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Visualizza la versione completa : Convivenza Aphyosemion australis


islasoilime
23-10-2008, 23:40
Mi stavo chiedendo, in caso di buona riuscita in una ipotetica riproduzione di Aphyosemion australis in una vasca dedicata, il branchetto ottenuto potrebbe essere mantenuto in una vasca di buone dimensioni, sui 150 litri almeno, accoppiandoli con qualche altra specie africana come qualche specie di pelvicacromis magari anche della stessa zona geografica?
mi chiedevo se comportamento, parametri dell'acqua e condizioni di mantenimento fossero compatibili

islasoilime
23-10-2008, 23:40
Mi stavo chiedendo, in caso di buona riuscita in una ipotetica riproduzione di Aphyosemion australis in una vasca dedicata, il branchetto ottenuto potrebbe essere mantenuto in una vasca di buone dimensioni, sui 150 litri almeno, accoppiandoli con qualche altra specie africana come qualche specie di pelvicacromis magari anche della stessa zona geografica?
mi chiedevo se comportamento, parametri dell'acqua e condizioni di mantenimento fossero compatibili

lion1810
24-10-2008, 08:20
"accoppiandoli con qualche altra specie africana come qualche specie di pelvicacromis magari anche della stessa zona geografica? "

-c26 -e65 -e65

stiamo scherzando?

..tratto da Gaem.

"Qualche regola base per l'allevamento e la conservazione
Prima di iniziare a parlare dei due metodi di allevamento, è opportuno specificare alcuni dogmi ai quali (seriamente) attenersi durante il loro allevamento. E' forse necessario ricordare che noi acquariofili siamo più inclini a perseguire un metodo scientifico, piuttosto che un metodo... ludico? Siamo ben consapevoli che allevare degli animali è una pratica molto seria e non un semplice gioco.. e questo impegno, volto allo studio animale, comporta delle responsabilità e determinate prese di coscienza.

Considerando il fatto che i Killi sono tutti pesci di difficile (se non impossiile) reperibilità commerciale e che la maggior parte delle specie sono "a rischio" (a causa delle condizioni ambientali ove vivono e, molto più chiaramente, a causa dell'antropizzazione dei luoghi originari di provenienza) è indispensabile apprendere e perseguire delle regole di comportamento durante il loro allevamento e per la loro corretta conservazione.
Date le loro caratteristiche genetiche, è estremamente facile(per l'uomo) ibridare specie appartenenti allo stesso genere. Sarebbe molto semplice incrociare un Nothobranchius guentheri con un Nothobranchius rachovi, magari ottenendo un nuovo gruppo di esemplari altrettanto coloratissimi... ma è, allo stesso tempo, alquanto stupido! L'uomo non deve intromettersi in questa pratica, in quanto è a totale discrezione della Natura compiere delle mutazioni nelle specie. Inoltre, l'imissione, in campo acquariofilo, di specie ibride comporterebbe molta confusione nello studio e nella classificazione (già complessa, per altro) delle tante specie che, frequentemente, vengono scoperte in natura.
Quindi, da qui la regola n.1 = è assolutamente inopportuno e disdicevole ibridare delle specie animali (e, siamo convinti che anche voi sieted'accordo con noi, questo dovrebbe valere per qualsiasi animale allevato dall'uomo!). Quindi, nell'eventualità che si dovessero formare degli ibridi (può capitare, magari per l'aver messo nella stessa vasca specie simili in occasione di un trasferimento o per un guasto a qualche impianto), questi dovranno essere conservati dall'acquariofilo proprietario, assolutamente non distribuiti ad altri acquariofili o persone che potrebbero immetterli nel nosro settore, non devono essere ulteriormente riprodotti, allevati nei dovuti ed opportuni modi, come si farebbe per qualsiasi altro pesce, e lasciati vivere fino al termine della loro vita, in modo da non propagare la specie ibrida.
Regola n.2 = sulla vaschetta di allevamento deve essere sempre presente un'etichetta riportante la specie allevata, il luogo originale di provenienza della specie e la data di nascita. Tali dati devono allegati anche all eventuali uova cedute ad altri acquariofili, scritte in modo chiaro e che non diano in alcun modo adito ad errori di lettura/trascrizione."


