Mel
14-01-2013, 04:53
Questo post vuol essere una breve introduzione all'habitat dei ramirezi e una semplice traccia per l'allestimento di un acquario a loro adatto, costantemente aggiornata con i vostri suggerimenti :-)
Del pesce e della sua (facile) riproduzione ormai sappiamo tutto, grazie alle schede qui sul forum e in giro per la rete.
Una cosa si può aggiungere: i Ramirezi hanno la fama di essere pesci delicati. Non c'è niente di più falso. Disponete un acquario simile al loro ambiente naturale, e vi accorgerete che sono pesci dalla tempra di ferro!
Visto quindi l'importanza dell'ambiente per i nostri amici pinnuti, andiamo a scoprire il suo habitat naturale, e come creare una vasca adatta ad ospitarli al meglio.
Habitat
I Ramirezi sono orginari del bacino dell'Orinoco, tipicamente delle zone allagate o paludose poste vicino ai corsi d'acqua, tipiche della zona in prossimità del delta, oppure di affluenti minori dove l'acqua è relativamente bassa.
Solitamente si tratta di zone dalla corrente debole e forte insolazione, in cui è presente una vegetazione molto rigogliosa, e con un terreno per lo più limaccioso e pieno di detriti soffici, dove i Ram "razzolano" continuamente in cerca di cibo.
Intervallate alle zone limacciose si trovano spesso aree con un folta vegetazione erbosa (echinodorus tenellus oppure piante palustri o addirittura erbacee parzialmente sommerse) e galleggiante (ninfee), oltre alla onnipresente cabomba e a meno diffuse echinodorus.
http://imageshack.us/a/img843/143/dsc0476820cw.th.jpg (http://img843.imageshack.us/img843/143/dsc0476820cw.jpg)http://imageshack.us/a/img16/6408/dsc0946320cw.th.jpg (http://img16.imageshack.us/img16/6408/dsc0946320cw.jpg)http://imageshack.us/a/img171/8393/picture2032920cw.th.jpg (http://img171.imageshack.us/img171/8393/picture2032920cw.jpg)
http://www.youtube.com/watch?v=L05gM9OGTvo
Le acque calme, il clima tropicale (con la stagione delle piogge) e la forte insolazione fanno sì che queste pozze o lenti ruscelli abbiano una forte stagionalità, e raggiungano nei periodi più caldi anche profondità piuttosto basse (15/20 cm) e temperature molto alte (fino a 30/32°, mentre l punte minime sono di 26°).
L'acqua è sempre estremamente tenera (KH da non misurabile fino a un massimo di 3-4), con una netta tendenza all'acidità anche per via degli acidi umici presenti nell'acqua, con valori che tendono a variare molto in base alla stagionalità (pH da 4.5 fino a 7.2 al massimo). Le acque sono solitamente limpide e solo leggermente tendenti al giallo.
In particolare il ph (al di sotto del 6) e alzando la temperatura si riprodurranno le condizioni naturali per cui i pesci si sentiranno spinti alla riproduzione. Per evitargli uno stress continuo si potrebbe tenere una "condizione di crociera" intermedia, con una temperatura di 27/28° e una acidità intorno al 6/6.2, ma questo risulta un consiglio molto indicativo in caso di esemplari provenienti da molte generazioni di allevamento.
Un ecosistema in 5 vetri
Questa parte deriva molto dalla mia esperienza personale, ma con l'aggiunta della saggezza di internet e facendo tesoro delle mie e vostre disavventure qui spesso riportate cercherò di dare una indicazione di massima su cosa serve per far stare al meglio i nostri cari Ram.
Punto 0: la vasca. Non piccola. Si legge che i ram possono vivere già con "50L per una coppia". Tendenzialmente è vero, ma si tratta di una affermazione imprecisa: come per tutti i ciclidi nani e gli altri pesci territoriali, più che il litraggio è importante la dimensione della base. Diciamo che 60x30x30 è la dimensione minima che si possa prendere in considerazione. Si tratta però di una forzatura perchè si obbliga la coppia a convivere sempre a stretto contatto, e questo può essere un problema nei periodi in cui uno dei 2 esemplari dovesse mostrarsi più aggressivo. A volte infatti può capitare che il maschio insegua la femmina continuamente, stressandola tantissimo.
