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Visualizza la versione completa : Parosphromenus bintan


Entropy
24-12-2009, 01:52
Con questo post, vorrei portare la mia esperienza sul mantenimento e la riproduzione di Parosphromenus bintan.
Più precisamente parliamo di Parophromenus cf. bintan like “Sentang” (origine: Sumatra), denominazione scaturita dalle informazioni scambiate con il Prof. Peter Finke, studioso tedesco che si occupa da anni di questi bellissimi anabantidi e che sta cercando di creare una rete di persone in possesso di Parosphromenus, in maniera da avere un quadro più preciso e completo sui metodi di allevamento e riproduzione (non molto semplici, devo dire).
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=232&pictureid=1224

http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=232&pictureid=1225
Come forse qualcuno di voi già sa, entrai in possesso di questi pesciolini nel Marzo del 2009. Presi 4 esemplari (2 coppie) e li misi in una vasca da 126 litri, riallestita per loro. Notai, con il tempo, che tutti e 4 gli individui si ritrovavano a loro agio in quell’ambiente. I colori si intensificavano e mangiavano senza remore. Io somministravo abbondanti dosi di naupli di artemia e, in giro per la vasca, i Paro trovavano frequentemente microfauna varia da cacciare (ostracodi, copepodi, lumachine,….). Ma il problema di un’osservazione attenta sul loro comportamento e su un’eventuale riproduzione si fece ben presto evidente. 3 cm di un pesce timido e riservato infatti erano alquanto difficili da seguire in 126 litri di vasca ben piantumata e ricca di legni e nascondigli. Intuivo le parate, i litigi ed i corteggiamenti, ma capire se avvenivano o meno deposizioni o altro era un’ impresa. Tanto più che nella vasca era presente anche un Crossocheilus siamensis di 8 anni, che non rappresentava il massimo della tranquillità per una coppia di Paro in riproduzione.
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=64&pictureid=594
Così, quest’estate, ho deciso di spostare una coppia in una vasca di 20 litri (40x20x25 cm), arredata molto spartanamente con un fondo di quarzo ceramizzato, un paio di legni, un quarto di noce di cocco parzialmente interrata, un tubo in PVC, qualche stelo di Ceratophyllum, un ciuffo di muschio ed una palla di Aegagrophila linnaei (ex Cladophora aegagrophila).
Sul fondo ho messo dei cilindri di torba (JBL) e qualche pigna di ontano. Il tutto è riscaldato da un termoriscaldatore da 25w e illuminato da una PL da 11w, posizionata però in alto e molto inclinata, così da avere giusto la luce per vedere i pesci e far vivere le piante. Ovviamente niente fertilizzazione né CO2. La vasca inoltre non possiede un vero filtro, ma solo una piccola pompa di movimento alloggiata in un vano in alto a destra della vasca (vasca che in realtà era un tempo la sump di una mia vasca marina), con una spugna sintetica in entrata del flusso d’acqua ed intorno alla pompa, tanto per creare un minimo di filtraggio meccanico. All’uscita della pompa ho appeso (letteralmente, con una molletta) un sacchetto con 60g di torba in granuli.
I valori dell’acqua erano (e sono tutt’ora): pH = 5.7; conducibilità = 75 µs e T = 26°C.
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=232&pictureid=1226
I cambi sono effettuati 2 volte a settimana e risultano del 30% circa. Ho notato infatti che cambi frequenti e consistenti (sono arrivato anche al 50%) sono un fattore importante per la deposizione. Deposizione che infatti è poi avvenuta i primi di ottobre. Me ne accorsi perché il maschio (sempre più timido della femmina nei girovagare per la vasca) un giorno non ne voleva proprio sapere di uscire allo scoperto al momento della somministrazione del cibo. Improvvisamente però, lo vidi fare capolino da un angolo della vasca. Andai a controllare meglio. Non ci potevo credere. Il maschio aveva scelto come sito di riproduzione, non la noce di cocco, né il tubo in PVC, ma la volta di un anfratto del legno in basso a sinistra, proprio a ridosso del fondo, in un punto inarrivabile ad un occhio esterno alla vasca. Tanto che nell’unica (indecente) foto che sono riuscito a fare (e frutto di una mezza giornata di tentativi) si intravvede appena il maschio, ma non le uova. Successivamente (circa due giorni dopo) ebbi la fortuna di vedere anche gli avannotti (delle virgole scure e microscopiche), ma purtroppo (a causa di pressanti impegni di lavoro) non ebbi la velocità di spostare i genitori. Così, nel giro di 48 ore, non riuscii più a vedere un avannotto, nonostante i miei sforzi di dosare infusori in vasca.
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=232&pictureid=1227

