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salve a tutti!! ho una vasca da 50 litri con fondo costituito da ghiaia e nient'altro. come flora ho qualche gruppetto di certophyllum, egeria densa e due anubias. l'illuminazione è caratterizzata da una lampada da 21w da 4000k. le piante sembrano soffrire, le anubias si mantengono per adesso bene, mentre il ceratophyllum ha una crescita molto lenta e l'egeria densa è molto "rinsecchita" le foglie sono molto piccole, è molto deperita. a cosa è dovuto tutto ciò? fertilizzo regolarmente con il fertilizzante a colonna tetra florapride. grazie a tutti coloro che mi risponderanno.ps: i valori dell'acqua li trovate sul profilo. ciao
Secondo me, dovresti alzare la temperatura almeno a 25 gradi.
Io proverei a cambiare fertilizzante..... se riesci a trovare Ferropol della JBL e un buon prodotto per questo genere di piante
Io mi trovo benissimo.
Se poi vai di CO2 e ancora meglio
dici che dipende da quello? per quanto riguarda l'illuminazione è tutto apposto?
Se non erro hai 0,5 watt litro...... certo non sono tanti, ma li ritengo sufficenti.
Secondo me dovresti usare CO2 per vedere dei risultati immediati.
Prova a farti in impiantino a gel........ a costo quasi nullo.
Poi, per l'impianto luci ci possiamo fare anche un pensierino
non ho intenzione di aggiungere Co2 per adesso. secondo te dipende dalla fertilizzazione?
Swan ganz
27-01-2011, 00:11
Ciao, secondo me con un po di co2 potresti aiutare le tue piante, spesso pur fertilizzando possono mancare altri elementi nutritivi.
marco-juwel
27-01-2011, 01:00
secondo me invece il problema risiede proprio nella scarsa illuminazione, probabilmente le piante che hai necessitano di una qualità di luce maggiore, di uno spettro piu' ampio, di una gradazione piu' intensa....a certe piante non basta 0,5 watt di luce, calcola che io ho 108 watt t 5 su 240 lt, e le piante crescono benissimo (ne ho moltissime). tu magari hai una t 8 (con produzione di luce minore) e 21 watt forse non bastano. poi è anche vero che devi anche fertilizzare con co2 e microelementi vari... l'anubias non ti crepa, quella è resistentissima e ama la luce debole.
secondo me un problema è anche la fertilizzazione. mi potreste consigliare un buon prodotto unico che apporti tutte le sostanze utili alle piante?
marco-juwel
27-01-2011, 16:49
PROFITO della EASY LIFE, è un fertilizzante comleto efficace ed economico, lo trovi facilmente su internet, 500 ml lo paghi meno di 10 euro e ti dura mesi
non ho intenzione di aggiungere Co2 per adesso. secondo te dipende dalla fertilizzazione?
fatti un impianto a gel per la CO2.......
vedrai i risultati subito
Con pochissimi euro, darai alle piante un elemento necessario alle tue piante
ci penserò per quanto riguarda la co2. quel fertilizzante che mi hai indicato è buono?
ci penserò per quanto riguarda la co2. quel fertilizzante che mi hai indicato è buono?
Prima di spendere denaro in lampade e fertilizzanti, ti consiglio un esperimento a costo zero.
Le due piante in sofferenza sono considerate da tutti come "aspiranitrati".
Ne assorbono in quantità industriale, a differenza dell'Anubias che al confronto sembra di plastica.
Guardacaso, l'Anubias sta benissimo.
Secondo me hai pochi Nitrati, per quelle due "belve".
I fertilizzanti per acquariofilia non contengono né Nitrati né Fosfati, solo Potassio e oligoelementi; se è come dico io, stanno morendo di fame.
Prova ad aumentare il cibo ai guppy, per un paio di settimane, senza potare le piante, senza cambiare acqua e senza sifonare il fondo.
Poi controlla la loro reazione osservando eventuali differenze tra le parti nuove e quelle vecchie.
Se dovessero apparire delle alghe, non dare subito la colpa ai Nitrati.
Il problema è nei fertilizzanti che hai somministrato finora, che sono tutti lì perché nessuno li ha assorbiti.
