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Meinl
12-06-2012, 11:17
ragazzi, mancano solo 8 giorni all' esame di stato.. e per quanto riguarda me devo ancora iniziare a mettermi con lo studio e fino ad ora ho fatto solo una pagina introduttiva della mia tesina -.-.
la mia tesina cosa poteva riguardare se non l' acquariofilia?:-)) bene..essendo la mia scuola un chimico- biologico ho deciso di portare come argomenti principali il ciclo dell'azoto ( e quindi la filtrazione biologica nel complesso) per microbiologia, e il metabolismo glicolitico batterico(glicolisi) per quanto riguarda biochimica. ora vi mostro la mia introduzione, e vorrei vedere se qualcuno ha consigli, nuovi argomenti interessanti che riguardano altre materie o semplicemente fonti che potrebbero essermi utili (fino ad ora ho riposto tutto sugli articoli di acquaportal ;-))
ecco qui il mio inizio..che ve ne pare?

“L’acquario,comunità stabile di organismi acquatici che possono essere osservati… di fronte e di lato attraverso vetro trasparente e acqua limpida”
(Stephen J Gould, I fossili di Leonardo e il pony di Sofia, 2004)

Il mio approfondimento nasce da quella che è un hobby e una mia passione: l’acquariofilia.
Case, locali, uffici, sono molti i luoghi dove ci si imbatte in vasche di vetro popolate da pesci e altri organismi acquatici. L’acquario molto spesso, viene utilizzato come un vero e proprio arredo in grado di attirare l’ attenzione di coloro che ne passano affianco e che ne rimangono colpiti dai colori e dalla sensazione di tranquillità che una vasca è in grado di trasmettere.
Dietro ad un acquario però, si nasconde un vero e proprio ecosistema, che come negli ambienti naturali, necessità di una certa stabilità chimica e biologica: il più delle volte, infatti, non si da conto a ciò che è l’equilibrio di questo mondo racchiuso in una scatola di vetro; non bisogna dimenticare infatti che i pesci, i molluschi e i crostacei che spesso vediamo popolare gli acquari delle nostre case sono frutto di un’ evoluzione durata millenni che ha portato loro a necessitare di varie condizioni per vivere.
Un chiaro esempio di ciò è il pesce rosso in una boccia: per noi che lo osserviamo può sembrare bello ed esprimere simpatia, ma in realtà per il povero pesce quella è una vera e propria tortura, pochi infatti sanno che il carassius auratus ( il comune pesce rosso) è un pesce che necessità di minimo 100 litri ad esemplare per vivere una vita dignitosa.
Oltre a quello che è lo spazio, un organismo acquatico necessità di particolari caratteristiche ambientali(quali ph dell’acqua e sostanze disciolte in essa) per chiudere quello che è il suo ciclo biologico, e queste caratteristiche devono essere garantite dall’ uomo che ha deciso di “strappare” alla natura un piccolo pezzo di essa.
L’ acquariofilia è un fenomeno che nasce dai tempi degli antichi egizi: questo popolo infatti, fu il primo che iniziò ad allestire vasche riempite con acqua per l’allevamento di pesci ai quali assegnava un valore religioso a tal punto che alcune specie, in particolare la Telapia (pesce della famiglia dei ciclidi che popola i fiumi di africa e asia) veniva spesso visto come simbolo di erotismo e fertilità, regalare una telapia infatti, era un invito all’amore.
Con il passare dei secoli e con il progredire della scienza la filosofia dell’ acquario è cambiata, fino a diventare quella che oggi è conosciuta come acquariofilia moderna.
Tra il 700’e l’ 800’ è risaputo che nobili e persone di rispetto gareggiavano per mantenere in vità il più allungo possibile organismi acquatici e con il passare degli anni ciò che era un passatempo per nobili divenne un vero e proprio stile di vita tant’è vero che che nel periodo conosciuto come “follia vittoriana” l’acquario iniziò ad essere considerato una miniatura di un piccolo ambiente acquatico naturale caratterizzato da flora e fauna mirata alla rappresentazione di un particolare biotopo.
L’ acquariofilia divenne così ambito di interesse soprattutto per scienziati e uomini di cultura, che attraverso l’acquario sono in grado di studiare e comprendere i vari processi naturali, riuscendo quindi a riprodurre i primi esempi di acquari auto sufficienti all’ interno dei quali l’ equilibrio tra le specie animali e vegetali era alla base di un lavoro che richiedeva particolare conoscenze.
È proprio in questo periodo che compaiono i primi negozi dedicati all’ acquariofilo, all’ interno di essi si poteva trovare tutto quello che serviva a qualunque persona per iniziare a coltivare questa passione: varie specie di pesci e altri organismi provenienti dall’ asia,dalle zone tropicali e persino dalle barriere coralline, libri illustrativi, materiali come acquari,filtri , pompe e bruciatori a petrolio e coke per la regolazione della temperatura. Con il passare del tempo questi strumenti vennero perfezionati o sostituiti da nuovi apparecchi, come ad esempio i primi termo riscaldatori elettrici, grazie ai quali si poteva regolare la temperatura dell’ acqua a seconda delle specie che popolano l’acquario,oppure i primi impianti di diffusione della CO2, utili per dare vita a vasche ricche di vegetazione.
In conclusione posso dire di aver scelto questo argomento perché voglio far conoscere le leggi ambientali che servono per offrire una vita dignitosa agli organismi che popolano gli acquari delle nostre case, e per far capire come dietro a queste lastre di vetro ci sia un lavoro che senza determinate conoscenze scientifiche e soprattutto senza passione, porterebbe soltanto a delusioni per noi ma soprattutto sofferenza e morte a coloro che noi abbiamo deciso di mettere nella nostra vasca.

