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Stefano G.
27-07-2011, 20:09
purtroppo in inglese
http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html?WT.ec_id=NATURE-20110728

qbacce
27-07-2011, 20:59
Interessante in generale o hai qualche idea precisa??

Manuelao
27-07-2011, 21:07
Breve traduzione?

Stefano G.
27-07-2011, 21:11
Interessante in generale o hai qualche idea precisa??
alcuni pezzi tradotti con google
mi sembrano molto interessanti i riferimenti ad aminoacidi e protezione dai raggi uv
se riuscissi a tradurre meglio -28d#

Per ovviare alla mancanza di dati molecolari per ermatipici coralli, abbiamo determinato l'intera sequenza del genoma, di A. digitifera ( fig. 1a-h (http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=en&tl=it&twu=1&u=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html&usg=ALkJrhjyL-gn4f8HoDhjIw1m5UEoOGU82w#f1) ), una specie dominante sulle scogliere di Okinawa. Non solo sono specie Acropora dominante ermatipici coralli del Indo-Pacifico, ma sono anche tra i più sensibili dei coralli a temperature dell'acqua di mare maggiore 8 (http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=en&tl=it&twu=1&u=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html&usg=ALkJrhjyL-gn4f8HoDhjIw1m5UEoOGU82w#ref8) .

Ermatipici coralli tipicamente abitano acque tropicali poco profonde e relativamente chiara e sono quindi costantemente esposti ad elevati livelli di irradiazione ultravioletta. Come coralli sono particolarmente suscettibili alle sbiancamento quando esposto a temperature sia rialzato e un elevato irraggiamento solare 2 (http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=en&tl=it&twu=1&u=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html&usg=ALkJrhjyL-gn4f8HoDhjIw1m5UEoOGU82w#ref2) , 4 (http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=en&tl=it&twu=1&u=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html&usg=ALkJrhjyL-gn4f8HoDhjIw1m5UEoOGU82w#ref4) , una domanda interessante è come i coralli si proteggono contro i danni ultravioletti. Foto-protettiva composti, come gli acidi mycosporine aminoacidi (MAA), sono stati isolati da coralli 15 (http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=en&tl=it&twu=1&u=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html&usg=ALkJrhjyL-gn4f8HoDhjIw1m5UEoOGU82w#ref15) , 16 (http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=en&tl=it&twu=1&u=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html&usg=ALkJrhjyL-gn4f8HoDhjIw1m5UEoOGU82w#ref16) ma, in quanto composti simili sono stati identificati nelle alghe, le fonti di questi composti erano sconosciute. Recentemente un breve (quattro fasi) percorso codificato da un cluster di geni (DHQS-like, O-MT, ATP-afferrare e PNR-like) ( Fig. 2. (http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=en&tl=it&twu=1&u=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html&usg=ALkJrhjyL-gn4f8HoDhjIw1m5UEoOGU82w#f2) e supplementare Fichi 12/09 (http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=en&tl=it&twu=1&u=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html&usg=ALkJrhjyL-gn4f8HoDhjIw1m5UEoOGU82w#supplementary-information) ) è stato dimostrato essere necessarie e sufficiente nel cianobatterio Anabaena variabilis per convertire pentoso-fosfato metaboliti shinorine, un foto-protettivo MAA 17 (http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=en&tl=it&twu=1&u=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html&usg=ALkJrhjyL-gn4f8HoDhjIw1m5UEoOGU82w#ref17) . La scansione del disponibile con tutto il genoma dei dati ci ha permesso di identificare omologhi chiara di tutti e quattro i membri del cluster cianobatteri gene shinorine sia A. digitifera e N. vectensis ( Fig. 2. (http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=en&tl=it&twu=1&u=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html&usg=ALkJrhjyL-gn4f8HoDhjIw1m5UEoOGU82w#f2) ), indicando che sia il corallo e l'anemone di mare hanno la capacità di svolgere la sintesi de novo di raggi ultravioletti di protezione composti. Quindi, in sintesi MAA coralli e altri cnidari non è simbionte dipendente.

