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Visualizza la versione completa : Un po' di orgoglio nazionale?? Dai su...


Marco AP
15-02-2009, 18:56
Apro questo topic perchè vedo spesso persone che organizzano acquisti all'estero... e detto sinceramente la cosa mi dà un po' fastidio. Naturalmente ognuno è libero di acquistare dove vuole e può continuare a consigliare siti stranieri o organizzare gruppi di acquisto per siti stranieri... ma... vista la crisi mondiale che c'è... perchè dobbiamo aiutare gli stranieri e non l'Italia? Alla fine, i 5 euro che risparmiate, secondo me in futuro vi toccherà ricacciarli con gli interessi. Pensateci bene... E poi, per dirla tutta... se organizzate gruppi d'acquisto da negozi italiani... vi presentate con un bell'ordine... volete che il negozio italiano non vi tratti allo stesso modo di quello straniero?? Cioè... vado da un negozio italiano... mi presento con un ordine di 1000 euro... e il negozio italiano pensate che poi vi dice che non può farvi il prezzo del negozio straniero??

Detto tra noi... non credo proprio... ;-)

Comprate in Italia e fate gruppi di acquisto per negozi italiani! Il mio, ripeto, è solo un invito e un consiglio... poi ognuno fa come vuole, però rifletteteci bene.

Ciao ;-)

Marco AP
15-02-2009, 18:56
Apro questo topic perchè vedo spesso persone che organizzano acquisti all'estero... e detto sinceramente la cosa mi dà un po' fastidio. Naturalmente ognuno è libero di acquistare dove vuole e può continuare a consigliare siti stranieri o organizzare gruppi di acquisto per siti stranieri... ma... vista la crisi mondiale che c'è... perchè dobbiamo aiutare gli stranieri e non l'Italia? Alla fine, i 5 euro che risparmiate, secondo me in futuro vi toccherà ricacciarli con gli interessi. Pensateci bene... E poi, per dirla tutta... se organizzate gruppi d'acquisto da negozi italiani... vi presentate con un bell'ordine... volete che il negozio italiano non vi tratti allo stesso modo di quello straniero?? Cioè... vado da un negozio italiano... mi presento con un ordine di 1000 euro... e il negozio italiano pensate che poi vi dice che non può farvi il prezzo del negozio straniero??

Detto tra noi... non credo proprio... ;-)

Comprate in Italia e fate gruppi di acquisto per negozi italiani! Il mio, ripeto, è solo un invito e un consiglio... poi ognuno fa come vuole, però rifletteteci bene.

Ciao ;-)

vallorano
15-02-2009, 20:45
quoto Marco AP in pieno

vallorano
15-02-2009, 20:45
quoto Marco AP in pieno

giangi1970
15-02-2009, 20:57
Marco AP, Giustissimo.....il problema e' che spesso i negozi italiani non hanno quello che cerchiamo.....specialmente sul vivo.......

giangi1970
15-02-2009, 20:57
Marco AP, Giustissimo.....il problema e' che spesso i negozi italiani non hanno quello che cerchiamo.....specialmente sul vivo.......

Sandro S.
15-02-2009, 21:29
Marco AP, sarebbe bellissimo e nessuno penso possa dire il contrario.

ad esempio....metti a confronto una spesa per le lampadine E40 ( cinesi o americane che siano ) per le hqi (.....qui in italia non le vendono proprio.
Fossi un negoziante me le comprerei e le immetterei nel mercato italiano, ovviamente mantenendo più o meno il prezzo, ma qui in italia succederebbe che il prezzo diventi più alto.

e poi difficile che si riesca a fare un ordine ragionevolmente alto ( addirittura 1000 pezzi....ma anche 100 li vedo difficili ), ogniuno ha esigenze diverse soprattutto nelle tempistiche, non sempre serve la stessa cosa a molte persone nello stesso momento.

e poi...invece di spingere noi a "non comprare all'estero".......io spingerei di più i negozianti italiani ad abbassare i prezzi ed essere competitivi con l'estero, sicuramente venderebbero di più o addirittura più bassi di loro. ;-)


c'è da dire poi che non tutti fanno offerte moooolto allettanti, tipo ( senza fare nomi ) spedizione gratuita per tot tempo oppure direttamente mettere prodotti in offerta direttamente sul portale AP senza aspettare di essere contattati per un acquisto.
perchè non contattare qualcuno nel mercatino che cerca un prodotto e fargli una singola offerta personalizzata.

Sandro S.
15-02-2009, 21:29
Marco AP, sarebbe bellissimo e nessuno penso possa dire il contrario.

ad esempio....metti a confronto una spesa per le lampadine E40 ( cinesi o americane che siano ) per le hqi (.....qui in italia non le vendono proprio.
Fossi un negoziante me le comprerei e le immetterei nel mercato italiano, ovviamente mantenendo più o meno il prezzo, ma qui in italia succederebbe che il prezzo diventi più alto.

e poi difficile che si riesca a fare un ordine ragionevolmente alto ( addirittura 1000 pezzi....ma anche 100 li vedo difficili ), ogniuno ha esigenze diverse soprattutto nelle tempistiche, non sempre serve la stessa cosa a molte persone nello stesso momento.

e poi...invece di spingere noi a "non comprare all'estero".......io spingerei di più i negozianti italiani ad abbassare i prezzi ed essere competitivi con l'estero, sicuramente venderebbero di più o addirittura più bassi di loro. ;-)


c'è da dire poi che non tutti fanno offerte moooolto allettanti, tipo ( senza fare nomi ) spedizione gratuita per tot tempo oppure direttamente mettere prodotti in offerta direttamente sul portale AP senza aspettare di essere contattati per un acquisto.
perchè non contattare qualcuno nel mercatino che cerca un prodotto e fargli una singola offerta personalizzata.

GROSTIK
16-02-2009, 00:08
#07 non sono d'accordo ....
primo uno quanado acquista cerca giustamente di risparmiare (anche i 5€ sono buoni) anche perchè sono i negozianti italiani (diciamo così) che ci spingono a comprare all'estero c'è un detto: chi troppo vuole nulla stringe ;-)
si parla di globalizzazione .... e se vuoi stare sul mercato bisogna accontentarsi di guadagnare il giusto e non spennare i clienti ......

GROSTIK
16-02-2009, 00:08
#07 non sono d'accordo ....
primo uno quanado acquista cerca giustamente di risparmiare (anche i 5€ sono buoni) anche perchè sono i negozianti italiani (diciamo così) che ci spingono a comprare all'estero c'è un detto: chi troppo vuole nulla stringe ;-)
si parla di globalizzazione .... e se vuoi stare sul mercato bisogna accontentarsi di guadagnare il giusto e non spennare i clienti ......

giangi1970
16-02-2009, 00:22
Purtroppo il discorso sui prezzi e' piu' complicato di quello che sembra..........
Vi basti sapere che le maggiori marche impongo i prezzi al pubblico,soprattutto su online,e a quelli si devono attenere.....non e' frutto di un'accordo tra negozianti....
Certo poi uno fa' una telefonata e i prezzi,il piu' delle volte,si abbassano o ci scappa lo sconto.......
Per quanto riguarda le importazioni da Cina e altri paesi si incorrono,spesso,a spese che fanno lievitare i prezzi e non li rendono piu' concorrenziali........
Per non parlare di prodotti che arrivano fallati e che il negoziante a conti fatti ci rimette.....e credetemi e' gia' successo di negozianti che hanno preso all'estero e ci hanno rimesso.....
Poi siamo onesti e guardiamoci addosso.......chi di noi abbasserebbe i propri prezzi e guadagnare di meno??

giangi1970
16-02-2009, 00:22
Purtroppo il discorso sui prezzi e' piu' complicato di quello che sembra..........
Vi basti sapere che le maggiori marche impongo i prezzi al pubblico,soprattutto su online,e a quelli si devono attenere.....non e' frutto di un'accordo tra negozianti....
Certo poi uno fa' una telefonata e i prezzi,il piu' delle volte,si abbassano o ci scappa lo sconto.......
Per quanto riguarda le importazioni da Cina e altri paesi si incorrono,spesso,a spese che fanno lievitare i prezzi e non li rendono piu' concorrenziali........
Per non parlare di prodotti che arrivano fallati e che il negoziante a conti fatti ci rimette.....e credetemi e' gia' successo di negozianti che hanno preso all'estero e ci hanno rimesso.....
Poi siamo onesti e guardiamoci addosso.......chi di noi abbasserebbe i propri prezzi e guadagnare di meno??

Marco AP
16-02-2009, 01:29
Per il vivo potrei anche capirvi... ma per i materiali... per forza bisogna comprare qualcosa che vendono solo all'estero? Possibile che in Italia non ci sia qualcosa di simile e con prezzi simili?
Cmq... la mia non era un'ammonizione, fate come meglio credete e continuate a proporre quello che volete.
Io sto solo cercando di stimolarvi su un argomento che forse in pochi hanno pensato.

Sul discorso della globalizzazione, verissimo, ma possibile che i furbi stanno solo in italia? Se è così allora saremmo già condannati :-)) Secondo me bisogna provare a dialogare un po' di più sia con i negozi che con le aziende e anche con i grossisti e cercare di dare a loro i soldi e non all'estero. Poi, ragazzi, se nessuno vi ascolta... che dire, comprate all'estero, ma prima provate a chiedere in Italia... Ciao ;-)

Marco AP
16-02-2009, 01:29
Per il vivo potrei anche capirvi... ma per i materiali... per forza bisogna comprare qualcosa che vendono solo all'estero? Possibile che in Italia non ci sia qualcosa di simile e con prezzi simili?
Cmq... la mia non era un'ammonizione, fate come meglio credete e continuate a proporre quello che volete.
Io sto solo cercando di stimolarvi su un argomento che forse in pochi hanno pensato.

Sul discorso della globalizzazione, verissimo, ma possibile che i furbi stanno solo in italia? Se è così allora saremmo già condannati :-)) Secondo me bisogna provare a dialogare un po' di più sia con i negozi che con le aziende e anche con i grossisti e cercare di dare a loro i soldi e non all'estero. Poi, ragazzi, se nessuno vi ascolta... che dire, comprate all'estero, ma prima provate a chiedere in Italia... Ciao ;-)

SJoplin
16-02-2009, 02:35
come GROSTIK, non sono per nulla nazionalista, almeno riguardo a quello che acquisto per questo hobby. alcuni paesi hanno un costo del lavoro e un regime fiscale molto inferiore al nostro, e questo gli permette di essere molto competitivi, nulla di nuovo.. il problema è che quando lo stesso prodotto arriva in Europa, o meglio, in Italia, il prezzo subisce un'impennata del doppio o del triplo che non può essere imputabile al solo costo di trasporto o dazi doganali.

credo che il problema debba essere posto dal lato dell'offerta, piuttosto che della domanda, anche se devo riconoscere che ultimamente qualcosa è stato fatto.

per fare un esempio, il classico rifrattometro che 2 anni fa costava più di 60 euro, a fronte dei 25 su ebay, ora si trova a poco più di 30 euro e a quei livelli mi sta pure bene acquistarlo qua. però mi chiedo pure quanto ci avranno guadagnato fino ad allora, e quanto questo tipo di logica abbia contribuito a frenare la diffusione del nostro hobby.
lasciando stare poi quei negozi tradizionali che hanno vissuto dell'affare unico e grasso (leggi: ci straguadagno col rischio che non torni più, ma tanto ne arriverà un altro fesso come te). alcuni di questi hanno chiuso i battenti, altri ci sono vicino e in tutta onestà proprio non me ne dispiace.

il prezzo imposto mi piace poco, in quanto cozza contro un liberismo che viene sbandierato solo quando fa comodo. se sono il prezzo e la concorrenza che devono regolare il mercato, mi chiedo come possa succedere, una volta che si unifica il prezzo e si basa la concorrenza su altri parametri. ancora meno mi piace l'idea che un cartello commerciale possa essere aggirato con una trattativa. in poche parole, se sei furbo e hai voglia di intortare il negozio, hai il tuo ritorno, diversamente paghi.

non mi piace e non ci posso fare nulla, se non comprare dove mi conviene di più.

SJoplin
16-02-2009, 02:35
come GROSTIK, non sono per nulla nazionalista, almeno riguardo a quello che acquisto per questo hobby. alcuni paesi hanno un costo del lavoro e un regime fiscale molto inferiore al nostro, e questo gli permette di essere molto competitivi, nulla di nuovo.. il problema è che quando lo stesso prodotto arriva in Europa, o meglio, in Italia, il prezzo subisce un'impennata del doppio o del triplo che non può essere imputabile al solo costo di trasporto o dazi doganali.

credo che il problema debba essere posto dal lato dell'offerta, piuttosto che della domanda, anche se devo riconoscere che ultimamente qualcosa è stato fatto.

per fare un esempio, il classico rifrattometro che 2 anni fa costava più di 60 euro, a fronte dei 25 su ebay, ora si trova a poco più di 30 euro e a quei livelli mi sta pure bene acquistarlo qua. però mi chiedo pure quanto ci avranno guadagnato fino ad allora, e quanto questo tipo di logica abbia contribuito a frenare la diffusione del nostro hobby.
lasciando stare poi quei negozi tradizionali che hanno vissuto dell'affare unico e grasso (leggi: ci straguadagno col rischio che non torni più, ma tanto ne arriverà un altro fesso come te). alcuni di questi hanno chiuso i battenti, altri ci sono vicino e in tutta onestà proprio non me ne dispiace.

il prezzo imposto mi piace poco, in quanto cozza contro un liberismo che viene sbandierato solo quando fa comodo. se sono il prezzo e la concorrenza che devono regolare il mercato, mi chiedo come possa succedere, una volta che si unifica il prezzo e si basa la concorrenza su altri parametri. ancora meno mi piace l'idea che un cartello commerciale possa essere aggirato con una trattativa. in poche parole, se sei furbo e hai voglia di intortare il negozio, hai il tuo ritorno, diversamente paghi.

non mi piace e non ci posso fare nulla, se non comprare dove mi conviene di più.

Alessandro Falco
16-02-2009, 02:50
Io credo che Marco volesse intendere un gruppo d'acquisto "all'italiana" più che proporre un autarchia compiaciuta...

Quindi scendere di prezzo attraverso un gruppo compatto che offre una cifra elevata in cambio di un prezzo migliore...
molto probabilmente il prezzo rimarrebbe comunque poco più alto che all' estero, ma se ne dovrebbe guadagnare in sbattimenti, garanzie e organizzazione di questi gruppi d'acquisto verso l'estero che, gira e rigira, non si concludono sempre...


Per quanto mi riguarda io per gli accessori me la cavicchio ancora in Italia, tra mercatino e offerte "fidelizzanti" del mio ( o miei ) rivenditori online di fiducia...

Per quanto riguarda il vivo altro paio di maniche, specie per chi cerca qualcosa di particolare...

Alessandro Falco
16-02-2009, 02:50
Io credo che Marco volesse intendere un gruppo d'acquisto "all'italiana" più che proporre un autarchia compiaciuta...

Quindi scendere di prezzo attraverso un gruppo compatto che offre una cifra elevata in cambio di un prezzo migliore...
molto probabilmente il prezzo rimarrebbe comunque poco più alto che all' estero, ma se ne dovrebbe guadagnare in sbattimenti, garanzie e organizzazione di questi gruppi d'acquisto verso l'estero che, gira e rigira, non si concludono sempre...


Per quanto mi riguarda io per gli accessori me la cavicchio ancora in Italia, tra mercatino e offerte "fidelizzanti" del mio ( o miei ) rivenditori online di fiducia...

Per quanto riguarda il vivo altro paio di maniche, specie per chi cerca qualcosa di particolare...

Sandro S.
16-02-2009, 10:42
ma possiamo anche fare degli esempi ? .....va bene il nazionalismo, mi fa piacere comprare in italia piuttosto che all'estero per ovvi motivi, in primis se ho problemi sò da chi andare e "che macchina ha" :-D :-D :-D ( ..per la macchina scherzo ovviamente )

però mi sembra difficile poter mettere insieme tipo 50 persone che comprano lo stesso skimmer per avere uno sconto di pochi euro....la vedo nella pratica molto difficile.

poi sono d'accordo con sjoplin ( non solo perchè si chiama come me ) quando riporta la logica di alcuni negozianti ci straguadagno col rischio che non torni più, ma tanto ne arriverà un altro fesso come te)

sul prezzo imposto credo siano i negozianti a doversi "ribellare", nessuno dice che tra di loro non si possano parlare e magari metter su un' "Associazione Negozianti Acquariofili" e imporre i loro diritti #24

ti posso solo dire che dall'estero di accessori per l'hobby ne ho preso pochi quanto nulla , sempre in italia, a volte è andata bene a volte meno.

