MarZissimo
06-09-2011, 23:19
Ciao a tutti, apro questo topic per condividere con voi l'esperienza di allevamento che ho appena iniziato di questo bell'anabantide.
Inizio subito con il ringraziare chi mi ha dato l'opportunità di averlo nelle mie vasche, ovvero Marco Rosetti che ha organizzato l'ACQUABEACH, e Patrick Egger che era lì con suo stand, da cui ho preso appunto un trio di Betta schalleri. Spero di allevarli al meglio e soprattutto di riprodurli in quantità.
Inizio col dire che non ci sono assolutamente notizie di questo pesce sul web....con questo topic noi siamo i primi nella rete a parlarne in un forum tematico. Le notizie che ci sono nelle schede dei vari siti nono sono assolutamente attendibili, tanto è vero che in una c'è scritto che proviene dall'America del sud....quando ovviamente in realtà è un pesce asiatico, per la precisione originario dell'isola di Bangka (a volte nominata anche come Banka), a est dell'isola di Sumatra, in Indonesia.
Se si cercano foto in rete si trovano più o meno sempre le solite due-tre che ovviamente non rendono onore al pesce. Ad essere sincero non si può dire che sia spettacolare quanto uno splendens gas-mustard-spada-laser-halfmoon-sun-destroy-the-universe, ma se tenuto correttamente, soprattutto il maschio, mostra un pattern niente male.
Di seguito vi metto le foto più vicine all'originale di questi pesci.
http://www.ibcbettas.org/smp/images/schalleri/schalleri2.jpg
La femmina
http://www.ibcbettas.org/smp/images/schalleri/schalleri_David_Charmillon.jpg
Il maschio
Come potete vedere il maschio presenta, come in altre specie di Betta, delle iridescenze ciano/verde mare sugli opercoli branchiali, che diventano sempre più evidenti man mano che il pesce va in parata o scaccia un maschio rivale per la conquista della femmina. La femmina non presenta particolare colorazione, fatta eccezione per la banda longitudinale nera, che va dalla punta della bocca, alla caudale esclusa (in condizioni di stress come mostrato in foto la linea si ferma agli opercoli branchiali); inoltre essa presenta le pinne ventrali molto più corte rispetto a quelle del maschio che hanno dei lunghi filamenti alla loro terminazione.
La dimensione è sui 6cm e la vita media sui 3-5anni (anche se quest'ultima informazione mi sento di prenderla molto con le molle...secondo me è di più....ma comunque staremo a vedere).
La specie fa parte del complesso "Pugnax" ed è molto pacifica (sempre in relazione ad un anabantide ovviamente)...non so sinceramente se si tratti di esemplari wild (qui chiedo aiuto a Patrick per svelare l'arcano) ma in ogni caso secondo la mia esperienza sono parecchio schivi e amano sostare nelle zone superficiali se coperte da vegetazione, catappa galleggiante, o altri ripari di ogni genere.
Per la chimica dell'acqua sono molto molto poco esigenti, nel loro luogo di ritrovamento vivono a ph acidi, dal 4,5 al 5,8 (almeno così ho trovato scritto), ma comunque vi posso assicurare che stanno più che bene in acqua di rubinetto con parecchia quercia e catappa (ph neutro o poco meno e durezze medie).
La mia esperienza in due parole:
Come per molti Betta incubatori orali ho acquistato a Cesena un trio composto da due maschi ed una femmina, in modo che le incubazioni e i relativi periodi di digiuno si potessero quantomeno spartire tra due esemplari distinti. Dopo un viaggio di ritorno "della speranza" (ho dormito 3 ore in tutto i due giorni della fiera) sono arrivato a casa la sera tardi e senza pensare a molto ho messo il trio di Betta nel cubo da 150 litri, dimora invernale dei miei Macropodus spechti che nel frattempo si godono le vacanze nel mio balcone in una tinozza da 130l. Allestimento assolutamente spartano con un mazzo enorme di rami/foglie di quercia (si sono rivelati ESSENZIALI, quindi ringrazio pubblicamente l'amico Venus per avermeli regalati) e della vallisneria piantata un pò all'ombra del cassettone contenente la parte esterna con felce e hydrocotyle piantate in emerso e volgenti "a cascata" sullo specchio d'acqua. L'acqua era un mix al 50% di tap e RO. Temperatura non la so, non ho più riscaldatori nè termometri da un pò....ma suppongo sui 27-28° non di più (fortunatamente).
Dopo aver inserito il mazzo di quercia e i pesci ho spento tutto, cervello compreso e sono andato a nanna....per DODICI ore consecutive (amen).
Il giorno seguente era quello decisivo, perchè non solo speravo che fossero tutti vivi, ma avevo ancora l'incognita "cibo", e sebbene avessi tarme, vermi e artemie vivi, ero un pò scettico sul surgelato...per non parlare del granulare.
