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Visualizza la versione completa : @ Relazione fra le alghe con il Phytoplancton e lo Zooplancton...@


camiletti
15-07-2012, 14:22
Oggi, leggendo i vari metodi di produzione del phytoplancton e i suoi utilizzi, mi è venuto in mente che il plancton è formato da phytoplancton e zooplancton. Il phytoplancton è formato da organismi vegetali, e sono presenti dove arriva la luce, e lo zooplancton da tutti quei piccoli animaletti che non hanno abbastanza forza per risalire le forti correnti marine, e per ciò fungono principalmente da cibo per pesci e coralli. Il phytoplancton è formato sopratutto dalle diatomee dal guscio siliceo, e il loro compito equivale a quello degli alberi terresti: trasformare l’energia solare in sostanza organica, assorbendo anidride carbonica e producendo contemporaneamente ossigeno ( è per questo che il phyto ripulisce ,'acqua). Il phytoplancton ( e quindi le diatomee) superano in numero le alghe verdi, brune e rosse. E qui la mia domanda: Le diatomee che vediamo sui nostri acquari sono il phytoplancton che si è "unito" e ha formato le macchie marroni? Quindi i nostri acquari sono provvisti di phitoplancton? E gli acquari con meno alghe possiedono di conseguenza meno phytoplancton e quindi dii conseguenza meno nutrimento per coralli e zooplancton, giusto?
In seguito il phitoplancton serve per nutrire lon zooplancton come l'artemia ecc...ecc....

Ma le nostre vasche, se non inserito, possiedono da se abbastanza phyto, oppure dobbiamo inserirlo?
Quindi il phyto può essere utile contro le alghe, usando i nutrienti ( No3 e Po4, e anche alcuni minerali come i silicati9 e l'anidride carbonica, e togliendo questi elementi fondamentali per la crescita dei vegetali alle alghe infestanti? Può essere un modo?


Scusate se ho sparato delle gran caxxate...#a7, forse non avevo niente da fare...:-D

camiletti
15-07-2012, 23:29
Nessuno?

primoleo
16-07-2012, 00:24
Ma non sono mica diatomee!?

DiBa
16-07-2012, 01:12
Seguo che nn ho ancora capito mucho del phyto

camiletti
16-07-2012, 11:24
Il phtoplancton è composto da alghe unicellulai, e guarda caso le diatomee sonno unicellulari. Il phto è composto, oltre che da organismi marini vegetali di varie provenienze, da diatomee ( che si cibano di inquinanti e silicati)

camiletti
16-07-2012, 21:32
Ooh? L'affluenza al nanoforum è tremenda...dite la vostra anche se avete paura di dire cavolate...

papo89
17-07-2012, 07:23
Allora, le diatomee sono parte del phito, ma diciamo che per i nostri scopi acquariofili non sono le alghe più desiderate... La presenza di SiO2 che costituisce l'"esoscheletro" delle diatomee infatti è il responsabile della loro colorazione marroncina, e la natura di queste alghe le porta non solo a farle rimanere in sospensione, ma a depositarsi su fondi ed arredi... con tutti gli svantaggi estetici del caso!
La stessa azione che tu giustamente sottolinei può venire dalla produzione di microalghe verdi come la nannochloropsis che non danno gli stessi svantaggi estetici alle nostre vasche.
Ricorda pure che i SiO2 sono anche molto apprezzati dalle planarie e questa è cosa molto poco buona... Comunque il silicato non è tossico come pensano alcuni... porta solamente a risultatici estewticamente poco apprezzabili!

egabriele
17-07-2012, 08:39
Non sono le varie percentuali, e neanche se le diatomee siano phytoplancton.
TI posso solo confermare che le macchie marroni sono effettivamente "colonie" di diatomee, cosi' come i ciano batteri ci sono SEMPRE, anche negli acquari che girano benissimo, e anch'essi fanno parte della catena alimentare di basso livello, solo se si sviluppano troppo formano le macchie.

Di sicuro i nostri acquari (almeno i berlinesi) non sono privi di phytoplancton, ma ne sono poveri, perche' nel pulire lo schiumatoio elimina anche il phyto.