Ho trovato anche negozianti che ci hanno rimesso ( se pur poco ) per aiutarmi quando avevo un problema alla vasca e ti dirò....sono diventato un loro cliente.
ma non tutti fanno così, alcuni non si sono neanche degnati di rispondere "mi spiace molto non posso aiutarti".

ovvio è che io non sono mai stato un negoziante, quindi non ho mai visto dal loro punto di vista la situazione e ogni caso credo sia da valutare a parte.
sarebbe "bello" che anche i negozianti intervenissero in questo scambio di opinioni per farci capire in Italia come funzionano le cose; sarebbe molto costruttivo

Sandro S.
16-02-2009, 10:42
ma possiamo anche fare degli esempi ? .....va bene il nazionalismo, mi fa piacere comprare in italia piuttosto che all'estero per ovvi motivi, in primis se ho problemi sò da chi andare e "che macchina ha" :-D :-D :-D ( ..per la macchina scherzo ovviamente )

però mi sembra difficile poter mettere insieme tipo 50 persone che comprano lo stesso skimmer per avere uno sconto di pochi euro....la vedo nella pratica molto difficile.

poi sono d'accordo con sjoplin ( non solo perchè si chiama come me ) quando riporta la logica di alcuni negozianti ci straguadagno col rischio che non torni più, ma tanto ne arriverà un altro fesso come te)

sul prezzo imposto credo siano i negozianti a doversi "ribellare", nessuno dice che tra di loro non si possano parlare e magari metter su un' "Associazione Negozianti Acquariofili" e imporre i loro diritti #24

ti posso solo dire che dall'estero di accessori per l'hobby ne ho preso pochi quanto nulla , sempre in italia, a volte è andata bene a volte meno.

Ho trovato anche negozianti che ci hanno rimesso ( se pur poco ) per aiutarmi quando avevo un problema alla vasca e ti dirò....sono diventato un loro cliente.
ma non tutti fanno così, alcuni non si sono neanche degnati di rispondere "mi spiace molto non posso aiutarti".

ovvio è che io non sono mai stato un negoziante, quindi non ho mai visto dal loro punto di vista la situazione e ogni caso credo sia da valutare a parte.
sarebbe "bello" che anche i negozianti intervenissero in questo scambio di opinioni per farci capire in Italia come funzionano le cose; sarebbe molto costruttivo

8Gianlu5
16-02-2009, 11:06
Io ieri ho aperto un topic gruppo d'acquisto in un sito all'estero e nello stesso momento ho fatto un'ordine da r...lab! #13

8Gianlu5
16-02-2009, 11:06
Io ieri ho aperto un topic gruppo d'acquisto in un sito all'estero e nello stesso momento ho fatto un'ordine da r...lab! #13

Marco AP
16-02-2009, 11:51
sarebbe "bello" che anche i negozianti intervenissero in questo scambio di opinioni per farci capire in Italia come funzionano le cose; sarebbe molto costruttivo


Ottima idea. Se qualche negoziante volesse intervenire, lo può fare tranquillamente in questo topic. Ciao ;-)

Marco AP
16-02-2009, 11:51
sarebbe "bello" che anche i negozianti intervenissero in questo scambio di opinioni per farci capire in Italia come funzionano le cose; sarebbe molto costruttivo


Ottima idea. Se qualche negoziante volesse intervenire, lo può fare tranquillamente in questo topic. Ciao ;-)

giangi1970
16-02-2009, 11:53
sjoplin, Lo so' che sono ripetitivo.....ma il prezzo di mooolti accessori sono imposti dai vari distributori o fornitori....e non e' che un negoziante(online) puo' mettere che prezzo vuole.......pena la non fornitura del prodotto........e credimi(ormai e' il segreto di pulcinella che io ho molta confidenza con alcuni negozianti e produttori) e' cosi!!!!
Lo sapete che alcune offerte che si vedono in giro dovrebbero essere autorizzate anche dai produttori??????
Per quanto riguarda gli acquisti all'estero,e lo sai meglio di me,parlo di Cina....spese di trasporto dazi e cazzi(tu,privato, compri uno skimmer e sulla scatola c'e scritto " materiale plasitco" su quello del negoziante c'e' scritto "schiumatoio sottoposto alle normative CEE" e quella scrittina alza il prezzo e non di poco)incidono e non poco sul prezzo finale del prodotto......esempio...
Un accessorio costa all'origine 100....importato con dazi e tutto il resto(quindi anche le spese di trasporto e non e' che un negoziante ne prende 2) arriva 130 a occhi chiusi....sui quei 130 ci devi aggiungere l'iva (e siamo gia' a 156) e il guadagno del negoziante(che se e' onesto ci guadagna il 20%) che fanno circa 190.....e il prezzo e' gia' raddoppiato......a quasi.....
Sempre col rischio che il prodotto ti resti in magazzino per molto tempo o che sia fallato...........perche',strano ma vero,siamo pronti a comprare made in Cina direttamente in Cina,ma se lo trovi in Italia,la prima cosa che pesi e' che e' una Cinesata e non la prendi........
Per quanto riguarda il vivo la cosa e' ancora piu' incasinata.......perche' quasi nessun importatore si prende le responsabilita' dei trasporti.......
Esempio tu fai un'ordine dal Tedesco il pacco ritarda di u giorno e ti muore meta' merce.....so' caxxi tuoio...perche' in Italia la spedizione del vivo e' ILLEGALE.......
Lo sapete che se un trasportatore si rende conto che stai spedendo del vivo sei passibile di denuncia?????
Per non parlare del Cites.........il famoso registro che ogni negoziante che tratta vivo e' obbligato ad avere......ogni sbaglio od omissione costa una multa di 3000€.....giustissima per l'amor di dio......ma non tutti i negozianti sono truffatori.......

giangi1970
16-02-2009, 11:53
sjoplin, Lo so' che sono ripetitivo.....ma il prezzo di mooolti accessori sono imposti dai vari distributori o fornitori....e non e' che un negoziante(online) puo' mettere che prezzo vuole.......pena la non fornitura del prodotto........e credimi(ormai e' il segreto di pulcinella che io ho molta confidenza con alcuni negozianti e produttori) e' cosi!!!!
Lo sapete che alcune offerte che si vedono in giro dovrebbero essere autorizzate anche dai produttori??????
Per quanto riguarda gli acquisti all'estero,e lo sai meglio di me,parlo di Cina....spese di trasporto dazi e cazzi(tu,privato, compri uno skimmer e sulla scatola c'e scritto " materiale plasitco" su quello del negoziante c'e' scritto "schiumatoio sottoposto alle normative CEE" e quella scrittina alza il prezzo e non di poco)incidono e non poco sul prezzo finale del prodotto......esempio...
Un accessorio costa all'origine 100....importato con dazi e tutto il resto(quindi anche le spese di trasporto e non e' che un negoziante ne prende 2) arriva 130 a occhi chiusi....sui quei 130 ci devi aggiungere l'iva (e siamo gia' a 156) e il guadagno del negoziante(che se e' onesto ci guadagna il 20%) che fanno circa 190.....e il prezzo e' gia' raddoppiato......a quasi.....
Sempre col rischio che il prodotto ti resti in magazzino per molto tempo o che sia fallato...........perche',strano ma vero,siamo pronti a comprare made in Cina direttamente in Cina,ma se lo trovi in Italia,la prima cosa che pesi e' che e' una Cinesata e non la prendi........
Per quanto riguarda il vivo la cosa e' ancora piu' incasinata.......perche' quasi nessun importatore si prende le responsabilita' dei trasporti.......
Esempio tu fai un'ordine dal Tedesco il pacco ritarda di u giorno e ti muore meta' merce.....so' caxxi tuoio...perche' in Italia la spedizione del vivo e' ILLEGALE.......
Lo sapete che se un trasportatore si rende conto che stai spedendo del vivo sei passibile di denuncia?????
Per non parlare del Cites.........il famoso registro che ogni negoziante che tratta vivo e' obbligato ad avere......ogni sbaglio od omissione costa una multa di 3000€.....giustissima per l'amor di dio......ma non tutti i negozianti sono truffatori.......

GROSTIK
16-02-2009, 13:27
giangi1970, stai dicendo cose giuste ;-) però senza guardare alla cina basta guardare nel resto della comunità europea può essere che tedeschi e inglesi per esempio riescono a vendere lo stesso prodotto (parlo di materiale tecnico) ad un prezzo + basso (comprese le s.s.) evidentemente mirano a ridurre (e non rinunciare ;-) ) al guadagno per fidelizzare il cliente ..... sul vivo è più incasinata la cosa sono d'accordo #36#
tengo a sottolineare che non tutti i commercianti di cassa nostra sono furbi (solo il 99% :-D :-D, scherzo ;-) )

GROSTIK
16-02-2009, 13:27
giangi1970, stai dicendo cose giuste ;-) però senza guardare alla cina basta guardare nel resto della comunità europea può essere che tedeschi e inglesi per esempio riescono a vendere lo stesso prodotto (parlo di materiale tecnico) ad un prezzo + basso (comprese le s.s.) evidentemente mirano a ridurre (e non rinunciare ;-) ) al guadagno per fidelizzare il cliente ..... sul vivo è più incasinata la cosa sono d'accordo #36#
tengo a sottolineare che non tutti i commercianti di cassa nostra sono furbi (solo il 99% :-D :-D, scherzo ;-) )

SJoplin
16-02-2009, 13:52
Per quanto riguarda gli acquisti all'estero,e lo sai meglio di me,parlo di Cina....spese di trasporto dazi e cazzi(tu,privato, compri uno skimmer e sulla scatola c'e scritto " materiale plasitco" su quello del negoziante c'e' scritto "schiumatoio sottoposto alle normative CEE" e quella scrittina alza il prezzo e non di poco)incidono e non poco sul prezzo finale del prodotto......esempio...
Un accessorio costa all'origine 100....importato con dazi e tutto il resto(quindi anche le spese di trasporto e non e' che un negoziante ne prende 2) arriva 130 a occhi chiusi....sui quei 130 ci devi aggiungere l'iva (e siamo gia' a 156) e il guadagno del negoziante(che se e' onesto ci guadagna il 20%) che fanno circa 190.....e il prezzo e' gia' raddoppiato......a quasi.....
Sempre col rischio che il prodotto ti resti in magazzino per molto tempo o che sia fallato...........perche',strano ma vero,siamo pronti a comprare made in Cina direttamente in Cina,ma se lo trovi in Italia,la prima cosa che pesi e' che e' una Cinesata e non la prendi........

Giangi, mi spiace contraddirti, perchè mi stai simpatico :-)) :-)), ma credimi che non te l'hanno raccontata giusta. Tuttavia il topic non è riferito a speculazioni cinesi, per cui non entro nel dettaglio. Comunque la prima volta che ci si becca ti spiego tutto a voce, e vedrai che le cifre cambiano, eccome ;-)

SJoplin
16-02-2009, 13:52
Per quanto riguarda gli acquisti all'estero,e lo sai meglio di me,parlo di Cina....spese di trasporto dazi e cazzi(tu,privato, compri uno skimmer e sulla scatola c'e scritto " materiale plasitco" su quello del negoziante c'e' scritto "schiumatoio sottoposto alle normative CEE" e quella scrittina alza il prezzo e non di poco)incidono e non poco sul prezzo finale del prodotto......esempio...
Un accessorio costa all'origine 100....importato con dazi e tutto il resto(quindi anche le spese di trasporto e non e' che un negoziante ne prende 2) arriva 130 a occhi chiusi....sui quei 130 ci devi aggiungere l'iva (e siamo gia' a 156) e il guadagno del negoziante(che se e' onesto ci guadagna il 20%) che fanno circa 190.....e il prezzo e' gia' raddoppiato......a quasi.....
Sempre col rischio che il prodotto ti resti in magazzino per molto tempo o che sia fallato...........perche',strano ma vero,siamo pronti a comprare made in Cina direttamente in Cina,ma se lo trovi in Italia,la prima cosa che pesi e' che e' una Cinesata e non la prendi........

Giangi, mi spiace contraddirti, perchè mi stai simpatico :-)) :-)), ma credimi che non te l'hanno raccontata giusta. Tuttavia il topic non è riferito a speculazioni cinesi, per cui non entro nel dettaglio. Comunque la prima volta che ci si becca ti spiego tutto a voce, e vedrai che le cifre cambiano, eccome ;-)

giangi1970
16-02-2009, 14:33
sjoplin, ZIIOOO!!!!
Tunon mi stai sulle balle...... :-D :-D :-D
Non so' che "canali" hai usato tu.....ma ha me e successo cosi......
Tornando al topic.......io ho preso molto poco all'estero....fosse solo perche' sono terrorizzato dalla garanzia......

Poi,sinceramente,tutte ste differenze di prezzi,restano in europa,non li ho visti.......

giangi1970
16-02-2009, 14:33
sjoplin, ZIIOOO!!!!
Tunon mi stai sulle balle...... :-D :-D :-D
Non so' che "canali" hai usato tu.....ma ha me e successo cosi......
Tornando al topic.......io ho preso molto poco all'estero....fosse solo perche' sono terrorizzato dalla garanzia......

Poi,sinceramente,tutte ste differenze di prezzi,restano in europa,non li ho visti.......

dibifrank
16-02-2009, 14:53
io ho sempre comprato molto in italia on line, pero' ci sono siti incompetenti o siti che aumentano i prezzi prima di comprare giro sempre!!!!!!!!!!!!!pero' questa politica di mercato non mi piace affatto #07

dibifrank
16-02-2009, 14:53
io ho sempre comprato molto in italia on line, pero' ci sono siti incompetenti o siti che aumentano i prezzi prima di comprare giro sempre!!!!!!!!!!!!!pero' questa politica di mercato non mi piace affatto #07

GROSTIK
16-02-2009, 17:20
parole sante dibifrank, ;-)

GROSTIK
16-02-2009, 17:20
parole sante dibifrank, ;-)

tenkan
18-02-2009, 12:58
Ottima idea. Se qualche negoziante volesse intervenire, lo può fare tranquillamente in questo topic. Ciao ;-)

Sono stato negoziante....parlo di strada e non online

Alcuni flash prima di sparare ai negozianti in genere

- Non mi risulta che nessun negoziante sia diventato ricco col negozio, e si guadagna molto di più a fare pizza al trancio. Ogni negoziante nasce tale per passione.... anche se poi magari la perde. Rispettate questo please!
- I margini di un negozio sono agli occhi di alcuni clienti alti ma in realtà sono i minimi per poter stare in piedi, e chi cerca di far un politica di prezzi contro l'online ha vita breve
- Gli acquariofili che navigano su forum come questo rappresentano meno del 2% del mercato acquariofilo
- Spesso un negozio compra a prezzi più alti di quanto trovi poi lo stesso prodotto nella grande distribuzione
- Un buon negozio sa dove trovare animali particolari, e se non lo fa è solo per pigrizia
- Oltre al dove comprare, guarderei al cosa. Esistono moltissimi prodotti italiani uguali o superiori in qualità agli stranieri

Oggi fare il negoziante d'acquari è un lavoro durissimo e spesso poco remunerativo. Se comprare online e all'estero è potenzialmente una causa di chiusura di negozi, allora pensiamo che col nostro fare contribuiamo a farli chiudere tutti con un grosso danno all'acquariofilia. Quando saranno rimasti tre siti e.commerce (non ne servono di più) e qualche garden da pesci rossi voglio vedere cosa compreremo.....

Fortuna vuole che come ho detto, il volume di transato online è ancora minimissimo.......ma forse un giorno....

tenkan


meditate gente meditate

tenkan
18-02-2009, 12:58
Ottima idea. Se qualche negoziante volesse intervenire, lo può fare tranquillamente in questo topic. Ciao ;-)

Sono stato negoziante....parlo di strada e non online

Alcuni flash prima di sparare ai negozianti in genere

- Non mi risulta che nessun negoziante sia diventato ricco col negozio, e si guadagna molto di più a fare pizza al trancio. Ogni negoziante nasce tale per passione.... anche se poi magari la perde. Rispettate questo please!
- I margini di un negozio sono agli occhi di alcuni clienti alti ma in realtà sono i minimi per poter stare in piedi, e chi cerca di far un politica di prezzi contro l'online ha vita breve
- Gli acquariofili che navigano su forum come questo rappresentano meno del 2% del mercato acquariofilo
- Spesso un negozio compra a prezzi più alti di quanto trovi poi lo stesso prodotto nella grande distribuzione
- Un buon negozio sa dove trovare animali particolari, e se non lo fa è solo per pigrizia
- Oltre al dove comprare, guarderei al cosa. Esistono moltissimi prodotti italiani uguali o superiori in qualità agli stranieri

Oggi fare il negoziante d'acquari è un lavoro durissimo e spesso poco remunerativo. Se comprare online e all'estero è potenzialmente una causa di chiusura di negozi, allora pensiamo che col nostro fare contribuiamo a farli chiudere tutti con un grosso danno all'acquariofilia. Quando saranno rimasti tre siti e.commerce (non ne servono di più) e qualche garden da pesci rossi voglio vedere cosa compreremo.....

Fortuna vuole che come ho detto, il volume di transato online è ancora minimissimo.......ma forse un giorno....

tenkan


meditate gente meditate

giangi1970
18-02-2009, 13:21
tenkan, Parole sante...... #25 #25 #25 #25

giangi1970
18-02-2009, 13:21
tenkan, Parole sante...... #25 #25 #25 #25

Sandro S.
18-02-2009, 14:21
giangi1970, sante mica troppe... però se ne può parlare

Sandro S.
18-02-2009, 14:21
giangi1970, sante mica troppe... però se ne può parlare

Marco AP
18-02-2009, 14:31
- Gli acquariofili che navigano su forum come questo rappresentano meno del 2% del mercato acquariofilo


Credo sia un po' più alto, intorno al 7%, Cmq sempre una cifra bassa rispetto al totale.

