Entropy
17-10-2009, 13:44
Mi scuso in anticipo per la lunghezza del post, ma credo che una descrizione particolareggiata della mia esperienza possa essere (spero) di aiuto e supporto a chi voglia tenere questi bellissimi pesci.
Come alcuni di voi ben sanno, quando a Marzo allestii il mio acquario a Tanganica (per non ripetermi sul suo allestimento ed i suoi valori, vi rimando, se occorre, al link della vasca: http://www.acquariofilia.biz/viewtopic.php?t=240217&highlight=), lo popolai con un gruppo di Paracyprichromis nigripinnis, una coppia di Neolamprologus brevis e, appunto, 4 esemplari di Neolamprologus caudopunctatus.
E, devo dire, i caudopunctatus mi piacquero da subito. Sono pesci sempre in movimento ed in “parata”, in quanto frequentemente distendono le loro pinne, mostrando tutta la bellezza dei loro colori e sfumature. Il giallo intenso della pinna dorsale, l’iridescenza beige-argento delle loro squame, le stupende sfumature perlacee delle pettorali, il fine merlettato delle code (da qui lo specifico “caudopunctatus”) e l’azzurro elettrico dei loro occhi.
In questi mesi li ho osservati quotidianamente ed attentamente, proprio con lo scopo di capire quali fossero le condizioni ambientali più idonee per la loro riproduzione.
I caudopunctatus amano decisamente la sabbia. Ci giocano, ci scavano dentro, la setacciano in cerca di cibo e la spostano in continuazione. All’inizio non riuscivo bene a capire se preferivano come rifugio e sito di deposizione gli anfratti rocciosi o le conchiglie.
Anche se i 4 esemplari in mio possesso (rivelatisi poi 2 maschi e 2 femmine), una volta inseriti in vasca, si stabilirono da subito nella rocciata di sinistra. Successivamente si formò una coppia, ma il loro “menage” era continuamente disturbato dal secondo maschio, che non permetteva loro di crearsi un territorio sicuro.
Così decisi di togliere dalla vasca il secondo maschio. Veramente tentai a quel punto di togliere anche la seconda femmina, ma l’operazione risultò alquanto proibitiva (mi scomparve letteralmente tra le rocce), così la lasciai. La coppia in tal modo divenne più tranquilla, ma non ne voleva sapere di “mettere su famiglia”.
Allora decisi di modificare un pochino l’allestimento. Introdussi ancora più sabbia e misi sotto a questa un tubo in PVC ed un paio di vasetti in terracotta (al centro e a destra della vasca). I tre oggetti erano tutti diversi per dimensioni (lungo e stretto, lungo e più largo, corto e largo), così da ampliare le possibilità di scelta. La coppia esplorò le tre tane e poi decise di stabilirsi nel tubo di PVC. Però c’era ancora un problema. Il maschio di P. nigripinnis che nuotava continuamente sopra la loro tana, li innervosiva parecchio. Il loro tempo infatti, lo passavano a spostarsi da una tana all’altra (ossia dal tubo in PVC al vaso grande in terracotta, al centro), rimestando continuamente la sabbia ed aprendo e chiudendo alternativamente l’entrata delle tane. La cosa era anche amplificata dal fatto che il P. nigripinnis era a sua volta in riproduzione (la 2°), con 2 delle 3 femmine già in incubazione orale.
Decisi così di modificare ulteriormente il layout della vasca, inserendo un lastrone di roccia orizzontalmente e sopra le tane dei caudopunctatus. E qui, finalmente, avvenne la svolta. La lastra permetteva una separazione orizzontale degli spazi in acqua: sopra il maschio di P. nigripinnis e sotto i caudopunctatus. E mi accorsi da subito che la coppia (maschio e femmina alfa) iniziò con più convinzione a darsi da fare intorno ad una tana (il tubo in PVC). La femmina beta stazionava in disparte nella rocciata di sinistra, senza infastidire né essere infastidita. E qui stiamo parlando della fine di Settembre.
