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Visualizza la versione completa : Curativi in acquario sotto sequestro! Appello dalle aziende.


Marco AP
23-03-2009, 13:35
Faccio una premessa in modo da spiegare brevemente la situazione.
I curativi per l'acquario prodotti da diverse aziende del settore risultano oggi illegali a causa di recenti normative in materia che obbligano le aziende produttrici a richiedere dei permessi particolari estremamente costosi sia da un punto di vista dei permessi che da un punto di vista burocratico.
A tal riguardo mi scrive oggi Il Sig. Ferruccio Zanon, titolare dell'azienda Prodac. Copio e incollo quanto ha scritto ad AcquaPortal:

Cari amici come già saprete il nostro settore è entrato in una fase drammatica. Il NAS sta sequestrando, sembra tutti, i prodotti curativi per pesci d'acquario.
E quando abbiamo bisogno di salvare i nostri pesci che facciamo? Li lasceremo morire? Non abbiamo scelta. La burocrazia ci impone dei costi enormi che non è nemmeno pensabile di poter sostenere, solo per la ricerca e la tassa per poterli vendere è incredibilmente enorme.
Solo la volontà del Ministero potrebbe salvare l'acquariologia. Non so chi potrà avere pesci che non si ammalino mai!
Cosa si potrebbe fare? Chi ha qualche idea la esponga, magari all'associazione AIPA.

Con tristezza vi saluto.

Ferruccio Zanon

Aggiunge poi in un'altra e-mail quanto segue:

... personalmente ritengo giusto che il pubblico sia informato... Se non erro siamo circa 15 aziende coinvolte con circa 60 prodotti finiti sotto sequestro. Di certo è che se il ministero non ci aiuta credo che ben pochi azzardino di mettere in commercio prodotti a rischio denuncie. Il rischio per l'acquariofilo è quello di non trovare più nei negozi prodotti per curare anche il semplice ichthyo.

Specifico che l'AIPA è l'associazione delle aziende di settore. Qui http://www.aipaonline.it trovate tutte le info.

Io avvertirò l'AIPA di questo topic in modo che possano leggere i vostri interventi, che mi auguro possano essere utili a trovare una soluzione.
Mi auguro anche che qualche rappresentante dell'AIPA possa intervenire se necessario su questo topic per dare maggiori informazioni.

Prego tutti di mantenere un comportamente serio e propositivo e soprattutto di evitare inutili polemiche. Grazie.

Marco AP
23-03-2009, 13:35
Faccio una premessa in modo da spiegare brevemente la situazione.
I curativi per l'acquario prodotti da diverse aziende del settore risultano oggi illegali a causa di recenti normative in materia che obbligano le aziende produttrici a richiedere dei permessi particolari estremamente costosi sia da un punto di vista dei permessi che da un punto di vista burocratico.
A tal riguardo mi scrive oggi Il Sig. Ferruccio Zanon, titolare dell'azienda Prodac. Copio e incollo quanto ha scritto ad AcquaPortal:

Cari amici come già saprete il nostro settore è entrato in una fase drammatica. Il NAS sta sequestrando, sembra tutti, i prodotti curativi per pesci d'acquario.
E quando abbiamo bisogno di salvare i nostri pesci che facciamo? Li lasceremo morire? Non abbiamo scelta. La burocrazia ci impone dei costi enormi che non è nemmeno pensabile di poter sostenere, solo per la ricerca e la tassa per poterli vendere è incredibilmente enorme.
Solo la volontà del Ministero potrebbe salvare l'acquariologia. Non so chi potrà avere pesci che non si ammalino mai!
Cosa si potrebbe fare? Chi ha qualche idea la esponga, magari all'associazione AIPA.

Con tristezza vi saluto.

Ferruccio Zanon

Aggiunge poi in un'altra e-mail quanto segue:

... personalmente ritengo giusto che il pubblico sia informato... Se non erro siamo circa 15 aziende coinvolte con circa 60 prodotti finiti sotto sequestro. Di certo è che se il ministero non ci aiuta credo che ben pochi azzardino di mettere in commercio prodotti a rischio denuncie. Il rischio per l'acquariofilo è quello di non trovare più nei negozi prodotti per curare anche il semplice ichthyo.

Specifico che l'AIPA è l'associazione delle aziende di settore. Qui http://www.aipaonline.it trovate tutte le info.

Io avvertirò l'AIPA di questo topic in modo che possano leggere i vostri interventi, che mi auguro possano essere utili a trovare una soluzione.
Mi auguro anche che qualche rappresentante dell'AIPA possa intervenire se necessario su questo topic per dare maggiori informazioni.

Prego tutti di mantenere un comportamente serio e propositivo e soprattutto di evitare inutili polemiche. Grazie.

giangi1970
23-03-2009, 15:05
E' possibile avere notizie piu' precise su quali prodotti verranno tolti dal mercato....
Sai mettere "tutti i prodotti per curare i nostri pesci" e' decisamente generico......

Non credo,inoltre,che nel forum,parlo per il marino, avra' una reazione poi cosi negativa.....
Anche se sono iscritto da relativamente poco,in linea di massima nel forum vengono vivamente sconsigliati i medicinali per i pesci....
Ne va' di conseguenza che qualcuno,e non mi riferisco a nessuno in particolare,forse sara' contento che tali medicinali spariscano.....

giangi1970
23-03-2009, 15:05
E' possibile avere notizie piu' precise su quali prodotti verranno tolti dal mercato....
Sai mettere "tutti i prodotti per curare i nostri pesci" e' decisamente generico......

Non credo,inoltre,che nel forum,parlo per il marino, avra' una reazione poi cosi negativa.....
Anche se sono iscritto da relativamente poco,in linea di massima nel forum vengono vivamente sconsigliati i medicinali per i pesci....
Ne va' di conseguenza che qualcuno,e non mi riferisco a nessuno in particolare,forse sara' contento che tali medicinali spariscano.....

Marco AP
23-03-2009, 15:11
Nel Marino in effetti, la cosa è più marginale, ma nel dolce sarà un contraccolpo molto pesante non trovare più medicinali per i pesci. Cmq non dimentichiamoci che gran parte degli acquariofili marini non ha coralli in vasca, ma solo pesci e sicuramente questi faranno anche uso di medicinali. Ciao ;-)

Marco AP
23-03-2009, 15:11
Nel Marino in effetti, la cosa è più marginale, ma nel dolce sarà un contraccolpo molto pesante non trovare più medicinali per i pesci. Cmq non dimentichiamoci che gran parte degli acquariofili marini non ha coralli in vasca, ma solo pesci e sicuramente questi faranno anche uso di medicinali. Ciao ;-)

mauro56
23-03-2009, 15:15
Specifico che l'AIPA è l'associazione delle aziende di settore. Qui http://www.aipaonline.it trovate tutte le info.

la sezione "ELENCO NORMATIVE " dove vorrei leggere delle norme in questione e' riservata ai soli soci.
Temo che il legislatore abbia fatto una gran confusione fra farmaci per pesci ornamentali e pesci allevati a scopo alimentare ed abbia eliminato tutti i farmaci con grande superficialita' prescindendo dalla finalita' per cui essi sono usati e dalla loro composizione.

mauro56
23-03-2009, 15:15
Specifico che l'AIPA è l'associazione delle aziende di settore. Qui http://www.aipaonline.it trovate tutte le info.

la sezione "ELENCO NORMATIVE " dove vorrei leggere delle norme in questione e' riservata ai soli soci.
Temo che il legislatore abbia fatto una gran confusione fra farmaci per pesci ornamentali e pesci allevati a scopo alimentare ed abbia eliminato tutti i farmaci con grande superficialita' prescindendo dalla finalita' per cui essi sono usati e dalla loro composizione.

giangi1970
23-03-2009, 15:23
Marco AP, Giustissimo Marco.....il mio era un intervento riferito a cio' che ho osservato nel forum....dove i medicinali vengono visti malissimo.......
Non era ne un'attacco ne tantomeno un voler dire "meno male che li hanno tolti....."...ci mancherebbe.......
Anche perche' sicuramente,se come dice mauro56,,il sequestro non e' stato mirato ma fatto a "casaccio" prima o poi tocchera' anche prodotti che usiamo abitualmente.....anche nel marino.....

giangi1970
23-03-2009, 15:23
Marco AP, Giustissimo Marco.....il mio era un intervento riferito a cio' che ho osservato nel forum....dove i medicinali vengono visti malissimo.......
Non era ne un'attacco ne tantomeno un voler dire "meno male che li hanno tolti....."...ci mancherebbe.......
Anche perche' sicuramente,se come dice mauro56,,il sequestro non e' stato mirato ma fatto a "casaccio" prima o poi tocchera' anche prodotti che usiamo abitualmente.....anche nel marino.....

