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Visualizza la versione completa : Cosa fa la famiglia Napolitano per campare?


Aland
02-07-2012, 17:24
Vi siete mai chiesti cosa faccia il figlio di Giorgio Napolitano?

Roberto Tomei è un dirigente dell’Istat. Con una grande passione per il diritto e la giurisprudenza. Numerose sono le sue pubblicazioni in tali ambiti. Nel 2000 decise di partecipare ad un concorso pubblico, per l’assegnazione di una cattedra universitaria di diritto amministrativo (come professore associato, o di seconda fascia che dir si voglia), resasi vacante nella facoltà di giurisprudenza dell’Università del Molise. Ovviamente non era l’unico candidato. Assieme a Tomei si presentarono altre persone. Come rivela lo stesso Tomei:

«Non ce la feci, perché, nonostante avessi scritto libri e pubblicazioni in materia, la commissione esaminatrice non li ritenne idonei ai fini del punteggio.
Ritenne invece idonee per la cattedra altre tre persone prima di me: Andrea Rallo, che venne chiamato dalla stessa università del Molise, e, a seguire, Marina D’Orsogna e Giulio Napolitano, che furono chiamati rispettivamente, dall’università di Teramo e dall’università della Tuscia».

Fin qui nulla di strano: una persona partecipa ad un concorso per vincere una cattedra universitaria, e la commissione esaminatrice non la ritiene idonea. Se non ci fossero, però, due dettagli che qualche ombra sul mancato superamento del concorso la gettano.

Il primo dettaglio è che Giulio Napolitano è figlio del più noto Giorgio: oggi Presidente della Repubblica.
Così come – sempre Giulio Napolitano – attualmente lavora come consigliere per la Presidenza del Consiglio.

Il secondo dettaglio rilevante è che il figlio del Capo dello Stato – rispetto al Tomei – si presentò avendo pubblicato un minor numero di lavori.
Ecco come racconta ancora l’accaduto, Roberto Tomei:
«Con l’aiuto del mio legale, l’avvocato Giorgio Carta, ho presentato subito ricorso, prima davanti al Tar del Lazio e poi al Consiglio di stato, contro il decreto del rettore dell’università del Molise che aveva approvato gli atti del concorso».

«E il Cds (Consiglio di stato), con una sentenza che definirei storica, visto anche lo spazio che gli hanno dato i giornali, la n. 2364/2004, mi ha dato ragione, affermando il principio secondo cui per pubblicazione debbono intendersi soltanto le pubblicazioni diffuse nell’ambito della comunità scientifica che il candidato può vantare all’atto della domanda».

«Giulio Napolitano non aveva i titoli in regola, e questo non lo dico io ma il Consiglio di stato, che cito testualmente: «la monografia del dott. Napolitano «Servizi pubblici e rapporti di utenza» risulta prodotta in esemplare stampato in proprio dall’autore, onde la stessa difetta del requisito minimo per essere definita pubblicazione valutabile agli effetti del concorso de quo».
Ed i giudici aggiungono: «Tale lavoro ha costituito elemento decisivo per la valutazione del candidato, in quanto ritenuto, dalla commissione, quello di maggior rilievo sul piano sia formale sia sostanziale, come si evince chiaramente dai giudizi formulati, onde la sua non ammissibilità impone, di necessità, la rinnovazione del giudizio di idoneità espresso nei suoi confronti». Insomma, il Consiglio di stato, non io, ha imposto alla commissione esaminatrice di annullare la prova e di rifarla, rivalutando i titoli».


«Ma la commissione esaminatrice, stordita dall’inattesa decisione del Consiglio di stato (soltanto pochi candidati fino a quel momento erano riusciti a vincere innanzi al Consiglio di stato un ricorso inerente concorsi universitari) non ha saputo che pesci prendere, tanto da preferire di farsi decadere. Una nuova Commissione, costituita nell’agosto 2005, è stata poi annullata più di un mese dopo. Solo dopo una diffida da parte mia, a febbraio del 2006, la commissione è stata ricostituita terminando i propri lavori nel giugno del 2006. Non essendosi presentata la candidata D’Orsogna, si trattava di attribuire due posti fra i rimanenti candidati, cioè Napolitano e me».

