Marco Conti
07-05-2009, 16:38
Ultimamente stavo rileggendo una vecchia intervista a Justin Law letto tempo dietro.
Rileggendolo mi sono tornate in mente alcune considerazioni che mi hanno lasciato alquanto perplesso. Quando si ammirano certe creazioni di Justin e compagni, non si può far a meno di rimanere a bocca aperta per la loro bellezza e originalità. Altrettanto si può dire poi, per la sua dichiarazione nei modi di condurre le vasche.
Tutte tecniche utilizzate che contrastano in maniera netta il modo classico che noi abbiamo di condurre dei plantacquari con pesci, e tipicamente proposti in questo portale.
Nell'intervista, Justin dichiara addirittura di non conscere nemmeno la temperatura del proprio acquario (personalmente non ci credo!), di non eseguire nessuna misurazione dei parametri dell'acqua (a questo potrei crederci), di non utilizzare fertilizzanti di macroelementi, effettuare cambi d'acqua esorbitanti.
Dall'intervista Justin dice di utilizzare esclusivamente ADA soil amazonia per i suoi allestimenti, e di rinnovare annualmente il substrato.
Utilizza un fotoperiodo frazionato: 4h di luce -> pausa 1h -> 5h di luce -> pausa 2h -> 2h di luce . Questo per scongiurare, a detta sua, le alghe.
Effettua 2 cambi d'acqua del 50% l'uno due volte a settimana, e se eventualmente compaiono delle alghe, effettua cambi giornalieri di quella portata, senza agire altrove.
Non penso che sia solo un modo del tutto personale di condurre le vasche, ma sembrerebbe, a detta sua, un modus operandi standard di acquariofili molto esperti, dice. La vita media di quelle vasche è di 1 anno se va bene, altrimenti anche meno.
Stessa linea l'intervista a Jamie Lin, vincitore dell'ultimo CTA (concorso cinese).
Di altro spessore invece mi era sembrtata un'intervista a Luciano Pozzoni, in cui Luciano dichiarava di riuscire a dosare in maniera mirata i fosfati ed altri elementi, per una buona riuscita della crescita delle piante. Sulla stessa linea anche altre interviste rilasciate da altri acquariofili internazionali.
Occorre che mi soffermi qualche istante a riflettere su alcuni concetti e teorie dell'acquariofilia, e soprattutto sul suo senso, visto che sta veramente diventando una moda sfrenata l'aquascaping da concorso.
Rileggendolo mi sono tornate in mente alcune considerazioni che mi hanno lasciato alquanto perplesso. Quando si ammirano certe creazioni di Justin e compagni, non si può far a meno di rimanere a bocca aperta per la loro bellezza e originalità. Altrettanto si può dire poi, per la sua dichiarazione nei modi di condurre le vasche.
Tutte tecniche utilizzate che contrastano in maniera netta il modo classico che noi abbiamo di condurre dei plantacquari con pesci, e tipicamente proposti in questo portale.
Nell'intervista, Justin dichiara addirittura di non conscere nemmeno la temperatura del proprio acquario (personalmente non ci credo!), di non eseguire nessuna misurazione dei parametri dell'acqua (a questo potrei crederci), di non utilizzare fertilizzanti di macroelementi, effettuare cambi d'acqua esorbitanti.
Dall'intervista Justin dice di utilizzare esclusivamente ADA soil amazonia per i suoi allestimenti, e di rinnovare annualmente il substrato.
Utilizza un fotoperiodo frazionato: 4h di luce -> pausa 1h -> 5h di luce -> pausa 2h -> 2h di luce . Questo per scongiurare, a detta sua, le alghe.
Effettua 2 cambi d'acqua del 50% l'uno due volte a settimana, e se eventualmente compaiono delle alghe, effettua cambi giornalieri di quella portata, senza agire altrove.
Non penso che sia solo un modo del tutto personale di condurre le vasche, ma sembrerebbe, a detta sua, un modus operandi standard di acquariofili molto esperti, dice. La vita media di quelle vasche è di 1 anno se va bene, altrimenti anche meno.
Stessa linea l'intervista a Jamie Lin, vincitore dell'ultimo CTA (concorso cinese).
Di altro spessore invece mi era sembrtata un'intervista a Luciano Pozzoni, in cui Luciano dichiarava di riuscire a dosare in maniera mirata i fosfati ed altri elementi, per una buona riuscita della crescita delle piante. Sulla stessa linea anche altre interviste rilasciate da altri acquariofili internazionali.
Occorre che mi soffermi qualche istante a riflettere su alcuni concetti e teorie dell'acquariofilia, e soprattutto sul suo senso, visto che sta veramente diventando una moda sfrenata l'aquascaping da concorso.