Marco AP
23-03-2009, 15:24
mauro56, non credo sia questo il problema ad essere sincero, cioè un accostamento tra pesci ornamentali e alimentari... ma potrei anche sbagliarmi.
Io mi ricordo con esattezza solo i costi per regolarizzare un singolo prodotto e si parlava di decine di migliaia di euro ed effettivamente non avrebbe poi più senso produrre questi medicinali.
Spero che qualcuno dell'AIPA o anche qualche azienda o negoziante che segue il forum possa chiarirci di più le idee.
Ciao ;-)

Marco AP
23-03-2009, 15:24
mauro56, non credo sia questo il problema ad essere sincero, cioè un accostamento tra pesci ornamentali e alimentari... ma potrei anche sbagliarmi.
Io mi ricordo con esattezza solo i costi per regolarizzare un singolo prodotto e si parlava di decine di migliaia di euro ed effettivamente non avrebbe poi più senso produrre questi medicinali.
Spero che qualcuno dell'AIPA o anche qualche azienda o negoziante che segue il forum possa chiarirci di più le idee.
Ciao ;-)

Marco AP
23-03-2009, 15:30
giangi1970, non ho visto nessunissimo attacco, ci mancherebbe.
Tornando alla tua domanda e cioè quali sono i prodotti che al momento sono "fuorilegge", se non sbaglio tutti, ad esclusione di una sola azienda della quale al momento mi sfugge il nome. Non è però un'azienda, come dire, di rilievo sul mercato italiano.
Ciao ;-)

Marco AP
23-03-2009, 15:30
giangi1970, non ho visto nessunissimo attacco, ci mancherebbe.
Tornando alla tua domanda e cioè quali sono i prodotti che al momento sono "fuorilegge", se non sbaglio tutti, ad esclusione di una sola azienda della quale al momento mi sfugge il nome. Non è però un'azienda, come dire, di rilievo sul mercato italiano.
Ciao ;-)

SJoplin
23-03-2009, 15:49
Marco AP, da ignorantissimo in materia di pesci e medicinali, non ho capito bene il problema:
- ipotesi 1
I medicinali vengono venduti solo dietro presentazione di ricetta del veterenario e tramite i canali autorizzati (farmacie)
- ipotesi 2
Uguale alla precedente con la sola differenza che allo stato delle cose i preparati devono essere regolarizzati (investimenti economici, per semplificare).

In entrambi i casi alla fine spenderemo di più, e questo non mi meraviglia per nulla. Se c'è la domanda di un prodotto, volente o nolente il mercato si saprà regolare.
L'idea di dover andare da un veterenario per curare un pesce non mi spaventa più di quel tanto, se non per il fatto che di specialisti in pesci non so neppure se ne esistano

Mi chiedo solo cosa possiam farci noi, se non prendere atto della situazione.
Non credo che nessuno sarà disposto a manifestare in piazza o a scioperare per questo. Non lo si fa per cose veramente importanti, figuriamoci per i pesci...
Se ho inteso bene, tra gli scopi dell'aipa c'è appunto quello di (cit.) Tutelare gli interessi della categoria nei confronti di qualsiasi Ente (Pubbliche Amministrazioni, Associazioni ecc.) o persona fisica.
Quindi, chi meglio di loro può occuparsi di ciò?

SJoplin
23-03-2009, 15:49
Marco AP, da ignorantissimo in materia di pesci e medicinali, non ho capito bene il problema:
- ipotesi 1
I medicinali vengono venduti solo dietro presentazione di ricetta del veterenario e tramite i canali autorizzati (farmacie)
- ipotesi 2
Uguale alla precedente con la sola differenza che allo stato delle cose i preparati devono essere regolarizzati (investimenti economici, per semplificare).

In entrambi i casi alla fine spenderemo di più, e questo non mi meraviglia per nulla. Se c'è la domanda di un prodotto, volente o nolente il mercato si saprà regolare.
L'idea di dover andare da un veterenario per curare un pesce non mi spaventa più di quel tanto, se non per il fatto che di specialisti in pesci non so neppure se ne esistano

Mi chiedo solo cosa possiam farci noi, se non prendere atto della situazione.
Non credo che nessuno sarà disposto a manifestare in piazza o a scioperare per questo. Non lo si fa per cose veramente importanti, figuriamoci per i pesci...
Se ho inteso bene, tra gli scopi dell'aipa c'è appunto quello di (cit.) Tutelare gli interessi della categoria nei confronti di qualsiasi Ente (Pubbliche Amministrazioni, Associazioni ecc.) o persona fisica.
Quindi, chi meglio di loro può occuparsi di ciò?

mauro56
23-03-2009, 15:54
Marco AP, mi spego meglio, non ero stato chiaro, e mi riallaccio ad un tread in cui si discuteva dello stesso argomento con Grostik (acquacultore).
I curativi per l'agraria si vendono liberamente e spesso sono molto tossici, i diserbanti (ad es il Paraquat sostanza mortale a dosi minime, nome commerciale "seccatutto" ) si vendono liberamente, non sono pertanto registrati come farmaci.
Io ripeto, non ho letto la normativa, ma credo di aver capito che il farmaco per i pesci debba essre registrato (e venduto di conseguenza da rivenditori autorizzati, forse anche solo in farmacia vetrinaria).
Ora a quanto sembra il legislatore ha allineato i pesci agli animali di grande mole e non ai vegetali. Se il fine e' la tutela della salute umana cio' potrebbe potrebbe essere corretto per i pesci allevati a scopo alimentare (ed in tal caso dovrebbero essere registrati anhe tutti i fitofarmaci che si comprano al brico, perche' li usano sulle lattughe :-) ), in cui si dovrebbe evitare l'uso di sostanza che se poi mangiamo il pesce, ci danneggino.
Non si vede il perche' il legislatore abbia tanto a cuore la salute del pesce ornamentale, al punto da farlo morire di puntini bianchi per non poter usare un po' di metilenblu (mi pare si usi ancora quello). Si puo' quindi pensare o ad un fatto comemrciale (spillare soldi in tasse) o peggio a sola superficialita' del legislatore che ha fatto una cosa cos' tanto per fare enza svere clture in merito ( e potre citartene tante).

mauro56
23-03-2009, 15:54
Marco AP, mi spego meglio, non ero stato chiaro, e mi riallaccio ad un tread in cui si discuteva dello stesso argomento con Grostik (acquacultore).
I curativi per l'agraria si vendono liberamente e spesso sono molto tossici, i diserbanti (ad es il Paraquat sostanza mortale a dosi minime, nome commerciale "seccatutto" ) si vendono liberamente, non sono pertanto registrati come farmaci.
Io ripeto, non ho letto la normativa, ma credo di aver capito che il farmaco per i pesci debba essre registrato (e venduto di conseguenza da rivenditori autorizzati, forse anche solo in farmacia vetrinaria).
Ora a quanto sembra il legislatore ha allineato i pesci agli animali di grande mole e non ai vegetali. Se il fine e' la tutela della salute umana cio' potrebbe potrebbe essere corretto per i pesci allevati a scopo alimentare (ed in tal caso dovrebbero essere registrati anhe tutti i fitofarmaci che si comprano al brico, perche' li usano sulle lattughe :-) ), in cui si dovrebbe evitare l'uso di sostanza che se poi mangiamo il pesce, ci danneggino.
Non si vede il perche' il legislatore abbia tanto a cuore la salute del pesce ornamentale, al punto da farlo morire di puntini bianchi per non poter usare un po' di metilenblu (mi pare si usi ancora quello). Si puo' quindi pensare o ad un fatto comemrciale (spillare soldi in tasse) o peggio a sola superficialita' del legislatore che ha fatto una cosa cos' tanto per fare enza svere clture in merito ( e potre citartene tante).

mauro56
23-03-2009, 15:56
sjoplin, cavolo pure le autoscuole hano la loro lobby e mettono 40 tipi di patente (per cui e' sempre obbligatoprio prendere lezioni da loro ed adesso SOLO da loro) e' possibile che le ditte produttrici di farmaci per piccoli animali non si smuovano ad ungere!!!

mauro56
23-03-2009, 15:56
sjoplin, cavolo pure le autoscuole hano la loro lobby e mettono 40 tipi di patente (per cui e' sempre obbligatoprio prendere lezioni da loro ed adesso SOLO da loro) e' possibile che le ditte produttrici di farmaci per piccoli animali non si smuovano ad ungere!!!

