Visualizza la versione completa : Alghe a pennello e CO2
Enza Catania
04-01-2012, 13:10
Dopo aver letto varie discussioni in merito, ho potuto constatare che effettivamente le alghe a pennello non amano gli aumenti di concentrazione di anidride carbonica.
Nella gestione della mia vasca raramente supero i 20mg/l, tuttavia questa settimana ho aumentato la quantità a 28 ed è stato subito evidente che le alghe non ne beneficiavano.
Chiedo a chi è pìù esperto e ha fatto esperienza in merito se sapete quale è la soglia di concentrazioe alla quale rispondono con maggiore successo. Grazie.
daniele68
04-01-2012, 15:46
Ciao Enza,
l'uso dalla CO2 non è gradita dalle alghe a pennello ma nemmeno a molte altre.
Sul libro guida Le alghe nell'acquario di acqua dolce scritto da Garzia,secondo me ottimo per avere una infarinatura generale sulle alghe,c'è una spiegazione al quesito.(il libro lo vende anche Neogea)
Ci scordiamo spesso che la CO2 è il fertilizzante naturale per antonomasia..
Gli effetti benefici che hanno le piante sono ormai confermate e quando le piante stanno bene e consumano a maggior ragione le alghe vengono escluse dal banchetto.
Per quanto riguarda il dosaggio, Garzia giustamente scrive che non è quantificabile in quanto bisogna tenere conto di vari fattori quali pH della vasca e il grado di metabolismo vegetale della vasca stessa.
Infatti distingue tre tipi di acquari,
a basso metabolismo vegetale , medio e alto.
Il primo comprende acquari con piante a basso consumo e poco piantumati, nel secondo caso mediamente piantumati e con piante a discreta crescita, nel terzo altamente piantumati e /o con piante molto esigenti e annovera in questa categoria anche gli acquari olandesi..
Nel secondo caso l'anidride carbonica è benefica nel terzo addirittura necessaria, nel primo spesso basta lo scambio gassoso naturale dell'acquario. Una fertilizzazione oculata è consigliata.
Aggiungo che la presenza di pesci sicuramente limita la quantità da disciogliere per ovvi motivi di tossicità del gas.
Quindi non si può quantificare la dose ma è l'utilizzo nel tempo che è benefico..in pratica la CO2 non agisce direttamente sulle alghe ma è la pozione magica per le piante che crescendo bene utilizzano i nutrienti competendo contro le alghe.
Spero di aver risposto in modo esauriente alla tua domanda.
A presto
Enza Catania
04-01-2012, 17:09
Ciao Enza,
l'uso dalla CO2 non è gradita dalle alghe a pennello ma nemmeno a molte altre.
Sul libro guida Le alghe nell'acquario di acqua dolce scritto da Garzia,secondo me ottimo per avere una infarinatura generale sulle alghe,c'è una spiegazione al quesito.(il libro lo vende anche Neogea)
Ci scordiamo spesso che la CO2 è il fertilizzante naturale per antonomasia..
Gli effetti benefici che hanno le piante sono ormai confermate e quando le piante stanno bene e consumano a maggior ragione le alghe vengono escluse dal banchetto.
Per quanto riguarda il dosaggio, Garzia giustamente scrive che non è quantificabile in quanto bisogna tenere conto di vari fattori quali pH della vasca e il grado di metabolismo vegetale della vasca stessa.
Infatti distingue tre tipi di acquari,
a basso metabolismo vegetale , medio e alto.
Nel primo comprende acquari con piante a basso consumo e poco piantumati, nel secondo caso mediamente piantumati e con piante a discreta crescita, nel terzo altamente piantumati e /o con piante molto esigenti e annovera in questa categoria anche gli acquari olandesi..
Nel secondo caso l'anidride carbonica è benefica nel terzo addirittura necessaria, nel primo spesso basta lo scambio gassoso naturale dell'acquario. Una fertilizzazione oculata è consigliata.
Aggiungo che la presenza di pesci sicuramente limita la quantità da disciogliere per ovvi motivi di tossicità del gas.
Quindi non si può quantificare la dose ma è l'utilizzo nel tempo che è benefico..in pratica la CO2 non agisce direttamente sulle alghe ma è la pozione magica per le piante che crescendo bene utilizzano i nutrienti competendo contro le alghe.
Spero di aver risposto in modo esauriente alla tua domanda.
A presto
Ti ringrazio della risposta, uno dei difetti del web, è che a volte diamo per scontato che gli altri conoscano la nostra situazione e quindi a volte non ci spendiamo in descrizioni dettagliate.
la mia vasca appartiene sicuramente alla tipologia "due" discretamente piantumata, con un rapporto luce/l di 0,50 con poecilidi e caridine, in cui la CO2 ha lo scopo esclusivamente di fertilizzare, il mio Ph è costantemente a 7 (Ph controller con elettrov.)il kh 7,8.
Dopo mesi di lotta con le filamentose, con un cambio neon (da 9000 a 6000) ed una integrazione di nitrati, che erano sempre a 0, sono riuscita a sconfiggerle.
A questo punto,avendo dichiarato apertamente guerra alle a.pennello mi sperimentavo
in nuove tattiche che non sconvolgessero l'equilibrio che sono riuscita a instaurare, non volendo quindi attuare periodi di buio o bruschi abbassamenti di Ph con eccessive dosi di CO2 mi chiedevo se qualcuno avesse sperimentato quali fossero i limiti oltre i quali è inutile arrivare poichè i risultati rimanevano gli stessi.
Di certo il limite minimo l'ho sperimentato io in quanto alzando a 25mg/l le alghe hanno reagito dopo circa due giorni.
daniele68
04-01-2012, 17:24
è proprio come dici tu.. la CO2 è l'arma delle piante e le dosi ..bhè..ogni vasca ha la sua impronta..non è quantificabile.
Comunque sono contento che qualcuno abbia sollevato la questione perché , e te lo dico uscendo dalla scuola di Paolo e da varie letture, bisogna capire che mettendo le piante in condizioni di competere, le alghe, non dico che non esistano in vasca ma sicuramente si controlla il proliferare.
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