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Visualizza la versione completa : Purificatore philips x acquario tap by hydor 400 lt


loren
05-03-2011, 10:20
Buongiorno

mi chiamo Lorenzo, ( spero di aver inserito la mia discusione nell'area giusta eventualmente indirizatemi, sono al 3° tentativo senza risposta#12), ho un acquario dolce di circa 400 LT, della elos con denitratore, sterilizatore, impianto CO2, l'alestimento è di tipo Olandese, non appena riuscirò a fare qualche foto decente ve la allego, i pesci al suo interno sono di svariate speci, Discus, Neon,Eaquidens Maronii Blak Molly ecc. Ho acquistato di recente il PURIFICATORE PHILIPS X ACQUARIO TAP BY HYDOR 400 LT visto per la prima volta in una fiera, facendo in seguito delle ricerche su internet, ho trovato varie descrizioni e svariati prezzi, ma nessun commento di nessun tipo ne critici ne di soddisfazione, questo mi ha fatto pensare che il prodotto fosse buono e innovativo.

Arrivando alla domanda, qualcuno di voi a provato questo prodotto ?

Personalmente ritengo sia rumoroso. spero che il giovamento del ciclo dell'ozzono compensi il fastidi del ronzio, le analisi dei valori dell'acqua sono ottimali (non che prima non lo fossero ).

Grazie anticipatamente!!

loren
07-03-2011, 21:10
usare l'ozono nell' acquario marino è una cosa che si conosce da diversi decenni. In questi anni si sono diffusi in altri paesi come gli Stati Uniti questi ozonizzatori elettrici. La novità è che ora vengono proposti anche per il dolce...?
se funziona. In pratica con l'ozono scaricato in vasca si sostituirebbe il lavoro che solitamente fanno le colonie batteriche che si instaurano all'avvio della vasca, operazione in genere abbastanza lunga (1 mesetto) e che spesso i neofiti saltano a piè pari trovando noiosa l'attesa.
Ma funzionerà davvero? O è una trovata commerciale?

Utilizzare l'ozono in acquario è storia di anni fa. Vedi "L'ACQUARIO MARINO TROPICALE" di Frank De Graaf, se non erro, datato 1967...

Serve per eliminare nutrimenti che sono presenti in ecesso (per i marini quindi migliora la schiumazione), il risultato e un'acqua più limpida e cristalina; la luce penetra molto di piu con le ovvie conseguenze benefiche.

Ricordo che è tossico anche per l'uomo; se non usato con capacità, si rischia di compromettere gravemente la vita nella vasca anche se non si ha l'acortezza di accorgersi molto prima di esagerare.

In pratica l'ozonizatore arricchisce l'acqua di ossigeno.
Trattandosi di O3 (instabile), questa si scinde immediatamente in O2 + O.
Questo comporta un innalzamento del potenziale Redox e del PH.

Questa maggiore ossigenazione facilita la riduzione di nutrienti e quindi la chiarificazione dell'acqua.

Però ci sono degli effetti collaterali:

- se si dosa troppo si possono ammazzare parecchi animali (pesci in primis)

- puzza

- corrode i materiali plastici.

Sconsigliato vivamente a chi non sà BENE cosa stà facendo.

E' un utile strumento specialmente per le vasche con basso potenziale Redox e basso PH (normalmente vasche iperaffollate o con scarsa ossigenazione ambiente).

Non è una cosa da prendere alla leggera, non è un metodo di gestione.

In un utilizzo domestico vedo la questione abbastanza pericolosa anche per la nostra salute.

Tutti i pregi (ed i difetti) che apporta l'ozono, sono indubiamente appropriati per l'utilizzo di acquari del tipo pubblico e nei grossi allevamenti continuamente monitorati da personale specializzato, ma non penso che valga la pena per una vasca domestica anche se di dimensioni fuori dal normale.

Meglio sforzarsi di ottenere medesimi risultati con una corretta conduzione, senza forzare le possibilità della vasca, con una popolazione inadeguata.

loren
10-03-2011, 15:36
Buongiorno

Della serie se la canta e se la suona, aggiungo quanto avevo letto a riguardo su uno dei tanti siti che commercializa il prodotto.

