di sbalzi di temperatura stagionali.. che aiutano i pesci a maturare le gonadi e a rinforzare il sistema immunitario…
..insomma un discorso è davvero complesso…
Io credo che la cosa migliore sia acquistare/scambiare pesci di riproduzione amatoriale…. qualsiasi genere e specie sia.. e concentrarsi nelle riproduzioni… ma so che questo può scatenare un bel problema.. perchè come la mettiamo con i negozi?.. con gli importatori?… con i punti vendita?
io ho iniziato per sbaglio con gli acquari, infatti solo da tre anni "studio" quello che succede fra i vetri, Non è come avere il tamagotchi :-))
Non so... probabilmente sono tra i pochi a cui interessa prima la natura fuori dalla vasca.
Molti dicono sono un amante della natura, ho 2 cani un acquario etc per me amare la natura è non rovinarla oltre il limite. E per chi fa acquariofilia credo sia possibile.
La leggerezza delle discussioni deve convivere con articoli tecnici o osservazioni come quelle di Marco. Secondo me fa benissimo a esprimere il suo punto di vista
Ci saranno sempre i negozianti a cui chiedi sono wild o riprodotti in allevamenti e non sanno cosa dire. La differenza rimane tanta tra una scelta e l'altra
Patrick Egger
09-11-2013, 08:58
..tra una "Saga dellozzio" e l'altra… mi sento di postare cose inutili… che non servono… e che nessuno leggerà…. niente di importante, rispetto ai grandi temi che vengono affrontati nel Forum…
..per chi sa l'inglese, da un'importante testata indiana.. il titolo è di oggi, e sono i risultati di una ricerca che dovrebbe riguardare questo Portale… si tratta dell'India.. poi c'è il Vietnam, il Sudamerica, L'Africa.. l'Indonesia, eccetera eccetera eccetera…..
http://zeenews.india.com/news/eco-news/india-exported-1-5-million-endangered-fishes-report_858154.html
Inanzitutto ringrazio Marco,che ha aperto un tema molto importante e molto caro anche al sottoscritto.Oggi più che mai è importante guardare ed osservare le nostre azioni in ogni ambito in maniera olistica e responsabile.Chiudere gli occhi davanti alla realtà attuale è senz'altro la maniera sbagliata e benvengano idee costruttive e di seguito azioni responsabili.
Ho notato anche con grande piacere,che la tematica non è passata inosservata ad altri utenti e in diversi si hanno fatti qualche ragione.
L'articolo postato però secondo me non ha tanto valore,pubblicato da un periodico e la notizia si trova in mezzo a dei articoli di cricket e Bollywood.L'articolo non parla chi ha fatto questi studi,come sono stati censiti i pesci e quali dati hanno portato alle conclusioni.
CIT."The researchers also found that new species of conservation concern like 'Gonoproktopterus thomassi' (Critically Endangered) and Glyptothorax housei (Endangered) are being collected and exported to satisfy hobbyist preference for rare varieties. "
Già questa frase mi lascia molto perplessa in quanto Gonoproktopterus thomassi è un sinonimo di Hyphselobarbus (tanto vale chiamarlo Barbus a sto punto) e non mi sembra molto professionale da un punto di vista scientifico.Più curioso ancora però è il fatto,che questo pesce non l'ho mai visto diffuso nei listini dei im- o esportatori.Magari centra il fatto che raggiunge più di 30kg e non è molto adatto alla vita in acquario,oltre ad avere nemmeno un aspetto desiderato da molto persone!La rarità della specie non la metto in dubbio,ma le cause della diminuzione saranno ben diverse che il commercio acquariofilo (uso termini in italiano in quanto lingua di romanzo per eccellenza,non abbia bisogno di altre lingue spurie dove attingere vocaboli e sentenze farneticanti,per spiegare una cosa ovvia).Nell' articolo si parla solo di cifre dei pesci che sono stati esportati,ma esportati non è equivalente a catturati.In India ci sono molto bravi allevatori,meglio dire allevatrice in quanto la quota femminile è altissima,e questo non viene specificato.Solo che sono stati esportati pesci che entrano nella lista rossa.Per esempio il Labeo bicolor,quasi estinto in natura,viene esportato in grande cifre anche dai paesi dove è autoctono,ma mica sono di cattura.