Marco AP
23-03-2009, 15:57
sjoplin, ottime riflessioni. Sicuramente nessuno pretende delle manifestazioni di piazza, ma magari esce fuori qualche buon consiglio che possa essere da spunto sia all'operato dell'AIPA che a quello del ministero... chissà.
Ciao ;-)

Marco AP
23-03-2009, 15:57
sjoplin, ottime riflessioni. Sicuramente nessuno pretende delle manifestazioni di piazza, ma magari esce fuori qualche buon consiglio che possa essere da spunto sia all'operato dell'AIPA che a quello del ministero... chissà.
Ciao ;-)

SJoplin
23-03-2009, 16:02
Marco AP, è un problema squisitamente politico.
io son convinto che con l'aria che tira, in termini di crisi economica nazionale, il sistema per metterci una pezza lo trovano. scommettiamo???? :-))
in sintesi volevo dire ciò ;-)

mauro56 hai usato un paio di termini che avevo sulla punta delle dita, ma non mi azzardavo a scrivere :-D

SJoplin
23-03-2009, 16:02
Marco AP, è un problema squisitamente politico.
io son convinto che con l'aria che tira, in termini di crisi economica nazionale, il sistema per metterci una pezza lo trovano. scommettiamo???? :-))
in sintesi volevo dire ciò ;-)

mauro56 hai usato un paio di termini che avevo sulla punta delle dita, ma non mi azzardavo a scrivere :-D

Marco AP
23-03-2009, 17:06
o peggio a sola superficialita' del legislatore che ha fatto una cosa cos' tanto per fare enza svere clture in merito ( e potre citartene tante).


Io penso si tratti proprio di questo... -28d#

Marco AP
23-03-2009, 17:06
o peggio a sola superficialita' del legislatore che ha fatto una cosa cos' tanto per fare enza svere clture in merito ( e potre citartene tante).


Io penso si tratti proprio di questo... -28d#

mauro56
23-03-2009, 17:46
Io penso si tratti proprio di questo...

ed e' li che pesa la lobby... (vedete che il Lobbysmo non e' un reato neanche in America, si puo' discutere se esso e' giusto o sbagliato, ma esistono categorie, associazioni etc.. piu' tutelate ed altre meno e cio' avviene per il peso delle industrie, che foraggiano la lobby etc.. vedi per es leggi stranissime sulle assicurazioni auto o sulle patenti etc.. )

(madonna come scrivo male.. scusate, ma e' la fretta... #12 )

mauro56
23-03-2009, 17:46
Io penso si tratti proprio di questo...

ed e' li che pesa la lobby... (vedete che il Lobbysmo non e' un reato neanche in America, si puo' discutere se esso e' giusto o sbagliato, ma esistono categorie, associazioni etc.. piu' tutelate ed altre meno e cio' avviene per il peso delle industrie, che foraggiano la lobby etc.. vedi per es leggi stranissime sulle assicurazioni auto o sulle patenti etc.. )

(madonna come scrivo male.. scusate, ma e' la fretta... #12 )

GROSTIK
23-03-2009, 20:35
allora senza ripetere tutto il discorso fatto nel post citato da mauro56, il prob fondamentale è che in italia registrare un prodotto per utilizzo sui pesci costa un botto e le ditte non rientrano dei costi, visto il mercato nazionale relativamente piccolo e i costi di registrazione esagerati ..... #07
poi ripeto il mio parere tutti i medicinali devono essere regolamentati ..... ricordatevi che i pesci ornamentali (in particolar modo quelli del dolce) vengono da allevamenti che hanno lo stesso impatto ambientale di un allevamento di salmoni trote storioni etc in caso di utilizzo errato e non controllato di farmaci, questo su larga scala ;-)
riguardo agli acquari domestici ritengo che un negoziante non sia qualificato per vendere prodotti che se usati in modo errato creano gravi prob

GROSTIK
23-03-2009, 20:35
allora senza ripetere tutto il discorso fatto nel post citato da mauro56, il prob fondamentale è che in italia registrare un prodotto per utilizzo sui pesci costa un botto e le ditte non rientrano dei costi, visto il mercato nazionale relativamente piccolo e i costi di registrazione esagerati ..... #07
poi ripeto il mio parere tutti i medicinali devono essere regolamentati ..... ricordatevi che i pesci ornamentali (in particolar modo quelli del dolce) vengono da allevamenti che hanno lo stesso impatto ambientale di un allevamento di salmoni trote storioni etc in caso di utilizzo errato e non controllato di farmaci, questo su larga scala ;-)
riguardo agli acquari domestici ritengo che un negoziante non sia qualificato per vendere prodotti che se usati in modo errato creano gravi prob

Marco AP
23-03-2009, 20:38
GROSTIK, riesci ad entrare un po' più nel dettaglio, soprattutto per quanto riguarda i costi di registrazione? Ciao ;-)

Marco AP
23-03-2009, 20:38
GROSTIK, riesci ad entrare un po' più nel dettaglio, soprattutto per quanto riguarda i costi di registrazione? Ciao ;-)

GROSTIK
23-03-2009, 20:43
Marco AP, i costi non li so #13 però lavorando nel settore ho la possibilità di confrontarmi sia con veterinari che con operatori di ditte che producono farmaci .... il prob grosso è come al solito l'italia #07
in acquacoltura ci sono solo 4 molecole registrate (obsoltete) 1 solo disinfettante che non si sa se verrà riconfermato e basta .mentre se si guardano le tabelle dei farmaci registrati degli altri paesi europei le cose sono ben diverse (molta + disponibilità).... questo sarebbe il libero mercato ..... #07 #07

GROSTIK
23-03-2009, 20:43
Marco AP, i costi non li so #13 però lavorando nel settore ho la possibilità di confrontarmi sia con veterinari che con operatori di ditte che producono farmaci .... il prob grosso è come al solito l'italia #07
in acquacoltura ci sono solo 4 molecole registrate (obsoltete) 1 solo disinfettante che non si sa se verrà riconfermato e basta .mentre se si guardano le tabelle dei farmaci registrati degli altri paesi europei le cose sono ben diverse (molta + disponibilità).... questo sarebbe il libero mercato ..... #07 #07

teratani
23-03-2009, 22:44
cmq sia in questo modo finirebbe l'odioso mercato delle cure fai da te dei pesci...

che nel 90% dei casi fanno + danni della grandine..

mi dispiace per le aziende di settore ma trovo normale che qualcosa che sia definito una cura, abbia bisogno di una registrazione e di certificazioni particolari.

teratani
23-03-2009, 22:44
cmq sia in questo modo finirebbe l'odioso mercato delle cure fai da te dei pesci...

che nel 90% dei casi fanno + danni della grandine..

mi dispiace per le aziende di settore ma trovo normale che qualcosa che sia definito una cura, abbia bisogno di una registrazione e di certificazioni particolari.

crilù
24-03-2009, 02:05
cmq sia in questo modo finirebbe l'odioso mercato delle cure fai da te dei pesci...
Perchè secondo te se io domattina trovo il pesce con un occhio opaco lo porto dal veterinario o lo faccio venire a casa? e quale veterinario poi che il mio di pesci non ne sa un'acca e a volte mi chiede pareri?
Perfetto....io lascio il fai da te ed aspetto il "fai da loro" e a questo punto eliminiamo anche il forum delle malattie allora tanto siamo tutti "nessuno", qui non siamo ittiopatologi ma con l'esperienza e l'aiuto di qualche farmaco si prova ad aiutare le persone che non ne hanno di esperienza #07

crilù
24-03-2009, 02:05
cmq sia in questo modo finirebbe l'odioso mercato delle cure fai da te dei pesci...
Perchè secondo te se io domattina trovo il pesce con un occhio opaco lo porto dal veterinario o lo faccio venire a casa? e quale veterinario poi che il mio di pesci non ne sa un'acca e a volte mi chiede pareri?
Perfetto....io lascio il fai da te ed aspetto il "fai da loro" e a questo punto eliminiamo anche il forum delle malattie allora tanto siamo tutti "nessuno", qui non siamo ittiopatologi ma con l'esperienza e l'aiuto di qualche farmaco si prova ad aiutare le persone che non ne hanno di esperienza #07

GROSTIK
24-03-2009, 09:08
crilù, sulla scarsa preparazione da parte dei veterinari hai ragione ma questo non giustifica la libertà che tutti possono fare una diagnosi e dare una terapia ...... (ricordati che gli utenti del forum non rappresentano il 100% degli acquariofili ..... la maggior parte fa quello che gli dice il negoziante che non è di certo preparato il più delle volte ma mira a venderti un prodotto)
:-)

GROSTIK
24-03-2009, 09:08
crilù, sulla scarsa preparazione da parte dei veterinari hai ragione ma questo non giustifica la libertà che tutti possono fare una diagnosi e dare una terapia ...... (ricordati che gli utenti del forum non rappresentano il 100% degli acquariofili ..... la maggior parte fa quello che gli dice il negoziante che non è di certo preparato il più delle volte ma mira a venderti un prodotto)
:-)

SupeRGippO
24-03-2009, 09:24
Scusate... ma ZEOVIT ?
non ha nessuna indicazione del contenuto...

e se un BAMBINO si bevesse lo ZEOSPUR che cosa gli dico all'ospedale ?