Preferite vasche con un lato lungo di almeno 80cm, e preparate molte barriere visive. Meglio quindi vasche lunghe e larghe, mentre non è necessario che siano alte oltre 35/40cm (a meno che non piaccia a voi, ovviamente). Per tenere due coppie serve una vasca lunga almeno 120cm, con molti nascondigli e una netta separazione visiva al centro. Quindi a meno che non siate dei rockfeller è meglio fare una coppia sola.
PUNTO 1: il fondale.
Quoto Davide che ha fatto una spiegazione molto dettagliata.
IL SUBSTRATO PER UNA VASCA DI RAMIREZI:
substrati non adatti: devono essere scartati tutti quei substrati particolarmente spigolosi o taglienti che possano rovinare l'apparato boccale, non sono adatti quindi molte forme di flourite (red, dark, classica).
è da scartare anche l'onyx sand essendo un substrato ricco di carbonati e studiato per l'acquario di piante provoca un innalzamento dei valori di ph kh e gh.
sabbie edili in cui sono presenti molti carbonati, vale il discorso fatto per l'onyx sand.
substrati che si possono usare:
piccola premessa, i fondi che andrò ora a descrivere possono essere usati, ma il fatto che possano essere usati non fà di tutti loro i substrati ideali di allevamento.
qual'è il substrato ideale? i mikrogeophagus come dice appunto il nome sono dei piccoli geophagus, sono dei ciclidi "filtratori" ingeriscono boccate di substrato lo ruminano in cerca di piccoli invertebrati, larve, piccoli crostacei, vermi o quant'altro sia commestibile.
una volta trovati vengono ingeriti e lo scarto viene sputato oppure passa attraverso le branchie.
vista questa loro caratteristica il fondo da preferire è che sia con la minore granulometria possibile per non danneggiare bocca e lamelle branchiali.
-sabbia sugar size: PRO è sicuramente il fondo ideale per le loro caratteristiche di filtratori e scavatori (si scavano), le piante riescono facilmente a radicare e se usata in modo adeguato NON produce anossia se usato nella giusta maniera, lo strato ideale è sui 3/4/5cm oltre i quali è meglio non andare.
CONTRO: come detto sopra, uno strato di 5cm non produce sacche anossiche, oltre tale spessore si incorre in tale rischio.
le melanoides tubercolata possono essere un utile supporto a tenere la sabbia smossa, rispetto agli organismi bentonici marini che riescono ad occupare anche strati più profondi di fondo le melanoides oltre una certa profondità non riescono a "lavorare".
-ghiaino: PRO buon substrato, è inerte e smussato è preferibile usare quello a granulometria più sottile, ottimo quello da 1 o 2 mm permette un buon radicamento delle radici.
CONTRO permette ai ramirezi di scavare abbastanza agevolmente risulta più difficoltoso far passare i grani attraverso le branchie.
-Flourite Black Sand: PRO buon substrato, mantiene il ph inalterato ha una granulometria sottile, permette una buona crescita delle piante.
CONTRO dato l'alto tasso di elementi nutritivi presenti, che lo rende molto adatto agli acquari di piante può portare ad un innalzamento della conducibilità.
-Terre allofane: fanno parte di questa categoria fondi come Akadama, Wave master soil, nature soil, aquasoil ecc....
PRO si caratterizzano in genere per un ph neutro (6,5/6,9) e da un elevata capacità di scambio cationico (Ca++, K+, Mg++, NH4+, Fe+++ ecc...), ovvero quella capacità che un substrato ha di scambiare gli elementi nutritivi tra le particelle del terreno e le radici delle piante.
le terre allofane tendono quindi in un primo periodo a incamerare tali sostanze fino a saturazione, una volta raggiunta la saturazione queste iniziano ad essere rilasciate alle radici. in questa prima fase si vede quindi un abbassamento dei valori di kh e gh non sempre costanti e per un periodo che può essere più o meno lungo.
sono ottimi substrati per la crescita delle piante ed essendo microporosi anche per i batteri.