http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=232&pictureid=1228
Attualmente la coppia è in una fase di stand-by, dovuto probabilmente anche ad un abbassamento delle temperature di questo periodo. Quando (e se spero) decideranno nuovamente di deporre, cercherò questa volta di spostare i genitori poco prima la schiusa delle uova. Il problema è riuscire a scoprire DOVE deporranno. Per salvaguardare la loro tranquillità emotiva, non vorrei infatti stare ogni giorno a rivoltare la vasca. Speriamo che la prossima volta scelgano un posto più “ispezionabile” (ma ne dubito….).

neor
24-12-2009, 19:13
che bello il maschio #25 ,
una curiosità da ignorante, ma non fanno il nido di bolle come gli altri anabantidi? in caso come funziona la riproduzione?

p.s. ho bisogno di una tua mano in biotopi sui dario dario, che forse, ma lo dico a bassa voce, riesco a dedicargli un 67l #21

Marco Vaccari
24-12-2009, 20:06
Entropy...i miei complimenti per le foto, per lo stato di salute dei tuoi parosphronemus e per come hai sistemato la vasca.. credo vada benissimo.. non vedo piante galleggianti, come riccia, lemna o salvinia o altro.. in genere con i killi iper timidi è molto utile perchè i pesci si sentono più protetti.. in ogni caso non dovresti avere problemi e i risultati non tarderanno!...
grazie per questo splendido topic!...
ciao e buone feste!
Marco

Defender
24-12-2009, 20:11
belli #25
complimenti per le foto, io riesco a farle solo mosse

Entropy
25-12-2009, 13:49
Grazie ragazzi! ;-)

ma non fanno il nido di bolle come gli altri anabantidi? in caso come funziona la riproduzione?

I Paro fanno un nido di bolle, ma non sotto la vegetazione galleggiante, bensì all'interno di una "grotta", per proteggere meglio uova ed avannotti. Infatti questi pesciolini abitano acque correnti, molto più mosse rispetto a quelle di Trichogaster, Colisa e alcuni Betta. Quindi gli servono siti di riproduzione più riparati e sicuri. Al momento della deposizione, il maschio invita la femmina nella grotta e, dopo un classico "abbraccio" tra i due, le uova (abbastanza grandi in relazione alla taglia) vengono attaccate sul "soffitto" della grotta, tra le bolle. Dopodichè è solo il maschio che si occupa della covata. La femmina è tenuta a debita distanza.

non vedo piante galleggianti, come riccia, lemna o salvinia o altro..

In verità, poco prima della foto alla vaschetta, avevo sensibilmente potato il ceratophyllum, che solitamente cresce con i steli paralleli e galleggianti appena sotto la superficie dell'acqua, creando uno strato abbastanza uniforme e "rassicurante" :-)

piscina
25-12-2009, 15:08
bellissimi! ma li hai dovuti ordinare o da te si trovano in negozio??? dici che possono stare stabilmente in 20 litri oppure oslo per la riproduzione??? vorrei dedicargli una vaschetta... #17 #17 #17

Entropy
26-12-2009, 00:22
bellissimi! ma li hai dovuti ordinare o da te si trovano in negozio??? dici che possono stare stabilmente in 20 litri oppure oslo per la riproduzione??? vorrei dedicargli una vaschetta... #17 #17 #17

Grazie piscina :-)
I pesci li ho espressamente ordinati, dopo averli visti nella lista delle disponibilità del mio negoziante.
I Paro non sono certo grandi nuotatori e in 20 litri (ben allestiti) si trovano abbastanza a loro agio. Certo 30-40 litri sarebbero di certo meglio. Ma anche nel 126 lt non si spostano mai dal centro della loro tana per più di 10-15 cm.
Ti consiglio comunque, se prenderai questi splendidi pesci, di cercare di riprodurli. E' un'emozione vederli all'opera #36#

rox
28-12-2009, 18:34
Entropy i miei complimenti, bellissima esperienza e pesci veramente stupendi. Mi sto decidendo sempre più a dedicare il 120 lt ad un anabantide tipo Parosphromenus o qualche specie wild di Betta.

