Visualizza la versione completa : mas econdo voi...esiste l'allergia all'acquario??
weee, come scritto sopra, esisterà una qualche allergia all'acquario?...so che ce qlla x il mangime, qlla x i reagenti ma qlla proprio x l'acquario?...chessò magari quell'odore tipico dell'acquario:-D.....che domanda scema:-D..
esistono persone che hanno una reazione cutanea tipo eritema quando immergono le mani in acqua............ma non è "un'allergia all'acquario" piuttosto una reazione causata da un'acqua con carica batterica elevata.
Zeitgeist
04-08-2011, 17:39
Da un articolo di AP:
Danni di tipo allergico
L’allergia è una reazione esagerata dell’organismo verso sostanze innocue o addirittura “buone” (ad esempio la cioccolata!). A secondo della zona dove avviene la reazione allergica si avranno orticaria (se la reazione e’ sulla pelle), asma (nei bronchi), rinite (nel naso) etc.. il meccanismo è sempre simile e prevede la produzione di una sostanza chiamata istamina responsabile di tutti i diversi sintomi.
L’acquariofilo presenta spesso reazioni tipo eczema o orticaria (arrossamento, puntini, prurito, bruciore a volte vescichette piene di siero che si rompono facilmente ovvero fissurazione della pelle) nelle parti esposte all’acqua (il più spesso acqua di mare). Non mi è noto (e credo non sia mai stato studiato) se la sostanza causa dell’allergia (detto allergene) sia un componente dell’acqua (ad esempio qualche chelante contenuto nei sali marini artificiali), sostanze rilasciate dagli abitanti dell’acquario (ad esempio il muco dei coralli) o componenti del cibo per i pesci o integratori. Non conoscendo la causa non si può rimuoverla. Quindi posso suggerire solo norme generali di prevenzione e terapia: lavare rapidamente e a lungo le zone esposte con abbondante acqua (o acqua e bicarbonato): ciò riduce il tempo di contatto della pelle con l’allergene e quindi i sintomi. In casi più gravi è indispensabile la prevenzione con l’uso di guanti o la terapia con pomate al cortisone o antistaminici (i farmaci che bloccano appunto l’istamina) presi per bocca.
È molto importante segnalare che è clinicamente documentato (molti casi!) che il cibo per i pesci anche in minime dosi (quelle piccolissime scaglie che potremmo aspirare quando lo prendiamo dalla scatolina) può dare crisi asmatiche [3]. I responsabili dell’allergia sono i crostacei ed altri componenti stessi del cibo. Sapere questo può in alcuni casi consentire una adeguata prevenzione specie nei bambini che più spesso sono esposti alle crisi asmatiche da inalazione di sostanze.
Se ti può interessare qui c'è l'articolo per intero, in cui sono trattati anche altri "rischi" di ambito acquariofilo: http://www.acquaportal.it/_archivio/ARTICOLI-2/rischi_acquariofilo.asp
Molto interessante è anche la manifestazione dermatologica causata da infezioni da Mycobacterium marinum... viene definita volgarmente "granuloma da acquario" e nelle prime fasi può assomigliare ad un normale "rash cutaneo" di tipo allergico...
mai avute reazioni fisiche simili e mi auguro di nn averne mai
Da un articolo di AP:
Molto interessante è anche la manifestazione dermatologica causata da infezioni da Mycobacterium marinum... viene definita volgarmente "granuloma da acquario" e nelle prime fasi può assomigliare ad un normale "rash cutaneo" di tipo allergico...
Tutte e tre le specie di mycobacterium possono andare a causare malattia anche nell'uomo, però in quei casi in cui il soggetto è già predisposto con un'immunodeficienza, e tendenzialmente il problema si mantiene a livello della cute e delle parti più periferiche del corpo. Però in casi più gravi si può arrivare anche ad un coinvolgimento di tendini, articolazioni, ossa e in casi limite è possibile anche un coinvolgimento sistemico.
In caso di sospetta micobatteriosi l'unico metodo per debellarla è lo stamping out di tutti i pesci infetti e sospetti di infezione dell'acquario interessato e degli acquari che sono venuti a contatto anche indirettamente con strumenti immersi nell'acqua infetta (basta anche utilizzare lo stesso retino su due acquari per portare il contagio). Quindi una volta soppressi pesci e anche invertebrati si può procedere cn una disinfezione con ipoclorito di sodio a basse concentrazioni (l'amuchina per esempio) nel tentativo di conservare le piante e far girare per un periodo di almeno un mese l'acqua all'interno di un filtro a raggi UV che permette di diminuire le cariche batteriche dell'acqua. Anche se l'unico metodo sicuro e prendere e buttare via tutto passandolo prima in ammoniaca così da evitare di liberare il germe nell'ambiente.
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