Visualizza la versione completa : il ferro giornaliero e la luce
Qualcuno sa se vi sono dei vantaggi concimando col Fe giornaliero (Dupla24) a luci spente?
Appena lo uso, dopo 3 giorni ho già i primi baffetti di alghe verdi... Visto che le alghe si avvantaggiano di molto sulle piante in caso di luce intensa, magari se provassi a metterlo col buio le alghe ne "mangerebbero" meno e ne lascerebbero di più alle piante, a ulteriore scapito delle alghe stesse...
O al buio non si nutrono nemmeno le piante?
credo che al buoi dormano anche le piante....scusa ma a metteremeno ferro o aggiungere piante non ci hai pensato?
quoto rek
puoi alternare i giorni di somministrazione...
ma usi la linea dupla intera? ovvero anche il plant e il root?
il plant24 aggiunge alcuni componenti, ma non tutti e le piante non vanno bene senza tutti
luce o buio non c'entra, almeno 9 ore di fotoperiodo
WebMaster
10-04-2005, 05:54
credo che le piante assorbano le sostanze nel fotoperiodo,cioe' a luci accese....e a quelle condizioni le prime ad avvantaggiarsene sono le alghe..
fertilizza dopo tre ore dall accensione ;-)
per le alghe metti troppo prodotto e le piante non lo assorbono tutto ;-)
Intanto grazie a tutti :-)) :-)) :-))
Il mio dubbio partiva in effetti dalla considerazione fatta da Baglio... tentavo di metterci un "tappo" col buio, anche se non ci speravo più di tanto.
Ho già calato da un po' la dose di Dupla a 3 gocce un giorno sì e uno no (sulle 5 al giorno consigliate, che erano 1 goccia ogni 50lt) e le alghe verdi non crescono, ma facendo dopo un po' la misura del ferro arrivo davvero a malapena a 0.1 e già dopo un paio d'ore non vi è più traccia... E il giorno dopo devo lasciare le piante "a stecchetto", perché se concimo tutti i giorni già dopo quattro o cinque vedo la barbetta sulle foglie...
Uso il Dupla 24 e il Dupla Root (che ho reintegrato nel fondo da poco), per il resto uso Dennerle (S15, S30, S7).
La linea Dupla l'ho iniziata a fine novembre perché il mio abituale pescivendolo ha dismesso Dennerle per "spingere" Dupla (che costa una mazzata!!!) e avevo necessità urgente di concime, per cui mi sono dovuto adattare.
Se voglio concimare con le dosi "giuste" tutti i giorni devo ridurre il fotoperiodo a 7 ore, un po' troppo poco...
Insomma, non riesco più a trovare l'equilibrio luce-nutrimento!!
E' iniziato tutto verso la fine di gennaio, quando nel giro di due o tre giorni (non so perché) il vetro ha cominciato a diventare tutto verde di alghe... Ho cambiato l'acqua e nello svuotare la tanica dell'acqua "vecchia" questa faceva una tale schiuma che sembrava acqua e detersivo!! Qualcuno sa dirmi cosa poteva essere??
I fosfati non erano altissimi ma cmq si misuravano (nonostante il Rowaphos messo lì da meno di un mese... boh?), il resto tutto normale; un po'alta la CO2, ma pH solo leggermente acido.
Per far finire la schiuma ci ho messo dieci giorni cambiando 60 litri al giorno su 240 netti. E intanto, giorno dopo giorno, la situazione peggiorava a vista d'occhio!
Ho messo appena ho potuto piante a filo a crescita veloce tipo l'Eteranthera Zoosterifolia, l'Hydrocotyle Leucocephala e le lenticchie d'acqua, che adesso stanno di nuovo crescendo a dismisura (per fortuna)e hanno invaso tutto... le alghe "a barba" sono scomparse, le alghe nere a pennello piano piano stanno regredendo, ma le alghe verdi hanno il loro tappeto subdolo sempre all'erta, nonostante lo specchio d'acqua sia ormai completamente coperto dalle piante a filo e di luce verso il basso ne arrivi in misura decisamente limitata! Allora forse non è la luce...!??
In basso nel vetro ho notato in qualche punto un po' di alone rossastro che non si gratta via con la calamita: cianobatteri?