Per il resto non credo sia colpa dei negozi on-line se gli affari vanno male. On-line ci sono anche molti negozi di elettronica, librerie, dvd, informatica, alimentari, gioielli, fitness ecc. ecc... eppure i tradizionali negozi di questi settori non sono in crisi per questo motivo... anzi... noto che per quanto riguarda il settore tv e informatica, spesso nei negozi tradizionali si trovano prezzi inferiori e se sono in crisi non è quindi dovuto alla presenza dei negozi on-line, ma per altri motivi che tutti ormai conosciamo.
Inoltre ci sono molti negozi tradizionali che nonostante la crisi generale hanno continuato a lavorare molto bene. Ci sono stati negozi che addiritura si sono rinnovati, trasferiti in locali più grandi ecc. ecc. Quindi io non imputerei la chiusura di molti negozi tradizionali ai negozi on-line, ma più ad una malagestione del negozio e forse alla poca preparazione del negoziante stesso. La differenza che ha portato internet oggi, a mio avviso, è la presenza di un neofita che parte più informato nei confronti di questo hobby... cioè spesso il neofita, prima di entrare in un negozio, fa ricerche in internet, legge, cerca info ecc. ecc. Diciamo che non entra in un negozio sprovveduto, ma ci entra sapendo che se il negoziante gli dice di mettere un biologico nel marino o un guppy insieme ad un betta slepndens, questo ci capisce poco e va altrove fino a quando non trova quello competente. Poi capita spesso che in zona non ci sia nessuno capace... e allora prova ad acquistare in internet e a seguire i consigli di un forum o di un portale.
Questo fa si che chi lavora bene ed è capace, avrà sempre più clientela, chi invece non è preparato, non conosce le esigenze della clientela o magari ha perso la passione, sarà destinato a chiudere.
Alla fine questo ragionamento vale un po' per tutti i settori che richiedono una certa conoscenza di quello che si vende.
Io la vedo così. Ciao ;-)

Marco AP
18-02-2009, 14:31
- Gli acquariofili che navigano su forum come questo rappresentano meno del 2% del mercato acquariofilo


Credo sia un po' più alto, intorno al 7%, Cmq sempre una cifra bassa rispetto al totale.

Per il resto non credo sia colpa dei negozi on-line se gli affari vanno male. On-line ci sono anche molti negozi di elettronica, librerie, dvd, informatica, alimentari, gioielli, fitness ecc. ecc... eppure i tradizionali negozi di questi settori non sono in crisi per questo motivo... anzi... noto che per quanto riguarda il settore tv e informatica, spesso nei negozi tradizionali si trovano prezzi inferiori e se sono in crisi non è quindi dovuto alla presenza dei negozi on-line, ma per altri motivi che tutti ormai conosciamo.
Inoltre ci sono molti negozi tradizionali che nonostante la crisi generale hanno continuato a lavorare molto bene. Ci sono stati negozi che addiritura si sono rinnovati, trasferiti in locali più grandi ecc. ecc. Quindi io non imputerei la chiusura di molti negozi tradizionali ai negozi on-line, ma più ad una malagestione del negozio e forse alla poca preparazione del negoziante stesso. La differenza che ha portato internet oggi, a mio avviso, è la presenza di un neofita che parte più informato nei confronti di questo hobby... cioè spesso il neofita, prima di entrare in un negozio, fa ricerche in internet, legge, cerca info ecc. ecc. Diciamo che non entra in un negozio sprovveduto, ma ci entra sapendo che se il negoziante gli dice di mettere un biologico nel marino o un guppy insieme ad un betta slepndens, questo ci capisce poco e va altrove fino a quando non trova quello competente. Poi capita spesso che in zona non ci sia nessuno capace... e allora prova ad acquistare in internet e a seguire i consigli di un forum o di un portale.
Questo fa si che chi lavora bene ed è capace, avrà sempre più clientela, chi invece non è preparato, non conosce le esigenze della clientela o magari ha perso la passione, sarà destinato a chiudere.
Alla fine questo ragionamento vale un po' per tutti i settori che richiedono una certa conoscenza di quello che si vende.
Io la vedo così. Ciao ;-)

piggarello
18-02-2009, 14:46
A mio parere la scelta di comprare in uno o in un altro negozio o sito non deve essere dettata solo dal prezzo.....ma anche dalla professionalità dimostrata.
Preferisco spendere 5 euro (visto che il risparmio non credo sia così abissale) e parlare con il negoziante per avere un minimo di consiglo o feedback sul materiale che devo comprare.
Credo che la globalizzazione e internet in generale, come la grossa distribuzione, abbiano tolto a tutti i campi, non solo a quello acquariofilo, molta professionalità.
Non ci scordiamo che tu puoi andare da Leroy Merlin a comprarti un rubinetto cinese a due lire (o due euro), montarlo ed essere momentaneamente soddisfatto del tuo acquisto, ma sicuramente avrai dei problemi, semplicemente perchè quello non è il tuo mestiere, io ormai sono dell'opinione che non a caso se ti monti la serratura da solo funziona ma magari cigola o non è in asse, stessa cosa per prese e impianti elettrici approssimati e pericolosi.
Il discorso di marco può essere anche visto in questo senso, qualitativamente ci sono aziende in Italia, che paradossalmente vendono più all'estero che qui da noi e vengono apprezzate ovunque tranne che qui....un po per la nostra rinomata esterofilia, e in parte per una concorrenza che non deve essere vista solo in funzione del prezzo.
Sò lungo..lo so, ma chiudo dicendo che i miei migliori acquisti li ho fatti in negozio dopo aver "chiacchierato" con il negoziante di persona, o online da persone a cui potevo comunque rivolgermi per una consulenza o una delucidazione..credo che questo valga più dei famosi 5 euro... ;-)

ps. provate a fare un test del calcio/magnesio con le istruzioni in inglese o tedesco.....poi ne riparliamo -28d#

piggarello
18-02-2009, 14:46
A mio parere la scelta di comprare in uno o in un altro negozio o sito non deve essere dettata solo dal prezzo.....ma anche dalla professionalità dimostrata.
Preferisco spendere 5 euro (visto che il risparmio non credo sia così abissale) e parlare con il negoziante per avere un minimo di consiglo o feedback sul materiale che devo comprare.
Credo che la globalizzazione e internet in generale, come la grossa distribuzione, abbiano tolto a tutti i campi, non solo a quello acquariofilo, molta professionalità.
Non ci scordiamo che tu puoi andare da Leroy Merlin a comprarti un rubinetto cinese a due lire (o due euro), montarlo ed essere momentaneamente soddisfatto del tuo acquisto, ma sicuramente avrai dei problemi, semplicemente perchè quello non è il tuo mestiere, io ormai sono dell'opinione che non a caso se ti monti la serratura da solo funziona ma magari cigola o non è in asse, stessa cosa per prese e impianti elettrici approssimati e pericolosi.
Il discorso di marco può essere anche visto in questo senso, qualitativamente ci sono aziende in Italia, che paradossalmente vendono più all'estero che qui da noi e vengono apprezzate ovunque tranne che qui....un po per la nostra rinomata esterofilia, e in parte per una concorrenza che non deve essere vista solo in funzione del prezzo.
Sò lungo..lo so, ma chiudo dicendo che i miei migliori acquisti li ho fatti in negozio dopo aver "chiacchierato" con il negoziante di persona, o online da persone a cui potevo comunque rivolgermi per una consulenza o una delucidazione..credo che questo valga più dei famosi 5 euro... ;-)

ps. provate a fare un test del calcio/magnesio con le istruzioni in inglese o tedesco.....poi ne riparliamo -28d#

Sandro S.
18-02-2009, 14:50
se ci fate caso, dai vostri discorsi sembra di capire che chi ha un negozio online non l'ho abbia fisicamente o viceversa.

Sandro S.
18-02-2009, 14:50
se ci fate caso, dai vostri discorsi sembra di capire che chi ha un negozio online non l'ho abbia fisicamente o viceversa.

piggarello
18-02-2009, 14:56
s_cocis...e quindi? #24

piggarello
18-02-2009, 14:56
s_cocis...e quindi? #24

Sandro S.
18-02-2009, 15:50
e quindi leggendo mi sembrava di capire che la concerrenza online porta alla chiusura dei negozi, ma se i negozi stessi hanno il sito per pubblicizzare o anche per vendere i propri prodotti vuol dire che il loro parco clienti aumenta e quindi dovrebbero vendere di più. ( non più solo ai clienti della zona che possono andare da lui fisicamente).


poi mi chiedo, ma alcune aziende impongono il prezzo solo ai negozi italiani ? se acquistiamo all'estero per "risparmiare" vuol dire che lì il prezzo non è imposto ?
considera che se lo facciamo c'è anche da pagare le spese di sped dall'estero ( a volte con la dogana ), e quindi di quanto aumentano il prezzo in italia se ci scoraggiano a comprarlo nella nostra nazione?

tutti pensieri che mi girano in testa....non capirò mai :-D :-D

ovvio che non essendo un negoziante e non provandolo sulla mia pelle i dubbi son tanti :-)


e poi come al solito mi domando,.....ma possibile che stì affari in plexiglass ( tipo gli skimmer/reattori ) possano costare così tanto ? ma che è materiale che usa la nasa o che viene da un altro pianeta? ( e da qui poi parte la discussione sui macchinari etc..etc......storia infinita )


cmq ...la mia proposta di fondare un' Associazione Negozianti Acquariofili non mi sembra stupidina.....buon intenditore poche parole ;-)

Sandro S.
18-02-2009, 15:50
e quindi leggendo mi sembrava di capire che la concerrenza online porta alla chiusura dei negozi, ma se i negozi stessi hanno il sito per pubblicizzare o anche per vendere i propri prodotti vuol dire che il loro parco clienti aumenta e quindi dovrebbero vendere di più. ( non più solo ai clienti della zona che possono andare da lui fisicamente).


poi mi chiedo, ma alcune aziende impongono il prezzo solo ai negozi italiani ? se acquistiamo all'estero per "risparmiare" vuol dire che lì il prezzo non è imposto ?
considera che se lo facciamo c'è anche da pagare le spese di sped dall'estero ( a volte con la dogana ), e quindi di quanto aumentano il prezzo in italia se ci scoraggiano a comprarlo nella nostra nazione?

tutti pensieri che mi girano in testa....non capirò mai :-D :-D

ovvio che non essendo un negoziante e non provandolo sulla mia pelle i dubbi son tanti :-)


e poi come al solito mi domando,.....ma possibile che stì affari in plexiglass ( tipo gli skimmer/reattori ) possano costare così tanto ? ma che è materiale che usa la nasa o che viene da un altro pianeta? ( e da qui poi parte la discussione sui macchinari etc..etc......storia infinita )


cmq ...la mia proposta di fondare un' Associazione Negozianti Acquariofili non mi sembra stupidina.....buon intenditore poche parole ;-)

Marco AP
18-02-2009, 15:52
Il discorso di marco può essere anche visto in questo senso, qualitativamente ci sono aziende in Italia, che paradossalmente vendono più all'estero che qui da noi e vengono apprezzate ovunque tranne che qui....un po per la nostra rinomata esterofilia, e in parte per una concorrenza che non deve essere vista solo in funzione del prezzo.


Condivido pienamente. Questo è effettivamente un bel paradosso... Io ho un amico (anche testimone di nozze oltretutto) che ha un'agenzia di modelle. Beh... lui è sempre alla ricerca delle straniere, per il semplice fatto che le straniere "si vendono meglio". Non siate maliziosi, non in quel senso, nel senso che lui riesce a farle lavorare molto di più rispetto alle italiane, a prescindere dalla bellezza! Perchè le aziende che ricercano le modelle per fare dei book, deplian, manifesti, pubblicità ecc. ecc. richiedono sempre la straniera... mah.. #24

Marco AP
18-02-2009, 15:52
Il discorso di marco può essere anche visto in questo senso, qualitativamente ci sono aziende in Italia, che paradossalmente vendono più all'estero che qui da noi e vengono apprezzate ovunque tranne che qui....un po per la nostra rinomata esterofilia, e in parte per una concorrenza che non deve essere vista solo in funzione del prezzo.


Condivido pienamente. Questo è effettivamente un bel paradosso... Io ho un amico (anche testimone di nozze oltretutto) che ha un'agenzia di modelle. Beh... lui è sempre alla ricerca delle straniere, per il semplice fatto che le straniere "si vendono meglio". Non siate maliziosi, non in quel senso, nel senso che lui riesce a farle lavorare molto di più rispetto alle italiane, a prescindere dalla bellezza! Perchè le aziende che ricercano le modelle per fare dei book, deplian, manifesti, pubblicità ecc. ecc. richiedono sempre la straniera... mah.. #24

piggarello
18-02-2009, 16:05
Ti dirò di puù, marco, a volte le "trovate" dei nostri cervelli ce le ricompriamo all'estero pare pare solo perchè se vengono dai "tedeschi" è sicuro che funzionino......( vedi vari modelli di pompe di risalita e non, rimarchiate e "ricarrozzate" e rivendute...)

piggarello
18-02-2009, 16:05
Ti dirò di puù, marco, a volte le "trovate" dei nostri cervelli ce le ricompriamo all'estero pare pare solo perchè se vengono dai "tedeschi" è sicuro che funzionino......( vedi vari modelli di pompe di risalita e non, rimarchiate e "ricarrozzate" e rivendute...)

tenkan
18-02-2009, 16:19
e quindi leggendo mi sembrava di capire che la concerrenza online porta alla chiusura dei negozi

no! il mio era solo un discorso teorico seguendo il ragionamento che si tava facendo. Non penso che accada per tanti motivi indipendendenti dal prezzo al kilo delle cose. Io frutta e verdura la compro ormai SOLO online, ma questo dopo aver trovato un fornitore con un altissimo livello qualitativo e ad un ottimo prezzo. Con questo faccio chiudere gli ortolani? Non penso.

Per gli esercenti ibridi online-offline il discorso è diverso e complesso. Di sicuro i costi di gestione di un negozio reale (fosse solo per energia e affitto) non è paragonabile a chi vende online con una azienda quasi virtuale e due scaffali di prodotti in cantina (ce ne sono!)

Mi fa solo paura quando vedo persone che con due Euro in tasca pensano di entrare in questo business con facilità...... Ed in questo periodo di crisi ne ho già viste tre persone che rimaste senza lavoro volevano usare la liquidazione per aprire un negozio..... fortunatamente han desistito.

Son convinto che si potrebbe anche aprire in un periodo di crisi come questo e campare bene, ma se non fai PRIMA un ottimo e dettagliato business plan la vedo molto dura. Quanti neo-commercianti l'anno fatto?


poi mi chiedo, ma alcune aziende impongono il prezzo solo ai negozi italiani ?

Per quel che ne so, imporre un prezzo è contro la legge in Europa. Poi esistono gli equilibri commerciali ma è tutt'altra cosa.

e poi come al solito mi domando,.....ma possibile che stì affari in plexiglass ( tipo gli skimmer/reattori ) possano costare così tanto ?

la materia prima costa ma neanche tanto, quel che costa è la manodopera per l'assemblaggio laddove i volumi di vendita non giustificano un montaggio meccanizzato

cmq ...la mia proposta di fondare un' Associazione Negozianti Acquariofili non mi sembra stupidina.....buon intenditore poche parole ;-)[/

esiste! http://www.aipaonline.it/acquari/

tenkan
18-02-2009, 16:19
e quindi leggendo mi sembrava di capire che la concerrenza online porta alla chiusura dei negozi

no! il mio era solo un discorso teorico seguendo il ragionamento che si tava facendo. Non penso che accada per tanti motivi indipendendenti dal prezzo al kilo delle cose. Io frutta e verdura la compro ormai SOLO online, ma questo dopo aver trovato un fornitore con un altissimo livello qualitativo e ad un ottimo prezzo. Con questo faccio chiudere gli ortolani? Non penso.

Per gli esercenti ibridi online-offline il discorso è diverso e complesso. Di sicuro i costi di gestione di un negozio reale (fosse solo per energia e affitto) non è paragonabile a chi vende online con una azienda quasi virtuale e due scaffali di prodotti in cantina (ce ne sono!)

Mi fa solo paura quando vedo persone che con due Euro in tasca pensano di entrare in questo business con facilità...... Ed in questo periodo di crisi ne ho già viste tre persone che rimaste senza lavoro volevano usare la liquidazione per aprire un negozio..... fortunatamente han desistito.

Son convinto che si potrebbe anche aprire in un periodo di crisi come questo e campare bene, ma se non fai PRIMA un ottimo e dettagliato business plan la vedo molto dura. Quanti neo-commercianti l'anno fatto?


poi mi chiedo, ma alcune aziende impongono il prezzo solo ai negozi italiani ?

