Visualizza la versione completa : reattore di phytoplancto......parliamone....
ho visto che ne esistono di molti e interessanti modelli..
ma è utile ??
e come gestirlo al meglio??
come non farlo degradare ??
come poterlo fare senza spendere un botto ??
forza ravviviamo un pò questo forum....altrimenti si dorme !!!!
io penso che sia principalmente utile per grandi vasche con refugium.
#36# io è da un pò di tempo che cerco informazioni in merito visto che voglio costruirmene uno io...anche perchè nella maniera come sono adibite le mie vasche sump penso di riuscire a sfruttarlo al meglio...per quelli in commercio..conosco quelli dell aquamedic (2modelli uno senza e uno con illuminazione a tubo neon ) nn costano un esagerazione soprattutto quello senza tubo neon..però per la resa nn saprei dire xchè nn conosco nessuno che li hà...forse il mio negoziante di fiducia vuole prendere il modello citato (con neon ) per la sua vasca di invertebrati in negozio...staremo a vedere ,,nel frattempo spero che questa discussione mooolto importante (almeno per quanto mi riguarda ) continui...bravo benny #25
Se non sbaglio andrea di the reefer ha installato presso di lui una piccola produzione!
Ottimo argomento, pure io sono interessato a costruirne uno per alimentare il refugium...
Quello a neon interno però mi sembra concettualmente sbagliato, anche se certamente avrà un ottima diffusione di luce... il tubo interno dove và il neon si sporcherà, e poi con che si pulisce?
Sarei curioso di capire se è possibile utilizzare in uscita una dosometrica e reintegrare allo stesso tempo il consumo quotidiano... #24
ma probabilmente si rischia di contaminare la coltura usando l'acqua della vasca e sicuramente immettendovi qualche microrganismo... sbaglio?
bene..ottimi spunti..
ma per alimentare solo in refugium ???
e la vasca ??
e se uno non ha il refugium ??
poi dose quotidiana...come calcolarla ??
e come reintegrare l'acqua del reattore ??
forza....se qualcuno lo usa si faccia avanti !!!!
azz......Simo stai studiando un superlaboratorio eh??? #25 #25
azz......Simo stai studiando un superlaboratorio eh??? #25 #25
si...ma non mi caca nessuno.....
certo che il sistema Gro-Tech è ganzo....molto
pompetta dosometrica che prende acqua dalla vasca e la mette nel reattore....a circolo continuo...credo o a intervalli
in più ad orari alimenta la coltura con alimento apposito...
gagliarda
azz....circa 1000 euro tutto
resta da decidere se serve oppure no....
Non e' un discorso tanto semplice e nemmeno da prendere alla leggera, sto leggendo al proposito un libro molto interessante sul come allevare fito etc, peccato che sia in inglese e di circa 180 pagine scritte molto fitte.....
Ciao
P.S. per il mio parere il fito va bene (facendo molta attenzione a quale ceppo si utilizza) pero' non e' l'unica cosa da integrare, io integrerei con organismi (rotiferi, copepodi etc).
P.S.2.: autocostruirsi un reattore di fito e' abbastanza semplice, in rete vi sono decine di schemi, dalla semplicissima bottiglia a dei sistemi piu' complessi, in tutti si deve fare attenzione alla "sporcizia", si deve avere piu' colture per ovviare al crollo e si deve fare dei semplici calcoli sulla quantita' da utilizzare.
zeorunner
04-11-2005, 11:58
qui http://www.cnidarianreef.com alla pagina Culturing live food c'è una spiegazione abbastanza dettagliata di un impianto per fito e rotiferi
il ceppo della Gro_tech potrebbe andare ??
cosa si intende per arricchirlo ??
nello stesso "bussolo" anche rotiferi e compagnia bella ??
ma il discorso del ciclo continuo come suggerisce la gro-Tech ??
forza ragazzi e scrivete...
mamma mia...ma cosa si deve fare per cavare fuori qualcosa....
vabbè....scrivo io
il reattore è semplice basta un bussolo con una pompa di ricircolo....piccola
forse anche un aereatore.... oppure no...non lo sò...