Ancora complimenti, aspetto trepidante qualche news #25 ;-)

lego
30-12-2009, 00:23
Ma sono stupendi!!!! -05 #36#

islasoilime
01-01-2010, 04:39
Complimenti per tutto! i pesci sono bellissimi e molto interessanti. Le vasche e l'impegno che dedichi loro sono davvero lodevoli.
meglio di cosi c'è solo riuscire a crescere gli avannotti!
Le foto, a dei pesci cosi piccoli poi, sono incredibilmente ben riuscite, come fai? hai una reflex o una comune digitale? io i trichopsis che sono delle stesse dimensioni circa, non riesco proprio a fotografarli in modo decente..

Entropy
02-01-2010, 15:06
rox, LarianoDoc, islasoilime, Grazie :-)

Le foto, a dei pesci cosi piccoli poi, sono incredibilmente ben riuscite, come fai? hai una reflex o una comune digitale? io i trichopsis che sono delle stesse dimensioni circa, non riesco proprio a fotografarli in modo decente..

islasoilime, io possiedo una reflex (Canon 450D), ma il segreto sta nell'appostarsi davanti alla vasca con la macchina (cavalletto obbligatorio e magari una luce supplementare puntata sull'acquario) ed attendere PAZIENTEMENTE il passaggio del pesciolino e la sua posizione ideale per una foto......
Per una foto più nitida è utile aumentare gli ISO (io arrivo anche fino a 1600) e magari sottoesporre anche di uno STOP (così si riduce il tempo di scatto ed il rischio di mosso). Poi , eventualmente,in "post-produzione" aumenti la luminosità e riduci l'eventuale rumore di fondo.

islasoilime
02-01-2010, 18:26
Non voglio andare troppo ot quindi cercherò di essere breve.
grazie dei preziosi consigli sulle impostazioni. proverò con questa configurazione, il cavalletto ce l'ho, però ho una "compattona" non una reflex e la qualità ovviamente è bassina. in più in condizioni di scarsa luminosità mi parte sempre un piccolo led (non il flash) che mi spaventa i pesci proprio nel momento topico.
vabbè ritenterò!
che programma usi per la "postproduzione"?

ciao!

Victor Von DOOM
02-01-2010, 18:37
Entropy, andrea ci regali ogni volta delle vere e proprie perle di fotografia e di acquariofilia. #25
Sono un vero spettacolo! Speriamo tu riesca a portare all'età adulta qualche covata...tienici aggiornati, mi raccomando! ;-)

Entropy
03-01-2010, 00:52
che programma usi per la "postproduzione"?


Photoshop CS #36#

In più in condizioni di scarsa luminosità mi parte sempre un piccolo led (non il flash) che mi spaventa i pesci proprio nel momento topico

Quel piccolo fascio di luce è il servo-focus. Serve alla macchina per mettere a fuoco in condizioni di scarsa illuminazione. Con le reflex puoi evitarlo mettendo a fuoco manualmente.