SupeRGippO
24-03-2009, 09:24
Scusate... ma ZEOVIT ?
non ha nessuna indicazione del contenuto...

e se un BAMBINO si bevesse lo ZEOSPUR che cosa gli dico all'ospedale ?

Budah
24-03-2009, 09:43
I farmaci per acquari rientrano nel regolamento REACH (Registration, Evaluation and Authorization of Chemicals), questo vale per tutte le sostanze di origine chimica.
Il nuovo regolamento è stato deciso al parlamento europeo e rigurda tutti gli stati appartenenti all'europa.

Per spiegarmi meglio, faccio un esempio: se importo una sedia dalla cina ed è colorata di rosso, bisogna registrare la molecola della sostanza chimica usata per colorarla di rosso.
Altro esempio: se io da due sostanze A e B già in precedenza registrate creo una sostanza denominata C, ma con differente molecola di A e B devo registrare anche C, mentre se mescolo soltanto (cioè faccio una miscela) ma la molecola di A e B non cambiano allora non ho bisogno di niente.
Questo regolamento dovrebbe servire per avere un controllo (tossicità, pericolosità ecc-.. ecc.. ) su tutte le sostanze introdotte ed usate in europa.

Come potete capire, non è un problema esclusivo dei farmaci per acquari, ma di tutte le sostanze che vengono create in europa ad esclusione dei farmaci ad uso umano che hanno una strada diversa.

Dal mio punto di vista ciò è praticamente impossibile visti i costi delle registrazioni (per rispondere a qualcuno che lo ha chiesto, e non potendo dare troppi dettagli, vi dico solo che si va dal costo di una bella BMW al costo di un appartamento nuovo).

Spero di aver spiegato a grandi linee il concetto base di questo topic.

Ciao a tutti
renzo

Budah
24-03-2009, 09:43
I farmaci per acquari rientrano nel regolamento REACH (Registration, Evaluation and Authorization of Chemicals), questo vale per tutte le sostanze di origine chimica.
Il nuovo regolamento è stato deciso al parlamento europeo e rigurda tutti gli stati appartenenti all'europa.

Per spiegarmi meglio, faccio un esempio: se importo una sedia dalla cina ed è colorata di rosso, bisogna registrare la molecola della sostanza chimica usata per colorarla di rosso.
Altro esempio: se io da due sostanze A e B già in precedenza registrate creo una sostanza denominata C, ma con differente molecola di A e B devo registrare anche C, mentre se mescolo soltanto (cioè faccio una miscela) ma la molecola di A e B non cambiano allora non ho bisogno di niente.
Questo regolamento dovrebbe servire per avere un controllo (tossicità, pericolosità ecc-.. ecc.. ) su tutte le sostanze introdotte ed usate in europa.

Come potete capire, non è un problema esclusivo dei farmaci per acquari, ma di tutte le sostanze che vengono create in europa ad esclusione dei farmaci ad uso umano che hanno una strada diversa.

Dal mio punto di vista ciò è praticamente impossibile visti i costi delle registrazioni (per rispondere a qualcuno che lo ha chiesto, e non potendo dare troppi dettagli, vi dico solo che si va dal costo di una bella BMW al costo di un appartamento nuovo).

Spero di aver spiegato a grandi linee il concetto base di questo topic.

Ciao a tutti
renzo

Marco AP
24-03-2009, 09:51
che si va dal costo di una bella BMW al costo di un appartamento nuovo


Grazie Renzo per le delucidazioni. Ora è molto più chiara la situazione. Sono costi impressionanti.
Da come spieghi tu la cosa però, mi sembra di capire che il discorso non riguarda solo i medicinali, ma una più ampia gamma di prodotti per acquario, ho inteso male?
Ciao ;-)

Marco AP
24-03-2009, 09:51
che si va dal costo di una bella BMW al costo di un appartamento nuovo


Grazie Renzo per le delucidazioni. Ora è molto più chiara la situazione. Sono costi impressionanti.
Da come spieghi tu la cosa però, mi sembra di capire che il discorso non riguarda solo i medicinali, ma una più ampia gamma di prodotti per acquario, ho inteso male?
Ciao ;-)

giangi1970
24-03-2009, 10:00
Budah, Mi e' venuto lo stesso dubbio di Marco AP, ......
Cioe' ....in linea teorica.....dovranno essere registrati anche tutti quei prodotti che noi mettiamo nelle nostre vasche???

giangi1970
24-03-2009, 10:00
Budah, Mi e' venuto lo stesso dubbio di Marco AP, ......
Cioe' ....in linea teorica.....dovranno essere registrati anche tutti quei prodotti che noi mettiamo nelle nostre vasche???

Budah
24-03-2009, 10:04
Riguarda tutte le sostanze chimiche in uso in europa.

Direi che potrebbe riguardare molti altri prodotti, premettendo però che spesso i prodotti che si comprano con il nome di Pinco, magari sono solo miscelati ed imbottigliati da Pinco e vengono fatti da Pallino, ed è Pallino che deve registrare.

Budah
24-03-2009, 10:04
Riguarda tutte le sostanze chimiche in uso in europa.

Direi che potrebbe riguardare molti altri prodotti, premettendo però che spesso i prodotti che si comprano con il nome di Pinco, magari sono solo miscelati ed imbottigliati da Pinco e vengono fatti da Pallino, ed è Pallino che deve registrare.

giangi1970
24-03-2009, 10:06
Budah, Quindi,in linea teorica,su tutte le confezioni devrebbe essere riportato cosa c'e' dentro o basta che il produttore le registri??

giangi1970
24-03-2009, 10:06
Budah, Quindi,in linea teorica,su tutte le confezioni devrebbe essere riportato cosa c'e' dentro o basta che il produttore le registri??

Budah
24-03-2009, 10:11
La registrazione non riguarda l'utenza finale, a dire il vero non so come funzionerà poi a livello di etichettatura, la regolamentazione su quest'ultima esiste già.

Budah
24-03-2009, 10:11
La registrazione non riguarda l'utenza finale, a dire il vero non so come funzionerà poi a livello di etichettatura, la regolamentazione su quest'ultima esiste già.

SupeRGippO
24-03-2009, 10:13
mi fate capire se ZEOVIT e' regolare ?

SupeRGippO
24-03-2009, 10:13
mi fate capire se ZEOVIT e' regolare ?

Budah
24-03-2009, 10:16
SupeRGippO, A questa domanda proprio non so risponderti.

Budah
24-03-2009, 10:16
SupeRGippO, A questa domanda proprio non so risponderti.

Marco AP
24-03-2009, 11:09
Copio e incollo una nuova e-mail del Sig. Zanon:

Cari amici, alla riunione AIPA di ieri rigurdante a fare il punto della situazione per il problema curativi si è arrivati ad una conclusione.
Per prima cosa trovare un legale che ci aiuti in questa situazione e per seconda trovare un aggancio con qualche politico del ministero della sanità per poter sperare di far cambiare la legge. Attualmente è costosissimo poter registrare l'officina di produzione e finanziare la ricerca e la tassa. E' impensabile sostenere queste spese.

Ora se qualcuno del nostro hobby avesse la possibilità di conoscere il Ministro giusto saremo tutti grati se si facesse avanti e tramite voi lo comunicasse all'AIPA.

Ferruccio Zanon

Marco AP
24-03-2009, 11:09
Copio e incollo una nuova e-mail del Sig. Zanon:

Cari amici, alla riunione AIPA di ieri rigurdante a fare il punto della situazione per il problema curativi si è arrivati ad una conclusione.
Per prima cosa trovare un legale che ci aiuti in questa situazione e per seconda trovare un aggancio con qualche politico del ministero della sanità per poter sperare di far cambiare la legge. Attualmente è costosissimo poter registrare l'officina di produzione e finanziare la ricerca e la tassa. E' impensabile sostenere queste spese.

Ora se qualcuno del nostro hobby avesse la possibilità di conoscere il Ministro giusto saremo tutti grati se si facesse avanti e tramite voi lo comunicasse all'AIPA.

Ferruccio Zanon

crilù
24-03-2009, 12:16
mi fate capire se ZEOVIT e' regolare ?
Non lo so per certo ma la zeolite è un prodotto naturale, non dovrebbero esserci restrizioni, se hai dei dubbi tienili sotto chiave come con i detersivi pericolosi ed altri medicinali :-)

crilù
24-03-2009, 12:16
mi fate capire se ZEOVIT e' regolare ?
Non lo so per certo ma la zeolite è un prodotto naturale, non dovrebbero esserci restrizioni, se hai dei dubbi tienili sotto chiave come con i detersivi pericolosi ed altri medicinali :-)

SupeRGippO
24-03-2009, 12:19
io parlo dei prodotti chimici...
e' chiaro che sono al sicuro dai bimbi...
ma la legge non dice che su OGNI prodotto ci debba essere scritto il contenuto ?

