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Visualizza la versione completa : domanda di biologia sulla fotosintesi


Ink
28-12-2010, 18:36
Scusate Mod, ma non vedo una sezione adatta, mettetela dove ritente più opportuno...

Ecco la domanda:

Per una cellula vegetale (naturalmente a me interessano le zooxhantellae), conta l'energia del fotone che la colpisce?

Un fotone con minore lunghezza d'onda, ha più energia; ma fornisce anche alla cellula più energia per effettuare la fotosintesi? oppure è un semplice quanto ed ogni fotone fornisce sostanzialmente la stessa energia?

Le implicazioni derivanti da questo concetto sono notevoli relativamente alle scelte di illuminazione sulle nostre vasche e l'unico valore di cui tenere conto sarebbe il PPFD...

Grazie a chiunque risca ad "illuminarmi"...

Athos78
28-12-2010, 18:47
Ora tu mi entro troppo in dettaglio, ma cosi a grandi linee un materiale ad esempio come il vetro può risultare "trasparente" a certe lunghezze d'onda e "opaco" per altre che vengono dal vetro assorbite. Stesso dicasi per un pannello che al nostro occhio risulta opaco.

Credo che questo stesso concetto possa essere applicato alle piente. La cui composizione implica che alcune loro parti necessitano di una determinata lunghezza d'onda, mentre altre ne richiedono un altra. Come, piante che vivono a pelo d'acqua possono sfruttare tutta la banda del colore, ma quelle che vivono in profondita non sono in grado credo di sfruttare il rosso perchè in condizioni normali non lo hanno mai visto per sotto i 5 metri di profondità la lunghezza d'onda del rosso scompare.

Come ragionamento a spanne mi torna, ma potrebbe anche essere un emerita str .... #36#

Ink
28-12-2010, 18:51
io voglio capire se il PPFD è un valore che ci serve a qualcosa o no... il PAR non lo possiamo misurare, ma solo il PPFD che è il numero di fotoni emessi dalla lampadina. Se diamo pochi fotoni ad alta energia o tanti fotoni a bassa energia, cambia? perchè?

Tu giustamente dici che gli animali che stanno sotto i 5m non se ne fanno niente del rosso, credo sia corretto... ma allora perchè la pratica mostra che una lampadina da 6500k fa crescere di più di una da 20000K? eppure dovrebbero usare meglio il blu...

iapo
28-12-2010, 19:19
...a rigor di logica facendo un parallelo con le piante dovrebbe essere che è meglio più fotoni con meno energia che pochi fotoni con molta energia.....questo perchè più fotoni colpiscono più tessuto e attivano più cellule fotosintetiche e l'organismo cresce meglio ...se non ricordo male nella fotosintesi clorofilliana nel bilancio energetico con la luce solare una parte dell'energia fornita viene dispersa....quindi è meglio più fotoni meno potenti (meno dispersione ma più cellule interessate) che pochi fotoni molto potenti (maggior dispersione).....#24#24#24...nelle piante poi le esigenze rispetto alla luce sono anche molto diverse da specie a specie....potrebbe essere così anche nei coralli....?

qbacce
28-12-2010, 19:36
Da quello che ne so io tutti i fotoni dal'UV all'infrarosso, forniscono energia per la fotosintesi.
Infatti i due fotosistemi (il 2 e l'1), costituiti da clorofilla e altre molecole, hanno i picchi a 680 e 700nm.. ci sono però i cosiddetti pigmenti accessori (carotenoidi, phycobiline, ecc) che assorbono a un pò tutte le lunghezze d'onda..
Ora, l'energia luminosa viene convertita in energia chimica prima dal PS" (fotosistema 2) che strappa gli elettroni al manganese (che li prende dall'acqua). Tali elettroni devono subire un'eccitazione a causa dell'energia dei fotoni che lo colpiscono e cosi, una volta eccitato acquisisce potenziale redox minore e questo permette poi la cascata a potenziali redox sempre maggiori. Poi tutta la storia si ripete col PS1 fino ad avere NADPH (potere riducente e fonte di energia).
Quindi è tutta una questione di potenziale di ossidoriduzione. e allora che siano due fotoni con x energia o uno con 2x dovrebbe essere la stessa cosa..
Lo so che ho fatto un riassunto tremendamente striminzito della fotosintesi però dovrebbe essere utile per capire la questione di cui si parla..

