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folippo
31-08-2009, 15:05
ciao a tutti,

per un piccolo Wave 30 da allestire ho recuperato alcuni chili di sabbia vulcanica nera, ma adesso ho un dubbio sul suo abbinamento con dei piccoli sassi che ho raccolto ..... sulla spiaggia.

Si tratta di sassetti di composizione per lo più granitica di colore bianco con forti intrusioni nere e alcune intrusioni di minerali di ferro che le danno delle belle venature color ruggine.

adesso, al di là del controllo "Viacal" per sapere se è completamente assente il calcio, io so che è sconsigliato l'uso di sassi recuperati dal mare... quali sono i problemi che non possono risolversi con un'attenta bollitura/decantazione in acqua dolce?

folippo
31-08-2009, 17:06
ok, lo so che tante volte si è detto di non usare della generica sabbia di mare, il mio caso è un pò più specifico, in quanto non si tratta di sabbia trasportata, ma della sabbia generata dallo sbriciolamento di graniti della scogliera prospicente, ovvero dalla cosiddetta "pietra di Lazzaro".

Ho cercato sul forum, qualche risposta specifica, ma a parte il problema legato al calcio rilasciato da rocce più o meno calcaree, non ho trovato nulla che non si possa eliminare con una bella e prolungata bollitura... mi sapete spiegare ancora meglio?

aqqa
01-09-2009, 06:03
che io sappia la pietra di lazzaro, o pietra reggina, è calcarea. E la puoi bollire quanto vuoi.... resta calcarea. Eviterei anche i sassi presi dal mare, anhe se bolliti e ribolliti. Ce ne sono tanti di acqua dolce...anche nei vivai...
Ma nno sono in grado di darti delucidazioni "tecniche"... vedi tu!

folippo
01-09-2009, 09:03
L'Aspromonte, insieme a Serre e Sila forma un sistema che in geologia è allegramente nominato "Alpi Calabresi", in quanto è venuto su con loro, ed in quanto il grosso è costituito da gneis granitico paragonabile a quello alpino, mentre il grosso delle montagne appenniniche è costituito da rocce calcaree.

Ora mettendo da parte questa estrema semplificazione, resta il fatto che anche le propaggini a mare dell'Aspromonte non sono assolutamente tutte uguali: se la collina di Pentimele, che in pratica divide il centro di Reggio dai suoi quartieri settentrionali, in pratica è un'enorme duna di 350m di sabbia incoerente, le rupi di Scilla e Capo D'Armi sono due "testone" durissime. In particolare, a quello che so, la Pietra di Lazzaro, ovvero di Capo d'Armi è anche chiamato "granito" di Lazzaro, se è quanto questo risulti calcareo ce lo dirà la simpatica prova Viacal, che farò in questi giorni...

E' chiaro, se c'é calcare la partita è chiusa, ma se invece non c'è qualcuno mi può spiegare l'eventuale influenza negativa dei silicati nei sassi?

Non trovo molto a riguardo, ma l'ho sentita nominare...

comunque ci tengo a precisare, si tratta praticamente solo di ciottoli, qualcuno è più piccolino, ma selezionati uno ad uno per avere geologiche identiche


silicati

aqqa
02-09-2009, 06:06
i silicati, in vasca, sono nutrimento per le alghe... Presumo che se i silicati sono nei sassi, e i sassi sono in vasca... però ripeto non ho cognizioni così avanzate per poterti aiutare...

folippo
03-09-2009, 08:45
grazie aqqa,

in effetti la vasca in cui sto pensando di mettere questi sassi sarà una mini vasca low-tech 'da scrivania', per questo motivo non mi sto facendo molti problemi, luce e nutrienti posso minimizzarli (ci saranno poche Anubias e muschi, forse qualche red Cherry), ma esiste un modo per "misurare" la percentuale di silicati presenti nelle rocce? ed un modo sapere se e quanto questi siano pronte a rilasciarli nell'acqua?

ci vorrebbe un chimico...

aqqa
04-09-2009, 05:48
ci vorrebbe un chimico...


mi sa di si :-D
oppure misuri i silicati in vasca...ma a quel punto direi che è troppo tardi :-)