PDA

Visualizza la versione completa : Il nostro è un hobby oscuro...


edovera
11-09-2010, 22:28
http://www.seashepherd.org/news-and-media/editorial-100821-1.html

... che ne pensate?:-(

geribg
11-09-2010, 23:09
siiii , il lato oscuro della forza che sia con noi :-D , ognuno di noi e un mini distruttore del ecosistema #36# . inutile fare bei discorsi e che cerchiamo di autoconvincersi , i fatti sono che togliamo dei bei pezzi della natura

lorenzof
11-09-2010, 23:32
Scusate ma i pesci marini non si riescono a riprodurre in acquario?

ALGRANATI
11-09-2010, 23:39
Qualcuno si ma decisamente in numero irrisorio e soprattutto pochissime specie.

lorenzof
11-09-2010, 23:55
Ah ok.
Noi dolci siamo più rispettosi per la natura! -84

Tarlo
11-09-2010, 23:56
http://www.seashepherd.org/news-and-media/editorial-100821-1.html

... che ne pensate?:-(
Benissimo!!! Condivisibile o no...
Ma è un po' come dire di chiudere l'acqua mentre ci si lava i denti per non sprecarla, quando l'ACEA non interviene sulle pedite delle tubazioni degli acquedotti romani perchè non gli conviene, facendo fuoriuscire migliaia di litri al giorno!!!!!!!

RobyVerona
12-09-2010, 00:23
http://www.seashepherd.org/news-and-media/editorial-100821-1.html

... che ne pensate?:-(
Benissimo!!! Condivisibile o no...
Ma è un po' come dire di chiudere l'acqua mentre ci si lava i denti per non sprecarla, quando l'ACEA non interviene sulle pedite delle tubazioni degli acquedotti romani perchè non gli conviene, facendo fuoriuscire migliaia di litri al giorno!!!!!!!

Hai perfettamente centrato il problema, penso che i pesci catturati e commercializzati per l'acquariofilia siano la minima parte di quelli che vengono catturati o che comunque muoiono per atteggiamenti e comportamenti dannosi da parte dell'uomo. So comunque di certo che da diversi anni oramai i grossisti nei luoghi di cattura sono molto più sotto il tiro delle autoritá, non mi ricordo più se è in Thailandia che la pesca con il cianuro oltre che essere vietata è un reato punito con la detenzione. Poi si sa, i pesci devono comunque affrontare viaggi lunghissimi in box di polistirolo stipati delle specie più svariate, e questo di sicuro non aiuta la sopravvivenza.

dany78
12-09-2010, 01:02
non penso di essere un criminale,certo è vero tanti animali vengono strappati alla natura ma noi cerchiamo di accudire al meglio ogni ospite della vasca......
dovrebbbero denunciare tutti allora pescatori xrò penso che loro il pesce lo mangino cacciatori di balene ecc..ec..ecc..............
noi saremo l'1% di perdita nel mare il resto penso lo facciano navi e compagnie petrolifere vedi messico....
quindi che nn vengano a rompere le balle a noi.

ACE65
12-09-2010, 18:54
Che non siamo veri ecologisti è un dato di fatto. Che contribuiamo a distruggere le barriere pure. A nostro discapito si può dire che l'acquariofilia ha fatto passi da gigante, sono nate vere e proprie farm dove vengono allevati molti coralli che poi troviamo nei negozi, si è riuscito poi anche ad allevare alcune specie di pesci, oggi volendo si può avere una vasca a scarsissimo impatto ambientale.

CIAO #19#19#19

-Marko-
12-09-2010, 20:51
Tutte queste cose che dite bisognerebbe verificarle con dei dati alla mano: noi saremo l'1% di perdita nel mare (non saprei proprio, ma potrebbe essere molto di più), sono nate vere e proprie farm dove vengono allevati molti coralli che poi troviamo nei negozi ( ci credo poco, e sul numero totale di animali venduti, chissà quale percentuale viene da queste farms... )
La cosa che condivido è che noi come altri contribuiamo a distruggere le barriere coralline. Spesso ci penso, se l'acquariofilia marina sia giusta o no, a volte mi vien voglia di tornare al dolce. Specialmente quando vado in qualche negozio d'acquari e vedo famigliole o personaggi un po troppo convinti comprare pesci marini senza sapere la differenza tra i più banali parametri chimici... -.-
E' bellissimo vedere grosse vasche ben gestite, con coralli in buona salute e che crescono, ma la maggior parte di noi prima o poi fa schiattare tutto ( vedi topic in questa sezione...) Forse l'acquariofilia marina dovrebbe essere permessa a chi ha le conoscenze e le capacità per sostenere sistemi efficienti, e non macchine della morte.

Giordano Lucchetti
12-09-2010, 21:25
Beh, avete detto tutto, ma secondo me non bisogna incolparci per la perdita delle barriere coralline, anzi, leggete qualche articolo su come le talee fatte in acquario hanno ripopolato interi reef morti, non per colpa nostra, ma della routine giornaliera di tutti noi umani, perché infondo noi si, magari possiamo anche aver privato il mare di pezzi di reef ma guardate da un corallo come ne sono nati 10 se non 20... E da quei 20 donati poi ad altre persone.... Secondo me ora come ora il prelievo in natura non serve più (a parte per i pesci, ovvio) e chi lo effettua lo fa solo per business.. Pensateci su... E' vero o no??
E poi se il mare deve morire, purtroppo per colpa del petrolio e altro, non pensate che solo grazie al nostro aiuto si riuscirà ad avere un pezzo di mare ancora vivo? Altro che hobby oscuro, direi che questo termine sia riferito al passato, ora e' l'hobby che protegge le specie... Giusto?