ALGRANATI
28-12-2010, 19:55
sposto per adesso in approfondimenti.

Ink
29-12-2010, 00:36
qbacce, dai dati che ho trovato esistono varie molecole eccitabili dalla radiazione luminosa, alcune subiscono la massima eccitazione tra 400 e 450nm, le altre tra 600 e 700...
le molecole sono clorofilla a e c, beta carotene, xantofilla, peridinina, neoperidinina, dinoxantina e diadinoxantina.
in mezzo c'è poca roba da eccitare... purtroppo i dati che abbiamo dalle lampade sono solo lo spettro ed il PPFD, ovvero il numero di fotoni emesso... sapere che una lampada emette tanti fotoni non dovrebbe necessariamente vole dire che è efficiente per la vasca, poichè dipende dallo spettro... eppure sempre leggiamo che le lampade con bassa gradazione K (6500) spingono al top le vasche... e ci sono riscontri oggettivi di questo... perchè? di blu (400 - 450nm) ne hanno poco...

buddha
29-12-2010, 09:43
in realtà non sono sicuro che le zooxantelle siano così uguali da un punto di visto biochimico alle piante..voglio dire non so se hanno gli stessi fotosistemi e seguono gli stessi percorsi meta/cata/anabolici..
qbacce spiegami perchè un elettrone eccitato dovrebbe assumere potenziale redox minore...sono gli atomi che hanno potenziale di riduzione e ossidazione non gli elettroni, ma il senso dell'intervento era chiaro.
INK evidentemente le 6500 K hanno spettro più ampio e i blu sono magari cammuffati dai gialli, oppure il giallo stesso, cosa più probabile deriva dalla fusione di blu, verde..tutto fila.
per tornare alla domanda del topic, il problema sarebbe capire di quanta energia necessita il PS1 (ammesso che sia uguale in piante e zooxantelle)
riporto da wikipedia:
"Tutte queste molecole sono in grado di catturare l'energia luminosa, ma solo quelle di clorofilla a sono in grado di passare ad uno stato eccitato che attiva la reazione fotosintetica. Le molecole che hanno solo funzione di captazione sono dette molecole antenna; quelle che attivano il processo fotosintetico sono definite centri di reazione. La "fase luminosa" è dominata dalla clorofilla a, le cui molecole assorbono selettivamente luce nelle porzioni rossa e blu-violetta dello spettro visibile, attraverso una serie di altri pigmenti coadiuvanti"

il rosso ha lunghezza d'onda 625-740 ed il blu violetto 450-500..da cui l'ampio spettro necessario per crescere, quindi sperando di averti risposto inkservono fotoni a diverse energia e quindi diverse lunghezze di onda ed come già avete scritto a 680#700 (rosso) c'è un assorbimento importante ma poca energia e anche 450-500 (blu azzurro) non è così energetico, tempo fa mi chiesi se sparare uv sopra ai coralli aiutasse a tirare fuori le cromoproteine che amiamo tanto..poichè se diamo molta energia i coralli si difendono dalla stessa producendo cromoproteine..e qui è il dubbione sull'illuminazione..
quindi servono lampade che emettano fra i 625-740 e i 450-500, inoltre servirebbe (ammesso che non basti l'energia alle lunghezze d'onda già citate) una lunghezza d'onda più bassa, UV quindi, per stimolare ulteriormente le cromoproteine o bruciamo il corallo arrivando alla fotoinibizione o lo bruciamo fisicamente per il troppo calore?