Victor Von DOOM, Grazie ;-)
Spero anch'io di riuscire a crescere i piccoli......... #36#

giuseppe_roma
14-01-2010, 19:01
bellissimi! ma li hai dovuti ordinare o da te si trovano in negozio??? dici che possono stare stabilmente in 20 litri oppure oslo per la riproduzione??? vorrei dedicargli una vaschetta... #17 #17 #17

Grazie piscina :-)
I pesci li ho espressamente ordinati, dopo averli visti nella lista delle disponibilità del mio negoziante.
I Paro non sono certo grandi nuotatori e in 20 litri (ben allestiti) si trovano abbastanza a loro agio. Certo 30-40 litri sarebbero di certo meglio. Ma anche nel 126 lt non si spostano mai dal centro della loro tana per più di 10-15 cm.
Ti consiglio comunque, se prenderai questi splendidi pesci, di cercare di riprodurli. E' un'emozione vederli all'opera #36#

ciao,scusami anche a me interesserebbe acquistarne una coppia,mi potresti dire da chi ti rifornisci

Entropy
17-01-2010, 20:18
Ciao giuseppe_roma,
per il negozio a Roma, ti mando un MP #36#

doggyleoleo
15-02-2010, 15:01
Complimenti davvero Entropy!!! Sono davvero dei bei pesciozzi!! Sarei interessato anche io a sapere dove potrei trovarli a roma! #22 #22 #22

Entropy
15-02-2010, 16:51
Complimenti davvero Entropy!!! Sono davvero dei bei pesciozzi!! Sarei interessato anche io a sapere dove potrei trovarli a roma! #22 #22 #22

Grazie doggyleoleo. Se vuoi ti mando l'indirizzo per MP. Calcola però che, essendo una specie di non facile allevamento, generalmente è possibile reperirla solo su ordinazione. Sempre che sia disponibile nelle liste dei fornitori. Io infatti glieli feci ordinare dopo ripetute richieste...... :-))
Ma ne valgono veramente la pena........ #36#

Entropy
07-03-2010, 10:35
Si dice che le cose più belle ed emozionanti siano quelle che accadono all’improvviso, quelle che ti prendono alla sprovvista e ti fanno sobbalzare interiormente, magari esteriorizzandosi in un “oooohhhh!!!”.
Bene, è esattamente quello che mi è capitato qualche settimana fa.
Quest’estate, dopo aver spostato una coppia di Paro nella piccola e più “gestibile” vasca da 20 litri, rimase nel 126 litri una seconda coppia. Con l’arrivo, a fine gennaio, dei Carinotetraodon travancoricus, spostai anche la seconda coppia nell’altro 20 litri. E fine della storia. Così almeno credevo…..
Successe invece che, una decina di giorni dopo, mentre osservavo la vasca ed i suoi abitanti, notai una virgola muoversi tra la parte bassa del filtro interno e gli steli del Ceratophyllum. Non capivo. Forse una piccola Red Cherry. Presi la torcia ufficiale da “ispezione” e la puntai dritta sul punto dell’avvistamento. La virgola fece uno scatto e si posizionò perfettamente aderente lungo il silicone nero che fissava il vetro posteriore e quello di destra, sotto al filtro e vicino al fondo. Continuavo a non capire cosa fosse. Mi rimaneva solo un’alternativa. Dovevo togliere tra me e quella virgola i 126 litri (lordi) che ci separavano. Afferrai allora il secchio ed il tubo dei cambi, presi “la mira” e…… aspirai velocemente quell’esserino, mettendolo poi in un bicchiere di vetro per osservarlo meglio. Era decisamente un avannotto. Ma di cosa?!? In vasca c’erano solo i Carinotetraodon e le Boraras. I primi erano da troppo poco tempo in vasca e a meno che non fossero stati poecilidi o altri ovovivipari, non era possibile. Le Boraras nemmeno, visto che conoscevo i loro piccoli. Feci allora mente locale. E mi ricordai di aver spostato la coppia di Paro intorno a metà Gennaio. Possibile?!? Possibile che quel pesciolino minuscolo era di Parosphromenus bintan cf. “Setang”? Ed era sopravvissuto fino ad ora senza alcun supporto alimentare da parte mia? C’erano così tanti infusori nella mia vasca? E da quanto tempo era lì a scorazzare per la vasca? Facendo velocemente dei calcoli, come minimo 3 o 4 settimane. Ma, a tutt’ora, era lungo poco più di 3 mm! Cercai conferma sul web, ma non trovai una sola immagine di un avannotto di Parosphromenus. Eppure, più lo osservavo più assomigliava sempre più ad un Parosphromenus. La silhouette, la pinna dorsale, le pinne ventrali e quel profilo inconfondibile della bocca.
Incredibile. Io mi stavo facendo in quattro per riuscire a far schiudere le uova e accrescere i piccoli nelle 2 vasche da 20 litri e loro, nel 126 litri, fanno tutto da soli e sopravvivono con quel che trovano nell’acquario. Per di più con dei valori dell’acqua tutt’altro che “ottimali” per la riproduzione dei Paro, visto che il pH (all’epoca della deposizione) si attestava intorno a 6.5, con una conducibilità di circa 150 µs. Mentre nel 20 litri mi deponevano (pure ad intermittenza) con un pH di 5.7 ed una conducibilità di 60#70 µs.
Questo però mi confermò anche le mie perplessità iniziali, ossia di non poter seguire adeguatamente la riproduzione di un pesciolino di 3 cm in 126 litri di vasca densamente piantumata. Cosa che infatti mi spinse a spostarli nelle vasche più piccole.
Ma le sorprese non erano ancora finite. Perché poco dopo, quando il mio sguardo si posò di nuovo negli anfratti più nascosti della vasca, cos’è che vidi? Altri due avannotti che cercavano riparo tra il muschio! Prontamente (e molto delicatamente) riuscii ad aspirare anche loro e sistemai tutti e tre i fratellini nell’acquario stesso (troppo rischioso fargli ormai cambiare le condizioni ambientali) ma all’interno di una nursery in rete e con un bel cespuglio di muschio per farli sentire più al sicuro.
Ovviamente passai i successivi due giorni a scrutare continuamente l’acquario, alla ricerca di altri “sopravvissuti”. Ma niente.
Mi potevo comunque ritenere soddisfatto per essere stato testimone di un evento così raro e straordinario, come la nascita e la crescita (indipendente) anche solo di 3 piccoli di Paroshromenus bintan.
E tutto questo, ovviamente, mi ha dato nuovi stimoli per cercare di allevare e, soprattutto, di riprodurre al meglio questi splendidi pesci.