Enza Catania
12-06-2012, 16:05
Non ho capito che Istituto frequenti e se hai fatto una traccia esclusivamente di questo argomento o di tutta la tesina.

Meinl
12-06-2012, 17:35
io frequento l 'istituto tecnico boscardin biologico di vicenza, le materie di indirizzo sono microbiologia, biochimica e chimica,e data la mia passione mi sono fiondato subito nell'idea di una tesina dedicata all'acquarifilia:-)).Non avendo in commissione d' esame chimica non la inserirò nella tesina, quindi niente ph, kh o altri valori che riguardano la chimica dell'acqua purtroppo. la mia idea era quella di trattare come argomento di microbiologia il ciclo dell' azoto e i batteri coinvolti in esso, mentre per biochimica volevo parlare dell' importanza del processo glicolitico(metabolismo dei batteri) nell' equilibrio del carico organico di una vasca.
quella riportata sopra è l'introduzione della mia tesina, dove ho deciso di scrivere una breve storia dell'acquariofilia e le motivazioni per cui ho scelto l' argomento.
mi sono affidato a voi per trovare altri possibili collegamenti con altre materie( anche se con quelle umanistiche mi sembra difficile) oppure aiuti e consigli su come trattare gli argomenti che ho scelto e magari infoltirli con qualcosa di più ;-)

Brendan
12-06-2012, 19:50
Pure io faccio il bosca! Chi sei?
Io sono in 5 b e pure io faccio l'approfondimento sugli acquari! :D

Gen.gi
12-06-2012, 20:04
non puoi trattare qualcosa delle piante in acquario???...non so il ciclo che fai o2 con co2 nitrati ferro potassio e altro...te la butto li #24

Meinl
12-06-2012, 20:32
Pure io faccio il bosca! Chi sei?
Io sono in 5 b e pure io faccio l'approfondimento sugli acquari! :D
5b?? se non sbaglio sei in classe della linda e del caro la gattolla ;)..e quindi siamo andati in gita insieme! comunque alex giacomoni..tu?
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non puoi trattare qualcosa delle piante in acquario???...non so il ciclo che fai o2 con co2 nitrati ferro potassio e altro...te la butto li #24
in microbiologia abbiamo trattato la fotosintesi, però portando già il ciclo dell' azoto per quella materia ho deciso di stare su quello ;)