luce calda...intorno a 4000K
acqua salata...a temperatura di 25 °C
il sistema gro-tech preleva acqua marina dalla sump e la immette nel bussolo
che per troppo pieno ritorna in vasca...in pratica arricchisce la vasca di phytoplancton
ogni quanto tempo non l'ho capito...
il dubbio è...ma l'acqua marina della vasca non rischia di inquinare la coltura...
con tutto che va a puttane..??
la pompetta gro-tech immette anche pappa..per incrementare la coltura..
probabilmente ogni tanto va rifatto tutto nuovo...perchè forse crolla la coltura con conseguente inquinamento della avsca..
e qui è un problema...molto grosso
resta il dubbio estivo..col caldo si rischia di fare un macello...
e resta il dubbio se sia una cosa veramente utile oppure no....
Latiaxis
04-11-2005, 15:18
C'è anche il problema dell'alimentazione della coltura. Molti siti suggeriscono l'uso di fertilizzanti agricoli, però sembra ci sia un problema. Molti (forse tutti) sono troppo ricchi di fosforo e l'introduzione diretta in vasca di dosi provenienti dalla coltura rischiano in poco tempo di alzare troppo i fosfati. Si potrebbero usare dei preparati appositi tipo phytofood ma non so che differenza abbiano rispetto ai preparati agricoli e se effettivamente risolvono il problema.
Ciao
Alessandro
su AP se entri in articoli marino , guide ,Gestione di un acquario di 1150 litri fanno vedere la gestione di una vasca con reattore di fito
Ciao Simone ;-)
Tempo fa (molto) mi ero fatto il mio piccolo impianto casalingo per la produzione di fito-rotiferi-artemia.
Sinceramente il fito non lo metterei mai in vasca.
Il perchè è presto detto...... per alimentarlo usavo del fertilizzante, quindi o lo somministri una volta che le alghe lo hanno assorbito del tutto o ti và in vasca.
I rotiferi con il fito crescono veramente bene , come anche l'artemia.
Pesci e coralli sembravano gradire, però ho sperimentato il tutto per poco tempo quindi non ti sò dare un parere sui risultati a medio lungo termine.
Ti posto il link di un una serie di articoli interessanti.
http://www.aiam.info/05/articoli_ml_plancton1.htm
bene....ora si ragiona...
quindi secondo alcuni non usare MAI il Phyto ???
beh....è differente..la cosa....
pensate che costa circa 1000 euro
sul fatto della pappa per Phyto che roba c'è nei boccettini Gro-tech ??
vabbè....scrivo ioAgguerritissimo come sempre, grande! (OT: per i batteri... sono un sola con la S maiuscola, e anche la O :#12 )
Da sempre l'argomento mi ha incuriosito, e ho letto un po' in giro. Provo a riassumere, al mio solito solo teoria.
Una pagina molto curata è su TropicalFish (http://www.tropicalfish.it/livefood/html/fitoplancton.htm), in italiano.
Melevs (http://www.melevsreef.com/), un bravo smanettone americano, ha una pagina (http://www.melevsreef.com/phytoplankton.html) molto pratica su come allevare fito.
il reattore è semplice basta un bussolo con una pompa di ricircolo....piccola
forse anche un aereatore.... oppure no...non lo sò...Areatore, assolutamente, le pompe centrifughe.... centrifugano il fito facendolo morire.
luce calda...intorno a 4000KNon sembra essere di importanza vitale, bianca, forse non meno di 4000K e non più di 6500K. E' più importante l'alimentazione, concime, che la luce, se gli dai la luce ma non cibo... non crescono con la sola CO2.
acqua salata...a temperatura di 25 °CEsatto, questa è la temperatura ideale, ma si può fare traquillamente dai 18 ai 30, cambia solo il tempo di sviluppo.
il sistema gro-tech preleva acqua marina dalla sump e la immette nel bussolo
che per troppo pieno ritorna in vasca...in pratica arricchisce la vasca di phytoplancton
ogni quanto tempo non l'ho capito...
il dubbio è...ma l'acqua marina della vasca non rischia di inquinare la coltura...Il tempo di dosaggio lo decidi tu per regolare la quantità da somministrare....