Quanto a tutto il resto delle attrezzature, l'acquario è un Euraquarium Atollo 1200 (300 lt. lordi filtro interno), concimo con CO2 (ora è circa 25 mg/l) sempre attiva (giorno e notte), uso acqua RO reintegrata con sali SERA (durezza mantenuta 4°KH - 8°GH) e ho due neon 965 da 30W e due da 38W (Aquarelle e un 850 ormai quasi esausto e da sostituire; volevo un 830, ma prima devo risolvere i problemi di alghe). Fotoperiodo: 10 ore i 965, 7 ore gli altri due, che si accendono dopo e si spengono prima.
Cambio 30 o 60 litri alla settimana a seconda dei valori di nitrati misurati.
E cmq c'è carenza di qualcosa, alcune piante a foglia hanno tutte le foglie bucherellate che sembrano mangiate dai tarli, e attorno a ogni buchino c'è un alone marroncino o giallino... Anche l'Hydrocotyle non è verdissima e tende al giallino, ma forse quello è il poco ferro.
Cmq per questa cosa eventualmente aprirò un altro topic con delle foto della "malattia".
Cystoseira
10-04-2005, 19:05
E cmq c'è carenza di qualcosa, alcune piante a foglia hanno tutte le foglie bucherellate che sembrano mangiate dai tarli, e attorno a ogni buchino c'è un alone marroncino o giallino... Anche l'Hydrocotyle non è verdissima e tende al giallino, ma forse quello è il poco ferro.
Cmq per questa cosa eventualmente aprirò un altro topic con delle foto della "malattia".
...dai sintomi sembrerebbe carenza di potassio....
NPS Messina
10-04-2005, 20:26
...dai sintomi sembrerebbe carenza di potassio....
Infatti......
comunque le alghe che non si grattano con il magnete dovrebbero essere diatomee......
temo che ci sia qualcosa nella tua acqua dei cambi che non va più per il verso giusto.......
solitamente si presentano a causa di una presenza eccessiva di silicio.
Il mio consiglio è di rivedere il protocollo di fertilizzazione,aggiungendo al giornaliero della dupla piccole quantità di potassio solfato e magnesio solfato.....
una sorta di pmdd senza la bustina di compo.
Questa soluzione l'ho provata per circa 3 mesi,con soddisfazione, quando un mio amico mi regalò un flaconcino del dupla.
Il dosaggio dei due macronutrienti (k e mg) non posso indicartelo....devi essere tu a trovare la strada,incominciando con piccole dosi fino a quando non trovi un optimum.
Inoltre abbattere i fosfati mantendendo inalterati i nitrati fa più male che bene.....
se puoi cerca di tenerli sotto controllo solo con i cambi d'acqua.
Cioè togliere il RowaPhos, in sostanza...???
Uhm... in effetti da quanto sopra risulta che è proprio il RowaPhos che non funziona più bene... Dovrebbe togliere fosfati e silicati invece se sono diatomee i silicati ci sono. E anche quell'aumento dei fosfati, in effetti....
I fosfati è un po' che non li controllo: l'acqua era di nuovo limpida, quindi non mi pareva un problema troppo pressante...
OK, rifaccio i test e provo a iniziare col potassio! grazie 1000!!!! :-))
NPS Messina
10-04-2005, 20:55
è proprio il RowaPhos che non funziona più bene
Occhio che le resine alla lunga rilasciano le sostanze che nel tempo hanno accumulato.....
non so se si tratti di una leggenda metropolitana (io non uso resine,e quindi non ho mai verificato)...ma a questo punto credo proprio che sia vero.
Anch'io l'ho sempre presa per buona, per stare nel sicuro.
Infatti ogni tanto controllo i fosfati e quando vedo che tendono ad aumentare cambio la resina. Di media ogni tre o quattro mesi (ovviamente dipende anche dalla frequenza dei cambi).
Stavolta l'avevo sostituita da poco, mi sembrava strano... ma se dici che le diatomee vengono coi silicati (che la resina dovrebbe eliminare), allora visto che ho trovato sia PO4 e probabilmente anche silicati significa che è la resina che probabilmente aveva già iniziato a rilasciare dopo appena un mese dalla sostituzione. Anche se la trovo una cosa davvero strana...
Esiste un sistema (o un test) semplice per misurare la presenza di silicati?
