Visualizza la versione completa : nuovo sequestro
anche oggi hanno sequestrato un sacco di coralli a linate .......
la cosa piu difficile per i forestali secondo il servizio era catalogare i coralli....... #07 #07 (li tiravano fuori dall'acqua e li esaminavano ???? -05 -05 -05 -05 -05 -05 )
non era piu facile......chiamare aster73
o inserire le foto su AP....
sapete la chicca ??? ..........per non farli morire li hanno portati nell'unico posto dove verranno preservati da morte certa......l'acquario di genova. -04 -04 -04 -04 -04 -04 -04 -04 -04 -04 -04 -04
barny, bè, qualche giorno vivranno, poi sono destinati a morte certa a Genova, meglio metterli in mare , forse dureranno qualche giorno in piu nelle acqua portuali
bibarassa
04-04-2008, 21:18
barny, per che motivo son stati sequestrati?
barny, per che motivo son stati sequestrati?
viaggiavano con una bolla falsa erano pesci ornamentali #07 #07 #07 #07 #07 #07 #07 #07 :-D :-D :-D :-D :-D :-D :-D
marino_78
05-04-2008, 09:00
se sentite poi le cxxxe che hanno detto i giornalistial tg2.... "questi esemplari vanno tenuti in luci soffuse ..perchè la luce troppo forte potrebbe farli morire"....azzzzz #24 e allora noi che le prendiamo a fare le 400w o 10 t5???????????? faccio notare che stavano parlando di un'acropora selvatica sarà stata 20cm di diametro...peccato che come detto prima, quegli animali moriranno a breve.. -20
cospicillum
05-04-2008, 10:05
che peccato però.............
Glieli conservo io volentieri :-))
bibarassa
05-04-2008, 10:38
barny, non ci trovo niente di strampalato nella domanda, può capitare che sequestrino per delle idiozie non è detto che il commerciante sia quel disonesto come potrebbe apparire dalla notizia; è bene conoscere prima i motivi del sequestro per poi poter esprimere dei giudizi pro o contro
alessio1977
05-04-2008, 11:44
è un vero peccato -28d#
comunque meglio a genova che niente :-)
ciao ale ;-)
janco1979
05-04-2008, 12:33
ma perche' all'A.di Genova si e nelle nostre vasche no???
marino_78
05-04-2008, 14:23
bibarassa, #25 #25 #25 #25
barny, non ci trovo niente di strampalato nella domanda, può capitare che sequestrino per delle idiozie non è detto che il commerciante sia quel disonesto come potrebbe apparire dalla notizia; è bene conoscere prima i motivi del sequestro per poi poter esprimere dei giudizi pro o contro
Non ho dato nessun giudizio sul reato.....a me veniva da ridere sul come catalogavano gli animali.....e sulle varie ******* notate anche da marino_78
chi ha visto il servizio avra notato che le creature da preservare dagli acquariofili cattivi erano tutti rimasti senza acqua per farli esaminare dai super tecnici.....che come si diceva sostenevano che la parte + complicata della vicenda era proprio questa e che sarebbero stati tutti salvati nell'unica area attrezzata....... che l'italia ha perche prosperino.....
ma a questo punto era meglio la tua vasca (tra l'altro la trovo bellisima)
da tutto questo mi nasce spontanea una domanda
1 ma l'acqua marina dopo il controllo è stata rimessa....
2 ma non si accorgono che a furia di portare coralli a genova .....se fosse come sostengono loro , avremmo il piu bel reef in cattivita del mondo altro che mar rosso.....
per risponderti credo sempre nel fatto che le persone sono sempre innocenti fino a prova contraria.....
insomma sono un garantista......poi se tu hai indiscrezioni o certezze condividile con noi.
però credo che alcuni animali che si vendono in giro non sono importati legalmente.... ce ne sono troppi sopratutto di lps
è un po come la mozzarella di bufala ......quella di origine controllata viene venduta in misura strabiliante......con le bufale dellla zona se ne possono fare solo un terzo della produzione totale.......??????(sostenuto in una puntata di report)
bibarassa
06-04-2008, 10:37
barny, non ho nessuna indiscrezione, ma conoscendo la burocrazia italiana ............... :-(
ho saputo do un amico che il sequestro degli animali eseguito in estate con relativo processo mediatico all'importatore è finito con tante scuse e animali morti.
il sequestro era scattato perchè sulle scatole c'era rocce vive e non coralli, ma la bolla era ok. ( non ho verificato di persona)
ho paura che anche questa volta finirà cosi, ovvero con il sacrificio degli animali per dimostrare che i soldi spesi nei super esperti della forestale hanno un senso.
dovremo denuncire noi l'ignoranza di queste persone pagate profumatamente per smascherare i soliti interessi di pochi.
