Tarlo
25-10-2009, 23:49
La sua storia: ne comprai una talea alta qualche centimetro il 16 settembre del 2007.
La vasca in cui ha dimorato l'ho sempre condotta con metodo berlinese puro.
Nel mio profilo è descritto un po' tutto: unico cambiamento è stata la sostituzione ad inizio settembre del reattore di calcio: avevo un Tunze Calcium Automat con Extension, ma non reggeva più il carico organico della vasca.
Così, grazie anche all'enorme aiuto di un amico, ho messo sotto un reattore della Knopp, riadattato artigianalmente.
Finalmente, ho potuto rivedere il kH a 10 e la fine di un certo tiraggio che avevo su alcuni sps più delicati.
Tornando alla formosa, il 18 ottobre ho deciso di talearla: si stava fondendo in più punti con la vicina nobilis; il peso aveva fatto inclinare la roccia su cui è incollata e molti rami ormai protundevano fuori dal'acqua.
Ebbene, il ramo più grosso che misurava ben 18 mm di diametro, circa 35 cm di lunghezza e larghezza spurie (nel senso che non ho misurato tutte le curve che compieva il ramo principale!) sono riuscito a tagliarlo dopo averlo intaccato per quasi metà con un seghetto a ferro!
Di seguito alcune foto:
una risalente all'11 gennaio di quest'anno che mostra proprio un particolare del ramo descritto;
una che mostra il ramone dopo la "taleazione";
una che mostra il particolare di alcune punte, dal colore azzurro veramente bello, che fuoriuscivano dal pelo dell'acqua (manca infatti la parte centrale di tessuto!)
La vasca in cui ha dimorato l'ho sempre condotta con metodo berlinese puro.
Nel mio profilo è descritto un po' tutto: unico cambiamento è stata la sostituzione ad inizio settembre del reattore di calcio: avevo un Tunze Calcium Automat con Extension, ma non reggeva più il carico organico della vasca.
Così, grazie anche all'enorme aiuto di un amico, ho messo sotto un reattore della Knopp, riadattato artigianalmente.
Finalmente, ho potuto rivedere il kH a 10 e la fine di un certo tiraggio che avevo su alcuni sps più delicati.
Tornando alla formosa, il 18 ottobre ho deciso di talearla: si stava fondendo in più punti con la vicina nobilis; il peso aveva fatto inclinare la roccia su cui è incollata e molti rami ormai protundevano fuori dal'acqua.
Ebbene, il ramo più grosso che misurava ben 18 mm di diametro, circa 35 cm di lunghezza e larghezza spurie (nel senso che non ho misurato tutte le curve che compieva il ramo principale!) sono riuscito a tagliarlo dopo averlo intaccato per quasi metà con un seghetto a ferro!
Di seguito alcune foto:
una risalente all'11 gennaio di quest'anno che mostra proprio un particolare del ramo descritto;
una che mostra il ramone dopo la "taleazione";
una che mostra il particolare di alcune punte, dal colore azzurro veramente bello, che fuoriuscivano dal pelo dell'acqua (manca infatti la parte centrale di tessuto!)