Appena arrivato di fronte alla vasca ho visto la femmina molto attiva, mentre i maschi erano messi malino...uno in particolare era in primo piano sul fondo con la livrea che mostrava evidenti segni di stress...dopo aver recitato i vari rosari del caso ho pensato di offrire catappa in quantità industriali (6 foglione) e di provare a invogliarli con delle tarme della farina.
Appena messa giù, la prima se l'è aggiudicata la femmina (come previsto), la seconda un maschio e fortunatamente il terzo esemplare ha avuto anche lui la sua dose di cibo, fiondandosi sull'ultima tarma che ho somministrato...per "contorno" ho fatto piovere un bel pò di artemie surgelate che con mia grande gioia hanno fatto impazzire i pesci che si sono subito riattivati e hanno spazzolato tutto in poco tempo.
Il giorno seguente (oggi) quando mi sono alzato sono andato subito a vedere come stavano...e la femmina aveva un comportamento strano...andava praticamente in parata davanti ai due maschi, alternandosi con uno e con l'altro, mettendosi in posizione verticale a pinne spiegate, con il dorso rivolto verso il maschio e la testa all'ingiù...questi rispondevano nei primi momenti...ma poi sembravano non fregarsene molto....ho somministrato un lauto pasto a base di chironomus bianco misto ad artemia surgelati e poi, mentre ero lì uno dei due maschi, finito il pasto, ha deciso che era ora di accoppiarsi davanti ai miei occhi. In realtà come è successo per gli unimaculata io ho visto soltanto le prove di abbraccio, e appena mi sono lustrato gli occhi e ho realizzato cosa stava succedendo ho subito staccato la faccia dalla vasca e sono andato via lasciandoli in pace. Questa sera, dopo cena, poche ore fa, sono andato a controllare ed effettivamente ora la femmina e uno dei due maschi vanno "in coppia" in giro per la vasca, mentre il terzo mi ha fatto prendere un colpo perchè era diventato INVISIBILE in mezzo alle foglie di quercia, che gli offrono un ottimo riparo da tutti, sia dagli occhi dei curiosi, sia degli altri due....e non fa altro che "ruminare" le sue uova. Il tempo di incubazione ho letto sul sito ibcbettasl che dovrebbe essere di 8-10gg in dipendenza della temperatura...quindi in questi giorni di caldo, mi aspetto sorprese da martedì prossimo in poi.
Che dre...incrocio di nuovo tutte le dita possibili...e spero di poter condividere con voi altri bellissimi Betta stavolta davvero molto molto sconosciuti.
Un saluto, Marco.
Inizio subito con il ringraziare chi mi ha dato l'opportunità di averlo nelle mie vasche, ovvero Marco Rosetti che ha organizzato l'ACQUABEACH, e Patrick Egger che era lì con suo stand, da cui ho preso appunto un trio di Betta schalleri. Spero di allevarli al meglio e soprattutto di riprodurli in quantità.
Inizio col dire che non ci sono assolutamente notizie di questo pesce sul web....con questo topic noi siamo i primi nella rete a parlarne in un forum tematico. Le notizie che ci sono nelle schede dei vari siti nono sono assolutamente attendibili, tanto è vero che in una c'è scritto che proviene dall'America del sud....quando ovviamente in realtà è un pesce asiatico, per la precisione originario dell'isola di Bangka (a volte nominata anche come Banka), a est dell'isola di Sumatra, in Indonesia.
Se si cercano foto in rete si trovano più o meno sempre le solite due-tre che ovviamente non rendono onore al pesce. Ad essere sincero non si può dire che sia spettacolare quanto uno splendens gas-mustard-spada-laser-halfmoon-sun-destroy-the-universe, ma se tenuto correttamente, soprattutto il maschio, mostra un pattern niente male.
Di seguito vi metto le foto più vicine all'originale di questi pesci.
http://www.ibcbettas.org/smp/images/schalleri/schalleri2.jpg
La femmina
http://www.ibcbettas.org/smp/images/schalleri/schalleri_David_Charmillon.jpg
Il maschio
Come potete vedere il maschio presenta, come in altre specie di Betta, delle iridescenze ciano/verde mare sugli opercoli branchiali, che diventano sempre più evidenti man mano che il pesce va in parata o scaccia un maschio rivale per la conquista della femmina. La femmina non presenta particolare colorazione, fatta eccezione per la banda longitudinale nera, che va dalla punta della bocca, alla caudale esclusa (in condizioni di stress come mostrato in foto la linea si ferma agli opercoli branchiali); inoltre essa presenta le pinne ventrali molto più corte rispetto a quelle del maschio che hanno dei lunghi filamenti alla loro terminazione.
La dimensione è sui 6cm e la vita media sui 3-5anni (anche se quest'ultima informazione mi sento di prenderla molto con le molle...secondo me è di più....ma comunque staremo a vedere).