Però il discorso di usare l'acqua della vasca lo trovo veramente bizzarro, basta un qualunque zoo che ti entra nel reattore che si pappa tutto!
probabilmente ogni tanto va rifatto tutto nuovo...perchè forse crolla la coltura con conseguente inquinamento della avsca..
Infatti Grotech suggerisce di conservare sempre una parte di fito "sicuro" in frigorifero, proprio per ripristinare la coltura...
Sull'inquinamento per il crash... non saprei, se crasha nel senso che un microorganismo intruso se ne è nutrito... bhè significa che darai zooplancton invece che fito :-D :-D
Se invece muore... la vedo grigia...
resta il dubbio estivo..col caldo si rischia di fare un macello...
non saprei, non è detto.
e resta il dubbio se sia una cosa veramente utile oppure no....Perché dubiti? Cibo fresco!!! Se hai coralli particolari, tipo gorgonie, nephtheidae, il fito può fare la differenza. Il fito aiuta anche lo zooplancton, gradito di certo dai pesci e da tutti gli altri invertebrati in generale. Se puoi vuoi provare ad allevare rotiferi... di fito te ne serve una bella quantità.
Concludendo credo che un sistema "automatico" tipo il Grotech, sia giustificato solo per impianti enormi, o per usi particolari... per l'acquario di tutti i giorni, per quanto costa, mi sembra una spesa assurda.
Il metodo delle bottiglie (guardate le pagine che ho citato all'inizio) è economico e funzionale allo stesso tempo, e non richiede questa grande manutenzione...
:-) ecco come avevo intenzione di costruirmi l,impianto: 1 recipiente da 15 litri ( forma del tipo reattore di calcio ) per la coltura di phito con neon affiancato esterno (non interno a stagno per questioni di praticità e pulizia periodica ) da 5000k ,con uscita dal reattore bidirezionale,una nel refugium e una in un secondo recipiente uguale al precedente ma adibito alla coltura di rotiferi #18 #18 che verrebbero in questo modo alimentati dal phito ,con uscita vicino alla pompa di mandata in vasca.. l alimentazione d acqua del primo reattore è garantita da una vaschetta da 20/25 litri di acqua osmotica riempita periodicamente quanto basta con riscaldatore tarato a 25° e non dalla vasca principale perchè sarebbe sconsigliatissimo poiche in essa è presente fauna predatrice di phito -11 -11 e spazzerebbe via la nostra coltura..conclusioni ...per l avvio dlla coltura di phito nn cè problema visto i prodotti in commercio ed anche per quanto riguarda i rotiferi ...il problema che mi sto ponendo è il tipo di alimentazione da dare al phito ...quello lho sto cercando di capire passando le ore a documentarmi in rete ..speriamo di nn aver fatto male i miei calcoli poichè ho già allestito vaschetta e sto assemblando i 2 ..chiamiamoli così "reattori"..chi avesse dritte da darmi i consigli sono beeen accetti...(speriamo che nn mi dite che sto combinando una cagata )....grasie..
:-) dimenticavo...nel primo reattore (phito ) è allestito un tubo rigido con diametro da 3mm interno, che arriva a 2 cm dal fondo ,dove faccio arrivare aria dall aeratore...
L'acqua per il fito deve essere salata #36# #36#
Se fai una catena fito-rotiferi-vasca devi tenere la stessa salinità di quest'ultima.
i rotiferi risentono molto del cambiamento di salinità, una variazione di peso specifico di 0.007 li paralizza impedendo loro di nuotare.
Altro problema.... se la coltura di fito non assorbe tutto il nutrimento ( fertilizzante) questo poi ti finisce in vasca #07 #07
Ennesimo problema..... se vuoi allevare rotiferi e alimentare il refugium 15l di fito sono pochi.
devi innanzitutto decidere come li vuoi allevare; allevamento intensivo o continuativo.
L'allevamento continuativo a mio parere richiede una certa pratica, il crash è sempre dietro l'angolo.
