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tu154
16-04-2009, 21:34
Ciao,
Sapete mica come si chiama quella pianta di forma sferica, tipo muschio che si può anche aprire e legare?

Giudima
16-04-2009, 21:37
Forse parli della cladophora. ;-)

livia
16-04-2009, 21:38
Cladophora.. :-)

neor
16-04-2009, 21:38
se intendi la cladophora non è ne una pianta ne un muschio, ma un'alga ;-)

alierte
16-04-2009, 22:44
Cladophora.. :-)

tu154
16-04-2009, 23:05
Ciao,

Cladophora.. :-)

Ho controllato, si tratta della Cladophora aegagrophila, grazie delle dritte, che utilità ha in vasca?

livia
16-04-2009, 23:54
In che senso che utilità ha? Se intendi dove puoi metterla dipende, se vuoi lasciarla a sfera o se vuoi srotolarla... :-)

Pe'llissier 23
17-04-2009, 08:24
si puo anche srotolare?

splintermartin
17-04-2009, 10:02
piu info.... :-)) sono interessato anch ioa questa alga....esperienze??
thanks

Entropy
17-04-2009, 11:21
Per completezza d’informazione, semplicità di metodo e mancanza di tempo, riporto, riunite e riadattate, alcune mie considerazione fatte nel forum di AP sul genere Cladophora, e sull’Aegagrophila in particolare.

"Cladophora" è un genere di alghe verdi filamentose appartenenti alla famiglia delle Ulvophyceae diffuse sia in acqua dolce che in acqua marina. La caratteristica comune è di avere una crescita uniseriata, cioè grosse cellule sovrapposte e divise da setti, che ogni tanto si ramificano. La differenza tra le specie marine e quelle dolci è che le prime presentano alternanza di generazioni (gametofito e sporofito), le seconde no (sono più evolute e hanno perso tale alternanza).
In sostanza di "Cladophore" ne esistono di infestanti (marine e d'acque dolci) e non, la più famosa delle quali (perchè commercializzata) è la C. aegagrophila.
Per la precisione, nel 2002 si è rivista la classificazione e, alla luce delle analisi del DNA e del fatto che le pareti possiedono chitina, la Cladophora aegagrophila è diventata addirittura un altro genere: Aegagrophila linnaei.
Gestibilità a parte, l'unica "Cladophora" commercializzata è l'Aegagrophila. Le altre (parlo di quelle d'acqua dolce) non solo non vengon vendute (almeno che io sappia) ma è anche difficile distinguerle tassonomicamente. E non sono esteticamente così a "cuscinetto morbido e vellutato" come la “Marimo”. Comunque, in Italia, si trovano un po’ dappertutto (a seconda della specie): acque correnti e ferme, pulite ed inquinate. Se si ha voglia di sperimentare basta cercarle e raccoglierle: si riconoscono dalle altre alghe verdi filamentose per essere più rigide e leggermente ruvide al tatto.
Scendendo nello specifico, Aegagrophila linnaei (o Cladophora aegagrophila) è originaria dell’Europa centrale ed orientale e dell’Asia orientale. Si trova in laghi e specchi d’acqua a bassa corrente, dove il lento moto ondoso le muove in continuazione, dandogli il caratteristico aspetto “a palla” e facendole sviluppare e crescere in maniera radiale e concentrica intorno ad un centro (che con il tempo diviene cavo, per mancanza di luce all’interno). E’ di poche pretese, anche se preferisce acque sub-alcaline, molto pulite e ricche di sostanze nutritive.
Volendo, la palla si può anche aprire e legarla a tronchi e rocce o distenderla tipo “pratino” (che però non è semplice da mantenere tale).
Per le mie esperienze, la crescita è molto lenta (ho avuto un esemplare in una vasca per circa 5 anni (ora l'ho diviso in 4 più piccoli) ed è cresciuto di circa 3-4 cm di diametro.
Il ritmo dipende anche dalle condizioni presenti in vasca.
Comunque questa specie non ama molta luce, reagendo spesso a questa con un'invasione di alghe verdi filamentose sopra la sua superficie. E, a volte, sono proprio quest'ultime a dare "l'illusione" di una crescita veloce.....!
Per evitare che ci crescano sopra le suddette alghe, meglio posizionare "le pallette" sotto poca luce e non farci depositare sopra troppo particolato. Io uso, ogni tanto, dirigerci il tubo dell'acqua che immetto in vasca per i cambi (però non la strapazzo troppo, perché mi si riempiono di batteri e microorganismi molto utili.....). Ed ogni tanto gli cambio posizione, facendo prendere luce alla parte che poggia sul substrato.
Se poi però le pallette diventano molto "sporche", (in natura le pallette rotolano continuamente nella colonna d'acqua ed è più difficile che si sporchino, ndr) le si può mettere sotto l'acqua corrente per un pò e dargli poi una delicata "strizzata" (o, meno traumatico, strizzarle nell'acqua vecchia dei cambi, nello stesso modo in cui si puliscono le spugne dei filtri......). E se ci sono alghe verdi sopra, si pizzica la palletta appena in superficie e, con un pò di abilità, si riesce a togliere solo le alghe senza intaccare i ciuffi di Cladophora.
Riguardo al suo grado di commestibilità, le neritine e l'Ancystrus non me l'hanno mai toccata......
Un’ultima considerazione: 5-6 anni fa l’esperienza con tale specie era molto scarsa, ma oggi si comincia ad avere scambi di esperienze. Ed un particolare fenomeno a cui si è assistito è quello per il quale avvicinando l’Aegarophila al muschio, specialmente in una vasca con discreta luce e fertilizzazione, capita di assistere all’invasione dell’alga “sopra” il muschio. In pratica la palla si scioglie ed invade il muschio. E non è proprio un’esperienza piacevole. A me non è mai capitato di vederla “sciogliere”, ma ho assistito ad una proliferazione in vasca di piccolissime porzioni dell’alga, su arredamento e piante a crescita lenta.

tu154
17-04-2009, 19:06
Ciao,

si puo anche srotolare?

Certo, la tagli con un cutter a strisce e la leghi dove vuoi, la mia domanda è se ha una utilità particolare oltre che estetica.