Il 29 Settembre, notai innumerevoli piccole uova adese alla cavità del tubo in PVC. La femmina era costantemente nei pressi dell’entrata ed il maschio pattugliava incessantemente il territorio intorno. Ma, purtroppo, appena qualche giorno dopo, le uova sparirono tutte. Non riuscii a capire cosa esattamente fosse successo, ma, lo stesso giorno, notai che si era momentaneamente formato un “trio”. C’era il maschio al centro del territorio, con una femmina (F. alfa, quella delle uova) nella tana di PVC e la seconda femmina (F. beta, leggermente più grande) nella tana di terracotta. E notai anche che ora il maschio sembrava concedere più attenzioni alla nuova arrivata, la F. beta. Tanto che nel giro di qualche giorno i ruoli si ribaltarono. La F. beta era divenuta “la prediletta”, mentre la F. alfa era relegata nella rocciata di sinistra. Era il 4 Ottobre. Stavolta però era più difficile capire cosa succedesse all’interno della tana, perché l’entrata del vasetto di terracotta è posta perpendicolarmente al vetro frontale della vasca. Quindi, per quanto tentassi di scrutarne l’interno, non vedevo che l’entrata.
Ma il 13 Ottobre ebbi una piacevolissima sorpresa.
Vidi alcuni piccolissimi avannotti affacciarsi timidamente dalla tana.
La mamma era sempre nei pressi della tana, mentre il maschio pattugliava con ancora maggior foga il territorio.
Un paio di giorni dopo, gli avannotti si fecero più coraggiosi (anche grazie alla lastra di roccia che copriva e proteggeva la zona intorno alle tane) e mi ritrovai tante (una quarantina, credo) piccole “virgole” che setacciavano la sabbia in cerca di cibo. Ovviamente, dal giorno che vidi gli avannotti, non mancai di dosare in vasca abbondanti porzioni di naupli di artemia (con una siringa nei pressi della tana) e mangime polverizzato della SHG (“Excellent baby”).
Questa, la mia esperienza con questi splendidi pesci, con la speranza che possa risultarvi utile.
Ed ora, per finire, qualche foto…..
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1264
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1265
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1266
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1263
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1262
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1261
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1260
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1259
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1258
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1257
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1256
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1255
Come alcuni di voi ben sanno, quando a Marzo allestii il mio acquario a Tanganica (per non ripetermi sul suo allestimento ed i suoi valori, vi rimando, se occorre, al link della vasca: http://www.acquariofilia.biz/viewtopic.php?t=240217&highlight=), lo popolai con un gruppo di Paracyprichromis nigripinnis, una coppia di Neolamprologus brevis e, appunto, 4 esemplari di Neolamprologus caudopunctatus.
E, devo dire, i caudopunctatus mi piacquero da subito. Sono pesci sempre in movimento ed in “parata”, in quanto frequentemente distendono le loro pinne, mostrando tutta la bellezza dei loro colori e sfumature. Il giallo intenso della pinna dorsale, l’iridescenza beige-argento delle loro squame, le stupende sfumature perlacee delle pettorali, il fine merlettato delle code (da qui lo specifico “caudopunctatus”) e l’azzurro elettrico dei loro occhi.
In questi mesi li ho osservati quotidianamente ed attentamente, proprio con lo scopo di capire quali fossero le condizioni ambientali più idonee per la loro riproduzione.
I caudopunctatus amano decisamente la sabbia. Ci giocano, ci scavano dentro, la setacciano in cerca di cibo e la spostano in continuazione. All’inizio non riuscivo bene a capire se preferivano come rifugio e sito di deposizione gli anfratti rocciosi o le conchiglie.
Anche se i 4 esemplari in mio possesso (rivelatisi poi 2 maschi e 2 femmine), una volta inseriti in vasca, si stabilirono da subito nella rocciata di sinistra. Successivamente si formò una coppia, ma il loro “menage” era continuamente disturbato dal secondo maschio, che non permetteva loro di crearsi un territorio sicuro.
Così decisi di togliere dalla vasca il secondo maschio. Veramente tentai a quel punto di togliere anche la seconda femmina, ma l’operazione risultò alquanto proibitiva (mi scomparve letteralmente tra le rocce), così la lasciai. La coppia in tal modo divenne più tranquilla, ma non ne voleva sapere di “mettere su famiglia”.
