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Visualizza la versione completa : Scalari: depongono regolarmente ma non sono mai riuscito


cicos
29-04-2006, 18:39
Rispondo qui alla domanda fatta da Aragorn pensando che questa sia la sede più consona e possa essere utile e più facilmente ritrovata anche da altri utenti: http://acquariofilia.biz/viewtopic.php?p=641230#641230

Che spettacolo quelle vasche...ti posso chiedere un consiglio?ho una coppia di scalari che depone regolarmente ma nn sono mai riuscito a portare a termine una "covata" le uova sono di color ambrato e i genitori si occupano di loro ma nn passano la notte...in vasca ho solo 5 scalari ciao

Come noto in natura gli scalari (come molti altri ciclidi) hanno cure parentali, cosa che accade di rado in cattività, nella
quale molto spesso succede che i genitori divorano le uova dopo la deposizione o peggio gli avannotti nati da poco. Ci sono
diverse teorie a tale riguardo, una di queste è quella della degenerazione verso la cura della prole a causa degli
allevamenti artificiali. Li le uova vengono portate via per assicurare il più alto numero di avannotti, per questo motivo
interi ceppi di scalari non sviluppano meccanismi di inibizione, diventando cattivi genitori non avendo mai a loro volta
avuto le cure dai propri, altro motivo potrebbe essere dato dalla presenza di altri individui nella vasca che possono far
aumentare la tensione a tal punto da far ritenere la covata in pericolo, a questo punto il pesce decide che è meglio nutrirsi
delle proprie uova (o avannotti) e stare in forma per una prossima riproduzione piuttosto che lasciarle in pasto ad ipotetici
predatori. Ci sono pero casi in cui coppie di scalari si rivelano degli ottimi genitori portando avanti la prole con successo
fino allo svezzamento. Un mio consiglio è quello di tentare sempre la riproduzione naturale, insieme ai propri genitori (tra
l'altro molto spettacolare). Se dopo due o tre tentativi i genitori si ostinano a divorare le uova allora sarà il caso di
farle sviluppare in separata sede. Per fare questo prima di tutto è necessario che le uova siano state deposte su di un
materiale asportabile, come un cono oppure una foglia (se deposte sul vetro e inutile tentare di rimuoverle senza
danneggialre), se in acquario ci sono piante a foglia larga è molto probabile che è prorpio su queste che avverrà la
deposizione. A deposizione avvenuta, magari dopo qualche ora per essere certi che siano state tutte fecondate, si provvede al
trasloco, senza però mai tenere le uova fuori dall'acqua. Io personalmente uso una piccola vasca in plexiglass di circa 2 lt da far galleggiare nell'aquario principale. In questo periodo somministro un antibiotico a largo spettro per eventuali attacchi batterici, uso mezza compressa di bactrim
forte per 2 litri d'acqua una-tantum, con sostituzione di circa il 30% d'acqua almeno una volta al giorno, utilizzando la
stessa acqua della vasca principale. Durante il periodo che precede la schiusa se ci sono uova che presentano una colorazione
bianco latte (uova non fecondate) dovranno essere rimosse immediatamente con un pò di pazienza ed attenzione magari con
l'aiuto di una pinzezza ed una pipetta per asportarle, in natura sono gli stessi genitori che provvedono a rimuoverle.
Una volta schiuse i piccoli rimangono per qualche giorno quasi statici consumando il nutrimento del loro sacco vitellino, in
questo periodo che dura circa una settimana, il cambio d'acqua l'ho aumento fino al 50/70 % facendo attenzione a non buttare
anche i pesciolini, e somministro anche qualche goccia di infusore per avannotti di pesci vivipari, non come alimento ma per
far si che si formino micro organismi utili al loro futuro e iniziale nutrimento. Dopo qualche giorno cominciano a nuotare
ed inizio ad alimentarli con napuli d'artemia viva e solo ancora per qualche giorno gli infusori. Dopo una decina di giorni
comincio lo svezzamento unendo di tanto in tanto poi sempre più spesso cibo in scaglie polverizzato finemente (esiste anche
dell'apposito mangime secco micron) variando saltuariamente con chironomus congelati finemente tritati. Man mano che gli
scalari crescono li suddivido in altri acquari di sviluppo e dopo circa un mese sono (come da foto: foto1 (http://www.acquariofilia.biz/allegati/02_647.jpg), foto2 (http://www.acquariofilia.biz/allegati/01_132.jpg)) dei veri e propri
scalari in miniatura. ;-)