SupeRGippO
24-03-2009, 12:19
io parlo dei prodotti chimici...
e' chiaro che sono al sicuro dai bimbi...
ma la legge non dice che su OGNI prodotto ci debba essere scritto il contenuto ?

GROSTIK
24-03-2009, 12:21
questo magari può essere utile http://www.acquacoltura.org/argomenti_contenuti.cfm?idArg=1&idPubb=24

rimane il fatto della registrazione questi prodotti (per uso acquariofilo) sono registrati? se no risultano illegali che siano stati commercializzati è stata una svista delle autorità

altra cosa sono gli integratori/additivi ect .....

alla fine mi sa che anche in acquariofilia entreranno in uso i mangimi medicati .... anche perchè la modatità di somministrazione "bagno" è vietata gli antibiotici possono essere dati solo per via orale, per i disinfettanti non c'è prob perchè in Italia non sono registrati (tranne il PYCEZE a base di bronopol che necessita di ricetta veterinaria) c'è un prodotto nuovo peò a base di acqua ossigenata che pare sia registrato ,in italia da poco, per disinfettare l'acqua (in acquacoltura) ma non i pesci #07 #07

GROSTIK
24-03-2009, 12:21
questo magari può essere utile http://www.acquacoltura.org/argomenti_contenuti.cfm?idArg=1&idPubb=24

rimane il fatto della registrazione questi prodotti (per uso acquariofilo) sono registrati? se no risultano illegali che siano stati commercializzati è stata una svista delle autorità

altra cosa sono gli integratori/additivi ect .....

alla fine mi sa che anche in acquariofilia entreranno in uso i mangimi medicati .... anche perchè la modatità di somministrazione "bagno" è vietata gli antibiotici possono essere dati solo per via orale, per i disinfettanti non c'è prob perchè in Italia non sono registrati (tranne il PYCEZE a base di bronopol che necessita di ricetta veterinaria) c'è un prodotto nuovo peò a base di acqua ossigenata che pare sia registrato ,in italia da poco, per disinfettare l'acqua (in acquacoltura) ma non i pesci #07 #07

Alessandro Falco
24-03-2009, 13:06
Tra poco chiare certificazioni CITES e medicinali fuorilegge, l'acquariofilia subisce l'ennesimo colpo... e la disinformazione colpisce ancora buttando più panico del dovuto... fortuna che esistono topic come questi!

Sono d'accordo con chi dice che è giusto regolamentare questo aspetto di "benessere animale" ( ornamentale )... ma ci sono figure preposte a questo tipo di controlli o al rilascio di certificazioni?

L'aver accomunato i pesci ornamentali con gli animali di grande mole, sottointende che anche nell'ornamentale ( dove i margini sul vivo sono irrisori ) come nell'acquacoltura servirà che la persona specializzata ( acquacoltore, ittiopatologo o un allevatore con 40 anni di esperienza ) dovrà all'occorrenza saldare la parcella di un veterinario generico ( quasi mai specializzato nel settore pesci ) sottoscrivendo quello che lo stesso proprietario d'azienda o importatore chiederà come medicinale.
Altri soldi in più nelle tasche dei beati veterinari.

E' sempre la stessa storia italiana, regolamentare senza avere i mezzi, le conoscenze e le possibilità di controllo sulla questione.

Le mie preoccupazioni infatti non sono rivolte al privato con la vaschetta e il pesciolino con l' oodinium... quelli che subiranno pesantemente saranno invece gli importatori del vivo!

Come per l'acquacoltura, spero nella possibilità di ottenere comunque sottobanco questi medicinali.

Butto anche una provocazione, affinchè questa normativa possa motivare solo le aziende sicure di quello che immettono sul mercato.

Molti prodotti attualmente sul mercato sono acqua sporca, una regolamentazione in tal punto spero aiuti se non altro a favorire la messa in commercio solo di quei prodotti dietro i quali sia stata effettuata una vera ricerca e di cui ne sia attestata una reale efficacia.

Conosco l'AIPA, credo molto nel loro operato e spero riesca in qualche modo a uscire da queste limitazioni per salvaguardare gli operatori economici del settore..
ripeto, i danni per il privato passano assolutamente in secondo piano

Alessandro Falco
24-03-2009, 13:06
Tra poco chiare certificazioni CITES e medicinali fuorilegge, l'acquariofilia subisce l'ennesimo colpo... e la disinformazione colpisce ancora buttando più panico del dovuto... fortuna che esistono topic come questi!

Sono d'accordo con chi dice che è giusto regolamentare questo aspetto di "benessere animale" ( ornamentale )... ma ci sono figure preposte a questo tipo di controlli o al rilascio di certificazioni?

L'aver accomunato i pesci ornamentali con gli animali di grande mole, sottointende che anche nell'ornamentale ( dove i margini sul vivo sono irrisori ) come nell'acquacoltura servirà che la persona specializzata ( acquacoltore, ittiopatologo o un allevatore con 40 anni di esperienza ) dovrà all'occorrenza saldare la parcella di un veterinario generico ( quasi mai specializzato nel settore pesci ) sottoscrivendo quello che lo stesso proprietario d'azienda o importatore chiederà come medicinale.
Altri soldi in più nelle tasche dei beati veterinari.

E' sempre la stessa storia italiana, regolamentare senza avere i mezzi, le conoscenze e le possibilità di controllo sulla questione.

Le mie preoccupazioni infatti non sono rivolte al privato con la vaschetta e il pesciolino con l' oodinium... quelli che subiranno pesantemente saranno invece gli importatori del vivo!

Come per l'acquacoltura, spero nella possibilità di ottenere comunque sottobanco questi medicinali.

Butto anche una provocazione, affinchè questa normativa possa motivare solo le aziende sicure di quello che immettono sul mercato.

Molti prodotti attualmente sul mercato sono acqua sporca, una regolamentazione in tal punto spero aiuti se non altro a favorire la messa in commercio solo di quei prodotti dietro i quali sia stata effettuata una vera ricerca e di cui ne sia attestata una reale efficacia.

Conosco l'AIPA, credo molto nel loro operato e spero riesca in qualche modo a uscire da queste limitazioni per salvaguardare gli operatori economici del settore..
ripeto, i danni per il privato passano assolutamente in secondo piano

GROSTIK
24-03-2009, 13:52
Alessandro Falco, fondamentamelte dici cose giuste .... ma su un punto non sono d'accordo .... "spero nella possibilità di ottenere comunque sottobanco questi medicinali" tu forse hai ancora poca esperienza ma ti assicuro che l'utilizzo di farmaci sottobanco hanno fatto in passato dei grossi casini, resistenze, scarichi di allevamenti "verdi", "gialli" , cisterne letteralmente saltate in aria grazie a mix di formalina ac acetico H2O2 ..... gli allevatori devono applicare una cosa fondamentale (mi ci metto pure io in mezzo ;-) ) la "PROFILASSI SANITARIA" ti garantisco che l'utizzo di farmaci non va sicuramente a 0% ma cala di un bel 80-90% ..... e le perdite sono accettabili da un punto di vista economico .... :-)

GROSTIK
24-03-2009, 13:52
Alessandro Falco, fondamentamelte dici cose giuste .... ma su un punto non sono d'accordo .... "spero nella possibilità di ottenere comunque sottobanco questi medicinali" tu forse hai ancora poca esperienza ma ti assicuro che l'utilizzo di farmaci sottobanco hanno fatto in passato dei grossi casini, resistenze, scarichi di allevamenti "verdi", "gialli" , cisterne letteralmente saltate in aria grazie a mix di formalina ac acetico H2O2 ..... gli allevatori devono applicare una cosa fondamentale (mi ci metto pure io in mezzo ;-) ) la "PROFILASSI SANITARIA" ti garantisco che l'utizzo di farmaci non va sicuramente a 0% ma cala di un bel 80-90% ..... e le perdite sono accettabili da un punto di vista economico .... :-)

Alessandro Falco
24-03-2009, 14:02
GROSTIK, si si daccordissimo Camillo...
Io non mi riferivo ad un espediente per tirare avanti uno stock di acquacoltura..

Ovviamente in ambito produzioni ( soprattutto alimentari ) la profilassi riduce fortemente la necessità di interventi medicativi, ma io avevo in mente soprattutto il mercato delle importazioni dai tropici...