Allora decisi di modificare un pochino l’allestimento. Introdussi ancora più sabbia e misi sotto a questa un tubo in PVC ed un paio di vasetti in terracotta (al centro e a destra della vasca). I tre oggetti erano tutti diversi per dimensioni (lungo e stretto, lungo e più largo, corto e largo), così da ampliare le possibilità di scelta. La coppia esplorò le tre tane e poi decise di stabilirsi nel tubo di PVC. Però c’era ancora un problema. Il maschio di P. nigripinnis che nuotava continuamente sopra la loro tana, li innervosiva parecchio. Il loro tempo infatti, lo passavano a spostarsi da una tana all’altra (ossia dal tubo in PVC al vaso grande in terracotta, al centro), rimestando continuamente la sabbia ed aprendo e chiudendo alternativamente l’entrata delle tane. La cosa era anche amplificata dal fatto che il P. nigripinnis era a sua volta in riproduzione (la 2°), con 2 delle 3 femmine già in incubazione orale.
Decisi così di modificare ulteriormente il layout della vasca, inserendo un lastrone di roccia orizzontalmente e sopra le tane dei caudopunctatus. E qui, finalmente, avvenne la svolta. La lastra permetteva una separazione orizzontale degli spazi in acqua: sopra il maschio di P. nigripinnis e sotto i caudopunctatus. E mi accorsi da subito che la coppia (maschio e femmina alfa) iniziò con più convinzione a darsi da fare intorno ad una tana (il tubo in PVC). La femmina beta stazionava in disparte nella rocciata di sinistra, senza infastidire né essere infastidita. E qui stiamo parlando della fine di Settembre.
Il 29 Settembre, notai innumerevoli piccole uova adese alla cavità del tubo in PVC. La femmina era costantemente nei pressi dell’entrata ed il maschio pattugliava incessantemente il territorio intorno. Ma, purtroppo, appena qualche giorno dopo, le uova sparirono tutte. Non riuscii a capire cosa esattamente fosse successo, ma, lo stesso giorno, notai che si era momentaneamente formato un “trio”. C’era il maschio al centro del territorio, con una femmina (F. alfa, quella delle uova) nella tana di PVC e la seconda femmina (F. beta, leggermente più grande) nella tana di terracotta. E notai anche che ora il maschio sembrava concedere più attenzioni alla nuova arrivata, la F. beta. Tanto che nel giro di qualche giorno i ruoli si ribaltarono. La F. beta era divenuta “la prediletta”, mentre la F. alfa era relegata nella rocciata di sinistra. Era il 4 Ottobre. Stavolta però era più difficile capire cosa succedesse all’interno della tana, perché l’entrata del vasetto di terracotta è posta perpendicolarmente al vetro frontale della vasca. Quindi, per quanto tentassi di scrutarne l’interno, non vedevo che l’entrata.
Ma il 13 Ottobre ebbi una piacevolissima sorpresa.
Vidi alcuni piccolissimi avannotti affacciarsi timidamente dalla tana.
La mamma era sempre nei pressi della tana, mentre il maschio pattugliava con ancora maggior foga il territorio.
Un paio di giorni dopo, gli avannotti si fecero più coraggiosi (anche grazie alla lastra di roccia che copriva e proteggeva la zona intorno alle tane) e mi ritrovai tante (una quarantina, credo) piccole “virgole” che setacciavano la sabbia in cerca di cibo. Ovviamente, dal giorno che vidi gli avannotti, non mancai di dosare in vasca abbondanti porzioni di naupli di artemia (con una siringa nei pressi della tana) e mangime polverizzato della SHG (“Excellent baby”).
Questa, la mia esperienza con questi splendidi pesci, con la speranza che possa risultarvi utile.
Ed ora, per finire, qualche foto…..
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1264
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1265
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1266
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1263
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1262
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1261
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1260
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1259
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1258
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1257
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1256
http://www.acquariofilia.biz/picture.php?albumid=238&pictureid=1255