frank88
29-12-2010, 09:43
Da quello che ne so io tutti i fotoni dal'UV all'infrarosso, forniscono energia per la fotosintesi.
Infatti i due fotosistemi (il 2 e l'1), costituiti da clorofilla e altre molecole, hanno i picchi a 680 e 700nm.. ci sono però i cosiddetti pigmenti accessori (carotenoidi, phycobiline, ecc) che assorbono a un pò tutte le lunghezze d'onda..
Ora, l'energia luminosa viene convertita in energia chimica prima dal PS" (fotosistema 2) che strappa gli elettroni al manganese (che li prende dall'acqua). Tali elettroni devono subire un'eccitazione a causa dell'energia dei fotoni che lo colpiscono e cosi, una volta eccitato acquisisce potenziale redox minore e questo permette poi la cascata a potenziali redox sempre maggiori. Poi tutta la storia si ripete col PS1 fino ad avere NADPH (potere riducente e fonte di energia).
Quindi è tutta una questione di potenziale di ossidoriduzione. e allora che siano due fotoni con x energia o uno con 2x dovrebbe essere la stessa cosa..
Lo so che ho fatto un riassunto tremendamente striminzito della fotosintesi però dovrebbe essere utile per capire la questione di cui si parla..

Ink bella questa discussione.
La risposta che ho quotato dice tutto.
Aggiungimi le mie precedenti dell'altro post e hai tutto quello che ti serve...

Ora per finire....
bisogna capire che la scelta della lampadina debba essere indicata dal numero di fotoni emessi dal bulbo..più ne emette e meglio è....questo come prima regola, in modo tale da sfruttare al meglio tutti i watt di cui beneficia l'Enel....
Poi come seconda regola...uno potrebbe dire.." Io voglio un'illuminazione che non sia gialla...adoro l'azzurrino o il blu"...perfetto.... a questo punto si dovrebbe scegliere (logicamente) il bulbo che tra tutti quelli di "x"kalvin che più ci aggrada...quello con il PPDF maggiore tutto qua...

Ora concludo con un esempio...per dimostrare che la leggenda kalvin + meno crescita kelvin - più crescita...

Se si provasse a illuminare una vasca diciamo di un metro di lunghezza con 2 uguali plafoniere: in una metteremo un bulbo XM E40 da 250 watt 10.000 kalvin (kalvin reali 11.500) e nell'altra un bulbo Giesemann Marine E40 400 watt 12.500 kalvin (kalvin reali 7.140) avremmo pressappoco la stessa resa a destra e a sinistra...

La parte sinistra della vasca verrebbe irradiata da circa 115 fotoni utili con un consumo di 250 watt e una luce piuttosto bianca....(11.500 kalvin)

La parte destra della vasca verrebbe irradiata da circa 132 fotoni utili con un consumo di 400 watt e una luce piuttosto gialla....(7140 kalvin)

A questo punto la scelta logica quale sarebbe per avere una resa degna e un risparmio economico...-28

buddha
29-12-2010, 09:44
le faccine non erano volute..

frank88
29-12-2010, 09:56
in realtà non sono sicuro che le zooxantelle siano così uguali da un punto di visto biochimico alle piante..voglio dire non so se hanno gli stessi fotosistemi e seguono gli stessi percorsi meta/cata/anabolici..
qbacce spiegami perchè un elettrone eccitato dovrebbe assumere potenziale redox minore...sono gli atomi che hanno potenziale di riduzione e ossidazione non gli elettroni, ma il senso dell'intervento era chiaro.
INK evidentemente le 6500 K hanno spettro più ampio e i blu sono magari cammuffati dai gialli, oppure il giallo stesso, cosa più probabile deriva dalla fusione di blu, verde..tutto fila.
per tornare alla domanda del topic, il problema sarebbe capire di quanta energia necessita il PS1 (ammesso che sia uguale in piante e zooxantelle)
riporto da wikipedia:
"Tutte queste molecole sono in grado di catturare l'energia luminosa, ma solo quelle di clorofilla a sono in grado di passare ad uno stato eccitato che attiva la reazione fotosintetica. Le molecole che hanno solo funzione di captazione sono dette molecole antenna; quelle che attivano il processo fotosintetico sono definite centri di reazione. La "fase luminosa" è dominata dalla clorofilla a, le cui molecole assorbono selettivamente luce nelle porzioni rossa e blu-violetta dello spettro visibile, attraverso una serie di altri pigmenti coadiuvanti"

