Visualizza la versione completa : Alluminio
Spesso si trova nei fertilizzanti e qualche ditta lo mette anche nei titoli.
Eppure non se ne fa menzione nei microelemeti?
A cosa serve secondo voi?
L'alluminio a nulla, anzi è deleterio... Però spesso si trova nei fondi o nei fertilizzanti legato covalentemente(ad esempio in chelanti o simili)a composti che non ne consentono la liberazione in vasca...
Deve avere una funzione anche nei liquidi: i sali di alluminuio costano e non vengono messi a caso. Potrebbe per esempio essere un ottimo antialga alle conentrazioni presenti nel flacone, ma divenire innoquo alla diluizione prescritta.
vinciolo88piy
11-05-2012, 22:47
Deve avere una funzione anche nei liquidi: i sali di alluminuio costano e non vengono messi a caso. Potrebbe per esempio essere un ottimo antialga alle conentrazioni presenti nel flacone, ma divenire innoquo alla diluizione prescritta.
ottima osservazione però potrebbero anche essere degli scarti di produzione...
Non mi convinvce: di solito queste acquistano composti e li miscelano spientemente. I sali di alluminio costano e verrebbero separati alla fonte e venduti come tali. Nei titoli di alcuni fertilizzanti lo si trova in quantità cospique e deve avere una qualche funzione. Oltretutto è un Al è un fitotossico e non sarebbe di certo indicato nei titoli: pensa che danno di immagine se si spargesse la voce che ti stanno vendendo uno scarto fra tante cose buone.
MarcoA scusa ma in quali prodotti l'hai trovato? non è che per caso erano fertilizzanti per piante tipicamente floreali, o in per acidificare il terreno??
L'alluminio dalle info che ho raccolto sembra essere più facilmente dannoso come fattore limitante della crescita che utile alle piante tanto che ci sono studi volti a migliorare la tollerabilità delle piante all'alluminio, che sembrerebbe in molti terreni essere presente in eccesso e mai in difetto.
A questo proposito ti consiglierei la letura di questo:
agrolinker.com/italiano/argomenti/agronomia-articoli/resistenza-vegetale-fitotossicita-alluminio11.html
Non illuderti sul fatto che chi prepara i concimi lo faccia (soprattutto con quelli che contengono micronutrienti) miscelando le sostanze pure ,isolate, scegliendo uno ad uno gli elementi più adatti
è facile che ricorra a semplice diluizione di composti già preparati per altro utilizzo e di comune diffusione.
Non immaginare le aziende che si occupano di acquariologia come se fossero le grandi multinazionali
con decine di chimici e biologi nei loro laboratori come possono permettersi le aziende che fabbricano
i concimi per uso agricolo o per giardinaggio.
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Cmq è utilizzato il solfato di alluminio per intensificare il blu nelle ortensie, se hai piante con fiori blu a cui far intensificare il colore potrebbe essere utile;-)
MarcoA scusa ma in quali prodotti l'hai trovato? non è che per caso erano fertilizzanti per piante tipicamente floreali, o in per acidificare il terreno??
Ne riporto uno che lo dichiara:
Moreover this plant nourishment product consists of many additional socalled micronutrients such as manganese, boron, cobalt, lithium, molybdenum, copper, tin, nickel, fluorine, iodine, aluminium, zinc, selenium and vanadiu
http://www.easylife.nl/en/freshwater-products/plant-nutrition/profito
Un chimico acquariofilo che conosco personalmente in passato ha analizzato diversi preparati liquidi commerciali trovandovi tra le altre cose sali di alluminio.
Dennerle non diffonde i titoli, ma significativa è l'immagine nel sito alla sezione fertilizzanti:
http://www.dennerle.com/de/images/stories/aquaristik/pflanzenpflege/pflanzennaehrstoffe.png
L'alluminio dalle info che ho raccolto sembra essere più facilmente dannoso come fattore limitante della crescita che utile alle piante tanto che ci sono studi volti a migliorare la tollerabilità delle piante all'alluminio, che sembrerebbe in molti terreni essere presente in eccesso e mai in difetto.