Cerca "legge di Liebig" con Google.
Se dovessi avere torto, ne riparliamo.
Per la CO2 in gel, ci sono parecchie informazioni anche qui sul forum (ho contribuito parecchio anch'io), la spesa complessiva sarebbe intorno ai 3 euro. Un quarto d'ora di lavoro.
sai che sono convinto che hai ragione?? non ci avevo pensato. comunque per quelle piante secondo me la co2 è eccessiva. in effetti i nitrati sono sempre stati bassissimi, intorno a 10, non si sono mai alzati di li. farò come hai detto!! grazie
ho iniziato ad aumentare le dosi di cibo, sarà dannoso o le piante ne trarranno beneficio?
comunque per quelle piante secondo me la co2 è eccessiva.
La CO2 è eccessiva solo per l'Anubias.
Tutte le piante sono formate da Carbonio per metà della loro massa secca.
Le piante a crescita rapida ne hanno un bisogno disperato, e le due che hai in vasca (Egeria e Cerato) sono le più rapide in assoluto.
Entrambe, pur di procurarselo, arrivano all'immane fatica di scinderlo dai carbonati (decalcificazione biogena), alterando i valori di durezza e ricoprendosi di una patina bianca.
Si tratta di un'arma disperata, alla quale ricorrono solo in casi di grave carenza.
E come se un uomo, per non morire di sete, si mettesse a filtrare e distillare goccia a goccia uno scarico fognario.
Insisto sulla Legge di Liebig.
Metà della cultura acquariofila è racchiusa in quel principio.
Esatto, concordo al 100%: manca la CO2.. e probabilmente mancano anche i nitrati e/o i fosfati che per una buona crescita delle piante dovrebbero stare in rapporto 10:1 (in generale 10 mg/l per gli NO3 e 1mg/l per i PO4).
Il problema è che i fertilizzanti normali non li contengono perché di solito sono prodotti già in discrete quantità dal metabolismo dei pesci e dalla decomposizione del cibo che il neofita tipicamente dosa in eccesso.
Scusate ragazzi, facciamo un pò di ordine :-)
Il Ceratophyllum e l'Egeria densa fanno parte di quella cerchia di piante definite propriamente e strettamente acquatiche. E sono tra quelle che rimediano il carbonio non solo attraverso la CO2, ma NORMALMENTE anche attraverso i carbonati ed i bicarbonati disciolti in acqua. Non lo fanno per emergenza, ma perchè evolutivamente adattate a farlo negli ambienti in cui crescono naturalmente (la CO2 nelle acque di laghi e fiumi termina già nella prima mattinata).
Quindi queste due specie sono abituate a valori bassi di CO2 disciolti, a patto che l'acqua contenga sufficienti quantità di carbonati e bicarbonati. E dai valori che leggo nel profilo il KH è sufficiente (puoi anche arrivare a 8 - 9).
Secondo me, dovresti alzare la temperatura almeno a 25 gradi.
Non serve assolutamente. Anzi. Il Ceratophyllum e l'Egeria crescono bene anche a 15°C (ma si può ancora scendere). Visto che hai guppy, 23°C vanno più che bene.
Riguardo alla luce, il Ceratophyllum cresce bene anche con poca, mentre l'Egeria ha bisogno di più luce. 21w in 54 litri lordi vanno benissimo per il Ceratophyllum e sono al limite per l'Egeria. Con poca luce questa pianta perde molte delle foglie alla base del fusto e tende ad allungare gli internodi (la porzione di fusto tra una foglia e l'altra).
Ma la lampada quanto tempo ha? Che marca? E' una PL o è di quelle con attacco a vite? Forse 4000°K potrebbero risultare pochi.....
Se i nitrati sono a 10mg/lt vuol dire che ci sono. I fosfati non credo che manchino (non è un acquario olandese....). Se parliamo di carenza di macroelementi, allora il problema POTREBBE essere il potassio. Ma anche qualche microelemento.
Per la fertilizzazione, il Tetrapride non è un granchè. Potresti provare con fertilizzanti settimanali tipo "Fertildrops" della "SHG" o "Profito" della "Easylife" (solo per citarne due).