-04 -04

lion1810
24-10-2008, 08:20
"accoppiandoli con qualche altra specie africana come qualche specie di pelvicacromis magari anche della stessa zona geografica? "

-c26 -e65 -e65

stiamo scherzando?

..tratto da Gaem.

"Qualche regola base per l'allevamento e la conservazione
Prima di iniziare a parlare dei due metodi di allevamento, è opportuno specificare alcuni dogmi ai quali (seriamente) attenersi durante il loro allevamento. E' forse necessario ricordare che noi acquariofili siamo più inclini a perseguire un metodo scientifico, piuttosto che un metodo... ludico? Siamo ben consapevoli che allevare degli animali è una pratica molto seria e non un semplice gioco.. e questo impegno, volto allo studio animale, comporta delle responsabilità e determinate prese di coscienza.

Considerando il fatto che i Killi sono tutti pesci di difficile (se non impossiile) reperibilità commerciale e che la maggior parte delle specie sono "a rischio" (a causa delle condizioni ambientali ove vivono e, molto più chiaramente, a causa dell'antropizzazione dei luoghi originari di provenienza) è indispensabile apprendere e perseguire delle regole di comportamento durante il loro allevamento e per la loro corretta conservazione.
Date le loro caratteristiche genetiche, è estremamente facile(per l'uomo) ibridare specie appartenenti allo stesso genere. Sarebbe molto semplice incrociare un Nothobranchius guentheri con un Nothobranchius rachovi, magari ottenendo un nuovo gruppo di esemplari altrettanto coloratissimi... ma è, allo stesso tempo, alquanto stupido! L'uomo non deve intromettersi in questa pratica, in quanto è a totale discrezione della Natura compiere delle mutazioni nelle specie. Inoltre, l'imissione, in campo acquariofilo, di specie ibride comporterebbe molta confusione nello studio e nella classificazione (già complessa, per altro) delle tante specie che, frequentemente, vengono scoperte in natura.
Quindi, da qui la regola n.1 = è assolutamente inopportuno e disdicevole ibridare delle specie animali (e, siamo convinti che anche voi sieted'accordo con noi, questo dovrebbe valere per qualsiasi animale allevato dall'uomo!). Quindi, nell'eventualità che si dovessero formare degli ibridi (può capitare, magari per l'aver messo nella stessa vasca specie simili in occasione di un trasferimento o per un guasto a qualche impianto), questi dovranno essere conservati dall'acquariofilo proprietario, assolutamente non distribuiti ad altri acquariofili o persone che potrebbero immetterli nel nosro settore, non devono essere ulteriormente riprodotti, allevati nei dovuti ed opportuni modi, come si farebbe per qualsiasi altro pesce, e lasciati vivere fino al termine della loro vita, in modo da non propagare la specie ibrida.
Regola n.2 = sulla vaschetta di allevamento deve essere sempre presente un'etichetta riportante la specie allevata, il luogo originale di provenienza della specie e la data di nascita. Tali dati devono allegati anche all eventuali uova cedute ad altri acquariofili, scritte in modo chiaro e che non diano in alcun modo adito ad errori di lettura/trascrizione."


-04 -04

bob227
24-10-2008, 11:17
Mi stavo chiedendo, in caso di buona riuscita in una ipotetica riproduzione di Aphyosemion australis in una vasca dedicata, il branchetto ottenuto potrebbe essere mantenuto in una vasca di buone dimensioni, sui 150 litri almeno, accoppiandoli con qualche altra specie africana come qualche specie di pelvicacromis magari anche della stessa zona geografica?
mi chiedevo se comportamento, parametri dell'acqua e condizioni di mantenimento fossero compatibili

Tratto da AIK:
Di solito le vasche sono monospecifiche.
I ciclidi in generale non sono dei buoni compagni per i killi.
I killi sono pesci piccoli e schivi mentre i ciclidi al contrario sono aggressivi e lo diventano ancora di più in fase riproduttiva.
Il mio consiglio e' quello di evitare simili accostamenti.