il rosso ha lunghezza d'onda 625-740 ed il blu violetto 450-500..da cui l'ampio spettro necessario per crescere, quindi sperando di averti risposto inkservono fotoni a diverse energia e quindi diverse lunghezze di onda ed come già avete scritto a 680#700 (rosso) c'è un assorbimento importante ma poca energia e anche 450-500 (blu azzurro) non è così energetico, tempo fa mi chiesi se sparare uv sopra ai coralli aiutasse a tirare fuori le cromoproteine che amiamo tanto..poichè se diamo molta energia i coralli si difendono dalla stessa producendo cromoproteine..e qui è il dubbione sull'illuminazione..
quindi servono lampade che emettano fra i 625-740 e i 450-500, inoltre servirebbe (ammesso che non basti l'energia alle lunghezze d'onda già citate) una lunghezza d'onda più bassa, UV quindi, per stimolare ulteriormente le cromoproteine o bruciamo il corallo arrivando alla fotoinibizione o lo bruciamo fisicamente per il troppo calore?

Indipendentemente dalle varie combinazioni da te citate, è importante fornire alle zooxantelle una luce che abbia uno spettro luminoso con un picco delle radiazioni compreso tra 380 e 450 nm...
Approfondendo il concetto dei pigmenti, dobbiamo dire che questi sono proteine specifiche prodotte dal corallo.
Vengono chiamate “cromoproteine” e sono costituite da una proteina complessa a cui di solito viene legato uno ione metallico. La loro caratteristica è quella di apparire colorate quando esposte alla luce visibile o UV.
Le cromoproteine si distinguono in due gruppi:
- riflettenti
- fluorescenti
Il primo gruppo ha la caratteristica di assorbire tutto lo spettro luminoso
e di rifletterne solo una determinata lunghezza d’onda che risulta essere il colore visibile; le seconde assorbono, invece, solo una specifica lunghezza d’onda dello spettro emettendo un determinato colore.

Entrambi i gruppi di cromoproteine svolgono l’importante ruolo di controllo sul quantitativo di luce che deve giungere al corallo.
Le ‘riflettenti’ assorbono lunghezze d’onda tra 500 e 600 nm (colore verde, giallo, arancio e rosso) e svolgono protezione sull’irraggiamento di bassa intensità. Il loro quantitativo è direttamente proporzionale all’intensità luminosa ed inversamente proporzionale al quantitativo di zooxantelle presenti.
Le ‘fluorescenti’ assorbono luce nella lunghezza d’onda dai 360 - 390 nm (UVA) ai 400 - 450 nm (violetto, blu, verde). Sono quindi proteine che si riscontrano nel tessuto del corallo a protezione di sé stesso e delle proprie zooxantelle quando l’irraggiamento è molto elevato, nell’ambito della radiazione fotosinteticamente attiva (PAR).

- Quindi in natura arriva tutto come con le nostre lampadine..le cromoproteine del corallo tramite le zooxantelle regolano tutto il processo...
Quindi più fotoni meglio è...

buddha
29-12-2010, 10:01
scusa frank non ho capito perchè hai praticamente scritto ciò che avevo già scritto io..
se esageri con i fotoni e quindi con l'energia rischi la fotoinibizione..altro che più fotoni è meglio è..

