Visualizza la versione completa : quanto vivono i brachygobius?
La domanda è quella del titolo della discussione..purtroppo non vi saprei dire la specie precisa.
grazie di qualunque vostra risposta
cardisomacarnifex
16-10-2010, 13:57
Di solito oltre 3 anni, ma molto dipende dalla specie e dal ritmo riproduttivo (più depongono, più si stressano, meno vivono).
Federico Sibona
16-10-2010, 15:12
Concordo, se Brachygobius xanthozonus o doriae, 3/4 anni.
Puoi mettere foto per capire la specie?
http://s1.postimage.org/zqa_9.jpg (http://postimage.org/image/1zwu6syv8/)
grazie già delle risposte ed ecco le foto di uno degli esemplari
poi posterò, appena riuscirò a farne di decenti, le foto di un altro esemplare per essere sicuri che non siano di due specie differenti
Federico Sibona
16-10-2010, 17:23
Direi Brachygobius doriae.
posso chiederti come li distingui dai xanthozonus?
cardisomacarnifex
17-10-2010, 14:58
In realtà, per distinguerli sarebbe necessario contare, su esemplari ovviamente morti, i raggi della pinna anale, che rappresentano uno dei caratteri meristici per classificare le varie specie. Ad occhio, io direi che potrebbero essere anche B. nunus.
capito..c'è un articolo o sito dove si parla della classificazione?
cardisomacarnifex
18-10-2010, 16:54
http://www.vergari.info/pesci_brachygobius_10cose_McKane
Leggi questo e i link ad esso correlati; purtroppo la classificazione vera è roba da ittiologi specialisti, fuori dalla portata del semplice acquariofilo.
questo articolo l'avevo già visto..
grazie mille per le informazioni che mi avete dato
più avanti altre foto di altri esemplari.
cardisomacarnifex
18-10-2010, 23:30
Credo che articoli scientifici seri sulla classificazione sistematica del genere Brachygobius non esistano, o siano piuttosto difficili da trovare: la loro situazione tassonomica è abbastanza incasinata, fino a che non vierrà fatta una revisione sull'argomento sarà difficile riuscire a classificare i propri pesci. Se non fosse già abbastanza complicato, ci si mettono pure i negozianti e gli importatori, che a volte li vendono con nomi diversi o di fantasia.
Comunque, per tenerli al meglio a prescindere dalla specie ti consiglio acqua salmastra come mantenimento "standard" (densità uguale a 1.004, non oltre) per circa 6 mesi all'anno (io li facevo coincidere con al nostra estate, e temperature più alte quindi), poi, per stimolare la riproduzione, passaggio graduale ad acqua dolce con cambi settimanali del 10% con acqua appunto dolce (tipo 2/3 di acqua di osmosi + 1/3 di acqua di rubinetto, miscelate con un aeratore per 24 ore prima di essere usata per il cambio), per almeno 3- 6 mesi, che se coincidenti con il nostro inverno determineranno anche un calo della temperatura di pochi gradi, creando una alternanza semestrale tipo "stagione secca - stagione delle piogge" fondamentale per innescare la riproduzione, che ti consiglio vivamente di indurre perchè è veramente spettacolare, te lo dio perchè l'ho vista personalmente il maschio diventa bellissimo, giallo canarino!
ti ringrazio per l informazione sulla densità..i brachygobius li ho da due anni e per il secondo anno di fila si sono provati ad accoppiarsi.
quest'anno però ho visto dentro la conchiglia sia maschio che femmina cosa non successa il primo anno e credo di aver visto sia le uova che i piccoli dentro la conchiglia stessa.
purtroppo i piccoli non li ho visti nuotare in vasca.