Take care

bob227
24-10-2008, 11:17
Mi stavo chiedendo, in caso di buona riuscita in una ipotetica riproduzione di Aphyosemion australis in una vasca dedicata, il branchetto ottenuto potrebbe essere mantenuto in una vasca di buone dimensioni, sui 150 litri almeno, accoppiandoli con qualche altra specie africana come qualche specie di pelvicacromis magari anche della stessa zona geografica?
mi chiedevo se comportamento, parametri dell'acqua e condizioni di mantenimento fossero compatibili

Tratto da AIK:
Di solito le vasche sono monospecifiche.
I ciclidi in generale non sono dei buoni compagni per i killi.
I killi sono pesci piccoli e schivi mentre i ciclidi al contrario sono aggressivi e lo diventano ancora di più in fase riproduttiva.
Il mio consiglio e' quello di evitare simili accostamenti.

Take care

lion1810
24-10-2008, 11:25
ah scusate avevo capito tutt'altra cosa .. che volessi far accoppiare tra di loro specie diverse di killi.. scusatemi .. sono stordito..

#23 #23 #23

lion1810
24-10-2008, 11:25
ah scusate avevo capito tutt'altra cosa .. che volessi far accoppiare tra di loro specie diverse di killi.. scusatemi .. sono stordito..

#23 #23 #23

Marco Vaccari
24-10-2008, 13:59
.anche se gli aphyosemion australe sono pesci "di carattere" in quanto abbastanza rustici e adattabili, dubito che il loro delicato pinnaggio possa convivere con ciclidi africani come pelvicachromis...

..se vuoi tenere killi, assieme ad una coppia di pelvicachromis, o anomalochromis (mai hemichromis!!!) ti consiglio piuttosto di rivolgerti verso gli epiplatys, soprattutto di una certa dimensione... epiplatys dageti o appartenenti al gruppo fasciolatus possono convivere abbastanza bene (per esperienza personale) in vasche grandi ben piantumate, in modo che la coppia di ciclidi posso muoversi senza problemi tra i nascondigli del fondo e gli epiplatys tra le piante (meglio anche galleggianti) in superficie...
...se metti mop galleggianti agli angoli della vasca dovresti raccogliere uova...
..i dageti penso che li puoi tranquillamente trovare in negozio, o al massimo ordinarli..

Marco Vaccari
24-10-2008, 13:59
.anche se gli aphyosemion australe sono pesci "di carattere" in quanto abbastanza rustici e adattabili, dubito che il loro delicato pinnaggio possa convivere con ciclidi africani come pelvicachromis...

..se vuoi tenere killi, assieme ad una coppia di pelvicachromis, o anomalochromis (mai hemichromis!!!) ti consiglio piuttosto di rivolgerti verso gli epiplatys, soprattutto di una certa dimensione... epiplatys dageti o appartenenti al gruppo fasciolatus possono convivere abbastanza bene (per esperienza personale) in vasche grandi ben piantumate, in modo che la coppia di ciclidi posso muoversi senza problemi tra i nascondigli del fondo e gli epiplatys tra le piante (meglio anche galleggianti) in superficie...
...se metti mop galleggianti agli angoli della vasca dovresti raccogliere uova...
..i dageti penso che li puoi tranquillamente trovare in negozio, o al massimo ordinarli..

Marco Vaccari
24-10-2008, 14:00
..se invece ti vuoi orientare verso i killi (cosa che mi farebbe felice!!!!), ad esempio aphyosemion...
..allora vasca monospecifica....

..una vasca ... una specie...

ciao!
Marco

Marco Vaccari
24-10-2008, 14:00
..se invece ti vuoi orientare verso i killi (cosa che mi farebbe felice!!!!), ad esempio aphyosemion...
..allora vasca monospecifica....