Ink
29-12-2010, 10:05
Continuo ad essere perplesso...
Sono d'accordo sul fatto che probabilmente le lampadine gialle hanno uno spettro forse più ampio, ma lo voglio verificare guardando i grafici di Sanjay appena ho un attimo...

Sul PPFD, Frank, grosso modo è così, ma continuo a ribadire che è un dato imperfetto...
Non puoi dire che la Giesemann spinga sicuramente meno della XM solo dal valore del PPFD, perchè se gran parte dello spettro della XM fosse (ma non lo è...) nella zona centrale per la XM, allora sprecherebbe verosimilmente un sacco di fotoni. Mentre magari la giesemann spara meno fotoni, ma solo dove servono...

Inoltre, ricordo che la gradazione K non dice nulla dello spettro, ma fornisce solo un'idea della resa cromatica... Pertanto ha appunto poco senso ragionare sulla gradazione di una lampadina, proprio perchè come si diceva sopra, una lampadina gialla, non significa che non abbia blu...

Quindi è inutile confrontare due lampadine con uguale K e vedere quale ha più PPFD... bisognerebbe guardare lo spettro e scegliere la lamapdina con più PPFD che ha maggiore emissione nelle fasce di assorbimento della clorofilla...

Mi sembra che questo sia l'unico modo sensato di scegliere una lampadina sulla base dei dati a nostra disposizione...
Io propongo, prima di andare avanti, di cercare bene dati scientifici sui range di assorbimento dei pigmenti fotosintetici (per lo zooxhantellae sono quelli che ho scritto sopra, li ho trovati in un articolo scientifico) e solo successivamente di passare a discutere delle lampadine sulla base degli spettri emessi...
------------------------------------------------------------------------
clorofilla a picchi tra 400 - 460 e 650 - 680

clorofilla b picchi tra 420 - 480 e 630 - 660

http://www.biologie.uni-hamburg.de/b-online/e24/3.htm

Ink
29-12-2010, 10:25
Beta carotene 400 - 500

http://www.chm.bris.ac.uk/motm/carotene/beta-carotene_colourings.html


Xantofilla, come B-carotene

http://www.biology.lsu.edu/introbio/lab/1208/1208%20spectra/xanthophyll.gif


Peridinina 400 - 550

http://www.plantphysiol.org/cgi/reprint/57/2/297.pdf



Intanto vi posto anche questo, che sembra utile e completo, ma devo ancora leggerlo per esteso:
http://www.reefs.org/library/aquarium_net/0397/0397_6.html

qbacce
29-12-2010, 11:00
Quindi è inutile confrontare due lampadine con uguale K e vedere quale ha più PPFD... bisognerebbe guardare lo spettro e scegliere la lamapdina con più PPFD che ha maggiore emissione nelle fasce di assorbimento della clorofilla...
Daccordissimo.

Buddha, forse mi sono espresso male dicendo che è l'elettrone che acquisisce potenziale redox negativo: è la molecola che lega in quel momento l'elettrone che lo acquisisce perché colpita dai fotoni. I fotoni trasferiscono energia alla molecola in questione e il potenziale diminuisce. Un potenziale negativo indica tendenza a cedere elettroni e viceversa uno positivo tendenza ad acquisire..
Basta guardare in una redox semplice i potenziali delle coppie e affinché la reazione sia spontanea gli elettroni devono passare dalla coppia che lo ha più basso a quella che lo ha più alto, giusto?

frank88
29-12-2010, 11:05
io rimando che l'unico dato che ci serve è il PPFD...
sono d'accordo sul fatto che la gradazione kalvin non indichi un bel niente se non la resa cromatica in vasca..ecco spiegato infatti perchè una radium 20.000 spinge di più che una coralvue 10.000
------------------------------------------------------------------------
scusa frank non ho capito perchè hai praticamente scritto ciò che avevo già scritto io..
se esageri con i fotoni e quindi con l'energia rischi la fotoinibizione..altro che più fotoni è meglio è..