Il pericolo è che se gli interessi si alzano rischiamo di trovarceli in casa a sequestrare i coralli che abbamo in vasca o a vessare gli appasionati che scambiano talee sul forum. ( vedi SIAE e polizia postale )
meditate gente
vedi SIAE
che c'entra la siae scusa? :-)
non ditemi che si pagano i diritti sulle talee :-)
non si pagano diritti sulle talee ma per essere in regola ogni talea deve avere il suo codice di provegnenza senza il quale non si è in regola, quindi se vendi una talea senza il suo passaporto sei un farabuttone come se scambi files musicali con i tuo amici ( qui ti arrestano è penale )
Ma nel mondo degli acquari non ci sono multinazzionali che finanziano leggi ad oc, ma solo un gruppo di super esperti che deve dimostrare di fare qualcosa per meritarsi lo scranino.
come se scambi files musicali con i tuo amici
ecco qui volevo arrivare :-)
Nulla forse conosci poco la legge in materia siae, nulla toglie che sia di gran lunga un associazione dubbia, ma non c'è alcun penale ormai da anni sullo scambio di mp3, che purtroppo non è "scambiarsi mp3 con gli amici", ma scaricare senza pagare migliaia di dischi(un po' diverso no?).
Cmq andiamo in OT quindi mi zitto, solo che da iscritto SIAE(e assolutamente contrario alla loro gestione) mi sembra un po' "fuori luogo" paragonare le due cose che non hanno nulla a che fare l'una con l'altra, sopratutto se la metti su un piano di libertà e di cultura.
Avere la libertà di prestare un disco ad un amico, magari copiarglielo, va bene, quello che non va bene è che si scarichi il mondo perchè non si vogliono(e + che altro possono) comprare i dischi che ahimè costano troppo.
La cosa che dovrebbe indignare tutti(e che non lo fa) è che paghiamo i diritti su ogni supporto di memoria "a priori" e che agli artisti non arriva nemmeno un cent di quei diritti. :-)
Cmq OT scusate.
Quei coralli secondo me sarebbero dovuti arrivare al negoziante, che avrebbe dovuto subire una gran multa.
A genova appena sanno che cosa sia un corallo.
A proposito c'era un post da qualche parte dove un utente del forum descriveva lo stato pessimo dell'acquario di genova, quasi quasi sarei curioso di andare a vedere :-)
capisco la tua posizione da iscritto siae e concordo che per gli utori sia un gran danno scaricare la musica su internet.
Ma la legge sul diritto d'autore permette solo copie per uso personale e punisce penalmente la riproduzione per trarne profitto ( concetto molto più ampio del lucro) che potrebbe ricomprendere una vasta gamma di comportamenti.
Nele stesso modo (anche se il paragano è un poco tirato) giustificare alle autorità da dove vengono file musicali senza il supporto originale e coralli senza il certificato che dovrebbe accompagnarli, e che non si è avuto un vantaggio anche dallo scambio gratuito, non è semplice.
passo e chiudo e torno al mio acquario.
Alessandro Falco
06-04-2008, 19:20
io ho gia' un piano...
apro l acquario di Linate...
.. e aspetto! :-D :-D :-D :-D
kurtzisa
06-04-2008, 20:36
sono andato ieri a vedere l'acquario di genova, mi sa che mando una mail, che scuramente verrà non letta, sullo stato di saluto delle loro vasche...