..una vasca ... una specie...

ciao!
Marco

islasoilime
24-10-2008, 14:20
No qualcosina sul sito dell'aik, l'ho letto.
La domanda era appunto, nel caso riuscissi felicemente nella riproduzione in acquario dedicato, visto che mi pare di capire che allevare killi ha principalmente questo scopo mi chiedevo dove mettere gli esemplari ottenuti.
In una vasca da riproduzione, più di tanti non possono starci e inoltre gli Aphyosemion australis mi sembra che siano non annuali
Quindi mi chiedevo, sapendo che va contro i principi dell'aik, se fosse stato possibile tenere poi gli esemplari in eccesso in una vasca, più grande, meno dedicata, quindi magari più classica e piantumata, e nel caso se fosse stato possibile accoppiarli con qualche altra specie(non killi) di stessa provenienza, visto che ho letto che non abitano solo le pozze ma anche le zone a corso lento di un fiume.
Ferma restando la vasca di riproduzione dedicata.
ad ogni modo mi pare di capire che la convivenza con i pelvica sarebbe problematica. Altri pesci magari da fondo che vivono in quelle zone? chessò un pesce tipo loricaride però africano? sto solo vagliando le possibilità..

Poi a mio avviso la riproduzione dei pesci che teniamo in acquario dovrebbe essere sempre tentata, in particolare per quelli meno comuni, non vedo perchè solo per i killi in modo cosi assoluto, mentre per molti altri pesci (alcuni addirittura di cattura) che arrivano nelle nostre vasche no

islasoilime
24-10-2008, 14:20
No qualcosina sul sito dell'aik, l'ho letto.
La domanda era appunto, nel caso riuscissi felicemente nella riproduzione in acquario dedicato, visto che mi pare di capire che allevare killi ha principalmente questo scopo mi chiedevo dove mettere gli esemplari ottenuti.
In una vasca da riproduzione, più di tanti non possono starci e inoltre gli Aphyosemion australis mi sembra che siano non annuali
Quindi mi chiedevo, sapendo che va contro i principi dell'aik, se fosse stato possibile tenere poi gli esemplari in eccesso in una vasca, più grande, meno dedicata, quindi magari più classica e piantumata, e nel caso se fosse stato possibile accoppiarli con qualche altra specie(non killi) di stessa provenienza, visto che ho letto che non abitano solo le pozze ma anche le zone a corso lento di un fiume.
Ferma restando la vasca di riproduzione dedicata.
ad ogni modo mi pare di capire che la convivenza con i pelvica sarebbe problematica. Altri pesci magari da fondo che vivono in quelle zone? chessò un pesce tipo loricaride però africano? sto solo vagliando le possibilità..

Poi a mio avviso la riproduzione dei pesci che teniamo in acquario dovrebbe essere sempre tentata, in particolare per quelli meno comuni, non vedo perchè solo per i killi in modo cosi assoluto, mentre per molti altri pesci (alcuni addirittura di cattura) che arrivano nelle nostre vasche no

islasoilime
24-10-2008, 14:25
a grazie per il consiglio sugli epiplatis! ora vado a vedere. In ogni caso purtroppo mi dovrò attrezzare più avanti visto che ora ho problemi di spazio.. ad avere le spazio farei vasche monospecifiche per qualsiasi specie di pesce! :-)

islasoilime
24-10-2008, 14:25
a grazie per il consiglio sugli epiplatis! ora vado a vedere. In ogni caso purtroppo mi dovrò attrezzare più avanti visto che ora ho problemi di spazio.. ad avere le spazio farei vasche monospecifiche per qualsiasi specie di pesce! :-)

Marco Vaccari
24-10-2008, 14:42
ciao!....

....è naturale che per ogni specie bisogna "lavorare" per ottenere la riproduzione, anche perchè vuol dire tenere i propri pesci in un modo consono alla loro esistenza...
questo vale con i pelvicachromis, con i killi e con tutti gli altri generi...

è vero... molte specie di aphyosemion popolano ruscelli a lento corso!... ma con una profondità di poche decine di cm al massimo!... proprio perchè non sono molto a propensi a condividere lo spazio con altre specie... siluridi, ciclidi, grandi tetra e labirintidi (come gli ctenopoma) spesso usano i ciprinodontidi come cibo... quindi ti invito, se possibile ad allevarli (e riprodurli) da soli...

con l'eccezione dei grandi epiplatys...
prova a dare un'occhiata in questo sto di un importatore tedesco... ci sono pesci provenienti da congo e nigeria ... come vedi non ci sono molte specie (siluriformi) compresi, adatti alla convivenza con pescetti di 5 cm!...
..non credo che siano adatti i sinodontys!... e neppure i polipterus!
ciao

http://www.amazon-exotic-import.de/Importe_AfEx.html

Marco Vaccari
24-10-2008, 14:42
ciao!....