Io preferisco intensivo.
Il tutto comunque non collegato alla vasca principale, l'acqua dove sono stati allevati i rotiferi non la metterei mai in vasca.
si..hai ragione..l acqua osmotica ma salata..(dimenticavo il particolare ) per quanto riguarda il tipo di allevamento è quello intensivo..poi se dici che 15 litri sono pochi piuttosto tutti e due li adibisco a phito.. con uscita in refugium ma rimane il problema dell alimentazione che potrebbe inquinare...io mi chiedo !! e quando noi comuni acquariofili sfegattati alimentiamo con phito sia che esso sia artigianale o che sia commerciale nn cè il rischio anche li di inquinare lo stesso ??
benny ha tirato fuori un topic che mi farà uscire fuori di testa #17 #17 (scherzo ) :-D sei un grande..
Penso che se si rinunciasse alla somministrazione continua non ci sarebbe il problema di mandare il "concime" in vasca.
Mi spiego: lasciando crescere, maturare, una bottiglia quando dopo 2-3 settimane è bella scura ci si ferma col concime e i nutrienti calano fino a scomparire, credo, poi conservando la bottiglia concentrata in frigo ne dosi un po' alla volta in vasca. Vi torna il discorso?
potrebbe essere un idea!!ma se fosse meglio così allora addio al mio progetto..
è uscito qualcosa di carini sull'ultimo numero di il mio acquario...non parlano di reattore, ma di colture casalighe.
Aggiungo qualcosa....
il Phyto serve per tanti animali....gorgonie, filtratori..etc...non per sps
il rpoblema sta nella somministrazione di nutrienti al phyto....sono concimi che se finiscono in vasca ( sono N,P e K ) fanno un macello.....indi
il metodo collegato alla vasca della Gro-tech è una cacata
ottimo l'allevamento separato...con cui allevare zooplancton in un altro allevamento separato...
questo è buono....molto
rimane sbattimento e posto...
zoo?come si alleva e dove si trova(anche il fito)?
Direi che un paio di taniche da 2,5 litri potrebbero essere già un buon inizio, anche perchè se da una parte è vero che le quantità difficilmente saranno elevate, c'è comunque un grandissimo pro che sarebbe quello di immettere quotidianamente cibo fresco ma soprattutto vivo in vasca... quindi senza inquinare ed offrendo un alimento di altissima qualità...
Ho letto bene tutta la parte riguardante l'allevamento sul sito AIAM, è veramente interessante.
Il problema sui fertilizzanti per alimentare la coltura credo sia aggirabile alla grande, quando ho avuto acquari dolci con piante (i cosiddetti "olandesi"...) mi realizzavo da solo i vari elementi per fertilizzare, esattamente come si fà col calcio cloruro, l'idrossido di magnesio, il calcio gluconato, eccetera in campo marino...
La tabella da seguire per il fertilizzante è questa
http://www.aiam.info/pic/mlof_art/fertilizzante_tab.jpg
Si potrebbe evitare di somministrare Fosfato e nitrato oppure aggiungerli a parte e considerarli come elementi in traccia "limitanti" della crescita, quindi aggiungerli separatamente fino ad un certo punto di crescita della coltura, poi sospendere la fertilizzazione e se anche questi vegetali hanno una crescita fotosintetica paragonabile a tutte le altre piante (direi di sì, pappano le stesse cose... ;-) ) dopo 3-4 giorni abbiamo azzerato la possibilità di immetere nutrienti in vasca...
La cosa andrebbe provata per poter dire in quanto tempo le nannocloropsis riescono a terminare le scorte di nutrineti, ma come tutti gli organismi vegetali queste reagirebbero arrestando la crescita e quindi la coltura non avrebbe viraggi di colore...
Considerazioni a parte, credo di poter avere ottime possibilità di riuscire a stillare un elenco di elementi da poter acquistare in farmacia per realizzare ad hoc un preparato fertilizzante... magari con la possibilità di aggiustare anche le dosi o preparando una soluzione unica oppure creando una piccola serie di elementi da somministrare...