Il periodo della riproduzione coincide sempre con il mese di settembre quando le temperature della stanza scendono di qualche grado
http://s3.postimage.org/JLoMr.jpg (http://postimage.org/image/2kwg6yz9g/)
secondo me quelli nel cerchietto nero sono i piccoli. dal vivo si evincevano meglio e ogni tanto si muovevano. Ho fatto il possibile per fotografarli ma giuro, è veramente difficile.
voi confermate?
quello di sopra la conchiglia è un esemplare che volevo mostrarvi, il maschio che ogni anno prova a riprodursi.
cardisomacarnifex
19-10-2010, 14:08
Io ho ottenuto buoni risultati di riproduzione variando anche la salinità dell'acqua, come ti dicevo: prova anche tu, magari i piccoli ne risulterebbero irrobustiti e quindi più facili da tirare su. Non sono rare comunque le riproduzioni di scarso successo, a me è capitato varie volte che tutta al covata andasse perduta... Prova con un mix di variazioni di temperatura e di densità.
cardisomacarnifex
19-10-2010, 21:27
Non escludo che i riproduttori stessi, e gli altri conspecifici in vasca, predino le giovani larve subito dopo la schiusa, quindi ideale sarebbe provare a trasferire il maschio con tutta la covata in una vaschetta dedicata, dove poi lasciare solo le larve togliendo anche il maschio a schiusa avvenuta, e provare a nutrirle.
quando avevo visto i piccoli o quello che mi sembravano, pensavo di trasferli poi ho voluto lasciarle tutto al padre
la prossima volta penso che opterò per spostarli in una vasca a parte
cardisomacarnifex
21-10-2010, 18:19
Si, anche perchè il padre, una volta che si sono schiuse, credo non riconosca più le larve come figli da proteggere, ma come prede.
secondo te il trasferimento potrebbe danneggiare le uova?
cardisomacarnifex
21-10-2010, 21:59
Se le togli dall'acqua per pochi secondi insieme alla conchiglia in cui stanno, e le metti in una vasca con la stessa acqua dell'acquairo di origine, no; unica cosa, non saprei dirti se il padre, una volta cambiata vasca, possa riprendere le cure parentali (che sono fondamentali per la sopravvienza delle uova, altrimenti la maggior parte ammuffisce). Un'altra strategia potrebbe essere quella di allontanare tutti gli altri Brachy, mettendoli in una vasca a parte, lasciando in quella originaria solo il padre e la covata. Comunque, sul sito dove c'è il link che ti ho postato (vergari) ci sono un paio di articoli sulla riproduzione, prova a leggere come hanno fatto gli autori.
Dopo un anno aggiorno questo topic
Quest'anno le pioggie a Palermo sono arrivate in ritardo e con loro anche la riproduzione degli ape. Non ho assistito al rituale di corteggiamento ma ho visto solo il fantaccio già compiuto.
Ho tolto il padre e la conchiglia con le uova e messi in una vaschetta di fortuna.
Le foto parlano di come sono andate avanti le cose
http://s1.postimage.org/2tmtu8qdg/image.jpg (http://postimage.org/image/2tmtu8qdg/)
http://s1.postimage.org/2to2hr3pg/image.jpg (http://postimage.org/image/2to2hr3pg/)
http://s1.postimage.org/2tocez6o4/image.jpg (http://postimage.org/image/2tocez6o4/)
http://s1.postimage.org/2topn9ymc/image.jpg (http://postimage.org/image/2topn9ymc/)
Ho smesso da circa un anno di mettere sale e sono passato ad acqua dolce (acqua di rubinetto tagliata con acqua d'osmosi).
Nel mio topic potete vedere come sono andate le cose.
Per questi pesci il parametro più importante sembra essere il calo di temperature ambientali e le pioggie.
Ho provato a ricostruirle artificialmente aumentando e dimenuendo salinità e temperatura ma nessun risultato, neanche un corteggiamento.
Sono arrivate le pioggie a Palermo ed è avvenuta la riproduzione.
kawasakiz85
15-10-2011, 12:44
Complimenti giammy, sono minuscoli ma già si vedono gli occhietti, molto belli #70
Speriamo che riesci ad accrescerli tutti.
#25#25#25#25
Il problema sarà proprio quello accrescerli. Metterò a schiudere delle artemie anche se sono molto piccoli anche per il naupli d'artemia.