A questo proposito ti consiglierei la letura di questo:
agrolinker.com/italiano/argomenti/agronomia-articoli/resistenza-vegetale-fitotossicita-alluminio11.html
Non illuderti sul fatto che chi prepara i concimi lo faccia (soprattutto con quelli che contengono micronutrienti) miscelando le sostanze pure ,isolate, scegliendo uno ad uno gli elementi più adatti
è facile che ricorra a semplice diluizione di composti già preparati per altro utilizzo e di comune diffusione.
Non immaginare le aziende che si occupano di acquariologia come se fossero le grandi multinazionali
con decine di chimici e biologi nei loro laboratori come possono permettersi le aziende che fabbricano
i concimi per uso agricolo o per giardinaggio.
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Cmq è utilizzato il solfato di alluminio per intensificare il blu nelle ortensie, se hai piante con fiori blu a cui far intensificare il colore potrebbe essere utile;-)
Basta un chimico ed un amministrativo perchè si taglino i costi sui sali di alluminio.
E' probabile che l'alluminio che è un elemento assai comune entri nella composizione di alcuni fertilizzanti solo perchè in qlc modo legato ad altre sostanze utilizzate nel processo produttivo che ben difficilmente utilizzerà elementi farmaceutical grade (e cmq anch'essi presentano tracce di alcune sostanze non desiderate) singolarmente separati dato che farebbe lievitare i costi .
Che le piante assimilino alluminio è verissimo , che esso sia importante per la loro crescita non sono riuscito a leggerlo in nessun posto ma sono pronto a ricredermi, che sia necessario o cmq consigliabile somministrarlo a qlc specie vegetale (ortensie a parte) proprio non parrebbe.
Le piante sono in grado di assorbire dal terreno anche sostanze del tutto velenose che a nulla servono ai fini della loro crescita o del loro corretto sviluppo, infatti alcune specie vegetali vengono coltivate in terreni contaminati per accellerare il processo di bonifica ma le stesse specie crescono ugualmente in terreni non contaminati.
Nell'easy life profito l'alluminio è contenuto in peso in un ordine di grandezza pari a quello del cobalto, quindi è vero in quantità molto piccole e di conseguenza non fitotossico. Potrebbe essere "ione parassita" ovvero utilizzato per l'inserimento di altri ioni (come chimico mi domando quali, ma è pura curiosità visto che esistono molte alternative all'alluminio). In questo fertilizzante troviamo anche fluoruri, stagno e nichel, quindi o hanno biologi geniali o chimici pazzi ;-).
Neanche io sono riuscito a trovare dei testi che ne citino l'utilità ma non posso fare a meno di domandarmi perchè venga addirittura pubblicizzato da Dennerle e Easylife. L'unico documento che lontanamente ne fa accenno parlava di terre di alveo in america latina contenenti alluminio che passava nell'acqua e ne deduco potrebbe essere dosato in tracce solo per soddisfare piante provenienti da quelle zone. Se così fosse è un uso specifico e marginale e se ne può fare a meno nella maggioranza dei casi.
L'alluminio, o meglio i suoi sali, sono ritrovati nelle etichette perchè probabilmente(IMHO) fungono da chelanti o da agenti che impediscono la dispersione immediata del nutriente; questo perchè poi le piante che necessitano sul serio di ioni alluminio se non erro sono molto poche...
Neanche io sono riuscito a trovare dei testi che ne citino l'utilità ma non posso fare a meno di domandarmi perchè venga addirittura pubblicizzato da Dennerle e Easylife.
Per la stessa ragione per cui si dice che una certa acqua (ripeto: acqua, in bottiglia, minerale) FACILITA LA DIURESI. Cioè fa pisciare (eh già! Ma guarda!). Siccome l'alluminio, per qualche ragione, magari puramente casuale, magari legato a conservanti, additivi, ecc., finisce nel flacone, un buon pubblicitario te lo fa pagare.
