giacomo88
07-02-2011, 14:38
è da quando ho preso passione con l'acquariofilia, che mi interessano i biotopi asiatici, e per lo piu di acqua stagnanti, come risaie o pozze thailandesi-cinesi
non per niente il mio primo pesce, è un betta splendens
L'idea sarebbe di realizzare un vero e proprio biotopo, che rispecchi in maniera precisa il biotopo d'origine
e apparte le piante, l'acqua, ed i pesci, che sono la parte forse piu semplice, ho sempre pensato che la cosa che faceva la differenza fosse la conformazione dell'ambiente, ed il fondo.
Proprio del fondo volevo parlare.
Sappiamo che il fondale di questi biotopi di acqua stagnante, se vogliamo specificare, risaie e pozze, è composto da fanghiglia quasi impermeabile e compatta
e fatto è che, da quando mi documento in merito al fondo dell'acquario, ho sempre letto dai piu esperti, che il giusto fondo è un fondo il piu possibile arieggiato, drenante, che permetta un ricircolo minimo di acqua fresca, e che eviti quindi ristagni pericolosi, sopratutto per non creare zone anossiche con accumolo di gas potenzialmente velenosi.
Ma in natura non c'è niente di tutto questo, in natura non ci sono fondali, studiati specificatamente, stratificati in maniera precisa, e arieggiati.
la maggior parte sono fondali fangosi, o terreni compatti e questo biotopo non fà eccezione.
Volendo ricreare un fondale fangoso, cmq fertile per le varie piante da inserire, quali rischi si corrono?
daltro canto, se il fondale non viene smosso, non credono ci siano problemi giusto? o cmq, se abbastanza compatto e fangoso, non dovrebbero nemmeno crearsi zone di gas velenosi, perche non ci sarebbero ristagni di acqua, ma un fondale omogeneo umido.
consigli e teorie, avanti ragazzi.
non per niente il mio primo pesce, è un betta splendens
L'idea sarebbe di realizzare un vero e proprio biotopo, che rispecchi in maniera precisa il biotopo d'origine
e apparte le piante, l'acqua, ed i pesci, che sono la parte forse piu semplice, ho sempre pensato che la cosa che faceva la differenza fosse la conformazione dell'ambiente, ed il fondo.
Proprio del fondo volevo parlare.
Sappiamo che il fondale di questi biotopi di acqua stagnante, se vogliamo specificare, risaie e pozze, è composto da fanghiglia quasi impermeabile e compatta
e fatto è che, da quando mi documento in merito al fondo dell'acquario, ho sempre letto dai piu esperti, che il giusto fondo è un fondo il piu possibile arieggiato, drenante, che permetta un ricircolo minimo di acqua fresca, e che eviti quindi ristagni pericolosi, sopratutto per non creare zone anossiche con accumolo di gas potenzialmente velenosi.
Ma in natura non c'è niente di tutto questo, in natura non ci sono fondali, studiati specificatamente, stratificati in maniera precisa, e arieggiati.
la maggior parte sono fondali fangosi, o terreni compatti e questo biotopo non fà eccezione.
Volendo ricreare un fondale fangoso, cmq fertile per le varie piante da inserire, quali rischi si corrono?
daltro canto, se il fondale non viene smosso, non credono ci siano problemi giusto? o cmq, se abbastanza compatto e fangoso, non dovrebbero nemmeno crearsi zone di gas velenosi, perche non ci sarebbero ristagni di acqua, ma un fondale omogeneo umido.
consigli e teorie, avanti ragazzi.