Li c'e' poco da tenere pulito, arrivano tonnellate di pesci moribondi che si cerca di tenere in vita imbottendoli di farmaci... è una giungla, ma se gli levano i medicinali non avranno più modo di esistere ( bene o male decidetelo voi.. ma senza troppi moralismi :-)) )

Alessandro Falco
24-03-2009, 14:02
GROSTIK, si si daccordissimo Camillo...
Io non mi riferivo ad un espediente per tirare avanti uno stock di acquacoltura..

Ovviamente in ambito produzioni ( soprattutto alimentari ) la profilassi riduce fortemente la necessità di interventi medicativi, ma io avevo in mente soprattutto il mercato delle importazioni dai tropici...

Li c'e' poco da tenere pulito, arrivano tonnellate di pesci moribondi che si cerca di tenere in vita imbottendoli di farmaci... è una giungla, ma se gli levano i medicinali non avranno più modo di esistere ( bene o male decidetelo voi.. ma senza troppi moralismi :-)) )

SJoplin
24-03-2009, 14:57
E' sempre la stessa storia italiana



ottenere comunque sottobanco questi medicinali


quoto.. mentalità tipicamente italiana :-))

SJoplin
24-03-2009, 14:57
E' sempre la stessa storia italiana



ottenere comunque sottobanco questi medicinali


quoto.. mentalità tipicamente italiana :-))

zano
24-03-2009, 15:08
io e' una vita che dico che i prodotti zeovit sono illegali perche' non riportano il contenuto,cosa che ormai in europa da anni qualsiasi cosa commerci deve riportare il contenuto #07

zano
24-03-2009, 15:08
io e' una vita che dico che i prodotti zeovit sono illegali perche' non riportano il contenuto,cosa che ormai in europa da anni qualsiasi cosa commerci deve riportare il contenuto #07

giangi1970
24-03-2009, 15:31
zano, Non impuntiamoci su una marca.......perche' sono parecchie che omettono gli ingredienti..........

giangi1970
24-03-2009, 15:31
zano, Non impuntiamoci su una marca.......perche' sono parecchie che omettono gli ingredienti..........

Alessandro Falco
24-03-2009, 15:56
sjoplin, a mali estremi.. non e' per forza un controsenso

Alessandro Falco
24-03-2009, 15:56
sjoplin, a mali estremi.. non e' per forza un controsenso

Marco AP
24-03-2009, 16:00
io e' una vita che dico che i prodotti zeovit sono illegali perche' non riportano il contenuto,cosa che ormai in europa da anni qualsiasi cosa commerci deve riportare il contenuto #07

Io eviterei di dire certe cose senza sapere con certezza di cosa stiamo parlando. Il mio è un consiglio è...
Ciao ;-)

Marco AP
24-03-2009, 16:00
io e' una vita che dico che i prodotti zeovit sono illegali perche' non riportano il contenuto,cosa che ormai in europa da anni qualsiasi cosa commerci deve riportare il contenuto #07

Io eviterei di dire certe cose senza sapere con certezza di cosa stiamo parlando. Il mio è un consiglio è...
Ciao ;-)

GROSTIK
24-03-2009, 17:37
Alessandro Falco, il prob degli importatori deve essere risolto oppure si smette di importare da determinati allevamenti ..... se ti arrivano pesci moribondi e li devi per forza trattare 1 alzi i costi (al cosumatore fai pagare il pesce ed il trattamento) 2 non saranno di certo pesci che avranno vita lunga ..... bisogna fare profilassi facendo una selezione accurata dei fornitori .... alla fine il prob è il rapporto benefici/costi, se io utilizzo un farmaco non registrato (per non parlare del principio attivo sottobanco) lo pago di meno di un prodotto regolarmente registrato di conseguenza il rincaro per il trattamento "necessario" sarà minore.

GROSTIK
24-03-2009, 17:37
Alessandro Falco, il prob degli importatori deve essere risolto oppure si smette di importare da determinati allevamenti ..... se ti arrivano pesci moribondi e li devi per forza trattare 1 alzi i costi (al cosumatore fai pagare il pesce ed il trattamento) 2 non saranno di certo pesci che avranno vita lunga ..... bisogna fare profilassi facendo una selezione accurata dei fornitori .... alla fine il prob è il rapporto benefici/costi, se io utilizzo un farmaco non registrato (per non parlare del principio attivo sottobanco) lo pago di meno di un prodotto regolarmente registrato di conseguenza il rincaro per il trattamento "necessario" sarà minore.

GROSTIK
24-03-2009, 17:41
senza fare i moralisti è giusto che i prodotti da utilizzare (farmaci disinfettanti) devono avere una registrazione poi sono d'accordo che mettere tutto nelle mani di un veterinario (che a volte non sa dove sta la testa di un pesce ... ) è sbagliato ma questo è un altro prob. IHMO

GROSTIK
24-03-2009, 17:41
senza fare i moralisti è giusto che i prodotti da utilizzare (farmaci disinfettanti) devono avere una registrazione poi sono d'accordo che mettere tutto nelle mani di un veterinario (che a volte non sa dove sta la testa di un pesce ... ) è sbagliato ma questo è un altro prob. IHMO

zano
24-03-2009, 18:52
x giangi ho solo preso la marca che ha chiesto gippo,naturalmente il discorso vale per tutte le altre marche che fanno lo stesso,che a mio parere e ripeto a mio parere non e' molto legale e oltretutto pure scorretto.
tipo questi prodotti che ha citato marco non penso che siano divenuti illegali tutti in un giorno,o non hanno rispettato le leggi prima o non si sono adeguati poi

zano
24-03-2009, 18:52
x giangi ho solo preso la marca che ha chiesto gippo,naturalmente il discorso vale per tutte le altre marche che fanno lo stesso,che a mio parere e ripeto a mio parere non e' molto legale e oltretutto pure scorretto.
tipo questi prodotti che ha citato marco non penso che siano divenuti illegali tutti in un giorno,o non hanno rispettato le leggi prima o non si sono adeguati poi

mauro56
24-03-2009, 20:14
Budah, c'e' forse da fare un distinguo .
Il REACH e' un tentativo, molto corretto di non farci usare sostanza tossiche, ma non credo sia questo il caso.
Le sostanze che compongono i farmaci per pesci, ad es il blu di metilene, sono sostanze che l'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) non puo' non conoscere in quanto gia' in uso in medicina umana da secoli e che pertanto il REACH classifica.

E' l'indicazione che cambia... trattandosi di farmaci un legislatore (a mio avviso poco accorto) ha considerato che debbano essere sottoposti a registrazione, ricettazione e dispensazione (da farmacie) come un farmaco umano e non come un prodotto per la cura di animali ornamentali.
Tali sostanze sono state pertanto assimilate a farmaci umani e non ad es a farmaci per piante.
Il peggio e' che a mio avviso non e' che si pensi ad un fatto sostanziale come la salute od al danno agli umani (cosa ininfluente in quanto sono sostanze tossiche per ingestione, ma come il sapone della lavapiatti), ma ad un fatto formale.

Direi a SupeRGippO, che ragionando per analogia, visto che un profumo od un integratore (Gatorade) non sono sogetti a registrazione come farmaci (ma devono solo dimostrare solo che i componenti non sono tossici) piu' che dichiarare la composizione sui flaconi il sig ZEO deve dimostrare che le sostanze che usa sono (come credo) soluzioni di elementi chimici (le sostanze biologiche tipo batteri non fano parte del REACH) cosa che per lui non sara' complessa.

La discussione pertanto, IMO, vale solo per cio' che puo' essre chiamato "farmaco"

SAREI LIETO DI POTER LEGGERE IL DISPOSITIVO (INSOMMA LA LEGGE) se qualcuno potesse dirmi dove trovarla, in quanto attualemtne i NAS sequestrano in base ad uana normativa di cui discutiamo, ma che io non consco.

mauro56
24-03-2009, 20:14
Budah, c'e' forse da fare un distinguo .
Il REACH e' un tentativo, molto corretto di non farci usare sostanza tossiche, ma non credo sia questo il caso.
Le sostanze che compongono i farmaci per pesci, ad es il blu di metilene, sono sostanze che l'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) non puo' non conoscere in quanto gia' in uso in medicina umana da secoli e che pertanto il REACH classifica.

E' l'indicazione che cambia... trattandosi di farmaci un legislatore (a mio avviso poco accorto) ha considerato che debbano essere sottoposti a registrazione, ricettazione e dispensazione (da farmacie) come un farmaco umano e non come un prodotto per la cura di animali ornamentali.
Tali sostanze sono state pertanto assimilate a farmaci umani e non ad es a farmaci per piante.
Il peggio e' che a mio avviso non e' che si pensi ad un fatto sostanziale come la salute od al danno agli umani (cosa ininfluente in quanto sono sostanze tossiche per ingestione, ma come il sapone della lavapiatti), ma ad un fatto formale.