Per quel che ne so, imporre un prezzo è contro la legge in Europa. Poi esistono gli equilibri commerciali ma è tutt'altra cosa.

e poi come al solito mi domando,.....ma possibile che stì affari in plexiglass ( tipo gli skimmer/reattori ) possano costare così tanto ?

la materia prima costa ma neanche tanto, quel che costa è la manodopera per l'assemblaggio laddove i volumi di vendita non giustificano un montaggio meccanizzato

cmq ...la mia proposta di fondare un' Associazione Negozianti Acquariofili non mi sembra stupidina.....buon intenditore poche parole ;-)[/

esiste! http://www.aipaonline.it/acquari/

LLorenzo
18-02-2009, 16:26
io ho preso un lumenark in inghilterra e ho pagato 140 euro con la spedizione, in italia 219+ sped. sisi li compro di certo in italia, sisi :-D e chi sono il salvatore della patria? fatela salvare a de benedetti, fiat finmeccanica italcementi, fininvest, con i soldi che hanno rubato allo stato fino ad oggi.

LLorenzo
18-02-2009, 16:26
io ho preso un lumenark in inghilterra e ho pagato 140 euro con la spedizione, in italia 219+ sped. sisi li compro di certo in italia, sisi :-D e chi sono il salvatore della patria? fatela salvare a de benedetti, fiat finmeccanica italcementi, fininvest, con i soldi che hanno rubato allo stato fino ad oggi.

Sandro S.
18-02-2009, 16:29
o ho preso un lumenark in inghilterra e ho pagato 140 euro con la spedizione, in italia 219+ sped.e adesso spiegatemelo :-D :-D

considera anche che il prezzo del MINI-lumenarc in italia è identico a quello più grande.

stranezze della vita.

Sandro S.
18-02-2009, 16:29
o ho preso un lumenark in inghilterra e ho pagato 140 euro con la spedizione, in italia 219+ sped.e adesso spiegatemelo :-D :-D

considera anche che il prezzo del MINI-lumenarc in italia è identico a quello più grande.

stranezze della vita.

giangi1970
18-02-2009, 16:29
tenkan, Io all'aipa ci sono stato,invitato da un amico,e te la consiglio...... #23 #23
Ho assistito a scene allucinanti del tipo negozianti(o che si presumono tali)che si rifiutavano di spendere 50€ per un corso di Takashi Amano di mezza giornata.......o che dicevano alle aziende ce non gli interessavano i corsi di aggiornamento fatti in negozio.......
Per quanto riguarda il prezzo imposto,logicamente,non e' obbligatorio,perche' fuori legge.....ma se un distributore ti dice metti questo prezzo o non tela mando che fai????
Ti diro' a me' alletta molto l'idea di aprire un negozio online......ma so' gia' che dovro' affrontare un periodo di "assestamento" dove ci saranno solo perdite..........saro' anche troppo ottimista...ma per me' se po fa'!!!!!!!!!

giangi1970
18-02-2009, 16:29
tenkan, Io all'aipa ci sono stato,invitato da un amico,e te la consiglio...... #23 #23
Ho assistito a scene allucinanti del tipo negozianti(o che si presumono tali)che si rifiutavano di spendere 50€ per un corso di Takashi Amano di mezza giornata.......o che dicevano alle aziende ce non gli interessavano i corsi di aggiornamento fatti in negozio.......
Per quanto riguarda il prezzo imposto,logicamente,non e' obbligatorio,perche' fuori legge.....ma se un distributore ti dice metti questo prezzo o non tela mando che fai????
Ti diro' a me' alletta molto l'idea di aprire un negozio online......ma so' gia' che dovro' affrontare un periodo di "assestamento" dove ci saranno solo perdite..........saro' anche troppo ottimista...ma per me' se po fa'!!!!!!!!!

Sandro S.
18-02-2009, 16:37
bè giangi1970, l'associazione serbirebbe proprio a quello, ovviamente un associazione seria con iscritti "seri", se il produttore mi fa questo tipo di "ricatto" ( e ovviamente lo fa anche ad altri ) è l'associazione stessache dovrebbe "sconsigliare" a tutti i negozianti iscritti di non rifornirsi presso quel produttore; può sembrare un idea balzana ma ad un produttore perdere un'intero mercato nazionale non credo gli faccia piacere.

quindi girare il coltello e prenderlo dalla parte del manico, " vuoi vendere in italia ? benissimo c'è all'associazione che difende i nostri diritti"


cmq io dico questo, verissimo, c'è differenza di costi di gestione tra chi vende online e chi ha anche il negozio, ma quando vedo gente che anche sulle piccole cose ( accessori che costano poco ) cerca di spillarti talmente tanti soldi da cercare quasi di coprire tutte le spese di gestione allora dico che non ha capito molto di come si tengono i clienti.

Sandro S.
18-02-2009, 16:37
bè giangi1970, l'associazione serbirebbe proprio a quello, ovviamente un associazione seria con iscritti "seri", se il produttore mi fa questo tipo di "ricatto" ( e ovviamente lo fa anche ad altri ) è l'associazione stessache dovrebbe "sconsigliare" a tutti i negozianti iscritti di non rifornirsi presso quel produttore; può sembrare un idea balzana ma ad un produttore perdere un'intero mercato nazionale non credo gli faccia piacere.

quindi girare il coltello e prenderlo dalla parte del manico, " vuoi vendere in italia ? benissimo c'è all'associazione che difende i nostri diritti"


cmq io dico questo, verissimo, c'è differenza di costi di gestione tra chi vende online e chi ha anche il negozio, ma quando vedo gente che anche sulle piccole cose ( accessori che costano poco ) cerca di spillarti talmente tanti soldi da cercare quasi di coprire tutte le spese di gestione allora dico che non ha capito molto di come si tengono i clienti.

giangi1970
18-02-2009, 16:41
LLorenzo, Per curiosita'..l'hai preso in un negozio o un distributore??
o su ebay??

Pura curiosita'...nessuna malizia.....

Marco AP
18-02-2009, 16:41
Ti diro' a me' alletta molto l'idea di aprire un negozio online......


Aspetta tempi migliori... ;-)

giangi1970
18-02-2009, 16:41
LLorenzo, Per curiosita'..l'hai preso in un negozio o un distributore??
o su ebay??

Pura curiosita'...nessuna malizia.....

Marco AP
18-02-2009, 16:41
Ti diro' a me' alletta molto l'idea di aprire un negozio online......


Aspetta tempi migliori... ;-)

Sandro S.
18-02-2009, 16:42
e ricordiamoci anche che oltre all'investimento in soldi c'è anche un tipo diverso di investimento.....quello sui clienti, meglio li tratti e più pubblicità ti farà e più tu avrai ordini.
lo vediamo tutti anche qui sul mercatino, gente che consiglia dopo essersi trovati bene con un negoziante o l'altro.

Sandro S.
18-02-2009, 16:42
e ricordiamoci anche che oltre all'investimento in soldi c'è anche un tipo diverso di investimento.....quello sui clienti, meglio li tratti e più pubblicità ti farà e più tu avrai ordini.
lo vediamo tutti anche qui sul mercatino, gente che consiglia dopo essersi trovati bene con un negoziante o l'altro.

Sandro S.
18-02-2009, 16:43
giangi1970, se ti organizzi con altre 100 persone magari ti fanno uno sconto di 5 euro in italia ahahahah ( scherzo nè !!! ) :-))

Sandro S.
18-02-2009, 16:43
giangi1970, se ti organizzi con altre 100 persone magari ti fanno uno sconto di 5 euro in italia ahahahah ( scherzo nè !!! ) :-))

LLorenzo
18-02-2009, 16:55
giangi in uno store on line, e tra l'altro uno dei + quotati nel campo dell'illuminotecnica sia per acquari e sia per colture indoor, ah mi è arrivato in 4 giorni.

LLorenzo
18-02-2009, 16:55
giangi in uno store on line, e tra l'altro uno dei + quotati nel campo dell'illuminotecnica sia per acquari e sia per colture indoor, ah mi è arrivato in 4 giorni.

giangi1970
18-02-2009, 17:01
LLorenzo, Grazie...pura curiosita'.......

giangi1970
18-02-2009, 17:01
LLorenzo, Grazie...pura curiosita'.......

giangi1970
18-02-2009, 17:08
s_cocis, Bhe...quello dovrebbe essere alla base di ogni negozio....da noi hanno chiuso due negozi di animali.....ma non per mancanza di lavoro....per la completa ignoranza di chi li gestiva.....
Ora....io non dico che un negoziante debba per forza essere un estremo conoscitore di tutti i tipi di gestione marina o dolce......di tutti i pesci piante e corali esistenti nella natura......ma almeno le basi principali per una corretta gestione di un'acquario ci vuole.....
Anche perche',siamo onesti,ma un negoziante dove lo trova il tempo per informarsi di tutti i sistemi che esistono???
Noi vediamo al negoziante come a una figura che dovrebbe sapere ogni virgola di ogni tipo di acquario esistente.......ma non e' cosi.........

giangi1970
18-02-2009, 17:08
s_cocis, Bhe...quello dovrebbe essere alla base di ogni negozio....da noi hanno chiuso due negozi di animali.....ma non per mancanza di lavoro....per la completa ignoranza di chi li gestiva.....
Ora....io non dico che un negoziante debba per forza essere un estremo conoscitore di tutti i tipi di gestione marina o dolce......di tutti i pesci piante e corali esistenti nella natura......ma almeno le basi principali per una corretta gestione di un'acquario ci vuole.....
Anche perche',siamo onesti,ma un negoziante dove lo trova il tempo per informarsi di tutti i sistemi che esistono???
Noi vediamo al negoziante come a una figura che dovrebbe sapere ogni virgola di ogni tipo di acquario esistente.......ma non e' cosi.........

Marco AP
18-02-2009, 17:35
Anche perche',siamo onesti,ma un negoziante dove lo trova il tempo per informarsi di tutti i sistemi che esistono???
Noi vediamo al negoziante come a una figura che dovrebbe sapere ogni virgola di ogni tipo di acquario esistente.......ma non e' cosi.........


Su questo non ci piove e penso che nemmeno nessuno lo pretenda...
Il problema, come ho spiegato prima, nasce quando in un negozio entra un neofita che magari si è informato in rete e questo neofita ne sa di più di un negoziante.... e questa cosa, purtroppo, non capita di rado... #23

Marco AP
18-02-2009, 17:35
Anche perche',siamo onesti,ma un negoziante dove lo trova il tempo per informarsi di tutti i sistemi che esistono???
Noi vediamo al negoziante come a una figura che dovrebbe sapere ogni virgola di ogni tipo di acquario esistente.......ma non e' cosi.........


Su questo non ci piove e penso che nemmeno nessuno lo pretenda...
Il problema, come ho spiegato prima, nasce quando in un negozio entra un neofita che magari si è informato in rete e questo neofita ne sa di più di un negoziante.... e questa cosa, purtroppo, non capita di rado... #23

giangi1970
18-02-2009, 17:44
Marco AP, E' proprio in previsione di tempi migliori che penso questo sia il momento giusto.....ovvio che non partirei in 4°....certo,in questo momento si e' destinati a galleggiare e lottare per andare alla pari.....ma sarei gia' pronto quando sta ***** di crisi(e scusa l'espressione colorita) passera'....la gente sara' pronta e spendere e si riaprira' il mercato.......


Il problema, come ho spiegato prima, nasce quando in un negozio entra un neofita che magari si è informato in rete e questo neofita ne sa di più di un negoziante.... e questa cosa, purtroppo, non capita di rado...
saro' cattivo ma e' giusto che negozi cosi abbiano problemi a tener aperto........io capisco che un negoziante sappia solo le basi(sarebbe meglio un po' di piu') per gestire un acquario...ma da qui a dare indicazioni sbagliate ce ne passa............

giangi1970
18-02-2009, 17:44
Marco AP, E' proprio in previsione di tempi migliori che penso questo sia il momento giusto.....ovvio che non partirei in 4°....certo,in questo momento si e' destinati a galleggiare e lottare per andare alla pari.....ma sarei gia' pronto quando sta ***** di crisi(e scusa l'espressione colorita) passera'....la gente sara' pronta e spendere e si riaprira' il mercato.......


Il problema, come ho spiegato prima, nasce quando in un negozio entra un neofita che magari si è informato in rete e questo neofita ne sa di più di un negoziante.... e questa cosa, purtroppo, non capita di rado...
saro' cattivo ma e' giusto che negozi cosi abbiano problemi a tener aperto........io capisco che un negoziante sappia solo le basi(sarebbe meglio un po' di piu') per gestire un acquario...ma da qui a dare indicazioni sbagliate ce ne passa............

geronte
18-02-2009, 23:53
:-)) :-)) :-)) :-)) Carino questo post, io mi metto a disposizione.
Soltanto un paio di premesse;

Ricordiamoci che abbiamo un'iva al 20% sui prodotti
Sui prodotti extra UE i dazi che vanno dall' 1,5% al 8%
La pressione fiscale "varia" da un 38 a un 55% in base al fatturato
INAIL e INPS si pagano

Il mercato dell'acquariofilia è un settore molto piccolo, è quasi impossibile fare produzioni in stile industriale o semi, è quasi prettamente artigianale o si rivolge a strutture industriali già esistenti e si adattano all'utilizzo.

geronte
18-02-2009, 23:53
:-)) :-)) :-)) :-)) Carino questo post, io mi metto a disposizione.
Soltanto un paio di premesse;

Ricordiamoci che abbiamo un'iva al 20% sui prodotti
Sui prodotti extra UE i dazi che vanno dall' 1,5% al 8%
La pressione fiscale "varia" da un 38 a un 55% in base al fatturato
INAIL e INPS si pagano

Il mercato dell'acquariofilia è un settore molto piccolo, è quasi impossibile fare produzioni in stile industriale o semi, è quasi prettamente artigianale o si rivolge a strutture industriali già esistenti e si adattano all'utilizzo.

Geppy
19-02-2009, 07:24
Sono a disposizione anche io visto che, tra negozio e produzione, un po' di esperienza l'ho fatta... :-)
geppy

Geppy
19-02-2009, 07:24
Sono a disposizione anche io visto che, tra negozio e produzione, un po' di esperienza l'ho fatta... :-)
geppy

giangi1970
19-02-2009, 10:32
geronte, Visto che siete stati invitati a sto' punto un paio di domande a tutti e due........

Come funziona il prezzo esposto online????
Ci sono delle "forzature" (lo so' che e' una brutta parola ma non me ne vengono in mente altre) per definire tali prezzi????
Perche' si trovano,alcune volte,delle differenze sostanziali sui prezzi tra Italia e altri paesi????
Mi sembra difficile che il tutto sia riconducibile(prendo ad esempio cose come i Lumenarc che a preso LLorenzo o le tante Vortech prese in America a meta' prezzo SOLO come esempio) solo alla pressione fiscale dell'Italia......


Geppy, Lo so' che e' una domanda che richiederebbe una risposta lunga......ma cos'e' che porta a stabilire un prezzo di un'accessorio(non ti chiedo uno specifico dei tuoi) che ,alla base,richiede costi relativamente limitati?????
Quanto influisce il mercato nei prezzi che voi stabilite?????



Caxxo........mi sembra di essere Vespa........

giangi1970
19-02-2009, 10:32
geronte, Visto che siete stati invitati a sto' punto un paio di domande a tutti e due........

Come funziona il prezzo esposto online????
Ci sono delle "forzature" (lo so' che e' una brutta parola ma non me ne vengono in mente altre) per definire tali prezzi????
Perche' si trovano,alcune volte,delle differenze sostanziali sui prezzi tra Italia e altri paesi????
Mi sembra difficile che il tutto sia riconducibile(prendo ad esempio cose come i Lumenarc che a preso LLorenzo o le tante Vortech prese in America a meta' prezzo SOLO come esempio) solo alla pressione fiscale dell'Italia......


Geppy, Lo so' che e' una domanda che richiederebbe una risposta lunga......ma cos'e' che porta a stabilire un prezzo di un'accessorio(non ti chiedo uno specifico dei tuoi) che ,alla base,richiede costi relativamente limitati?????
Quanto influisce il mercato nei prezzi che voi stabilite?????



Caxxo........mi sembra di essere Vespa........

Geppy
19-02-2009, 14:25
["giangi1970"]
Geppy, Lo so' che e' una domanda che richiederebbe una risposta lunga......ma cos'e' che porta a stabilire un prezzo di un'accessorio(non ti chiedo uno specifico dei tuoi) che ,alla base,richiede costi relativamente limitati?????

La risposta è molto lunga e difficile ma provo a darla in modo esauriente.