«Ancora una volta sono stato bocciato, ancorché mi dovessero essere valutati titoli non considerati dalla prima commissione. E’ risultato idoneo invece Giulio Napolitano, nonostante il suo lavoro principale, quello sul quale la prima commissione aveva fatto leva per promuoverlo, non potesse essere più oggetto di valutazione secondo la sentenza del Consiglio di stato.

E’ noto che in tutti i concorsi i titoli che si presentano debbono essere posseduti alla data della domanda, e non è possibile alcuna sanatoria in corso d’opera. Quindi se anche avesse scritto qualcosa nel frattempo, non avrebbe potuto essere valutata in quel concorso».

Tratto da Italia Oggi.


A questo punto non resta che da chiedersi cosa faccia la nipote di Giorgio Napolitano.

Et voilà.
http://isegretidellacasta.blogspot.it/2 ... riato.html

Il lavoro non è un diritto come dice la Fornero.

Umberto ed il Trota al confronto dei Napolitano sono dei dilettanti allo sbaraglio.

Daniel-T
02-07-2012, 17:29
tenendo conto che Napolitano è da sempre "stipendiato" dallo stato italiano volevi che la famiglia fosse da meno? #07 #b9#c1#c5#a9#c6

Ricca
02-07-2012, 17:34
Il link non mi funziona...

ALGRANATI
02-07-2012, 17:44
hanno cancellato il link del blog

davy180
02-07-2012, 17:45
Non si riesce a leggere la pagina del link.

Ricca
02-07-2012, 17:46
hanno cancellato il link del blog

#23
Peccato.. mi interessava!

Daniel-T
02-07-2012, 18:19
dovrebbe essere questo il link che intendeva Aland....

http://isegretidellacasta.blogspot.it/2012/01/vendola-combatte-il-precariato.html

4divpz
02-07-2012, 19:47
è tutta una magneria >:-(

andry114
02-07-2012, 20:02
mha...mi sembra che è come la c***a,più la giri più puzza

Babu
02-07-2012, 20:29
che infami...........

GPe
02-07-2012, 21:03
CHE GRANDISSIME *******
Poi il caro Presidente della repubblica fa finta anche di commuoversi quando parla dei giovani....**********edit by Ivano

IVANO
02-07-2012, 21:08
Ragazzi....occhio con i commenti ,c' e il penale per insulti al capo dello stato quindi stiamo calmi.non vorrei dover editare

Babu
02-07-2012, 21:38
Ragazzi....occhio con i commenti ,c' e il penale per insulti al capo dello stato quindi stiamo calmi.non vorrei dover editare

certo è normale...ma è anche ingiusto tutto questo stranamente solo i potenti se diffamati possono ottenere una sorta di vendetta legale ma noi poveri diavoli? se abbiamo fortuna solo 2 dita su per il c**o >:-(

IVANO
02-07-2012, 21:52
Hai ragione, ma il forum è pubblico e non possiamo permettere che si vada contro la legge.......;-)

GPe
02-07-2012, 23:38
Scusa IVANO e scusate tutti, preso dal nervoso mi sono lasciato andare...hai ragione!!#12
Il fatto è che non si possono leggere certe cose, in un periodo in cui ogni giorno si sente che "DOBBIAMO FARE SACRIFICI!!".
Ma perchè i sacrifici dobbiamo farli solo noi?
Quali sacrifici si possono chiedere a chi prende 90 mila euro (lordi) di stipendio l'anno??Magari rinuncia ad una BMW??Bel sacrificio....lo farei anche io volentieri!!
Tutto ciò non giustifica certi fraseggi, lo so e chiedo ancora scusa a tutti!!!

Paolo Piccinelli
03-07-2012, 07:55
Quando ero ricercatore, io scrivevo gli articoli e il mio prof. li firmava.

Quando ne ho avuto le balle piene, me ne sono andato... poi ci lamentiamo della fuga di cervelli.

Ah, il Quirinale ogni anno ci costa il doppio della Casa Bianca, air force one compreso.


259 milioni di euro all'anno per mantenere la corte di re Giorgio

Wurdy
03-07-2012, 09:33
Sposto in eventi

Lorenzo56
03-07-2012, 10:33
http://milano.repubblica.it/dettaglio/Ecco-quanto-guadagna-un-politico/1322765

Ma del resto è giusto, fanno così tanto per il benessere del Paese...#07#07#07#07#07