Direi a SupeRGippO, che ragionando per analogia, visto che un profumo od un integratore (Gatorade) non sono sogetti a registrazione come farmaci (ma devono solo dimostrare solo che i componenti non sono tossici) piu' che dichiarare la composizione sui flaconi il sig ZEO deve dimostrare che le sostanze che usa sono (come credo) soluzioni di elementi chimici (le sostanze biologiche tipo batteri non fano parte del REACH) cosa che per lui non sara' complessa.

La discussione pertanto, IMO, vale solo per cio' che puo' essre chiamato "farmaco"

SAREI LIETO DI POTER LEGGERE IL DISPOSITIVO (INSOMMA LA LEGGE) se qualcuno potesse dirmi dove trovarla, in quanto attualemtne i NAS sequestrano in base ad uana normativa di cui discutiamo, ma che io non consco.

GROSTIK
24-03-2009, 20:31
mauro56, hai cliccato il link che ho postato?

GROSTIK
24-03-2009, 20:31
mauro56, hai cliccato il link che ho postato?

mauro56
24-03-2009, 20:38
GROSTIK, si, ma non credo che i sequestri possano possa essere la applicazione nel 2009 di una legge del 1999, peraltro si parla di acquacoltura e non di utilizzo dei farmaci per animali ornamentali

mauro56
24-03-2009, 20:38
GROSTIK, si, ma non credo che i sequestri possano possa essere la applicazione nel 2009 di una legge del 1999, peraltro si parla di acquacoltura e non di utilizzo dei farmaci per animali ornamentali

SJoplin
24-03-2009, 20:46
mauro56, nell'altro post avevo messo il link di quella che secondo me era la normativa di riferimento, ma non è detto che sia solo quella

SJoplin
24-03-2009, 20:46
mauro56, nell'altro post avevo messo il link di quella che secondo me era la normativa di riferimento, ma non è detto che sia solo quella

mauro56
24-03-2009, 20:58
sjoplin, sando, mi e' sfuggita , scusa, me la mandi in mp

mauro56
24-03-2009, 20:58
sjoplin, sando, mi e' sfuggita , scusa, me la mandi in mp

GROSTIK
24-03-2009, 21:47
mauro56, ma non c'è nessuna differenza tra l'acquacoltura ornamentale e quella per consumo alimentare

GROSTIK
24-03-2009, 21:47
mauro56, ma non c'è nessuna differenza tra l'acquacoltura ornamentale e quella per consumo alimentare

luker
24-03-2009, 21:48
mauro56,
http://www.parlamento.it/leggi/deleghe/97047dl.htm :-)

luker
24-03-2009, 21:48
mauro56,
http://www.parlamento.it/leggi/deleghe/97047dl.htm :-)

Budah
24-03-2009, 22:08
mauro56, Ops hai ragione ho sbagliato io, credevo che i prodotti per acquari non fossero catalogati come prodotti ad uso veterinario.
Chiedo venia, se volete onde evitare confusione si possono cancellare i miei post.

Scusatemi
Renzo

Budah
24-03-2009, 22:08
mauro56, Ops hai ragione ho sbagliato io, credevo che i prodotti per acquari non fossero catalogati come prodotti ad uso veterinario.
Chiedo venia, se volete onde evitare confusione si possono cancellare i miei post.

Scusatemi
Renzo

SJoplin
24-03-2009, 22:21
luker, penso che ce ne siano pure altri di mezzo (143/07 193/06 direttiva CE 2004/28 ecc. ecc.).
comunque se i diretti interessati ce lo indicano, facciam prima e meglio ;-)

SJoplin
24-03-2009, 22:21
luker, penso che ce ne siano pure altri di mezzo (143/07 193/06 direttiva CE 2004/28 ecc. ecc.).
comunque se i diretti interessati ce lo indicano, facciam prima e meglio ;-)

Giovanni Gardini
01-04-2009, 06:46
Adeguarsi all'Europa.
Una bella frase che serve ai ns politici per aumentarci il prezzo di un servizio o per introdurre una nuova tassa.....ma non per cose utili. In Germania, Inghilterra, Olanda ci sono in materia leggi deroghe che consentono di vendere liberamente questi prodotti. L'applicare la ns legge senza avere una struttura realmente efficiente di veterinari specializzati, di farmacie con prodotti curativi per pesci è il solito metodo all'italiana di fare le cose che creerà grandissimi problemi alla salute dei ns pesci. Io, come negoziante, sarei il primo ad essere contento di poter inidirizzare i miei clienti e io stesso da un veterinario esperto del settore, ma non mi sembrano che ce ne siano così tanti in giro......e allora cosa facciamo lasciamo morire i ns pesci o andiamo in farmacia e diventiamo dei piccoli chimici?
Le parole giuste sarebbero regolamentare con intelligenza.......della prima in Italia ne abbiamo tanta, della seconda fate voi....

Giovanni Gardini
01-04-2009, 06:46
Adeguarsi all'Europa.
Una bella frase che serve ai ns politici per aumentarci il prezzo di un servizio o per introdurre una nuova tassa.....ma non per cose utili. In Germania, Inghilterra, Olanda ci sono in materia leggi deroghe che consentono di vendere liberamente questi prodotti. L'applicare la ns legge senza avere una struttura realmente efficiente di veterinari specializzati, di farmacie con prodotti curativi per pesci è il solito metodo all'italiana di fare le cose che creerà grandissimi problemi alla salute dei ns pesci. Io, come negoziante, sarei il primo ad essere contento di poter inidirizzare i miei clienti e io stesso da un veterinario esperto del settore, ma non mi sembrano che ce ne siano così tanti in giro......e allora cosa facciamo lasciamo morire i ns pesci o andiamo in farmacia e diventiamo dei piccoli chimici?
Le parole giuste sarebbero regolamentare con intelligenza.......della prima in Italia ne abbiamo tanta, della seconda fate voi....

mauro56
01-04-2009, 16:37
La normativa completa (partendo dal link di luker) la ho trovata qui
http://www.udacomuneroma.it/normativa/dl_119_92.asp In corsivo le nuove norme che integrano il decreto di base e all'art
1. Nessun medicinale veterinario può essere immesso in commercio senza aver ottenuto una autorizzazione all’immissione in commercio rilasciata dal Ministero della sanità oppure dalla Commissione europea a norma del regolamento (CEE) 2309/1993
Imponendo quindi la registrazione a tutto cio' che e' definito farmaco.
Cio' non toglòie che alcune sostanze (integratori) non debbano essere registrati e verosimilmente altre sostanze (ad uso profilattico, ma non farmacologiche ) neanche
Il resto non capisco se e' una ipotetica vittoria degli animalisti, che in tal caso sarebbero deficienti perche' di fatto gli animali non verranno curati, o piu' verosimilmente una vittorai della lobby dei vetrinari che cercano di aumentare i loro incassi con la obbligatorieta' della ricetta per animali di cui non sanno nulla. Essendo tuttavia essa necessaria solo in questi casi..
(e cio' mi fa penssare che sia piu' la lobby degli animalisti a creare questo disastro)

4. Fatte salve le norme più severe è richiesta ricetta non ripetibile rilasciata da un medico veterinario per fornire al pubblico i seguenti medicinali:
a) medicinali, la cui fornitura o utilizzazione è soggetta a restrizioni in applicazione delle convenzioni delle Nazioni unite contro il traffico illecito di stupefacenti e di psicotropi o di disposizioni comunitarie;
b) medicinali per i quali il veterina rio deve prendere precauzioni particolari per evitare qualsiasi rischio inutile per:
1) le specie a cui è destinato il farmaco;
2) la persona che somministra il medicinale agli animali;
3) il consumatore di alimenti ottenuti dall’animale trattato;
4) l’ambiente;
c) medicinali destinati a trattamenti o a processi patologici che richiedono precise diagnosi preventive o dal cui uso possono derivare conseguenze tali da rendere difficile o da ostacolare ulteriori interventi diagnostici o terapeutici;

quindi a cio' si puo' sfuggire.. ovviamente la ricetta non e' ripetibile, ma non si sa che deve conservarla e peraltro mancano i registri di carico/scarico tipici della farmacia a sottolineare che si tratta di una legge che andra' rimodulata..