lo sai quanti fotoni per metro quadrato riceve tale spazio di mare ai tropici?
oltre 1500 PPFD per metro quadrato...mentre la 400 migliore al momento la XM 11500 watt...ne fornisce 194 -39

buddha
29-12-2010, 12:49
si capisco che siamo molto lontani da quei valori, ma difficile dire più fotoni meglio è..considera che i coralli non sono tutti sul pelo dell'acqua ma anche in profondità, dovresti valutare da corallo a corallo la fotoinibizione..c'è chi patisce molto la luce oltre certi limiti che non sono cos' impossibili da raggiungere (parlo comunque di sps), c'era un articolo interessante..
------------------------------------------------------------------------
Quindi è inutile confrontare due lampadine con uguale K e vedere quale ha più PPFD... bisognerebbe guardare lo spettro e scegliere la lamapdina con più PPFD che ha maggiore emissione nelle fasce di assorbimento della clorofilla...
Daccordissimo.

Buddha, forse mi sono espresso male dicendo che è l'elettrone che acquisisce potenziale redox negativo: è la molecola che lega in quel momento l'elettrone che lo acquisisce perché colpita dai fotoni. I fotoni trasferiscono energia alla molecola in questione e il potenziale diminuisce. Un potenziale negativo indica tendenza a cedere elettroni e viceversa uno positivo tendenza ad acquisire..
Basta guardare in una redox semplice i potenziali delle coppie e affinché la reazione sia spontanea gli elettroni devono passare dalla coppia che lo ha più basso a quella che lo ha più alto, giusto?

si qbacce è giusto, basti guardare una qualsiasi serie elettrochimica, potenziali di riduzione positivi rispetto al semielemento ad idrogeno si riducono quindi prendono elettroni e viceversa..devi indicare potenziale se di riduzione o di ossidazione perchè si invertono i segni..comunque il senso era chiaro..

Ink
29-12-2010, 13:08
Frank, metti troppi numeri senza cognizione di causa...
Leggi un po' di articoli e ripensa a quanto sostieni...

Qui trovi la valutazione PPFD in una giornata tipo in indonesia in estate ed il confornto con una lampadina 250w Fc2, da cui si vede che la lampadina fornisce circa il 60% della luce che riceve un corallo in una giornata (non so nemmeno se aveva il riflettore...). Va tenuto conto che i coralli in vasca sono sotto 30cm di acqua al massimo, mentre in mare hanno 5-10m d'acqua sulla testa mediamente, con la relativa attenuazione dell'intensità luminosa...
http://www.advancedaquarist.com/2009/7/aafeature2

Qui trovi il PPFD in relazione alla profondità che come si vede diminuisce nettamente, e per di più si tratta dell'apice dell'intensità luminosa a mezzogiorno...
http://www.advancedaquarist.com/2005/8/aafeature
Molto bello anche vedere come lo spettro di una iwasaki 400w sia molto simile a quello solare...

Poi c'è questo, dove si vede che con 10 ore di una lampada che produce 400 micromoli/m2/s di PPFD si da la stessa luce che arriva a 30cm di profondità in mare in autunno (hawaii), mentre per simulare l'estate ci vuole una lampada che produce il doppio... e parliamo di superficie del reef, non 5-10m di profondità...
http://www.advancedaquarist.com/2009/5/aafeature

Infine ti faccio notare che una ushio 400w 10k in un riflettore lumenarc messo a 22,5cm di altezza (io ce li ho a 10cm dall'acqua al momento...) emette nella parte più esterna di un'area di 37,5cm di lato almeno 1400 micromoli/s/m2 ed arriva a 1600 nel centro...
http://www.advancedaquarist.com/issues/mar2003/feature.htm

194 di PPFD la migliore lampada 400w? ne sei ancora sicuro?


Quindi dici che le nostre luci non bastano?
Ne sei davvero ancora convinto?

