Valentina93
30-07-2013, 23:56
Girando per la rete, ho trovato questo piccolo testo sull'acquariofilia che mi ha colpito molto, ma soprattutto mi ci sono ritrovata nei suoi pensieri, così ho voluto condividerlo :-)
:"Mi soffermo a riflettere ad un mondo a me molto caro: l'acquario
Konrad Lorenz scrisse questa frase:
<<Davanti all'acquario sì può star delle ore assorti in fantasticherie, come quando si contemplano le fiamme del caminetto o le rapide acque di un torrente. E si imparano molte cose durante questa contemplazione.>>
Questo messaggio in particolare mi colpisce perché rispecchia ciò in cui credo, essere assorti nell’osservazione di un qualcosa, senza intervenire direttamente, senza modificare con la “forza” quello che si è creato, ma farlo dolcemente con rispetto, questo concetto vale tanto per un acquario quanto per Madre Natura stessa, rimanere in silenzio in prossimità di un corso d’acqua, osservare una pietra che fa da palcoscenico ai giochi amorosi delle rane ma allo stesso tempo offre refugium a una miriade di avannotti e insetti che in simbiosi vivono dentro e fuori l’aqua, al contempo ad un mio minimo accenno, ad un mio passo in pochi secondi tutto tace, è silenzio… pescetti e rane trovano rifugio fra le radici delle piante e la fontinalis che riempie questo mondo fatto di acqua e vita.
Non so se riuscite a carpire la “calda” essenza delle frasi, paragonare l’osservazione di un acquario, di un mondo seppur “artificiale” ad un torrente, alla bellezza delle fiamme di un fuoco seduti a terra di fronte all’acquario, cercando di non disturbare la vita al suo interno, osservare i comportamenti di dominanza e sudditanza all’interno di un gruppetto di ciclidi, i movimenti studiati dal maschio per attirare una femmina in un corteggiamento che porta poi alla fecondazione delle uova alla rinascita della vita, all’inesperienza di una mamma che alla vista degli avannotti li preda o che scaccia qualsiasi intruso provi ad avvicinarsi ai suoi piccoli.
Il tema "contatto" tra mondo acquatico e mondo umano/terrestre è anch'esso carico di significato perchè ha l'intento di coinvolgere le parti, di mettere a nudo i sentimenti, di far esternare le proprie sensazioni.
Questa a mio modesto parere è la parte che innalza la "passione", l'acquariofilia, perchè ci porta ad osservare con maggior attenzione, più profondamente il mondo acquatico creato, come quando ad esempio ci prodighiamo per capire che malattia possano avere i pesciotti, quando cerchiamo di offrire loro il miglior mangime e la migliore sistemazione "chimico-fisica", statene certi che verremo ripagati e tanto anche...
Posso raccontare una bella situazione creatasi all'interno dell'acquario comunitario (quello degli Scalari per intenderci).
Oramai la coppia ha imparato a riconoscermi, e quando mi vede arrivare si avvicina di fretta al vetro anteriore.
Nei giorni in cui la femmina, avendo deposto, doveva badare alle uova, il maschio per farla mangiare le dava il cambio nella ventilazione e protezione delle stesse, quando la femmina si era nutrita a sufficienza, tornava dalle sue uova e il maschio poteva a sua volta cibarsi.
Sono scene che ti rimangono impresse a lungo, perchè ci fanno capire che il mondo "Acquario" pulsa di regole, di "affetti", di "effetti", di strategie, in una parola di VITA!"
http://s24.postimg.cc/lh8d6ulcx/544769_370514819724811_1692061661_n.jpg (http://postimg.cc/image/lh8d6ulcx/)
:"Mi soffermo a riflettere ad un mondo a me molto caro: l'acquario
Konrad Lorenz scrisse questa frase:
<<Davanti all'acquario sì può star delle ore assorti in fantasticherie, come quando si contemplano le fiamme del caminetto o le rapide acque di un torrente. E si imparano molte cose durante questa contemplazione.>>
Questo messaggio in particolare mi colpisce perché rispecchia ciò in cui credo, essere assorti nell’osservazione di un qualcosa, senza intervenire direttamente, senza modificare con la “forza” quello che si è creato, ma farlo dolcemente con rispetto, questo concetto vale tanto per un acquario quanto per Madre Natura stessa, rimanere in silenzio in prossimità di un corso d’acqua, osservare una pietra che fa da palcoscenico ai giochi amorosi delle rane ma allo stesso tempo offre refugium a una miriade di avannotti e insetti che in simbiosi vivono dentro e fuori l’aqua, al contempo ad un mio minimo accenno, ad un mio passo in pochi secondi tutto tace, è silenzio… pescetti e rane trovano rifugio fra le radici delle piante e la fontinalis che riempie questo mondo fatto di acqua e vita.
Non so se riuscite a carpire la “calda” essenza delle frasi, paragonare l’osservazione di un acquario, di un mondo seppur “artificiale” ad un torrente, alla bellezza delle fiamme di un fuoco seduti a terra di fronte all’acquario, cercando di non disturbare la vita al suo interno, osservare i comportamenti di dominanza e sudditanza all’interno di un gruppetto di ciclidi, i movimenti studiati dal maschio per attirare una femmina in un corteggiamento che porta poi alla fecondazione delle uova alla rinascita della vita, all’inesperienza di una mamma che alla vista degli avannotti li preda o che scaccia qualsiasi intruso provi ad avvicinarsi ai suoi piccoli.
Il tema "contatto" tra mondo acquatico e mondo umano/terrestre è anch'esso carico di significato perchè ha l'intento di coinvolgere le parti, di mettere a nudo i sentimenti, di far esternare le proprie sensazioni.
Questa a mio modesto parere è la parte che innalza la "passione", l'acquariofilia, perchè ci porta ad osservare con maggior attenzione, più profondamente il mondo acquatico creato, come quando ad esempio ci prodighiamo per capire che malattia possano avere i pesciotti, quando cerchiamo di offrire loro il miglior mangime e la migliore sistemazione "chimico-fisica", statene certi che verremo ripagati e tanto anche...
Posso raccontare una bella situazione creatasi all'interno dell'acquario comunitario (quello degli Scalari per intenderci).
Oramai la coppia ha imparato a riconoscermi, e quando mi vede arrivare si avvicina di fretta al vetro anteriore.
Nei giorni in cui la femmina, avendo deposto, doveva badare alle uova, il maschio per farla mangiare le dava il cambio nella ventilazione e protezione delle stesse, quando la femmina si era nutrita a sufficienza, tornava dalle sue uova e il maschio poteva a sua volta cibarsi.
Sono scene che ti rimangono impresse a lungo, perchè ci fanno capire che il mondo "Acquario" pulsa di regole, di "affetti", di "effetti", di strategie, in una parola di VITA!"
http://s24.postimg.cc/lh8d6ulcx/544769_370514819724811_1692061661_n.jpg (http://postimg.cc/image/lh8d6ulcx/)