Visualizza la versione completa : [ALLESTIMENTO] L'Autovasca: un acquario autosufficiente. Approccio, metodologie e finalità
rodcenko
16-10-2012, 15:52
Evviva i fans dell'autovasca aumentano
Sono proprio contento vah...
#e39#e39#e39#e39#28#28#28-d05
Salve a tutti...premesso che la sdiscussione è davvero AFFASCINANTE...
ho un vascone da 600 litri circa in disuso da 1 annetto e vorrei metterlo in giardino ed iniziare questa avventura...
Non intendo usare filtri o pompe di movimento.
consigli?
Quali sono le misure del vascone? E' tutto in vetro? Per quante ore starà al sole diretto?
tutto vetro... misure 160X70X80h
vorrei metterlo in un angolo di giardino che ha sole diretto solo la mattina, ma non so se va bene..ovviamente lo solleverò dal terreno con qualche mattone creando una base e visto che sarà appoggiato ad un muro ero indeciso se mettere un foglio di isolante nel retro in modo che ci sia un minimo di isolamento con il muro di mattoni
Se il sole lo prende solo la mattina va bene. Anche metterla adossata ad un muro e rialzata da terra è una buona cosa: la protegge dal freddo eccessivo e dai venti gelidi (anche se penso che a Terracina il clima sia buono e mitigato fortemente dal mare). Volendo, se casomai facesse troppo freddo, puoi coprirla con un telo di plastica trasparente.
Mettici 3 - 4 dita di lapillo vulcanico, poi uno strato di 3 - 4 cm di terra da giardino e sopra 5 - 7 cm di sabbia o ghiaia fine. Piantumaci dentro parecchie piante di Vallisneria e inserisci anche qualche pianta galleggiante (Pistia se ti resiste all'inverno, altrimenti Ceratophyllum). Poi scordatela fino a primavera :-))
Ottimo!!! Devo dire che da stamattina che leggo articoli e metodi di mantenimento di vasche low-cost o all'aperto...e mi sto appassionando a questo "ritorno al passato" dell'acquariologia.
Per quanto riguarda il clima...in effetti difficilmente si scende sotto zero...cmq penso che quel telo lo metterò.
Pistia e giacinto d'acqua le avevo già provate a coltivare in una tinozza in terrazzo, ma mi muoio d'inverno... :(
Ciao a tutti anche io ho una specie di autovasca, un 25 litri con red cherry, ha solo una lampada a basso consumo e basta, da qualche giorno vedi dei puntini bianchi che si muovono nella acqua sotto la luce e anche attaccati ai vetri, cosa può essere?
Inviato dal mio HTC EVO 3D X515m con Tapatalk 2
Ciao a tutti anche io ho una specie di autovasca, un 25 litri con red cherry, ha solo una lampada a basso consumo e basta, da qualche giorno vedi dei puntini bianchi che si muovono nella acqua sotto la luce e anche attaccati ai vetri, cosa può essere?
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Ciao milo87:-)
Serve una foto per capire cosa siano. Potrebbero essere copepodi, anfipodi, ostracodi, larve di red cherry, nematodi,.....
Apri un topic specifico in "Altri animali ed Organismi spontanei" #36#
Ricordo poi a tutti che questo è un topic di approfondimento in cui cerchiamo, tutti insieme, di discutere sulle metodologie e gli approcci utilizzabili ed utilizzati nelle nostre autovasche.
Quindi, visto che già siamo a pagina 26, per favorire una lettura comprensibile e veloce del thread, cerchiamo di evitare messaggi fini a se stessi, inutili "quote" e domande troppo personali su argomenti marginali alla discussione ;-)
P.S.: poi provvederò a ripulire un pochino....#36#:-))
matteo rancan
23-11-2012, 19:40
wow fantastico! quanti hanno le autovasche!!!
personalmente consiglio grandi quantita di copepodi e dafnie, purificano un sacco e la riproduzione e' ultra, io alevavo dafnie e ho copepodi, e vi assicuro che se hanno cibo le dafnie ogni 3 giorni fanno 4-5 piccoli, altrimenti se le condizoni non sono le migliori, fanno comunque 3 piccoli ogni 10 giorni! i copepdoi hanno tempi piu lunghi, 6-7 giorni ma con 15-20 piccoli a colpo!
io ho una autovasca, 10 litri netti con 20 watt 7 falangio 1 potus... apro un disc aposta vha...
comunque oltre al lapillo, mettete anche sabbia fina!!! e' importante!
complimenti per questa disc!!!
Riporto a galla il topic, per inserire un aggiornamento della mia vasca sperimentale da 45 litri (presentata nella prima parte della discussione, pag. 6).