Io continuo a dire che il PPFD è una misura imperfetta e priva di senso di per sè...

Ribadisco che dobbiamo concentrarci sull'assorbimento delle molecole conivolte nella fotosintesi e cercare il giusto spettro da dare... poi forse ragioniamo sul PPFD di queste lampade selezionate in precedenza sulla base dello spettro.

frank88
29-12-2010, 14:34
Frank, metti troppi numeri senza cognizione di causa...
Leggi un po' di articoli e ripensa a quanto sostieni...

Qui trovi la valutazione PPFD in una giornata tipo in indonesia in estate ed il confornto con una lampadina 250w Fc2, da cui si vede che la lampadina fornisce circa il 60% della luce che riceve un corallo in una giornata (non so nemmeno se aveva il riflettore...). Va tenuto conto che i coralli in vasca sono sotto 30cm di acqua al massimo, mentre in mare hanno 5-10m d'acqua sulla testa mediamente, con la relativa attenuazione dell'intensità luminosa...
http://www.advancedaquarist.com/2009/7/aafeature2

Qui trovi il PPFD in relazione alla profondità che come si vede diminuisce nettamente, e per di più si tratta dell'apice dell'intensità luminosa a mezzogiorno...
http://www.advancedaquarist.com/2005/8/aafeature
Molto bello anche vedere come lo spettro di una iwasaki 400w sia molto simile a quello solare...

Poi c'è questo, dove si vede che con 10 ore di una lampada che produce 400 micromoli/m2/s di PPFD si da la stessa luce che arriva a 30cm di profondità in mare in autunno (hawaii), mentre per simulare l'estate ci vuole una lampada che produce il doppio... e parliamo di superficie del reef, non 5-10m di profondità...
http://www.advancedaquarist.com/2009/5/aafeature

Infine ti faccio notare che una ushio 400w 10k in un riflettore lumenarc messo a 22,5cm di altezza (io ce li ho a 10cm dall'acqua al momento...) emette nella parte più esterna di un'area di 37,5cm di lato almeno 1400 micromoli/s/m2 ed arriva a 1600 nel centro...
http://www.advancedaquarist.com/issues/mar2003/feature.htm

194 di PPFD la migliore lampada 400w? ne sei ancora sicuro?


Quindi dici che le nostre luci non bastano?
Ne sei davvero ancora convinto?

Io continuo a dire che il PPFD è una misura imperfetta e priva di senso di per sè...

Ribadisco che dobbiamo concentrarci sull'assorbimento delle molecole conivolte nella fotosintesi e cercare il giusto spettro da dare... poi forse ragioniamo sul PPFD di queste lampade selezionate in precedenza sulla base dello spettro.


ti credo,sei molto informato-35
ma un unica osservazione:


1m 5m 10m 15m 20m
PPFD 1640 958 618 436 316

considerando che gli animali più inn provengono dalla parte alta della barriera, non so a quanti cm sotto il livello dell'acqua si trovano in natura...
I 1640 PPFD in natura sono a 1 m di profondità....figuriamoci quanti sarebbero nei nostro 50 - 60 - 70 - 80 cm considerando che l'acqua credo attenui molto l'intensità...#24
Mentre li parlano di un aerea di 37,5 cm raggiunta usando credo uno dei migliori riflettori al momento...o magari interpreto male la grandezza di questa area..
E allora in un area di 70x70 ci allontaniamo ancor di più dai 1600 del centro emissione, e consideriamo che stiamo parlando di un 400 con le palle....#24

buddha
29-12-2010, 14:50
ink stavo pensando ad un'illuminazione a fibre ottiche a completamento delle lunghezze di onda eventualmente mancanti alle varie plus rite e affini..servono gli spettri di emissione però..non avevamo già definito l'assorbimento delle varie molecole dei cloroplasti? cioè 450-500 e 625-740 nm?

egabriele
29-12-2010, 16:26
Secondo me state trascurando cosa c'e' in vasca oltre al corallo.