CONTRO: granulometria, anche il substrato più fine può risultare grosso per i ramirezi, più sono grossi i grani più risulta difficile da scavare, i comportamenti tipici della specie vengono in qualche modo edulcorati.
il fondo come detto deve essere fatto maturare e in questa sua fase assorbe la durezza non in modo costante e sopratutto creando differenze anche notevoli tra Kh e Gh che deve essere monitorato costantemente, più viene saturato in fretta e più si rischia che il granulo tenderà a sfaldarsi velocemente.
ancora più importante è come questi fondi vengono usati, con un pH dell’acqua ben al di sotto la neutralità (in particolare sotto ph 6) la CSC (capacità di scambio cationico) diminuisce drasticamente la conseguenza è che quello che era legato torna in soluzione, mentre ciò che è in soluzione non viene più legato.
avere cambiamenti repentini del pH in una vasca con akadama o altre terre allofane possono comportare pericolosi squilibri in vasca.
sono ottimi fondi per le piante e i plantacquari in genere, non si devono usare con faciloneria ma è meglio informarsi bene prima di usarli.
PUNTO 2: piante e luce.
Una buona base può essere una combinazione di echinodorus di media/grande dimensione e una o 2 isolette di tenellus come "pratino. Nell'ambiente naturale sono presente anche molte piante a stelo, come cabomba (acquatica e furcata) e mayaca. Se scegliete di mettere il tenellus lasciate ampi spazi non coperti dal prato, serviranno soprattutto per la deposizione. Al tempo stesso ai ram piacerà pascolare anche nelle zone erbose, in particolare laddove il prato si infittisce maggiormente catturando i detriti.
Una ninfea se avete un acquario aperto è sicuramente molto bella. Se invece non avete lo spazio potete usare come galleggiate del ceratophillum o della lemna minor (anche se non fanno parte dell'habitat naturale). Abbiate cura di far sì che le parti coperte dalle galleggianti non siano troppe, o le altre piante (soprattutto se avete scelto tenellus o furcata) potrebbero soffrirne.
Per queste piante una illuminazione di 0.6W/L è sufficiente, e dovrebbe rapressentare, con la sua illuminazione marcata ma non troppo forte, una buona approssimazione dell'ambiente originale. Oltre non serve, e come al solito se la luce è troppa, fa soprattutto danni (favorisce le alghe e spaventa i pesci).
Ricordate sempre che fare un acquario è come fare una torta, e la luce è come la farina: se ne mettere di più dovete aggiungere altre uova, altro cioccolato, altro latte etc. Quindi non imbarcatavi in imprese troppo complesse se non siete sicuri di voler avere a che fare con fertilizzazioni giornaliere di 6 o 7 prodotti, co2, potature settimanali, etc.
PUNTO 3: i pesci
Si tende a considerare i Ram poco "choosy" nella scelta del compagno/a. Mettete insieme un maschio e una femmina e nel caso di esemplari di allevamento non avrete mai problemi nel formare la coppia. Questo è vero sì e no. La coppia probabilmente si formerà e tenterà di riprodursi almeno qualche volta, ma è molto facile che in coppie formate forzosamente si verifichino episodi di violenti inseguimenti. L'ideale è prendere un gruppetto di 4-5 esemplari giovani e selezionare una coppia, come si fa con gli scalari.
I Ramirezi al contrario di quanto si sente spesso dire, non fanno harem come altri apistogramma, ma fanno coppie "stabili" (o quasi).
Per quanto riguarda gli altri pesci, siccome i Ramirezi popolano la parte bassa della vasca, potrebbero avere problemi di competizione sia alimentare che territoriale con i corydoras. Evitateli se la vostra vasca ha una base inferiore a 80x30, altrimenti prendentene pure un gruppetto osservando le solite regole necessarie per i cory (almeno 5 esemplari tutti della stessa specie). Nel caso non soddisfiate le dimensioni minime dell'ambiente preferitegli piuttosto degli Otocinclus (Vittatus, Macrospillus, oppure Affinis).
Gli Otocinclus sono pesci però molto delicati, che necessitano di vasche molto stabili e di una dieta ad hoc, con molti alimenti a base vegetale e almeno un paio di volte a settimana una fettina di zucchina sbollentata o di cetriolo. (se vi interessano questi pesci approfondite l'argomento sulla dieta, è importante).
Altri pesci "comprimari" (piccoli caracidi di branco) che vivono nella stessa zona dei ramirezi sono i Pristella Maxillaris e gli Aphyocharax erythrurus. Consiglio un gruppo piuttosto nutrito (10 esemplari o più) di quelli che più vi piacciono.