Le piante sono piantate nel suolo o sono galleggianti? Una foto ce l'hai?
tenellus
31-01-2011, 12:14
Non ti serve la CO2 con le piante che hai! Se poi vuoi uccidere completamente l'Egeria porta la temperatura a 25°C #07(pianta d'acqua fredda!!!)!
La luce va bene: prova ad aumentare il fotoperiodo a 10 ore.
Ciao
quindi ragazzi cosa mi consigliate di fare? la lampada ha 4 mesi circa ed è una lampada con attacco e 27, quelle a risparmio per intendersi, ma ho visto che molti usano questa soluzione delle lampade a risparmio.
Le piante sono piantate nel suolo o sono galleggianti? Una foto ce l'hai?
-73
La lampada illumina UNIFORMEMENTE la vasca? Dove sono collocate le piante?
http://s1.postimage.org/2qeoiz91g/30012011142.jpg (http://postimage.org/image/2qeoiz91g/)
scusami non avevo notato la domanda.
Il Ceratophyllum e l'Egeria densa fanno parte di quella cerchia di piante definite propriamente e strettamente acquatiche. E sono tra quelle che rimediano il carbonio non solo attraverso la CO2, ma NORMALMENTE anche attraverso i carbonati ed i bicarbonati disciolti in acqua.
Ti ringrazio, Entropy, per questa precisazione.
Mi ero basato su mie esperienze personali che adesso, grazie a te, ho capito meglio.
Avevo l'Egeria senza CO2, non cresceva di un millimetro e si riempiva di alghe.
Quando ormai la credevo morta, ho aggiunto la CO2 e... Guardala adesso, sui lati:
http://s2.postimage.org/2xmi7yiec/Gennaio_2011_7.jpg (http://postimage.org/image/2xmi7yiec/)
Nella foto l'avevo potata da un quarto d'ora.
Devo farlo due volta la settimana! Altrimenti mi alza il coperchio... :-D
Prima di leggere il tuo post, avevo attribuito il fenomeno all'apporto di Carbonio, e da perfetto imbecille non ho mai pensato al pH.
Prima avevo 7.6, ora sono a 6.4, grazie alla CO2.
Come sai, le acque dell'Amazzonia sono solitamente acide, talvolta sotto il 6.
E' chiaro che la mia Egeria si sente un po' più... a casa sua.
Sta di fatto che il consiglio che ho dato a Peter28 è involontariamente giusto.
Il suo pH 8 è altissimo per quella pianta, e anche per il Cerato.
In realtà, credo lo sia per il 90% delle piante acquatiche; non è un caso che nel biotopo Malawi ci si mettano solo rocce.
ragazzi cosa mi consgliate di fare? c'è un'alternativa alla co2?
Rox R., qualche altra precisazione ;-) :
Come sai, le acque dell'Amazzonia sono solitamente acide, talvolta sotto il 6.
E' chiaro che la mia Egeria si sente un po' più... a casa sua.
In realtà, l'Egeria densa, è originaria di tutto il Sud America ma ormai si può considerare cosmopolita. E possiede un range di valori di pH molto ampio (da qui il suo successo evolutivo, al limite dell'infestante).
In molte zone del Sud Est asiatico si trova in fiumi con PH di 5.5. Ma in Argentina si trova in fiumi torbidi ed argillosi, a pH = 7. Ed in Giappone cresce e prospera adddirittura in acque calcaree con pH di 9.2....
Il suo pH 8 è altissimo per quella pianta, e anche per il Cerato.
Stesso discorso per il Ceratophyllum, che predilige però di gran lunga acque dure ed alcaline.
Ed infatti:
non è un caso che nel biotopo Malawi ci si mettano solo rocce.
Proprio nei grandi laghi africani, esistono estese popolazioni di Ceratophyllum, che in queste acque cresce duro e molto compatto.