La situazione dei Puntius denisoni senz'altro nel 2005 era diversa,ma ora gli esemplari in commercio arrivano prevelentemente da allevamenti in Indonesia.Anche perchè costano molto di meno dei esemplari di cattura.
La situazione dei C. travancoricus è senz'altro precaria e si deve riflettere molto sulla vendita.Specie se vengono tenuti in acquari piccoli senza scopo riproduttivo.Ma qua andiamo già a toccare un altro argomento. L'inizio della discussione mi sembra sia nato per questioni di specie rare e protezioni,non di tenere "bene " il singolo animale e le condizioni come viene tenuto.Senz'altro molto importante ,ma tocca un altro tema che merita essere rivisto,magari in una discussione a parte.
Personalmente non mi piacciono tanto le polemiche(anche se magari in questo topic iniziate in maniera un po implicita),che per scopo non hanno quasi mai un consenso,ma sarei più aperto a delle critiche,magari anche stimolanti,idee e proposte come migliorare la situazione,rimboccarsi le maniche e iniziare ognuno nel suo piccolo.
E dove mai si trova un posto migliore (almeno da punto di vista italiano)che qua su AP (sempre in ambito acquariofili),dove abbiamo ancora tante persone spesso inconsce alle situazioni attuali,ma comunque vogliose di imparare?
Spero molto che l'argomento viene ancora trattato,ma in maniera civile ed educata,restando in tema,senza guardare simpatie o antipatie o accusando delle persone ,anche perchè è il modo riflessivo fa cambiare le cose importanti!
PS:Sarei anche molto favorevole ad un bel articolo sul tema,per divulgare le problematiche e sensibilizzare di più,ma che venga fatto in maniera obbiettiva e utile per lo scopo.E spero tanto,ma poprio tanto, che parecchie persone iniziano a riflettere e di seguito ad agire per migliorare le situazioni.
Marco Vaccari
09-11-2013, 09:22
vero.. per i Puntius denisoni… ma mi sembra di aver letto che le popolazioni di allevamento sono molto meno intensamente colorate dei selvatici (la striscia rossa è meno accesa) per cui, soprattutto nel mercato americano si chiede sempre l'import, a costo di pagarlo di più……
Comunque, indipendentemente dal fatto che le specie citate nell'articolo siano magari discutibili (ad eccezione appunto del denisoni e del travancoricus) resta il fatto che il problema dell'import è davvero spinoso… lo sai bene anche tu, Patrick, ne abbiamo parlato proprio ieri al telefono… di quante specie vengano ancora importate facendole passare sotto falsi nomi, oppure richieste come "rarità"….
Ma anche un pesce comune nell'hobby e anche in natura potrebbe davvero essere messo in ginocchio da esportazioni continue e massicce….. e anche qui gli esempi sono davvero tanti.. anche perchè spesso gli habitat da cui vengono prelevati i nostri pesci d'acquario non sono in situazioni rosee… dighe, inquinamento, specie alloctone….. un caso eclatante è il Sulawesi.. invaso da tilapie…. e inquinato sempre di più… per dirne una….
insomma… il mercato del dolce esige, ormai, responsabilità…… e questa deve partire principalmente da noi, i consumatori finali… l'ultimo anello del mercato.. sempre partendo dal presupposto che è la domanda che genera l'offerta…
ciao a tutti!
Ciao Marco hai fatto bene a linkare l'articolo,grazie,,perchè proprio in tanti non ne sanno nulla di queste problematiche.....poi ognuno di noi,è consapevole che se guarda una stock list,e a fianco del nome del pesce c'è la scritta Wild,non bisognerebbe prendere quel pesce.....a me è capitato tempo fa,cercavo un trio di Aulonocara Kandeensis che trovo su una stock list WILD,ma dopo aver letto su un altro forum che è una specie in serio pericolo,non le ho più prese,ho aspettato e prese a prezzo minore e non wild....purtroppo una cosa è certa,finchè ci sarà la domanda,ci sarà anche l'offerta,c'è poco da fare.
ma la red list che ha postato malù, è attendibile? Io ho letto un pò i parametri di archiviazione,
scrivono che la revisione è periodica. Basterebbe fare una ricerca su alcune specie e confrontare con dati "personali".
