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Alereef
15-11-2011, 13:56
Su un forum inglese la Redsea, tramite il suo "capo scienziato" ha pubblicato questo interessantissimo testo che, a parte fare ovviamente pubblicità ad un loro prodotto, mette in luce molti interessanti punti:
http://www.ultimatereef.net/forums/showthread.php?t=513273

data l'importanza e l'interesse che può suscitare su alcuni punti mi sono messo a tradurla.
Alcuni punti ripeto sono molto,molto interessanti e devo dire che Zucchen gli aveva messi in evidenza da tempo (nitriti in particolare), chapeau, Cri #70
Altri, quelli relativi ai solfati mi sembrano nuovi.

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Riduzione di Nitrati e fosfati tramite il dosaggio di carbonio
Di Sharon Ram
Chief Scientist, Red Sea
Combattere i nutrienti che si accumulano in acquario è una delle lotte più importanti che l'hobbista comune deve affrontare ogni giorno. Oggi, ci sono diversi metodi per ridurre i livelli di nutrienti, alcuni da resine (ad / assorbitori) ed altri componenti di filtraggio chimico, ma le ultime tendenze sono sistemi "pro-biotici "con l'ampliamento della riduzione biologica dei nutrienti tramite batteri.
La maggior parte degli hobbisti che favoriscono questa filtrazione biologica sono ben consapevoli che il fattore limitante in questi processi è l'assenza di basso peso molecolare di composti di carbonio, che agiscono come fonte di energia per la riduzione dei processi. Al fine di incrementare l'attività biologica, molti hobbisti ha iniziato a dosare nella vasca qualsiasi fonte di carbonio disponibile come la vodka,aceto e zucchero o miscele varie di tutti e tre. Conoscenza comune suggerisce che, fornendo sufficienti fonti di carbonio organico, insieme alla disponibilità di zone anossiche nel vasca (rocce vive e sedimento) sarà sufficiente per incoraggiare la corretta denitrificazione e l'attività di riduzione del fosfato. Teoricamente questo è vero, tuttavia può anche incoraggiare altre attività biologiche che possono portare al disastro se non sono controllate o impedito di prendere il sopravvento.
E importante essere consapevoli che i processi in atto nell'ambiente marino comportano molto complicate interazioni ecologiche tra diversi gruppi di batteri. Questi gruppi comprendono 2 gruppi di riduttori di nitrato, un altro gruppo di POA è (batteri accumulatori di fosfato o batteri PHA) e un gruppo di SRB è (batteri di riduzione del solfato).
Tra questi 4 gruppi c’è una continua competizione e relazioni di inibizione che sono regolati dalla disponibilità, concentrazioni e rapporti di nutrienti (azoto, fosforo e zolfo) e la disponibilità enzimatica di co-fattori e di altri fattori biotici e abiotici.
Esaminando i percorsi di trasformazione biologica in acquario, abbiamo trovato due principali gruppi di batteri, il primo gruppo sono i batteri DNRA che riduce i nitrati in nitriti o ammoniaca e l'altro gruppo di denitrificatori eterotrofi che riduce il nitrito in nitrato con rilascio di gas di azoto. L’azoto elementare è il prodotto finale di questo processo, ma un accumulo intermedio di nitrito, ossido di azoto e protossido di azoto può avvenire in determinate condizioni, di solito in assenza di co-fattori enzimatici.
I fattori ambientali, in particolare la disponibilità e il tipo di composti organici di carbonio, il rapporto C / N, la disponibilità di specifiche co-fattori e l'ossidazione / riduzione dello stato dell'ambiente acquatico, governano in gran parte il verificarsi dell’attività di di questi gruppi ed i processi di filtrazione che ne derivano.
Per esempio, uno sbilanciato rapporto C / N impedirà la denitrificazione completa e aumentarà l'attività DNRA che porta all'accumulo di ammoniaca e nitriti.
Dopo il ciclo di maturazione iniziale, la maggior parte degli hobbisti non testa più ammoniaca e nitriti e quindi se dosando fonti di carbonio si può osservare una riduzione del NO3 non nota alcun accumulo di ammoniaca o nitriti. Anche quando il rapporto C / N è ottimale per la denitrificazione ci sono altri fattori obbligatori che regolano l'intero ciclo di denitrificazione dei nitrati in azoto libero.