E' chiaro altresì che si immette CO2 in acqua, queste specie esplodono e crescono magnificamente. La CO2 infatti, rimane sempre la via preferenziale per l'assunzione del carbonio (l'approvvigionamento attraverso i bicarbonati è un adattamento successivo al ritorno in acqua delle piante terrestri). Quindi la CO2 in acqua è sempre ben voluta ed accettata da tutte le piante.
peter28, a me dalla foto (non molto chiara) sembra che il ceratphyllum non stia poi tanto male. Anzi, ha assunto la classica forma che possiede in acque dure ed alcaline. E' per quello che cresce più lentamente. Ma cresce. L'Egeria sembra invece soffrire un pò, vuoi per la luce non eccessiva (tra l'altro 4000°K sono poco penetranti in colonna), vuoi per la concorrenza con il Ceratophyllum (c'è da mettere in conto anche questo).
Se non utilizzi la CO2 è normale avere un ritmo di crescita più lento.
Se vuoi, puoi provare a sostituire la lampada con una da 6500°K e cambiare marca di fertilizzazione.
innanzitutto grazie per tutte le risposte molto dettagliate. ma è normale che cresca molto lento? da circa 15 giorni non noto differenza. per quanto riguarda la lampada dite che con un 6500 k miglioro qualcosa?
un'ultima domanda. ho dato un'occhiata alla co2 a lievito, cosa mi sapete dire? risolverebbe il problema?
Per Peter28:
Secondo la mia esperienza, la CO2 risolve il 90% dei problemi dell'Acquariofilia.
Non è solo una fonte di Carbonio per le piante. E' una specie di bacchetta magica. #36#
Per Entropy:
Stavolta tocca a me, la precisazione. :-D
L'Egeria che cresce in Argentina è molto diversa da quella che cresce in Giappone.
Se prendi un Ceratophyllum nel Mekong e lo porti nel Malawi, o viceversa, non credo resista più di un giorno.
Mi pare si chiamino "ecotipi".
Il ceppo originale comune sviluppa una notevole diversità di caratteristiche, in base ai parametri dell'ambiente in cui le piante finiscono.
Talvolta sono così diverse che a colpo d'occhio sembrano specie distinte, ma anche quando sono visivamente simili hanno peculiarità differenti nell'attività chimica, negli enzimi, nelle radici, ecc.
Altrimenti non si spiegerebbero i problemi di acclimatamento, che tutti abbiamo sperimentato nel trasferire una pianta da una vasca ad un altra.
Perfino con le piante più adattabili al Mondo. Perfino a parità di temperatura dell'acqua.
Un'ultima cosa.
Dato che non mi capita spesso di chiacchierare con qualcuno così competente, approfitto per una domanda che può interessare anche peter28 (quindi rimango IT).
Nella tua esperienza, hai mai avuto l'impressione che il pH sia molto, MOLTO più importante di qualunque altro parametro chimico o fisico?
Intendo sia per le piante che per i pesci.
In altre parole, risulta anche a te che mezzo punto di pH conti più di qualsiasi Potassio, Magnesio, luce, calore, Nitrati, ecc. ecc....?
Io credo di sì... Ma vorrei sentire altre campane. Devo aprire un altro topic?
Secondo la mia esperienza, la CO2 risolve il 90% dei problemi dell'Acquariofilia.
Non è solo una fonte di Carbonio per le piante. E' una specie di bacchetta magica.
Questo perchè il carbonio rappresenta il 45% in peso secco di una pianta, contro ad esempio l'1.5% di azoto, l'1.0% di potassio o lo 0.2% di fosforo. La pianta presenta un fabbisogno di carbonio che è circa 150 volte superiore al calcio e 7000 volte superiore al ferro. Ed è proprio a causa di questa enorme richiesta di carbonio da parte delle piante che nel 90% dei casi è l'elemento carente per la loro crescita.
Se prendi un Ceratophyllum nel Mekong e lo porti nel Malawi, o viceversa, non credo resista più di un giorno
Ti stupiresti di quanto è adattabile questa specie, tutto sta nell'acclimatazione.......
Mi pare si chiamino "ecotipi".