Molte vasche sono belle, soprattutto le dolci, ma per quanto riguarda quelle marine...
tanto per fare un po di esempi, cianobatteri a profusione ovunque
ho visto 5-6 acquari che perdevano dai lati
avevano delle tubastrea (se non sbaglio nome...) che stavano morendo, circa una ventina
l'unico corallo che sopravivveva era la pocillopora damicornis e vari discosomi... perfino la xenia era in sofferenza, la calaustrea furcata era in grossa sofferenza (colonie enormi)
erano in mostra bellissimi esemplari di majano e aiptasie
una vasca con sopra scritto come didascalia "una barriera corallina" era composta da coralli palesemente FINTI!!!!
in compenso c'erano un sacco di anemoni di un solo tipo (rosso-aranzione molto belli)
un sacco di pesci pagliaccio
Vedendo le vasche mi sa che quei poveri coralli sono morti...
pasinettim
06-04-2008, 22:48
JA, mi sa che lo piazzo anch'io un acquario a Linate :-D :-D
Marco AP
07-04-2008, 10:17
La cosa è molto sconcertante a mio avviso... #07
Personalmente non ci vedo niente di clamoroso..
E' giusto che facciano controlli, le regole di importazione sono abbastanza complesse , come in tutti i settori c'è chi fa le cose bene e chi prova a fare il furbo.
Mi spiace solo per gli animali se sono morti .
Marco AP
07-04-2008, 10:38
Mi spiace solo per gli animali se sono morti .
Io mi riferivo proprio a quello... Sequestrano per tutelare gli animali... invece non fanno altro che ucciderli... è questo mi lascia veramente basito... -28d#
Alessandro Falco
07-04-2008, 10:39
dai pasinettim facciamo in societa..
dobbiamo solo allestire dei dolci e le marine gli facciamo fa la maturazione..
uhauhauhauhau
marino_78
07-04-2008, 11:20
il problema è che quando la forestale tira fuori i coralli al centro di controllo a malpensa, o dove sia, non hanno nemmeno la possibilità di metterli in acque consone e, ora che gli animali arrivano a genova, passano minimo 24 ore, come dicevano al tg devono fare la denuncia...numerare gli animali.... essere sicuri dell'illegalità del pezzo...ecc..... quindi io penso che chi importa questa roba sbaglia a farlo (senza ombra di dubbio); ma purtroppo c'è anche da notare che se qualcuno importa quaesto tipo di coralli proibiti, vuol dire che c'è tanta gente che li compra!!!! è qui che io dico ... se nessuno compra questi coralli "proibiti" non ci sarà più un'importazione illegale!! ma tanta gente li compra e poi dà dei bas...rdi a chi li importa... #24
kurtzisa
07-04-2008, 11:34
il problema è che quando la forestale tira fuori i coralli al centro di controllo a malpensa, o dove sia, non hanno nemmeno la possibilità di metterli in acque consone e, ora che gli animali arrivano a genova, passano minimo 24 ore, come dicevano al tg devono fare la denuncia...numerare gli animali.... essere sicuri dell'illegalità del pezzo...ecc..... quindi io penso che chi importa questa roba sbaglia a farlo (senza ombra di dubbio); ma purtroppo c'è anche da notare che se qualcuno importa quaesto tipo di coralli proibiti, vuol dire che c'è tanta gente che li compra!!!! è qui che io dico ... se nessuno compra questi coralli "proibiti" non ci sarà più un'importazione illegale!! ma tanta gente li compra e poi dà dei bas...rdi a chi li importa... #24
e allora mi chiedo, io come faccio a sapere che quel corallo che ho comprato non è importato illegalmente?
So che c'è un topic in rilievo riguardo a questa legislatura, topic che per piccionaggine mia non ho mai letto, ma sinceramente dei vari fogli cites rilascati che ho io vedo come "nome" acropora sp., montipora sp., come se io compro una macchina e sul libretto di assicurazione come tipo di macchina ho scritto automobile e basta... mi sembra un po poco visto che a sto punto quel cites lo posso usare per qualsiasi corallo che ho in vasca
marino_78
07-04-2008, 11:58
hai perfettamente ragione...basta chiedere se quel corallo ha cites.... di solito un negoziante è obbligato ad avere il libro C.I.T.E.S dove registrare l'entrata e l'uscita di un corallo o di rocce vive... e fare una fattura che attesta al propretario del corallo la provenienza. Di solito funziona così... ma per esempio io ho provato a vedere delle tridacne da 30cm in un negozio...e sicuramente quel pezzo era senza cites(visto che con i cites importano solo quelle d'allevamento) 30 cm non le trovi di sicuro (a meno di qualche eccezzione...ma il costo è travolgente)... e come le acropore selvatiche di 20 cm di diametro...non sono d'allevamento..... quindi vedi che fai presto a capire cosa potrebbe essere senza CITES.... comunque io ti dico che non è il problema del con o senza CITES...in america queste cose non esistono..importano di tutto ...è solo che in europa vogliono guadagnare su tutto!!!(e ci stiamo rendendo conto che ci tasseranno sempre di +!!!) come diceva un ragazzo in una rispota antecedente... perchè sul guadagno di 1 CITES il 20% non lo spendono per ripopolare la barriera corallina?????? visto che, i cites servono per salvaguardare la distruzione di queste speci!!!!!! #24 #24 ci sono tante cose da cambiare secondo il mio punto di vista.....