Se può essere utile, vedo di lavorarci un pò su, ho ancora qualche amicizia che nel campo potrebbe anche aiutarmi a fare una cosa veramente mooolto precisa... ;-)
il fito si deve aggiungere in vasca direttamente?quanto?
se voglio dello zoo dove vado?
il fito si deve aggiungere in vasca direttamente?quanto?
se voglio dello zoo dove vado?
se ne parlava..prima
in vasca se alevi animali filtratori..il fito vivo è una manna...
quanto ??
boh..??
per zoplancton si parla di rotiferi, copepoci e artemia...si allevano...
Benny, ti sei letto il mio mess nella pag. precedente?
cerrrrrrto...
gagliardo
quando ci si vede ........ almeno si parla???
Venerdì sono alla cena a Roma... ma avevo in mente già da un pò di organizzare una cena anche tra noi toscani... che ne dici? ;-)
Ho già sottoposto la cosa del fertilizzante a chi ci può aiutare... :-))
Penso che forse si possa evitare di sbattersi col fertilizzante fai da te....
Basta trovare quello col giusto rapporto NPK (mi pare 1:2:1) e via. Poi una volta finita la concimazione e "saturata" la densità di popolazione si prova a misurare i valori, dovrebbero abbassarsi totalmente.
Poi il timore di immettere nutrienti in vasca col phito in se, non con l'acqua di coltura, è infondato: è come mettere una foglia di alga secca, ma il phito è vivo e microscopico.
Latiaxis
07-11-2005, 11:31
Però in tutto questo non mi è chiara una cosa :-)
L'idea di immettere fito o zoo in vasca in "continua" attraverso una dosometrica, per esempio, a cosa serve se poi in massimo dieci minuti tutto finisce triturato dalle pompe di movimento o in sump e poi schiumato dai superskimmer richiesti dal berlinese?
Tanto sbattimento per vedere il nostro sudatissimo plancton finire nello schiumatoio?
Se si spegne lo schiumatoio comunque le pompe di movimento tritano tutto e addio vivo, alla fine si tratterebbe di morto che in poco tempo andrebbe ad aumentare il carico organico.
O sbaglio?
http://www.tropicalfish.it/livefood/rotiferi.htm
Ciao
Poi il timore di immettere nutrienti in vasca col phito in se, non con l'acqua di coltura, è infondato: è come mettere una foglia di alga secca, ma il phito è vivo e microscopico.
Quoto,anzi, aggiungo... essendo nannochloropsis un alga, immettendone in vasca in parte le sottoponiamo alla predazione da parte dello zooplancton, dei filtratori ed altri organismi che ne traggono beneficio... dall'altro lato, il fito vivo non consumato continua a girovagare per la vasca... e cosa fà? :-))
continua a nutrirsi di tutto ciò che trova...
Oligoelementi, elementi in traccia... Co2... nitrati... fosfati... ;-)
Inoltre, viste le tabelle che riportano i dati di moltipicazione delle cellule nel tempo, mi sembra di capire che il metabolismo e la riproduzione sia estremamente veloce.
Apportare solamente phyto credo giovi relativamente alla vasca... anche se senz'altro è già un "qualcosa in più" che sicuramente aiuta e stimola anche lo stesso zooplancton della vasca a crescere e riprodursi...
Un discorso più completo ed effettivamente utile al nostro scopo (nutrire pesci e coralli) diventa aggiungere un altra boccia e allevare zooplancton, come rotiferi o copepodi.
Ho visto nell'articolo sulla vasca di Gleam l'impianto AquaMedic per il fito/zooplancton, mi sembra semplice ed immediato come uso, senza porcate peristaltiche e complicazioni varie... 2 tubi, 1 neon, 1 areatore... e via... solo che non ho trovato nulla on-line.