Concordo comunque che una somministrazione di phytoplancton (magari non di diatomee!) con los bicchieramento per qualche ora dello schiumatoio possa contribuire proprio come dici tu all'abbassamento dei nutrienti, cosi' come un refugium (che fa anche da "polmone" di phyto).

in generale il cibo vivo, se gestito bene, e' molto meno inquinante. Il difficile 'e gestirlo bene!

Davide_m
17-07-2012, 10:02
ciao,
In linea di principio non hai detto troppe caxxate, ma:
- il phytoplankton o fitoplancton (ENG/ITA) ha una miriade di differenti tipi algali, tanto che le diatomee sono solo una minima parte.
- le diatomee fanno si parte del fitoplancton, ma hanno, come da te detto, un guscio siliceo che le protegge dall'essere predate da molti animali (coralli, zooplancton e quant'altro ci possa essere
-Le diatomee in acquario sono sintomo di valori, o comunque, presenza di Silicati (Si), che ne permettono la moltiplicazione - senza Silicati non potrebbero crescere.
-Vasche con le diatomee sono con forte presenza di Silicato, sopra la normale concentrazione della NSW (acqua marina naturale - Natural sea water)
-Vasche a cui si aggiunge fitoplancton, hanno, a lungo andare, una maggiore presenza di organismi filtratori e zooplancton "naturale" residente in acquario
-Vasche a cui si aggiunge fitoplancton, hanno rocce vive veramente belle
-Vasche a cui si aggiunge fitoplancton, hanno un aspetto molto naturale
-Vasche a cui si aggiunge fitoplancton, hanno animali che stanno meglio
-L'artemia, non fa parte dello zooplancton, poichè presente solo nei bacini d'acqua salata (acqua dolce che viene in contatto per diversi motivi con sale - salgemma di solito) interni (all'interno di continenti) e quindi non in contatto diretto con il mare.
-Si pensa, ed è mia forte convinzione, che i pesci non abbiano corredo genetico enzimatico (non possano digerire) l'artemia
Oggi, leggendo i vari metodi di produzione del phytoplancton e i suoi utilizzi, mi è venuto in mente che il plancton è formato da phytoplancton e zooplancton. Il phytoplancton è formato da organismi vegetali, e sono presenti dove arriva la luce, e lo zooplancton da tutti quei piccoli animaletti che non hanno abbastanza forza per risalire le forti correnti marine, e per ciò fungono principalmente da cibo per pesci e coralli. Il phytoplancton è formato sopratutto dalle diatomee dal guscio siliceo, e il loro compito equivale a quello degli alberi terresti: trasformare l’energia solare in sostanza organica, assorbendo anidride carbonica e producendo contemporaneamente ossigeno ( è per questo che il phyto ripulisce ,'acqua). Il phytoplancton ( e quindi le diatomee) superano in numero le alghe verdi, brune e rosse. E qui la mia domanda: Le diatomee che vediamo sui nostri acquari sono il phytoplancton che si è "unito" e ha formato le macchie marroni? Quindi i nostri acquari sono provvisti di phitoplancton? E gli acquari con meno alghe possiedono di conseguenza meno phytoplancton e quindi dii conseguenza meno nutrimento per coralli e zooplancton, giusto?
In seguito il phitoplancton serve per nutrire lon zooplancton come l'artemia ecc...ecc....

Ma le nostre vasche, se non inserito, possiedono da se abbastanza phyto, oppure dobbiamo inserirlo?
Quindi il phyto può essere utile contro le alghe, usando i nutrienti ( No3 e Po4, e anche alcuni minerali come i silicati9 e l'anidride carbonica, e togliendo questi elementi fondamentali per la crescita dei vegetali alle alghe infestanti? Può essere un modo?
Scusate se ho sparato delle gran caxxate...#a7, forse non avevo niente da fare...:-D

camiletti
17-07-2012, 11:47
Ok, quindi nei nostri nanoreef, spesso in sovvrapopolazione, spesso conn molti molli tra cui zoanthus e ricordee ( che si nutrono di phytoplankton e quindi ne traggono beneficio, sono quindi anche più aperti e colorati a lungo andare, no?), il phytoplancton conviene molto? Visto che molti non hanno pesci e neanche uno skimmer, i nutrienti si possono abbassare nonostante magari si alimenti i coralli lps?
Quasi quasi provo ad usare questo phytoplancton, magari per alimentare rotiferi...