http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=232&pictureid=1230

http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=232&pictureid=1229

http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=232&pictureid=5746

P.S.: Attualmente gli avannotti non arrivano ancora al cm di lunghezza (le foto si riferiscono a qualche giorno fa), ma fortunatamente mangiano naupli di artemia a volontà (nelle foto, la pancia color arancio è dovuta proprio alla scorpacciata di naupli….).

Marco Vaccari
07-03-2010, 11:01
...un'ottima notizia! Entropy..... naturalmente raccontata nel tuo modo molto bello di scrivere, come ci hai ormai abituati! complimenti! e anche le foto sono davvero super... :-))
Con i labirintidi è possibile avere queste soprese!...
In diverse fishroom straniere ho visto, però le vasche dei parosphronemus e di betta (come albimarginata e channoides) quasi completamente prive del materiale di fondo, oppure con il fondo esclusivamente composto da fogliame o di un leggero strato di torba o fibra di cocco, proprio per la facilità di reperire gli avannotti in giro.. che naturalmente, quando si disperdono dal rifugio, data la loro taglia davvero piccola.. tendono a scomparire nell'ambiente... Una vasca di riproduzione, piantumata sì, ma "meno lay-out" ha svantaggi e svantaggi.... uno svantaggio è che esteticamente può essere bruttina, il vantaggio è che ti permette di tenere sottocontrollo gli eventuali nati.. ergo avere una prole molto più numerosa in caso di riproduzione della specie...
Inoltre è sempre consigliato allestire vasche monospecifiche (senza danio, microrasbora o simili) anche se è possibile, proprio per evitare la predazione di eventuali nati... inoltre molti appassionati di labirintidi, una volta vista la deposizione, forniscono in ogni caso microvermi e naupli d'artemia (distribuendoli liberamente in vasca) proprio per dare nutrimento ai possibili avannotti nascosti.. in quel caso spesso ne ritrovano magari una ventina, perchè trovarne tre o quattro, vuole spesso dire che quelli sono i fratelli maggiori che si sono pappati tanti altri più piccoli in vasca (per carenza di cibo.. i soli infusori presenti in vasca non sono sufficienti)
Questo non vuole essere una critica, naturalmente Entropy (ormai mi conosci.. :-))) ma solo qualche suggerimento per ottenere una prole più numerosa... nel caso di specie comuni, vabbè.. ma quando si ha a che fare con specie davvero introvabili, ci si auspica sempre di avere un'abbondante nuova generazione.....
in ogni caso... SUPER COMPLIMENTI per questa nascita!!.. gli avannotti saranno sicuramente un trio!!! ;-)
ciao e buona domenica!
Marco