Altri esempi...
Gli snack "dietetici" funzionano con lo stesso principio. Se scrivi che nutrizionalmente fa cagare, non lo compra nessuno, se scrivi che è dietetico, lo comprano in tanti.
La pubblicità è l'anima del commercio...
L'acqua va comprata, come tutti sanno, OLIGOMINERALE, con pochi sali (compreso il calcio, che fa venire i calcoli) MA, poi, dopo, ci vuole lo yogurt arricchito di calcio, per le ossa, si capisce. Ma per carità non dite al consumatore che le molecole sono tutte uguali...
In una delle primissime campagne pubblicitarie "a tappeto", in USA, nella prima metà del secolo scorso, un pubblicitario notò che nella catena di produzione la bottiglia di una birra veniva sterilizzata a vapore. Gli fu spiegato che era un processo comune a tutte le produzioni di bibite in bottiglia. Il pubblicitario lanciò lo spot "BOTTIGLIE STERILIZZATE CON VAPORE".
MarcoA scusa ma in quali prodotti l'hai trovato? non è che per caso erano fertilizzanti per piante tipicamente floreali, o in per acidificare il terreno??
Ne riporto uno che lo dichiara:
Moreover this plant nourishment product consists of many additional socalled micronutrients such as manganese, boron, cobalt, lithium, molybdenum, copper, tin, nickel, fluorine, iodine, aluminium, zinc, selenium and vanadiu
http://www.easylife.nl/en/freshwater-products/plant-nutrition/profito
Un chimico acquariofilo che conosco personalmente in passato ha analizzato diversi preparati liquidi commerciali trovandovi tra le altre cose sali di alluminio.
Dennerle non diffonde i titoli, ma significativa è l'immagine nel sito alla sezione fertilizzanti:
http://www.dennerle.com/de/images/stories/aquaristik/pflanzenpflege/pflanzennaehrstoffe.png
Non me l'aspettavo che fosse contenuto nel profito.Ti ho fatto quella domanda, perche l'alluminio è presente in alcuni fertilizzanti,definiamoli, terrestri per piante in fiore(se non ricordo male dovrebbe dar risalto all'azzurro).
Bisognerebbe sentire entropy, ma ultimamente ha problemi di connessione, prova comunque a mandargli un MP con il link del topic.
Grazie della dritta, Tuko, l'ho trasmesso.
Neanche io sono riuscito a trovare dei testi che ne citino l'utilità ma non posso fare a meno di domandarmi perchè venga addirittura pubblicizzato da Dennerle e Easylife.
Per la stessa ragione per cui si dice che una certa acqua (ripeto: acqua, in bottiglia, minerale) FACILITA LA DIURESI. Cioè fa pisciare (eh già! Ma guarda!). Siccome l'alluminio, per qualche ragione, magari puramente casuale, magari legato a conservanti, additivi, ecc., finisce nel flacone, un buon pubblicitario te lo fa pagare.
Altri esempi...
Gli snack "dietetici" funzionano con lo stesso principio. Se scrivi che nutrizionalmente fa cagare, non lo compra nessuno, se scrivi che è dietetico, lo comprano in tanti.
La pubblicità è l'anima del commercio...
L'acqua va comprata, come tutti sanno, OLIGOMINERALE, con pochi sali (compreso il calcio, che fa venire i calcoli) MA, poi, dopo, ci vuole lo yogurt arricchito di calcio, per le ossa, si capisce. Ma per carità non dite al consumatore che le molecole sono tutte uguali...
In una delle primissime campagne pubblicitarie "a tappeto", in USA, nella prima metà del secolo scorso, un pubblicitario notò che nella catena di produzione la bottiglia di una birra veniva sterilizzata a vapore. Gli fu spiegato che era un processo comune a tutte le produzioni di bibite in bottiglia. Il pubblicitario lanciò lo spot "BOTTIGLIE STERILIZZATE CON VAPORE".