O semplicemente evitare di acquistare i wild... tanto ci sarà sempre chi mette i pesci in vasche inadatte e si fa consigliare male
Marco, sai la stima che ho nei tuoi confronti ed il rispetto che porto per il tuo bagaglio di conoscenza ed esperienze in campo acquariofilo......... ma a volte mi stupisco per l'impulsività delle tue affermazioni. Riesci a focalizzare qual'è l'obiettivo ultimo di tutto lo staff di AP e dei suoi utenti più consapevoli? E' il tuo stesso obiettivo, solamente che percorriamo strade diverse, che ci(ti) portano ciecamente a crederci(ti) su sponde opposte.
Secondo te, sulla base di quanto conosci le mie esperienze passate e presenti, non credi che anch'io cerchi di salvaguardare tutte le specie che ruotano intorno a questo nostro mondo? E allo stesso modo, non fanno così anche molti di noi che tu conosci bene?
Io (come la maggior parte di noi) non sono certamente coinvolto nelle politiche aziendali e commerciali del mondo dell'acquariofilia.
Consiglio sempre la massima semplicità sia nell'allestimento che nella manutenzione.
Impianto di CO2 solo dove veramente serve, illuminazione parsimoniosa con plafoniere da 10 euro e lampade a risparmio energetico, sabbia edile da pochi euro, fertilizzazioni al minimo, piante facili e robuste, acqua di rete dove possibile, una specie a vasca e tanta biologia a sostenere la manutenzione. Fattori che farebbero inorridire parecchi negozianti "vecchia maniera" (perchè ne conosco anche altri più "illuminati").
Cerchiamo ogni giorno (nel limite delle nostre possibilità di tempo) di informare, consigliare, sconsigliare e perfezionare.
Anche la sezione "Approfondimenti dolce" è stata creata proprio per far conoscere e incuriosire. Gli articoli del portale che ogni mese si susseguono idem.
Ovviamente non si riesce a tenere un ritmo "alto e illuminato" ogni giorno. E capita che ci siano dei momenti meno brillanti di altri. Ma la volontà e l'impegno rimangono gli stessi.
Anche perchè ci sono stati e ci sono frequentemente segnali da parte di molti utenti di voler sapere di più e di voler fare le cose come dovrebbero essere fatte. Tutto sta nel cooperare tutti insieme per l'obiettivo finale: un'acquariofilia che non solo rispetti la natura, ma la aiuti a renderla migliore.
Però occorre anche comprendere che la tipologia di chi si approccia all'acquario è assai variegata.
C'è chi si vuole fare l'acquario per avere un semplice angolo di vita in salone, chi vuole approfondire la conoscenza di una specie e la vuole osservare da vicino, chi vuole allestire solo acquari di piante, chi vuole utilizzare i 5 vetri per salvaguardare specie in via di estinzione e partecipare a progetti di recupero, chi vuole studiare nei dettagli la biologia attraverso gli acquari. Il nostro compito, in questo forum, è cercare di accompagnare TUTTI a farlo nel miglior modo possibile.
Noi come AP dobbiamo avere la capacità di interloquire con un'eterogenea tipologia di utenza e portarla a ragionare in maniera intelligente e rispettosa della natura.
E ci possono essere molte strade ugualmente percorribili che portano a tutto ciò.
Quindi io difendo il mio modo di pormi nei confronti di questo mondo e vorrei farti capire che stiamo dalla stessa parte. Tu però hai perso l'entusiasmo e ti sei (forse) arreso (ma io non ci credo). Preferisci combattere questa battaglia dall'esterno. Io invece credo ancora che si possa fare meglio agendo all'interno e collaborando tra TUTTI noi. Perchè solo così la mia voce si potrà unire a quella degli altri e farsi sentire più forte e lontano.
Spero tu capisca il mio punto di vista (e quello di altri come me) e continui a informare e scrivere il più possibile e su più quanti canali possibili. Perchè il tuo contributo potrebbe essere davvero prezioso.