Le info che ho scritto mi sono state spiegate da una persona, che ne capisce + di mè, quindi io le ritengo attendibili...poi se c'è qualche errore vi sarei grato di correggermi... #36#
e come le acropore selvatiche di 20 cm di diametro...non sono d'allevamento.....
le acropore selvatiche non sono vietate
invece le tridacne e molti altri coralli si'
non c'e' tanto da girarci intorno,se ha il cites sono legali se non ce l'hanno sono illegali
quindi se le hanno sequestrate al 99% non avevano il cites altrimenti sarebbero passate,visto che ormai stanno controllando quasi tutti gli arrivi,quindi non ci dovrebbe essere manco piu' un corallo nei negozi se ad ogni arrivo preventivamente sequestrano
Sandro S.
10-04-2008, 13:23
io non ho ancora capito se noi possiamo tenerli o meno, farli crescere e scambiarceli.
oppure dovremmo comprarli in negozio e avere sempre il certificato per ogni singolo pezzo.
e se decidiamo di talearlo da soli ? il certificato chi lo fa per la nuova talea?
in teoria secondo la legge ognuno dovrebbe avere i cites di tutti i coralli in acquario (quindi legali)
se talei in teoria basta che fotocopi il cites e lo dai a chi dai la talea
che poi nessuno lo fa' neppure i negozianti e' un'altro discorso
marino_78
10-04-2008, 14:20
zano, le acropore selvatiche non sono vietate -05 -05
secondo me non è così...le acropore selvatiche sono VIETATE, non si possono neanche importare, anche se qualcuno lo fà (importandole con i cites delle talee) non vuol dire che sia corretto!! Le acropore possono essere importate se sono su basette e rimangono in certi parametri prestabiliti... altrimenti vedresti nei negozi acropore di 30cm di diametro..non pensi? :-)
per i cites delle talee..... si possono richiedere alle autorità competenti (è come chiedere il pedigree per un cane di razza) ma gli devi dimostrare che le talee le fai crescere tu .. ;-) e logicamente pagare il CITES...
secondo me state facendo una confusione assurda...
Il negoziante non è tenuto a dare al cliente finale nulla .. le acro selvatiche sono tranquillamente importabili con regolare CITES .
Se si hanno dubbi c'è la documentazione apposita in un topic .
marino_78
10-04-2008, 14:31
Pfft, sinceramente non mi risulta ma mi informerò bene, prima di dire altre stupidate! :-))
marino_78, il fatto che le vedi poco è perchè sono animali protetti , la certificazione CITES del paese di origine deve essere fattta in determinati modi , accertando che l'animale nella zona non sia a rischio di estinzione ecc.ecc. e le quote di esportazione (giustamente) sono molto ridotte.
Il problema VERO è che sicuramente c'è chi fa il furbo , per esempio facendosi spedire specie che devono avere determinate certificazione per esempio come pesci .
Oltretutto i controlli sono fatti da gente che fa fatica a distinguere alghe da coralli.
E in Italia (come in altre nazioni europee) il vero vincolo è la burocrazia interna che è lenta e complicata .. non è un caso che la maggior parte dei negozi compri coralli con triangolazioni dalla Germania dove le regolamentazioni interne sono più veloci e flessibili.
Per non parlare degli USA che importano praticamente tutto.