La vasca continua ad andare da sola. Ricordo che non è presente alcun tipo di filtrazione, ma c’è solo una piccola pompa da 2w per creare un minimo di ricircolo d’acqua.
Ciao Entropy e ciao a tutti/e! Complimenti per tutti questi scambi di esperienze di vasche low-tech e tendenti all'autosufficienza!
Mi sono un po' perso: potresti indicarmi il primo topic di presentazione della tua autovasca di cui scrivi, che non lo trovo?
Ho anch'io un autovasca superpiantumata attiva da più di un anno di 50 litri netti, fondo fertile a 3 strati (terriccio da giardino misto a torba + terreno argilloso + sottile strato di inerti per separare la colonna d'acqua dal fondo) di circa 10 cm di spessore totale. Nessuna fertilizzazione, nessun termoriscaldatore (non scende sotto i 18 gradi), pochi cambi e quest'estate ho pure tolto i due neon: arriva solo luce naturale da una porta-finestra. Ho però un piccolo filtro di marca, sottodimensionato (sarebbe per acquari max di 30 litri), con una pompetta da 2W.
Entropy, tu che hai solo una pompetta, come hai trovato l'equilibrio tra movimento dell'acqua e risucchio con conseguente omicidio accidentale della microfauna?;-)
il nuovo arrivato: un maschio di Dario dario che ho spostato qui da qualche settimana per completare i livelli trofici presenti in acqua. Ed infatti, almeno fino ad ora, la sua alimentazione è risultata esclusivamente dipendente dalla microfauna presente nell’acquario, evitandomi in tal modo di dosare cibo in vasca.
Oltre alla coppia di T. ocellicauda, precedentemente l'acquario ha accolto un maschio di Dario dario, che tra l'altro si è alimentato per mesi di quello che trovava autonomamente nella vasca. Sono quindi passato a 4 esemplari (sempre maschi -28d#) di Dario dario, ma questa volta il loro alimentarsi di quello che trovavano in vasca è durato poco (circa 1 mesetto), dopodichè ho dovuto integrare.
Quando invece (togliendo i Dario) ho inserito 5 esemplari di Carinotetraodon travancoricus, il sistema non ha retto, e dopo qualche settimana ho notato la comparsa di cianobatteri, sintomo di un carico organico eccessivo. Li ho quindi tolti e tutto è tornato alla normalità.
Mi interessa molto la questione della autosufficienza alimentare. Attualmente ho inserito da diversi mesi 4 maschietti di Endler che alimento. Secondo voi posso provare a non alimentare ed osservare se riescono a trovare cibo da soli?
In realtà ogni tanto ci provo, ma non resisto più di un giorno ai sensi di colpa!
Che dite? Secondo voi è realizzabile con gli Endler o è possibile solo con pesci meno voraci come appunto i Dario Dario?
Ci sono altre esperienze non alimentazione?
Grazie mille!
Penso che se gli edler sono pochi e nel fondo hai del tubifex e ostrocodi nell'acqua o dafnie. In questo modo dovrebbe essere autonomo
potresti indicarmi il primo topic di presentazione della tua autovasca di cui scrivi, che non lo trovo?
Descrizione iniziale: post n. 45 e 49 (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=209020&page=5)
Aggiornamento 1: post n. 131 (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=209020&page=14)
Aggiornamento 2: post n. 163 (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=209020&page=17)
Aggiornamento 3: post n. 195
(http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=209020&page=20)
Presto farò un altro aggiornamento ;-)
Secondo voi posso provare a non alimentare ed osservare se riescono a trovare cibo da soli?
Solo la tua osservazione e la tua esperienza sulla vasca in questione potrà dirlo.
L unico mio consiglio è quello di avere un filtro senza filtraggio meccanico e/o con una portata molto debole, in modo da non catturare la microfauna presente.
La pompa nella mia autovasca è veramente esigua come portata, cosicché da creare un minimo di corrente e dare alla microfauna la possibilità di contrastare con il nuoto il risucchio .
Nel mio caso comunque, devo precisare che la fauna si è diversificata e succeduta nel tempo. Con un solo esemplare di Dario dario l'autosostentamento era possibile. Con la coppia di ocellicauda e le Boraras invece no.
Attualmente ci sono 1 maschio e 2 femmine di Dario dario. E siccome sto cercando di riprodurli, li sto alimentando anche con naupli e congelato. E, ad intervalli regolari, implemento la microfauna prendendola da altre vasche.
penso che le caridine potrebbero anche essere la base della catena alimentare
Descrizione iniziale (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=209020&page=5)
Grazie mille, era proprio questo che non riuscivo a trovare!