La specie fa parte del complesso "Pugnax" ed è molto pacifica (sempre in relazione ad un anabantide ovviamente)...non so sinceramente se si tratti di esemplari wild (qui chiedo aiuto a Patrick per svelare l'arcano) ma in ogni caso secondo la mia esperienza sono parecchio schivi e amano sostare nelle zone superficiali se coperte da vegetazione, catappa galleggiante, o altri ripari di ogni genere.
Per la chimica dell'acqua sono molto molto poco esigenti, nel loro luogo di ritrovamento vivono a ph acidi, dal 4,5 al 5,8 (almeno così ho trovato scritto), ma comunque vi posso assicurare che stanno più che bene in acqua di rubinetto con parecchia quercia e catappa (ph neutro o poco meno e durezze medie).
La mia esperienza in due parole:
Come per molti Betta incubatori orali ho acquistato a Cesena un trio composto da due maschi ed una femmina, in modo che le incubazioni e i relativi periodi di digiuno si potessero quantomeno spartire tra due esemplari distinti. Dopo un viaggio di ritorno "della speranza" (ho dormito 3 ore in tutto i due giorni della fiera) sono arrivato a casa la sera tardi e senza pensare a molto ho messo il trio di Betta nel cubo da 150 litri, dimora invernale dei miei Macropodus spechti che nel frattempo si godono le vacanze nel mio balcone in una tinozza da 130l. Allestimento assolutamente spartano con un mazzo enorme di rami/foglie di quercia (si sono rivelati ESSENZIALI, quindi ringrazio pubblicamente l'amico Venus per avermeli regalati) e della vallisneria piantata un pò all'ombra del cassettone contenente la parte esterna con felce e hydrocotyle piantate in emerso e volgenti "a cascata" sullo specchio d'acqua. L'acqua era un mix al 50% di tap e RO. Temperatura non la so, non ho più riscaldatori nè termometri da un pò....ma suppongo sui 27-28° non di più (fortunatamente).
Dopo aver inserito il mazzo di quercia e i pesci ho spento tutto, cervello compreso e sono andato a nanna....per DODICI ore consecutive (amen).
Il giorno seguente era quello decisivo, perchè non solo speravo che fossero tutti vivi, ma avevo ancora l'incognita "cibo", e sebbene avessi tarme, vermi e artemie vivi, ero un pò scettico sul surgelato...per non parlare del granulare.
Appena arrivato di fronte alla vasca ho visto la femmina molto attiva, mentre i maschi erano messi malino...uno in particolare era in primo piano sul fondo con la livrea che mostrava evidenti segni di stress...dopo aver recitato i vari rosari del caso ho pensato di offrire catappa in quantità industriali (6 foglione) e di provare a invogliarli con delle tarme della farina.
Appena messa giù, la prima se l'è aggiudicata la femmina (come previsto), la seconda un maschio e fortunatamente il terzo esemplare ha avuto anche lui la sua dose di cibo, fiondandosi sull'ultima tarma che ho somministrato...per "contorno" ho fatto piovere un bel pò di artemie surgelate che con mia grande gioia hanno fatto impazzire i pesci che si sono subito riattivati e hanno spazzolato tutto in poco tempo.
Il giorno seguente (oggi) quando mi sono alzato sono andato subito a vedere come stavano...e la femmina aveva un comportamento strano...andava praticamente in parata davanti ai due maschi, alternandosi con uno e con l'altro, mettendosi in posizione verticale a pinne spiegate, con il dorso rivolto verso il maschio e la testa all'ingiù...questi rispondevano nei primi momenti...ma poi sembravano non fregarsene molto....ho somministrato un lauto pasto a base di chironomus bianco misto ad artemia surgelati e poi, mentre ero lì uno dei due maschi, finito il pasto, ha deciso che era ora di accoppiarsi davanti ai miei occhi. In realtà come è successo per gli unimaculata io ho visto soltanto le prove di abbraccio, e appena mi sono lustrato gli occhi e ho realizzato cosa stava succedendo ho subito staccato la faccia dalla vasca e sono andato via lasciandoli in pace. Questa sera, dopo cena, poche ore fa, sono andato a controllare ed effettivamente ora la femmina e uno dei due maschi vanno "in coppia" in giro per la vasca, mentre il terzo mi ha fatto prendere un colpo perchè era diventato INVISIBILE in mezzo alle foglie di quercia, che gli offrono un ottimo riparo da tutti, sia dagli occhi dei curiosi, sia degli altri due....e non fa altro che "ruminare" le sue uova. Il tempo di incubazione ho letto sul sito ibcbettasl che dovrebbe essere di 8-10gg in dipendenza della temperatura...quindi in questi giorni di caldo, mi aspetto sorprese da martedì prossimo in poi.
Che dre...incrocio di nuovo tutte le dita possibili...e spero di poter condividere con voi altri bellissimi Betta stavolta davvero molto molto sconosciuti.
Un saluto, Marco.