"Che cos'è l'ozono?
L'ozono è una forma di ossigeno creata da una scarica elettrica nell'aria. A livelli ridotti, l'ozono è un mezzo di purificazione molto efficace, sicuro ed ecologico.
Perchè è così efficace?
L'ozono è particolarmente efficace nell'ossidazione dei composti organici (dovuti alla sovralimentazione e ai rifiuti prodotti dai pesci) , dei batteri e dei virus. L'ozono si trasforma in ossigeno senza lasciare residui tossici.
Quali sono i vantaggi?
Il risultato è un acquario pulito con pesci e piante più sani che per voi si traduce in un risparmio di tempo e di acqua. La messa in funzione rapida dell'acquario è possibile attraverso l'eliminazione dei valori di tossicità dei nitriti e la stimolazione del ciclo naturale
Il Purificatore Philips scinde le scorie organiche in assoluta sicurezza. Il quantitativo minimo di ozono rilasciato dall'apparecchio:
-scioglie l'ammoniaca (tossica)
-trasforma i nitriti tossici in nitrati
-trasforma l'urina in innocui nitrati
-scinde i composti del carbonio che altrimenti stimolerebbero la proliferazione delle alghe

Caratteristiche tecniche:
Ideale per acquari da 200 a 400 litri
Acqua cristallina per 150 giorni
Minore manutenzione: l'acqua va sostituita solo 2-3 volte l'anno
Minore crescita di spore ed alghe
Prevenzione dei picchi tossici di nitriti e stimolazione del ciclo dell'azoto in acqua
Prevenzione della contaminazione crociata ad opera di virus e batteri
Eliminazione delle barriere di accesso al mondo degli appasionati dei acquari e prevenzione dell'abbandono, una volta iniziato
L'installazione richiede solo 5 minuti per godersi l'acquario per 150 giorni
Vantaggi dell'innovazione:
-qualità dell'acqua visibilmente migliorata
-pesci più sani
-manutenzione minima
PHILIPS ha sviluppato e testato questa tecnologia in collaborazione con biologi, esperti di acquari (KIWA) e di sicurezza (KEMA)"

Eventualmente Consigliatemi un altro sito-20

loren
23-03-2011, 18:05
Visto che nessuno mi ha ancora risposto vi riporto cio che ho letto in merito all'argomento, personalmente ritengo che questo sistema sia valido, noto dei giovamenti sia quanto riguardo alla vegetazione che in merito ai pesci.


Il ciclo dell'azoto
Un acquario, in generale, rappresenta una riproduzione miniaturizzata di un ecosistema fluviale o marino, e come tale esso presenta gli stessi cicli biogeochimici presenti negli ecosistemi naturali. Di questi cicli prenderemo qui in considerazione il ciclo dell’azoto, e quindi cercheremo di fare chiarezza sull’importanza del mantenimento di un corretto equilibrio tra le sue varie forme, rappresentate appunto dagli ioni ammonio (NH4+), nitrito (NO2-) e nitrato (NO3-). Queste tre forme dell’azoto inorganico, solubili in acqua perché in forma ionica, hanno diversi effetti sulla flora e sulla fauna dell’acquario, oltre a rappresentare degli indici di lettura delle condizioni in cui versa la vasca. Prima di spiegare il significato e l’effetto di ognuno di questi ioni sul sistema acquario sarà necessario spiegare in breve quali sono gli equilibri che coinvolgono queste varie forme ioniche, o meglio, spiegare il cosiddetto ciclo dell’azoto.
L’azoto è presente in natura sotto forma di gas atmosferico; esso può blandamente disciogliersi in acqua ma nella sua forma elementare rimane poco assimilabile da animali e piante, sia terrestri che acquatiche, che ne necessitano per incorporarlo in molte molecole biologiche indispensabili, come acidi nucleici e proteine. Esistono in natura specie batteriche (Azotobacter spp. e Rhizobium spp. nel suolo) ed alghe (cloroficee nelle acque dolci) che si fanno carico di trasformare l’azoto atmosferico nella forma ionica ammonio facilmente assimilabile dalle piante, oltre che solubile in acqua; queste ultime lo incorporano nelle loro molecole biologiche così che attraverso la catena alimentare possa poi passare al mondo animale.
L’ammonio (NH4+) rappresenta il punto di partenza delle trasformazioni che avverranno in acqua a carico dei composti azotati inorganici; esso può derivare quindi direttamente dai microrganismi attuanti l’azotofissazione oppure dalla degradazione di sostanza organica animale o vegetale (escrementi ed urine dei pesci, avanzi di mangime, alghe, piante o batteri morti).
La sua trasformazione in presenza di ossigeno (O2) a nitriti (NO2-) viene attuata principalmente dai batteri Nitrosomonas spp. ed è chiamata nitrosazione, successivamente i nitriti così prodotti possono essere ulteriormente trasformati in nitrati (NO3-) dai batteri Nitrobacter spp., responsabili del processo di nitricazione. Il tutto schematizzabile secondo le seguenti reazioni chimiche ossidative:
· Nitrosazione
2 NH4+ + 3 O2 → 4 H+ + 2 NO2- + 2 H2
· Nitricazione
2 NO2- + O2 → 2 NO3-
Il nitrato è anch’esso una forma di azoto inorganico facilmente assimilabile dalle piante e anche dalle alghe; negli ecosistemi acquosi naturali talvolta si verifica, per la presenza di un carico eccessivo di sostanza organica degradata, un accumulo di nitrati accompagnato da una grossa riduzione di ossigeno disciolto nel corpo acquoso a causa del consumo massivo avutosi nella nitrosazione e nella nitricazione.
Questa condizione, definita ipossia, fa sì che alcune specie batteriche specializzate, che ripercorrono in modo inverso nitrosazione e nitricazione, utilizzino il nitrato come “surrogato” dell’ossigeno per il loro metabolismo, cioè come ossidante nelle reazioni ossidative del loro metabolismo producendo nuovamente azoto molecolare e chiudendo così il ciclo biogeochimico dell’azoto; tale processo è detto denitrificazione. Altrimenti il nitrato viene assorbito dalle piante o dalle alghe, che lo inglobano nelle loro molecole organiche rendendolo di nuovo disponibile nella catena alimentare.

