Samuel1972
24-01-2010, 00:17
Ciao, ho allestito un acquario tropicale d'acqua dolce da 35lt (31 effettivi, tolto il volume della ghiaia, di qualche pietra e del filtro). Passata la prima fase di attivazione del filtro (NO2 praticamente a zero, NO3 insignificanti) ho inserito un po' di piante.
Qualche giorno fa un amico mi ha regalato un impianto CO2 natural system della askoll (http://www.ilregnodellanatura.it/foto_dettagli/Askoll_co2natural-d.jpg), ma privo dei composti necessari all'attivazione.
Mi ero già rassegnato a spendere qualcosa come 12-15€ per comprare le bustine, ma poi leggendo le istruzioni mi si é accesa la lampadina... fermentazione del saccarosio... questa l'avevo già sentita alle scuole medie. Altra lampadina: lievito di birra!
Morale, con la modica spesa di 1,05€ mi ritrovo con un impianto CO2 funzionante e con scorte di lievi to birra per almeno 4 o 5 "ricariche".
Sono andato a curiosare un po' nella sezione fai-da-te del sito e ho trovato conferma che il metodo funziona, anzi ho trovato ottimi suggerimenti su come regolare l'impianto e rendere più regolare l'erogazione di CO2 (metodo della gelatina).
Quindi nei prossimi giorni mi darò da fare per procurarmi un deflussore per flebo, una valvola antiritorno e forse anche una derivazione a "T" per far "sfiatare" verso l'esterno la CO2 se decidessi di sospendere l'erogazione.
I problemi che ho riscontrato:
1) Ho misurato il Ph... che é sceso, solo due ore dopo l'inizio dell'erogazione della CO2, da 8.2 a 6.4, e due ore dopo stava a 6.
Per fortuna al momento non ho pesci in acqua, ma immagino che uno sbalzo del genere in neanche 3 ore sarebbe stato drammatico.
Purtroppo non ho il tester per il KH, solo per il GH (16 dh), quindi non so quanto l'acqua sia in grado di equilibrare l'effetto acidificante della CO2. A parte il GH, se questo vi può dire qualcosa, l'acqua usata é quella dell'acquedotto di roma (zona nord, prima porta).
2) Cosa fare durante la notte, ossia quando la luce é spenta e le piante anzichè assorbire CO2 ne emettono a loro volta?
In attesa dei perfezionamenti di cui sopra, sia per regolare la quantità di bolle in vasca, sia per far sfiatare all'esterno, ho semplicemente staccato il tubicino.
L'uso di un areatore può essere d'aiuto?
ps: preavviso che per ragioni economiche non posso permettermi un impianto a bombola nè i 30-50€ per l'acquisto o la costruzione di un'elettrovalvola, quindi per ora per la CO2 dovrò affidarmi al suddetto impianto semi-artigianale, perfezionato con l'uso della gelatina per regolarizzare l'emissione e con conta-bolle e sfiatatoio laterale.
Qualche giorno fa un amico mi ha regalato un impianto CO2 natural system della askoll (http://www.ilregnodellanatura.it/foto_dettagli/Askoll_co2natural-d.jpg), ma privo dei composti necessari all'attivazione.
Mi ero già rassegnato a spendere qualcosa come 12-15€ per comprare le bustine, ma poi leggendo le istruzioni mi si é accesa la lampadina... fermentazione del saccarosio... questa l'avevo già sentita alle scuole medie. Altra lampadina: lievito di birra!
Morale, con la modica spesa di 1,05€ mi ritrovo con un impianto CO2 funzionante e con scorte di lievi to birra per almeno 4 o 5 "ricariche".
Sono andato a curiosare un po' nella sezione fai-da-te del sito e ho trovato conferma che il metodo funziona, anzi ho trovato ottimi suggerimenti su come regolare l'impianto e rendere più regolare l'erogazione di CO2 (metodo della gelatina).
Quindi nei prossimi giorni mi darò da fare per procurarmi un deflussore per flebo, una valvola antiritorno e forse anche una derivazione a "T" per far "sfiatare" verso l'esterno la CO2 se decidessi di sospendere l'erogazione.
I problemi che ho riscontrato:
1) Ho misurato il Ph... che é sceso, solo due ore dopo l'inizio dell'erogazione della CO2, da 8.2 a 6.4, e due ore dopo stava a 6.
Per fortuna al momento non ho pesci in acqua, ma immagino che uno sbalzo del genere in neanche 3 ore sarebbe stato drammatico.
Purtroppo non ho il tester per il KH, solo per il GH (16 dh), quindi non so quanto l'acqua sia in grado di equilibrare l'effetto acidificante della CO2. A parte il GH, se questo vi può dire qualcosa, l'acqua usata é quella dell'acquedotto di roma (zona nord, prima porta).
2) Cosa fare durante la notte, ossia quando la luce é spenta e le piante anzichè assorbire CO2 ne emettono a loro volta?
In attesa dei perfezionamenti di cui sopra, sia per regolare la quantità di bolle in vasca, sia per far sfiatare all'esterno, ho semplicemente staccato il tubicino.
L'uso di un areatore può essere d'aiuto?
ps: preavviso che per ragioni economiche non posso permettermi un impianto a bombola nè i 30-50€ per l'acquisto o la costruzione di un'elettrovalvola, quindi per ora per la CO2 dovrò affidarmi al suddetto impianto semi-artigianale, perfezionato con l'uso della gelatina per regolarizzare l'emissione e con conta-bolle e sfiatatoio laterale.