Giusto, questo è il marketing. Non dicono bugie, sfruttano una caratteristaica (povertà di calorie, di sali, sterilizzazione che hanno tutte le birre) esaltandola e cercando di interessare un dato segmento di mercato. La barretta non è fatta di immondizia, l'acqua che fa fare pipì non è demineralizzata (e quindi non adatta al consumo umano), e la birra per davvero viene sterilizzata.
Proprio questo è lo scopo della mia domanda: marketing a parte, individuare qual'è la funzione dell'alluminio, che potrebbe essere biologica (giova ad alcuni tipi di piante dato che sembra che non lo faccia alla maggioranza) o chimica (chelante, stabilizzante, antiossidante, biocida nei concentrati ecc), o un'efficace combinazione tra queste.
Riflettete sul fatto che in un mondo in cui le informazioni sono diffuse tutti sono potenzialmente in grado di fare tutto e allora sono i dettagli a fare la differenza, nel bene o nel male.
Riflettete sul fatto che in un mondo in cui le informazioni sono diffuse tutti sono potenzialmente in grado di fare tutto e allora sono i dettagli a fare la differenza, nel bene o nel male.
Appunto: visto che sull'alluminio per le piante non si trova nulla (tranne che per i bei fiori blu, che in acquario, purtroppo, non abbiamo), magari c'è "per caso" e (giacché viene "gratis") lo scrivono sulla bottiglia assieme agli altri elementi come "valore aggiunto".
Un po' come lo shampoo agli "acidi dei frutti". Se ci scrivi "additivo E 296 usato come acidificante", chi lo usa per lavarsi la testa? Idem per il fertilizzante: se ci scrivi "soluzione stabilizzata (o quel che è) con composti a base di alluminio, molti in vasca non ce lo mettono (l'alluminio è tossico, lo dice anche Wikipedia!).
Per dire che probabilmente (ma non sono un esperto) l'alluminio ci sta perché è legato agli altri ioni, forse (ipotizzo) per evitarne la precipitazione (visto che generalmente i miscugli di sali diversi tendono a precipitare). Un po' come i chelanti.
I dettagli, a volte fanno la differenza, a volte fanno solo lievitare il prezzo.
In effetti, per soddisfare il fabbisogno di microelementi "esotici" in vasca, tipo molibdeno, vanadio, ecc. (escludendo forse poche vasche spintissime), basterebbe un mezzo litro di acqua del rubinetto (e solo se si usa esclusivamente acqua di osmosi + sali), e gli elementi "minori" (in tracce), quelli necessari in parti per miliardo, ci sarebbero tutti. Il resto fa figura. Tanto più che: come la misuri una ipotetica carenza di alluminio in vasca?
Wikipedia dice anche castronate in chimica. Ti consiglio di incrociare i dati con altri siti o con dei testi, se possibile. Non si è riusciti a dimostrare la sua tossicità tant'è che alcuni farmaci che ci propinano sono a base di sali di alluminio.
Hai detto poco: stabilizzare. Propendo anche io per questa ipotesi. Come chimico vorrei proprio capire cosa e come. Viene inserito in alcune ricette di integratori di micro da sali come tricloruro di alluminio (AlCl3) che però ha proprietà flocculanti ovvero fa precipitare. Probabilmente ai bassi dosaggi di cui si discute risulta totalmente incapace di espletare questa azione.
Piuttosto ci interessa di più la sua capacità fortemente riducente. Questo implica che ha forte tendenza ad ossidarsi [in Al(OH)3 e Cl2] e potrebbe essere che lo faccia prima del Fe++ agendo quindi da antiossidante nei confronti di quest'ultimo. Non si tratterebbe di un alternativa ai chelanti, ma piuttosto di una protezione ulteriore. Ipotesi tutta da verificare.
Sono convinto che serva più a stabilizzare i concentrati per mesi, piuttosto che il diluito in vasca per giorni ove sarebbe presente in tracce. Se quest'affermazione è corretta non serve determinarlo in vasca.
