Ale87tv
28-09-2010, 10:54
Leggendo i vari topic della sezione primo acquario, ho visto la necessità di scrivere queste due righe per cercare di evitare delusioni ed errori a chi per la prima volta si avvicina a questo fantastico mondo. Non è una guida all'allestimento, ma una guida, fatta da passaggi logici, per progettare un acquario di qualità, con cui praticare acquariofilia consapevole, e non un soprammobile come tanti.
i fattori limitanti
i principali fattori che possono limitare l'acquariofilo, sono lo spazio, il tempo, la disponibilità economica, la preparazione tecnica.
Per cui da subito è costretto a delle scelte. Le strade sono fondamentalmente due o partire da una specie e creare per lei l'acquario adatto, o partire dallo spazio, tempo, disponibilità per poi trovare la specie adatta a noi.
La scelta della vasca
é il primo problema che il neofita si pone. ho visto che molti acquistano la vasca, la allestiscono, la fanno maturare e poi chiedono con cosa popolarla. Secondo me niente di più sbagliato. Partire con le idee chiare sulle esigenze della specie rende le cose molto più semplici. Le dimensioni della vasca giuste per iniziare sono sui 100 litri, più facili da gestire. Ciò non toglie che anche vasche più piccole adeguatamente popolate possano dare grandi soddisfazioni, solo che necessitano di maggiore attenzione. Anche la presenza o meno del coperchio dipende dalla specie ospitata
il fondo
anche questo va allestito necessariamente a seconda della specie che vogliamo ospitare (per questo insisto nel dire prima penso a cosa mettere e poi allestisco). Sempre da evitare colori poco naturali. Il fondo fertile è utile, non necessario. Dipende dalle piante che inseriremo, ricordandosi comunque che la sua funzione non và oltre gli otto mesi.
i valori
necesario conoscere con che acqua di rete abbiamo a che fare, quindi testarla con i test a reagente.
per ottenere valori diversi (ph, gh, kh) dall'acqua di rete, quindi per adattare l'acqua ai valori consoni per una specie, dovremo ricorrere ad espedienti come torba e acqua di osmosi. Anche questo và pianificato. Avrò il tempo di andare ad acquistare l'acqua di osmosi o posso prendermi un'impianto?
Illuminazione
anche questa và progettata in funzione della specie e delle piante, inutile (e dannoso) fornireun'illuminazione potente a piante che non sono in grado di sfruttarla. una forte illuminazione necessita di una fertilizzazione molto precisa.
Piante
Per il primo allestimento, orientatevi su piante facili. E abbondate con le piante, anche con più esemplari della stessa specie. Con piante facili, la fertilizzazione può essere anche meno precisa.
tecnica
sceglietela in base alla specie. filtri adeguatamente dimensionati, riscaldatori di dimensione e regolazione (minima, massima) adeguati. L'impianto di Co2 è utile per la fertilizzazione delle piante e per abbassare il pH. Se siete in grado di gestirlo, è utile. altrimenti per il primo allestimento potete benissimo risparmiarlo. L'areatore solitamente non serve, ma averne uno a casa per le emergenze può essere utile.
specie e convivenze
informatevi sempre prima delle esigenze della specie e di sue eventuali convivenze. Non scartate a priori l'idea del monospecifico o del simil biotopo. Risulteranno molto più facili da gestire, e sarà un acquario che darà molte più soddisfazioni della vasca di comunità. Date le premesse sopra esposte, la domanda che mi viene è: ha ancora senso parlare di vasca di comunità?
i fattori limitanti
i principali fattori che possono limitare l'acquariofilo, sono lo spazio, il tempo, la disponibilità economica, la preparazione tecnica.
Per cui da subito è costretto a delle scelte. Le strade sono fondamentalmente due o partire da una specie e creare per lei l'acquario adatto, o partire dallo spazio, tempo, disponibilità per poi trovare la specie adatta a noi.
La scelta della vasca
é il primo problema che il neofita si pone. ho visto che molti acquistano la vasca, la allestiscono, la fanno maturare e poi chiedono con cosa popolarla. Secondo me niente di più sbagliato. Partire con le idee chiare sulle esigenze della specie rende le cose molto più semplici. Le dimensioni della vasca giuste per iniziare sono sui 100 litri, più facili da gestire. Ciò non toglie che anche vasche più piccole adeguatamente popolate possano dare grandi soddisfazioni, solo che necessitano di maggiore attenzione. Anche la presenza o meno del coperchio dipende dalla specie ospitata
il fondo
anche questo va allestito necessariamente a seconda della specie che vogliamo ospitare (per questo insisto nel dire prima penso a cosa mettere e poi allestisco). Sempre da evitare colori poco naturali. Il fondo fertile è utile, non necessario. Dipende dalle piante che inseriremo, ricordandosi comunque che la sua funzione non và oltre gli otto mesi.
i valori
necesario conoscere con che acqua di rete abbiamo a che fare, quindi testarla con i test a reagente.
per ottenere valori diversi (ph, gh, kh) dall'acqua di rete, quindi per adattare l'acqua ai valori consoni per una specie, dovremo ricorrere ad espedienti come torba e acqua di osmosi. Anche questo và pianificato. Avrò il tempo di andare ad acquistare l'acqua di osmosi o posso prendermi un'impianto?
Illuminazione
anche questa và progettata in funzione della specie e delle piante, inutile (e dannoso) fornireun'illuminazione potente a piante che non sono in grado di sfruttarla. una forte illuminazione necessita di una fertilizzazione molto precisa.
Piante
Per il primo allestimento, orientatevi su piante facili. E abbondate con le piante, anche con più esemplari della stessa specie. Con piante facili, la fertilizzazione può essere anche meno precisa.
tecnica
sceglietela in base alla specie. filtri adeguatamente dimensionati, riscaldatori di dimensione e regolazione (minima, massima) adeguati. L'impianto di Co2 è utile per la fertilizzazione delle piante e per abbassare il pH. Se siete in grado di gestirlo, è utile. altrimenti per il primo allestimento potete benissimo risparmiarlo. L'areatore solitamente non serve, ma averne uno a casa per le emergenze può essere utile.
specie e convivenze
informatevi sempre prima delle esigenze della specie e di sue eventuali convivenze. Non scartate a priori l'idea del monospecifico o del simil biotopo. Risulteranno molto più facili da gestire, e sarà un acquario che darà molte più soddisfazioni della vasca di comunità. Date le premesse sopra esposte, la domanda che mi viene è: ha ancora senso parlare di vasca di comunità?