La fotosintesi clorofilliana infatti e' molto efficiente e riesce a sfruttare molte lunghezze d'onda, come ha descritto dettagliatamente gia' qualcuno.
Sono convinto che un corallo crescerebbe bene anche con la luce di una lampadina "normale".

Il problema e' che 'centrando' le lunghezze d'onda in cui le zooxantelle dei coralli sono piu' efficienti, favoriamo questi rispetto a ciano batteri , alghe, e tutto cio' che NON vogliamo in acquario.

Quindi l'interessantissimo spunto lanciato da Ink dovrebbe essere comparatico e non assoluto, tra cianobatteri, alghe unicellulari, e zooxantelle.

Ink
29-12-2010, 21:06
egabriele io già prima di cominciare pensavo che in vasca non ci sono solo zooxanthellae da illuminare... è anche vero che sostanzialmente i picchi di assorbimento sono gli stessi per tutte le cellule vegetali grosso modo, almeno da quello che ho letto in questi due giorni...

Frank, un buon acquariofilo sa dove posizionare i coralli infatti... se vuoi mettere una gemmifera, generalmente la metti sotto il cono di luce... grosso modo si conoscono i coralli più esigenti in termini di luce e si posizionano di conseguenza... così come una suarshonoi la metterai dove c'è meno luce, se non addirittura in penombra...
Inoltre bisogna contare il fattore adattamento... ma io credo che il punto sia proprio illuminare la vasca correttamente, non solo i coralli... illuminare significa dare vita, far crescere tanti organismi, con conseguente consumo di nutrienti organici e non e far procedere tutto il metabolismo... per questo credo che sia opportuno scegliere la giusta lampadina...

Il problema resta che lampada scegliere e perchè...
sulla base di quali dati?
continuo a dire che il ppfd non è un valore sufficiente preso da solo... sicuramente serve conoscere lo spettro della lampada... ma se fosse solo sufficiente conoscere questi due dati, perchè non abbiamo ancora concordato quale sia la lampadina migliore per la vasca (non per il nostro occhio...).

E' davvero una 6500°K? L'iwasaki di cui ho scritto con lo spettro molto simile a quello solare?

Allora perchè non mettiamo tutti quella lampadina e ci studiamo un modo per taglarla in modo gradevole? si dice che il plasma abbia lo stesso spettro solare e se non lo tagli non è un granchè... ma una volta tagliato, diventa gradevole...
Non si riesce a farlo con le iwasaki 6500°K?

Stefano G.
29-12-2010, 21:16
ho utilizzato le 6500k e le 10000k la crescita era maggiore con le prime .........ma visivamente sono uno schifo anche il paracanturus sembrava marrone

Ink
29-12-2010, 23:28
stefano che lampadine con che accenditore? tagliate come?

Stefano G.
29-12-2010, 23:59
stefano che lampadine con che accenditore? tagliate come?

6500 osram con ferromagnetico
10000 plusrite con ferromagnetico

buddha
30-12-2010, 01:32
voglio provarle ste 6500 ormai, le taglio con 2 attinici..consideriamo che la luce serve anche per il fyto che alimenta lo zooplancton e di conseguenza mantiene il benthos ect ect..dove prendete ste 6500k?

frank88
30-12-2010, 11:09
ragazzi una domanda...

ma il riscaldamento che una hqi conferisce all'acqua...secondo voi dipende unicamente dai watt della stessa...o anche dal ppfd che è il numero di fotoni emessi?

Ink
30-12-2010, 11:15
credo che dipenda sia dal PPFD che dal tipo di fotoni emessi... ma no so se l'acqua risenta più del rosso o del blu sinceramente...

buddha
30-12-2010, 14:34
Il blu dovrebbe essere a più bassa lunghezza di onda quindi più energetico ergo Scalda di più