mauro56
01-04-2009, 16:37
La normativa completa (partendo dal link di luker) la ho trovata qui
http://www.udacomuneroma.it/normativa/dl_119_92.asp In corsivo le nuove norme che integrano il decreto di base e all'art
1. Nessun medicinale veterinario può essere immesso in commercio senza aver ottenuto una autorizzazione all’immissione in commercio rilasciata dal Ministero della sanità oppure dalla Commissione europea a norma del regolamento (CEE) 2309/1993
Imponendo quindi la registrazione a tutto cio' che e' definito farmaco.
Cio' non toglòie che alcune sostanze (integratori) non debbano essere registrati e verosimilmente altre sostanze (ad uso profilattico, ma non farmacologiche ) neanche
Il resto non capisco se e' una ipotetica vittoria degli animalisti, che in tal caso sarebbero deficienti perche' di fatto gli animali non verranno curati, o piu' verosimilmente una vittorai della lobby dei vetrinari che cercano di aumentare i loro incassi con la obbligatorieta' della ricetta per animali di cui non sanno nulla. Essendo tuttavia essa necessaria solo in questi casi..
(e cio' mi fa penssare che sia piu' la lobby degli animalisti a creare questo disastro)

4. Fatte salve le norme più severe è richiesta ricetta non ripetibile rilasciata da un medico veterinario per fornire al pubblico i seguenti medicinali:
a) medicinali, la cui fornitura o utilizzazione è soggetta a restrizioni in applicazione delle convenzioni delle Nazioni unite contro il traffico illecito di stupefacenti e di psicotropi o di disposizioni comunitarie;
b) medicinali per i quali il veterina rio deve prendere precauzioni particolari per evitare qualsiasi rischio inutile per:
1) le specie a cui è destinato il farmaco;
2) la persona che somministra il medicinale agli animali;
3) il consumatore di alimenti ottenuti dall’animale trattato;
4) l’ambiente;
c) medicinali destinati a trattamenti o a processi patologici che richiedono precise diagnosi preventive o dal cui uso possono derivare conseguenze tali da rendere difficile o da ostacolare ulteriori interventi diagnostici o terapeutici;

quindi a cio' si puo' sfuggire.. ovviamente la ricetta non e' ripetibile, ma non si sa che deve conservarla e peraltro mancano i registri di carico/scarico tipici della farmacia a sottolineare che si tratta di una legge che andra' rimodulata..

vesperio
02-04-2009, 17:06
Vedo solo ora che anche qui è stato aperto un topic sui sequestri dei curativi come nello sweet bar.
Laà ho già esposto le mie idee e linkato costi e disposizioni del ministrero della salute.
metto qui il link della discussione cui faccio riferimento: http://www.acquariofilia.biz/viewtopic.php?t=239141

Ciao

vesperio
02-04-2009, 17:06
Vedo solo ora che anche qui è stato aperto un topic sui sequestri dei curativi come nello sweet bar.
Laà ho già esposto le mie idee e linkato costi e disposizioni del ministrero della salute.
metto qui il link della discussione cui faccio riferimento: http://www.acquariofilia.biz/viewtopic.php?t=239141

Ciao

mauro56
04-04-2009, 09:57
Dopo aver rivisto il tutto vi trasmetto quanto ritengo di aver capito, le notizie non sono buone soprattutto per le aziende che, se vogliono continuare a produrre devono registrare il farmaco che non potra' (come previsto tuttavia da tempo) esssere prodotto e successivamente commercializzato senza autorizzazione.del ministero della Sanità

La normativa attuale, recepite le normative europee, prevede che qualsisai sostanza curativa o profilattica anche per animalil debba essere registrata presso il ministro della sanita' è questa: http://www.udacomuneroma.it/normativa/dl_119_92.asp
La necessità di registrazione è tuttavia molto precedente (anche se, credo, non appilcata!) ed è riportata nel dlg del 1991 http://www.farmacitta.it/rassdirfarm/legg_decreti/178-91.htm.
L'applicazione di questa norma veniva prima controllata solo per i farmaci umani (anche se la legge imponeva la registrazione anche per le sostanze animali da allora!!), adesso il recepimento della normativa europea richiama la necessita' della registrazione anche per i farmaci animali(definizione 1 ed art 2 del decreto del 91 su citato) e quindi i controlli per farmaci animali si fanno piu' serrati.

Quindi in pratica:
- Le sostanze usate per prevenire o curare malattie di tutti gli animali devono esser registrate sia per essere prodotte (!!!) sia per essere vendute (attenzione quindi anche alle ditte che le producono che potrebbero subire sanzioni
- Le sostanze non finalizzate alla terapia o profilassi di malattie (ad es gli oligoelementi dell'aquario marino) possono essere somministrati PURCHE' non si tratti di addittivi addizionati ai mamgimi. In tal caso ricadono nella http://www.italgiure.giustizia.it/nir/lexs/1992/lexs_317231.html che evita l'uso di addittivi, ad es. antibiotici etc.. per uso animale.

Questa normativa, sulla cui validità possiamo discutere, soprattutto per la sua applicazione a piccoli animali, è deifnita dal parlamento europeo ed recepita dal nostro tuttavia riprende una normativa precedente e pertanto possiamo attenderci che, visto che non vi sono problemi più urgenti (crisi economica evasione fiscale del 35% dei contribuienti etc..) la pressione anche delle ammende sulle ditte e si distributori potrebbe salire.

In conclusione tutte le ditte produttrici di sostanze usate per la terapia e profilassi di malatite animali devono registrare il farmaco come citato. Tuttavia la legge (29 maggio 1991, n. 178 art 2) prevede l'autorizzazione alla produzione un termine di 90 giorni.
Come è stato fatto fatto per altri casi simili, viste le dimensioni non sempre grandi delle ditte, si potrebbero creare delle associazioni a tutela dei produttori che si occuperanno delle pratiche che pur essendo non eccessivamente complicate, richiederanno almeno un anno ed un impegno economico che tuttavia e' verosimilmente più legato ai costi delle pratiche stesse che non alla messa a norma dei processi di produzione.

mauro56
04-04-2009, 09:57
Dopo aver rivisto il tutto vi trasmetto quanto ritengo di aver capito, le notizie non sono buone soprattutto per le aziende che, se vogliono continuare a produrre devono registrare il farmaco che non potra' (come previsto tuttavia da tempo) esssere prodotto e successivamente commercializzato senza autorizzazione.del ministero della Sanità

La normativa attuale, recepite le normative europee, prevede che qualsisai sostanza curativa o profilattica anche per animalil debba essere registrata presso il ministro della sanita' è questa: http://www.udacomuneroma.it/normativa/dl_119_92.asp
La necessità di registrazione è tuttavia molto precedente (anche se, credo, non appilcata!) ed è riportata nel dlg del 1991 http://www.farmacitta.it/rassdirfarm/legg_decreti/178-91.htm.
L'applicazione di questa norma veniva prima controllata solo per i farmaci umani (anche se la legge imponeva la registrazione anche per le sostanze animali da allora!!), adesso il recepimento della normativa europea richiama la necessita' della registrazione anche per i farmaci animali(definizione 1 ed art 2 del decreto del 91 su citato) e quindi i controlli per farmaci animali si fanno piu' serrati.

Quindi in pratica:
- Le sostanze usate per prevenire o curare malattie di tutti gli animali devono esser registrate sia per essere prodotte (!!!) sia per essere vendute (attenzione quindi anche alle ditte che le producono che potrebbero subire sanzioni
- Le sostanze non finalizzate alla terapia o profilassi di malattie (ad es gli oligoelementi dell'aquario marino) possono essere somministrati PURCHE' non si tratti di addittivi addizionati ai mamgimi. In tal caso ricadono nella http://www.italgiure.giustizia.it/nir/lexs/1992/lexs_317231.html che evita l'uso di addittivi, ad es. antibiotici etc.. per uso animale.

Questa normativa, sulla cui validità possiamo discutere, soprattutto per la sua applicazione a piccoli animali, è deifnita dal parlamento europeo ed recepita dal nostro tuttavia riprende una normativa precedente e pertanto possiamo attenderci che, visto che non vi sono problemi più urgenti (crisi economica evasione fiscale del 35% dei contribuienti etc..) la pressione anche delle ammende sulle ditte e si distributori potrebbe salire.

In conclusione tutte le ditte produttrici di sostanze usate per la terapia e profilassi di malatite animali devono registrare il farmaco come citato. Tuttavia la legge (29 maggio 1991, n. 178 art 2) prevede l'autorizzazione alla produzione un termine di 90 giorni.
Come è stato fatto fatto per altri casi simili, viste le dimensioni non sempre grandi delle ditte, si potrebbero creare delle associazioni a tutela dei produttori che si occuperanno delle pratiche che pur essendo non eccessivamente complicate, richiederanno almeno un anno ed un impegno economico che tuttavia e' verosimilmente più legato ai costi delle pratiche stesse che non alla messa a norma dei processi di produzione.

Marco AP
06-04-2009, 10:11
mauro56, estremamente esaustivo. Grazie ;-)

Marco AP
06-04-2009, 10:11
mauro56, estremamente esaustivo. Grazie ;-)