....è naturale che per ogni specie bisogna "lavorare" per ottenere la riproduzione, anche perchè vuol dire tenere i propri pesci in un modo consono alla loro esistenza...
questo vale con i pelvicachromis, con i killi e con tutti gli altri generi...

è vero... molte specie di aphyosemion popolano ruscelli a lento corso!... ma con una profondità di poche decine di cm al massimo!... proprio perchè non sono molto a propensi a condividere lo spazio con altre specie... siluridi, ciclidi, grandi tetra e labirintidi (come gli ctenopoma) spesso usano i ciprinodontidi come cibo... quindi ti invito, se possibile ad allevarli (e riprodurli) da soli...

con l'eccezione dei grandi epiplatys...
prova a dare un'occhiata in questo sto di un importatore tedesco... ci sono pesci provenienti da congo e nigeria ... come vedi non ci sono molte specie (siluriformi) compresi, adatti alla convivenza con pescetti di 5 cm!...
..non credo che siano adatti i sinodontys!... e neppure i polipterus!
ciao

http://www.amazon-exotic-import.de/Importe_AfEx.html

islasoilime
24-10-2008, 16:08
Grazie! davver un bel sito
in effetti i pesci africani sono davvero grandicelli.. y synodontis sono 15 cm, i polipterus mi sembrano molto famelici, forse gli unici sono appunto qualche pelvica o altro ciclide relativamente tranquillo insieme ai grandi epiplatys. In ogni caso serve una vasca piuttosto grandicella per questa convivenza. Per il resto killi in vasche dedicate, ok!

ho visto pure il microctenopoma ansorgi che sembra avere una bocca molto piccolina rispetto agli altri anabatidi africani, ma essendo un'anabatide sicuramente sarà aggressivo e si romperebbero molto le scatole a vicenda.. però pesce molto interessante..

islasoilime
24-10-2008, 16:08
Grazie! davver un bel sito
in effetti i pesci africani sono davvero grandicelli.. y synodontis sono 15 cm, i polipterus mi sembrano molto famelici, forse gli unici sono appunto qualche pelvica o altro ciclide relativamente tranquillo insieme ai grandi epiplatys. In ogni caso serve una vasca piuttosto grandicella per questa convivenza. Per il resto killi in vasche dedicate, ok!

ho visto pure il microctenopoma ansorgi che sembra avere una bocca molto piccolina rispetto agli altri anabatidi africani, ma essendo un'anabatide sicuramente sarà aggressivo e si romperebbero molto le scatole a vicenda.. però pesce molto interessante..

Marco Vaccari
25-10-2008, 14:17
...anche se questo è il "reparto killli", m sento di sconfinare un attimo e dirti che da quasi un anno ho un piccolo gruppo di microctenopoma ansorgii, i pesci hanno raggiunto una dimensione di 6/7 cm e sono piuttosto aggressivi... non sono dei veri e propri predatori, ma mesi fa ho provato a mettere nella loro vasca una coppia di epiplatys roloffi, ma l'ho dovuta subito togliere perchè i microctenopoma l'attaccavano ripetutamente... più che aggressivi direi che sono territoriali e non sopportano che qualche intruso si avvicini al loro territorio, un cocco o una foglia di ninfea...

Marco Vaccari
25-10-2008, 14:17
...anche se questo è il "reparto killli", m sento di sconfinare un attimo e dirti che da quasi un anno ho un piccolo gruppo di microctenopoma ansorgii, i pesci hanno raggiunto una dimensione di 6/7 cm e sono piuttosto aggressivi... non sono dei veri e propri predatori, ma mesi fa ho provato a mettere nella loro vasca una coppia di epiplatys roloffi, ma l'ho dovuta subito togliere perchè i microctenopoma l'attaccavano ripetutamente... più che aggressivi direi che sono territoriali e non sopportano che qualche intruso si avvicini al loro territorio, un cocco o una foglia di ninfea...