sondaggi di Acropora di geni associati con l'immunità innata 18 (http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=en&tl=it&twu=1&u=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html&usg=ALkJrhjyL-gn4f8HoDhjIw1m5UEoOGU82w#ref18) , l'apoptosi 19 (http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=en&tl=it&twu=1&u=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html&usg=ALkJrhjyL-gn4f8HoDhjIw1m5UEoOGU82w#ref19) e autofagia 19 (http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=en&tl=it&twu=1&u=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html&usg=ALkJrhjyL-gn4f8HoDhjIw1m5UEoOGU82w#ref19) indicano non solo la complessità di questi sistemi in Acropora ( supplementare Fichi 13#23 (http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=en&tl=it&twu=1&u=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html&usg=ALkJrhjyL-gn4f8HoDhjIw1m5UEoOGU82w#supplementary-information) ), ma anche che il corallo repertorio immunitaria innata è più sofisticata di quella di Nematostella. Per esempio, mentre un singolo canonica verde / TLR proteina è presente in N. vectensis 18 (http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=en&tl=it&twu=1&u=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html&usg=ALkJrhjyL-gn4f8HoDhjIw1m5UEoOGU82w#ref18) , il genoma codifica Acropora almeno quattro molecole quali, oltre a cinque IL-1R proteine ​​correlate e un certo numero di TIR solo proteine ​​( Fig. 3. (http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=en&tl=it&twu=1&u=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html&usg=ALkJrhjyL-gn4f8HoDhjIw1m5UEoOGU82w#f3) ). Allo stesso modo, il repertorio di Acropora NACHT / NB-ARC domini, che sono caratteristiche di primaria recettori intracellulari modello 20 (http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=en&tl=it&twu=1&u=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html&usg=ALkJrhjyL-gn4f8HoDhjIw1m5UEoOGU82w#ref20) , è ancora molto complesso: un ordine di grandezza più NACHT / NB-ARC domini sono presenti in corallo che in altri animali ( Tabella supplementare 11 (http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=en&tl=it&twu=1&u=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html&usg=ALkJrhjyL-gn4f8HoDhjIw1m5UEoOGU82w#supplementary-information) ), e alcune di queste proteine ​​cnidari hanno strutture dominio romanzo ( Fig. supplementare. 23b (http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=en&tl=it&twu=1&u=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html&usg=ALkJrhjyL-gn4f8HoDhjIw1m5UEoOGU82w#supplementary-information) ). In termini di espansione e apparente divergenza di NACHT geni che codificano, il corallo assomiglia anfiosso 21 (http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=en&tl=it&twu=1&u=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html&usg=ALkJrhjyL-gn4f8HoDhjIw1m5UEoOGU82w#ref21) , il riccio di mare 22 (http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=en&tl=it&twu=1&u=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html&usg=ALkJrhjyL-gn4f8HoDhjIw1m5UEoOGU82w#ref22) e angiosperme 23 (http://translate.googleusercontent.com/translate_c?hl=it&ie=UTF8&prev=_t&rurl=translate.google.it&sl=en&tl=it&twu=1&u=http://www.nature.com/nature/journal/vaop/ncurrent/full/nature10249.html&usg=ALkJrhjyL-gn4f8HoDhjIw1m5UEoOGU82w#ref23) . La maggiore complessità della rete di corallo immunità innata può in parte riflettere adattamenti associato allo stato simbiotico e colonialità.

una serie di corallo specifiche famiglie di geni è probabile che si sono evoluti nel contesto di calcificazione. Questi dati forniscono anche una base per la biologia dei sistemi approcci alla comprensione della, funzione di creazione e crollo della simbiosi corallo. Se e quando un intero genoma sequenza diventa disponibile per il simbionte dinoflagellato di coralli Symbiodinium sp. (Zooxantelle), queste risorse, insieme, forniscono ulteriori prospettive su simbiosi e una potente risorsa per la comprensione della risposta del holobiont a stress ambientali come ad esempio all'aumento delle temperature l'acqua di mare o l'acidificazione degli oceani.

qbacce
27-07-2011, 21:15
Domani se trovo il tempo provo a leggerlo a scrivere qualcosa;-)

Stefano G.
27-07-2011, 21:28
Domani se trovo il tempo provo a leggerlo a scrivere qualcosa;-)
si ...#25...si ....#25.... si ....#25

LOLLO77
28-07-2011, 06:48
seguo con interesse
qbacce spettiamo tua lettura

ALGRANATI
28-07-2011, 07:03
ecco aspetto.#13

vento76
28-07-2011, 10:06
mi sottoscrivo il post!

qbacce
28-07-2011, 21:50
Ho guardato la prima parte in generale, quella di cui parlava Stefano, insomma.. però lascia molti interrogativi ancora:

I pezzi che mi hai citato tu, Stefano, parlano in primo luogo della simbiosi tra polipo corallino e alghe unicellulari del genere Symbiodinium. Si dice che tale simbiosi è molto fragile e collassa sotto stress, tuttavia i meccanismi molecolari di tale simbiosi restano ancora oscuri di conseguenza si è pensato di amplificare l'intero genoma di acropora digitifera, uno dei coralli in cui tale simbiosi appare più delicata, specie ad alte temperature.
Successivamente parla delle caratteristiche di tale genoma - che non sto a dire - e dice che il 93% di tutti i geni di tale corallo sono prodotti anche da altri metazoi, ma solo l'11% di questi sono espressi in altri coralli. Questo per dire che a volte non si può generalizzare e che diverse specie di coralli possono reagire - in questo caso in relazione alla simbiosi con le alghe - in maniera del tutto differente.
dice poi che analizzando i genomi sia dell'ospite che delle zooxatelle, non sembra esserci trasferimento di geni e che quindi la simbiosi è obbligatoria nella maggior parte dei coralli perché - come nel caso di a.digitifera - questi non sono in grado di sintetizzare cisteina, un aminoacido essenziale, cosa che invece fanno per esempio l'anemone nematostella oppure galatea, favites e favia..

Parla poi della portezione da UV e hanno provato a vedere se è la zooxatella o l'ospite a sintetizzare una famiglia di composti foto-protettivi, le MAA e si è scoperto che entrambi posseggono i geni necessari.

Poi parla dell'immunità innata, l'apoptosi e lautofagia, indicando non solo la complessità di questi sistemi in Acropora, ma anche che questi sono molto più sofisticati di quelli in Nematostella - questo non ho capito che senso ha…

Infine parla dei geni della calcificazione e degli aminoacidi presenti nella matrice organica all'interno dei polipi, in particolare l'aspartato. Dice anche che per far chiarezza sugli aspetti che determinano la simbiosi e il collasso (sintesi di aminoacidi, forse calcificazione, ecc) occorrerebbe l'intero genoma delle zooxantelle.

Stefano G.
13-08-2011, 13:17
qbacce ...... grazie per la traduzione :-))