Questi fattori includono elementi chimici specifici che agiscono come co-fattori in ogni fase del processo di denitrificazione. L'assenza o lo sbilanciamento dei livelli di questi elementi può terminare il processo di denitrificazione in una qualsiasi delle prime fasi e porterà all'accumulo di nitriti e ammoniaca.
Pertanto, uno degli aspetti importanti di riduzione dei nutrienti biologici è quello di incoraggiare specifici percorsi di attività dei batteri eterotrofi per garantire un processo completo. Questo è ciò per cui è stato sviluppato Red Sea NO3PO4-X
Red Sea NO3PO4-X fornisce stechiometrici livelli equilibrati di diversi composti di carbonio, che abbiamo trovato incoraggiare lo sviluppo di batteri denitrificatori eterotrofi sui batteri DNRA e che impedisce l'accumulo di ammoniaca o nitriti. NO3PO4-X offre anche 7 co-fattori enzimatici per assicurare la completa denitrificazione in azoto e prevenire la probabilità di formazione di N2O e NO.
Di solito in condizioni denitrificanti con la disponibilità di una sufficiente fonte di carbonio, altri 2 gruppi di batteri per la riduzione dei nutrienti inizierà a prosperare; i batteri accumulatori poli-fosfato ed i batteri per la riduzione del solfato. Questi due gruppi hanno un impatto significativo sulla la riduzione complessiva dei nutrienti nei processi in acquario.
I più comuni PAO o batteri Poly-P sono i batteri sono i PHA che accumulano fosfato in un processo a due stadi in condizioni aerobiche / anaerobiche.
Questi batteri competono con i denitrificatori per il carbonio disponibile ed in condizioni anaerobiche possono rilasciare PO4-3 di nuovo nell’acqua. Abbiamo scoperto che ceppi specifici di denitrificatori eterotrofi sono in grado di accumulare fosfato e sintetizzare poli-P durante il processo di riduzione dei nitrati con il nitrato al posto dell'ossigeno che servono come l'accettore terminale di elettroni, quindi il doppio stadio aerobico/anaerobico diventa irrilevante. Quando la popolazione batterica prolifera,flocculato batterico viene rilasciato nella colonna d'acqua e viene poi trattenutoi dallo skimmer e quindi i fosfati vengono rimossi dal sistema.
Red Sea NO3PO4-X, favorisce la proliferazione di batteri eterotrofi denitrificatori che hanno la capacità biologica di sintetizzare poli-p in condizioni anossiche (che possono essere chiamato PHB) su altri batteri PHA mantenendo una di riduzione equilibrata di entrambi i nitrati e fosfati.
Se avviene una rapida riduzione del nitrato sui fosfati si avrà una una rapida proliferazione di batteri anaerobici PHA ed i cianobatteri prospereranno in quanto sono in grado di assimilare azoto atmosferico.
Il quarto gruppo di batteri sono i SRB, questi batteri riducono il solfato in tossico sulfuro in condizioni anaerobiche. Siccome il solfato è presente in acqua di mare a livelli intorno i 940 ppm, e fonti di carbonio e condizioni anaerobici sono anche queste disponibili, nulla può impedire la produzione di solfuro.
La proliferazione di SRB può danneggiare gli altri gruppi di batteri essendo in competizione per le stesse fonti di carbonio e inibendo la loro attività a causa del solfuro tossico che rilasciano.
Nel corso della nostra ricerca abbiamo trovato 3 elementi in grado di inibire la attività di SRB competendo con solfato e spezzando il complesso respiratorio intracellulare impedendo la formazione di acido solfidrico pur migliorando la riduzione dei nutrienti biologici in condizioni anossiche.

Benny
15-11-2011, 14:34
bravo Ale

riky076
15-11-2011, 16:33
articolo interessante;-)

garth11
15-11-2011, 18:50
Interessante

Miguelito
15-11-2011, 19:18
Bel articolo, ma non ho capito una cosa visto che lo uso una volta a settimana.
ma il Red Sea NO3PO4-X fa danni o no? Perchè il giorno dopo che lo doso sui vetri si forma come una patina binca, e sintomo ti troppi batteri se non erro?

zucchen
15-11-2011, 20:42
http://www.paramedical.it/it/skarticolo.asp?ID=6821
Alereef,
Haha guarda con che sono andato in fissa ora....

lupo.alberto
15-11-2011, 21:59
interessante.....