Entropy
07-03-2010, 11:37
Grazie Marco! ;-)
Concordo pienamente su quanto hai detto:

le vasche dei parosphronemus e di betta (come albimarginata e channoides) quasi completamente prive del materiale di fondo, oppure con il fondo esclusivamente composto da fogliame o di un leggero strato di torba o fibra di cocco, proprio per la facilità di reperire gli avannotti in giro

Una vasca di riproduzione, piantumata sì, ma "meno lay-out" ha svantaggi e svantaggi....

Inoltre è sempre consigliato allestire vasche monospecifiche (senza danio, microrasbora o simili)


Infatti:

Questo però mi confermò anche le mie perplessità iniziali, ossia di non poter seguire adeguatamente la riproduzione di un pesciolino di 3 cm in 126 litri di vasca densamente piantumata. Cosa che infatti mi spinse a spostarli nelle vasche più piccole.

Io mi stavo facendo in quattro per riuscire a far schiudere le uova e accrescere i piccoli nelle 2 vasche da 20 litri.....

Attualmente infatti le mie due coppie di Parosprhromenus stanno in due distinte vasche (monospecifiche) da 20 litri, una delle quali è arredata in maniera molto spartana (vedi infatti la 4° foto in 1° pagina).
La nascita nel 126 litri è stato un evento sorprendente e inaspettato (ma da valutare ed interpretare con molta attenzione.....).
Non ho mai pensato di ottimizzare la riproduzione in quella vasca ;-)

inoltre molti appassionati di labirintidi, una volta vista la deposizione, forniscono in ogni caso microvermi e naupli d'artemia (distribuendoli liberamente in vasca) proprio per dare nutrimento ai possibili avannotti nascosti..

E questo credo sia stata la loro salvezza (dei tre avannotti intendo), perchè nel 126 litri sommimistro giornalmente abbondanti dosi di naupli d'artemia e sporadicamente aggiungo microfauna varia, presa da colture sparse qua e là....... :-)

Marco Vaccari
07-03-2010, 13:02
scusami Entropy... non mi ricordavo dei cambiamenti che avevi fatto per i pesci adulti! :-( ...sorry...........

..ora aspettiamo la prossima deposizione!
ciao
Marco

Alexander MacNaughton
07-03-2010, 16:49
Apparte questa pseudo controversia... sono senza parole sia per la specie che stai allevando, sia per gli avannotti inaspettati (non considerando le ottime foto che fai oltre allo stile nella scrittura che ormai sono il tuo marchio di "fabbrica" cosa che non mi aspetto di meno) la cosa che non mi sorprende è il fatto che tu prepari dei nascondigli ottimali e i pesci scelgono qualcos'altro! -28d#

Complimenti! Noi continuiamo ad aspettare altre notizie.

Entropy
07-03-2010, 17:34
Alexander MacNaughton, Grazie per le belle parole #12

MarcoAIK72, figurati! ;-) -97c

Entropy
19-04-2010, 10:47
Piccolo aggiornamento fotografico.
I piccoli li ho spostati in un 27 litri tutto per loro e stanno crescendo bene :-)
Mangiano quotidianamente naupli vivi d'artemia ed ora dovrebbero avere circa 3 mesi.

http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=232&pictureid=1232

http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=232&pictureid=1233

http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=232&pictureid=1234


P.S.: ho rimesso tutte le foto al topic, prendendole dai miei albums #36# :-)

Victor Von DOOM
19-04-2010, 13:02
Andrea, io ormai i tuoi topic li leggo solo perché altrimenti diventerei ripetitivo a dirti ogni volta che sei straordinario come acquariofilo e come fotografo (e sono pronto a scommettere che lo sei anche come persona!).
Mi limito a chiederti la dimensione dell'avannotto e quale muschio è quello che si vede nella seconda e terza foto.;-)