Davide_m
18-07-2012, 15:06
Ciao Camiletti,
Fitoplancton come alimento per zoanthus e ricordee??
Non credo in questo, penso piuttosto a predazione di zooplancton.

L'utilizzo del fitoplancton, è destinato a far sviluppare gli animali presenti nelle rocce vive, alimentare i filtratori come mitili (cozze e/o tridacne), spugne (varie presenti sulle rocce, quella gialla, i sycon, e anche quelle perforatrici), spirografi e lumachine che filtrano l'acqua con le loro bave di muco, fino ai più complessi organismi come ascidie più o meno coloniali.

Questi organismi traggono giovamento diretto dalla presenza di fitoplancton mentre organismi zooplanctonici possono trarne un giovamento diretto o indiretto

per esempio i rotiferi netraggono un nutrimento diretto, mentre i copepodi ne traggoni un beneficio indiretto (cibandosi x es. di rotiferi).

Tutti gli organismi presenti e considerati da noi zooplancton sono poi "predati" dai coralli.
Il "predati" sta ad indicare che non abbiamo ancora certezza che le specie che usiamo (introdotte o sviluppatesi naturalmente) abbiano un effettivo valore alimentare/nutritivo/nutrizionale per i coralli, ma essendo presenti in acquario in modo "STABILE" abbiano uno sviluppo completo del loro ciclo vitale. Questo equivale a dire che se il ciclo vitale con tutte le fasi di sviluppo, molte delle quali a forma libera, è presente c'è una possibilità che queste forme libere siano predate attivamente dai coralli...


Ok, quindi nei nostri nanoreef, spesso in sovvrapopolazione, spesso conn molti molli tra cui zoanthus e ricordee ( che si nutrono di phytoplankton e quindi ne traggono beneficio, sono quindi anche più aperti e colorati a lungo andare, no?), il phytoplancton conviene molto? Visto che molti non hanno pesci e neanche uno skimmer, i nutrienti si possono abbassare nonostante magari si alimenti i coralli lps?
Quasi quasi provo ad usare questo phytoplancton, magari per alimentare rotiferi...

camiletti
18-07-2012, 19:55
Gli lps ed sps si nutrono di zooplancton mentre i molli di phytoplancton, è per questp che tipo le dentroneftie si nutrono di phytoplancton, visto che sono azooxantellati. Se quelli zooxantellati traggono la maggior parte del nutrimento dalla luce, ma anche dal phytoplancton, perchè non dovrebbero stare meglio ed essere più colorati e aprirsi di più?
Cmq, vorrei provarlo ad usare pr gli inquinanti, per l'acqua, e per il ciclo dello zooplancton...

Davide_m
19-07-2012, 10:36
Ciao
--> Per molli si intendono coralli il cui scheletro calcareo è disperso all'interno dell'animale
--> Per duri si intendono coralli il cui scheletro è compatto e facilmente distinguibile all'interno dell'animale, preponderante in quanto a peso.
--> Stoloniferi --> coralli improprioamente detti, possono avere uno scheletro, ma anche non averlo (ne fanno parte i coralli tipo briareum e forzando un po la mano anche gli zoanthari se consideriamo un eventuale modo di crescita)

Ora se tu paragoni uno Zoanthus ad una Nephtea (o Dendronephtea) non parliamo la stessa lingua e non riusciremo mai a capirci e a spiegarci... Forma, colori, posizione di vita e una valanga di altri dettagli non coincidono...

La dendronftie Non si nutrono di fitoplancton perchè sono azoxanthellate, ma perchè essendo in acqua la filtrano, trattenendo qualsiasi cosa possa sfiorare le nematocisti (tutti gli organismi sessili presenti in acqua possono essere considerati a ragine filtratori poichè per mezzo delle correnti setacciano l'acqua...)