Marco AP
10-04-2008, 14:58
Il negoziante, come anche il privato, è tenuto a registrare le sue talee nei registri cites di carico e scarico in caso di vendita e scambio. Registri reperibili gratuitamente presso gli uffici competenti della forestale.
Non c'è l'obbligo di registrare un corallo sui propri registri cites solo nel caso in cui il corallo venga ceduto gratuitamente. In tutti gli altri casi di vendita e scambio l'animale va registrato. Per animale si intende anche la semplice talea.
Da quello che ho capito io, il negoziante è tenuto ad avere i "certificati cites" (non so se il termine sia corretto) per gli animali che detiene in negozio e che sono sottoposti alla normativa CITES. Quindi, per essere ancora pià chiari, i registri sono due, uno di carico e uno di scarico e non sono da confondere con il "certificato cites". Il privato può richiedere un documento scritto e firmato dal negoziante in cui viene riportato il numero del "certificato cites" a cui si riferisce l'animale acquistato, ma lo si fa solo meramente per una questione di scrupolo personale, altrimenti il negoziante non è tenuto a rilasciare nulla. Poi il privato dovrebbe registrare il suo animale acquistato sul suo registro di carico, mentre il negoziante lo registrerà sul suo registro di scarico, ad esempio: Corallo viola venduto al sig. pincopallo il 10/04/08, mentre per il compratore: corallo viola acquistato dal negozio "viva i coralli" il 10/04/08. Naturalmente questo discorso è valido per il privato che vorrà poi fare delle talee da questo corallo viola e scambiarle o rivenderle. Se invece lo acquista semplicemente per ammirarlo e vederlo crescere in vasca o eventualmente regalare delle talee a degli amici, non deve tenere nessun registro.
Questa cosa avviene regolarmente tra gli appassionati di rettili e anche di uccelli esotici e prima o poi anche noi acquariofili (soprattutto del marino) dovremmo adeguarci in tal senso.
Ripeto, i registri si possono richiedere gratuitamente e non credo sia così complicato scrivere due righe ogni volta che si vende o si scambia un corallo.
Io sono dell'avviso che tutti prima o poi dobbiamo prendere questa abitudine, perchè poi rischiamo di fare la fine degli appassionati di rettili, che si scambiavano tartarughe a destra e a manca senza registrare niente fino a quando la forestale non ha iniziato a fare multe salatissime a chi non era in regola. E i sequestri di questo ultimo periodo, sono la prova che la forestale ha iniziato a controllare anche i coralli, quindi attenzione.
Ciao ;-)
Marco AP
10-04-2008, 14:59
Ah, se ho scritto inesattezze, correggetemi tranquillamente, perchè non sono sicurissimo al 100% di quanto ho scritto... ma in linea di massima dovrebbe essere così. Ciao ;-)
marino 78 e' meglio che ti informi meglio
xmarco e' esatto quello che hai scritto tu e alla fine e' quello che dicevo io.
forse avevo omesso di dire che il negoziante e' obbligato a rilasciare il cites solo su richiesta dell'utente
marino_78
10-04-2008, 15:59
marco hai perfettamente ragione #25 ....
marino_78
10-04-2008, 16:03
ragazzi io di selvatiche non intendo talee cresciute in mare.... cercate di capire...io intendo una madre con circonferenza di 20#30 cm e di allevamento non le troverai mai! perchè ci vorrebbero troppi anni per farla crescere in quella maniera.
magari mi sono spiegato male io , o ho capito male... ma non mi venite a dire che un'acropora di quel diametro è una tale cresciuta in mare.. è come dire che una tridacna di 30cm è regolarmente accompagnata da cites.. si può essere!!! ma è sicuramente un'animale che si trova in un'acquario da anni.. o mi sbaglio?????
marino_78, per "selvatica" si intende il pezzo di Acropora (grande o piccolo dipende come la tagliano , esistono anche le JUMBO da qualche decina di cm di grandezza) non si allevamento , ma staccata da una colonia sulle barriere.