L’unico mio consiglio è quello di avere un filtro senza filtraggio meccanico e/o con una portata molto debole, in modo da non catturare la microfauna presente.
La pompa nella mia autovasca è veramente esigua come portata, cosicché da creare un minimo di corrente e dare alla microfauna la possibilità di contrastare con il nuoto il “risucchio”.
Eheh... è proprio il mio cruccio! Il mio scopo sarebbe quello di riuscire a farci vivere la dafnia magna, anche a costo di non avere pesci, ma mi sono tutte morte una volta che ho fatto una prova con una corrente troppo forte, e, per ora che che ci sono gli endler, non riesco a reintrodurle.
@Ascovi: ostracodi e copepodi ce ne sono, così come un centinaio di caridine!:-)
Due curiosità:
- Con i Dario Dario non si rischia l'estinzione delle lumache?
- Ho letto dei vermetti acquatici (o anfibi?) che avete in certe vasche: li avete introdotti (ed in caso come li avete trovati) o sono arrivati da soli?
- Con i Dario Dario non si rischia l'estinzione delle lumache?
In realtà no. Ce ne continuano ad essere parecchie.
I Dario non sono così metodici come i C. travancoricus. Ovviamente questo se hanno delle opzioni alimentari.
- Ho letto dei vermetti acquatici (o anfibi?) che avete in certe vasche: li avete introdotti (ed in caso come li avete trovati) o sono arrivati da soli?
Nel mio caso sono arrivati da soli. Nell'angolo del filtro (dove ora c'è terra) ci sono anche lombrichi di terra, che producono continuamente humus.
Nel mio caso sono arrivati da soli. Nell'angolo del filtro (dove ora c'è terra) ci sono anche lombrichi di terra, che producono continuamente humus.
Grazie Entropy!
Io non ho zone anfibie in questa vasca, nè la certezza di avere vermi acquatici nel fondo (non ne ho mai visti e non ne ho mai inseriti volontariamente!). Però, essendo nota l'importanza dei lombrichi in un qualsiasi ecosistema "naturale", in acquari del genere sarebbe bello avere la certezza che ci sia qualcun@ che ravani e fertilizzi anche gli strati un po' più profondi del fondo rispetto a quelli raggiunti da una melanoides!
Avete idea se lombrichi acquatici si possono comprare da qualche parte (non so, magari in negozi di pesca venduti come esche?) o se l'unica è una loro difficile ricerca in natura?
si chiama Tubiflex lo vendono come cibo vivo della Amtra
Che spettacolo questa vasca!!! Complimenti per la super idea!
Praticamente hai ricreato un'ecosistema quasi totalmente autosufficiente...
La vasca da cui ho salvato i pesci rossi che sto accudendo in questo momento era una cosa simile, solo che all'aperto, senza filtri di alcun tipo nè cibo per i pesci... Se non fosse che le radici delle piante hanno sollevato la guaina e questa abbia iniziato a perdere sarebbe andata avanti ad oltranza!
Mipri.....sono quasi le vasche di cui ti parlavo....
Entropy ha delle vasche senza filtro completamente autosufficienti....
Si infatti quando me lo dicevi ho pensato subito a questa discussione!
Marco2188
08-07-2014, 12:38
A voi in queste autovasche prive di filtro non vi si forma una pellicola sulla superficie?
Tempo fa avevo creato una specie di lumacario con un vaso per i fiori e mi si formava una patina sulla superficie. Avendo intenzione di creare una piccola autovasca pure io di sole piante e lumachine mi è sorto questo problema
La pellicola si forma quando c'è un accumulo di carico organico superiore al ritmo di degradazione di questo da parte dei batteri. In tal caso occorre diminuire l'apporto di nutrienti e/o diminuire la popolazione animale e/o aumentare la popolazione vegetale e/o la superficie di insediamento dei batteri.
Nella mia autovasca (quella presente in questo topic) nonostante non ci sia alcun movimento (non c'è alcun tipo di pompa) e nonostante non esegua cambi da anni, l'acqua continua a rimanere limpida e priva di particelle in sospensione e in superficie.
In questa stessa vasca però, mi si formò una consistente pellicola superficiale quando la utilizzai temporaneamente per la riproduzione delle Tateurndina ocellicauda, in concomitanza con l'aumento dell'apporto di cibo.
Marco2188
08-07-2014, 15:20
davvero chiaro, grazie
cocodiamante
09-07-2014, 18:16
La patina batterica in superficie meglio toglierla, basta poggiare un foglio di carta per 2 minuti e poi toglierlo. Quando allevavo crostacei che non tolleravano il filtro, questa patina si formava spesso, erano batteri a sospensione, potenzialmente dannosi.