Che i coralli zooxanthellati traggano il maggior nutrimento dalla luce non è ancora sicuro, si pensa che sia una quota importante se non fondamentale. (anche questi sono comunque dei filtratori).

Zooxanthellati vuol dire semplicemente che l'animale in questione ha e mantiene al suo interno delle alghe simbionti (dinoflagellati - Gen Symbiodinium) che sono denominate zooxanthelle.
Esistono comunque gorgonie, spugne, mitili che hanno le zooxanthelle...

Come ho già detto, il fitoplancton - alla base della catena alimentare marina - stimola la crescita dei suoi predatori, siano essi invertebrati sessili o non sessili. Quindi l'introduzione del fito non va a nutrire direttamente i coralli siano essi duri, molli, zooxanthellati o no, ma a stimolare la crescita di tutti gli organismi ad esso collegati -cioè capaci di utilizzarlo direttamente ed attivamente per la propria crescita sia larvale che di mantenimento-

Gli lps ed sps si nutrono di zooplancton mentre i molli di phytoplancton, è per questp che tipo le dentroneftie si nutrono di phytoplancton, visto che sono azooxantellati. Se quelli zooxantellati traggono la maggior parte del nutrimento dalla luce, ma anche dal phytoplancton, perchè non dovrebbero stare meglio ed essere più colorati e aprirsi di più?
Cmq, vorrei provarlo ad usare pr gli inquinanti, per l'acqua, e per il ciclo dello zooplancton...

camiletti
19-07-2012, 10:44
La tua spiegazione è bellissima, e sei anche molto bravo, ma se chiedi per esempio a stefano66 ti dirà che i molli ( possiam dire della famiglia degli Alcionacei, dei Zoantinari e dei Corallifromari) di notte si chiudono e si aprono di giorno, poichè il phytoplancton è più presente di giorno, mentre gli lps e sps di notte, per la maggior disponibilità di zooplancton...
cmq, ho ben capito che il phytoplankton è molto utile per molte cose, e visto che un giorno mi piacerebbe allevare anche qualche sps...


Fra poco ho un'altra domanda...:-))

Davide_m
19-07-2012, 14:47
...dirà che i molli (possiam dire della famiglia degli Alcionacei, dei Zoantinari e dei Corallifromari) di notte si chiudono e si aprono di giorno, poichè il phytoplancton è più presente di giorno, mentre gli lps e sps di notte, per la maggior disponibilità di zooplancton...
Ciao,
confermo quanto detto da te o da Stefano66, ma i "molli":
--> si aprono di giorno perchè c'è luce
--> si aprono di giorno per esporre le loro zooxanthelle alla luce
--> si aprono di giorno perchè c'è fitoplancton

I coralli duri SPS
--> sono aperti di giorno quando c'è luce - una acropora se non apre i polipi di giorno siamo a scrivere che non sta bene su tutti i forum sui quali siamo iscritti per capirne i motivi...
--> di giorno hanno le zooxanthelle esposte - presenti nei polipi e nel tessuto che li collega...

I coralli dur LPS
--> sono chiusi di giorno - non estroflettono i tentacoli...
--> anche se chiusi hanno le zooxanthelle esposte alla luce - sempre presenti nel tessuto che unisce i polipi
--> si aporno di notte perchè di notte ci sono le prede di maggiori dimensioni (zooplancton demersale) che dal fondale risalgono per alimentarsi di fitoplancton - quindi mi conviene risparmiare energia quando non c'è quello che mi interessa, mentre ne spendo per quando c'è ciò a cui miro e che mi da energia superiore a quella spesa.


Il Fitoplancton, come tu mi insegni sono organismi vegetali di minuscole dimensioni in sospensione nell'acqua, con poca o assente capacità di opporsi alla corrente e al moto ondoso, quindi
-dove dovrebbe andare di notte?? --> lì resta
-perche non dovrebbe essere predato insieme allo zooplancton (salfo fatta x la dimensione) ? --> nel momento che passa nella prossimità di un meccanismo di predazione, viene predato ( e non ho detto polipo corallino, ho detto meccanismo di predazione in riferimento a sistemi di predazione di spugne o altri organismi)

Attendo con ansia la prossima domanda!
D.

alegiu
19-07-2012, 14:59
La tua spiegazione è bellissima, e sei anche molto bravo, ma se chiedi per esempio a stefano66 ti dirà che i molli ( possiam dire della famiglia degli Alcionacei, dei Zoantinari e dei Corallifromari) di notte si chiudono e si aprono di giorno, poichè il phytoplancton è più presente di giorno, mentre gli lps e sps di notte, per la maggior disponibilità di zooplancton...
cmq, ho ben capito che il phytoplankton è molto utile per molte cose, e visto che un giorno mi piacerebbe allevare anche qualche sps...