Marco-91
12-09-2010, 21:56
MARKO per risponderti con dei dati alla mano riporto alcuni passaggi tratti da "L'acquario di mini-barriera" scritto da Hansmartin De Jong ;-)

" Oggi si raccolgono centinaia di migliaia di animali in mare per soddisfare la necessità dell'acquariofilia. Ma di quali animali si tratta ? Nel caso dei pesci, per esempio, vengono catturati quasi sempre esemplari giovani, animali che in natura hanno una probabilità di sopravvivenza scarsa. Gli individui grandi, sessualmente maturi, interessano non gli acquariofili ma il settore alimentare"

Questo già lo aveva in parte spiegato Algranati #36##36# Arriviamo alle cifre

"Se proprio si vuole parlare di quantità, basti ricordare che secondo statistiche ufficiali in Indonesia sono state pescate nelle barriere coralline oltre 2300 t di pesci a scopo alimentare e circa 35 t di pesci d'acquario. Secondo stime attendibili si raccolgono in tutto il mondo annualmente 1000 t di pietre vive per uso acquariologico, ma nessuno ha fatto il calcolo delle migliaia di tonnellate di rocce e madrepore prelevate dal mare per costruire aereoporti tropicali, moli o porticcioli turistici"

Giordano Lucchetti sono d'accordo con te, dobbiamo impegnarci a diffondere il rispetto per il mare in qualunque situazione. Purtroppo le importazioni sono fatte in maniera sregolata e troppi pesci e invertebrati muoiono durante il trasporto, per questo andrebbero applicate leggi più severe -04

andrea90
12-09-2010, 22:10
Tutte queste cose che dite bisognerebbe verificarle con dei dati alla mano: noi saremo l'1% di perdita nel mare (non saprei proprio, ma potrebbe essere molto di più), sono nate vere e proprie farm dove vengono allevati molti coralli che poi troviamo nei negozi ( ci credo poco, e sul numero totale di animali venduti, chissà quale percentuale viene da queste farms... )
La cosa che condivido è che noi come altri contribuiamo a distruggere le barriere coralline. Spesso ci penso, se l'acquariofilia marina sia giusta o no, a volte mi vien voglia di tornare al dolce. Specialmente quando vado in qualche negozio d'acquari e vedo famigliole o personaggi un po troppo convinti comprare pesci marini senza sapere la differenza tra i più banali parametri chimici... -.-
E' bellissimo vedere grosse vasche ben gestite, con coralli in buona salute e che crescono, ma la maggior parte di noi prima o poi fa schiattare tutto ( vedi topic in questa sezione...) Forse l'acquariofilia marina dovrebbe essere permessa a chi ha le conoscenze e le capacità per sostenere sistemi efficienti, e non macchine della morte.

approvo..

-Marko-
12-09-2010, 22:11
Giordano Lucchetti, tutti i coralli che ho venduto, sono morti in vasche di altre persona causa inesperienza di quest'ultime o per il collasso della parte tecnica delle loro vasche. Quello che dite voi è bello, ma utopistico. La maggior parte degli animali importati e allevati in vasche di persone inesperte e incoscienti ( la grande maggioranza) è destinata a morire per cause diverse dalla morte per cause naturali.

Marco-91, non penso che i pesci di barriera, sessualmente maturi, adulti, interessino il settore alimentare. Penso che si tratti di pesci pescati a largo, senza intaccare l'ecosistema delle barriere. Pienamente d'accordo sul fatto che grandi stralci di barriera sono stati distrutti per far spazio a opere urbanistiche di collegamento. Ma queste sono necessarie.

Marco-91
12-09-2010, 22:23
Tuttavia la pesca a scopo alimentare ha un impatto 100 volte maggiore sul'ecosistema.

Il nostro hobby sicuramente ha quei lati negativi perchè non ci sono leggi adeguate sulla cattura ed esportazione. I venditori dovrebbero puntare sulla ricerca e sulla riproduzione in cattività cosa che per ora è molto molto lontana.

Quello che tutti noi possiamo fare nel nostro piccolo (secondo me) è informarci più che possiamo, se ne abbiamo la possibilità acquistare rocce usate e soprattutto evitare l'acquisto di pesci ed invertebrati che non sono adeguati alla nostra vasca.

cicala
12-09-2010, 22:54
io posso solo dire che nel 1994 ero in India per lavoro e in un paesino di pescatori , vi ssicuro molto piccolo , ho visto migliaia di Odonus Niger senza testa a seccare al sole ( non vi dico il profumo) ne facevano farina di pesce per l'alimentazione animale ........e questo in quel paesino di ripeteva tutte le settimane dell'anno ............

io credo che l'unico impatto ambientale della mia vasca sia il consumo maggiore di energia elettrica......

Giordano Lucchetti
13-09-2010, 14:36
-Marko-, sì e' vero, la grande maggioranza finisce nelle vasche di inesperti, per poi morire... ma gli altri? beh se quelle talee finiscono ad esperti, faranno inevitabilmente crescere il corallo fino a potarlo... e poi... beh tra amici esperti si scambiano talee no?
comunque non sto dicendo che l'acquariologia marina sia un hobbi che rispetta l'ambiente e' chiaro.. ma forse bisognerebbe prima parlare di: Petrolio, Turismo, Pesca, sbiancamento corallino, corone di spine ecc... ecc.. prima di arrivare all'acquariologia, che a parte i kauderni non credo che abbia fatto questi danni allucinanti...