In compenso, posto questo link dove vendono un sacco di robetta interessante, molto USA Style... avete presente le varie colture starter, alghe varie da refugium, kit di detrivori, che tanto vanno nei siti di vendita on-line americani? Ecco, questo è francese... e quando parte la vasca ordino... ;-)
http://www.marine-life.biz/catalog/index.php?language=en
cosa ordini ??
comunque l'impinato aquamedic mi intrippa...costa anche poco
Benny, di impianti AquaMedic ne trovi diversi in giro usati, a mio avviso valgono molto poco, il costa poco e' relativo, si tratta di due tubi con quattro coni ed un supporto a parete....
Ciao
dici.....???
beh....forse hai ragione...è da decidere anocra se il fyto serva oppure no...
dici.....???
beh....forse hai ragione...è da decidere anocra se il fyto serva oppure no...
Infatti...se serve solo per animali filtratori....
Oppure mi sbaglio?
Il phitoplancton è il primo anello della catena alimentare nelle barriere.
Direi che solo questa affermazione spiega molte cose sulla sua utilità.
Quindi e' il cibo del placton con il quale ciberemmo gli invertebrati, giusto?
Oppure dopo dovremmo ancora dare cibo e amminioacidi agli invertebrati?
Per i pesci non serve?
Grazie
Ecco uno strumento molto utile per realizzare correttamente un fertilizzante bilanciato per le nostre esigenze... ;-)
http://www.csd.net/~cgadd/aqua/art_plant_dosage_calc.htm
*Tuesen!*
14-11-2005, 01:04
Il phitoplancton è il primo anello della catena alimentare nelle barriere.
Direi che solo questa affermazione spiega molte cose sulla sua utilità.
Concordo, ma se ne può fare benissimo a meno......c'è già sufficiente fito nelle vasche perchè aumentarlo? Del resto le zooxantelle sono alghe unicellulari catturate dai coralli zooxantellati......non credo che manchi fitoplancton in vasca, casomani manca zooplancton a causa della presenza di predatori mobili........risolvibile con refugium (pallosissimo) o con surrogati (papponi e affini).......quindi perchè complicarsi la vita? IMHO.
*Tuesen!*
14-11-2005, 01:05
Per provare quello che ho scritto sopra.....avete problemi con i filtratori? Avete mancanza di spugne nelle zone d'ombra? ;-)
Tuesen, ho detto un paio di vole che invece del solo phyto bisogna pensare semmai ad un sistema completo, quindi con coltura di zooplacton... ;-)
Mi spieghi anche questa tua avversità sul refugium? :-))
Perchè pallosissimo? #24
*Tuesen!*
14-11-2005, 01:11
Perchè avrai un'altra vasca da seguire, oltre naturalmente ad avere un oggetto in più. Ogni cosa aggiunta aumenta il rischio di crash....più semplice è il sistema e minori rischi si hanno........IMHO.
Per me una vasca tipo deve essere classico berlinese ben illuminato e con reattore di calcio, no KW, refrigeratore e gruppo antiblackout.......la vasca gira benissimo anche così e le cose da tener sotto controllo sono minime.
Concordo molto sulla vasca tipo... infatti mi voglio dotare da subito di ciò che hai scritto... Sul refugium non c'è da stargli molto dietro, anzi... anche perchè non è a parte ma integrato con la vasca, niente caulerpe, e qui mi viene spontanea la domanda...
Quali rischi crash?
#24
Scusate, tornando alla questione della "procreazione" di placton in casa cosa ne dite di questo reattore Grotech PhytoBreeder 200 (o 250)?
Qualcuno sa dettagliatamente come funziona per poterlo imitare?
Grazie
Vorrei aggiungere alcune precisazioni :visto che ho una coppia di pagliacci che si è messa a fare le uova ho deciso di intraprendere l'allevamento dei rotiferi: questo mi ha portato a conoscere Stefano Cesati il quale mi ha spiegato come era possibile realizzare un allevamento.
Per nutrire i rotiferi si necessita di phitoplancton e la cosa piu economica per averlo è farselo da se anche se the reefer lo vende vivo!
Tramite Stefano ho scoperto l'esistenza di un sito specifico in acqua cultura https://3kserver7.com/~frank/secure/agora.cgi americano che pero ha anche una piccola sede in svizzera.