Le talee di cultura sono quelle allevate in mare , in zone ben specifiche e in maniera altrettanto ben definita i cui pezzi vengono fatte crescere su basetta taleate da altre talee o colonie sempre nelle aree di cultura , non dalle barriere.
marino_78
10-04-2008, 16:25
bravissimo ...è come dicevo io ...ottimo...pfft io sò di certo che quei tipi di acropore non sono acropore con cites perchè non puoi importare un pezzo di corallo derivante da taleazione di un corallo di bariera...cioè uno non può andare a taleare una madre e staccarne un pezzo come vuole lui ...nei vari paesi di allevamento hanno precisi ordini da rispettare... non possono fare come vogliono, mi hanno anche detto che ci sono delle misure massime di taleazione (non mi ricordo ora di preciso) ma sicuramente non grosso come dicevamo... altrimenti non ci sarebbero più problemi d'importazione...non pensi?.. prendendo 1 madre o anche una "talea" di quelle dimensioni si potrebbero creare 30-40 talee da vendere sul mercato senza problemi, ma allora i cites dovrebbero essere 30-40 .. e ,siccome il cites lo paghi e anche caro, non si riuscirebbero a vendere a basso prezzo .... io la penso così..poi magari la mia teoria è sbagliatanon sò... #24
marino_78, no marino.. stai sbagliando.. possono , il problema è che possono farlo pochissimo (solo per certe specie e solo per determinati numeri) , ti ripeto.. le selvatiche sono regolarissime se dispongono di CITES e delle regolari autorizzazioni.
prendendo 1 madre o anche una "talea" di quelle dimensioni si potrebbero creare 30-40 talee da vendere sul mercato senza problemi, ma allora i cites dovrebbero essere 30-40 ..
Questo è un problema di chi fa una cosa del genere , ma non sono vietate... fidati.
marino_78
10-04-2008, 16:39
pfft io mi fido ci mancherebbe...non è questione di non fidarmi di quello che mi dici tu...sicuramente hai più esperienza tu nei coralli che io e, sicuramente sarai più informato di mè...ma purtroppo ti dico queste cose perchè dei miei amici importatori hanno difficoltà a importare coralli... perchè sicuramente tu lo sai che, la trafila per avere cites non è semplice. quando tu hai il CITES lo devi mandare a roma per i vari controlli e vidimazioni e per riaverli timbrati e firmati passano anche 2-3 mesi ...il problema che quando ti arrivano da roma parecchie volte o sono scaduti e quindi non puoi + importare il quantitativo del CITES oppure scadono a breve e l'importatore non riesce neanche a organizzare la spedizione...purtroppo queste cose succedono in italia, perchè in germania o olanda in 1 settimana hai tutto pronto e firmato, e l'importatore può procedere a organizzarsi e far arrivare la roba... #07
marino_78, quello che hai scritto è tutto verissimo purtroppo per noi .
L'errato era solo la "legalità" dell'importazione , tutto qua , ho tenuto a precisarlo perchè stavamo proprio parlando di quello , non della difficoltà in Italia di farlo.
i coralli vietati che mi ricordo sono questi:
catalaphyllia
cynarine
tridacne pescate
scolmie
dendrophyllia
trachyphillie
tubastree
blastomusse
quindi se vedete queste nei negozi al 99% non hanno il cites a meno che l'abbiano in vasca da anni
paolojanaina74
10-04-2008, 22:16
:-D la forestale sta controllando tutti i negozi che vendono pesci e coralli della zona di reggio emilia, ma credetemi anno scambiato un antinodiscus x un acropora,e anno detto che molti negozi non sono stati trovati in regola x il semplice motivo della compilazione dei moduli (penso i moduli cites)x ora se la sono cavata ma anno detto che piu avanti faranno multe.io ho dato ad un negoziante delle talee e ho dovuto scrivere 2 righe dove dichiaro di dare le talee solo x fare vetrina non per la vendita.
alessio1977
10-04-2008, 23:14
faccio una domanda:
se comincio a riempire il registro cites da ora,
per quello che posso avere in vasca,
non è che poi mi possono chiedere da dove vengono quelli che già ho? #24
a questo punto non avendo niente cosa gli dico?
l'unica potrebbe essere che mi sono stati regalati, o ho capito male #23
Marco AP
11-04-2008, 09:55
l'unica potrebbe essere che mi sono stati regalati, o ho capito male
Regalati e acquistati in negozio al limite. Non credo che poi vadano ad indagare oltre. ;-)
alessio1977
11-04-2008, 11:27
Marco AP, grazie della delucidazione ;-)
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