Jamario
18-11-2012, 18:05
Ciao a tutti, mai avrei detto che un giorno avrei postato qualcosa qui, ma purtroppo le esigenze che ho sono inderogabili e quindi eccomi!
A Cesena, grazie all'amico Entropy, sono venuto in possesso della specie Aphanius mento "Zengen", uno splendido killi di cui si parla in maniera accurata qui: http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=321823.
Una specie che, al contrario delle sue attitudini in natura (più o meno rustica, prolifica e poco esigente), mi sta facendo penare più di quanto pensassi (forse a causa della stagione, del fatto che magari sia un pesce più gregario di quanto si pensi, non so precisamente, forse a causa di patologie particolari che non so riconoscere).
Fatto sta che oggi c'è stato il climax dello spavento.
Dopo il solito cambio d'acqua del 10% circa senza problemi particolari (premetto che gli individui sono in un 100 litri (lordi) esterno monospecifico, con acqua a pH neutro e durezza medio-alta, scurita dai tannini che il legno sta rilasciando, anche se la cosa sta scemando), mi metto di fuori sul balcone a tagliare una lastra di plexiglass con un cutter a circa un paio di metri dalle vasche, onde evitare schegge o cose particolari (anche perchè usavo un comune cutter, niente robe "motorizzate", sto al faidate come Bolt sta alla danza classica). Dopo aver finito con il plexi, mi accorgo che non ho dato nulla ai pesci fuori(gli Aphanius e i Macropodus della vascona a fianco), vado lì con le dafnie e... orrore.
Trovo il maschio di Aphanius completamente orizzontale appoggiato al fondo, respiro irregolarissimo e lento e inerte a qualsiasi stimolo (aveva le dafnie a un millimetro e non si muoveva). Panico.
Dopo aver guaito come un cucciolo di labrador ipotizzando le cause di ciò, decido di lasciare tutto così com'è (che la natura faccia il suo corso...) non prima di aver comunque messo altro cibo vivo e il fishtamin (palese gesto della disperazione!). Dopo circa 20 minuti torno, coi fazzoletti già in mano per prepararmi alla triste visione, quando invece rimango sorpreso dal fatto che il maschio è ancora lì. Vivo. Stordito ma nel suo normale asse di nuoto.
A questo punto le mie considerazioni, dopo tutta 'sta pappardella (di cui mi scuso): possibile che sia un fenomeno di tanatosi, l'irrigidimento del corpo come comportamento difensivo (ma anche predatorio in alcuni casi) o di comunque un qualche shock dovuto al rumore che ho causato io (per tagliare il plexiglass, dopo avere fatto i segni, l'ho dovuto spezzare lungo le linee di taglio creando inavvertitamente un rumore fatale)? Perchè questo nel maschio di Aphanius mentre ai Macropodus non è successo niente? Che cosa cavolo devo fare adesso, nei prossimi giorni (oltre mollare il faidate)??
Spero di trovare grazie a voi delle risposte...
A Cesena, grazie all'amico Entropy, sono venuto in possesso della specie Aphanius mento "Zengen", uno splendido killi di cui si parla in maniera accurata qui: http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=321823.
Una specie che, al contrario delle sue attitudini in natura (più o meno rustica, prolifica e poco esigente), mi sta facendo penare più di quanto pensassi (forse a causa della stagione, del fatto che magari sia un pesce più gregario di quanto si pensi, non so precisamente, forse a causa di patologie particolari che non so riconoscere).
Fatto sta che oggi c'è stato il climax dello spavento.
Dopo il solito cambio d'acqua del 10% circa senza problemi particolari (premetto che gli individui sono in un 100 litri (lordi) esterno monospecifico, con acqua a pH neutro e durezza medio-alta, scurita dai tannini che il legno sta rilasciando, anche se la cosa sta scemando), mi metto di fuori sul balcone a tagliare una lastra di plexiglass con un cutter a circa un paio di metri dalle vasche, onde evitare schegge o cose particolari (anche perchè usavo un comune cutter, niente robe "motorizzate", sto al faidate come Bolt sta alla danza classica). Dopo aver finito con il plexi, mi accorgo che non ho dato nulla ai pesci fuori(gli Aphanius e i Macropodus della vascona a fianco), vado lì con le dafnie e... orrore.
Trovo il maschio di Aphanius completamente orizzontale appoggiato al fondo, respiro irregolarissimo e lento e inerte a qualsiasi stimolo (aveva le dafnie a un millimetro e non si muoveva). Panico.
Dopo aver guaito come un cucciolo di labrador ipotizzando le cause di ciò, decido di lasciare tutto così com'è (che la natura faccia il suo corso...) non prima di aver comunque messo altro cibo vivo e il fishtamin (palese gesto della disperazione!). Dopo circa 20 minuti torno, coi fazzoletti già in mano per prepararmi alla triste visione, quando invece rimango sorpreso dal fatto che il maschio è ancora lì. Vivo. Stordito ma nel suo normale asse di nuoto.
A questo punto le mie considerazioni, dopo tutta 'sta pappardella (di cui mi scuso): possibile che sia un fenomeno di tanatosi, l'irrigidimento del corpo come comportamento difensivo (ma anche predatorio in alcuni casi) o di comunque un qualche shock dovuto al rumore che ho causato io (per tagliare il plexiglass, dopo avere fatto i segni, l'ho dovuto spezzare lungo le linee di taglio creando inavvertitamente un rumore fatale)? Perchè questo nel maschio di Aphanius mentre ai Macropodus non è successo niente? Che cosa cavolo devo fare adesso, nei prossimi giorni (oltre mollare il faidate)??
Spero di trovare grazie a voi delle risposte...