In svizzera ho parlato direttamente con il titolare il quale è un grande esperto nell'allevamento di artemia phito e rotiferi, lui la fa molto facile dice che per farsi in casa il phito è una vera banalità
basta comprare il dischetto che contiene un inoculo di micro alghe preaparare dell'acqua d'osmosi sterilizzata con il microonde un areatore e un liquido mangime che vendono sempre loro che si chiama micro algae grow(che è una sorta di mangime specifico per phito)e il gioco e fatto!
ma non ho mai sentito di allevarlo con acqua salata! quello che si trova in commercio vivo è sempre in osmosi!
Mi correggo probabilmente ho detto una fesseria il phito si fa in acqua salata
solo che nella spiegazione il titolare dell'azienda ha omesso di dirmi del sale? mah?
Nel Phito della Gortech c'è scritto esplicitamente Nannochloropsis salina... ;-)
Penso che a breve invierò a Marco un articoletto su come realizzare un reattore di phytoplancton e zooplancton veramente incredibile nella sua semplicità... :-))
Devo solo trovare una cosetta, ed in 5 minuti è pronto... ;-)
ciao potete mettere uno schemino qui sopra dell'allevamento più semplice che includa sia fito che zoo?grazie
rveronico
29-12-2005, 17:56
Penso che a breve invierò a Marco un articoletto su come realizzare un reattore di phytoplancton e zooplancton veramente incredibile nella sua semplicità... :-))
bottiglie di plastica + areatore?
Penso che a breve invierò a Marco un articoletto su come realizzare un reattore di phytoplancton e zooplancton veramente incredibile nella sua semplicità... :-))
bottiglie di plastica + areatore?
No, quello è il sistema in assoluto più semplice...
Comunque il mio progetto viene una cosina dall'aspetto molto più ordinato e professionale... e per realizzarlo basta poco più di fare un buco in un tubo di plexiglass... ;-)
allora non tenerci sulle spine!
rveronico
29-12-2005, 19:54
edddddai :-))
ci fai la suspence??? :-D :-D
ciao
Rob.
Si, non anticipo nulla... :-)) :-)) :-)) :-)) :-))
allora ci odi :-D :-D :-D
Dai, con 2/3 foto e quattro righe faccio l'articolo, a scrivere tutto mi ci vuole 3 volte di più... ;-)
E poi ammetto che mi dà un certo gusto tenervi sulle spine.... :-D
-04 -04 -04 mi ricorderò di te quando avrò raggiunto il cinquantesimo livello di Supersayan :-D :-D :-D
Beh, quello di Fra2 è un progetto che forse supera pure il reattore Grotech... #36#
tanto di cappello per la realizzazione, ma qui siamo veramente in campo professionale...
Il costo stesso di un reattore come questo e di tutti i componenti lo rendono di certo "esclusivo"...
Il reattore che stò preparando io come manualità richiede poco o nulla, e con 30€ di spesa...
Certo, a questo gli lustra le scarpe... ma bisogna anche considerare che non tutti hanno esigenze di allevamenti iper-professionali... c'è un sacco di gente che con le bottiglie di plastica e qualche areatore fà più litri di quel magnifico reattore...
Il mio è un progetto intermedio, meno incasinato delle bottiglie ma non certo regolato con phmetri e altre finezze...
Riassumendo, per l'idea che mi sono fatto, il problema non è tanto creare il reattore per il phyto (bottiglia/tubo plexiglass+areatore+luce+inoculo), ma il fertilizzante.
Questo nel caso decidessimo di dosare il phyto direttamente in vasca, con ovvii problemi di fosfati etc. (ma siamo poi sicuri che sul mercato non esista un fertilizzante con pochi fosfati in traccia? sul sito della Marine-Life c'è ne è uno, bisognerebbe capire se ne vale la pena o si riesce a trovare qualcosa di analogo senza andare a spendere un botto).
Se poi decidessimo di usarlo per una coltura di zooplancton il problema di inserire nutrienti indesiderati in vasca non si porrebbe neanche, basterebbe stare attenti a dare le giuste quantità di fito necessarie a sfamare lo zoo senza lasciarne in eccesso.
