gfshalla
23-02-2011, 18:19
Guardate un pò quà! Che ne dite?
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Zb_SLZFsMyQ
È uno dei predatori più veloci e letali del pianeta: una volta individuata la vittima, la risucchia tra le fauci con un movimento rapidissimo, qualche millisecondo appena, e difficilmente le lascia scampo. Non stiamo parlando di un feroce rettile africano, ma di una, all'apparenza innocua, pianticella acquatica, l' Utricularia vulgaris. (guarda le più belle foto di piante carnivore)
Le sue doti di cacciatrice sono state scoperte da Philippe Marmottant, ricercatore presso l'Interdisciplinary Physics Laboratory dell'Università di Grenoble, che ha recentemente pubblicato il suo studio sull'autorevole Proceedings of the Royal Society.
Utilizzando una telecamera ad alta velocità e potenti microscopi, Marmottant e suoi colleghi sono riusciti a catturare alcune spettacolari immagini che hanno permesso di comprendere la particolare tecnica di caccia del vegetale.
Quando la pianta percepisce, tramite alcune setole, la presenza di una preda, apre le sue vescicole pompando acqua verso l'esterno. Non appena la vittima si trova nella giusta posizione scatta la trappola: le "fauci" del vegetale si chiudono e risucchiano all'interno il malcapitato passante, un piccolo crostaceo o un altro minucolo animaletto.
La forza di aspirazione è così elevata che difficilmente la preda riuscirà a scappare ai fluidi digestivi che la digeriranno in poco tempo.
Lo studio, apparentemente fine a se stesso, apre in realtà interessanti prospettive in tutte le applicazioni che coinvolgono la microdinamica dei fluidi: dallo sviluppo di nuove testine per le stampanti inkjet a rivoluzionari dispositivi per il trattamento e l'analisi del DNA.
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=Zb_SLZFsMyQ
È uno dei predatori più veloci e letali del pianeta: una volta individuata la vittima, la risucchia tra le fauci con un movimento rapidissimo, qualche millisecondo appena, e difficilmente le lascia scampo. Non stiamo parlando di un feroce rettile africano, ma di una, all'apparenza innocua, pianticella acquatica, l' Utricularia vulgaris. (guarda le più belle foto di piante carnivore)
Le sue doti di cacciatrice sono state scoperte da Philippe Marmottant, ricercatore presso l'Interdisciplinary Physics Laboratory dell'Università di Grenoble, che ha recentemente pubblicato il suo studio sull'autorevole Proceedings of the Royal Society.
Utilizzando una telecamera ad alta velocità e potenti microscopi, Marmottant e suoi colleghi sono riusciti a catturare alcune spettacolari immagini che hanno permesso di comprendere la particolare tecnica di caccia del vegetale.
Quando la pianta percepisce, tramite alcune setole, la presenza di una preda, apre le sue vescicole pompando acqua verso l'esterno. Non appena la vittima si trova nella giusta posizione scatta la trappola: le "fauci" del vegetale si chiudono e risucchiano all'interno il malcapitato passante, un piccolo crostaceo o un altro minucolo animaletto.
La forza di aspirazione è così elevata che difficilmente la preda riuscirà a scappare ai fluidi digestivi che la digeriranno in poco tempo.
Lo studio, apparentemente fine a se stesso, apre in realtà interessanti prospettive in tutte le applicazioni che coinvolgono la microdinamica dei fluidi: dallo sviluppo di nuove testine per le stampanti inkjet a rivoluzionari dispositivi per il trattamento e l'analisi del DNA.