NPS Messina
03-05-2006, 14:10
Spostato nella sezione adatta.
:-)

-Aragorn-
03-05-2006, 17:31
grazie cicos per la tua super ed esauriente risposta :-))

4Angel
04-05-2006, 18:45
Molto esauriente... Ma personalmente preferisco la ripro naturale. E' vero che in letteratura si trova il fatto che interi ceppi di scalari non sviluppano meccanismi di inibizione, diventando cattivi genitori non avendo mai a loro volta
avuto le cure dai propri genitori, così come è assolutamente vero il fatto dei predatori, così come è vero che, secondo la mia personalissima esperienza forse basterebbe un pò di impegno in più. Per me è impareggiabile vedere come questi pesci curano la loro prole, e non mi interessa se ho dovuto perdere qualche ripro per farli abituare, o se ho dovuto togliere tutti i pesci a parte i cory e gli oto, o se ho dovuto tenere la conducibilità mai sopra a 150 us, o se ho dovuto farmi una luce notturna ma ci sono riuscito, nonostante la mia coppia venga da allevamenti. Ovviamente il risultato numerico non è mai al top ma non mi è mai interessato. E' solo un'opinione personale, of course....

massi
05-05-2006, 00:33
Daccordo con 4Angel, anche se in effetti in alcuni casi l'unica possibilità è la ripro artificiale. Credo però che due o tre deposizioni siano un po' pochine per stabilire che
una coppia non sia adatta alla cura della prole. Potrebbero essere necessarie anche una
decina di deposizioni prima che inizino le cure parentali, soprattutto se la coppia è giovane.

cicos
10-05-2006, 15:13
Come ho gia citato nel primo post ovviamente la soddisfazione che deriva nel vedere -nonche riuscire- a far riprodurre scalari che siano allevati dai genitori è assolutmente impagabile.
Io personalmente ho avuto diverse coppie riproduttrici, in alcuni casi i genitori portavano avanti la prole con successo, anche se di numero limitato rispetto alla schiusa separata, ma alcuni riproduttori si sono sempre ostinati nel divorare le uova.
Alcuni studiosi ipotizzano addirittura che abbiano avuto una degenerazione genetica, causa gli allevamenti intensivi.
Concordo appieno con massi che due o tre volte come detto potrebbero essere effetivamente pochini come tentativi si può tranquillamente per questo tentare anche più volte, ma se la coppia riproduttrice in questione manca di quell'istinto di protezione e cura verso la prole credo ci siano ben poche cose da fare: una volta controllato che i valori fisico-chimici dell'acqua soddisfino le esigenze della specie, una volta che ci si accerta che non ci siano elementi di disturbo (come altri pesci o eccessivo movimento nei dintorni della vasca), una volta che si è sicuri che i pesci godino di buona salute derivante anche da una buona e variata alimentazione, restano ben poche cose da fare al di la di un impegno più o meno eccessivo.

4Angel
11-05-2006, 16:35
Su questo siamo d'accordo... Ma devono essere stati rispettati tutti i parametri che dici tu... E se non ci si riesce io consiglio l'OTRAC, ho avuto degli ottimi ed insperati risultati da coppie che in vasche tradizionali non ne volevano sapere di portare avanti le ripro. Bada bene, sono solo esperienze personali.