Wikipedia dice anche castronate in chimica.
Appunto. Dicesi "ironia".
Ti consiglio di incrociare i dati con altri siti o con dei testi, se possibile.
#24 allo scopo di...?
Ti consiglio di incrociare i dati con altri siti o con dei testi, se possibile. Non si è riusciti a dimostrare la sua tossicità tant'è che alcuni farmaci che ci propinano sono a base di sali di alluminio.
Hai detto poco: stabilizzare. Propendo anche io per questa ipotesi. Come chimico vorrei proprio capire cosa e come. Viene inserito in alcune ricette di integratori di micro da sali come tricloruro di alluminio (AlCl3) che però ha proprietà flocculanti ovvero fa precipitare. Probabilmente ai bassi dosaggi di cui si discute risulta totalmente incapace di espletare questa azione.
Piuttosto ci interessa di più la sua capacità fortemente riducente. Questo implica che ha forte tendenza ad ossidarsi [in Al(OH)3 e Cl2] e potrebbe essere che lo faccia prima del Fe++ agendo quindi da antiossidante nei confronti di quest'ultimo. Non si tratterebbe di un alternativa ai chelanti, ma piuttosto di una protezione ulteriore. Ipotesi tutta da verificare.
Sono convinto che serva più a stabilizzare i concentrati per mesi, piuttosto che il diluito in vasca per giorni ove sarebbe presente in tracce. Se quest'affermazione è corretta non serve determinarlo in vasca.
Mi sfugge il senso e lo scopo del topic. Prima chiedi qual'è il perché dell'alluminio nel fertilizzante, poi ce ne spieghi la funzione... non mi fraintendere, è tutto molto interessante, ma forse dovresti presentare il tutto come un articolo, più che come topic...
Quanto a wikipidia non avevo colto l'ironia. :-D
Quanto al resto stiamo facedo delle ipotesi, visto che non si trovano risposte certe, se non che ce lo vendono in alcuni fertilizzanti come un toccasana per le piante quando invece serve probabilmente a conservare i fertilizzanti sugli scaffali dei negozi (e perchè no anche nelle nostre case in convenienti taniche da 25 l).
Non comprendo cosa ci trovi di strano se nelle ultime sere io abbia preso spunto dal topic ed abbia studiato l'alluminio riportando poi qui. Avresti preferito che tenessi per me i dubbi ma anche le risposte possibili?
Magari alla fine un bell'articolo sugli adittivi dei fertilizzanti verrà fuori, ma per ora sarebbe pieno di domande e ipotesi.
Dovresti iniziare a preoccuparti, dato che ci sono altri elementi che non mi spiego nei fertilizzanti... ;-). Se vuoi c'è già il vanadio disponibile... :-)
Non comprendo cosa ci trovi di strano se nelle ultime sere io abbia preso spunto dal topic ed abbia studiato l'alluminio riportando poi qui. Avresti preferito che tenessi per me i dubbi ma anche le risposte possibili?
Per carità! Ci mancherebbe!
Dovresti iniziare a preoccuparti, dato che ci sono altri elementi che non mi spiego nei fertilizzanti... ;-)
Non usando fertilizzanti, il problema mi tange pochino...
E in ogni caso, a che ti serve dosare i microelementi uno a uno, se non hai test per verificarne le carenze? (escludendo, forse, un'analisi di laboratorio, che magari tu hai modo di fare, ma l'acquariofilio "medio" no). Chi ha mai visto una vasca con carenze da, che so, vanadio? Stronzio? Cobalto? Mi paiono "dettagli" fatti solo per vendere.
Vorrei semplicemente levare di mezzo i "mi sembra", i "forse", i "probabilmente", le "ipotesi" ecc.
Ho un obbiettivo ambizioso: acquisire una certa padronanza per miscelare sali e sostanze organiche per ottenere fertilizzanti (per acquario e bonsai - quest'ultimo settore molto più indietro dell'acquariofilia in questo campo).