Ho cominciato anch'io una sperimentazione di questo tipo. Il post e' troppo lungo serve un riassunto mi sono perso. Che risultati avete ottenuto?
Sarebbe interessante sapere dopo un po' di tempo che risultati si sono ottenuti :)
L'autovasca che ho presentato in questo topic procede ancora alla grande, autonoma e indisturbata.
Ricordo che in questa vasca non c'è alcun filtro, né pompa di movimento, né riscaldatore.
E' illuminata con una lampada a risparmio energetico (attacco E27) da 11W.
Attualmente ospita 4 Elassoma evergladei, che nutro giornalmente con naupli d'artemia e altro vivo.
Continuo a non cambiare l'acqua né a fertilizzare le piante (che hanno il ruolo di fitodepurazione), ma solo ad integrare l'acqua evaporata con acqua di rete.
Se riesco, poi posto qualche foto #36#
Riguardo invece l'altra autovasca (quella esterna da 230 litri con sola pompa di movimento) potete vedere qui (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=325732&page=7) l'aggiornamento di questa estate :-)
Elassoma, aphanius e vasche Low Tech, meglio di così...
Complimenti :)
Sì può dire che il fulcro di tutto sia il fondo le piante e la carica organica che producono gli abitanti della vasca?
Esatto. Un corretto funzionamento di questi acquari si basa tutto sull'equilibrio tra quantità e qualità di fondo, piante e pesci. Il fondo deve essere in grado di assorbire e rilasciare i nutrienti. Le piante devono essere in grado di depurare l'acqua e di crescere con quello che offre la vasca. I pesci devono essere il giusto per apportare il carico organico a piante e batteri: con meno le piante non crescono e con più il sistema collassa. Ovviamente nel computo del carico organico va inserito anche il cibo dosato.
<matteo>
16-11-2015, 22:08
Ri-attivo la discussione.
Ho letto velocemente, ma mi sembra che queste vasche realizzate non siano in realtà vere e proprie autovasche, nel senso che il mangime lo fornite, giusto?
E' vero anche che è una gestione interpretativa.
Una vera autovasca alla konrad Lorenz sarebbe davvero difficile da gestire senza
correre il rischio di far soffrire gli animali.
Pensa solo agli sbalzi di temperatura....
la vasca nasce come esperimento di conduzione "estrema" ed ospiterà gasteropodi ed invertebrati ma niente pesci.
questo tipo di vasche a mio avviso possono essere "esperimenti" molto interessanti, ma non sono adatte a tutti, l'idea che un principiante possa iniziare con queste vasche solo perchè attratto dalla manutenzione scarsa e dai cambi inesistenti è sbagliata secondo me. molta gente arriva a fare queste vasche solo dopo anni e anni di vasche "normali". anche perchè finchè si tratta di due piantine e quattro Physa sono buoni tutti, ma poi se uno inizia a mettere pesci, il gioco si fa complicato e i rischi aumentano. le lumachine vivono benissimo nutrendosi delle alghe che crescono qua e là nell'acquario, ma i pesci devono mangiare. non si può rischiare di lasciare i pesci senza cibo. avere una vasca in cui il cibo per i pesci si autorigenera tipo dafnie etc secondo me è molto difficile, e in ogni caso comunque i cambi regolari vanno fatti.
Buongiorno, ho un acquario da 5 anni che può essere definito autovasca. E' un cubo di circa 100l con substrato di terra di campagna che parte dai 2 cm e sale ai 10 sul retro con affogato lapillo e non mi ricordo più cosa (qualche pastiglia da bonsai messa all'inizio). Illuminazione con strisce a led per 5 ore al giorno più per vederlo di sera su due turni il resto luce d'ambiente. Una pompa da acquario marino di movimento depotenziata.
E' infestato da 3-4 specie di cryptocorine che ogni tanto estirpo per dare un minimo di forma.
Acqua di rubinetto che in grosse quantità da 2 anni, aggiungiamo acqua per rabbocco. Nessuna alga.
Lo scorso mese è morta l'ultima rasbora che vi abitava del gruppetto di 10 preso 5 anni fa e alimentavo 1 volta a settimana circa, ora vi abitano solo delle lumachine.
Credo che sia ora di metterci mano visto che negli ultimi 2 anni (tra gravidanza e prima figlia ho avuto un bel da fare) solo che ho paura a toccare l'equilibrio.
Non so da che parte procedere.. Ad istinto vorrei inserire un po di terriccio per dare un po di nutrimento alle piante, e in seguito a innalzamento delle temperature casalinghe inserire qualche pesce a gruppi molto ristretti. Che ne pensate?
Dipende da cosa vuoi fare... Apri però un altro post ;)
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