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...l'articolo del mese di Dario schelfi?? Letto in due nano secondi, sparato tutto d'un fiato a tarda notte e mezzo febbricitante. Che bello vedere così tanta passione per l'acquario. Quello vero. Anche se si parla di acquascaping. Non si può certo rimanere indifferenti davanti a tanta arte, portata avanti col cervello, oltre che col portafoglio. Ne é passato di tempo dal "pesce rosso in boccia", eppure l'acquariofilia continua magicamente a stupirmi e a stupirsi, raggiungendo sempre nuove vette. Strappando poco per volta qualche segreto alla natura che però tiene per se il grosso del malloppo.
Buonanotte a tutti#70
Mirko_81
27-10-2013, 13:47
Che bello vedere così tanta passione per l'acquario. Quello vero. Anche se si parla di acquascaping.
lo dici come se l'aquascaping sia quasi da evitare :-D
a parte gli scherzi, questo è solo l'inizio di un percorso che ci porterà a capire e comprendere che l'acquascaping non è il presepe in acquario, ma un paesaggio molto naturale dove ci si impegna a creare qualcosa di armonioso e bello nel rispetto degli animali che lo popolano
comunque sono pienamente d'accordo, bellissimo articolo e ringrazio Dario per aver risposto in modo cosi positivo al mio invito :-))
Luca_fish12
27-10-2013, 14:02
Concordo con Mirko!
Io stesso fino a poco tempo fa pensavo che l'acquascaping fosse una cosa "negativa" per i pesci, ma lo stesso Mirko mi ha spiegato che con questo termine di fatto non si intende necessariamente un acquario spinto, ma solo una composizione studiata per rendere esteticamente gradevole un acquario.
Questo ovviamente può avvenire anche in acquari che rispettano a pieno le esigenze degli animali allevati! :-)
Basta solo spiegare questa grande differenza e spingere per l'allestimento gradevole di acquari adatti ai pesci, non per forza spinti e inospitali ;-)
l'acquascaping non è il presepe in acquario, ma un paesaggio molto naturale dove ci si impegna a creare qualcosa di armonioso e bello nel rispetto degli animali che lo popolano
Invece intendevo proprio questo:-) lacquascaping portato avanti con la testa! Mi piacciono tantissimo le composizioni simil ADA. E nel momento in cui si mette insieme un ambiente idoneo ai pesci con l'arte della composizione su fa il botto:-)
Concordo con Mirko!
Io stesso fino a poco tempo fa pensavo che l'acquascaping fosse una cosa "negativa" per i pesci, ma lo stesso Mirko mi ha spiegato che con questo termine di fatto non si intende necessariamente un acquario spinto, ma solo una composizione studiata per rendere esteticamente gradevole un acquario.
Questo ovviamente può avvenire anche in acquari che rispettano a pieno le esigenze degli animali allevati! :-)
Basta solo spiegare questa grande differenza e spingere per l'allestimento gradevole di acquari adatti ai pesci, non per forza spinti e inospitali ;-)
Verissimo, il fatto è che spesso si tende ad "etichettare" le cose, invece parlandone e capendole se ne scoprono lati e sfumature.
Occorre precisare una cosa, se Ale diceva giustamente che una vasca naturale va saputa progettare, queste richiedono un impegno ancora maggiore per soddisfare estetica ed esigenze degli ospiti.
Mi ha fatto sorridere quando ha iniziato a parlare con leggera ironia delle attrezzature ADA:
E poi ci sono gli attrezzi. Guai a chiamarle forbici, si chiamano scissors. Non sono normali, no, sono in acciaio, ma non in acciaio comune, un acciaio unico al mondo, degno della più antica Katana, non ne troverai di eguali da nessuna altra parte.
E poi le forme… Un miliardo di forme diverse, a punta dritta, obliqua, arrotondata, trapezioidale, oblunga, a mezza luna, a fase ascendente, discendente….:-D:-D#25#25
In effetti Dario ha voluto fare un pò dell'ironia sui metodi ADA, ma dietro l'ironia, si cela una leggera sfumatura di verità.
Siamo tutti d'accordo che Amano ha cambiato lo stile e il modo di vedere e allestire un acquario, ma è anche vero che ha speculato molto..diciamo anche parecchio sui suoi prodotti, e dai!
Si può fare ad esempio anche a meno di quella specie di rastrello per dare la giusta forma al substrato in fase di allestimento, si potrebbe appunto anche fare a meno di 12 tipi di pinze o forbici per piantare e potare le nostre piante (per drammatizzare un pò, io uso le forbicine per le unghie dei piedi, e come pinza per piantare uso la pinza per girare la carne al barbeque, è perfetta!), oppure si potrebbe anche fare a meno per un acquario con vetri dello spessore di 4mm usare vetri superextrachiaro lucidati a filo dai migliori artigiani giapponesi (ma che differenza fa al di sotto dei 10mm utilizzare un extrachiaro al posto del normale float?? Neanche si nota proprio la differenza!!) Scusate, ma ho voluto approfittare della situazione per levarmi questo peso da dosso#18
Per prima cosa permettetemi di ringraziare Mirko e Marco per l’opportunità che mi hanno dato.
Scrivere su Acquaportal mi ha riportato indietro di qualche anno ed è sempre un piacere condividere un po’ del tempo libero con gli amici di vecchia data.
Chi mi conosce sa bene che non amo prendermi sul serio.
L’acquariofilia è e resta una piccola isola felice in cui dare sfogo alla propria fantasia ed al proprio modo di essere ed in quest’isola mi piacere non tirarla troppo per le lunghe, insomma mi piace fare il saltimbanco, a volte in maniera irriverente.
E’ ovvio che il mio breve scritto è una presa in giro in primis al sottoscritto e con lui anche a tutti i seguaci dell’acquario di piante che a volte si dimostrano un po’ troppo impettiti.
A parte questo credo ci siano tante verità, specialmente sul tema dell’aquascaping.
Io mi sono sempre occupato di aquagardening, quasi mai di aquascaping eppure gli ultimi anni sono stati monopolizzati da questa “branca” del nostro hobby, forse in maniera troppo estrema ed, a modo mio, ho voluto scherzarci su.
La stessa irriverenza l’ho (indegnamente) usata per prendere in giro ADA e Mr Amano che, comunque la si pensi, ha rivoluzionato il mondo dell’acquariofilia ed il concetto stesso di acquario.
A parte questo spero davvero che, insieme a qualche risata, il mio articolo riesca a fornire anche alcuni spunti di riflessione sul futuro dell’aquagardening italiano, che, a mio avviso andrebbe fatto più col cuore ed un po’ meno con i vetri in extrachiaro.
Occorre precisare una cosa, se Ale diceva giustamente che una vasca naturale va saputa progettare, queste richiedono un impegno ancora maggiore per soddisfare estetica ed esigenze degli ospiti. esattamente :-)
A parte questo spero davvero che, insieme a qualche risata, il mio articolo riesca a fornire anche alcuni spunti di riflessione sul futuro dell’aquagardening italiano, che, a mio avviso andrebbe fatto più col cuore ed un po’ meno con i vetri in extrachiaro.
più testa e cuore, e meno vaschette fotocopia... e sopratutto più coltivazione e meno composizione "pronta a portar via". :-)
A saperlo che era stato aperto questo topic non ne avrei aperto uno uguale!!!
:-))
Anch'io l'ho letto a notte fonda l'articolo di Dario Schelfi, si vede che la notte porta consiglio, e qui gli rinnovo i complimenti (non solo per questo articolo, ma anche per gli altri che in questi anni ho letto) :-).
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