Fra poco ho un'altra domanda...:-))

Cami ho avuto la fortuna di conoscere e seguire la relazione di Davide a Cerea, dovevi esserci a seguire la relazione.


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camiletti
19-07-2012, 18:01
oh, sarebbe stato bello, è veramente molto, molto bravo...
( spero di non rompere troppo con le mie domande da inesperto....;) )
Ma la relazione era sul fitoplancton?

Cmq,
Ora, io non so la relazione fra phyto e inquinanti, ma potrei immaginare che più phyto c'è più gli inquinanti si abbassano, più è ossigenata l'acqua e di conseguenza a queste cose piùà vita c'è nell'acquario, giusto?

Bene, se in un acquario nono è presente lo ski, e i nitrati sono piuttosto a posto ( mettiamo sui 5 mlg/l), si può usare il fitoplancton per abbassare questi nutrienti e farli arrivare a 1/2 mg/l (mettiamo anche a zero...)? ( questo è tutta teoria visto che io non ho MAI usato phyto nell'acquario...)

Stefano G.
19-07-2012, 19:52
no .... il fito viene mangiato

ALGRANATI
19-07-2012, 22:20
con grossa presenza di phito....ossigenazione maggiore ci sarà di giorno ma di notte diminuirà moltissimo tant'è che in produzione larve, se si mette phito, le luci devono essere obbligatoriamente accese altrimenti si rischia una caduta molto rilevante del ph.

Davide_m
20-07-2012, 10:21
Ciao,
Tutto vero!
Il fito, in acquario non può crescere. Questo sempre perchè abbiamo movimento forte e ci sono organismi che lo mangiano e/o lo degradano come fonte di nutrienti (batteri). - Forse con un sistema tipo Planctondose, si può ottenere un lieve abbassamento, ma non garantisco. La fisiologia di tutti gli organismi viventi dice che all'esaurimento del primo composto utile, tutto si blocca... I fertilizzanti usati per il fito sono molto complessi, ed anche con questi, e a volte si hanno grossi problemi in fase di produzione.

Per abbassare nutrienti sono più indicate le alghe superiori mono o pluricellulari (Chaetomorpha o Caulerpa) o i soliti ottimi cambi acqua
Vado a vedere il profilo della vasca.

camiletti
20-07-2012, 18:09
Ok, quindi il phyto conviene darlo di giorno?

Davide_m
20-07-2012, 19:10
Ciao,
Certo di giorno, poi come nel tuo caso, resterà a lungo in sospensione e quindi sarà utile anche a zooplancton. Ricordo che non è un prodotto chimico, per avere effetto, serve dosarlo ripetutamente e con le giuste dosi che non sono standard se non utilizzi prodotti commerciali, ma te lo fai da te.

camiletti
20-07-2012, 19:27
Quindi vedo il risultato che ha sui valori e sui coralli ( incide anche la popolazione, no?) e poi mi regolo?
Ma una cosa, che differenza c'è fra il phyto morto e quello vivo, cioè, l'ho visto anche in polvere, va bene lo stesso, o è meno nutriente?

Stefano G.
20-07-2012, 19:34
Quindi vedo il risultato che ha sui valori e sui coralli ( incide anche la popolazione, no?) e poi mi regolo?
Ma una cosa, che differenza c'è fra il phyto morto e quello vivo, cioè, l'ho visto anche in polvere, va bene lo stesso, o è meno nutriente?

molte sostanze utili si perdono nel fito morto ....... le alghe vive producono aminoacidi e zuccheri con la fotosintesi ;-)

camiletti
20-07-2012, 19:42
ah....ok.
Una cosa: nella produzione di phyto, le bottiglie con lo starter, il phyto ha una miglior crescita se messo sul davanzale. Ma anche con 40 gradi in estate e - 10 in inverno? oppure bisogna metterla sotto la finestra chiusa con temepratura fra i 24 e i 28°?