Ci sono moltissimi parametri da considerare
Prima di tutto l'investimento e la struttura aziendale. E' evidente che una azienda di proporzioni più grandi e con più personale, avrà un costo di gestione superiore che incide sui costi, ma anche i materiali utilizzati: ci sono, ad esempio, vari tipi di plexyglass; i più usati per le attrezzature da acquario sono l'estruso, il colato ed attualmente anche il colato anticrash (utilizzato da una azienda del settore). Naturalmente esistono anche altre plastiche, ben più economiche anche dello stesso estruso, utilizzate da moilti costruttori, specie orientali.
A parità di spessore se l'estruso costa 100, il colato costa 200, l'anticrash 200+ il 25%.
Il divario aumenta se prendiamo in considerazione un estruso scadente ed un colato di prima qualità. la differenza può diventare come quella tra 80 e 220 (quindi anticrash 220+25%).
Mi dirai: "cosa c'entra tutto questo"?
C'entra perchè l'investimento di danaro necessario per fare magazzino del prodotto più economico sarà nettamente inferiore a quello necessario per fare magazzino del secondo o del terzo.
Quindi i costi che aumentano non sono solo quelli relativi al materiale stesso ma anche quelli relativi agli interessi passivi.
Naturalmente questo discorso è da "trasportare" su tutti i materiali (pannelli, raccorderia, ecc). Questo naturalmente giustifica le differenze tra prodotti apparentemente simili)

Dobbiamo aggiungere i costi fissi: 1) affitto struttura (che può variare da un sottoscala di pochi mq ad un immenso capannone di 750.433,89 mq J); 2) personale; 3) consumi elettrici e vari; ammortamento macchine, ecc.; 4) ricerca ed innovazione.
Poi ci sono gli altri costi legati al prodotto stesso: imballo, garanzia, difettosità, rotture da trasporto, etichette, e chi più ne ha più ne metta.
Aggiungiamo ancora le tasse (sul magazzino, sulle scorte, sull’aria che respiriamo, l’IRPEF, l’IVA, l’INPS, il commercialista), gli obblighi di legge come il contratto per lo smaltimento di rifiuti speciali, l’iscrizione al consorzio per lo smaltimento delle pompe (questa è recentissima), la stessa “monnezza” che non c’entra un tubo con i rifiuti speciali, ecc.
E qui ancora il prodotto non è sul mercato.
Per andare sul mercato c’è bisogno di benzina ed alberghi (per andare a venderlo), di provvigioni ai rappresentanti, dei cataloghi, dei costi di fiere e raduni.
E siamo dal negoziante.
Il negoziante aggiungerà il suo utile che potrà essere alto quanto vuole (anche a costo di non vendere) ma mai inferiore a quanto stabilito dagli studi di settore….
Già, perchè in Italia ci sono gli studi di settore che ti impongono un minimo di utile, altrimenti non hai ragione di esistere…
Tutto questo incide sul prezzo all’utente finale.
Da quanto è stato scritto finora mi sembra che molti utenti finali non conoscano queste problematiche e facciano solo riferimento ai costi della materia prima (uniformando erroneamente anche quelli quando si parla di “pezzo di plastica”).

Quanto influisce il mercato nei prezzi che voi stabilite?????


Tanto. Se vuoi vendere devi avere un prezzo più o meno allineato con i prodotti della concorrenza. Se il tuo prodotto è qualitativamente superiore puoi tenerti un po' più su ma senza esagerare. L'alternativa, se i costi sono troppo alti, è di abbassare la qualità o aumentare i prezzi andando fuori mercato o, peggio, ridurre utili già scarsi.
Oppure fai un poderoso lavoro di marketing e fai in modo che il pubblico "veda" il tuo prodotto posizionato in una fascia di prezzo più alta e quindi sia disponibile a spendere più della media pur di possedere quell’oggetto.
E non stiamo parlando di prestazioni ma di materiali e lavorazioni.

Caxxo........mi sembra di essere Vespa........

-Bluurt- -Bluurt- -Bluurt-

Geppy
19-02-2009, 14:25
["giangi1970"]
Geppy, Lo so' che e' una domanda che richiederebbe una risposta lunga......ma cos'e' che porta a stabilire un prezzo di un'accessorio(non ti chiedo uno specifico dei tuoi) che ,alla base,richiede costi relativamente limitati?????

La risposta è molto lunga e difficile ma provo a darla in modo esauriente.

Ci sono moltissimi parametri da considerare
Prima di tutto l'investimento e la struttura aziendale. E' evidente che una azienda di proporzioni più grandi e con più personale, avrà un costo di gestione superiore che incide sui costi, ma anche i materiali utilizzati: ci sono, ad esempio, vari tipi di plexyglass; i più usati per le attrezzature da acquario sono l'estruso, il colato ed attualmente anche il colato anticrash (utilizzato da una azienda del settore). Naturalmente esistono anche altre plastiche, ben più economiche anche dello stesso estruso, utilizzate da moilti costruttori, specie orientali.
A parità di spessore se l'estruso costa 100, il colato costa 200, l'anticrash 200+ il 25%.
Il divario aumenta se prendiamo in considerazione un estruso scadente ed un colato di prima qualità. la differenza può diventare come quella tra 80 e 220 (quindi anticrash 220+25%).
Mi dirai: "cosa c'entra tutto questo"?
C'entra perchè l'investimento di danaro necessario per fare magazzino del prodotto più economico sarà nettamente inferiore a quello necessario per fare magazzino del secondo o del terzo.
Quindi i costi che aumentano non sono solo quelli relativi al materiale stesso ma anche quelli relativi agli interessi passivi.
Naturalmente questo discorso è da "trasportare" su tutti i materiali (pannelli, raccorderia, ecc). Questo naturalmente giustifica le differenze tra prodotti apparentemente simili)

Dobbiamo aggiungere i costi fissi: 1) affitto struttura (che può variare da un sottoscala di pochi mq ad un immenso capannone di 750.433,89 mq J); 2) personale; 3) consumi elettrici e vari; ammortamento macchine, ecc.; 4) ricerca ed innovazione.
Poi ci sono gli altri costi legati al prodotto stesso: imballo, garanzia, difettosità, rotture da trasporto, etichette, e chi più ne ha più ne metta.
Aggiungiamo ancora le tasse (sul magazzino, sulle scorte, sull’aria che respiriamo, l’IRPEF, l’IVA, l’INPS, il commercialista), gli obblighi di legge come il contratto per lo smaltimento di rifiuti speciali, l’iscrizione al consorzio per lo smaltimento delle pompe (questa è recentissima), la stessa “monnezza” che non c’entra un tubo con i rifiuti speciali, ecc.
E qui ancora il prodotto non è sul mercato.
Per andare sul mercato c’è bisogno di benzina ed alberghi (per andare a venderlo), di provvigioni ai rappresentanti, dei cataloghi, dei costi di fiere e raduni.
E siamo dal negoziante.
Il negoziante aggiungerà il suo utile che potrà essere alto quanto vuole (anche a costo di non vendere) ma mai inferiore a quanto stabilito dagli studi di settore….
Già, perchè in Italia ci sono gli studi di settore che ti impongono un minimo di utile, altrimenti non hai ragione di esistere…
Tutto questo incide sul prezzo all’utente finale.
Da quanto è stato scritto finora mi sembra che molti utenti finali non conoscano queste problematiche e facciano solo riferimento ai costi della materia prima (uniformando erroneamente anche quelli quando si parla di “pezzo di plastica”).

Quanto influisce il mercato nei prezzi che voi stabilite?????


Tanto. Se vuoi vendere devi avere un prezzo più o meno allineato con i prodotti della concorrenza. Se il tuo prodotto è qualitativamente superiore puoi tenerti un po' più su ma senza esagerare. L'alternativa, se i costi sono troppo alti, è di abbassare la qualità o aumentare i prezzi andando fuori mercato o, peggio, ridurre utili già scarsi.
Oppure fai un poderoso lavoro di marketing e fai in modo che il pubblico "veda" il tuo prodotto posizionato in una fascia di prezzo più alta e quindi sia disponibile a spendere più della media pur di possedere quell’oggetto.
E non stiamo parlando di prestazioni ma di materiali e lavorazioni.

Caxxo........mi sembra di essere Vespa........

-Bluurt- -Bluurt- -Bluurt-

Alessandro Falco
19-02-2009, 14:37
Non vedo parametri e difficoltà diverse da quelle di qualsiasi altra azienda però...

Anche una ditta di t-shirt richiede tutti questi aspetti, e l'america non le vende alla metà di quello che le paghiamo qui ( esempio banale )

quindi perchè il divario nel settore acquariologico è così ampio?

Alessandro Falco
19-02-2009, 14:37
Non vedo parametri e difficoltà diverse da quelle di qualsiasi altra azienda però...

Anche una ditta di t-shirt richiede tutti questi aspetti, e l'america non le vende alla metà di quello che le paghiamo qui ( esempio banale )

quindi perchè il divario nel settore acquariologico è così ampio?

Geppy
19-02-2009, 14:52
Non vedo parametri e difficoltà diverse da quelle di qualsiasi altra azienda però...

Anche una ditta di t-shirt richiede tutti questi aspetti, e l'america non le vende alla metà di quello che le paghiamo qui ( esempio banale )

quindi perchè il divario nel settore acquariologico è così ampio?



Alessandro, io ho risposto alla domanda che è stata posta a me... :-)
geppy

Geppy
19-02-2009, 14:52
Non vedo parametri e difficoltà diverse da quelle di qualsiasi altra azienda però...

Anche una ditta di t-shirt richiede tutti questi aspetti, e l'america non le vende alla metà di quello che le paghiamo qui ( esempio banale )

quindi perchè il divario nel settore acquariologico è così ampio?



Alessandro, io ho risposto alla domanda che è stata posta a me... :-)
geppy

tenkan
19-02-2009, 14:59
mah! purtroppo la questione è semplice.

Il discorso di Geppy non fa una piega soprattutto sul lato produzione. E non vale per le tshirts dove la produzione è 99,99% in cina ed è un mercato enorme che permette anche agli esercenti italiani di muovere tantissimi pezzi. Quindi non possiamo paragonare prodotti acquariofili con prodottidi largo consumo.

La questione semmai è sullo STESSO prodotto STRANIERO che costa meno comprato direttamente online piuttosto che tramite un distributore locale.
Qui rimangono solo le leggi dei numeri. Numeri che stanno alla base dei volumi e del costo del lavoro. Numeri che penalizzano la nostra economia, fatta da bassi volumi di vendita (mercato piccolo) ed alto costo del lavoro.

Rimango della mia idea, guardate meglio ai prodotti italiani, spesso uguali se non superiori agli stranieri.... ma siamo tutti così esterofili!!

Certo, il lumenarc citato costerà probabilmentesempre meno preso all'estero.....
Ma costa ancora meno se te lo costruisci tu col fai-da-te :-))

tenkan
19-02-2009, 14:59
mah! purtroppo la questione è semplice.

Il discorso di Geppy non fa una piega soprattutto sul lato produzione. E non vale per le tshirts dove la produzione è 99,99% in cina ed è un mercato enorme che permette anche agli esercenti italiani di muovere tantissimi pezzi. Quindi non possiamo paragonare prodotti acquariofili con prodottidi largo consumo.

La questione semmai è sullo STESSO prodotto STRANIERO che costa meno comprato direttamente online piuttosto che tramite un distributore locale.
Qui rimangono solo le leggi dei numeri. Numeri che stanno alla base dei volumi e del costo del lavoro. Numeri che penalizzano la nostra economia, fatta da bassi volumi di vendita (mercato piccolo) ed alto costo del lavoro.

Rimango della mia idea, guardate meglio ai prodotti italiani, spesso uguali se non superiori agli stranieri.... ma siamo tutti così esterofili!!

Certo, il lumenarc citato costerà probabilmentesempre meno preso all'estero.....
Ma costa ancora meno se te lo costruisci tu col fai-da-te :-))

Alessandro Falco
19-02-2009, 15:02
si si era per proseguire il discorso Geppy, non era necessariamente rivolta a te...

Alessandro Falco
19-02-2009, 15:02
si si era per proseguire il discorso Geppy, non era necessariamente rivolta a te...

Sandro S.
19-02-2009, 15:07
Geppy, tutte parole sante quelle che dici, ma però vale per ogni settore, non solo quello acquariofilo.

io sono il primo a chiamare alcuni accessori "Pezzi di Plastica" ( a volte affettuosamente ), mi accordo però che a volte basta andare al castorama/leroy merlen o posti simili per trovare alcuni pezzi ad un prezzo nettamente inferiore.....forse proprio perchè non si parla di acquari lì ?
forse si pensa che chi ha un acquario marino abbia molti soldi ?

purtroppo vedo il negoziante in mezzo a due fuochi e la vedo dura uscirne incolume.

Sandro S.
19-02-2009, 15:07
Geppy, tutte parole sante quelle che dici, ma però vale per ogni settore, non solo quello acquariofilo.

io sono il primo a chiamare alcuni accessori "Pezzi di Plastica" ( a volte affettuosamente ), mi accordo però che a volte basta andare al castorama/leroy merlen o posti simili per trovare alcuni pezzi ad un prezzo nettamente inferiore.....forse proprio perchè non si parla di acquari lì ?
forse si pensa che chi ha un acquario marino abbia molti soldi ?

purtroppo vedo il negoziante in mezzo a due fuochi e la vedo dura uscirne incolume.

LLorenzo
19-02-2009, 15:11
tenkan,a parte che il lumenark mi risulta di una ditta americana, e costa sdoganarlo anche in uk...

famo un esempio? lo stesso prodotto.. rubinetto gardenia 3 euro su un sito famoso per acquariologia dedicato al reef.. sito di giardinaggio 3 euro 4 (o 6 nn ricordo) rubinetti.
andate a confrontare, tubi di gomma, silicone, il famoso tubo nero gardenia, o semplici per areatore, uno stringitubo, una porosa, un raccordo....
costi come l'innovazione(il futuro della ditta in pratica) non si fa ricadere sull'utente finale, ma si usano gli utili se ci sono perchè garantisce la solidità e l'affidabilità della durata nel tempo di quell'azienda che investe, si perchè l'innovazione e la ricerca sono un Investimento e non un costo!! la garanzia idem..
la pubblicità pure, ma sti poveri utenti devono pure pagare gli alimenti ai figli degli imprenditori, o ce la possibilità che questi imparino a guadagnarci lavorando?

ps per i mod, non c'è la faccina :testatanellepalle:??? :-D

LLorenzo
19-02-2009, 15:11
tenkan,a parte che il lumenark mi risulta di una ditta americana, e costa sdoganarlo anche in uk...

famo un esempio? lo stesso prodotto.. rubinetto gardenia 3 euro su un sito famoso per acquariologia dedicato al reef.. sito di giardinaggio 3 euro 4 (o 6 nn ricordo) rubinetti.
andate a confrontare, tubi di gomma, silicone, il famoso tubo nero gardenia, o semplici per areatore, uno stringitubo, una porosa, un raccordo....
costi come l'innovazione(il futuro della ditta in pratica) non si fa ricadere sull'utente finale, ma si usano gli utili se ci sono perchè garantisce la solidità e l'affidabilità della durata nel tempo di quell'azienda che investe, si perchè l'innovazione e la ricerca sono un Investimento e non un costo!! la garanzia idem..
la pubblicità pure, ma sti poveri utenti devono pure pagare gli alimenti ai figli degli imprenditori, o ce la possibilità che questi imparino a guadagnarci lavorando?

ps per i mod, non c'è la faccina :testatanellepalle:??? :-D

tenkan
19-02-2009, 15:15
mi viene sempre da sintetizzare....

ma voi pensate che ci sia chi si sia arricchito con l'acquarioflia in italia????

-20

tenkan
19-02-2009, 15:15
mi viene sempre da sintetizzare....

ma voi pensate che ci sia chi si sia arricchito con l'acquarioflia in italia????

-20

LLorenzo
19-02-2009, 15:18
si, rossi, cia, e altra gente che gira in porche..
(ah mi sono dimenticato che i costi di rappresentanza si scaricano, quindi addurli alle spese che incidono sul prodotto, non dico che sia malafede, ma sicuramente è sbagliato.

LLorenzo
19-02-2009, 15:18
si, rossi, cia, e altra gente che gira in porche..
(ah mi sono dimenticato che i costi di rappresentanza si scaricano, quindi addurli alle spese che incidono sul prodotto, non dico che sia malafede, ma sicuramente è sbagliato.

tenkan
19-02-2009, 15:31
mah! io ne ho visti di più schiattare che arricchirsi. Certo ci sono sempre le eccezioni, soprattutto se guardiamo agli anni 80 dove paradossalmente era ancora più di nicchia, manelle nicchie qualcuno (pochi) stanno bene. Ora l'acquariofilia non è più una nicchia ma non è nemmo un mercato ampio. Ed è pieno di gente che si improvvisa operatore del settore e sputtana il tutto mettendo prezzi ridicoli perchè ha sbagliato i conti e dopo poco scompare lasciando però evidenti danni.

Il problema è oggi, anzi diciamo dalla metà degli anni 90 in poi. Per qualche sparuto nome di chi ci ha campato bene (che non vuol dire arricchirsi) si fanno purtroppo decine di nomi di chi ci ha lasciato il portafoglio.

tenkan
19-02-2009, 15:31
mah! io ne ho visti di più schiattare che arricchirsi. Certo ci sono sempre le eccezioni, soprattutto se guardiamo agli anni 80 dove paradossalmente era ancora più di nicchia, manelle nicchie qualcuno (pochi) stanno bene. Ora l'acquariofilia non è più una nicchia ma non è nemmo un mercato ampio. Ed è pieno di gente che si improvvisa operatore del settore e sputtana il tutto mettendo prezzi ridicoli perchè ha sbagliato i conti e dopo poco scompare lasciando però evidenti danni.