NPS Messina
10-04-2005, 22:46
Nei negozi più forniti si dovrebbe trovare qualche test....anche se purtroppo è raro.
Comunque temo che il tuo problema sia insito nell'impianto ad osmosi che utilizzi.....
mi sembra strano che non abbatta i silicati.....
a meno che tu non abbia un ghiaietto veramente "anomalo".
mischiando due linee diverse, fai un certo casino con i nutrienti.... qualcuno e' troppo e qualcuno manca.
il consiglio di nps mi sembra valido, di magnesio ne serve meno rispetto al potassio, puoi considerare che il magnesio sia il 5% del potassio, come punto di partenza e poi vedi.
purtroppo, ambedue le marche che usi non riportano la conceentrazione degli elementi e quindi e' impossibile stabilire dei punti abbastanza vicini a quello che serve, da subito.
prima esci da questa situazione e meglio e' ;-)
NPS Messina
10-04-2005, 23:43
purtroppo, ambedue le marche che usi non riportano la conceentrazione degli elementi e quindi e' impossibile stabilire dei punti abbastanza vicini a quello che serve, da subito.
Parole sante.
EEEEh, lo so... -04 -04 -04 purtroppo si fa quel che si può!
Dalle scatole di Dennerle e Dupla in effetti non ci si capisce una mazza e adesso qui a BO pare abbiano tutti o Elos o Dupla (e mi ripeto, a prezzi da taglieggiatori).
Per me il rappresentante della Dennerle si è licenziato per andare a vendere queste altre marche :-)) :-)) :-))
E a comprare la roba su internet in genere aspetto di averne un certo quantitativo per abbattere le spese di spedizione.
Grazie per i dosaggi, e indicativamente quanto sale devo sciogliere per litro d'acqua, tanto per avere un'idea di partenza?
non e' in base ai litri di acqua, ma in base alle concentrazioni dei fertilizzanti che metti (ti ricordo che sono ignote).
ti do un consiglio. vendi le boccette sul mercatino, e usa una linea intera.
oppure puoi usufruire della nuova linea crypto, forse tu sei adatto.
Sì, messa così in effetti era una domanda un po' del cavolo! :-))
E' che non ho la più pallida idea di che concentrazione venga fuori in una tanica se ce ne metto dentro un mezzo badile o mezzo cucchiaino da caffé... Non sono avvezzo alla chimica, fino ad ora ho sempre avuto la pappa già bell'e pronta con le boccette della Dennerle!! ;-)
Per la pratica che ho di chimica, se facessero l'aspirina in polvere magari per un semplice mal di testa ne scioglierei due cucchiai in un bicchiere e mi chiederei "mah, basteranno?", quando tutti sappiamo che in realtà la dose proporzionata sta in una pastiglia!
Prima mi leggo la "ricetta" del pmdd, forse è meglio!
Cmq penso di essere a un buon punto del problema: c'è sempre un sottofondo di fosfati, probabilmente le alghe verdi non aspettano che quel pelo di nutrimento in più fornito dai concimi per esplodere in una invidiabile fioritura! Per ora ho trovato il punto di equilibrio delle alghe :-))
Ora ho provato a togliere la resina che probabilmente "ributtava": faccio due o tre cambi a distanza di tre o quattro giorni e poi vedo se i PO4 si stabilizzano a valori più bassi.
Anche se ci vorrà un po', perché se è vero che poi anche gli arredi devono cedere quelli che hanno assorbito... ma probabilmente basta guardare anche nell'immediato il comportamento delle alghe.
Ho visto quella bellissima disquisizione sulla linea Crypto, sinceramente ancora non sono molto sicuro di essere abbastanza scafato, ma prima o poi anch'io voglio iniziare a divertirmi facendo tutti quegli esperimenti! :-)) :-)) :-)) Cmq grazie per la stima!!
P.S. Cos'è il metodo Dennerle per l'illuminazione??
lascia perdere il metodo dennerle....
delle proporzioni di partenza te le ho date.
vendi le boccette che non ti servono, fai meno casino in vasca...
In effetti non è una novità, ma è sempre e comunque una cosa sensata.
Ho visto tra l'altro che l'E15 è arricchito con potassio e manganese.
Magari come prova iniziale provo a metterne mezza pastiglia in più e vedo cosa succede, anche se manca ancora il magnesio...