Stefano G.
20-07-2012, 19:55
temperature di 28 sono problematiche ....... a me è morto tutto

camiletti
20-07-2012, 21:45
24? Ma il phyto c'è anche al polo nord, no? Quindi il freddo lo patisce ( fino a 18 intendo...)

ALGRANATI
21-07-2012, 07:27
non devi fare il paragone con il mare sopratutto perchè a temperature diverse, vivono alghe diverse.

Davide_m
21-07-2012, 10:39
Ciao,
La produzione del fito per scopi di allevamento va in range molto stretti, questo perchè le condizioni di crescita sono molto spinte. Infatti in natura il fito ha una concentrazione ridotta rispetto ad una coltura casalinga o industriale.
Per il fito morto (tamponato) la cellula resta integra, ma a livello di accettabilità da parte degli organismi è - a mio modesto parere IMHO - pari a zero.
Con questo tipo di fito puoi al massimo avere un effetto di flocculazione aiutando la trasparenza dell'acqua.

camiletti
27-07-2012, 13:44
Ma avendo delle macroalghe in vasca (non caulerpa, un altro genere), le spore che producono sono considerabilli phyto? Oppure questo è solo per la culerpa racemosa che essendo un'alga unicellulare, come le alghe infestanti, "produce" phytoplanktn?

Stefano G.
27-07-2012, 14:37
Ma avendo delle macroalghe in vasca (non caulerpa, un altro genere), le spore che producono sono considerabilli phyto? Oppure questo è solo per la culerpa racemosa che essendo un'alga unicellulare, come le alghe infestanti, "produce" phytoplanktn?
le spore sono il metodo riproduttivo ...... non vengono cedute continuamente

la racemosa (come tutte le caulerpe) e unicellulare ma non produce fitoplancton

camiletti
27-07-2012, 15:26
ah ok, quindi durante l'anno si potrebbe avere un eccesso di phyto? ok grazie

Davide_m
27-07-2012, 17:49
Ciao,
le caulerpe sono unicellulari, ogni pianta è una sola cellula
Come dice stefano66 queste alche si riproducono con spore (come le felci) ma queste non possono essere considerate fitoplancton al massimo P.O.M.
Come fai ad avere un eccesso di fito, se le spore non sono da considerare fito?

La chaetomorpha è un'alga pluricellulare anche se l'aspetto è un po equivoco.

camiletti
27-07-2012, 18:52
ah ok, allora non è considerabile eccessso di fito, perfetto...

Zau
29-07-2012, 11:19
Cami non ho letto tutta la discussione e magari scrivo qualcosa di giá scritto.
A parere mio in un nanoreef il problema della inoculazione del phyto è che verrebbe predato in men che non si dica inoltre non credo che anche usando un litro di phyto gli inquinanti verrebbero abbassati in modo significativo.
La mia ultima riflessione è che secondo me possano funzionare da effetto tampone, finito il phyto si rialzano gli inquinanti.


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camiletti
29-07-2012, 12:39
Viene usato per lla sovvrapopolazione dei coralli per te? Ah, ok...

Zau
30-07-2012, 00:44
Non ho capito cosa intendi


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JeFFo
30-07-2012, 08:49
Ma avendo delle macroalghe in vasca (non caulerpa, un altro genere), le spore che producono sono considerabilli phyto? Oppure questo è solo per la culerpa racemosa che essendo un'alga unicellulare, come le alghe infestanti, "produce" phytoplanktn?
le spore sono il metodo riproduttivo ...... non vengono cedute continuamente

la racemosa (come tutte le caulerpe) e unicellulare ma non produce fitoplancton

Quoto. un Appunto: unicellulare si, ma con molti nuclei. non si deve pensare alla piccola cellula con nucleo al centro. Pensate invece ad un essere con molte cellule che si son fuse insieme... Più o meno :-)

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