Se puntate alla riproduzione, invece, mettete solo la coppia con al massimo qualche otocinclus. I Ram che si trovano nei negozi di solito provengono da generazioni e generazioni di allevamento, e se disturbati da altri pesci fanno molto in fretta a dimenticarsi come gestire le cure parentali.
Non togliete mai la prole ai novelli genitori: lasciate che gestiscano le cure parentali. Casomai aiutateli nel farlo, ma cercate di evitare riproduzioni continue che possono diventare fonte di forte stress per i pesci. Eventualmente se nessuna riproduzione va a buon fine, e i pesci continuano a riprovare incessantemente, potete limitare le riproduzioni abbassando la temperatura a 26° e alzando il ph verso 6.5, condizioni nelle quali i pesci si sentono meno stimolati.
Punto 4: Il layout
Legni di torbiera e piante disposte a cespuglio sono l'ideale, perchè è importante che sia soprattutto pieno di nascondigli. Ho già detto "pieno di nascondigli"?
I sassi ovviamente sono a discrezione dell'acquariofilo, ma fate molta attenzione che non siano calcarei. Inoltre evitate le noci di cocco: al contrario di altri ciclidi, non ne faranno uso.
Punto 5: gli accessori
Cose che possono fare comodo sono sicuramente:
la torba (per acidificare), meglio quella in pellet che ambra l'acqua un po' meno,
la CO2 (sia per fertilizzare che per acidificare), ma se non si è scelta una vegetazione spinta è meglio usare solo la torba
il cavetto riscaldante, per sfruttare al meglio il potenziale effetto biologico del fondo, ed evitare zone anossiche
Scusate il papiro e spero che sia utile a qualcuno :-))
In bocca al lupo con le vostre avventure acquariofile! :-))
Alcune fonti
http://www.youtube.com/watch?v=LpGyXBNpERw
http://www.youtube.com/watch?v=LpGyXBNpERw
http://www.youtube.com/watch?v=L05gM9OGTvo
http://www.natureaquarium.it/america/sud/sei.htm
http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=99742
http://www.aquatic-experts.com/flooded_areas_underwater.html
http://www.tfhmagazine.com/details/articles/mikrogeophagus-ramirezi-an-odyssey-to-their-natural-habitat-full-article.htm
http://www.seriouslyfish.com/species/mikrogeophagus-ramirezi/
Del pesce e della sua (facile) riproduzione ormai sappiamo tutto, grazie alle schede qui sul forum e in giro per la rete.
Una cosa si può aggiungere: i Ramirezi hanno la fama di essere pesci delicati. Non c'è niente di più falso. Disponete un acquario simile al loro ambiente naturale, e vi accorgerete che sono pesci dalla tempra di ferro!
Visto quindi l'importanza dell'ambiente per i nostri amici pinnuti, andiamo a scoprire il suo habitat naturale, e come creare una vasca adatta ad ospitarli al meglio.
Habitat
I Ramirezi sono orginari del bacino dell'Orinoco, tipicamente delle zone allagate o paludose poste vicino ai corsi d'acqua, tipiche della zona in prossimità del delta, oppure di affluenti minori dove l'acqua è relativamente bassa.
Solitamente si tratta di zone dalla corrente debole e forte insolazione, in cui è presente una vegetazione molto rigogliosa, e con un terreno per lo più limaccioso e pieno di detriti soffici, dove i Ram "razzolano" continuamente in cerca di cibo.
Intervallate alle zone limacciose si trovano spesso aree con un folta vegetazione erbosa (echinodorus tenellus oppure piante palustri o addirittura erbacee parzialmente sommerse) e galleggiante (ninfee), oltre alla onnipresente cabomba e a meno diffuse echinodorus.
http://imageshack.us/a/img843/143/dsc0476820cw.th.jpg (http://img843.imageshack.us/img843/143/dsc0476820cw.jpg)http://imageshack.us/a/img16/6408/dsc0946320cw.th.jpg (http://img16.imageshack.us/img16/6408/dsc0946320cw.jpg)http://imageshack.us/a/img171/8393/picture2032920cw.th.jpg (http://img171.imageshack.us/img171/8393/picture2032920cw.jpg)
http://www.youtube.com/watch?v=L05gM9OGTvo
Le acque calme, il clima tropicale (con la stagione delle piogge) e la forte insolazione fanno sì che queste pozze o lenti ruscelli abbiano una forte stagionalità, e raggiungano nei periodi più caldi anche profondità piuttosto basse (15/20 cm) e temperature molto alte (fino a 30/32°, mentre l punte minime sono di 26°).