Occhio al ferro, però!!
L’aspetto del problema è piuttosto complesso e non vedendo (e non conoscendo la storia della) vasca si possono soltoante fare ipotesi.
In genere la presenza di residui di nutrienti stimola lo sviluppo delle BBA (Brown Brush Algae), le alghe marroni a ciuffo, le più micidiali tra le alghe che conosciamo. Si sviluppano lentamente ma inesorabilmente e una volta preso d’assedio l’acquario occorrono tempi piuttosto lunghi per eliminarle.
Dubito quindi che la presenza del Ferro abbia potuto determinare l’altalenarsi di questo tipo di alga.
E’ più probabile che le alghe in questione (forse le verdi) siano l’effetto di una non corretta gestione dell’acquario.
In genere siamo abituati a considerare le alghe come il problema principale e, per l’effetto, lo “combattiamo” come tale.
Invero sarebbe meglio considerarlo come un problema “riflesso”: se hai alghe le piante non stanno bene e quindi per combatterle devi migliorare la salute delle piante.
Nelo specifico non conosco il fertilizzante che usi ma la presenza di una resina anti fosfati nel filtro la dice lunga circa l’equilibrio dell’acquario che, probabilmente, risulta già sbilanciato a priori.
Forse, e sottolineo forse, dovremmo evitare di utilizzare il fertilizzante di turno come capro espiatorio di errori di gestione che andrebbero invece risolti autonomamente.
Nel caso in especie l’acquario probabilmente risente di uno squilibrio tra macro e micronutrienti, luce e CO2, le cui concentrazioni sarebbe interessante conoscere.
Tralascio, per ovvi motivi, il mio personale avviso circa la presenza dei fosfati in acquario, ma sottolineo che ridurre la fertilizzazione non è mai la soluzione del problema se gli altri fattori sono stabili.
Ah, beh, Dario... certamente!!! Nessuna crociata sui fertilizzanti: se un acquario prima funziona, poi ad un tratto smette di funzionare qualche cretinata uno l'ha fatta! I fertilizzanti non hanno colpe, è ovvio che la colpa è di chi li usa male.
E infatti sto cercando di far riprendere le piante piuttosto che eliminare le alghe e per questo ne ho messi quasi subito due bei fustoni a crescita veloce.
Il problema, ora, non è più sulle alghe marroni (che ora come ora stanno mostrando segni di cedimento: speriamo che i segni durino!!), ma su quelle verdi.
La resina non è stata messa come rimedio, ma come prevenzione dai fosfati: è stata presente nel filtro fin dal primo giorno di vita dell'acquario. Non ho più idea se sia un bene o un male.
I valori dei micro e macronutrienti ora come ora non te li so dire (se vuoi faccio un test del Fe che è l'unico che ho..), per la luce e la CO2 è scritto tutto nei primi messaggi.
Con mooolta pazienza, mentre le piante rosse ovviamente non sono che un lontano ricordo, al contrario da due o tre settimane le crypto si stanno riprendendo molto bene, hanno foglie lucide e pulitissime, le piante a filo si allungano a vista d'occhio, le alghe non crescono più, il vetro è sempre pulito... forse la situazione mi sta tornando in mano. Incrocio le dita.
Unico fatto: al momento presente non riesco a controllare le alghe verdi!!!
Ho anche pensato che magari le alghe verdi potrebbero essere stimolate, più che dal ferro, dalla lampada a 10.000°K: provo a lasciarla spenta per una settimana-dieci giorni: se è quella, dovrei vedere abbastanza in fretta i risultati.
La carenza di micronutrienti è quasi certamente dovuta ai cambi di febbraio, molto corposi e quasi quotidiani perché quella maledetta schiuma non andava mai via....
come dice un grande degli aquaplantari8mi pare barr)preoccupati di far crescere le piante non di combattere le alghe ;-)
Il brutto è quando non capisci più qual è, fra le due cause, quella che stai perseguendo!!!! :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-))
:-) Del rapporto luce/alghe si è molto discusso in passato, nel presente e probabilmente se ne discuterà parecchio anche in futuro.
L’illuminazione è certamente uno degli argomenti che maggiormente coinvolgono l’attenzione dell’acquariofilo, specialmente se acquaplantofilo.