Il problema è oggi, anzi diciamo dalla metà degli anni 90 in poi. Per qualche sparuto nome di chi ci ha campato bene (che non vuol dire arricchirsi) si fanno purtroppo decine di nomi di chi ci ha lasciato il portafoglio.

LLorenzo
19-02-2009, 15:37
chi ci ha "campato bene" anche molto bene.. ha saputo giocarsi le sue carte, chi ha giocato male no.. a lg costa troppo produrre in italia.. vada a cercare un parter in india, non produce microprocessori.. ma pezzi di plexi forati...., nessuno qui ha in carico di salvare la patria.. se ci guadagna lui, risparmiamo noi.. produciamo altra ricchezza, i prezzi si abbassano e il bacino di utenti aumenta.. oppure gli è comodo avere il magazzino sotto casa, ma per quello deve pagare l'utente finale..

uno schiumatoio a me francamente interessa poco che sia in materiale infrangibile, vorrei fare un sondaggio di quanti giocano a calcio col proprio schiumatoio, o quanti lo hanno cambiato o dismesso dopo 2 anni.. in + si diseincentiverebbe il mercato dell'usato, dando + vigore a quello del nuovo, e non da poco abbasserebbe notevolmente il prezzo del prodotto.. ma non devo spiegarlo io, i nostri imprenditori locali lo sapranno benissimo..

LLorenzo
19-02-2009, 15:37
chi ci ha "campato bene" anche molto bene.. ha saputo giocarsi le sue carte, chi ha giocato male no.. a lg costa troppo produrre in italia.. vada a cercare un parter in india, non produce microprocessori.. ma pezzi di plexi forati...., nessuno qui ha in carico di salvare la patria.. se ci guadagna lui, risparmiamo noi.. produciamo altra ricchezza, i prezzi si abbassano e il bacino di utenti aumenta.. oppure gli è comodo avere il magazzino sotto casa, ma per quello deve pagare l'utente finale..

uno schiumatoio a me francamente interessa poco che sia in materiale infrangibile, vorrei fare un sondaggio di quanti giocano a calcio col proprio schiumatoio, o quanti lo hanno cambiato o dismesso dopo 2 anni.. in + si diseincentiverebbe il mercato dell'usato, dando + vigore a quello del nuovo, e non da poco abbasserebbe notevolmente il prezzo del prodotto.. ma non devo spiegarlo io, i nostri imprenditori locali lo sapranno benissimo..

LLorenzo
19-02-2009, 15:44
per contro poi senza farlo apposta.. in india e a taiwan producono la maggiorparte di microprocessori che circolano nel pianeta... :-D

LLorenzo
19-02-2009, 15:44
per contro poi senza farlo apposta.. in india e a taiwan producono la maggiorparte di microprocessori che circolano nel pianeta... :-D

giangi1970
19-02-2009, 15:51
Geppy, Già, perchè in Italia ci sono gli studi di settore che ti impongono un minimo di utile, altrimenti non hai ragione di esistere…

Quindi un'imposizione c'e'.....diciamo "velata"........
Sul resto del discorso daccordissimo....diciamo che sono cose che conosco gia'.....ma dette da chi le applica hanno un'altro effetto.... ;-)


Oppure fai un poderoso lavoro di marketing e fai in modo che il pubblico "veda" il tuo prodotto posizionato in una fascia di prezzo più alta e quindi sia disponibile a spendere più della media pur di possedere quell’oggetto.
E non stiamo parlando di prestazioni ma di materiali e lavorazioni.


Questo mi ha dato da pensare..........vorrebbe dire che materiali di altissima(si spera)qualita' non sempre va a braccetto con le prestazioni????

giangi1970
19-02-2009, 15:51
Geppy, Già, perchè in Italia ci sono gli studi di settore che ti impongono un minimo di utile, altrimenti non hai ragione di esistere…

Quindi un'imposizione c'e'.....diciamo "velata"........
Sul resto del discorso daccordissimo....diciamo che sono cose che conosco gia'.....ma dette da chi le applica hanno un'altro effetto.... ;-)


Oppure fai un poderoso lavoro di marketing e fai in modo che il pubblico "veda" il tuo prodotto posizionato in una fascia di prezzo più alta e quindi sia disponibile a spendere più della media pur di possedere quell’oggetto.
E non stiamo parlando di prestazioni ma di materiali e lavorazioni.


Questo mi ha dato da pensare..........vorrebbe dire che materiali di altissima(si spera)qualita' non sempre va a braccetto con le prestazioni????

Marco AP
19-02-2009, 15:55
Io penso che ci siano diverse persone che si sono arricchite in questo settore. Magari non ricche da diventare milionari, ma che se la passano più che bene. Però non credo nemmeno che la loro ricchezza sia dovuta a speculazioni particolari nei confronti dell'utente finale, ma semplicemente al fatto che siano stati bravi a lavorare, tutto qui.
Io personalmente conosco negozianti che hanno guadagnato bene in passato e anche ora, e lo stesso dicasi per aziende e grossisti.
Ho visto aziende nate da zero... c'è chi ha fatto i soldi e chi invece ha chiuso, perchè? Perchè chi ha fatto i soldi si è dato anche da fare, si è fatto, come si suol dire, il mazzo, mentre altri erano lì alla finestra ad aspettare che il negozio o il distributore facesse l'ordine. Non è così che si lavora, o almeno in questo settore e poi non basta nemmeno fare uno zoomark o un interzoo per sperare di vendere i propri prodotti. Bisogna farsi il mazzo! Conosco un titolare di un'azienda (ora non sto a fare nomi, ma se lo faccio sicuramente non gli dispiacerebbe) che quando lanciò i suoi prodotti in italia, faceva circa 200.000 kilometri all'anno con una punto, se non ricordo male... per girarsi decine e decine di negozi! Oggi i suoi prodotti sono tra i più apprezzati del suo settore specifico... ed è giusto che sia così.
Se stava alla finestra ad aspettare l'ordine... ora probabilmente non stavamo qui a parlare di lui.

Io sono convintissimo, che se uno lavora bene, sicuramente le proprie soddisfazioni se le toglie. Ma questo prevede dei sacrifici. Poi magari c'è anche quello che non vuole fare questi sacrifici e che aspetta... ma poi non bisogna lamentarsi se le cose vanno male.

Per fare un po' di retorica... vale sempre il discorso che "nessuno ti regala niente" e la fortuna la si crea se ci si mette impegno e rarissimamente arriva da sola.
Ciao ;-)

Marco AP
19-02-2009, 15:55
Io penso che ci siano diverse persone che si sono arricchite in questo settore. Magari non ricche da diventare milionari, ma che se la passano più che bene. Però non credo nemmeno che la loro ricchezza sia dovuta a speculazioni particolari nei confronti dell'utente finale, ma semplicemente al fatto che siano stati bravi a lavorare, tutto qui.
Io personalmente conosco negozianti che hanno guadagnato bene in passato e anche ora, e lo stesso dicasi per aziende e grossisti.
Ho visto aziende nate da zero... c'è chi ha fatto i soldi e chi invece ha chiuso, perchè? Perchè chi ha fatto i soldi si è dato anche da fare, si è fatto, come si suol dire, il mazzo, mentre altri erano lì alla finestra ad aspettare che il negozio o il distributore facesse l'ordine. Non è così che si lavora, o almeno in questo settore e poi non basta nemmeno fare uno zoomark o un interzoo per sperare di vendere i propri prodotti. Bisogna farsi il mazzo! Conosco un titolare di un'azienda (ora non sto a fare nomi, ma se lo faccio sicuramente non gli dispiacerebbe) che quando lanciò i suoi prodotti in italia, faceva circa 200.000 kilometri all'anno con una punto, se non ricordo male... per girarsi decine e decine di negozi! Oggi i suoi prodotti sono tra i più apprezzati del suo settore specifico... ed è giusto che sia così.
Se stava alla finestra ad aspettare l'ordine... ora probabilmente non stavamo qui a parlare di lui.

Io sono convintissimo, che se uno lavora bene, sicuramente le proprie soddisfazioni se le toglie. Ma questo prevede dei sacrifici. Poi magari c'è anche quello che non vuole fare questi sacrifici e che aspetta... ma poi non bisogna lamentarsi se le cose vanno male.

Per fare un po' di retorica... vale sempre il discorso che "nessuno ti regala niente" e la fortuna la si crea se ci si mette impegno e rarissimamente arriva da sola.
Ciao ;-)

LLorenzo
19-02-2009, 16:00
giustissimo, ma poi che male c'è se uno ci guadagna! anzi, perchè darebbe un impulso al settore. Sono le aziende che danno questi impulsi e che fanno in modo che il bacino di utenza si allarghi, se questo non avviene è perchè le aziende si fossilizzano sulle loro posizioni. Con questa crisi gioco forza i prezzi e le spese dovranno scendere, solo i + attrezzati rimarranno a giocarsela quando squesto periodaccio cesserà, e li ci si ricorderà giocoforza di chi ha dimezzato i prezzi per far si che il settore non muoia.

LLorenzo
19-02-2009, 16:00
giustissimo, ma poi che male c'è se uno ci guadagna! anzi, perchè darebbe un impulso al settore. Sono le aziende che danno questi impulsi e che fanno in modo che il bacino di utenza si allarghi, se questo non avviene è perchè le aziende si fossilizzano sulle loro posizioni. Con questa crisi gioco forza i prezzi e le spese dovranno scendere, solo i + attrezzati rimarranno a giocarsela quando squesto periodaccio cesserà, e li ci si ricorderà giocoforza di chi ha dimezzato i prezzi per far si che il settore non muoia.

rip
19-02-2009, 17:12
L'esempio più lampante è quello delle alghe nori. Sono comparse sul mercato acquariofilo a cifre folli, poi si sono incominciate a comprare nei negozi cinesi o in quelli macrobiotici a cifre nettamente inferiori. La verità è che quando si tratta di hobby c'è molta speculazione

Ciao

Davide

Geppy, tutte parole sante quelle che dici, ma però vale per ogni settore, non solo quello acquariofilo.

io sono il primo a chiamare alcuni accessori "Pezzi di Plastica" ( a volte affettuosamente ), mi accordo però che a volte basta andare al castorama/leroy merlen o posti simili per trovare alcuni pezzi ad un prezzo nettamente inferiore.....forse proprio perchè non si parla di acquari lì ?
forse si pensa che chi ha un acquario marino abbia molti soldi ?

purtroppo vedo il negoziante in mezzo a due fuochi e la vedo dura uscirne incolume.

rip
19-02-2009, 17:12
L'esempio più lampante è quello delle alghe nori. Sono comparse sul mercato acquariofilo a cifre folli, poi si sono incominciate a comprare nei negozi cinesi o in quelli macrobiotici a cifre nettamente inferiori. La verità è che quando si tratta di hobby c'è molta speculazione

Ciao

Davide

Geppy, tutte parole sante quelle che dici, ma però vale per ogni settore, non solo quello acquariofilo.

io sono il primo a chiamare alcuni accessori "Pezzi di Plastica" ( a volte affettuosamente ), mi accordo però che a volte basta andare al castorama/leroy merlen o posti simili per trovare alcuni pezzi ad un prezzo nettamente inferiore.....forse proprio perchè non si parla di acquari lì ?
forse si pensa che chi ha un acquario marino abbia molti soldi ?

purtroppo vedo il negoziante in mezzo a due fuochi e la vedo dura uscirne incolume.

tenkan
19-02-2009, 17:45
L'esempio più lampante è quello delle alghe nori. Sono comparse sul mercato acquariofilo a cifre folli, poi si sono incominciate a comprare nei negozi cinesi o in quelli macrobiotici a cifre nettamente inferiori.

Esselunga :-)

tenkan
19-02-2009, 17:45
L'esempio più lampante è quello delle alghe nori. Sono comparse sul mercato acquariofilo a cifre folli, poi si sono incominciate a comprare nei negozi cinesi o in quelli macrobiotici a cifre nettamente inferiori.

Esselunga :-)

geronte
19-02-2009, 18:02
LLorenzo, scusami ma hai le idee parecchio confuse. Per le spese di rappresentanza parliamo di deducibilità iva e cmq rientra nella categoria come "costi aziendali". Sono interamente deducibili le spese per la pubblicità.

Purtroppo, egoisticamente, stai vedendo solo il tuo lato (ovviamente sei in buona fede). Una volta ragionavo anche io così, ma mi sono dovuto ricredere. Sono dal 2006 in questo settore come azienda, e credimi ho dovuto darmi da fare parecchio per "creare" la REEFLINE e capire bene questo mercato.

Prima hai citato il Rossi, ( Titolare di Aquarialand ) e presumo che tu conosca bene il suo "deposito" e quante persone lavorano al suo interno. Prova a fare un paio di conti di stipendi, affitto dei locali, provvigioni ai rappresentanti, ammortamenti, spedizioni, imballi ecc tutte voci che si riversano sui "prodotti" che distribuisce con un'incidenza "pesante" perchè vende prodotti per acquari e non detersivi o saponi. Secondo te qual è il rapporto tra saponi e prodotti per acquari?? forse 1000:1!!! prova a riflettere sul mercato e sui suoi numeri........

Risposta per i Lumenarc. I LA3 costano 150 USD in America circa 120 € ai quali va sommato il trasporto e dazio il trasporto incide circa 15#17 € a pezzo (riferito ogni 12 pz) ed il dazio è del 3,7% (cod TARIC 9405401000) quindi per eccesso 137+3,7%= 142,07 € + ecocontributo RAEE 0,60 al kg = 142,69 + iva = 171,23. In Europa viene venduto a 219,00 €. Esiste un agente Europeo che li ripartisce ai distributori nazionali che a loro volta li vendono ai loro clienti negozianti.
Non so chi abbia delle esperienze con il mercato americano, ma vi sottolineo che la politica dei margini in America è molto ridotto perchè c'è un mercato 10 volte superiore al nostro e la pressione fiscale è limitata.

Contribuisco con due numeri di vendita per l'anno 2008:
LumenArc 3 49x49 pezzi venduti n° 44
LumenArc 3 mini pezzi venduti n° 26

Spero che accetti la mia critica nei tuoi confronti solo a scopo costruttivo per farti capire che bisogna un pochino sfatare il mito che in questo settore, soprattutto negli ultimi anni, ci sono enormi marginalità.

geronte
19-02-2009, 18:02
LLorenzo, scusami ma hai le idee parecchio confuse. Per le spese di rappresentanza parliamo di deducibilità iva e cmq rientra nella categoria come "costi aziendali". Sono interamente deducibili le spese per la pubblicità.

Purtroppo, egoisticamente, stai vedendo solo il tuo lato (ovviamente sei in buona fede). Una volta ragionavo anche io così, ma mi sono dovuto ricredere. Sono dal 2006 in questo settore come azienda, e credimi ho dovuto darmi da fare parecchio per "creare" la REEFLINE e capire bene questo mercato.

Prima hai citato il Rossi, ( Titolare di Aquarialand ) e presumo che tu conosca bene il suo "deposito" e quante persone lavorano al suo interno. Prova a fare un paio di conti di stipendi, affitto dei locali, provvigioni ai rappresentanti, ammortamenti, spedizioni, imballi ecc tutte voci che si riversano sui "prodotti" che distribuisce con un'incidenza "pesante" perchè vende prodotti per acquari e non detersivi o saponi. Secondo te qual è il rapporto tra saponi e prodotti per acquari?? forse 1000:1!!! prova a riflettere sul mercato e sui suoi numeri........

Risposta per i Lumenarc. I LA3 costano 150 USD in America circa 120 € ai quali va sommato il trasporto e dazio il trasporto incide circa 15#17 € a pezzo (riferito ogni 12 pz) ed il dazio è del 3,7% (cod TARIC 9405401000) quindi per eccesso 137+3,7%= 142,07 € + ecocontributo RAEE 0,60 al kg = 142,69 + iva = 171,23. In Europa viene venduto a 219,00 €. Esiste un agente Europeo che li ripartisce ai distributori nazionali che a loro volta li vendono ai loro clienti negozianti.
Non so chi abbia delle esperienze con il mercato americano, ma vi sottolineo che la politica dei margini in America è molto ridotto perchè c'è un mercato 10 volte superiore al nostro e la pressione fiscale è limitata.

Contribuisco con due numeri di vendita per l'anno 2008:
LumenArc 3 49x49 pezzi venduti n° 44
LumenArc 3 mini pezzi venduti n° 26

Spero che accetti la mia critica nei tuoi confronti solo a scopo costruttivo per farti capire che bisogna un pochino sfatare il mito che in questo settore, soprattutto negli ultimi anni, ci sono enormi marginalità.

geronte
19-02-2009, 18:21
Mi sembra difficile che il tutto sia riconducibile(prendo ad esempio cose come i Lumenarc che a preso LLorenzo o le tante Vortech prese in America a meta' prezzo SOLO come esempio) solo alla pressione fiscale dell'Italia......