berto1886
16-04-2011, 23:00
non ne vedo l'utilità visto che hai un acquario olandese con molte piante...

Ale87tv
16-04-2011, 23:29
penserei a sistemare la popolazione prima di cercare l'ultima (secondo me poco utile nel tuo caso) novità...

secondo me con una gestione appropriata ottieni risultati migliori senza bisogno di ulteriori aggeggi in vasca.

se fosse un malawi o un marino potremo parlarne.

loren
06-05-2011, 19:18
Ciao Ale 87 tv e berto 1886, avevo perso le speranze che qualcuno mi rispondesse, per questo rispondo con tanto ritardo.

in che senso penserei a sistemare la popolazione??

atualmente effetivamente è un po sovrappopolato poiche ci sono state diverse nascite di diverse speci, dovrei aver sistemato il problema spostando gli avanotti in vasche di acrescimento, poi li ritira il negozio dove ho coprato i genitori, non appena avranno le dimesioni per essere commercializati.

la mia fissa dell'ultima (e provabilmente poco utile ) novità... è legata al fatto che fra famiglia, figli cane, gatti e lavoro ho sempre meno tempo per una gestione appropriata, anche se comunque questa passione mi continua a dare soddisfazione.

Ale87tv
06-05-2011, 19:21
beh i black molly con i discus e i neon sono incompatibili come valori... che bisognerebbe conoscere prima di poter dare un giudizio sull'effettiva utilità del prodotto ;-)

loren
06-05-2011, 20:52
il problemo delle cosi diverse specie nel mio acquario e legato al fatto che non sono l'unico a gestire gli aquisti dei pesi,( per un breve periodo cera anche un pesce rosso, ora in una sua vaschetta in camera di mio figlio ), ma sono l'unico che si occupa della loro sopravivenza, comunque i valori della mia vasca sono, andando a memoria all'ultimo test eseguito i seguenti ph 4/5 kh 3/5 gh7/10 NO3 non mi ricordo in questo momento, anche perche sono ai me, ancora al lavoro, eventualmente ti invio i valori un altro momento, li ho segnati in una chiavetta che adesso non ho con mè.

comunque all'aparenza non sembrano dare segni di malessere, però per un breve periodo i black molly avevano una patina biancha a cui non ho dato peso visto che è sparita dopo 3 giorni, lore e gli altri pesci sembrano godere di ottima salute, eventualmente gli dedico un altra vasca.

loren
17-05-2011, 20:10
Ho Spostato i Molly in una vaschetta dedicata, una di qulle vaschette zen che piacciono tanto a mia moglie, tolto questo, chi di voi ora o in passato a usato questo strumento, temo a questo punto di essere l'unico ad averlo aquistato, mi domando quanto delle vostre certezze assolute siano esperienza diretta , sperimentazione , la mia verso questo strumento probabilmente è curiosità, tante volte nella vita ho verificato che cio che vale per molti non vale per tutti, e che il vecchio adagio sbagliando si impara mi ha aiutato a crescere.

Salutoni