I microelementi e gli adittivi, sono una parte fondamentale dato che per i macro il discorso è abbastanza lineare ma da soli non bastano.
Ci vorranno probabilmente anni, in cui sono pronto a tornare sui miei passi, ma non ho fretta. Mi piace condividere le informazioni che, come in questo caso possono servire, a chi non può farsi il fertilizzante, a farsi una cultura e a valutare cosa gli propinano i negozi.
Ok, ma come fai a dosarli se non misuri? Come fai (con metodi "casalinghi") a misurare concetrazioni in parti per miliardo?
scriptors
17-05-2012, 13:10
MarcoA, stai aprendo topic su:
- Alluminio (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=371907)
- Vanadio (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=372617)
- Manganese gluconato (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=370554)
suggerirei da cambiare spacciatore prima che sia troppo tardi #70
Grandissima frase di Qoelo (Guzzanti) la mia preferita di quelle dei suoi personaggi dopo quella che fa dire ai due telepredicatori americani Chuck e Nora : " Cerca il Signore ...!....Prima che Lui trova Te !.."
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Ho un obbiettivo ambizioso: acquisire una certa padronanza per miscelare sali e sostanze organiche per ottenere fertilizzanti (per acquario e bonsai - quest'ultimo settore molto più indietro dell'acquariofilia in questo campo).
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L'intento non è male, e per raggiungerlo devi necessariamente conoscere a cosa servono i singoli elementi. Avere la possibilità di titolarli secondo me serve a poco. Vedendo le piante possiamo individuare potenziali carenze, ma neanche queste possono definirsi univoche(ad esclusione di alcune che sono come una vidimazione), perchè assomigliano ad altre.
Per esempio, una carenza di Manganese, potrebbe essere identificata dalle nuove foglie, che si mostrano pallide e giallastre(no clorofilla). Le venature però restano verdi, guardando la potenziale lamina fogliare che è diventata trasparente. E le cito quindi pensare alla carenza portata ad esempio. Ma, sorpresa, potrebbe non essere cosi, in quanto gli stessi sintomi, si potrebbero avere con un eccesso di ferro, che potrebbe non far assimilare l'elemento manganese.
Ad occhio, e non possedendo laboratori di analisi, possiamo individuare le carenze se sono riconducibili ad elementi mobili o no.
Purtroppo, sono poche le marche che oltre alla composizione, danno anche le relative percentuali(che sono veramente infinitesimali IMHO). In una di queste(Seachem) l'elemento alluminio non è presente, il che mi fa pensare che nelle altre, lo sia più per un discorso di completezza che di reale funzionalità.
In questi anni sulle fertilizzazioni fai da te, penso di aver letto di tutto e di più, e quando ci si impatta sugli elementi in tracce e sui microelementi(ivi compreso il Mikron) ho visto più insuccessi che successi.
Per curiosità: che sintomi ha la carenza da vanadio?
scriptors
17-05-2012, 16:29
Come ho scritto in altro topic, sono dell'idea che eventuali eccessi siano molto più dannosi delle improbabili carenze (viste le quantità in gioco), pertanto sconsiglierei l'avventurarsi nel dosaggio, seppure controllato, di tali elementi in vasca #36#
Se proprio si dovesse riscontrare qualche carenza vale sempre il vecchio detto: un litro di acqua di rubinetto in vasca male non fa ;-) (se non è una vasca da due litri ovviamente :-D#70)
Sinceramente non so risponderti(ho conoscenza solo per gli elementi che, diciamo, vanno per la maggiore), penso però che possa valere, lo stesso discorso, non per i sintomi, fatto per il Manganese Nel senso che, l'eventuale mancata assimilazione, può anche essere dovuta ad un eventuale eccesso di ferro. Dicasi lo stesso per altri elementi come nickel,titanio,rame,cobalto,cromo, ect..ect...
Di più nin so!!