Provare con il tuorlo d'uova? Con il Liquifry?
Ho messo il Ceratophyllum come piantina non so se mettere il muschio di Giava ho paura che la micro-radici del muschio possano intrappolare i piccoli.
complimenti... so che non è facilissimo riprodurli... l' ideale sarebbero anguilloile dell' aceto e microworms per i primi giorni...
Grazie Zemus, purtroppo non possiedo ne microwoems ne anguillole dell'aceto #06 ..
Per ora provvederò con liquifry e tuorlo di uovo e incrocio le dita
sono andato oggi in negozio e purtroppo liquifry non ce n'era:( mi ha venduto un altro prodotto però secco.. domani vi dirò il nome.
cardisomacarnifex
17-10-2011, 15:45
La salinità non è un parametro fondamentale per tutte le specie, ci sono ghiozzi del genere Brachygobius che vivono principalmente in acqua dolce, quindi questa caratteristica dell'acqua a volte assume secondaria importanza. Nel caso di quelli che mi erano stati venduti come B. nunus, senza la variazione di salinità non sono mai riuscito a riprodurli.
La salinità non è un parametro fondamentale per tutte le specie, ci sono ghiozzi del genere Brachygobius che vivono principalmente in acqua dolce, quindi questa caratteristica dell'acqua a volte assume secondaria importanza. Nel caso di quelli che mi erano stati venduti come B. nunus, senza la variazione di salinità non sono mai riuscito a riprodurli.
Hai ragione cardisomacarnifex infatti mi riferivo alla mia specie, penso doriae.
Il maschio è nuovamente in corteggiamento #18, vediamo se ci saranno altre novità #e39.
Il prodotto che mi hanno venduto è il sera micron.
Oggi purtroppo ho registrato due decessi, erano a galla morti #07
cardisomacarnifex
21-10-2011, 14:59
Secondo me ti conviene preparare una vaschetta stagnante, con la stessa acqua dell'acquario, munita al massimo di un piccolo aeratore e ovviamente di riscaldatore. Ci butti dentro piante acquatiche, un inoculo di dafnie, e magari un innesco di acqua di stagno nostrana (ad alte temperature la fauna si svilupperà velocemente). Poi dopo una settimana ci butti dentro i pesciolini. Secondo me troveranno cibo a sufficienza, dovrai solo integrare ogni tanto con mangimi tipo Liqufry o naupli di artemia.
Purtroppo oggi al mio risveglio gli ultimi 10 esemplari sono morti.
Quindi la mia prima esperienza con questi piccoli avannotti è fallita.
Le cause sono tante:
- vasca degli avannotti troppo piccola, ma era l'unica al momento disponibile
- non riuscire a far schiudere le artemie
- non riuscire a reperire il liquifry
- l'università che mi teneva fuori gran parte della giornata
- la mia non esperienza con avannotti così piccoli
Penso che gli ape abbiano nuovamente deposto, ora sto cercando di organizzarmi al meglio ma gli ultimi 3 punti da me precedentemente elencati rimarranno purtroppo invariati.
Ho organizzato fuori in balcone una bottiglia con foglie di lattuga essicate e acqua del mio acquario, aggiungero domani acqua di uno stagno ( la lascio fuori o la metto dentro? Aggiungo Ceratophyllum?).
Penso pure di preparare una vaschetta come consigliatomi da cardisomacarnifex.
Vedrò di recuperare anguillole dell'aceto.
Altri consigli sono bene accetti e spero che questa espeienza mi possa aiutare anche nella crescita dei betta che ero in procinto di fare accoppiare.
cardisomacarnifex
29-10-2011, 15:27
Più ambiente "di stagno" riuscirai a ricreare, meglio sarà per i pesci che troveranno più microrganismi da mangiare.
ok, vediamo che cosa riuscirò a fare.. purtroppo gli ultimi corteggiamenti non hanno portato a nuove deposizioni
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