L'acqua è sempre estremamente tenera (KH da non misurabile fino a un massimo di 3-4), con una netta tendenza all'acidità anche per via degli acidi umici presenti nell'acqua, con valori che tendono a variare molto in base alla stagionalità (pH da 4.5 fino a 7.2 al massimo). Le acque sono solitamente limpide e solo leggermente tendenti al giallo.
In particolare il ph (al di sotto del 6) e alzando la temperatura si riprodurranno le condizioni naturali per cui i pesci si sentiranno spinti alla riproduzione. Per evitargli uno stress continuo si potrebbe tenere una "condizione di crociera" intermedia, con una temperatura di 27/28° e una acidità intorno al 6/6.2, ma questo risulta un consiglio molto indicativo in caso di esemplari provenienti da molte generazioni di allevamento.
Un ecosistema in 5 vetri
Questa parte deriva molto dalla mia esperienza personale, ma con l'aggiunta della saggezza di internet e facendo tesoro delle mie e vostre disavventure qui spesso riportate cercherò di dare una indicazione di massima su cosa serve per far stare al meglio i nostri cari Ram.
Punto 0: la vasca. Non piccola. Si legge che i ram possono vivere già con "50L per una coppia". Tendenzialmente è vero, ma si tratta di una affermazione imprecisa: come per tutti i ciclidi nani e gli altri pesci territoriali, più che il litraggio è importante la dimensione della base. Diciamo che 60x30x30 è la dimensione minima che si possa prendere in considerazione. Si tratta però di una forzatura perchè si obbliga la coppia a convivere sempre a stretto contatto, e questo può essere un problema nei periodi in cui uno dei 2 esemplari dovesse mostrarsi più aggressivo. A volte infatti può capitare che il maschio insegua la femmina continuamente, stressandola tantissimo.
Preferite vasche con un lato lungo di almeno 80cm, e preparate molte barriere visive. Meglio quindi vasche lunghe e larghe, mentre non è necessario che siano alte oltre 35/40cm (a meno che non piaccia a voi, ovviamente). Per tenere due coppie serve una vasca lunga almeno 120cm, con molti nascondigli e una netta separazione visiva al centro. Quindi a meno che non siate dei rockfeller è meglio fare una coppia sola.
PUNTO 1: il fondale.
Quoto Davide che ha fatto una spiegazione molto dettagliata.
IL SUBSTRATO PER UNA VASCA DI RAMIREZI:
substrati non adatti: devono essere scartati tutti quei substrati particolarmente spigolosi o taglienti che possano rovinare l'apparato boccale, non sono adatti quindi molte forme di flourite (red, dark, classica).
è da scartare anche l'onyx sand essendo un substrato ricco di carbonati e studiato per l'acquario di piante provoca un innalzamento dei valori di ph kh e gh.
sabbie edili in cui sono presenti molti carbonati, vale il discorso fatto per l'onyx sand.
substrati che si possono usare:
piccola premessa, i fondi che andrò ora a descrivere possono essere usati, ma il fatto che possano essere usati non fà di tutti loro i substrati ideali di allevamento.
qual'è il substrato ideale? i mikrogeophagus come dice appunto il nome sono dei piccoli geophagus, sono dei ciclidi "filtratori" ingeriscono boccate di substrato lo ruminano in cerca di piccoli invertebrati, larve, piccoli crostacei, vermi o quant'altro sia commestibile.
una volta trovati vengono ingeriti e lo scarto viene sputato oppure passa attraverso le branchie.
vista questa loro caratteristica il fondo da preferire è che sia con la minore granulometria possibile per non danneggiare bocca e lamelle branchiali.
-sabbia sugar size: PRO è sicuramente il fondo ideale per le loro caratteristiche di filtratori e scavatori (si scavano), le piante riescono facilmente a radicare e se usata in modo adeguato NON produce anossia se usato nella giusta maniera, lo strato ideale è sui 3/4/5cm oltre i quali è meglio non andare.