Entropy
19-04-2010, 13:43
Grazie Danilo, sono lusingato dalle tue parole #12
Attualmente, le dimensioni dei piccoli in foto si aggirano intorno ai 15 mm (pinna caudale inclusa!) #36#
La pianta che invece hai intravisto nelle foto è Riccardia sp.
E' un'epatica (non un muschio) che cresce lentamente (ma costantemente) ancorandosi a legni e rocce. Gli serve pochissima luce e cresce anche in assenza di CO2 e fertilizzazioni liquide (com'è anche il caso della mia vasca) ;-)

Victor Von DOOM
21-04-2010, 18:34
15mm in 3 mesi...direi più rapidi dei Trichopsis pumila, allora #24
Bellissima la Riccardia...credo me la procurerò al più presto...

islasoilime
21-06-2010, 21:09
Ciao!
Come procede con i parosphromenus?

Siccome in casa non ho ancora spazio libero per acquari grandi, ultimamente ho allestito un paio di vaschette, una per un betta e una per red cherry.
Dal mio negoziante potrei trovare dei parophromenus bintain..
In definitiva mi ritrovo con
- un 40litri 50x25x33 (con 3pangio e un trichopsis (quest'ultimo me lo prenderebbe indietro se prendo i bintain)) che potrebbe ospitarne un gruppettino
- un 20 litri 40x20x30 che potrebbe ospitarne una coppia formata per una riproduzione.

Entrambi gli acquari sono ben avviati (valori di nitriti impeccabili e nitrati bassissimi) ed iperpiantumati con tante anubias e tanto ceratophillum a fare barriere visive, con tantissimi anfratti e nascondigli fatti con ciottoli e legni.
In entrambi gli acquari è presente una buona microfauna su muschietti ed alghette(innocue) varie. Sono presenti anche varie lumachine e qualche red cherry.

Volevo chiederti qualche consiglio/dritta per vedere se la cosa è fattibile.

I valori di durezza per ora sono piuttosto bassi, kh intorno a 3-4, mentre il ph è neutro o leggermente acido. In ogni caso posso abbassarli entrambi, possiedo un impianto a osmosi inversa e sono pratico con la torba.
Per la temperatura, ora la tengo sui 26 gradi, ma posso abbassarla adesso senza riscaldatore potrebbe scendere fino a 22. Ho qualche dubbio sulle temperature estive, cge potrebbero salire di qualche grado in più di 26 nelle giornate più calde di luglio e agosto #13
Altro dubbio sono i coinquilini. Nel 20 potrei spostare le red e fare un monospecifico per la coppia, ma nel 40 i pangio vorrei tenerli, ormai avranno 3 anni e ci sono molto affezionato. Pur essendo grandicelli son pesci molto timidi, che strisciano solo sul fondo, non dovrebbero stressarli troppo.
Per dargli ulteriori nascondigli pensavo di mettere dei contenitori di rullino fotografico, magari anche un pò rialzati fissandoli con ventose al vetro.
Come cibo vivo potrei fornire naupli di artemia che schiudo abitualmente, che potrebbero integrare con la microfauna presente in acquario, comprese le piccole red. Altri cibi vivi non saprei fornirli..

Che ne pensi? è fattibile?

Ora apro un topic per non inquinare questa discussione, se vuoi puoi rispondermi li!

dario castelfranco
08-09-2010, 12:18
Felicitazioni per l' esito rirpoduttivo e le belle immagini, allevo Killi e so come è complesso farli crescere.

Vorrei includere qualche Parosphromenus e forse poteresti indicarmi chi li alleva o li vende a Milano e dintorni.

Grazio per il tuo tempo, Dario

Entropy
08-09-2010, 20:29
Felicitazioni per l' esito rirpoduttivo e le belle immagini, allevo Killi e so come è complesso farli crescere.

Vorrei includere qualche Parosphromenus e forse poteresti indicarmi chi li alleva o li vende a Milano e dintorni.