Sì. Si chiamano ecotipi. Ma tutti gli ecotipi partono da un'elevata plasticità fenotipica della specie in questione, ossia la potenzialità di un dato genotipo di produrre espressioni fenotipiche diverse in condizioni ambientali differenti. In parole povere ci sono specie generaliste che riescono ad adattarsi a condizioni ambientali molto differenti tra loro. E riescono a tramandare questi adattamenti ai propri discendenti, creando così (nel tempo) ecotipi fissati. Per fare un esempio, il mio dottorato di ricerca fu proprio sulla plasticità fenotipica di 5 diversi ecotipi di leccio provenienti da 5 diverse zone d'Italia. Quando feci crescere questi 5 ecotipi in un luogo comune (Roma) essi mostrarono inizialmente differenze (sia morfologiche che fisiologiche), ma col tempo tutti crebbero e si adattarono alle nuove condizioni ambientali. L'ecotipo si basa cioè su differenze genetiche, ma all'interno di uno stesso (ampio) ventaglio di caratteristiche che la specie è potenzialmente in grado di produrre.
Detto questo, non sappiamo comunque a quale "ecotipo" appartiene l'Egeria o il Ceratophyllum che ci arriva in vasca, perchè per la maggior parte dei casi proviene da serre in cui viene coltivata e riprodotta meristematicamente, e non certo (ormai più) presa in natura.
Nella tua esperienza, hai mai avuto l'impressione che il pH sia molto, MOLTO più importante di qualunque altro parametro chimico o fisico?
Intendo sia per le piante che per i pesci.
In altre parole, risulta anche a te che mezzo punto di pH conti più di qualsiasi Potassio, Magnesio, luce, calore, Nitrati, ecc. ecc....?
Non credo che si possa generalizzare (troppo) su questo punto.
Sia per le piante che per i pesci, ci sono specie che tollerano ampie variazioni di pH ed altre molto meno.
Sicuramente il valore di pH riveste un ruolo fondamentale in acquario perchè regola molti dei processi e delle reazioni che avvengono in acqua e nel substrato. I processi di nitrificazione, la precipitazione e la solubilità di molti elementi in acqua, lo scambio di nutrienti tra suolo e radici, la formazione di composti organici e non, passano tutti per precisi valori di pH. Ma è anche vero che molti di questi stessi elementi regolano a loro volta il valore del pH. Che passa anche per il valore di KH, per la CO2 disciolta e via discorrendo ;-)
P.S.: mi scuso con peter28 per la digressione ed aggiungo:
- un impianto di CO2 non può che migliorare la crescita delle piante;
- una lampada da 6500°K (con anche un buono spettro luminoso) è sicuramente più equilibrata (nel tuo caso) rispetto ad una 4000°K.
- 15 giorni non sono un tempo sufficiente per giudicare la crescita di una pianta
ragazzi mi sono cosrtuito un impainto co2 a lievito, con deflussore per flebo come contagoccie. per oadesso va che è una meraviglia, apparte il problema che spesso si devono riregolare le bolle.. è normale?
ragazzi mi sono cosrtuito un impainto co2 a lievito, con deflussore per flebo come contagoccie. per oadesso va che è una meraviglia, apparte il problema che spesso si devono riregolare le bolle.. è normale?
Con gli impianti fai da te a gel, il dosaggio di CO2 non è mai quasi regolare nel tempo. Sia per la popolazione di batteri che cambia continuamente (soprattutto all'inizio e alla fine), sia per la variazione quotidiana di temperatura che influenza la velocità di fermentazione e quindi la produzione di CO2.
ma comunque avrò un pò di miglioramento rispetto a quando non c'era proprio?
ma comunque avrò un pò di miglioramento rispetto a quando non c'era proprio?
Sicuramente.
Per il numero di bolle devi fare qualche prova e regolarti di conseguenza.
Magari fra un paio di giorni (la mattina, prima dell'accensione delle luci) rimisura pH e KH e postali.
ok. all'incirca quante bolle posso erogare?
ok. all'incirca quante bolle posso erogare?
Non c'è un numero prestabilito. Dipende appunto da numerosi fattori, come pH, KH, litraggio, movimento dell'acqua, potenza della pompa, fauna e flora presenti, efficienza del diffusore,..........
L'unico metodo è incrociare i valori misurati di pH e KH in una tabella apposita: (http://www.acquaportal.it/_ARCHIVIO/ARTICOLI/tabellaco2.asp)
Tu magari parti con 10 - 12 bolle al minuto. Poi ci regoliamo.