Ciao giangi1970 ;-) , sicuramente Gianni ti avrà spiegato un pò in generale. Per i Lumenarc leggi il post precedente per quanto riguarda le Vortech il prezzo di listino in America è di 420 USD fai i tuoi calcoli e vedrai che costano anche meno qui in Italia, attualmente costano 399 rispetto ai 425 dello scorso anno ( Abbiamo lottato parecchio per far abbassare il prezzo, anche se nessuno lo ha notato....). Poi trovi anche in America il furbo che fa le sue aste e "svende" il prodotto per non averlo in casa, e piuttosto che niente anche 15 USD vanno bene...... questa è una politica distruttiva (qualcuno la applica pure in Italia e non so come facciano con gli studi di settore.....) che porta esclusivamente all'abbandono del prodotto in quanto più nessuno vorrà più il medesimo prodotto perchè non c'è un margine di guadagno soddisfacente per i propri costi ed utili di attività.

geronte
19-02-2009, 18:21
Mi sembra difficile che il tutto sia riconducibile(prendo ad esempio cose come i Lumenarc che a preso LLorenzo o le tante Vortech prese in America a meta' prezzo SOLO come esempio) solo alla pressione fiscale dell'Italia......

Ciao giangi1970 ;-) , sicuramente Gianni ti avrà spiegato un pò in generale. Per i Lumenarc leggi il post precedente per quanto riguarda le Vortech il prezzo di listino in America è di 420 USD fai i tuoi calcoli e vedrai che costano anche meno qui in Italia, attualmente costano 399 rispetto ai 425 dello scorso anno ( Abbiamo lottato parecchio per far abbassare il prezzo, anche se nessuno lo ha notato....). Poi trovi anche in America il furbo che fa le sue aste e "svende" il prodotto per non averlo in casa, e piuttosto che niente anche 15 USD vanno bene...... questa è una politica distruttiva (qualcuno la applica pure in Italia e non so come facciano con gli studi di settore.....) che porta esclusivamente all'abbandono del prodotto in quanto più nessuno vorrà più il medesimo prodotto perchè non c'è un margine di guadagno soddisfacente per i propri costi ed utili di attività.

giangi1970
19-02-2009, 18:51
geronte, Ok ora e' chiaro........

giangi1970
19-02-2009, 18:51
geronte, Ok ora e' chiaro........

Geppy
19-02-2009, 19:32
["giangi1970"]
Quindi un'imposizione c'e'.....diciamo "velata"........

Non è un'imposizione ma una necessità: gli studi di settore sono uno strumento per il fisco e ti impongono un minimo di utile in funzione dell'attività che svolgi. Francamente lo trovo assurdo ma c'è e ti obbliga a calcolare dei margini minimi al di sotto dei quali non puoi andare.
Ma qui entriamo in un discorso politico che ha poco a che vedere col succo del nostro discorso.
Diciamo che, invece, il prezzo al pubblico è vietato per normativa europea visto che c'è il libero commercio ma è anche vero che c'è un prezzo minimo di vendita da parte del produttore/importatore/distributore e questo, assieme agli altri parametri, fa il prezzo al pubblico. Purtroppo grazie alla mancanza di cultura della maggior parte dei negozianti italiani (parlo in generale e non solo del nostro settore) spesso ci sono (come già accennato da qualcuno) quelli che credono di essere furbi abbassando il prezzo al di sotto della soglia minima. Questo rovina solo il mercato perchè chi è onesto o semplicemente saggio, non tratterà più quel prodotto e l'utente potrebbe non riuscire più a reperirlo.
Secondo me sarebbe importantissimo, invece di cercare il prezzo più basso ad ogni costo (che alla lunga è un falso risparmio), cercare un giusto rapporto servizio/prezzo.

Oppure fai un poderoso lavoro di marketing e fai in modo che il pubblico "veda" il tuo prodotto posizionato in una fascia di prezzo più alta e quindi sia disponibile a spendere più della media pur di possedere quell’oggetto.
E non stiamo parlando di prestazioni ma di materiali e lavorazioni.


Questo mi ha dato da pensare..........vorrebbe dire che materiali di altissima (si spera) qualita' non sempre va a braccetto con le prestazioni????

Certo: le prestazioni le fa il progetto i materiali fanno la qualità. Un prodotto realizzato con materiali pregiatissimi può essere mal progettato così come uno realizzato con materiali scadenti può essere ben progettato e performante. Nel nostro settore esistono tanti esempi sia dell'uno che dell'atro caso.
Diciamo che, invece, una cosa certa è che a materiali pregiati e lavorazioni sofisticate corrisponde sempre un alto costo mentre a materiali scadenti e lavorazioni semplici corrisponde sempre un basso costo.
Attenzione: ho detto costo, non prezzo di vendita...
Questo a prescindere, come già detto, dalle prestazioni.
geppy

Geppy
19-02-2009, 19:32
["giangi1970"]
Quindi un'imposizione c'e'.....diciamo "velata"........

Non è un'imposizione ma una necessità: gli studi di settore sono uno strumento per il fisco e ti impongono un minimo di utile in funzione dell'attività che svolgi. Francamente lo trovo assurdo ma c'è e ti obbliga a calcolare dei margini minimi al di sotto dei quali non puoi andare.
Ma qui entriamo in un discorso politico che ha poco a che vedere col succo del nostro discorso.
Diciamo che, invece, il prezzo al pubblico è vietato per normativa europea visto che c'è il libero commercio ma è anche vero che c'è un prezzo minimo di vendita da parte del produttore/importatore/distributore e questo, assieme agli altri parametri, fa il prezzo al pubblico. Purtroppo grazie alla mancanza di cultura della maggior parte dei negozianti italiani (parlo in generale e non solo del nostro settore) spesso ci sono (come già accennato da qualcuno) quelli che credono di essere furbi abbassando il prezzo al di sotto della soglia minima. Questo rovina solo il mercato perchè chi è onesto o semplicemente saggio, non tratterà più quel prodotto e l'utente potrebbe non riuscire più a reperirlo.
Secondo me sarebbe importantissimo, invece di cercare il prezzo più basso ad ogni costo (che alla lunga è un falso risparmio), cercare un giusto rapporto servizio/prezzo.

Oppure fai un poderoso lavoro di marketing e fai in modo che il pubblico "veda" il tuo prodotto posizionato in una fascia di prezzo più alta e quindi sia disponibile a spendere più della media pur di possedere quell’oggetto.
E non stiamo parlando di prestazioni ma di materiali e lavorazioni.


Questo mi ha dato da pensare..........vorrebbe dire che materiali di altissima (si spera) qualita' non sempre va a braccetto con le prestazioni????

Certo: le prestazioni le fa il progetto i materiali fanno la qualità. Un prodotto realizzato con materiali pregiatissimi può essere mal progettato così come uno realizzato con materiali scadenti può essere ben progettato e performante. Nel nostro settore esistono tanti esempi sia dell'uno che dell'atro caso.
Diciamo che, invece, una cosa certa è che a materiali pregiati e lavorazioni sofisticate corrisponde sempre un alto costo mentre a materiali scadenti e lavorazioni semplici corrisponde sempre un basso costo.
Attenzione: ho detto costo, non prezzo di vendita...
Questo a prescindere, come già detto, dalle prestazioni.
geppy

Marco AP
20-02-2009, 01:25
Mi fa molto piacere che alcuni operatori siano intervenuti. Se qualche altra azienda o negoziante vuole intervenire, è il benvenuto.

Tornando al discorso, cito questa frase di geronte.


ma vi sottolineo che la politica dei margini in America è molto ridotto perchè c'è un mercato 10 volte superiore al nostro e la pressione fiscale è limitata.


Questo è anche un fattore non da trascurare. La pressione fiscale in Italia è altissima rispetto a molti altri paesi industrializzati. Non pensate che se un negoziante che paga un prodotto 50 Euro e lo rivende a 100 Euro, il negoziante ha guadagnato 50 Euro puliti... magari così fosse. A quei 50 euro vanno tolte le tasse e raramente sono al di sotto del 50%... Restano quindi 25 euro, ma a questi vanno tolti i costi della gestione di un negozio, di un magazzino, di un dipendente ecc. ecc. Alla fine se restano 15 euro puliti è un miracolo. Questo naturalmente vale per tutti i settori. Queste sono cose che chi non ha mai avuto un'attività di commercio difficilmente sa o difficilmente riesce a capire. Capita spesso, inoltre, che uno apre una nuova attività... vede che rientrano una discreta quantità di soldi e si dà alla bella vita... ma non sa che quei soldi, poi a Giugno, la metà andranno allo stato. E quando poi il commercialista gli dice che ci sono da pagare 20#30 mila euro di tasse... questo si strappa i capelli perchè quei soldi li aveva spesi tutti o li aveva investiti in malo modo. Quanta gente conosco, anche al di fuori di questo settore, che hanno aperto la propria attività e che dopo il primo euforico anno, il secondo chiudevano o fallivano perchè non avevano i soldi per pagare le tasse...
Questo discorso per farvi capire che non è tutto oro quello che luccica e che non è così semplice far quadrare i conti e che, ricollegandomi al discorso del mio precendete post, non bisogna adagiarsi sugli allori, ma sempre e cmq farsi il mazzo.
Se quindi in Italia c'è questa sensazione, che i negozianti fanno la cresta sul povero malcapitato cliente, non è così... la cresta semmai la fa lo stato e la burocrazia assurda che c'è in italia... ma se noi compriamo all'estero e diamo i nostri soldi all'estero, non facciamo altro che peggiorare la situazione e dimnuire il benessere di tutti, compreso di colui che ha risparmiato 5, 10 o 50 euro.
Naturalmente il discorso della globalizzazione è un bellissimo discorso ed è una bella cosa, ma in questo momento di crisi generale, io penserei prima ad aiutare noi stessi... e un domani, quando questa crisi, si spera, sarà passata, ci sarà modo di intraprendere nuovamente la strada per la globalizzazione.

Ciao ;-)

Marco AP
20-02-2009, 01:25
Mi fa molto piacere che alcuni operatori siano intervenuti. Se qualche altra azienda o negoziante vuole intervenire, è il benvenuto.

Tornando al discorso, cito questa frase di geronte.


ma vi sottolineo che la politica dei margini in America è molto ridotto perchè c'è un mercato 10 volte superiore al nostro e la pressione fiscale è limitata.


Questo è anche un fattore non da trascurare. La pressione fiscale in Italia è altissima rispetto a molti altri paesi industrializzati. Non pensate che se un negoziante che paga un prodotto 50 Euro e lo rivende a 100 Euro, il negoziante ha guadagnato 50 Euro puliti... magari così fosse. A quei 50 euro vanno tolte le tasse e raramente sono al di sotto del 50%... Restano quindi 25 euro, ma a questi vanno tolti i costi della gestione di un negozio, di un magazzino, di un dipendente ecc. ecc. Alla fine se restano 15 euro puliti è un miracolo. Questo naturalmente vale per tutti i settori. Queste sono cose che chi non ha mai avuto un'attività di commercio difficilmente sa o difficilmente riesce a capire. Capita spesso, inoltre, che uno apre una nuova attività... vede che rientrano una discreta quantità di soldi e si dà alla bella vita... ma non sa che quei soldi, poi a Giugno, la metà andranno allo stato. E quando poi il commercialista gli dice che ci sono da pagare 20#30 mila euro di tasse... questo si strappa i capelli perchè quei soldi li aveva spesi tutti o li aveva investiti in malo modo. Quanta gente conosco, anche al di fuori di questo settore, che hanno aperto la propria attività e che dopo il primo euforico anno, il secondo chiudevano o fallivano perchè non avevano i soldi per pagare le tasse...
Questo discorso per farvi capire che non è tutto oro quello che luccica e che non è così semplice far quadrare i conti e che, ricollegandomi al discorso del mio precendete post, non bisogna adagiarsi sugli allori, ma sempre e cmq farsi il mazzo.
Se quindi in Italia c'è questa sensazione, che i negozianti fanno la cresta sul povero malcapitato cliente, non è così... la cresta semmai la fa lo stato e la burocrazia assurda che c'è in italia... ma se noi compriamo all'estero e diamo i nostri soldi all'estero, non facciamo altro che peggiorare la situazione e dimnuire il benessere di tutti, compreso di colui che ha risparmiato 5, 10 o 50 euro.
Naturalmente il discorso della globalizzazione è un bellissimo discorso ed è una bella cosa, ma in questo momento di crisi generale, io penserei prima ad aiutare noi stessi... e un domani, quando questa crisi, si spera, sarà passata, ci sarà modo di intraprendere nuovamente la strada per la globalizzazione.

Ciao ;-)

geronte
20-02-2009, 10:28
Ciao Marco una piccola precisazione, se un commerciante acquista a 50 e vende a 100 ai cento devi togliere l'iva che grava prettamente sul consumatore finale, quindi diventa 83. Il margine sul prodotto risulterebbe di 33. A questi vanno tolte le spese di gestione e tasse. Quindi se alla fine ci guadagna 18-20 è stato bravo.

Ciao

geronte
20-02-2009, 10:28
Ciao Marco una piccola precisazione, se un commerciante acquista a 50 e vende a 100 ai cento devi togliere l'iva che grava prettamente sul consumatore finale, quindi diventa 83. Il margine sul prodotto risulterebbe di 33. A questi vanno tolte le spese di gestione e tasse. Quindi se alla fine ci guadagna 18-20 è stato bravo.

Ciao

tenkan
20-02-2009, 10:59
- ed il costo finanziario di un prodotto che sta a magazzino del tempo prima della vendita
- ed il tasso di mortalità del vivo
- e gli insoluti
- eccetera eccetera eccetera

come già detto e ribadito da Marco sulla mortalità dei neo-imprenditori del secondo anno, se la gente si facesse dei seri e dettagliati business plan, supportati da commercialisti competenti, eviterebbe danni a se ed al mercato. Rinunciando ad aprire oppure facendolo con cognizione di causa e magaro POI farci anche dei soldi.

tenkan
20-02-2009, 10:59
- ed il costo finanziario di un prodotto che sta a magazzino del tempo prima della vendita
- ed il tasso di mortalità del vivo
- e gli insoluti
- eccetera eccetera eccetera

come già detto e ribadito da Marco sulla mortalità dei neo-imprenditori del secondo anno, se la gente si facesse dei seri e dettagliati business plan, supportati da commercialisti competenti, eviterebbe danni a se ed al mercato. Rinunciando ad aprire oppure facendolo con cognizione di causa e magaro POI farci anche dei soldi.

SJoplin
20-02-2009, 12:24
condivido al 90% gli interventi fatti da fabbricanti e/o distributori dei prodotti, ma un po' meno il discorso degli studi di settore. il concetto andrebbe sviluppato un po' meglio, se non altro per far capire a chi non è ferrato in contabilità cosa significhi avere una "marginalità non inferiore a".

in parole povere, non è che si possa tradurre in: compro una cosa a 100 e non la posso vendere a meno di 130 perchè lo Stato mi impone di avere una marginalità minima del 30%. occorre ragionare in termini di risultato d'esercizio e quindi un valore medio ricavato dall'attività dell'azienda. potrebbe forse funzionare nel caso in un'azienda monoprodotto, ma è un concetto da valutare in termini di bilancio, con tutti gli annessi e connessi. per farla breve, a mio avviso, non è quello il motivo per cui i prezzi dei prodotti non possono scendere. penso sia pure sbagliato lasciare intendere che il prezzo del prodotto derivi da una logica di mark-up. sono veramente poche le aziende che operano in tal senso.

riguardo al mio intervento precedente:

- non sparo nel mucchio, dicendo che tutti i negozianti son ladroni, per carità.
ho avuto le mie brutte esperienze, come tantissimi altri, qua, ma ho trovato pure qualche negozio preparato al quale sono più che disposto a corrispondere un giusto guadagno. sono consapevole che in un negozio di pesci, spesso e volentieri si passano delle giornate senza che entri un cliente, mentre le spese ci sono sempre, tutti i giorni. non potrò mai dimenticarmi però, un negozio che agli inizi mi ha incxxxto 16 euro per 6,5 litri d'acqua salata, o un altro che badava solo a rifilarmi boccettine per sistemare una situazione che non era sistemabile, o un altro che vendeva una roccetta di xenia a... 100 euro. vabbè, qui mi fermo perchè mi rendo conto che andrei completamente fuori argomento. la cosa che mi dà fastidio è che QUALCHE negoziante è riuscito a rovinare quest'hobby, per quell'unico grasso affare che ha portato il cliente a credere che l'acquariofilia marina sia troppo difficile o troppo costosa per le sue tasche. e qui potrei portare decine di testimonianze che non provengono dal forum, ma da quel rimanente 93% che si affida ai canali tradizionali. ma non credo di dire nulla di nuovo... voglio solo ricordarlo bene.