Ink
15-11-2011, 22:17
Recentemente ho scambiato un po' di mail con Sharon Ram, dato che mi ero messo a testare i prodotti redsea, NOPOX escluso, che ho, ma che lui stesso mi ha sconsigliato di usare per via dei miei valori già ottimali di NO3 3 PO4...

Innanzitutto gli ho mandato una foto della mia vasca, da cui partivo con il dosaggio dei suoi prodotti, con l'intenzione di migliorarla e mi ha fatto dei gran complimenti dicendo che la sua non era così bella... la mia rezione spontanea è stata di pensare come potessero pertanto farmi migliorare i suoi prodotti se nemmeno lui aveva ottenuto simili risultati, peraltro nella media assolute di una vasca berlinese...

Poi gli ho fatto presente che avevo i nitriti... la sua risposta è stata che dovevano per forza essere contenuti nell'acqua di rabbocco o nell'acqua del cambio... eppure leggendo il testo sopra mi sembra chiaro che i nitriti hanno mille altri motivi per essere presenti, cosa di cui lui stesso ha coscienza... (sarò stato io a dargli spunto? ;-))

Dopo aver avuto vari problemi consecutivi, ha sempre ipotizzato cause che poi non si sono rivelate vere... per esempio che la RTN di una foliosa fosse dovuta alla sospensione della KW, ma la RTN era cominciata prima di aver sospeso la KW... Oppure che lo schiarimento delle zone esposte degli SPS fosse dovuto ad una concentrazione troppo alta di iodio, ma la concentrazione di iodio era addirittura troppo bassa...

Tutto questo per dire che ho la netta impressione che ciò che viene testato in laboratorio, in vitro, è spesso molto lontano dalle nostre vasche, specialmente quelle che girano da qualche anno... ed i prodotti non garantiscono i risultati che ci attendiamo... ed i biologi non sono acquariofili, ma sono persone che fanno reagire liquidi nelle provette e che poi guardano sui vetrini attraverso la lente di un microscopio...

Detto questo non sto assolutamente puntando il dito contro la redsea, i cui prodotti tengo in serbo perchè li voglio ritestare quando la vasca sarà tornata a posto, poichè nutro la convinzione che la colpa dei danni che ho avuto sia secondaria ad altri eventi, e che tali prodotti li abbiano solo aggravati.

Se non avessi turbe ovunque che sto strenuamente, ma molto lentamente, combattendo, avrei già testato il NOPOX, specialmente per il discorso dei nitriti, sui cui non trovo pace e su cui nessuno mi ha ancora trovato soluzione (@ Zucchen, ho aumentato alla grande la risalita, ma sono ancora presenti...)

Per il resto, il discorso è estremamente interessante e lo seguo con molto gusto, spero possano venire fuori ottimi spunti, sperando di non prendere l'abbaglio di un presentatore che sta solo pubblicizzando i suoi prodotti...
Alla fine, Chris, non è forse solo Pohl che senza troppo parlare ed enunciare ai 4 venti, ha una vasca che gira da anni senza mai aver perso un corallo pur tenendola sul filo del rasoio? Non è un biologo, credo, non parla a vanvera ed i fatti dimostrano che ha le palle...

Benny
16-11-2011, 08:32
piu' ti leggo piu' ti stimo...INK

e come sempre hai veramente ragione

Ink
16-11-2011, 09:36
troppo buono Simo...

fipenso
16-11-2011, 21:57
Alla fine, Chris, non è forse solo Pohl che senza troppo parlare ed enunciare ai 4 venti, ha una vasca che gira da anni senza mai aver perso un corallo pur tenendola sul filo del rasoio? Non è un biologo, credo, non parla a vanvera ed i fatti dimostrano che ha le palle...

Attenzione!! e va a finire che ti portiamo all'uso di zeolite e poi giù di goccine....Zeovit #rotfl#

JACK85
12-11-2012, 23:40
Anke a me si forma una patina bianca sui vetri dopo un paio di ore che ho somministrato no3-po4 della red sea che cosa vuol dire???