PH 8 con la CO2?? :#O
C'è qualcosa di strano, guardando sulla tabella vedrai che non hai nemmeno 2mg/l di CO2!! Aumenta, aumenta che è pochissima!! :-D
Il valore ideale è intorno ai 20mg/l, non andare oltre i 30 perché può iniziare ad essere tossica per i pesci ed ucciderli.
Ovviamente tieni sempre d'occhio come varia il PH, controlla che non scenda troppo ma che resti a valori ottimali per i pesci e piante che stai ospitando.
l'ho messa ieri sera, mi sembra normale che il ph non sia calato,no?
Se non l'hai già letto, credo ti possa interessare questo articolo (http://www.acquaportal.it/_archivio/articoli-3/diff_co2.asp).
Se sei alla prima esperienza con la CO2 a gelatina, leggi tutto fino alla fine, anche i "trucchi".
Se invece vuoi chiedere qualcosa, credo che tu debba farlo nel topic originale (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=282343), perché qui saremmo gravemente OT. Eventualmente, ci sentiamo di là.
Con la CO2 artificiale, ha ragione Alexgn. Quei valori non li avresti nemmeno se li volessi.
O non è partita la fermentazione, per qualche errore, oppure viene diffusa in modo così inefficace da non avere alcun effetto.
Infine, se hai seguito la mia conversazione con Entropy, ti sarai accorto che ha preso le distanze dalle mie generalizzazioni, ma ha sostanzialmente confermato l'enorme importanza del pH.
Riporto testualmente le sue parole:
"I processi di nitrificazione, la precipitazione e la solubilità di molti elementi in acqua, lo scambio di nutrienti tra suolo e radici, la formazione di composti organici e non, passano tutti per precisi valori di pH."
Sentito quante ne fa, il pH?
Il tuo, secondo me, è davvero troppo alto. Forse perfino per i Guppy.
Hai un bisogno disperato che quella CO2 funzioni a dovere.
se alzassi la quantità delle bolle?
se alzassi la quantità delle bolle?
Il sistema a gelatina produce CO2 in modo fisso.
La regolazione fatta col deflussore è di breve durata; dopo qualche ora torna come prima.
E' per questo che molta gente dice: "Sto sempre a regolare il deflussore!"
Ci sono vari trucchi per risolvere il problema.
Ma perché non vieni di là a parlarne? Il link te l'ho segnalato...
Qui, fra poco i moderatori ci prendono a cazzotti! ;-)
E avrebbero ragione. Con tutti i topic che ci sono sulla CO2 a lieviti, già aperti...
Inoltre, stando nella sezione opportuna, chissà quanta gente potresti trovare a darti consigli sul gel, oltre a me.
ragazzi mi è sto ponendo un problema. secondo voi una lampada da 21 w su di un 50 litri con egeria densa,ceratophyllum e anubias è piccola? ha 4000k
ragazzi mi è sto ponendo un problema. secondo voi una lampada da 21 w su di un 50 litri con egeria densa,ceratophyllum e anubias è piccola? ha 4000k
L'Anubias sta bene in ombra, il Cerato è galleggiante e sta vicinissimo alla lampada.
Per l'Egeria, se l'altezza dell'acqua supera i 40 cm, mi preocuperei più dei 4000 Kelvin, che dei 21 Watt.
Potresti avere internodi lunghissimi nella parte inferiore, che diventano sempre più corti avvicinandosi alla superfice.
Piuttosto bruttina, da vedere.
Comunque, un rotolo di alluminio Domopak non costa nulla e non fa mai male.
Ti permetterà di aggiungere piante più esigenti, come le "rosse".
per quanto riguarda l'altezza della vasca, sono sui 30 cm, noto che l'illuminazione raggiunge senza grossissimi problemi il fondale. quindi secondo te i 21 w possono andare bene?
quindi secondo te i 21 w possono andare bene?
Guarda l'Egeria. Te lo dice lei se vanno bene.
E' molto più attendibile di me. ;-)
Ma anche se andasse bene, gli acquari si evolvono.
In futuro potresti desiderare una Cabomba, un'Alternantera, una Ludwigia...