Se avessi una vasca spinta riempita solo con osmosi + sali + integratori, per gli elementi in tracce seguirei il consiglio di scriptors. Qualche litro d'acqua "rustica" e gli elementi (quelli in tracce) ci sono tutti. Per il resto, normali fertilizzanti e/o PMDD.
Il resto, mi paiono discorsi senz'altro interessanti, ma difficilmente applicabili in pratica ad una vasca (cosa doso? Quanto? E' troppo o troppo poco?).
scriptors
17-05-2012, 17:05
dimenticavo ... non è che poi la membrana osmotica blocchi tutto il possibile, qualcosa sfugge sempre ed esistono anche apposite tabelle con le percentuali di ritenzione ;-)
Per piacere, signori, torniamo all'alluminio: ipotesi strampalate o il silenzio piuttosto che divagazioni su altri micro.
Stiamo propendendo per la tesi che non si tratta di un micro ma di un adittivo stabilizzante, non ha senso quindi parlare di carenze. Personalmente posso contare su apparecchiature sofisticate per le determinazioni anche in vasca, ma in questo caso non serviranno: piuttosto è importante verificare la soglia di tossicità e vedere se con i dosaggi che si usano nei preparati commerciali si sta ampiamente sotto.
Se qualcuno ha invece motivo di ritenere che si tratti di un microelemento lo dica e apra nuovi orizzonti alla discussione.
Hai provato a mandare una mail alla easylife?
--Inviato usando il mio COMMODORE 64 Quadcore® con TamTamtalk--
No, non mi aveva neanche sfiorato la mente. Vediamo cosa rispondono. Vi terrò informati.
piuttosto è importante verificare la soglia di tossicità e vedere se con i dosaggi che si usano nei preparati commerciali si sta ampiamente sotto.
Mi pareva che tu sostenessi:
Oltretutto è un Al è un fitotossico e non sarebbe di certo indicato nei titoli: pensa che danno di immagine se si spargesse la voce che ti stanno vendendo uno scarto fra tante cose buone.
Poi però dici:
Nell'easy life profito l'alluminio è contenuto in peso in un ordine di grandezza pari a quello del cobalto, quindi è vero in quantità molto piccole e di conseguenza non fitotossico.
Non ho capito: è fitotossico a quali concentrazioni? Come le stabilisci? Sono scritte sul flacone?
piuttosto è importante verificare la soglia di tossicità e vedere se con i dosaggi che si usano nei preparati commerciali si sta ampiamente sotto.
Mi pareva che tu sostenessi:
Oltretutto è un Al è un fitotossico e non sarebbe di certo indicato nei titoli: pensa che danno di immagine se si spargesse la voce che ti stanno vendendo uno scarto fra tante cose buone.
Poi però dici:
Nell'easy life profito l'alluminio è contenuto in peso in un ordine di grandezza pari a quello del cobalto, quindi è vero in quantità molto piccole e di conseguenza non fitotossico.
Non ho capito: è fitotossico a quali concentrazioni? Come le stabilisci? Sono scritte sul flacone?
Se avessi quest'informazione l'avrei già data, credimi. E' uno dei tasselli che mancano al mosaico. Mi riferivo ai dubbi espressi da scriptors:
Come ho scritto in altro topic, sono dell'idea che eventuali eccessi siano molto più dannosi delle improbabili carenze (viste le quantità in gioco), pertanto sconsiglierei l'avventurarsi nel dosaggio, seppure controllato, di tali elementi in vasca #36#
[...]
Per quanto mi concerne, se l'easy life fosse tossico per la flora, e aggiungo anche per la fauna (ad esclusione di specie notoriamente sensibili come le Caridine CRB) ai dosaggi indicati, è probabile che qualcuno avrebbe già sengalato morie. E' ragionevole supporre che vi sia anche un margine di sicurezza, per gli acquariofili distratti o pasticcioni che sovradosano, ma ci vorrebbe il famigerato limite di tossicità per esserne sicuri.