CONTRO: come detto sopra, uno strato di 5cm non produce sacche anossiche, oltre tale spessore si incorre in tale rischio.
le melanoides tubercolata possono essere un utile supporto a tenere la sabbia smossa, rispetto agli organismi bentonici marini che riescono ad occupare anche strati più profondi di fondo le melanoides oltre una certa profondità non riescono a "lavorare".
-ghiaino: PRO buon substrato, è inerte e smussato è preferibile usare quello a granulometria più sottile, ottimo quello da 1 o 2 mm permette un buon radicamento delle radici.
CONTRO permette ai ramirezi di scavare abbastanza agevolmente risulta più difficoltoso far passare i grani attraverso le branchie.
-Flourite Black Sand: PRO buon substrato, mantiene il ph inalterato ha una granulometria sottile, permette una buona crescita delle piante.
CONTRO dato l'alto tasso di elementi nutritivi presenti, che lo rende molto adatto agli acquari di piante può portare ad un innalzamento della conducibilità.
-Terre allofane: fanno parte di questa categoria fondi come Akadama, Wave master soil, nature soil, aquasoil ecc....
PRO si caratterizzano in genere per un ph neutro (6,5/6,9) e da un elevata capacità di scambio cationico (Ca++, K+, Mg++, NH4+, Fe+++ ecc...), ovvero quella capacità che un substrato ha di scambiare gli elementi nutritivi tra le particelle del terreno e le radici delle piante.
le terre allofane tendono quindi in un primo periodo a incamerare tali sostanze fino a saturazione, una volta raggiunta la saturazione queste iniziano ad essere rilasciate alle radici. in questa prima fase si vede quindi un abbassamento dei valori di kh e gh non sempre costanti e per un periodo che può essere più o meno lungo.
sono ottimi substrati per la crescita delle piante ed essendo microporosi anche per i batteri.
CONTRO: granulometria, anche il substrato più fine può risultare grosso per i ramirezi, più sono grossi i grani più risulta difficile da scavare, i comportamenti tipici della specie vengono in qualche modo edulcorati.
il fondo come detto deve essere fatto maturare e in questa sua fase assorbe la durezza non in modo costante e sopratutto creando differenze anche notevoli tra Kh e Gh che deve essere monitorato costantemente, più viene saturato in fretta e più si rischia che il granulo tenderà a sfaldarsi velocemente.
ancora più importante è come questi fondi vengono usati, con un pH dell’acqua ben al di sotto la neutralità (in particolare sotto ph 6) la CSC (capacità di scambio cationico) diminuisce drasticamente la conseguenza è che quello che era legato torna in soluzione, mentre ciò che è in soluzione non viene più legato.
avere cambiamenti repentini del pH in una vasca con akadama o altre terre allofane possono comportare pericolosi squilibri in vasca.
sono ottimi fondi per le piante e i plantacquari in genere, non si devono usare con faciloneria ma è meglio informarsi bene prima di usarli.
PUNTO 2: piante e luce.
Una buona base può essere una combinazione di echinodorus di media/grande dimensione e una o 2 isolette di tenellus come "pratino. Nell'ambiente naturale sono presente anche molte piante a stelo, come cabomba (acquatica e furcata) e mayaca. Se scegliete di mettere il tenellus lasciate ampi spazi non coperti dal prato, serviranno soprattutto per la deposizione. Al tempo stesso ai ram piacerà pascolare anche nelle zone erbose, in particolare laddove il prato si infittisce maggiormente catturando i detriti.
Una ninfea se avete un acquario aperto è sicuramente molto bella. Se invece non avete lo spazio potete usare come galleggiate del ceratophillum o della lemna minor (anche se non fanno parte dell'habitat naturale). Abbiate cura di far sì che le parti coperte dalle galleggianti non siano troppe, o le altre piante (soprattutto se avete scelto tenellus o furcata) potrebbero soffrirne.
Per queste piante una illuminazione di 0.6W/L è sufficiente, e dovrebbe rapressentare, con la sua illuminazione marcata ma non troppo forte, una buona approssimazione dell'ambiente originale. Oltre non serve, e come al solito se la luce è troppa, fa soprattutto danni (favorisce le alghe e spaventa i pesci).
Ricordate sempre che fare un acquario è come fare una torta, e la luce è come la farina: se ne mettere di più dovete aggiungere altre uova, altro cioccolato, altro latte etc. Quindi non imbarcatavi in imprese troppo complesse se non siete sicuri di voler avere a che fare con fertilizzazioni giornaliere di 6 o 7 prodotti, co2, potature settimanali, etc.