Affinchè il tuo (ed il nostro) obiettivo possa avere la meglio su tutto ciò che di negativo ruota attorno all'acquariofilia ;-)
ma la red list che ha postato malù, è attendibile? .........
Attendibilissima #36#
Le liste della IUCN vengono redatte sulla base degli assessment, ossia delle valutazioni che i ricercatori fanno sulle specie considerate su determinati parametri già decisi a priori (areale di diffusione, popolazioni, numero degli individui, frammentazione delle comunità, minacce reali e potenziali, ecc.).
Il problema però è che a volte l'assessment di una specie, e di conseguenza la sua categoria di rischio, rimane congelato all'anno in cui è stato considerato. Quindi se considero una specie VU (vulnerabile) l'anno X, magari dopo 3 anni è passata a categoria CR (gravemente minacciata) oppure è retrocessa a NT (quasi minacciata).
Marco, un ultimo commento.........non da acquariofilio, ma da "cinquantenne"........una cosa in particolare emerge da questo post, HAI TANTI AMICI e, nonostante tutto, molti acquariofili che ti rispettano a prescindere........non manderei tutto a puttane :-)
Quindi se considero una specie VU (vulnerabile) l'anno X, magari dopo 3 anni è passata a categoria CR (gravemente minacciata) oppure è retrocessa a NT (quasi minacciata)
è quello che pensavo però... non è solo colpa di questa lista non aggiornata. Non è semplice sapere se tutte le specie diminuiscono o spariscono. Esempio: sti ricercatori tengono d'occhio i discus.. ma può essere benissimo che specie "minori" siano trascurate.
Quindi sarebbe più utile la politica acquariofila... meno richiesta di wild
MarZissimo
10-11-2013, 15:38
Ho letto tutto molto in ritardo (oggi pomeriggio)....confermo assolutamente quanto hai scritto, tanto è vero che il discorso del progetto di mantenimento non ce lo siamo inventati dal nulla noi di AIB, e non sono solo io, ma è tutta l'associazione che ti ringrazia per i costanti input che ci hai dato #70
ti ringrazio per l'articolo da te riportato, è molto interessante ed è un peccato che non abbia avuto la rilevanza che effettivamente merita.
credo però che si possa fare molto per sensibilizzare le persone al riguardo, anche in questo forum.
ho sempre avuto l'impressione che i pesci vengano considerati animali di "serie B", non tanto dagli acquariofili, ma da autorità e spesso da negozianti.
un cane o un gatto tenuti in condizioni inumane portano a denunce, multe e sequestri, mentre un pesce rosso o un betta in una boccia o peggio pesci colorati artificialmente sono "normali".
ci sono leggi che vietano l'importazione di particolari animali esotici per la loro rarità, ma per i pesci questo discorso non vale e spesso li troviamo in bella mostra nei negozi.
sinceramente non me la sento di prendermela con chi per inesperienza avvicinandosi al mondo dell' acquariofilia, magari spinto dal negoziante stesso acquista una specie in pericolo, perchè quell' animale in negozio NON DOVREBBE ESSERCI!
questo forum a mio avviso, grazie ai consigli degli utenti più esperti, credo abbia già salvato molti animali da una morte certa data da ignoranza ed inesperienza e credo possa anche aiutare le persone a capire quali specie allevare e quali no.
sarà anche una goccia nel mare, ma da qualche parte bisognerà pur iniziare per arginare il problema. senza l'informazione adeguata l'ingnoranza farà da padrona e le cose non cambieranno mai...
Schopenhauer
13-11-2013, 00:22
Personalmente evito le specie di cattura e cerco di convincere altri a non acquistarle. Coi miei ultimi inquilini ho deciso di spendere di più per assicurarmi degli esemplari di allevamento... Credo fermamente che sia sbagliato mettere in pericolo una specie per un mero capriccio!
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Io credo che la cosa migliore sia acquistare/scambiare pesci di riproduzione amatoriale…. qualsiasi genere e specie sia.. e concentrarsi nelle riproduzioni… ma so che questo può scatenare un bel problema.. perchè come la mettiamo con i negozi?.. con gli importatori?… con i punti vendita?
Per quel che vale come la pensi io, condivido appieno.
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