In realtà quello che pensavo è che, dato che non ho nessuna voglia di imbastire un refugium, ora che la vasca mi sembra sufficientemente stabile (e quante ne ho penate.. -28d# ), una possibile soluzione sarebbe imbastire un semplice reattore di fito con un buon fertilizzante e dei buoni inoculi e dosarlo a poco a poco in vasca.
Il tutto stando attenti a dosare le giuste quantità di fertilizzante, in modo da non ingrassare troppo l'acqua. Questo gioverebbe senz'altro ai filtratori, ma anche (e soprattutto) al cibo vivo che abbiamo già in vasca, e di conseguenza ai duri...
Quindi non la vedrei come coltura "intensiva", ma "continuativa", provando a monitorare il crescere e il decrescere delle popolazioni di zooplancton (e sempre e comunque i fosfati..) al variare delle quantità di fito immesso in vasca. Sicuramente il refugium sarebbe più professionale per creare grandi quantità di zooplancton, ma perchè non provare direttamente in vasca?
Cosa ne pensate? Avete avuto altre idee nel frattempo?
Ciao, Ste
ALGRANATI
22-03-2007, 09:12
Stezzo, l'importante è dare il tempo al phito di consumare tutti i nutrienti che gli dai con il fertilizzante.
altrimenti immetti 1 botto di Po4 in vasca.
Basta fare 3-4 colture ed usarle a rotazione facendo maturare 10-15 gg ;-)
Stezzo, l'importante è dare il tempo al phito di consumare tutti i nutrienti che gli dai con il fertilizzante.
altrimenti immetti 1 botto di Po4 in vasca.
Basta fare 3-4 colture ed usarle a rotazione facendo maturare 10-15 gg ;-)
Per controllare se il fito ha consumato tutti i nutrienti devo semplicemente controllare i fosfati una volta che la coltura è bella verde, giusto?
Per quanto riguarda le colture coltivate in parallelo...
Scusa la domanda da token, ma poniamo che sia partito con 3 e ne siano arrivate a "destinazione" belle verdi 2. A questo punto è inutile continuare a somministrare fertilizzante, le immetto in vasca poco alla volta, giusto? Quanto possono durare prima di mantenerne solo una parte per ricominciare una nuova coltura? In che condizioni si mantengono meglio (temp ambiente, frigor...)
Grazie, ciao
ALGRANATI
22-03-2007, 16:12
Stezzo, i fosfati nelle colture non riesci a misurarli.....troppo opachi.
quindi devi fidarti dell'intuito....quando non scuriscono piu x diversi gg vuol dire che hanno finito i nutrienti.
1 volta messo il fertilizzante la prima volta..non lo metterai piu fino a completa maturazione della coltura.
io farei partire 1 coltura a settimana x arrivare dopo 3 settimane con la primabella maturala seconda quasi matura ela terza appena partita ;-)
Stezzo..quando non scuriscono piu x diversi gg vuol dire che hanno finito i nutrienti.
Capito, in pratica quando arrivo a una "stabilità di colore" so che i nutrienti dovrebbero essere stati pappati. Ma in queste condizioni quanto può durare il fito? (nel senso, sopravvive di sola luce?). Non c'è il rischio che cominci a morire inquinando l'acqua? (ma forse qell'inquinamento fornisce nutrimento a quello che sopravvive, e in questo modo si instaurerebbe una sorta di equilibrio dinamico...?). Correggimi se dico castronerie
ALGRANATI
22-03-2007, 22:39
castronerie....dopo 1 po che la coltura non ha nutrimento.....crascia
Latiaxis
23-03-2007, 12:07
Il crash avviene, ma non di colpo. Durante la fase di deterioramento della coltura molto probabilmente le alghe morte "rilasciano" i nutrienti che avevano assorbito. Percui è meglio non aspettare troppo, una volta raggiunta la maturazione, a somministrare il fito agli animali.
SupeRGippO
25-03-2007, 21:57
vabbe' ma il progettino di RAMA... io lo aspetto dal 2005 :-D
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