- sul discorso prezzi italiani dei prodotti cinesi, ci stendo veramente un velo pietoso, sopra. sono convinto che il mercato saprà perfettamente come regolarsi.

ritornando un attimo al topic, se volessimo raccogliere l'inno patriottico di Marco AP, cosa dovremmo fare?

contattare distributori o produttori nazionali presentandoci con una richiesta di 'x' pezzi? non credo ci darebbero seguito, perchè per loro, significherebbe alterare degli accordi commerciali con i loro rivenditori, e mi sembra più che giusto, che non lo facciano. e qui si spiega perchè se ci si rivolge, chessò, al distributore tedesco, al quale poco importa di ciò che succederà qua. sintetizzando, non penso sia possibile ragionare in termini di gruppo d'acquisto su base nazionale, come non penso che quelle poche occasioni di acquisto all'estero che ci son state, possano rappresentare un problema per l'economia del nostro paese.

SJoplin
20-02-2009, 12:24
condivido al 90% gli interventi fatti da fabbricanti e/o distributori dei prodotti, ma un po' meno il discorso degli studi di settore. il concetto andrebbe sviluppato un po' meglio, se non altro per far capire a chi non è ferrato in contabilità cosa significhi avere una "marginalità non inferiore a".

in parole povere, non è che si possa tradurre in: compro una cosa a 100 e non la posso vendere a meno di 130 perchè lo Stato mi impone di avere una marginalità minima del 30%. occorre ragionare in termini di risultato d'esercizio e quindi un valore medio ricavato dall'attività dell'azienda. potrebbe forse funzionare nel caso in un'azienda monoprodotto, ma è un concetto da valutare in termini di bilancio, con tutti gli annessi e connessi. per farla breve, a mio avviso, non è quello il motivo per cui i prezzi dei prodotti non possono scendere. penso sia pure sbagliato lasciare intendere che il prezzo del prodotto derivi da una logica di mark-up. sono veramente poche le aziende che operano in tal senso.

riguardo al mio intervento precedente:

- non sparo nel mucchio, dicendo che tutti i negozianti son ladroni, per carità.
ho avuto le mie brutte esperienze, come tantissimi altri, qua, ma ho trovato pure qualche negozio preparato al quale sono più che disposto a corrispondere un giusto guadagno. sono consapevole che in un negozio di pesci, spesso e volentieri si passano delle giornate senza che entri un cliente, mentre le spese ci sono sempre, tutti i giorni. non potrò mai dimenticarmi però, un negozio che agli inizi mi ha incxxxto 16 euro per 6,5 litri d'acqua salata, o un altro che badava solo a rifilarmi boccettine per sistemare una situazione che non era sistemabile, o un altro che vendeva una roccetta di xenia a... 100 euro. vabbè, qui mi fermo perchè mi rendo conto che andrei completamente fuori argomento. la cosa che mi dà fastidio è che QUALCHE negoziante è riuscito a rovinare quest'hobby, per quell'unico grasso affare che ha portato il cliente a credere che l'acquariofilia marina sia troppo difficile o troppo costosa per le sue tasche. e qui potrei portare decine di testimonianze che non provengono dal forum, ma da quel rimanente 93% che si affida ai canali tradizionali. ma non credo di dire nulla di nuovo... voglio solo ricordarlo bene.

- sul discorso prezzi italiani dei prodotti cinesi, ci stendo veramente un velo pietoso, sopra. sono convinto che il mercato saprà perfettamente come regolarsi.

ritornando un attimo al topic, se volessimo raccogliere l'inno patriottico di Marco AP, cosa dovremmo fare?

contattare distributori o produttori nazionali presentandoci con una richiesta di 'x' pezzi? non credo ci darebbero seguito, perchè per loro, significherebbe alterare degli accordi commerciali con i loro rivenditori, e mi sembra più che giusto, che non lo facciano. e qui si spiega perchè se ci si rivolge, chessò, al distributore tedesco, al quale poco importa di ciò che succederà qua. sintetizzando, non penso sia possibile ragionare in termini di gruppo d'acquisto su base nazionale, come non penso che quelle poche occasioni di acquisto all'estero che ci son state, possano rappresentare un problema per l'economia del nostro paese.

GROSTIK
20-02-2009, 12:53
Una discussione molto interessante #36# e come dice Marco AP, è positivo che i negozianti siano presenti con le loro spiegazioni .....
l'unica cosa è che tornando al titolo del post, il nazionalismo passa in secondo piano quando uno può risparmiare ;-)
con questo non voglio far polemica con gli operatori del settore nazionale ma parlo da cliente semplice (che non vuole fare i conti in tasca a nessuno ma solo a se stesso) che cerca di risparmiare il + possibile non solo in termine assoluto ma rapporto qualità/prezzo IHMO
:-))

GROSTIK
20-02-2009, 12:53
Una discussione molto interessante #36# e come dice Marco AP, è positivo che i negozianti siano presenti con le loro spiegazioni .....
l'unica cosa è che tornando al titolo del post, il nazionalismo passa in secondo piano quando uno può risparmiare ;-)
con questo non voglio far polemica con gli operatori del settore nazionale ma parlo da cliente semplice (che non vuole fare i conti in tasca a nessuno ma solo a se stesso) che cerca di risparmiare il + possibile non solo in termine assoluto ma rapporto qualità/prezzo IHMO
:-))

Marco AP
20-02-2009, 13:20
ritornando un attimo al topic, se volessimo raccogliere l'inno patriottico di Marco AP, cosa dovremmo fare?

contattare distributori o produttori nazionali presentandoci con una richiesta di 'x' pezzi?


No e ti sei risposto da solo ;-) Secondo me basta rivolgersi al negoziante giusto e a mio avviso si trova una soluzione che permette un risparmio a voi e cmq un margine di guadagno al negoziante.
In questi giorni mi hanno chiamato un paio di negozianti, in riferimento a questo topic e io personalmente gli ho chiesto se ho detto una stupidaggine o meno e loro tranquillamente mi hanno detto che se ci si presenta da loro che hanno lo stesso prodotto che si può trovare all'estero, che costa meno, pur di non perdere la clientela e anche un minimo guadagno, vi viene incontro. E' questo che voglio dire ed è da questo che siamo partiti. Provate a sentire anche un negozio italiano prima di rivolgervi al'estero. Siate schietti, dite che in germania o altrove lo pagate tot (con fattura proforma alla mano... altrimenti poi qualcuno potrebbe non crederci) e vedete cosa può farvi lui. Se anche vi dice che il totale sono 100 euro in più... e magari sono 10 euro in più a persona... io comprerei cmq dal negozio italiano, perchè sono più tranquillo sia per la spedizione che per la garanzia ed eventuale assistenza.
Cmq... ripeto... il mio è, era, e sarà, sempre e solo un invito ;-)

Ciao.

Marco AP
20-02-2009, 13:20
ritornando un attimo al topic, se volessimo raccogliere l'inno patriottico di Marco AP, cosa dovremmo fare?

contattare distributori o produttori nazionali presentandoci con una richiesta di 'x' pezzi?


No e ti sei risposto da solo ;-) Secondo me basta rivolgersi al negoziante giusto e a mio avviso si trova una soluzione che permette un risparmio a voi e cmq un margine di guadagno al negoziante.
In questi giorni mi hanno chiamato un paio di negozianti, in riferimento a questo topic e io personalmente gli ho chiesto se ho detto una stupidaggine o meno e loro tranquillamente mi hanno detto che se ci si presenta da loro che hanno lo stesso prodotto che si può trovare all'estero, che costa meno, pur di non perdere la clientela e anche un minimo guadagno, vi viene incontro. E' questo che voglio dire ed è da questo che siamo partiti. Provate a sentire anche un negozio italiano prima di rivolgervi al'estero. Siate schietti, dite che in germania o altrove lo pagate tot (con fattura proforma alla mano... altrimenti poi qualcuno potrebbe non crederci) e vedete cosa può farvi lui. Se anche vi dice che il totale sono 100 euro in più... e magari sono 10 euro in più a persona... io comprerei cmq dal negozio italiano, perchè sono più tranquillo sia per la spedizione che per la garanzia ed eventuale assistenza.
Cmq... ripeto... il mio è, era, e sarà, sempre e solo un invito ;-)

Ciao.

SJoplin
20-02-2009, 18:07
(con fattura proforma alla mano... altrimenti poi qualcuno potrebbe non crederci)

come si fa ad avere una fattura proforma senza aver preso un impegno vincolante all'acquisto?
chiedo, perchè io di ste cose non ne so molto :-))

SJoplin
20-02-2009, 18:07
(con fattura proforma alla mano... altrimenti poi qualcuno potrebbe non crederci)

come si fa ad avere una fattura proforma senza aver preso un impegno vincolante all'acquisto?
chiedo, perchè io di ste cose non ne so molto :-))

Alessandro Falco
20-02-2009, 19:44
si puo' acquistare la prenotazione ( 30-40-50 per cento del totale ) e si acquista quando si e' ottenuta la quota richiesta ( garantendo un massimo di tempo pero'..)...


anche se ancora piu' che i prezzi il problema con l'online sono i tempi di consegna secondo me, quindi in questo modo andrebbe tutto ancora piu' a rilento

Alessandro Falco
20-02-2009, 19:44
si puo' acquistare la prenotazione ( 30-40-50 per cento del totale ) e si acquista quando si e' ottenuta la quota richiesta ( garantendo un massimo di tempo pero'..)...


anche se ancora piu' che i prezzi il problema con l'online sono i tempi di consegna secondo me, quindi in questo modo andrebbe tutto ancora piu' a rilento

SJoplin
20-02-2009, 19:56
Alessandro Falco, non ho capito se rispondi alla mia domanda. in quel caso, non ho capito lo stesso #24

SJoplin
20-02-2009, 19:56
Alessandro Falco, non ho capito se rispondi alla mia domanda. in quel caso, non ho capito lo stesso #24

ALGRANATI
20-02-2009, 20:45
Alessandro Falco, manco io ho capito #24

ALGRANATI
20-02-2009, 20:45
Alessandro Falco, manco io ho capito #24

Alessandro Falco
20-02-2009, 20:51
era una proposta per provare a rendere fattibile un meccanismo tipo GDA ad un negozio...

il negoziante prende le prenotazioni ( una quota del totale ) per uno skimmer ad un prezzo vantaggioso e quando ha raggiunto il numero li ordina...

il negoziante se ordina piu' pezzi ottiene cosi' un prezzo piu basso

Alessandro Falco
20-02-2009, 20:51
era una proposta per provare a rendere fattibile un meccanismo tipo GDA ad un negozio...

il negoziante prende le prenotazioni ( una quota del totale ) per uno skimmer ad un prezzo vantaggioso e quando ha raggiunto il numero li ordina...

il negoziante se ordina piu' pezzi ottiene cosi' un prezzo piu basso

Supercicci
21-02-2009, 12:06
Io dico che a fronte di persone sia in Internet che nei negozi, veramente bravi e competenti, ci sono dei disgraziati che fanno di tutto per perdere potenziali clienti e futuri appassionati all'acquariofilia.
Sfortunatamente per tutti i negozianti Italiani, di un certo tipo, la globalizzazione se ha portato dei benefici, ha aperto anche gli occhi abbottonati dei clienti (vedi acquisti on-line siti come questo ecc. ecc.).
La differenza fra i negozi on line e tradizionali è enorme, gli Stati Uniti sono d'esempio, se andate laggiù nei negozi d'acquariofilia, non penserete mica di pagare la stessa roba al prezzo on line dell'organizzazione in Internet vero?
Le tasse negli Usa sono praticamente inesistenti, la concorrenza aggressiva, ed i consumatori agguerriti... Noi siamo ancora nel paese delle meraviglie..

Inutile disperarsi + di tanto, quando la stessa Tunze, tanto per fare un'esempio blasonato, si fa fare la roba in Cina e poi io non vedo alcun vantaggio nel prezzo finale, un pò di nervoso sinceramente mi verrebbe, e se ho l'occasione di risparmiare, vorrei usufruire anch'io del mercato GLOBALE.
O NO????

Supercicci
21-02-2009, 12:06
Io dico che a fronte di persone sia in Internet che nei negozi, veramente bravi e competenti, ci sono dei disgraziati che fanno di tutto per perdere potenziali clienti e futuri appassionati all'acquariofilia.
Sfortunatamente per tutti i negozianti Italiani, di un certo tipo, la globalizzazione se ha portato dei benefici, ha aperto anche gli occhi abbottonati dei clienti (vedi acquisti on-line siti come questo ecc. ecc.).
La differenza fra i negozi on line e tradizionali è enorme, gli Stati Uniti sono d'esempio, se andate laggiù nei negozi d'acquariofilia, non penserete mica di pagare la stessa roba al prezzo on line dell'organizzazione in Internet vero?
Le tasse negli Usa sono praticamente inesistenti, la concorrenza aggressiva, ed i consumatori agguerriti... Noi siamo ancora nel paese delle meraviglie..

Inutile disperarsi + di tanto, quando la stessa Tunze, tanto per fare un'esempio blasonato, si fa fare la roba in Cina e poi io non vedo alcun vantaggio nel prezzo finale, un pò di nervoso sinceramente mi verrebbe, e se ho l'occasione di risparmiare, vorrei usufruire anch'io del mercato GLOBALE.
O NO????

lelef
22-02-2009, 01:04
il discorso mi pare incentrato su rivenditori e dettaglianti, capirei un sentimentalismo sul "comprate made in Italy" ma se prendo un prodotto cinese da un tedesco o da un italiano sempre un prodotto cinese prendo.
Sarà un ragionamento sbagliato il mio :-D ma, se prendo uno schiumatoio italiano il produttore (si spera) avrà operai in sedi italiane comprerà per produrre tubi e raccordi in Italia farà fare pezzi e stampi in Italia, gli adesivi e gli imballi sempre in Italia ecc un bell'indottino di posti di lavoro!
un rivenditore invece riceve l'ordine poi a sua volta ordina lo schiumatoio alla ditta straniera, lo riceve ,lo spacchetta, lo controlla, lo reimpacchetta col suo scatolone e lo spedisce al cliente, il cliente paga subito, al fornitore si paga minimo a 30gg(se il produttore vuole cash è perchè il rivenditore non vale nulla come garanzie e quote mercato).
cosa vuol dire poi organizzare un megaordine per spuntare il prezzo?
il commerciante si sbatte ad avere il miglior prezzo e avrà tanti ordini, mica devo fare io il lavoro degli altri a farli pure guadagnare.
Il succo rimane:" gli affari sono affari" il commercio è così e sarà sempre così.

lelef
22-02-2009, 01:04
il discorso mi pare incentrato su rivenditori e dettaglianti, capirei un sentimentalismo sul "comprate made in Italy" ma se prendo un prodotto cinese da un tedesco o da un italiano sempre un prodotto cinese prendo.
Sarà un ragionamento sbagliato il mio :-D ma, se prendo uno schiumatoio italiano il produttore (si spera) avrà operai in sedi italiane comprerà per produrre tubi e raccordi in Italia farà fare pezzi e stampi in Italia, gli adesivi e gli imballi sempre in Italia ecc un bell'indottino di posti di lavoro!
un rivenditore invece riceve l'ordine poi a sua volta ordina lo schiumatoio alla ditta straniera, lo riceve ,lo spacchetta, lo controlla, lo reimpacchetta col suo scatolone e lo spedisce al cliente, il cliente paga subito, al fornitore si paga minimo a 30gg(se il produttore vuole cash è perchè il rivenditore non vale nulla come garanzie e quote mercato).
cosa vuol dire poi organizzare un megaordine per spuntare il prezzo?
il commerciante si sbatte ad avere il miglior prezzo e avrà tanti ordini, mica devo fare io il lavoro degli altri a farli pure guadagnare.
Il succo rimane:" gli affari sono affari" il commercio è così e sarà sempre così.

Geppy
22-02-2009, 10:59
["lelef"]il discorso mi pare incentrato su rivenditori e dettaglianti, capirei un sentimentalismo sul "comprate made in Italy" ma se prendo un prodotto cinese da un tedesco o da un italiano sempre un prodotto cinese prendo.

Vero! :-)

Sarà un ragionamento sbagliato il mio :-D ma, se prendo uno schiumatoio italiano il produttore (si spera) avrà operai in sedi italiane comprerà per produrre tubi e raccordi in Italia farà fare pezzi e stampi in Italia, gli adesivi e gli imballi sempre in Italia ecc un bell'indottino di posti di lavoro!

Questo andrebbe approfondito: ci sarebbero belle sorprese...
Sul resto non posso che darti ragione...
geppy

Geppy
22-02-2009, 10:59
["lelef"]il discorso mi pare incentrato su rivenditori e dettaglianti, capirei un sentimentalismo sul "comprate made in Italy" ma se prendo un prodotto cinese da un tedesco o da un italiano sempre un prodotto cinese prendo.

Vero! :-)

Sarà un ragionamento sbagliato il mio :-D ma, se prendo uno schiumatoio italiano il produttore (si spera) avrà operai in sedi italiane comprerà per produrre tubi e raccordi in Italia farà fare pezzi e stampi in Italia, gli adesivi e gli imballi sempre in Italia ecc un bell'indottino di posti di lavoro!

Questo andrebbe approfondito: ci sarebbero belle sorprese...
Sul resto non posso che darti ragione...
geppy

GROSTIK
22-02-2009, 11:08
lelef, maxi quotone #25

GROSTIK
22-02-2009, 11:08
lelef, maxi quotone #25