Per questo dicevo di usare il Domopak.
ho messo la co2 da 6 giorni,prima l'egeria era molto sofferente, adesso pian piano sembra rinascere.. dopo quanti giorni si inizia a vedere la differenza con la co2?
ho messo la co2 da 6 giorni,prima l'egeria era molto sofferente, adesso pian piano sembra rinascere.. dopo quanti giorni si inizia a vedere la differenza con la co2?
Se la diffondi efficaciemente, i valori chimici cambiano in poche ore.
Se ti riferisci alle piante, dipende dalla specie.
Come dicevamo in precedenza, la CO2 non è solo una fonte di Carbonio.
L'Egeria reagisce in modo incredibilmente veloce, te ne sei già accorto.
Se tu avessi una Bacopa, ci vorrebbero 10 o 15 giorni per vedere differenze significative.
Un'Alternantera moribonda risorgerebbe, ma impiegando diversi mesi.
La tua Anubias non se ne accorge neanche, della CO2. E' solo decorativa, la puoi considerare una pianta di plastica, ai fini dell'equilibrio biochimico.
Il massimo effetto è sulle alghe. Da nemiche diventano amiche.
Sulle foglie non ce ne saranno più (Alleopatia). Quelle che rimarranno (se ne rimarranno) saranno solo sui legni o sulle rocce, formando dei praticelli di aspetto gradevole e naturale.
E visto che non daranno più fastidio, saranno utilissime per darti dei segnali, delle informazioni, su eccessi o carenze di certe sostanze nutritive.
Ma ci vuole un po' di esperienza, per quello.
Il massimo effetto è sulle alghe. Da nemiche diventano amiche.
Sulle foglie non ce ne saranno più (Alleopatia).
Più che di allelopatia, si tratta del fatto che le alghe sono bravissime a reperire il carbonio attraverso i carbonati, più di qualsiasi altra pianta. E maggiore è l'alcalinità, maggiore sarà il loro successo. Se invece aumentiamo (tramite un impianto) la CO2 libera in acqua, ecco che le piante saranno più veloci e brave a sfruttarla e a crescere, assorbendo i nutrienti dall'acqua e contrastando così la proliferazione algale ;-)
Più che di allelopatia, si tratta del fatto che le alghe sono bravissime a reperire il carbonio attraverso i carbonati, più di qualsiasi altra pianta. E maggiore è l'alcalinità, maggiore sarà il loro successo. Se invece aumentiamo (tramite un impianto) la CO2 libera in acqua, ecco che le piante saranno più veloci e brave a sfruttarla e a crescere, assorbendo i nutrienti dall'acqua e contrastando così la proliferazione algale ;-)
Sta di fatto che quelle sulle foglie se ne vanno subito, con la CO2 artificiale, anche quelle che sembravano irrecuperabili. (Con quelle ci vuole di più)
Sui legni restano lì per mesi e non spariscono mai del tutto.
Vanno e vengono in modo altalenante.
Sono sicuro che tu hai una spiegazione razionale e scientifica, ma finchè non me la dici continuo a credere all'Allelopatia. :-))
Ho sempre pensato che sia soprattutto l'Ossigeno prodotto dalla foglia, a creare un ambiente ostile all'alga. Che ne pensi?... Può essere?
Sta di fatto che quelle sulle foglie se ne vanno subito, con la CO2 artificiale, anche quelle che sembravano irrecuperabili. (Con quelle ci vuole di più)
Certo. Perché le alghe non vivono di solo carbonio. E se le piante (non avendo più la CO2 come fattore limitante) assorbono più velocemente i nutrienti dall’acqua, le alghe smettono di proliferare.
Calcola anche che la superficie fogliare di una pianta sana è in continua crescita ed evoluzione ed è dunque difficile per un’alga insediarvisi stabilmente. Molto più facile è insediarsi su di una foglia “ferma” e sulla cui superficie vi si sia instaurato uno spesso biofilm batterico che funge da “substrato”.
E come osservare i licheni su di un albero. Li troverai principalmente sui rami vecchi e/o malati, non su quelli in rapida e continua crescita.
Sui legni restano lì per mesi e non spariscono mai del tutto.