PUNTO 3: i pesci
Si tende a considerare i Ram poco "choosy" nella scelta del compagno/a. Mettete insieme un maschio e una femmina e nel caso di esemplari di allevamento non avrete mai problemi nel formare la coppia. Questo è vero sì e no. La coppia probabilmente si formerà e tenterà di riprodursi almeno qualche volta, ma è molto facile che in coppie formate forzosamente si verifichino episodi di violenti inseguimenti. L'ideale è prendere un gruppetto di 4-5 esemplari giovani e selezionare una coppia, come si fa con gli scalari.
I Ramirezi al contrario di quanto si sente spesso dire, non fanno harem come altri apistogramma, ma fanno coppie "stabili" (o quasi).
Per quanto riguarda gli altri pesci, siccome i Ramirezi popolano la parte bassa della vasca, potrebbero avere problemi di competizione sia alimentare che territoriale con i corydoras. Evitateli se la vostra vasca ha una base inferiore a 80x30, altrimenti prendentene pure un gruppetto osservando le solite regole necessarie per i cory (almeno 5 esemplari tutti della stessa specie). Nel caso non soddisfiate le dimensioni minime dell'ambiente preferitegli piuttosto degli Otocinclus (Vittatus, Macrospillus, oppure Affinis).
Gli Otocinclus sono pesci però molto delicati, che necessitano di vasche molto stabili e di una dieta ad hoc, con molti alimenti a base vegetale e almeno un paio di volte a settimana una fettina di zucchina sbollentata o di cetriolo. (se vi interessano questi pesci approfondite l'argomento sulla dieta, è importante).
Altri pesci "comprimari" (piccoli caracidi di branco) che vivono nella stessa zona dei ramirezi sono i Pristella Maxillaris e gli Aphyocharax erythrurus. Consiglio un gruppo piuttosto nutrito (10 esemplari o più) di quelli che più vi piacciono.
Se puntate alla riproduzione, invece, mettete solo la coppia con al massimo qualche otocinclus. I Ram che si trovano nei negozi di solito provengono da generazioni e generazioni di allevamento, e se disturbati da altri pesci fanno molto in fretta a dimenticarsi come gestire le cure parentali.
Non togliete mai la prole ai novelli genitori: lasciate che gestiscano le cure parentali. Casomai aiutateli nel farlo, ma cercate di evitare riproduzioni continue che possono diventare fonte di forte stress per i pesci. Eventualmente se nessuna riproduzione va a buon fine, e i pesci continuano a riprovare incessantemente, potete limitare le riproduzioni abbassando la temperatura a 26° e alzando il ph verso 6.5, condizioni nelle quali i pesci si sentono meno stimolati.
Punto 4: Il layout
Legni di torbiera e piante disposte a cespuglio sono l'ideale, perchè è importante che sia soprattutto pieno di nascondigli. Ho già detto "pieno di nascondigli"?
I sassi ovviamente sono a discrezione dell'acquariofilo, ma fate molta attenzione che non siano calcarei. Inoltre evitate le noci di cocco: al contrario di altri ciclidi, non ne faranno uso.
Punto 5: gli accessori
Cose che possono fare comodo sono sicuramente:
la torba (per acidificare), meglio quella in pellet che ambra l'acqua un po' meno,
la CO2 (sia per fertilizzare che per acidificare), ma se non si è scelta una vegetazione spinta è meglio usare solo la torba
il cavetto riscaldante, per sfruttare al meglio il potenziale effetto biologico del fondo, ed evitare zone anossiche
Scusate il papiro e spero che sia utile a qualcuno :-))
In bocca al lupo con le vostre avventure acquariofile! :-))
Alcune fonti
http://www.youtube.com/watch?v=LpGyXBNpERw
http://www.youtube.com/watch?v=LpGyXBNpERw
http://www.youtube.com/watch?v=L05gM9OGTvo
http://www.natureaquarium.it/america/sud/sei.htm
http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=99742
http://www.aquatic-experts.com/flooded_areas_underwater.html
http://www.tfhmagazine.com/details/articles/mikrogeophagus-ramirezi-an-odyssey-to-their-natural-habitat-full-article.htm
http://www.seriouslyfish.com/species/mikrogeophagus-ramirezi/