Grazio per il tuo tempo, Dario

Ciao Dario e grazie per i complimenti :-)
Personalmente, purtroppo, non conosco nessun allevatore a Milano. In realtà non conosco nessun allevatore in Italia...... #30
Sono in contatto con il Prof. Peter Finke in Germania e mi sono iscritto nel gruppo da lui ideato di persone che detengono questo genere di pesci.
Ma al momento sono l'unico iscritto dall'Italia.....:-(

dario castelfranco
08-09-2010, 22:13
Felicitazioni per l' esito rirpoduttivo e le belle immagini, allevo Killi e so come è complesso farli crescere.

Vorrei includere qualche Parosphromenus e forse poteresti indicarmi chi li alleva o li vende a Milano e dintorni.

Grazio per il tuo tempo, Dario

Ciao Dario e grazie per i complimenti :-)
Personalmente, purtroppo, non conosco nessun allevatore a Milano. In realtà non conosco nessun allevatore in Italia...... #30
Sono in contatto con il Prof. Peter Finke in Germania e mi sono iscritto nel gruppo da lui ideato di persone che detengono questo genere di pesci.
Ma al momento sono l'unico iscritto dall'Italia.....:-(

Grazie per la "mesta risposta" ... Avevo letto dell'iniziativa del Dr Finke e se posso essere utile volentieri parteciperó al progetto MA comprando da commercianti come si fa ad ottenere oltre alla specie esatta anche una location attendibile ?

Da una settimana sto allevando sei Sphaerichtys e giá dubito della specie che mi hanno in buona fede venduto ... penso che solo se il raccoglitore scientifico mette a disposizione parte dei pesci ad un network di appassionati (pubblici e privati) per riprodurli si puó essere abbastanza sicuri dell'origine.

La mia ricerca continua, potresti indicare anche a me il negozio di Roma ?

Grazie per il tuo tempo, Dario

Marco Vaccari
08-09-2010, 22:40
..ciao Dario.... mi intrometto furtivamente nella discussione...
Purtroppo il problema dei pesci importati è che difficilmente hanno una location attendibile.. con alcune ricerche (per esempio riuscire a sapere da quale importatore il negoziante ha acquistato i pesci e riuscendo ad individuare il sito con il profilo della specie e magari più info) si individua magari la località generica di provenienza, come ad esempio i miei Aplocheilus panchax, so che sono stati importati dal "Manipur"... infatti la loro denominazione corretta dovrebbe essere Aplocheilus panchax "Manipur" CI (commercial import) 2009
...si spera che in futuro anche gli importatori saranno più precisi, ma la vedo improbabile, anche perchè gli stessi pescatori nei paesi d'origine sono molto approssimativi, oppure neppure vogliono rivelare lo località di pesca per mantenerla segreta (e a loro proprio usofrutto)...
Da questo punto di vista, noi dei killi siamo infinitamente più precisi...:-))...
...riesci a fotografare i tuoi Sphaerichthys, Dario?.. magari potresti, se hai tempo e voglia, aprire un topic su di loro, così ne discutiamo assieme...
ciao!
Marco
ps/ot... ho letto la tua mail... ti rispondo tra poco... all'amico spagnolo puoi dare tutte le info che vuoi.. ;-)... bye!

Entropy
08-09-2010, 23:21
Dario, per il negozio di mando un MP ;-)
Confermo purtroppo quanto detto da entrambi, riguardo l'esatta denominazione tassonomica di una specie procurata in un negozio di acquari. Spesse volte c'è troppa approssimazione. I miei stessi P. bintan, sono (molto probabilmente) in realtà Parosphromenus cf. bintan like "Sentang". Ma dal negoziante (e dall'allevatore che glie li ha venduti) mi sono stati venduti come P. deissneri......-28d#

...riesci a fotografare i tuoi Sphaerichthys, Dario?.. magari potresti, se hai tempo e voglia, aprire un topic su di loro, così ne discutiamo assieme...

Confermo e sottoscrivo #36#
Farebbe molto piacere anche a me.
E' un pesce stupendo (hai S. vaillanti?) :-)