Tralascio l’estenuante trattazione del rapporto lumen/watt, dei gradi Kelvin e della copertura dello spettro solare, di cui si è ampiamente e logorroicamente dibattuto un po’ ovunque, e mi permetto, invece, di sottolineare un aspetto che forse non viene preso in considerazione con la dovuta cautela e cioè quello che riguarda il diverso effetto che la medesima lampada può avere su specie di piante differenti.
Abitualmente illumino le mie vasche di piante con lampade t5 da 6500 k perché ritengo che queste lampade possano stimolare in maniera significativa le piante che abitualmente impiego in acquario (e soprattutto perché detesto le tonalità “calde”).
Ciò, ovviamente, non significa che i 6500 kelvin impiegati siano in assoluto la soluzione migliore.
A parità di potenza luminosa (e di resa cromatica) alcune piante potranno trarne grande giovamento, altre no.
Un esempio pratico: se il tuo acquario è piantumato prevalentemete con piante a foglia ampia e/o a crescita lenta (o comunque non rapida) come Echinodorus, Lobelia, Microsorum e simili, potrai illuminare l’acquario con lampade meno “spinte” e dai toni meno freddi di quanto accada con i fantomatici 6500 k o, al più,mischiare lampade con gradazioni differenti.
Illuminare una Echinodorus bleheri con lampade dai toni spiccatamente freddi, compresi tra 65000 10000 kelvin (giusto per non fare nomi: Philips tld 865, Arcadia Freshwater, Sylvania Aquastar e simili), salvo casi particolari, significa condannarla quasi inevitabilmente ad un assalto di alghe verdi (in genere pelose), mentre bilanciando l’illuminaione verso toni meno freddi si riesce, in genere, ad ottenere un ottimo risultato in termini di crescita ed un buon compromesso in termini di resa cromatica.
Quanto appena detto non deve però indurre nel banale errore di ritenere “pessime” le lampade che ho menzionato, che ritengo invece tra le migliori.
Le medesime lampade se utilizzate con piante a rapida crescita danno risultati eccezionali (ovviamente se l’intero sistema acquario è ben bilanciato).
Come puoi facilmente renderti conto l’aspetto che spesso tralasciamo è l’abbinamento tra le piante.
Ci ostiniamo a sceglierle in base al gusto estetico (nella migliore delle ipotesi) tralasciando assolutamente l’aspetto più importante e cioè quello delle differenti esigenze.
Siamo molto attenti all’abbinamento dei pesci e invece non degnamo delle stesse attenzioni le piante con risultati spesso catastrofici.
Abbinare una Eusteralis o una Ludwigia con una sciafila signira fare autogol a meno di non avere capacità ed esperiza tali da consentire questo tipo di abbinamento.
Inevitabilmente le prime due richiederanno quantità “industriali” di luce e nutrienti mentre le altre si accontenterebbero volentieri di una luce diffusa (se non penombra) e di un buon substrato fertile facendo volentieri a meno di ettolitri di nitrato di potassio e ferro chelato.
Mamma mia quanto ho scritto. Scusate.
hai scritto tanto, ma e' interessante... ogni tanto ci vuole un riassunto esaustivo. ;-)
Infatti, bravo Dario!
Me ne sono accorto anch'io col passare del tempo, visto che con l'acquario più grande ho potuto sbizzarrirmi molto di più e di conseguenza si sono moltiplicate le problematiche possibili (e di conseguenza anche le boiate. All'inizio ho buttato tante di quelle piante...).
E non ho ancora trovato una soluzione che mi soddisfi completamente, perché alcune piante che sarebbero molto belle vicine hanno esigenze troppo diverse, se le sposti in un altro angolo non "dicono" niente... Allora cerchi piante ugualmente belle, ma più compatibili: e non è mica facile, visto che in negozio ti avevano colpito proprio "quelle"...
E' una difficle lotta al compromesso ideale :-))
E la materia di studio è anche più difficile che per i pesci, tra l'altro!
Adesso comunque dopo tutto il casino è da un po' che non ho di questi problemi ( -04 -04 -04 ), spero di tornare a pormeli quanto prima.
E anche per questo volevo provare a sostituire l'865 esausto con un 840 o un 830 per illuminare il "retro" con tonalità che si addicessero più alla sensibilità cromatica delle piante che non a quella della clorofilla.
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