Questo perché su questi substrati trovano ancoraggio fisso e nutrienti sufficienti (compresi i biofilm). E lì rimangono proprio perchè riescono a sfruttare i bicarbonati in acqua come fonte di carbonio.
E’ in pratica un buon rifugio in attesa di momenti e condizioni migliori.
Se poi le condizioni di crescita delle piante continua ad essere ottimale e i valori dell'acqua rimangono ostili alla proliferazione algale, vedrai che spariranno anche dai legni.
Ovviamente questo equilibrio (piante in crescita e niente alghe) si può avere in vasca anche senza l'immissione di CO2.
Sono sicuro che tu hai una spiegazione razionale e scientifica, ma finchè non me la dici continuo a credere all'Allelopatia.
Attenzione. L’Allelopatia esiste e in un acquario è sicuramente presente. Ma da sola non basta a contrastare la crescita algale, altrimenti basterebbe la presenza delle piante in vasca per scongiurare l’invasione delle alghe . Il Ceratophyllum ad esempio è la pianta anti-alghe per antonomasia, in quanto, oltre a crescere in fretta e sottrarre elementi utili alla crescita delle alghe, produce numerosi composti (a base principalmente di zolfo) con azione spiccatamente alghicida e battericida. Ma non sempre basta del ceratophyllum in vasca per fermare le alghe.
E non scordiamoci che l’allelopatia è un fenomeno che riguarda anche la concorrenza tra le stesse piante.
Lo stesso Ceratophyllum è inibito alla crescita dall’Hydrilla verticillata.
L’Eleocharis emette un composto fitotossico (dihydroactinidiolide) che inibisce la crescita di altre piante come l’Elodea, l’Hydrilla, il Nasturtium.
La Typha latifolia produce steroidi ed acidi grassi che inibiscono la crescita di altre macrofite acquatiche.
La Nymphaea, la Nuphar e altre 17 piante acquatiche producono sostanze che limitano la crescita di Lemna minor. Stesso discorso per Potamogeton sp.
Il Myriophyllum produce un composto allelopatico chiamato tellimagrandin II, che la difende non solo dalla concorrenza di alghe e piante, ma anche dagli erbivori.
E via discorrendo.
Ho sempre pensato che sia soprattutto l'Ossigeno prodotto dalla foglia, a creare un ambiente ostile all'alga.
Qui occorre una precisazione. L’ossigeno viene prodotto dalla pianta (se non prettamente acquatica) attraverso la superficie fogliare INFERIORE, mentre le alghe spesso si trovano sulla pagina superiore.
Detto questo, la saturazione di ossigeno in un acquario porta ad un ambiente estremamente ossidante e ad rapporto CO2/O2 molto minore che causa un fenomeno detto fotorespirazione (in poche parole la cellula vegetale smette di fare la fotosintesi e inizia a respirare, consumando O2 e producendo CO2). Tutto questo però inibisce la fotosintesi non solo delle alghe, ma anche delle piante. Semplicemente le alghe sono più sensibili a tale fenomeno, in quanto possiedono dei meccanismi (morfologici e fisiologici) di difesa contro i processi ossidativi meno efficienti.
grazie a tutti delle informazioni molto precise e dettagliate.
in effetti vedo che il ceratophyllum sta crescendo abbastanza velocemente,(circa 4 cm il giorno),mi posso ritenere soddisfatto?
l'egeria densa invece un pochino più lenta..
Entropy, dopo due sole conversazioni, sei ufficialmente in testa alla mia classifica di "Acquariofilo più competente mai conosciuto".
La prossima volta telefono a Stoccolma... ;-)
in effetti vedo che il ceratophyllum sta crescendo abbastanza velocemente,(circa 4 cm il giorno),mi posso ritenere soddisfatto?
Adesso attento perché esaurirà velocemente i nutrimenti quindi reintegrali correttamente o smetterà di crescere!!
mi sapresti dire niente dei fertilizzanti della prodac nutron flora e nutron ferro? potrebbero andare bene?
Nella mia esperienza ho provato solo il protocollo Sera (mediocre ma facile) e quello Seachem (ottimo ma impegnativo).
i fertilizzanti azoo invece?
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