L'easy life contiene altre specie chimiche estranee alla fertilizzazione (ne ho individuata una che si ossida prima del ferro e quindi lo protegge): ipotizzo che, non potendo eccedere con una singola di esse per ragioni di abbassamento della tossicità abbiano creato un coctail di protezione.
A scanso di equivoci vorrei chiarire, come già fatto con scriptors nel topic sul vanadio, come la penso in generale su qualunque ricetta chimica:
se una specie chimica (in questo caso l'alluminio) ha utilità ai fini di quello che si vuole ottenere (e finora sembra non averla) è opportuno fare uno sforzo ed inserirla.
se invece ha funzioni di adittivo (stabilizzante, biocida ecc), una volta individuata e provata, ognuno ha l'opzione di fare detto sforzo ed inserirla, in base alle reali necessità.
Alla luce di questo si mettono solo le cose con funzioni comprovate e non si inscerisce a caso perchè abbiamo letto una composizione da qualche parte.
Questo tipo di discussioni vanno considerate come tese ad escludere la specie da una buona formulazione, posto che non abbiano una funzione utile alla formulazione stessa.
Nello specifico per l'alluminio ritengo non vi siano ancora elementi certi per affermarne l'utilità, pertanto nelle mie attuali formulazioni non c'è.
Ciò detto segnalo un documento che contiene informazioni sulla fitotossicità di alcuni elementi:
http://www.apat.gov.it/site/_files/aziende_agroalimentari.pdf
E' un documento tecnico legale riguardante l'utilizzo di acque reflue nelle tecniche agronomiche, che in alcuni passi ci può fornire informazioni utili. Parliamo di irrigazione applicata all'agronomia ed è doverso segnalare l'approssimazione che le piante acquatiche siano equiparabili a quelle delle colture agricole. Inoltre che le tecniche di irrigazione (che comprende la fertirrigazione, a volte anche su foglia) siano equiparabili alla fertilizzazione in colonna. IMHO, per conoscenza diretta di fertirrigazione su bonsai, con buona approssimazione ci da informazioni utili.
A pagina 39 leggiamo:
Alluminio
Nei suoli acidi (pH≤5,5) può esplicare effetti fitotossici, con riduzione delle produttività delle colture, mentre nei suoli alcalini (pH≥7) lo ione può precipitare, scomparendo così qualsiasi effetto tossicoQuesto ci suggerisce che ai pH acidi dell'acquario (5,5<pH<7,0) l'alluminio ha moderate proprietà fitotossiche e inizia a disturbare la crescita (non uccide le piante). A pH alcalini (pH>7) sparisce e ce lo ritroviamo sul fondo (=prima di acidificare l'acqua in qualunque maniera dobbiamo rimuovere il fondo per non ritrovarcelo in soluzione in concentrazioni rischiose).
Ma a quali concentrazioni è possibile inserirlo?
A pagina 40 viene indicato come limite:
Uso continuo (IMHO fertilizzazione in colonna): 5 mg/l
Bene, ora prendiamo in considerazione le concentrazioni e visto che ad ora non stiamo formulando ma discutendo, ci accontentiamo di un calcolatore di concentrazioni (purtroppo sull'etichetta dell'Easylife Profito non sono riportate e documenti ufficiali non ne trovo, se li avete segnalateli):
http://calc.petalphile.com/it/
Alla dose indicata dal produttore (10 ml su 100 l a settimana) troviamo, appena fatto il dosaggio e prima di qualunque assorbimento, 0,001 ppm (circa mg/l) di alluminio, una dose traccia 5000 volte inferiore alla tossicità indicata sopra. Ed ecco una stima del margine di sicurezza. Come già sapevamo il prodotto in esame è ottimo.
NB: le concentrazioni espresse dal calcolatore (che non è un documento ufficiale) vanno intese come un'indicazione di massima, ma mi auguro che sia un primo passo verso qualcosa di più certo su questo "benedetto" alluminio.
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